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News 10/SA/2015

Lunedì,16 Marzo 2015

Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi

Salmonella in integratore dall’India ed Escherichia coli in vongole vive italiane. Ritirati dal mercato europeo 58 prodotti. (Articolo di Valeria Nardi)

Nella settimana n°10 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 58 (7 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).

L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: Salmonella spp. in polvere di foglie di moringa dall’India; contenuto di vitamina D troppo alto in latte destinato a cuccioli di cani e gatti dalla Francia.

Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: commercio illegale e immissione in commercio non autorizzato di prodotti della pesca freschi dalla Polonia.

Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: residui di pesticidi (clorpirifos e fenitrotion) in olive in salamoia dall’Egitto; presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in selvaggina congelata dalla Germania; piombo in grano duro dall’India; mercurio in verdesca congelata (Prionace glauca) dalla Spagna; residui di pesticida (fenitrotion) in fagioli di Madagascar; aflatossine in pistacchi provenienti dagli Stati Uniti.

Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, l’Irlanda segnala un’etichettatura insufficiente (manca l’indicazione che il prodotto richiede cottura prima del consumo) per pancetta affumicata (distribuita in Irlanda e Regno Unito e richiamata dai consumatori); c’è anche un eccesso di Escherichia coli in vongole vive distribuite nei Paesi Bassi. Fonte: ilfattoalimentare.it

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Libertà Stati UE divieto OGM per motivi sociali ed economici: è legge

"L'esperienza ha dimostrato che la coltivazione degli OGM è una questione affrontata in modo più approfondito a livello di Stati membri": con queste parole, le istituzioni UE hanno salutato la nuova direttiva- che lascia agli Stati nazionali la decisione se coltivare o meno OGM.Con pubblicazione odierna sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione, la norma è finalmente legge. E la direttiva(UE) 2015/412 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO dell'11 marzo 2015, modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio.Si mette così la parola "fine" ad un percorso iniziato diversi anni fa, che ha sempre visto l'Italia in prima linea nel cercare di consentire l'utilizzo di motivazioni economiche e sociali per arginare la coltivazione di OGM sul proprio territorio.Ora la direttiva dovrà essere tradotta in apposite norme nazionali, che indichino le più precise condizioni.La direttiva appena pubblicata riconosce che è necessario accogliere le richieste (datate al 2008) del Consiglio UE per una migliore valutazione del rischio sugli OGM. Senza sconfessare la valutazione del rischio tradizionale, come affidata all'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, la direttiva raccomanda però la necessità di includere anche motivazioni diverse rispetto alla sicurezza alimentare o ambientale come cause sufficienti per proibire la coltivazione di OGM sui territori dell'Unione (Stati membri o regioni).I motivi sufficienti per proibire la coltivazione di OGM attengono a: a) obiettivi di politica ambientale; b) pianificazione urbana e territoriale; c) uso del suolo; d) impatti socio-economici; e) esigenza di evitare la presenza di OGM in altri prodotti, fatto salvo l'articolo 26 bis; f) obiettivi di politica agricola; g) ordine pubblico. La norma riconosce inoltre che andrà posta "particolare attenzione alla prevenzione di eventuali contaminazioni transfrontaliere a partire da uno Stato membro in cui la coltivazione sia autorizzata verso uno Stato membro limitrofo in cui sia vietata".Ricerca indipendenteUn aspetto innovativo contenuto poi nella direttiva riguarda la propulsione alla ricerca "indipendente" sugli OGM, ovvero, e contrariamente a quanto per lo più avvenuto finora, quella condotta da enti pubblici o comunque terzi rispetto agli interessi delle ditte sementiere:"La Commissione e gli Stati membri dovrebbero garantire la messa a disposizione delle risorse necessarie per la ricerca indipendente sui rischi potenziali che possono insorgere a seguito dell'emissione deliberata o dell'immissione in commercio di OGM e fare in modo che i ricercatori indipendenti abbiano accesso a tutta la documentazione pertinente, nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale."Proprio in questi giorni, EFSA ha reso pubblica la propria volontà di rendere pubblica la"Data Warehouse", ovvero il proprio magazzino dati, proprio per favorire la ricerca

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indipendente e la rivalutazione dei dati. Un gesto in piena sintonia con la propria strategia di aumentare la trasparenza. Il direttore esecutivo dell'EFSA Bernhard Url ha dichiarato al proposito: "Il nostro progetto di archivio informatico di dati scientifici, che svilupperemo nei prossimi tre o quattro anni, renderà pienamente disponibile il nostro “tesoro” di dati, al quale altri soggetti in Europa potranno attingere, e ciò contribuirà al progresso scientifico".

Fonte: www.sicurezzaalimentare.it

Help Large - Alimenta la tua salute: un gioco per gli studenti delle scuole superiori – con una sezione speciale per le persone nefropatiche - che mira alla corretta educazione alimentare.

In Puglia è in corso un progetto, sostenuto dalla Regione, finalizzato a promuovere la educazione alimentare e alla salute, avvalendosi delle nuove tecnologie. Si chiama Help Large – Alimenta la tua salute. Da una parte si rivolge agli studenti delle scuole superiori, dall’altra ai nefropatici. In entrambi i casi, Help Large si basa su laboratori dimostrativi, finalizzati a coinvolgere i partecipanti nelle attività di sviluppo tecnologico, attraverso la progettazione partecipata. Con i ragazzi viene utilizzato Cibopolis, la città del benessere, un gioco interattivo incentrato su stile di vita e corretta alimentazione. Si tratta di una realtà simulata, in cui i giocatori devono misurarsi con consigli nutrizionali, ricette, abitudini di vita. Al giocatore spetta il compito di conquistare la cittadinanza, attraverso una serie di missioni ispirate al corretto stile di vita: pasti equilibrati e attività fisica. Grazie a un blog e a un forum integrati al gioco, Cibopolis vuole costruire una comunità attorno al tema dell’educazione alimentare, anche attraverso una serie di contenuti informativi, che i giocatori hanno sempre a disposizione.

Agli utenti nefropatici in dialisi viene illustrata un’applicazione per smartphone e tablet, Nephro App, che consente di controllare rapidamente i livelli di fosforo, potassio, sodio e fruttosio negli alimenti. La Nephro App offre consigli nutrizionali, schede di consultazione degli alimenti, divisi per categorie, e un calcolatore: in questo modo, i pazienti possono avere indicazioni utili per la propria dieta in qualsiasi momento, a casa come al ristorante. La Nephro App offre anche un Nephro Game, un gioco che aiuta il paziente a tenere sempre presenti le buone regole di alimentazione. (Articolo di Beniamino Bonardi)

Fonte: ilfattoalimentare.it

Olio “falso” in Puglia, NAS ne sequestrano 8mila litri

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Una operazione che ha portato a sequestrare un quantitativo non enorme, ma significativo- di 2000 litri di olio extravergine di oliva, già imbottigliati come "100% italiano" ma in realtà greco e spagnolo, e altri 6000 in silos senza adeguati requisiti di tracciabilità. Questo quanto il Nucleo Anti-Sofisticazione (NAS) dei carabinieri ha messo sul tavolo. Una frode tanto dannosa all'olio italiano e pugliese, e che sembra speculare sul calo produttivo dovuto alla Xylella Fastidiosa, che ha messo in ginocchio l'olivicoltura salentina.

Gianni Cantele, presidente Coldiretti Puglia, ha puntato l'indice contro i soliti "noti truffaldini", che usano olio manipolato chimicamente, addizionato di clorofilla e deodorato per rivenderlo a caro prezzo come italiano. Un danno inaccettabile per i tanti produttori onesti.

"Agropirati senza scrupoli" li ha poi definiti Colomba Mongiello, vicepresidente alla Camera della Commissione Anticontraffazione. E 5 persone sono state condannate per frode in commercio.

Fonte: sicurezzaalimentare.it

Sprechi alimentari: in arrivo una norma che favorirà le donazioni di alimenti

Il 5 febbraio scorso, nella 2° Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, dopo un anno di lavoro della Consulta PINPAS (Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare), è stato presentato un documento che definisce le linee guida utili per l’emanazione di una nuova normativa sugli alimenti invenduti. L’obiettivo è semplificare e incoraggiare la donazione degli alimenti invenduti e/o in eccedenza lungo tutta la filiera alimentare. Tale traguardo, auspicato entro il 2015, è raggiungibile razionalizzando e armonizzando il vigente quadro normativo, e in particolar modo gli aspetti procedurali, burocratici, fiscali e igienico-sanitari.Che lo spreco sia sinonimo di costo sociale è un dato di fatto. Recenti ricerche di settore hanno fornito i volumi e i costi dello spreco alimentare domestico in Italia. Ogni anno vengono buttati 1,19 milioni di tonnellate di alimenti, pari a 49 Kg a famiglia, che in termini economici corrispondono complessivamente a circa 7,65 miliardi di euro, pari a 316 euro a famiglia.In particolare i maggiori sprechi riguardano verdura, frutta, pane e pasta, mentre le quantità di cibo buttato sono inferiori per gli alimenti più costosi (carne, pesce, formaggi e insaccati). Oltre a questi costi devono essere considerati anche quelli derivanti dall’impatto ambientale (come ad esempio l’energia e l’acqua impiegate per la produzione, l’anidride carbonica emessa dai rifiuti, ecc.)La “via” della donazione, oltre a rappresentare una buona pratica, è un’occasione da cogliere sia per ridistribuire il cibo a chi ne ha più bisogno, sia per evitare di sprecare inutilmente le risorse naturali utilizzate per la preparazione degli alimenti nonché per limitare la produzione di rifiuti nel rispetto dell’ecosistema e delle biodiversità.

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Fermo restando che le mense, i ristoranti e i supermercati sono i luoghi dove ogni giorno vengono gettate via ingenti quantità di cibo ancora in buone condizioni, iniziamo anche noi, dalle mura domestiche, ad evitare lo spreco alimentare poiché “c’è cibo per tutti ma non tutti mangiano” (cit. Papa Francesco). (Articolo di Martina Bernardi)

Fonte: sicurezzaalimentare.it

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Fermo restando che le mense, i ristoranti e i supermercati sono i luoghi dove ogni giorno vengono gettate via ingenti quantità di cibo ancora in buone condizioni, iniziamo anche noi, dalle mura domestiche, ad evitare lo spreco alimentare poiché “c’è cibo per tutti ma non tutti mangiano” (cit. Papa Francesco). (Articolo di Martina Bernardi)

Fonte: sicurezzaalimentare.it