21.03.2016
BULGARIA – UE Boyko Borissov: Non siamo venuti a Bruxelles per chiedere di
rimuovere l’MCV La Bulgaria non intende chiedere a Bruxelles di rimuovere il Paese dal
quadro del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV) volto ad aiutare Bucarest e Sofia a realizzare progressi in materia di riforma giudiziaria, lotta
alla corruzione e alla criminalità organizzata. Lo ha detto il Premier Boyko
Borissov in visita a Bruxelles in occasione del vertice per l’accordo con Ankara per la questione dei migranti. Alla domanda dei giornalisti se fosse
ottimista sul fatto che la Bulgaria riuscirà entro un anno - fino alla prossima relazione dell’MCV - a mantenere le promesse, Borissov ha risposto: “Noi
non siamo venuti a Bruxelles per dire loro di rimuovere il meccanismo di controllo, perché noi stessi siamo convinti che ci sia molto lavoro da fare”. Il
Premier ha aggiunto che la sua opinione è sempre stata quella che il Meccanismo di Verifica, che è anche un meccanismo di cooperazione, deve
essere effettivamente utilizzato per la riforma del sistema giudiziario dall’A alla Z. “Siamo sulla stessa onda della dichiarazione fatta dal Presidente della
Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, il quale ha detto che il suo obiettivo personale e quello della Commissione Europea è che il MCV sia
sollevato entro questo mandato, rispettivamente per la Bulgaria e la Romania”, ha aggiunto Borissov. “La lotta contro la corruzione – si legge
nelle conclusioni dell’ultimo rapporto riguardanti la Bulgaria – deve essere
intensificata, per portare risultati concreti, anche per quanto concerne la trasparenza delle procedure per gli appalti pubblici”.
MIGRANTI
Nikolay Nencev: È necessario prevenire rischio di terroristi infiltrati tra i rifugiati
“Bisogna essere consapevoli del rischio derivante dalla possibile presenza di infiltrazioni di terroristi tra i rifugiati che arrivano nel Paese” ha affermato il
Ministro della Difesa, Nikolay Nencev. Secondo lui è frequente il fenomeno di terroristi, anche affiliati allo Stato Islamico (IS), che si uniscono ai flussi
dei rifugiati in arrivo in Europa. “Per evitare questi rischi - ha detto Nenchev - è necessario controllare attentamente i confini”, registrando ogni migrante
in ingresso al fine di “prevenire potenziali ingressi pericolosi”. Sofia ritiene possibile una deviazione dei flussi migratori verso il suo territorio in seguito
alla chiusura della rotta balcanica.
POLITICA
Crescono le tensioni nella coalizione di Governo Aumentano le tensioni tra il partito del Premier Boyko Borissov GERB e il
partito Democratici per una Bulgaria forte (DSB), membro del Blocco Riformista che è partner di minoranza nella coalizione di Governo. Il DSB ha
scatenato controversie in seguito alla decisione di passare all’opposizione, mantenendo però i propri Ministri e rimanendo parte del blocco della
coalizione coinvolta nel Governo. Già da dicembre, il Presidente di DSB, Radan Kanev, aveva annunciato la sua intenzione di schierarsi con
l'opposizione, conservando il suo posto nel Blocco riformista. Kanev da allora ha ripetutamente minacciato di lasciare il Blocco riformista,
annunciando che avrebbe creato un nuovo progetto politico di destra, non ancora portato a termine. Giovedì scorso, mentre Borissov partiva per il
Consiglio Europeo a Bruxelles, il partito GERB ha richiesto in una dichiarazione che tutti i Ministri, i funzionari delle Agenzie di Stato e lo staff
amministrativo affiliato al DSB venissero rimossi. Parlando da Bruxelles, Borissov ha respinto tale richiesta. Il Ministro dell'Interno, Rumyana
Bachvarova, responsabile delle politiche di coalizione, ha invitato Kanev a
prendere una posizione e scegliere se essere all'opposizione o al Governo. Il Vicepresidente di Gerb, Tsvetan Tsvetanov ha aggiunto che i deputati del
partito avrebbero sollevato la questione di nuovo in un incontro con Borissov in settimana.
PRESIDENZIALI
Rossen Plevneliev lascia aperta la questione sulla sua possibile candidatura per un secondo mandato
Il Presidente Rossen Plevneliev, parlando in Parlamento, ha lasciato aperta la questione su una sua possibile candidatura alle elezioni presidenziali che
si terranno in autunno. In un breve commento sulle elezioni presidenziali - parlando del rapporto annuale in seguito alle consultazioni politiche tenute
in queste settimane con i partiti rappresentati al Parlamento - Plevneliev ha sperato che quelle di quest'anno siano delle elezioni condotte in modo civile
“senza populismo e senza un confronto amorale”. “Ci sarà un numero
maggiore di candidati, idee, soluzioni e i bulgari sceglieranno il meglio per loro” ha detto Plevneliev, diventato presidente nel gennaio 2012 dopo aver
vinto il secondo turno elettorale con l’appoggio del partito conservatore GERB. Secondo il recente sondaggio di Alpha Research, Plevneliev riceve il
25 per cento di indici di sostegno nei primi di marzo, 3 punti in meno rispetto al sondaggio di novembre 2015. I leader del GERB sono stati
ambigui sulla possibilità che Plevneliev sia di nuovo la loro candidatura alle prossime elezioni presidenziali.
VISITA
Il Segretario di Stato del Vaticano Parolin consacra una cattedrale a Sofia
Il Segretario di Stato del Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, è arrivato a Sofia per una visita di due giorni che proseguirà anche oggi, rispondendo
all'invito del Premier Boyko Borissov e della Chiesa cattolica in Bulgaria.
Parolin ha celebrato la messa nella Cattedrale cattolica di San Giuseppe a Sofia e ha consacrato la Chiesa Maria Assunta nella capitale, sede
dell’Esarcato apostolico in Bulgaria. Il Cardinale ha invitato i cattolici bulgari a mantenere vivo lo spirito dei Santi Cirillo e Metodio, patroni della lingua
slava, “insieme ai fratelli ortodossi”. Oggi è previsto un incontro con il Premier Borissov e con il Presidente Rossen Plevneliev. Il Cardinale Pietro
Parolin incontrerà anche i vertici della Chiesa ortodossa bulgara.
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