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IL PUNTO COLDIRETTI 17 - 23 NOVEMBRE 2016

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ECONOMIAGiù le produzioni in Usa e Brasile, si attendono ripercussioni anche in Italia

Va a picco il raccolto mondiale di agrumiL'effetto combinato prodottoda cattive condizioni meteoro-logiche e da malattie in Brasilee negli Stati Uniti, che sono iprincipali Paesi produttori, haprovocato quest'anno un'im-pennata del 60% del prezzodel succo d'arancia con-centrato surgelato quo-tato al mercato future diNew York. E' quanto af-ferma la Coldiretti nelsottolineare che si trattadi un prodotto massiccia-mente importato anche inEuropa dove non tarde-ranno a farsi sentire glieffetti sulla spesa dei con-sumatori. Come nel famosofilm "una poltrona per due"con Eddie Murphy la specula-zione, in attesa di un crollodella produzione, si è spostatadai mercati finanziari a quellidelle materie prime agricolefacendo balzare in alto ilprezzo del prezioso agrume. IlDipartimento all'Agricolturadegli Stati Uniti prevede che,nel 2016, la produzione di

succo d'arancia del paese am-monterà a un totale di 885.000tonnellate, in calo di quasi unterzo rispetto a due anni fa so-prattutto per il calo in Floridamentre in Brasile, temperaturepiù alte del normale hanno

danneggiato significativa-mente lo sviluppo della fruttae il prezzo delle arance fisicheutilizzate per la produzione disucco ha toccato, a San Paolo,un nuovo picco record. La si-tuazione è destinata ad avereimpatto anche sull’Italia doveè presente un consistenteflusso di importazioni, ancheattraverso triangolazioni conPaesi europei, per la prepara-

zione di succhi d’arancia daspacciare come made in Italyperché non è obbligatorio indi-care la provenienza in etichettaper l’ortofrutta trasformata.Una mancanza di trasparenzache ha contribuito a provocare

la scomparsa in Italia dipianta di arance su tre(31%) che è stata ta-gliata negli ultimi quin-dici anni, ma si sonoanche verificati il di-mezzamento dei limoni(-50%) e una riduzionedel 18% delle piante diclementine e mandarini.Negli ultimi 15 anni

sono andati persi 60mila ettaridi agrumi e ne sono rimasti124mila, dei quali 30mila inCalabria e 71mila in Sicilia.Sotto accusa i prezzi pagatiagli agricoltori che non rie-scono neanche a coprire i costidi raccolta a causa della con-correnza sleale dei prodotti im-portati dall’estero, in unasituazione di dumping econo-mico, sociale ed ambientale.

Un italiano su quattro (25%) partecipa acommunity/blog/chat in internet centrate sulcibo che è l’argomento più seguito in rete. E’quanto emerge da una indagineColdiretti/Ixe’ che testimonia il valore dellacultura del cibo che si è affermata come mo-mento di socializzazione anche sul web. Pro-prio in considerazione di questo interesseChef Express, catena del gruppo Cremonini,Fdai (Firmato dagli Agricoltori Italiani)Campagna Amica e Coldiretti hanno pre-miato presso il punto di vendita autostradaleSan Martino Ovest (carreggiata Sud) 3 fo-odblogger che hanno partecipato a un con-test di cucina collegato alle attività delgruppo della ristorazione che viaggia, con loChef Valbuzzi. Nell’occasione si è tenutouno showcooking animato dallo Chef Ro-berto Valbuzzi per il lancio del nuovo menuinverno dei ristoranti “Gusto” di Chef Ex-press. Nel corso dell’evento autostradalesono stati esposti i prodotti Fdai-CampagnaAmica e si è svolta una degustazione del par-migiano reggiano vacche brune dell'aziendaagricola Sangonelli Antonio & Delbono Ga-briella. L’iniziativa rientra nell’ambito del-l’accordo fra Coldiretti e Chef Express cheha scelto di puntare sui prodotti del territoriogarantiti dal marchio Fdai Campagna Amicaconsentendo la nascita di oasi degli agricol-tori nelle aree di servizio lungo le autostradecon oltre 130 aziende coinvolte. L’idea cen-trale del nuovo concept è di creare uno spa-zio libero di vendita. Il nuovo formato dimarket è in fase di graduale estensione allealtre aree di servizio gestiste da Chef Expresssulla rete di Autostrade per l’Italia: entro il2017 ne saranno aperti 15, per arrivare a untotale di 21. La presenza dei prodotti a mar-chio valoriale Fdai (Firmato dagli agricoltoriitaliani) assicura l’italianità al 100% del pro-dotto, il rispetto della sostenibilità ambien-tale e sociale dei processi di produzione el’equa ripartizione dei valori dal campo alloscaffale ma anche un legame imprescindibilecon il territorio che solo l’agricoltura può of-frire.

L’INIZIATIVA

Coldiretti

e Chef Express

premiano

i foodblogger

La Ue "mette i sigilli" al ristorante La MafiaIl marchio dei ristoranti spagnoli La Mafia se sientaa la mesa offende la reputazione dell’Italia e del ciboitaliano. Lo ha espressamente dichiarato l’Ufficio eu-ropeo per l’armonizzazione nel mercato interno diAlicante (Uami, da poco rinominato Euipo) che hafinalmente disposto il divieto di continuare ad im-piegare un marchio che assicura lavoro ad una catenadi circa 40 ristoranti diffusi su territorio spagnolosfruttando una delle più dolorose pagine della storiaitaliana attraverso lo sdoganamento del trito e ritritostereotipo mafia, pizza, pasta e mandolino che svili-sce l’immagine del nostro Paese.La decisione euro-pea, ben articolata e densa di passaggi significativi

sulla piaga della criminalità, consente di confermarel’importanza delle battaglie condotte in questi annida Coldiretti - con il sostegno dell’Osservatorio sullacriminalità in agricoltura e sul sistema agroalimentare- finalizzate non soltanto a denunciare casi offensivied imbarazzanti di italian sounding che, pur di sfrut-tare il valore dei prodotti agroalimentari italiani, ri-corrono ad espedienti di dubbio gusto, ma soprattuttoa sensibilizzare i consumatori italiani e stranieri suidanni che provoca all’identità del patrimonio cultu-rale ed agroalimentare italiano l’acquisto di un caffèMafiozzo, di un amaro Il Padrino o di spezie PalermoMafia Shooting.

A Marrakech la conferenza sul clima I cambiamenti climatici sono al centro della Con-ferenza di Marrakech. L’incontro in Marocco faseguito, tra l’altro, all’ufficiale entrata in vigoredell’Accordo di Parigi, approvato meno di unanno fa in occasione della COP21, che , impegnai Paesi firmatari a contenere l’aumento della tem-peratura media globale “ben al di sotto di 2°C ri-spetto ai livelli pre-industriali” e “di proseguire

gli sforzi per limitare l’aumento della temperaturaa 1,5 °C” e di giungere progressivamente aun’economia globale a zero emissioni di carbo-nio, possibilmente nella seconda metà del secoloin corso. L’effettiva entrata in vigore dell’Ac-cordo di Parigi è stata possibile a seguito del con-seguimento delle condizioni stabilite dallaConvenzione ONU sul clima.

IL PUNTO COLDIRETTISETTIMANALE DI INFORMAZIONE PER LE IMPRESE DEL SISTEMA AGROALIMENTARE

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

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N. 40

17- 23

NOVEMBRE

2016

COLDIRETTI

E' boom di giovani imprese agricoleItalia leader in Europa per numero di aziende complessive guidate da under 35, doppiata la Germania

Oltre 50mila i ragazzi che hanno scelto di lavorare in campagna, dai Psr nuova spinta

E’ boom di giovani imprese agricole.Quasi una impresa condotta da under 35su dieci in Italia opera in agricoltura(8,4%) dove sono presenti ben 50.543aziende per effetto del crescente interessedei giovani per il lavoro in campagna chesi è esteso fino alla trasformazione e alcommercio, con il boom delle vendite di-rette dell’agricoltore di prodotti a chilo-metri zero. E’ quanto è emerso dal primostudio su “Bamboccioni a chi? i giovaniitaliani che fanno l’impresa” elaboratodai giovani della Coldiretti sulla base deidati Movimprese, in occasione dell’aper-tura dell’open space dell’innovazionegiovanile con le esperienze imprendito-riali piu’ innovative del 2016 dei giovanifinalisti al concorso ”Oscar Green”, dalle clementinesnack, alla radio contadina fino alle bambole green.Complessivamente sono salite a quota 600mila le im-prese italiane condotte da under 35 con un saldo po-sitivo record di 50mila rispetto all’inizio dell’anno, tranuove iscrizioni e chiusure, con l’Italia che si collocacosì ai vertici dell’Unione Europea in termini di nu-mero di giovani imprenditori.Nella top five dei settoripreferiti salgono nell’ordine il commercio al dettaglio(10.999), l’agricoltura e l’allevamento (7.569), le co-struzioni specializzate (7.094), l’attività di ristorazione(4.717) e i servizi alla persona (2.882), sulla base dellenuove aperture che si sono verificate nei primi novemesi del 2016. Tra chi fa dell’agricoltura una sceltadi vita la vera novità rispetto al passato sono le newentry da altri settori o da diversi vissuti familiari che

hanno deciso di scommettere sulla campagna conestro, passione, innovazione e professionalità, i cosid-detti agricoltori di prima generazione. A caratterizzarele imprese giovanili del settore è anche il fatto che a15 anni dall’approvazione delle legge di orientamentoper l’agricoltura (la legge 228/2001), fortemente so-stenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campa-gne, i giovani hanno interpretato in chiave innovativale opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70per cento delle imprese under 35 opera in attività chevanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti allavendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo,ma anche alle attività ricreative come la cura dell’ortoe i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura socialeper l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipen-denti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agri-

benessere e la cura del paesaggio o laproduzione di energie rinnovabili. Unaspinta alla crescita del settore che è de-stinata a consolidarsi nel tempo graziealle opportunità di insediamento nel-l’agricoltura italiana per almeno ven-timila giovani imprenditori entro il2020 con l’avvio dei Piani di Svilupporurale regionali finanziati dall’UnioneEuropea. “Abbiamo costituito una ap-posita task force che opera anche a li-vello territoriale per sostenere i giovaniinteressati con tutte le informazioni maanche tutor, corsi di formazione e con-sigli per accesso al credito” ha affer-mato la delegata nazionale dei giovanidella Coldiretti Maria Letizia Gardoni

nel sottolineare “l’importanza dell’aver inserito nellaLegge di Stabilità la decontribuzione per i giovani im-prenditori agricoli under 40 considerate le difficoltànei primi anni di vita per le nuove aziende”. È una de-cisione importante che - ha precisato Gardoni - rico-nosce il potenziale di un settore destinato a crescere ea creare opportunità, come dimostrano le straordinariestorie di successo ed innoazione. “L’agricoltura tornafinalmente ad essere un settore strategico nelle politi-che del Paese a sostegno della ripresa economica edoccupazionale” ha commentato il presidente dellaColdiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “lecampagne possono offrire prospettive di lavoro siaper chi vuole intraprendere con idee innovative cheper chi vuole trovare una occupazione anche tempo-ranea”.

ECONOMIALe idee innovative premiate nell’edizione 2016 del concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa

Dai vestiti di arance all’annurca in pillola ecco gli Oscar GreenAssegnati gli “Oscar Green” 2016, ilpremio per la creatività d’impresadei Giovani della Coldiretti che testi-monia l’eccezionale spirito impren-ditoriale dei giovani agricoltori checon coraggio e passione sfidano lacrisi e riescono a fare business. Pun-tare sul recupero degli scarti azien-dali ha fruttato la vittoria nellacategoria We Green a Roberto Ce-rami, giovane imprenditore toscanoha avuto l’originale idea di produrrebiocosmetici antispreco. Nella cate-

goria Paese Amico vince FrancescoLipari che si è messo a lavoro in-sieme al comune di Siracusa e acampagna amica per dar vita ad unorto canterino, un vero e propriogiardino interattivo. Nella categoriaSocial Innovation invece l’ambitopremio è andato al campano Giu-seppe Giaccio che assieme all'uni-versità di Napoli ha trasformato lapregiata mela annurca in capsule cheproducono effetti simili alle statine,riduconoe il colesterolo cattivo e au-

mentano quello buono. i dire che unamela al giorno leva il medico ditorno. Guardare con un occhio spe-ciale alla luna e le sue fasi ha garan-tito l’oscar green nella categoriaCampagna Amica al veneto PaoloMarangon per l’innovativa produ-zione di birra biodinamica al radic-chio di Treviso. Ma da oscar è anchela sapiente capacità del friulano Cri-stian Specogna che ogni anno nellasua cantina crea dei veri e propri gio-ielli che danno vita ad una preziosa

collezione di bottiglie dipinte da variartisti che sono state addirittura con-segnate a personalità internazionali,non da ultimo Papa Francesco, ilprincipe di Monaco e Obama. E perfinire nella categoria impresa 2.terraviene premiata l’entusiasmante mo-dello imprenditoriale di AdrianaSantanocito che nella sua Sicilia hadeciso di produrre con enorme suc-cesso un tessuto, fresco, nuovo e biz-zarro ma anche sostenibile realizzatodagli scarti di arance.

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IL PUNTO COLDIRETTI17 - 23 NOVEMBRE 2016

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Ok del Senato al testo unico sul vinoOccorre una veloce approva-zione del Testo Unico sul vinoche va a tagliare del 50% iltempo dedicato alla burocra-zia, con 100 giornate di la-voro che oggi ogni impresavitivinicola è costretta ad ef-fettuare per soddisfare le4mila pagine di normativa cheregolamentano il settore. Adaffermarlo è la Coldiretti inoccasione del via libera del-l'Aula del Senato all'unani-mità' (178 voti) al ddl sullesemplificazioni del settoreche dovrà purtroppo tornarealla Camera per l’approva-zione definitiva, a distanza dioltre due anni dall’avvio deilavori parlamentari. Dal vi-gneto alla bottiglia l’attualenormativa rende necessarioadempiere a più di 70 praticheche coinvolgono 20 diversisoggetti. La burocrazia è con-siderata dai vitivinicoltori ilprincipale ostacolo al loro la-voro. Il Testo Unico è il risul-tato di una lungamobilitazione di Coldiretti eporterà alla semplificazionedelle comunicazioni e adem-pimenti a carico dei produt-tori, revisione del sistema dicertificazione e controllo deivini a denominazione di ori-gine ed indicazione geogra-fica con un contenimento deicosti, alla revisione del si-stema sanzionatorio, l’intro-duzione di sistemi ditracciabilità anche peri i vinia IGT e norme per garantire

trasparenza sulle importazionidall’estero. Il tutto conl’obiettivo di tutelare un set-tore che ha raggiunto nel 2015il valore record di 9,7 miliardiper effetto soprattutto delleesportazioni che hanno rag-giunto il massimo di sempre a5,4 miliardi (+5 per cento)mentre, dopo anni, sono risul-tate in leggera crescita anchele vendite sul mercato nazio-nale pari a circa a 4,4 miliardi,per effetto anche dell’au-mento nella grande distribu-zione organizzata (+1,3%).Un primato confermato anchedalla leadership mondiale perla produzione. Con 48,8 mi-lioni di ettolitri nel 2016 l’Ita-lia ha preceduto la Franciacon 41,9 milioni di ettolitri (-12%) e la Spagna con 37,8milioni di ettolitri (+1%). Mail settore ha anche un impor-tante impatto occupazionale.Si stima, secondo la Coldi-

retti, che il vino abbia offertodurante l’anno opportunità dilavoro ad un milione e trecen-tomila persone (+4%) traquanti sono impegnati diretta-mente in vigne, cantine enella distribuzione commer-ciale, ma anche in attivitàconnesse, di servizio e nel-l’indotto che si sono estesenegli ambiti più diversi: dal-l’industria vetraria a quelladei tappi, dai trasporti alle as-sicurazioni, da quella degliaccessori, come cavatappi esciabole, dai vivai agli imbal-laggi, dalla ricerca e forma-zione alla divulgazione,dall’enoturismo alla cosme-tica e al mercato del benes-sere, dall’editoria allapubblicità, dai programmisoftware fino alle bioenergieottenute dai residui di pota-tura e dai sottoprodotti dellavinificazione (fecce, vinaccee raspi).

ECONOMIA Il ddl sulla semplificazione deve ora tornare alla Camera per il via libera definitivo

Con la deflazione vanno ancora giù i prezzi agricoliLa deflazione ha effetti devastantinelle campagne dove le quotazioni ri-conosciute agli agricoltori rispetto alloscorso anno sono crollate per il granodel 26%, per le uova del 19% e del18% per gli ortaggi che rappresentanouna componente importante del car-rello della spesa degli italiani. E’quanto afferma la Coldiretti in riferi-mento all’andamento dell’inflazionea ottobre che ha visto l’Italia tornarein deflazione sotto la spinta al ribasso

dell’andamento degli alimentari fre-schi. Segnali negativi anche per gli al-levamenti con le situazioni piu’pesanti che vanno dalle carni di pollo(-9%) a quella di coniglio (-11%). Arischio c’ è il futuro di prodotti sim-bolo del Made in Italy, ma anche unsistema produttivo sostenibile che ga-rantisce reddito e lavoro a centinaia dimigliaia di famiglie e difende il terri-torio nazionale dal degrado e dalla de-sertificazione. Oggi gli agricoltori

devono vendere più di tre litri di latteper bersi un caffè o quindici chili digrano per comprarsene uno di pane.Le coltivazioni come il latte e la carnesubiscono la pressione delle distor-sioni di filiera e del flusso delle im-portazioni selvagge che fannoconcorrenza sleale alla produzione na-zionale perché vengono spacciaticome Made in Italy per la mancanzadi indicazione chiara sull’origine inetichetta.

L’EMERGENZA Previsti aiuti per il mancato reddito e semplificazioni per riprendere l’attività

Terremoto, pubblicato il decreto salva-stalleIl Decreto crea le condizioniper salvare tremila aziende estalle con quasi centomila ani-mali allevati a rischio nellecampagne terremotate ma oradobbiamo vincere insieme labattaglia contro la buro-crazia per fare in modoche gli aiuti arrivino alpiù presto ad agricoltori eallevatori che con l’in-verno rischiano di chiu-dere per sempre se non sicreano le condizioni perrestare sul posto, garan-tendo vivibilità e operati-vità per accudire ilbestiame e dare continuitàalle attività produttive. Èquanto ha affermato il presi-dente della Coldiretti RobertoMoncalvo nell’esprimere sod-disfazione per gli incentivi alleattività agricole e produttivecontenuti del decreto legge sulterremoto pubblicato in gaz-zetta ufficiale. Dall’aiuto per ilmancato reddito sugli animaliallevati dalle pecore ai boviniche è stato aumentato a 11 mi-lioni agli anticipi sui contributieuropei per far fronte alle esi-genze di liquidità, dall’accollo

allo Stato del cofinanziamentoregionale dei Piani di SviluppoRurale fino alle determinantisemplificazioni amministrativeper acquistare o acquisire inlocazione macchinari, nonché

effettuare gli ulteriori inter-venti urgenti necessari a garan-tire la prosecuzione dell’attività, sono alcune delle mi-sure importanti per il settorecontenuti nel provvedimentoma bisogna assolutamente ac-celerare l’arrivo delle stallemobili e dei moduli abitativiper gli agricoltori previsti daibandi regionali.Nei comuni diLazio, Marche, Umbria eAbruzzo colpiti c’è un’elevatasignificativa presenza di alleva-

menti con oltre l`80 per centodelle strutture agricole e zoo-tecniche delle zone terremotatemarchigiane controllate pre-senta danni secondo la Regionementre in Umbria sono circa un

centinaio le stalle di di-mensione economicarilevante in grave diffi-coltà e nel Lazio gli al-levatori di Accumoli edAmatrice sono allostremo a quasi due mesie mezzo dalla primascossa che ha colpito lamaggioranza degli alle-vamenti. Gli animalidevono mangiare tutti igiorni e le mucche de-

vono essere munte due volte algiorno e per questo gli alleva-tori non possono trasferirsi lon-tano da mandrie e greggi che,senza vigilanza, rischiano pe-raltro di essere preda di atti disciacallaggio. Alcune aziendeagricole hanno ricevuto da spe-culatori proposte di acquisto in-decenti per i prodotti colpiti dalsisma, ma anche per gli animaliallevati che non possono più ri-manere nelle stalle dichiarateinagibili.

ENERGIA

Impianti

a rinnovabili,

incentivi

anche nel 2017C’è ancora spazio per realizzare piccoliimpianti a fonte rinnovabile con accessodiretto ai meccanismi incentivanti, pre-visti dal Decreto ministeriale 23 giugno2016, che entreranno in esercizio entro il31 dicembre del 2017. Questo è quantoè emerso nel forum sull’energia organiz-zato dall’Associazione le Fattorie delSole-Coldiretti, alla Fiera KeyEnergy, acui ha partecipato il Gse-Gestore dei Ser-vizi Energetici SpA, l’Autorità perl’energia, Terna e l’Agenzia delle do-gane.Si stima infatti una disponibilità dioltre 55 milioni di euro annui, e un po-tenziale che vale circa 180 MW. Unbuona notizia che rassicura le impreseagricole che stanno sviluppando i pro-getti integrati ai bandi dei Psr e che mi-rano a realizzare piccoli impiantiintegrati alla scala aziendale, come gliimpianti di biogas di potenza inferiore ai100kW o a biomassa di potenza inferioreai 200kW, o semplicemente degli ade-guamenti di vecchi impianti con piccolipotenziamenti. Infatti, nonostante il 28ottobre sia già stata saturata la disponibi-lità dei contingenti messi a bando per ledomande di iscrizione a Registro previstidal Decreto ministeriale 23 giugno 2016,la previsione di spesa complessiva delGoverno per progetti che beneficerannodegli incentivi con meccanismi di ac-cesso a Registro o Asta è di oltre 435 mi-lioni, spalmati negli anni in base allapresunta data di entrata in esercizio degliimpianti. Inoltre secondo gli “Scenari dievoluzione del contatore Fer” aggiornatoal 28 ottobre 2016, il contatore deglioneri delle fonti rinnovabili non fotovol-taiche è sceso a 5,310 miliardi di euro, li-berando 490 milioni. Pertanto la sogliadei 5,8 miliardi, a partire dalla quale sibloccherebbe l'accesso diretto agli incen-tivi, non verrà mai raggiunta. Per mag-giori approfondimenti vai al sitohttp://www.fattoriedelsole.org/.

I benefici della defiscalizzazione verdeAttivare in Italia misure cheportino alla defiscalizzazionedelle opere a verde, sulla falsariga del modello attivato perle ristrutturazioni edilizie,porterebbe un beneficio perl’ambiente, per la salute dellapopolazione. Oltre a creare unvolano economico e di occu-

pazione non indifferente e apromuovere il bello, il prov-vedimento avrebbe anche lanon trascurabile conseguenzadi combattere l’abusivismo edil sommerso. Ciò porterebbeun beneficio per l’erario chepotrebbe contare su maggiorientrate per centinaia di mi-

lioni di euro all’anno. Toccaora alla politica dare seguitoalle proposte presenti nellalegge di bilancio in discus-sione in queste settimane, per-ché alle parole a favoredell’ambiente e della salutedei cittadini seguano final-mente i fatti.

Crolla la qualità del grano canadeseCrolla la qualità del grano duro canadese. Lascorsa settimana si è svolta una riunione del-l’Osservatorio Prezzi di Unioncamere, conl’analisi dell’andamento dei prezzi dei prodottiagricoli ed agro-alimentari. Nel corso dell’in-contro è stato evidenziato il trend di crescita deiraccolti mondiali di grano duro e l’andamentoanomalo delle quotazioni. I tecnici di BorsaMerci Telematica hanno spiegato questo feno-meno con le problematiche produttive del Ca-

nada, che ha fatto registrare una produzione re-cord dal punto di vista quantitativo, ma di scarsaqualità, a causa dell’andamento climatico e dellesituazioni fitosanitarie conseguenti, con proble-matiche connesse alla presenza di micotossineche comporteranno la destinazione di una parteconsistente del prodotto per uso zootecnico oenergetico. Il Canada è il principale importatoredi grano duro nel nostro Paese, con una quantitàdi circa 1,3 milioni di tonnellate.

Con la Brexit

rischiano

Prosecco

e parmigiano

ECONOMIA

La Gran Bretagna è diventato nel 2016 ilprimo mercato mondiale di sbocco dellespumante italiano con le bottiglie espor-tate che hanno fatto registrare un aumentorecord del 38% nel primo trimestre con-sentendo il sorpasso sugli Stati Uniti. E’quanto emerge da una analisi della Col-diretti sugli effetti della Brexit che co-stringerà gli inglesi a cambiare la propriaalimentazione sostituendo il banale for-maggio cheddar al parmigiano o brin-dando con la birra invece che con ilprosecco, sulla base dei dati relativi alprimo trimestre 2016. In Gran Bretagnasono spedite il 30% delle bottiglie di spu-mante esportate, in pratica quasi 1 su 3.La Gran Bretagna è il quarto sboccoestero dei prodotti agroalimentari nazio-nali Made in Italy con un valore annualedi ben 3,2 miliardi delle importazioni dal-l’Italia ed una tendenza progressiva al-l’aumento. La voce più importante -sottolinea la Coldiretti - è rappresentatadal vino, con un valore di 746 milioni dieuro di esportazioni nel 2015 e un trendin ulteriore aumento del 7% su base an-nuale nel primo trimestre del 2016. A trai-nare il comparto è soprattutto lo spumanteed in particolare il prosecco con unaquota 275 milioni di euro di export fruttodi un vero boom.