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1. News 21/SA/2015 Luned,01 Giugno 2015 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Trovato ago veterinario in braciole di maiale dalla Germania e Listeria in formaggio italiano.Ritirati dal mercato europeo 59 prodotti Nella settimana n21 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 59 (13 quelle inviate dal Ministero della salute italiano). Lelenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: trovato corpo estraneo (ago veterinario lungo 2,5 cm) in braciole di maiale dalla Germania; mercurio pesce spada fresco (Xiphias gladius) dalla Spagna. Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: contenuto troppo alto di edulcoranti (E954 Saccarina) in integratore alimentare liquido dalla Francia; eccesso di solfiti in gamberetti refrigerati (Parapenaeus longirostris) dalla Croazia; tentativo di importazione illegale di salsa dallIran, attraverso i Paesi Bassi; mercurio in farina di pesce destinata a mangimi dalla Germania. La Francia ha lanciato unallerta Listeria monocytogenes in formaggio pastorizzato italiano. Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, lItalia segnala residui di pesticida (malathion) in frutti di waxberry (Myrica rubra) dalla Cina; norovirus in vongole refrigerate italiane; residui di pesticidi (clorpirifos e diazinone) in olive nere intere naturali dellEritrea, attraverso lEgitto; migrazione di manganese da mestolo in 2. acciaio inox dallIndia; piatti in acrilico dallIndia non idonei ad essere utilizzati come materiale a contatto con alimenti; aflatossine in pistacchi crudi provenienti dagli Stati Uniti; residui di pesticidi (clorpirifos e diazinone) in olive nere in salamoia dallEgitto. Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Francia ha lanciato unallerta Listeria monocytogenes in formaggio pastorizzato; il Regno Unito ha lanciato unallerta per il rischio di rottura di bottiglie di vino; la Danimarca segnala presenza di Salmonella Saintpaul in filetto di petto di tacchino refrigerato; il Belgio segnala la presenza di Salmonella anatum, Salmonella Rissen, Salmonella spp., Salmonella typhimurium e numero troppo alto di Enterobacteriaceae in mangime per cavalli. (Articolo di Valeria Nardi) Fonte: ilfattoalimentare.it Direttiva Allergeni: nuovi obblighi per somministrazione alimenti Dal 13 dicembre 2014 entrato in vigore il Regolamento UE 1169/2011 che ridefinisce gli obblighi legati all'etichettatura dei prodotti alimentari e quella relativa all'etichettatura nutrizionale. In sostanza, anche la ristorazione italiana dovr informare la propria clientela sugli allergeni alimentari (uova, pesce, frumento, corstacei, molluschi) eventualmente presente nei piatti forniti. E' quanto dispone larticolo 44 del Regolamento UE n. 1169/2011 che introduce nuove disposizioni in materia di etichettatura ed informazioni sugli alimenti ai consumatori. In base alle nuove disposizioni, ristoranti, alberghi con ristorante, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, panifici, gastronomie, pizze al taglio, comprese le mense ed i catering e altri operatori che somministrano e/o vendono per asporto alimenti sfusi, devono informare i propri clienti sulla presenza di allergeni nei piatti proposti in men e negli alimenti preparati per la somministrazione e la vendita da asporto. Tra le modalit suggerite per fornire al cliente le informazioni obbligatorie sugli allergeni vi quella di predisporre un apposito registro in cui elencare tutte le pietanze che contengono uno o pi allergeni. Dopovivaci polemiche sulle modalit di applicazione del regolamento UE 1169/2011 per ci che attiene allindicazione degli allergeni al ristorante, il Ministero della salute nella circolare 6.2.15 spiega quali modalit debbano venire seguite per informare i consumatori. Il chiarimento riguarda gli alimenti venduti sfusi e preincartati, quelli somministrati nei pubblici esercizi, nelle mense ospedaliere aziendali e scolastiche, negli esercizi di catering. Focalizzando lattenzione sul dovere di indicare la presenza di determinati ingredienti allergenici su ciascuno dei prodotti offerti in vendita o somministrati. Sulla base di quanto riportato nella circolare ormai da ritenere definitivamente 3. fuori legge il cartello unico degli ingredienti, perch si tratta di unindicazione generalizzata e perci non idonea a esprimere la pericolosit di ciascun alimento per i consumatori vulnerabili a talune sostanze. Le violazioni di tali obblighi possono venire gi sanzionate, ai sensi dal d.lgs. 109/92 (articoli 16 e 18) vedi nota 2. Il dovere di fornire informazioni specifiche sulla presenza di allergeni si estende anche a tutti gli alimenti somministrati in bar, ristoranti, mense aziendali, scolastiche e ospedaliere, oltrech nellambito del catering. Il Ministero contempla la possibilit che linformazione venga richiesta dal consumatore: una scelta discutibile II Ministero della salute, nel riprendere il testo regolamentare, contempla lipotesi che linformazione possa venire fornita su richiesta del consumatore. Si tratta di una modalit che a nostro avviso dovrebbe invece venire esclusa cancellata, in nome della privacy su dati sensibili. La circolare irremovibile nel precisare che quandanche le informazioni vengano offerte su richiesta, come pure quando vengano fornite mediante altri strumenti (codici QR, App) loperatore deve comunque poter mettere a disposizione del consumatore un registro degli ingredienti e degli allergeni presenti in ciascuno dei prodotti preparati. Il regolamento UE 1169/11 riporta in Allegato II lelenco tassativo degli ingredienti allergenici che devono venire indicati con il loro nome specifico, e non solo quello della categoria. Bisogna per precisare, ad esempio, la presenza di mandorle, noci, nocciole, senza limitarsi a scrivere frutta secca con guscio. Lo stesso dicasi per i cereali contenenti glutine, che devono venire identificati. Un altro passaggio riguarda le modalit di informazione sulla possibile presenza di allergeni dovuta a contaminazioni involontarie. Prima dellentrata in vigore del nuovo regolamento in assenza di modalit specifiche su come comunicare il rischio di contaminazione crociata era stato tollerato limpiego di diciture quali Prodotto in uno stabilimento dove si lavorano o dove sono presenti taluni allergeni. Ma il rischio di contaminazione accidentale da allergeni deve venire gestito con idonee buone prassi igieniche, oltrech nel piano di autocontrollo (HACCP) al pari di ogni altro rischio di contaminazione fisica, chimica o microbiologica di rilievo sanitario. E solo quando non risulti possibile escluderlo, si dovr offrire uninformazione precisa del tipo Pu contenere , seguita dal nome dellallergene. Il regolamento in vigore, produce fin da subito gli eventuali effetti civili e/o penali in caso di incidente al consumatore finale (reazione allergica dovuta allingestione di cibi preparati). 4. Si evidenzia tra laltro che in attesa del fatidico decreto sanzioni, grazie al quale si dovrebbe adeguare limpianto sanzionatorio del vecchio d.lgs. 109/92 con le norme contenute nel regolamento UE 1169/2011 sono tuttora in vigore e applicabili le pene a suo tempo previste dal desueto decreto per quanto riguarda la vendita di prodotti sfusi e preincartati. Riscontriamo e denunciamo tuttavia come allinerzia del legislatore italiano e delle Autorit di controllo corrisponda linaccettabile quanto diffuso perdurare delle violazione di queste norme. La stragrande maggioranza dei negozi e dei pubblici esercizi nei quali vengono venduti prodotti sfusi continua a non applicare la regola basilare: non si indica infatti quali ingredienti allergenici siano o possano essere presenti in ciascun alimento. Anche la confcommercio di Lecce per qualsiasi chiarimento in merito alle disposizioni del Regolamento e per conoscere lelenco degli allergeni da comunicare, ha messo a disposizione un numero da poter contattare 0832/345146 - (Ref. Rollo Eros). Gli Home Restaurant sono attivit abusive Nellultimo periodo molti organi di stampa stanno enfatizzando le attivit dei cosiddetti home restaurant ossia di coloro che organizzano cene o pranzi presso la propria abitazione dietro pagamento di un corrispettivo specifico. Tali attivit si stanno diffondendo su tutto il territorio nazionale, sicuramente anche a causa del perdurare del periodo di profonda crisi che ci attanaglia, ma rischiano, se non contrastate immediatamente, di divenire un canale parallelo di offerta organizzata in forma palesemente illegale. Si notato, infatti, che mentre nel passato esistevano pochi operatori che esercitavano nellambito della cerchia delle proprie conoscenze, ora labusivismo si ingegnerizzato con la nascita di associazioni o enti similari che raggruppano tali soggetti. Attualmente vengono principalmente pubblicizzate e veicolate su numerosi siti Web che, in molti casi, raccolgono in anticipo le prenotazioni ed i pagamenti delle prestazioni . Per meglio comprendere il fenomeno FIPE Confcommercio Lecce ha redatto un elenco con alcuni degli adempimenti necessari e delle principali violazioni di legge poste in essere da chi adibisce abitazioni a Pubblici Esercizi Somministrazione di cibi e bevande anche alcoliche senza autorizzazione (art 86 TULPS, art 64 D.Lgs. 59/2010); Comunicazione al Questore, in caso di circoli, ex comma 2 articolo 86 TULPS; Licenza UTF per prodotti alcolici (art. 29 D.lgs 504/1995); 5. Mancato accertamento della sorvegliabilit dei locali (di competenza della autorit di PS per quelli posti a livello superiore a quello stradale); Violazione disposizioni urbanistiche e sulla destinazione di uso degli edifici; Assenza certificazione requisiti professionali e morali del titolare; Somministrazione di alimenti e bevande senza comunicazione alla autorit sanitaria; Assenza piano HACCP Certificazione formazione dipendenti in materia igienico sanitaria; Nomina responsabile HACCP ed attestato del relativo corso; Inidoneit sanitaria attrezzature; Formazione sanitaria addetti; Iscrizione CCIAA; Iscrizione INPS titolare; Eventuale presenza lavoratori in nero; Esposizione cartelli divieto di fumare; Tabelle alcolemiche in caso di chiusura dopo le ore 24.00; Etilometro a disposizione dei clienti in caso di chiusura dopo le ore 24.00; Indicazione allergeni presenti nei prodotti somministrati; Abbonamento speciale RAI per TV o altro apparecchio diffusione musica; Versamenti diritti di autore e connessi SIAE ed SCF; Tracciabilit e rintracciabilit alimenti; Conformit impianti elettrici; Si tratta, con ogni evidenza, di attivit realizzate al di fuori di ogni regola e che 6. devono essere oggetto di deciso contrasto, soprattutto a livello locale, segnalando alle autorit di controllo ci che accade sul territorio di competenza. Fipe Confcommercio Lecce, al fine di contrastare chi opera a livello nazionale, ha gi provveduto ad allertare il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute e lAgenzia delle Entrate.Per svolgere al meglio azioni efficaci a tutela della ristorazione, inoltre, stato predisposto dalla Federazione un documento che verr trasmesso alle varie autorit territoriali (Comune, Questura, Polizia Locale, Forze dellOrdine, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, ASL, Nas, Uffici periferici Ministero del Lavoro e INPS, Camera di Commercio, Procura della Repubblica, Agenzia delle Dogane) ogni qualvolta ricever una segnalazione di presunta attivit abusiva.Al fine di mettere la Federazione nelle condizioni di compilare correttamente le segnalazioni da trasmettere alle autorit competenti, invita i propri Associati a far pervenire via fax al numero 0832/217221 o via mail allindirizzo [email protected] (Ref. Colella Gianfranco - Rollo Eros): Le generalit del o dei soggetti che effettuano la attivit di home restaurant; La riproduzione della pubblicit degli stessi soprattutto relativa alla offerta di prestazioni e di ogni altra utile indicazione. Fipe Confcommercio Lecce sottolinea, inoltre, che negli esposti indirizzati agli organi preposti al controllo, sottoscritti e firmati dallAssociazione, non verranno riportate le generalit degli Associati che avranno segnalato le presunte attivit abusive. Fonte:confcommerciolecce.it 7. devono essere oggetto di deciso contrasto, soprattutto a livello locale, segnalando alle autorit di controllo ci che accade sul territorio di competenza. Fipe Confcommercio Lecce, al fine di contrastare chi opera a livello nazionale, ha gi provveduto ad allertare il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute e lAgenzia delle Entrate.Per svolgere al meglio azioni efficaci a tutela della ristorazione, inoltre, stato predisposto dalla Federazione un documento che verr trasmesso alle varie autorit territoriali (Comune, Questura, Polizia Locale, Forze dellOrdine, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, ASL, Nas, Uffici periferici Ministero del Lavoro e INPS, Camera di Commercio, Procura della Repubblica, Agenzia delle Dogane) ogni qualvolta ricever una segnalazione di presunta attivit abusiva.Al fine di mettere la Federazione nelle condizioni di compilare correttamente le segnalazioni da trasmettere alle autorit competenti, invita i propri Associati a far pervenire via fax al numero 0832/217221 o via mail allindirizzo [email protected] (Ref. Colella Gianfranco - Rollo Eros): Le generalit del o dei soggetti che effettuano la attivit di home restaurant; La riproduzione della pubblicit degli stessi soprattutto relativa alla offerta di prestazioni e di ogni altra utile indicazione. Fipe Confcommercio Lecce sottolinea, inoltre, che negli esposti indirizzati agli organi preposti al controllo, sottoscritti e firmati dallAssociazione, non verranno riportate le generalit degli Associati che avranno segnalato le presunte attivit abusive. Fonte:confcommerciolecce.it