qualità della vita dell'uomo, il servizio dell'Avulss che è nel territorio, si rivolge alla persona e alla sua promozione. L'Avulss ha avuto il merito, grazie al suo fondatore don Giacomo Lizzetti, di u s c i r e d a l l o s c h e m a dell'assistenzialismo per dare un servizio che andasse oltre, che andasse a cercare di rimuovere le cause che erano alla base del disagio. A Tolentino, grazie anche all'operato degli altri presidenti (Anna Andreani, Lina Aliscioni e Cristina Raponi) abbiamo portato avanti dal 1984 questi principi, ovvero da quando l'Avulss nasce qui in città. Abbiamo vissuto questo servizio nella totale gratuità, come vuole il nostro Statuto, e nella totale libertà. Nell'arco di 25 anni si sono avvicinati all'Avulss tanti cittadini: attualmente abbiamo circa 100 Il dottor Franco Belluigi nasce nel vissuto più serenamente questo volontari. Abbiamo stabilito un 1935 a Tolentino. Dopo una nostro ruolo". Chi è nella sua rappor to impor tante con le parentesi a Cagli torna a vivere a esperienza il tolentinate tipo? istituzioni. Dobbiamo riconoscere al Tolentino dove frequenta il Liceo "Oserei concentrare con una frase Comune di Tolentino di aver vissuto Classico. Si iscrive alla Facoltà di latina tutta la mia esperienza:
Medicina di Bologna dove si laurea. il rapporto con l'Avulss in spirito di senatores boni viris, senatus mala Subito dopo entra all'ospedale grande collaborazione. Il nostro è un bestia (i Senatori sono brava gente, geriatrico di Ancona dove lavora per volontariato particolare: siamo stati i ma il senato è una brutta bestia). C'è circa cinque anni conseguendo la stato un abbraccio forte con la città, primi a formare i nostri volontari con specializzazione di Geriatria e tanto che poi mi sono impegnato corsi di formazione specifici. Gerontologia. Nel 1970 ritorna a anche in politica". A un certo punto L'importanza dell'Avulss è stata Tolentino come medico di famiglia, nella sua vita entra il volontariato. quella di essere attenti in modo attività che svolge fino al 2005 "All'interno di quella che è stata la particolare a quelle che sono le quando va in pensione. Nell'arco di mia vita professionale, è maturata in carenze della città a livello sociale, questa vita professionale, si me la scelta di diventare volontario, cercando di vivere la sussidiarietà. interessa anche di Medicina del grazie anche a mia moglie che mi ha Tengo a ribadire che la nostra è Lavoro. Nei primi anni Settanta si preso per mano e mi ha condotto nel gente formata, gente che sa tratta di una disciplina ancora poco mondo del volontariato. Nasco benissimo che non esiste la malattia conosciuta ma che trova una come unitalsiano circa trent'anni fa. ma esiste il malato. Ci sono carenze accoglienza positiva alla Nazareno Quando poi a Tolentino si pensò di strutturali, specialmente nel mondo Gabrielli. E' stato presidente del far sorgere un nucleo Avulss è stata della sanità: la nostra presenza Rotary e consigliere comunale. individuata in me la persona che consente di rendere più vivibile il "Nel corso della mia attività avrebbe dovuto condurlo. Credendo ricovero e il post ricovero. I nostri lavorativa ho conosciuto tantissime in un volontariato di ispirazione volontari sono orgogliosi di esperienze, sia dal punto di vista cristiana, ma che viveva in piena
promuovere la cultura della lavorativo che da quello umano. E' libertà il suo servizio, ho aderito a solidarietà. Oggi in tanti si stata una vita esaltante sotto questo questa associaz ione f ino a dichiarano volontari, ma essere profilo, anche se indubbiamente diventarne il presidente nazionale. volontari è una scelta di vita. Vuol faticosa. Quando sono entrato nel L'Avulss è una associazione di
mondo della medicina, si parlava di dire donare una parte di se stessi, volontariato nelle unità locali socio-'medicina totale'. Io ero il medico mettersi sempre in discussione in sanitarie. Si occupa quindi di sociale dall'1 gennaio al 31 dicembre. Poi la un atteggiamento di umiltà nei e sanità. Partendo dal concetto che medicina si è organizzata e abbiamo sociale è tutto ciò che attiene alla confronti di tutto e di tutti".
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NEWSanno III n°4 - aprile 2009Anno I I I n . 4 - Apr i le 2009 - sped iz ione A. P. Ar t . 2 Comma 20/C Legge 662/96 - F i l ia le d i Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO
Autor. Tr ib . d i Macerata n .466/07 de l 23 Apr i le 2007 - D i re t tore Responsabi le : Rober to Scorce l la - Proget to gra f ico : K-Brush To lent ino - Stampa: Tipograf ia San Giuseppe
Le maxibollettedel metano
e le solite scuse
di Roberto Scorcella
La maggior parte dei tolentinati quando riceverà questo numero di Press-News starà ancora probabilmente pensando a dove trovare i soldi per pagare le maxibollette del metano recapitate ad inizio mese in quasi tutte le case. Cifre astronomiche, spavento-se che di fatto hanno messo in grave difficoltà le famiglie già fortemente provate dalle ripercussioni della crisi economica. Non è semplice, specialmente per le famiglie monoreddito o per i pensionati, pagare bollette da 5-600 euro di metano cui poi vanno a sommarsi anche i soldi per acqua e luce. C'è stata una levata di scudi generale, proteste alla sede dell'Assm, telefonate al centralino di Prometeo. Le risposte sono state: nel bimestre gennaio-febbraio in realtà è stato inserito anche il mese di dicembre; l'introduzione di una delibera per cui sono stati conguagliati gli importi delle bollette dal 2006 "affetti da tariffe non congruenti con i costi di acquisto della materia prima sul mercato". Così, ci siamo dovuti sorbire un bel conguaglio dal 2006 e dovremo pagare un trimestre anzichè un bimestre. Per colpa dei consumatori? Certamente no. Chi vedendosi recapitare una bolletta bassa a febbraio ne ha approfittato magari per acquistare un paio di scarpe cosa dovrebbe fare? Rivendersele? E poi: sarebbe stato tanto complicato fare un po' di informazione preventiva sulle famiglie, avvisandole di quanto sarebbe successo ed evitando di creare una situazione tanto imbarazzante? La logica avrebbe imposto di "spalmare" le maxibollette nell'arco di quelle successive, evitando l'umiliazione di andare ad implorare una rateizzazione quantomeno doverosa. Invece niente. Anzi, qualcosa c'è stato. Le solite scuse dell'Assm per il disagio causato. Le s tesse a r r i va te a l l ' i ndoman i dell'inquinamento dell'acquedotto comunale dell'anno scorso e che, evidentemente, sono sufficienti per evitare ogni complica-zione.
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ESSERE VOLONTARI È UNA SCELTA DI VITAa colloquio con Franco Belluigi, presidente nazionale dell'Avulss
LAIPE CROMIAE LA SVOLTA
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Rimettersi in gioco, rinnovarsi nel momento più Gianni Versace per il quale ha iniziato a produrre avevamo perso una grossa commessa da un cliente difficile: l'idea di lanciare Cromia, un marchio proprio, borse e piccola pelletteria prima su produzione e poi svizzero e al tempo stesso avevamo cominciato a è stata la scelta vincente della Laipe. Fondata nel su licenza. Questo binomio è andato avanti per circa intraprendere una collaborazione con Gucci che si è 1963 da un'idea del comm. Germano Sciamanna, nel 15 anni. Poi con la morte di Versace si sono prese interrotta per un anno. Si è sofferto: abbiamo fatto il 1969 Laipe diventa un'industria con 25 dipendenti. strade diverse. Come Laipe ci siamo trovati di fronte a contratto di solidarietà a quattro ore (ogni dipendente Nel 1976 nasce il primo insediamento nella zona un bivio: continuare a produrre conto terzi oppure lavorava quattro ore invece di otto) senza licenziare industriale Le Grazie e i dipendenti aumentano a 120. intraprendere un marchio proprio. E questa è stata la nessuno. Nel frattempo abbiamo creato questo nuovo Oggi gli stabilimenti sono di diecimila metri quadrati e i scelta, anche se una parte dell'azienda continua marchio che ci ha consentito di aumentare i fatturati: dipendenti 140 che salgono fino a circa 200 fra agenti ancora a produrre conto terzi. Il nostro marchio negli ultimi cinque anni abbiamo triplicato il fatturato". e distributori. "L'azienda ha attraversato diversi Cromia è molto giovane, ha circa sei anni, ma ha E quando la crisi sarà passata potrebbero aprirsi cambiamenti" ci spiega l'amministratore unico Sergio avuto un successo quasi immediato con dei fatturati anche spiragli per nuovi posti di lavoro.
Sciamanna "passando dalla che attualmente si aggirano sui 10 milioni di euro solo cartotecnica, poi più come Cromia. Il marchio è presente quasi in tutto il
di 25 anni fa la mondo. Il mercato principale è l'Italia con circa il 50 per La ipe ha cento, la Russia con il 20 per cento, la Germania con il
i n con - dieci per cento e il resto nelle altre parti del mondo. trato Attualmente non abbiamo negozi monomarca, ma il
primo maggio apriremo tre punti vendita: Brescia, Monza e Milano". Da dove nasce il successo di Cromia? "E' stata prima di tutto una strategia di marketing: siamo riusciti a dare un prodotto di buona qualità a prezzi aggressivi". Come state affrontando la crisi? "La crisi senz'altro si sente. Come produzione conto terzi c'è stato un calo medio del 20-30 per cento. Noi come Cromia nel 2008 abbiamo chiuso con un 4 per cento in più di fatturato rispetto all'anno precedente, mentre nel 2009 si sente la crisi. Il primo semestre 2009 come Cromia stiamo tenendo bene, ma per il secondo semestre prevediamo una flessione del 10 per cento dovuta principalmente al mercato russo che è letteralmente crollato a causa della forte svalutazione della moneta locale". Attualmente Laipe produce conto terzi per Gucci, Marc Jacobs, Hugo Boss, Swarovski, Caran d'Ache, Aigner, Valextra, Cesare Paciotti. La Laipe ha attraversato anche momenti difficili, risolti in maniera brillante, senza licenziare dipendenti con l'utilizzo del contratto di solidarietà. "Non è stato facile. Quattro anni fa circa la licenza di Versace era in scadenza, la produzione conto terzi non era altissima,
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Mirco Battaglini, invece, ha ricevuto il diploma, "ho cercato di concentrare il meglio dei prodotti mentre entrami hanno ottenuto una menzione tipici locali, valorizzandoli attraverso l'utilizzo di speciale per il grande lavoro svolto riguardo la diverse tipologie di lavorazione, di tecniche di ricerca dei piatti del territorio. cotture e di cromaticità nei colori in modo da La squadra maceratese si avvalsa della esaltare i sapori.consulenza e della preparazione del Team
A prescindere dal risultato, che comunque mi Manager Robert Ortolani.
riempie di soddisfazione, in me e in tutta La menzione mette in rilievo, ancora una volta, il
l'Associazione Cuochi della Provincia di grande lavoro che da anni contraddistingue
Macerata c'è la soddisfazione di lavorare per la l'associazione Cuochi di Macerata nella valorizzazione della cucina regionale contribu-rivalutazione delle nostre tradizioni.endo così a far conoscere sul territorio Paolo Paciaroni, tolentinate purosangue, ha nazionale i prodotti enogastronomici macerate-ottenuto ben 84.60 punti, sfiorando la medaglia
d'oro e superando di gran lunga concorrenti si e marchigiani". preparatissimi arrivati agguerriti da ogni parte Il mio piatto con il quale d'Italia. Paolo ha ottenuto Un risultato di grandissimo prestigio, ottenuto questa br i l lante
Brillante performances dello chef tolentinate ancora giovanissimo in quanto il bravo chef pe r f o rmance s i Paolo Paciaroni che ha conquistato il secondo d e v e a n c o r a c o m p i e r e t r e n t ' a n n i .
chiama, neanche a posto assoluto ai Campionati Internazionali di Comprensibile, quindi, la soddisfazione dirlo, "La mia terra": cucina che si sono disputati a Marina di Massa. espressa da Paciaroni che ha parlato di "un ravioli ripieni di patate Più in generale è stata l'associazione Cuochi di sogno che si corona dopo tanti sacrifici". di colfiorito al profumo di Macerata in occasione della manifestazione La passione per la cucina, infatti, anima Paolo fossa su vellutata di scampi degli Internazionali d'Italia ad ottenere due fin da bambino e la medaglia d'argento ottenuta
ottime posizioni: Paolo Paciaroni, infatti, ha e freddo di bufala con agli Internazionali d'Italia è stata un po' come portato a casa la medaglia d'argento sfiorando turbante di spinaci e trancio raggiungere l'apice della sua carriera. di poco quella d'oro. "Nei piatti che ho preparato" spiega Paciaroni di dentice.
LO CHEF TOLENTINATE PAOLO PACIARONIMedaglia d’argento agli internazionali di cucina
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In un mondo di rumori...
la vostra quiete
vetri stratificati antirumore
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IL BILANCIO ALTERNATIVOIL BILANCIO CHE VOLEVO
90° ANNIVERSARIO U.S. TOLENTINOAnnullo postale speciale
Con una strategia di risparmio e di
razionalizzazione della spesa sarebbe stato
possibile reperire 500.000 euro in più per un
sostegno forte alle famiglie in difficoltà e per
incentivare l’apertura di nuove imprese.
L’attuale “fondo per l’emergenza” è, invece, pari
a 75.000 euro il quale l’Amministrazione
Comunale pensa di venire incontro alle famiglie
che sono e saranno in difficoltà per il pagamento
Sono trascorsi 90 anni da quando nel lontano 1919
un cittadino di Tolentino ebbe l'idea di realizzare
nella sua città un'organizzazione sportiva. Di
questo suo desiderio ne parlò con alcuni suoi
amici, i quali entusiasti diedero subito la loro
adesione e collaborazione, così il 20 Agosto 1919
fu ufficializzata la nascita dell’UNIONE SPORTIVA
TOLENTINO.
Quel cittadino, giovane di 22 anni che nel servizi
omilitare aveva preso una forte passione sportiva
nel corpo dei Bersaglieri, tanto che come colore
sociale fu scelto il colore "cremisi" delle mostrine
della divisa dei Bersaglieri dell'epoca, si chiamava
Paolo Giacconi riconosciuto unanimemente come
fondatore della UNIONE SPORTIVA TOLENTINO.
Al fine di celebrare significativamente la ricorrenza
il Circolo Filatelico Numismatico di Tolentino, in
delle bollette e degli affitti (per circa 60.000
euro) e per qualche Borsa-Lavoro, presso il
Comune stesso, per i giovani in cerca di lavoro
(per 15.000 euro).
Sappiamo che il Bilancio del Comune di
Tolentino è, da tempo, ai limiti della
sopravvivenza e sempre a rischio di “sforare” il
Patto di Stabilità”, ma credo che ci potevano
essere e ci sono le possibilità per dare
“ossigeno” a l Comune stesso e, d i
conseguenza, alle famiglie ed alle Imprese, con
una manovra diversa.
Eccone i punti principali:
1. paghiamo 150.000 euro all’anno per gli affitti
(Giudice di Pace, Uffici vari ecc) per non avere
programmato negli ultimi anni una saggia
utilizzazione del patrimonio comunale;
2. ci sono i dipendenti (anche con nuove
assunzioni) in più di quello che servirebbe
(Ufficio Tecnico, Segreteria e Servizi Sociali) per
circa 150.000 euro;
3. in tempi di austerità è bene risparmiare in
eventi e spettacoli, pubblicità e pubblicazioni. Il
“taglio” possibile è almeno di 100.000 euro;
4. il Comune paga 420.000 euro di bollette
energetiche all’anno all’ASSM!
Con una diversa politica di rinnovo degli impianti
della pubblica illuminazione si possono
ottemperanza anche alle sue prerogative statuarie
che prevedono oltre alla filatelia, numismatica e
collezionismo in genere, anche attività di carattere
culturale, storico, artistico e sportivo. Per
l'occasione verrà emesso uno speciale ANNULLO
POSTALE e la realizzazione di alcune cartoline,
nonché l'allestimento di una mostra fotografica
riguardante l'attività sportiva a Tolentino, e una di
materiale filatelico a sfondo sportivo.
Quanto sopra è al fine di rendere omaggio a quanti
in tutto questo tempo sì sono dedicati al settore
con il loro contributo, impegno, sacrifici, gioie e
passione, rendendo evidente il valore dello sport
cittadino a livello locale e regionale.
Questa iniziativa vuoi essere un riconoscimento a
tutti coloro che sul versante dello sport hanno
contribuito a forgiare, educare e far crescere
risparmiare fino a 100.000 euro.
Il totale di questa manovra di risparmio sarebbe,
appunto, di 500.000 euro che destinati così:
�300.000 euro alle famiglie in difficoltà per
bollette, affitti, rette buoni pasto, prestiti d’onore;
�200.000 euro per assegnare 10 contributi,
da 20.000 euro ciascuno per giovani che aprono
una nuova impresa (commerciale ed
artigianale).
Inoltre sano sempre di più convinto che con due
decisioni strategiche fondamentali il Comune di
Tolentino potrebbe rilanciare i propri
investimenti e ridurre la pressione fiscale
(l’addizionale IRPEF è tra le più alte delle
Marche!) eccole:
a) privatizzare il 45% dell’ASSM con un bando
pubblico ed anche favorendo l’azionariato
popolare;
b) consentendo una parziale e qualificata
edificazione a Colmaggiore vi sarebbe una
massiccia entrata in termini di oneri di
urbanizzazione.
Solo così potrebbero trovare soluzione
investimenti necessari tipo il Politeama Piceno,
il Ponte della lottizzazione Flaminia, Impianti
Sportivi e l’Hotel Marche.
Consigliere Regionale e Comunale PDL
pos i t i vamente
generazioni di
g i o v a n i s i a
nell'attività agonistica
che non, facendo anche
emergere soggetti che per capacità ed impegno si
sono distinti a livello regionale e nazionale.
Il nostro vuoi essere un modesto momento di
riconoscenza per il passato e uno stimolo per il
prosieguo nel futuro.
La manifestazione si svolgerà nei giorni di 25/26
APRILE 2009, presso la Sala NERPITI di Palazzo
Sangallo in piazza della Libertà secondo il
seguente orario: dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e
dalle ore 15.30 alle ore 18.30.
La cittadinanza è invitata a visitare la mostra per
rivivere alcuni fatti, avvenimenti e personaggi del
passato. L'ingresso è gratuito.
di Francesco Massi
Francesco MassiconsiglierePDL
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NEWSIO CITTADINO
FINE DI UNA STORIA
Dove sono finite le promesse fatte in Consiglio Comunale il 17/12/2008 in merito alla collocazione della struttura di Arrampicata? Che cosa è cambiato dal Giugno 2008 giorno della chiusura della palestra?Ve lo dice Antonio Trombetta Presidente di Armonie Verticali, Associazione sportiva di Arrampicata, cosa è cambiato. Chiacchiere, chiacchiere e solo chiacchiere tutto è rimasto come nel mese di giugno, una sola cosa è cambiata che la struttura sta andando in rovina per mancanza di manutenzione. Non hanno voluto che l'Associazione si trasferisse a Belforte per lasciarla morire qui a Tolentino dopo un anno d'inattività.Era proprio necessario far cessare l'attività visto che nel cortile della scuola tutto è rimasto come prima, anzi con un po' di sporcizia, e qualche auto parcheggiata in più? E' incredibile cosa riescono a fare i politici, si riempiono la bocca di belle parole solo perchè sono davanti alle telecamere, si rivedessero la registrazione dello scorso dicembre, un po' di vergogna qualcuno forse la potrebbe provare. Dal sindaco all'assessore Seri, ai vari componenti della giunta, Domizi, Pascucci, dal consigliere Prugni ecc. un coro unanime: l'associazione deve rimanere a Tolentino e la struttura verrà riposizionata in altro loco entro il 31/12/2008: solo chiacchiere. La Domizi, che allora prese le difese del Sindaco, (cui alcuni genitori dei ragazzi che frequentavano la palestra si rivolsero per chiedere spiegazioni), disse in consiglio che lei c'èra, e che i toni erano tutt'altro che pacati nei confronti dello stesso. Ora io vi chiedo che toni devono usare i cittadini con amministratori che promettono e poi non mantengono? Certo tutto questo non invoglia certi Enti, morali o qualsivoglia, a finanziare le attività sportive, visto l'uso che esse poi ne fanno. Di tutta la vicenda è stato interessato anche il presidente della provincia Silenzi, senza ottenere risultati. In piena campagna elettorale, sempre presente a tutte le manifestazioni sportive e non, il presidente non ha mai speso una parola per poter salvare questa struttura sportiva. Alle oltre 1200 famiglie che hanno sottoscritto la petizione contro la chiusura della palestra si dia finalmente una giusta motivazione, cosa che fin d'ora non è accaduta.Un cittadino deluso che non ha ancora capito il perché di tutto questo, nei confronti di un'associazione sportiva senza scopo di lucro, che ha cercato solo di far conoscere a Tolentino una nuova disciplina sportiva.
Antonio Trombetta
Gentile redazione di Multiradio vi scrivo per parlarvi della mia colonia felina e mi piacerebbe che dedichiate anche solo un piccolo spazio su Multiradio Press
News.
Mi avete chiamato per venire da voi ma di persona mi trovo un po' in difficoltà perchè presa dall'emozione mi capita spesso di essere fraintesa e quindi non
capita. La colonia felina come ben sapete si trova nei pressi dell'ex-fornace massi e se mi chiedete il numero preciso dei gatti non saprei cosa dirvi perchè
solo adesso si stanno pian piano affezionando e si stanno avvicinando a me ... d'altronde come non capirli. È da poco che mi prendo cura di loro (solo pochi
mesi da quando la povera Enza è morta).
Questa è la mia missione, la mia promessa fatta ad una persona che come me amava gli animali.
Questi poveri gatti non hanno mai avuto nulla, non hanno mai assaporato le coccole, l'amore , un riparo, una coperta calda... solo freddo e maltrattamenti ... si
perché una persona che fa loro del bene ce ne sono dieci che fa loro del male. Io insieme a mio marito e ad un altro volontario stiamo cercando di fare il
possibile perchè questi gatti vivano con dignità li sfamiamo e stiamo provvedendo alla loro sterilizzazione per evitare che si moltiplichino e vengano uccisi
(come già successo in passato... la povera Enza ne ha contati settanta in due anni). Non vi nego che fare tutto ciò non sia faticoso anzi è pesante anche dal
punto di vista economico e a volte subentra anche la delusione nel non poter dar loro di più. Ciò che chiediamo oltre all'aiuto è che la gente accetti queste
bestioline indifese e non faccia loro del male, almeno questo potrebbero provare a farlo... non è poi così difficile.
Grazie a tutti voi per il mio sfogo. Ciao Luana Piriti.
Comitato di Quartiere del Centro Storico: Si al centro di aggregazione
giovanile in un luogo idoneo. No alla sala prove dell’ex mattatoio poco
conciliabile con i residenti del centro storico. A scanso di equivoci va
subito precisato che il nostro Comitato di quartiere non è assolutamente
contrario all’istituzione di un centro di aggregazione giovanile con
annessa una sala prove per consentire ai gruppi musicali di svolgere la
loro attività.
Quello che viene contestato è ovviamente l’ubicazione. I locali dell’ex-
mattatoio, attualmente in parte occupati dall’Istituto musicale “Vaccaj” si
sono dimostrati inadeguati in quanto l’attività di insegnamento musicale
adesso svolta, seppur limitatamente alle ore pomeridiane, è effettiva-
mente poco conciliabile ed adattabile con i residenti, specialmente nel
periodo primaverile ed estivo, essendo le aule prive di climatizzazione e
quindi obbligando di fatto ad insegnare ed a suonare a finestre aperte
con diffusione di suoni per diverse ore.
Da non dimenticare, inoltre, che nella zona insiste anche la Fonderia
“Fioretti” che già dalle prime ore del mattino emette fastidiosi rumori
derivanti dall’attività industriale che gravano sui residenti.
Questa nostra opinione è già stata evidenziata più volte nel corso delle
riunioni del Coordinamento dei Comitati di quartiere e di contrada al
Sindaco Ruffini e agli Assessori, oltre che in diversi documenti ufficiali
inviati all’Amministrazione comunale.
La nostra proposta è quella di individuare un luogo alternativo che sia
conciliabile con l’attività di sala prova, come ad esempio stabili siti in
luoghi sufficientemente distanti da zone ad alta densità residenziale. Non
meno trascurabile la questione, inevitabile in questi casi, inerente anche i
rumori che comunque andrebbero a verificarsi nelle ore notturne al
termine delle prove, specie al di fuori degli spazi adibiti all’attività
musicale. Crediamo che il diretto coinvolgimento delle parti interessate,
la sistemazione di stabili effettivamente idonei ed una gestione che dia
certezze sul rispetto delle regole e sull’uso degli spazi siano i punti di
partenza imprescindibili per far nascere a Tolentino un vero luogo di
aggregazione giovanile, evitando già in fase di avvio, problemi e
situazioni di disagio e conflittualità tra residenti e frequentatori.
Pertanto chiediamo che non vengano iniziati i lavori di in sonorizzazione,
evitando di spendere inutilmente 9 mila euro dei cittadini e che venga
convocato quanto prima un incontro con l’Amministrazione comunale e i
con i capigruppo in Consiglio Comunale.
Siamo certi che questi nostri pensieri saranno condivisi anche dai gruppi
giovanili tolentinati.
Comitato di Quartiere del Centro Storico
Spettabile Redazione,
Approfitto cortesemente della tribuna rappresentata dal Vostro periodico
per evidenziare due questioni in tema di viabilità cittadina.
Come é noto, l'impianto semaforico posto nei pressi del Ponte di
Mancinella giace abbandonato e disattivato da anni. Senza voler qui
discettare sulla sua utilità, mi chiedo solo se oramai non sia il caso di
rimuovere le lanterne dai pali di sostegno; se non altro, viste le loro
condizioni attuali (FOTO 1), si eviterebbe un'immagine di degrado, oltre
che possibili incertezze da parte di conducenti ignari della situazione.
Allo stesso tempo, mi chiedo che senso abbia mantenere in uso un
passaggio pedonale "trappola" come quello esistente in Via Nazionale, di
fronte alla Delegazione ACI (FOTO 2), che obbliga pericolosamente i
pedoni a scavalcare un alto cordolo in cemento posto al termine delle
strisce, impedendo, di fatto, l'attraversamento ad un disabile che proceda
in carrozzina o a chi conduca un passeggino.
Ringrazio per l'attenzione, esprimendo apprezzamento per la meritoria
attività d'informazione svolta.
Cordialmente.
Guglielmo Scarpetta
Gentile redazione, vi scrivo per sottoporre a chi ci amministra una
questione che mi sta molto a cuore. La domanda che mi assilla da
diverso tempo è la seguente: è giusto che ci siano persone che
usufruiscono di alloggi popolari di oltre 90 metri quadrati sfruttati
soltanto il fine settimana, mentre trascorrono gli altri giorni in altre case
di proprietà fuori città? Tutto questo mentre ci sono famiglie che
soffrono, specialmente di questi tempi, il problema assillante relativo
alla casa, all'affitto e al mutuo. Mi chiedo per quale motivo non vengono
svolti dei controlli da parte delle autorità preposte verso chi abita in
queste case. Probabilmente ci si ricorda di noi cittadini comuni soltanto
quando si avvicina il tempo delle elezioni.
Lettera firmata
La notte prima degli esami
Scusate. Prima delle elezioni comunali (vigliaccata verso 2000 voti di
viale Buozzi), un bel cartellone indicava con data e firme di progettisti la
sistemazione del Ponte di Mancinella.
Dopo due anni, il Ponte è sempre più disastrato, il cartellone è peggio del
ponte. Ma è così difficile allargare il ponte? Far passare pedoni, far
circolare bici, carrozzine e passeggini? Togliere quel bel semaforo che a
volte blocca le auto fino a viale XXX Giugno nelle ore di punta? Quei 2000
voti in più di viale Buozzi, ipnotizzati, se si svegliano? Sempre la stessa
notte, un altro cartellone fantasma (il giorno dopo sparì) fu posto nei
pressi dell'ospedale dove veniva indicata una rotonda. Forse lì i voti
erano di meno? I cartelloni furono posizionati dagli operai del Comune.
Chissà... avremo pagato anche lo straordinario?
G. M.
Durante il periodo pasquale, c'è ancora qualcuno che mantiene vive tradizioni secolari come quella di preparare le "ciambelle" e le “pizze di Pasqua”.Grazie a loro queste tradizioni ancora riescono a tramandarsi e a consentirci di poter gustare il sapore vero di questi straordinari dolci fatti in casa.Così abbiamo approfittato della foto inviataci da una nostra lettrice per sottolineare quanto sia importante non perdere una parte così importante delle nostre radici
PRESS
NEWS
Le nostre tradizioni
Fonderia Fioretti si va verso la delocalizzazione?Si fanno sempre più insistenti le voci su una dopo anni e anni di tensioni con la gente che è un segnale estremamente positivo. Speriamo
possibile delocalizzazione della Fonderia Fioretti attualmente abita nei pressi della fonderia. Tutto che non si tratti soltanto di voci.
dall'attuale ubicazione, praticamente in centro questo, sembra potrà accadere salvaguardando i
storico. posti di lavoro che la Fonderia Fioretti garantisce
Sembrerebbe, ma il condizionale è d'obbligo e offrendo la possibilità ai bambini che frequenta-
perchè dal Palazzo non trapela nulla, che sia no il Villaggio Scolastico e ai residenti di via XXX
stata individuata una zona (praticamente al Giugno e zone limitrofe di respirare un'aria più
confine con il Comune di Pollenza, qualche pulita. Ci vorrà sicuramente del tempo per
centinaio di metri dopo il Castello della Rancia) completare un'operazione certamente comples-
dove poter spostare l'insediamento industriale sa, ma già il fatto che se torni finalmente a parlare
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ONLUS
Ass. Volontariato
“AMICI DI FIDO”
Via Castelfidardo, 64
Civitanova Marche
PRESS
NEWS
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LE MEZZEFACCE DE TULINTÌSe veniamo chiamati “Mezzefacce de superstrada e poi termina tristemente
Tulintì” un motivo ci sarà... Sembra che e definitivamente. Sta poi al coraggio
questo soprannome ai tolentinati derivi dei singoli ciclisti scegliere se
da uno degli orologi della omonima proseguire o meno, affrontando anche
Torre in piazza della Libertà. Andando l'ultimo tratto di strada, il curvone che
un po' in giro, però, forse si capisce riporta verso la bocciofila, che sembra
meglio perchè veniamo chiamati così. essere stato bombardato per quanti
Prendiamo un paio di esempi. Forse a crateri ci sono. Ma andiamo oltre. In
qualcuno è capitato, o capiterà nei tanti sicuramente vi sarete trovati ad
prossimi giorni con l'arrivo della bella attraversare a piedi il Ponte di San
stagione, di inforcare la bicicletta e di Catervo. Anche qui, provenendo dallo
farsi una passeggiata lungo la pista stadio Della Vittoria ci troviamo di
ciclabile che dal Ponte del Diavolo fronte a un marciapiede costruito a
porta al Lago delle Grazie. Magnifico! stralci... peccato che l'ultimo stralcio
Con un piccolo problema però... Che la non sia mai stato completato. E allora
pista ciclabile alle Grazie non ci è mai ecco svelato l'arcano: probabilmente
arrivata. Se infatti la pista viene anche i nostri avi avevano questo
percorsa partendo dal Ponte del singolare vezzo di non portare a
Diavolo, a un certo punto si interrompe termine le cose iniziate...
per lasciare spazio allo svincolo della
Info e prenotazioni:340.8388785 - 0733.636140 - 0733.969796
In caso di non raggiungimento di 50 adesioni ’evento verrà rinviato a data da destinarsi
SI TERRÀ
“IL PRANZO SOCIALE DI BENEFICENZA”Amici di Fido
DOMENICA
19 APRILEalle ore 12.30
Presso il ristorante
Villa Berta
di San Severino Marche
Le cooperative di questo genere si dividono fra quelle a Per poter divenire soci e, dunque, assegnatari degli immobili,
proprietà indivisa (gli alloggi non si trasferiscono in proprietà sono richiesti precisi requisiti di ammissione, valevoli per
esclusiva ai singoli soci) e quelle a proprietà individuale (gli qualsiasi cooperativa, salvo specifiche deroghe.
alloggi vengono assegnati a ciascun socio in proprietà Il procedimento per ottenere l'assegnazione dell'immobile
individuale) e sono disciplinate specificamente dal regio passa attraverso l'iscrizione quale socio effettivo, la
decreto n. 1165 del 28 aprile 1938. prenotazione dell'alloggio, l'assegnazione (dalla quale è
Tali cooperative godono di finanziamenti agevolati per la possibile decadere) e la stipulazione del mutuo individuale, che
realizzazione degli alloggi; questi vengono edificati su aree segna il momento del trasferimento della titolarità esclusiva del
individuate con appositi piani di zona, espropriate dai Comuni e diritto.
poi assegnate alle cooperative medesime in diritto di superficie
o in piena proprietà.
Si tratta delle cosiddette cooperative libere o private, soggette ultime: è, pertanto, necessario verificare lo stato di ogni singola
alla disciplina dettata dal legislatore per le società cooperative e cooperativa prima di poter affermare con sicurezza che
alle norme dettate dal regio decreto n. 1165 del 28 aprile 1938 l'assegnazione è liberamente effettuabile.
espressamente per le cooperative private. In ogni caso, la proprietà dell'alloggio si trasferisce al momento
Esse non sono sottoposte per legge ai vincoli stabiliti per le della manifestazione del consenso, legittimamente
cooperative a contributo statale, ma possono recepire nel manifestato.
proprio ordinamento interno la disciplina vigente per queste
Le cooperative con contributo statale
Le cooperative senza contributo statale
PRESS
NEWSTOLENTI(BLASO)NATI
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CASTELLI IN... TERRAIl futuro del passatoStrani e sorprendenti, questi nobili. Quando ti abitui a Filippo, a fine Seicento. O monache come Girolama, origine, a Caldarola. Poi si stabilì definitivamente in pensarli come gente che vive di passato e magari ci si suora clarissa morta a 84 anni nel 1794. E poi Carlo città.tarla, li scopri tutti interessati al presente e, quel ch’è più Felice, Spiridione... Origini antiche e antenati illustri, immagino.strano, a programmare il futuro. Soprattutto con idee, E con le rivoluzioni come vi siete messi? Si parla del Trecento, almeno. Ebbero vincoli di opere, progetti intenzionati a realizzarsi. È il caso del II Settecento e i suoi rivolgimenti, direi. Ci siamo parentela con alcune delle famiglie nobili tolentinati e di triplice blasone Silverj-Gentiloni-Massi, di cui abbiamo incappati anche noi e non troppo bene, per la verità. Il altre città: i Porcelli, i Pettoni, i Moriconi...iniziato a parlare la volta scorsa con il conte Aristide mio antenato Nicolò Antonio, già con incarichi di Qualche nome di spicco?Gentiloni. La storia di queste famiglie si è intrecciata per amministratore nel vecchio governo, dovette fare i conti Mi viene in mente Evangelista, vissuto nella prima metà
a secoli con le grandi trasformazioni di cui non si sono mai con la 1 Repubblica Francese. Volle restare fedele al del Seicento, Governatore delle Romagne e Castellano rassegnati ad essere semplici testimoni. Per loro, il Papa e perse tutto il patrimonio. Fine del viaggio. di Ferrara. Ma i Massi hanno un bel drappello di familiari futuro del mondo e della società in cui si sono trovati a Da qui rimanete praticamente in maniche di tra le magistrature civili, praticamente in ogni secolo.passare è stato l'unico modo di onorare il proprio mutande, come diciamo noi plebei. Anche nel nostro, a dire il vero. Ma non si distragga, passato. Gli spagnoli lo chiamano “recuerdo del Vero. Il figlio Nemesio diventa impiegato per motivi di conte Ari.porvenir”. Romantico, vero? pagnotta. Onesto, cortese, competente, ma pur Personaggi nella vita ecclesiastica, in tutti gli ordini
sempre... spiantato! Non si poteva che risalire. Doveva religiosi e gradi. Infine, nella carriera delle armi. Da Conte Ari, lei che sembra uscito da un quadro anche sfamare cinque figli: due maschi e tre femmine. Stefano Massi, Capitano pontificio nel 1584, ad altri con risorgimentale mi diventa un paladino del Uno di loro ero io. Passò da Filottrano a Viterbo, per progresso? lo stesso incarico o affine per tutto il Seicento. Poi, nel morire in dignitosa povertà a Macerata nel 1858. Novecento, Pacifico rilanciò la tradizione guerresca dei Come ti dirò più tardi, non è un caso che fin da giovane Sulle orme di suo padre, lei entra come contabile- suoi. Da allora, tutti bersaglieri!mi sia messo con Garibaldi, uno che di tempi nuovi se amministratore in casa Silverj. Ma prima? Parlavamo dei vostri punti in comune.ne intendeva. Ma andiamo con ordine. Anch'io, quando Prima viene il garibaldino! A 17 anni mi misi a rincorrere arrivai a casa Silverj, vantavo una galleria di antenati Giusto. Anche per i Massi era arrivato il tracollo la Storia. E che grande storia: il futuro d'Italia!illustri. Divenni tolentinate, pur se noi Gentiloni eravamo economico, pressappoco nello stesso periodo. Pacifico II momento clou del Risorgimento.originari di Filottrano. dovette guadagnarsi la pagnotta e risalire la china. Ma, II suo coronamento, piuttosto. Nel 1860-61 con il come me, aveva grinta da vendere e voglia di Tolentinizzarsi è stata una bella scelta, mi sembra.
Prima genero di Domenico, poi erede di una casata brigantino “Azzardoso” all'assedio di Gaeta. Nel 1866 emergere. Io ragioniere, lui maestro? Eravamo e di un titolo da aggiungere al suo, infine patriarca con Garibaldi a Bezzecca! destinati ad altro!di un'altra dinastia. Niente male, per un ragioniere Voi garibaldini subiste perdite gravissime, ma fu la Altro punto in comune?senza titoli. Un momento: che ci fa un conte tra i nostra unica vittoria in quella guerra sfortunata, se i Ritornò dalla Grande Guerra ferito e con il petto pieno di contabili? ricordi di scuola non mi tradiscono. medaglie: un eroe, insomma! Evidentemente ero precipitato tra i...mortali! Ironia per Un particolare mi rimane impresso, tra i tanti di quelle E allora?ironia. giornate. Sfinito dalla fatica, mi ero disteso sul campo. Come non dare mia figlia Agnese in sposa a uno che E allora parliamo del suo stemma, conte mio. Al risveglio chiamai i miei commilitoni, ma molti di loro s'era battuto per la Patria con coraggio e chiedeva
non dormivano: erano morti! Non lo dimenticai più. Ho studiato meticolosamente il mio passato e quello d'essere genero d’un garibaldino? Ah, “il cuore ha le Conservai tutto nel cuore. Volti e ricordi.della mia famiglia. Ci scrissi un libro pieno zeppo di sue ragioni...”
notizie, documenti, storie. Ma chi se lo ricorda più? A casa Silverj tutto si accelera. Rimette a posto le Ma dimostrò anche di volersi dedicare all'industria, Risale al 1936! finanze, si fa benvolere dalla contessa, impalma la vero?
figlia Adele, unica discendente del casato.Per favore, facciamone una sintesi per i nostri Sì, partì di gran carriera. Ma la sua vocazione era il lettori che non hanno tempo né pazienza di Mi sono anche dedicato a molti interessi: archeologia governo della città. Intanto rientrava a tutti gli effetti nella scartabellare pergamene e quant'altro. (ho costituito il primo museo archeologico a Tolentino), nobiltà cittadina.
araldica, architettura.Ci proverò. Anche da noi c'è un po' di tutto: giuristi, Un altro dei suoi obiettivi raggiunti?cariche pubbliche, uomini d'arme, prelati, figli, nipoti, Architettura?!
A dire il vero, Pacifico non puntò molto al blasone, che pronipoti. Perfino coi nomi abbiamo abbondato in È un pallino di famiglia. Il castello fintomedioevale di pure gli spettava. Badava al sodo e perfino la politica gli fantasia: Lippo, Crisante, Pantesilèa, Lucidio... Colmaggiore, costruito a fine Ottocento, è idea mia. Ne stava stretta. Fu lui a servirsi del fascismo e non Ho capito, conte! Ma da dove mi venite, voi ho seguito il progetto e la costruzione fin nei minimi viceversa. Credo che il suo vero sogno fosse quello di Gentiloni? dettagli. Ma molti degli edifici del centro storico di dare un'impronta moderna alla sua città. E in questo la
Tolentino portano la firma di un Gentiloni. Castelli in Da “epoca remotissima”, secondo molti scrittori. trasformò, da paesotto che era. Ambizione, calcolo, terra, come vedi!Addirittura da uno dei figli di Ottrano (Gentilone, per lungimiranza, vanità? Forse tutte queste cose insieme.
l'appunto), fondatore della città di Filottrano, nostra Da non dimenticare che dietro le quinte di tutte le Ma i segni ci sono ancora e cambiamento fu. Anche patria storica. Era un signorotto longobardo venuto giù amministrazioni comunali c'era sempre lei, oltre il fascismo, oltre gli eventi, Tolentino è diventata dall'alta Italia nel VII secolo. discreto e attento. Senza trascurare gli interessi di uno stile di vita, un modello di efficienza, un centro
famiglia, ovviamente. C'è anche un Conte Alla faccia dei miei blasoni, conte Ari! Da Gentile o moderno. Forse malgrado Massi e malgrado la nostra imprenditore, se non sbaglio.Gentilone comincia la storia del suo... ramo, per famiglia. Forse.
così dire? Rilevai la fornace di mio suocero e la trasformai in un Una storia più “nobile”, senza rinunciare alla sua vero opificio.Esatto. Molte famiglie si diffusero nella regione, dei tradizione popolare?
Gentili di Rovellone conti di Accola (o Aquila) da cui C'era chi la chiamava sprezzantemente “il Più o meno. E siamo felici di averne fatto parte per un fornaciaro”...provengo. bel po'.
Vogliamo fare qualche nome, in questo volo tra Invidie o sfoghi di nostalgici. Ma non dimentichiamo secoli e castelli? che la ferrovia Fabriano-Civitanova, nostro vanto di fine
Ottocento, fu costruita con materiali che provenivano Certo. Personaggi pubblici di grande prestigio e dalla mia fabbrica.importanza come Anton Francesco, per esempio. Nel
1511 ricoprì importanti cariche per conto di Roma a A proposito di spirito imprenditoriale e lungimiranza. L'ultimo anello di questa Montefilottrano e Perugia. Poi nella capitale del Regno, catena porta il nome di Massi.naturalmente.II mio generone Pacifico! Avevamo troppi punti Regno di Santa Madre Chiesa (lo scrivo tutto in
maiuscolo, conte Ari. Contento?). C'è sempre un in comune per non capirci subito.avamposto dei Gentiloni, nella città eterna. Perfino Proviamo a ricordarne qualcuno.oggidì, se non sbaglio. E santi in famiglia? Proveniva anche lui da un'antica famiglia che Non ne ricordo. Ma sacerdoti come Francesco e Carlo aveva fatto la spola da Tolentino, sua città di
di Enzo Calcaterra
(2 - fine)
E' improvvisamente scomparso ad appena 51 riferimento per Garbini era sempre il maestro
anni Danilo Garbini, titolare e fondatore della graziano Giovannini, grazie al quale ha
rinomata pasticceria La Mimosa di Tolentino. appreso tutti i segreti per le decorazioni delle
Era nato a Roma il 5 luglio del 1957 e agli inizi uova di Pasqua, una delle sue grandi
degli anni Ottanta era arrivato a Tolentino dove specialità. Danilo Garbini ha portato il nome di
nel 1985 ebbe la geniale intuizione di fondare Tolentino in tutto il mondo grazie alle sue
La Mimosa. straordinarie creazioni pasticcere e in più di
Garbini era un vero e proprio maestro dell'arte una occasione è stato ospite di trasmissioni
pasticcera. televisive di rilievo. Fra i tantissimi premi
La passione per questa arte e la voglia di fare ricevuti vanno ricordati la medaglia di bronzo
qualcosa di nuovo erano stati lo spunto per con una scultura di cioccolato ai Mondiali di
quello che prima era solo un sogno e poi è Pasticceria in Lussemburgo dove poi vincerà
diventata una delle più belle e affermate realtà anche la medaglia d'oro con uno straordinario
d'Italia nel suo ramo. Fin dagli inizi, Garbini non lavoro in zucchero, la medaglia d'argento alle
ha mai smesso di aggiornarsi attraverso corsi Olimpiadi dei Cuochi di Erfurt (Germania)
di specializzazione che gli hanno consentito i sempre con un lavoro in zucchero e l'oro di
più grandi maestri internazionali dell'arte squadra con la Federazione Italiana Cuochi a
pasticcera. Nel 1985, ha conosciuto il maestro Stoccarda (Germania) nel 1998.
francese Charles Ceva dal quale ha appreso Un grande personaggio della nostra città dove
l'arte dello zucchero artistico. Ma il punto di lascia un ricordo indelebile
CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI DANILO GARBINI
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PRESS
NEWS
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I NOSTRI FIGLI
IL CORAGGIO DI EDUCAREdi Luciana Zengarini
È ormai di dominio pubblico l'idea che al forte e e l'alcolismo, nei casi più disperati anche il foltissima trasformazione, rispetto alla famiglia dei forse anche eccessivo impegno politico e sociale suicidio. A questo degrado sociale va aggiunta la decenni scorsi, quando l'AUTORITÀ dei genitori e che caratterizzò la condizione giovanile degli anni crescita dei fenomeni di microcriminalità, su cui i loro MODELLI DI VITA erano punti di riferimento '70, si sta avviando un periodo di disimpegno, agisce un fattore devastante del nostro tempo, sicuro.caratterizzato da istintivo disinteresse e da cioè il bisogno di facili guadagni. Oggi si tende a rigettare le autorità, con un sfiducia nei confronti della vita politica e sociale Al polo opposto della violenza c'è la fragilità, continuo assorbimento di modelli trasmessi dalle del paese. rivelata da tanti ragazzi, anch'essa imputata al informazioni di MASSA.Oggi i ragazzi sentono il disagio di un futuro senza “VUOTO” di progettualità e di sicurezze future che La famiglia di oggi viene “inghiottita” con troppa certezze. Fenomeni oggettivi, quale la forte caratterizza la vita attuale. Molti giovani, fuori da facilità nel vortice della ricerca del benessere, disoccupazione, insieme a fenomeni soggettivi, sicuri e precisi orizzonti di esistenza garantiti da dove i così detti STATUS SYMBOL (abbigliamento quale un nevrotico attaccamento a comporta- una famiglia salda e forte, diventano vittime di firmato, moto o auto di prestigio) rappresentano i menti e mode effimeri caratteristici della nostra modelli fittizi e precipitano in condizioni di valori rispetto ai quali misurare il proprio società dell'immagine, hanno fatto sì che i giovani depressione e sfiducia in se stessi.
andamento di vita.di oggi siano inquieti e sofferenti di un disagio di Tutte queste manifestazioni, ivi comprese anche
Manca un DIALOGO costruttivo, in cui un ragazzo cui noi adulti abbiamo delle responsabilità. A volte quelle private come la tossicodipendenza, si
trovi l'adulto CERTO delle proprie CONVINZIONI, inquietudine e disagio possono risolversi in una p o s s o n o d e f i n i r e c o m e F E N O M E N I
manca l'ESEMPIO.ricerca di una dimensione di vita profondamente GENERAZIONALI.
Spesso si verifica soltanto un'EDUCAZIONE soddisfacente, partecipando ad attività di Di essi si stanno occupando eminenti psicologi
superficiale, che crea solo "VUOTO" e tante volontariato e di solidarietà, che oggi hanno laici e cattolici, poiché è un fenomeno in crescen-insicurezze: i figli hanno perduto il senso della superato i livelli del passato. do, è indispensabile correre ai ripari.tradizione perché spesso i grandi non hanno nulla Ma troppo spesso inquietudine e disagio possono Grande responsabilità di questa condizione da dire. Vorrei riportare le parole del cardinale rimanere tali, dando origine a fenomeni collettivi continua ad essere la famiglia.Ruini: "Oggi nella famiglia mancano verità deteriori. È un dato di fatto che parecchi ragazzi Essa ha una FORZA NOTEVOLE nel determinare condivise, quindi non vengono trasmessi VALORI partecipino a manifestazioni politiche in forma il comportamento giovanile, sia quando sostiene CONSOLIDATI da secoli di cultura". I valori violenta ed eclatante, senza conoscere spesso la SENSIBILITÀ ai VALORI profondi dell'uomo, dispersi dalla famiglia debbono essere ritrovati l'ideologia per la quale manifestano. sia quando al contrario, SI PERDE nell'incalzare nella famiglia stessa, che PUÒ' FARCELA, DEVE Oppure prendiamo atto degli eccessi del “sabato spasmodico di ogni giorno e gli IMPERATIVI DEL FARCELA! Essa non deve chiudersi nel guscio sera", quando il divertimento sconfina negli aspetti BENESSERE la gestiscono, agevolando false dell'indifferenza ma deve produrre alternative ai di rischio e di trasgressione fine a se stessa. Altra culture e pseudo-moralità del nostro tempo.
faccia dell'esasperazione è la tossicodipendenza La FAMIGLIA di oggi ha certamente subito una miti del benessere.
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Ultimo appuntamento con cabaret buffet
TORNA PAOLO MIGONEDopo i successi di pubblico riscontrato con gli spontanea si alternano momenti di riflessione sul
spettacoli di Marco Bazzoni Baz e Giuseppe teatro e sulla sua finzione, sulla vita e sulle
Giacobazzi, registrando per due volte il tutto esperienze che la segnano e la
esaurito, il Cabaret Buffet si conclude anche condiz ionano. Grande
quest'anno con un grande ospite. Sabato 25 prova di arte e sensibilità
aprile, dopo il grande successo della scorsa per questo artista che
stagione, torna Paolo Migone con un nuovo non approda oggi al
spettacolo: Completamente spettinato (di e con teatro ma che ci
Paolo Migone), il frutto di un lungo percorso torna con coscienza
artistico e umano. Migone racconta, in chiave più salda dopo tanti
autobiografica e attraverso il filtro della sua anni.
comicità corrosiva, l'eterno gioco fra uomini e
donne cardine imprescindibile del suo repertorio
artistico. Il comico ci porta per mano attraverso la
sua vita alla ricerca di quelli che sono stati i
momenti salienti della sua esistenza, alla
scoperta di risposte che riemergano dal passato
per spiegare il presente. Sul palco così si
affollano vari personaggi, alcuni appartenenti
alla vita personale dell'artista, altri provenienti
dalla storia, il tutto presentato all'interno di una
scenografia essenziale. Protagonista sono la
parola mordace, a volte irriverente nello stile di
questo puro toscano, e la musica che accompa-
gna e scandisce i tempi scenici e di narrazione
creando forti suggestioni e picchi emotivi. In
"Completamente spettinato" alla risata
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Già pronto anche il cartellonedi Cabaret Buffet
per la prossima stagione:
NOVEMBRESabato 14 ore 21.30
e domenica 15 ore 17.00da ZELIG il grande ritorno di
Giuseppe Giacobazzi
DICEMBRESabato 12 ore 21.30
e domenica 13 ore 17.00serata ZELIG con il cast
Teresa Mannino - Padre Donovan -Andrea Di Marco - Stefano Bellani
GENNAIOSabato 30 ore 21.30
da COLORADO arrivaGiovanni Cacioppo
FEBBRAIOSabato 27 ore 21.30
ritorna da COLORADO con una serata speciale
di SKETC e COMICITÀMarco Bazzoni “BAZ”
Alex De Santis - Marzio Rossi
MARZOSabato 13 ore 21.30
da ZELIGSergio Sgrilli
Lu SpìLi sgagghiù
I dialoghi di Peppe e Renato
Ciao Pè!
Ciao Renà!
Hai letto su lu giornale do dice che ormai adè risoltu lu problema de lu
teatru?
Scì, ma per me da quello che ho potuto vedè e sindì, rrierà il tremila e
ancora starimo a spettà lu teatru! E nuandri non ce lu putimo ricordà...
Quesso adè vero. Se non è riusciti a risolve lu problema del "ripristino
funzionale e sicuro" de li giardì Lennon...
Fosse solo quesso: le strade tutte rotte, la segnaletica che fa piagne, li
marciapiedi mejo non parlanne! Per non dì delle piante che adè state
leàte e non adè state rmisse
Scì, quessa adè verità sacrosanta. Ma che me dirìsti tu de lu Politeama
trasformato in magazzì?
Che intanto putìamo restaurallu e cuscì nell'attesa putìamo utilizzallu!
Quessa adè na bella idea, ma me sa tanto che non se pole fà per
mancanza de sordi e perchè c'è la scusa de rmette a postu lu Vaccaj
Allora che vurristi dì? Che non ce ricurdimo nè dell'unu nè
dell'altru?!?!
vedì un po' te... Ciao Pè
Ciao Renà
Come se dorme ve' porca matina,
Come se dorme ve' adesso ch'è aprì!...
L'aria che cioffia, dorge e fina, fina,
Come la dormarella fa durmì...
Ma, è fatto lo durmì per chi in cucina
Già sempre a stufo ciccia, pane e vi',
Perché chi non cia gnente, 'gni matina,
Jé tocca a corre pe' 'bbuscà i quatrì....
Ma, se li pezzi grossi, i furtunati
Dormono, che ce freca a nu' puritti !...
Lo sapimo, se so' ricchi sfonnati,
Ha visognu de stali pennecati !...
Ma, ammò vene li fiuri... stimo zitti...
'Stardru mese se sveglia li somari!...
APRÌdi Giovanni Sebastiani
PRESS
NEWS
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PRESS
NEWS
II prof. Alberto Cingolani, docente di Storia e Filosofia in modo estremo ciò che deve restare ben collocato cronisti di quei fatti. Inoltre, quattro uomini coraggiosi, nel Liceo Classico dell'I.I.S. “F. Filelfo” di Tolentino, tra nel suo contesto, senza confondere temi e linguaggi. cólti, ricchi di umanità come pochi. Ora se ne sa molto i collaboratori della pubblicazione, ha rivolto alcune Infine? di più, com'era doveroso. Una questione culturale e domande al prof. Calcaterra sull'opera e i suoi Come intendiamo noi. Aggiungere ogni volta morale insieme.significati. informazioni, documenti, spunti di riflessione. Tutto E la sezione della Mostra?Professore, ancora una pubblicazione sui fatti di questo senza mai andare “fuori tema”, però. Solo così È un ampio excursus che abbraccia la storia del Montalto? si rafforza la memoria, evitando di deformarla o mondo cattolico a Tolentino e in Italia dal Fascismo Potrei dire che la conoscenza degli avvenimenti storici logorarla. Naturalmente, tenendo conto dei nuovi alla seconda guerra mondiale. Un vero e proprio libro e dei loro documenti non si esaurisce mai. Mi linguaggi della comunicazione attuale. Soprattutto di storia illustrato, che si scorre come un album di interessa di più chiarire come noi intendiamo la rivolgendosi ai giovani. famiglia. Documenti rari, luoghi, protagonisti raccolti commemorazione di questo e di altri eventi. II vostro è più libro o più catalogo? in una ricerca scrupolosa, con un apparato di testi e Sentiamo il suo parere. Ambedue le cose, con in più un'attenzione particolare d'archivio di tutto rispetto.Si può commemorare in tre modi. Innanzitutto, rituale per la veste grafica e l’impaginazione. Testi, immagini Un testo di storia vero, dunque, che si sfoglia e si e retorico, perdendo negli anni significato e forza e documenti sono attentamente assemblati per dare legge con curiosità, interesse, emozione. Per chi evocativa. Nella lotta col tempo, come si sa, si rischia al lettore tutto l'essenziale, senza sacrificare il rigore vuole ricordare, per chi non ricorda più, so-
prattutto per chi ignora ciò che tutti dovrebbero la sconfitta della memoria. della ricerca né la chiarezza dell’informazione.conoscere. Come dovrebbero essere tutti i libri II secondo modo? Perché “Pastori tra i lupi”?che raccontano le storie vere degli uomini agli Si può trasformare il passato in spettacolo, fiction ad Sono quattro “preti giusti”, con la singolarità di uomini.effetto, piegando al nostro tempo e alla nostra caratteristiche comuni. Tutti coinvolti nello stesso
sensibilità (?) fatti e persone. Insomma, attualizzando evento, tutti testimoni oculari, tutti in veste di primi *Dip.to Storia I.I.S. “F. Filelfo” Tolentino
QUATTRO PRETI GIUSTIdi Alberto Cingolani*
Lo scorso marzo, nell'ambito delle commemorazioni per il 65° anniversario dell'Eccidio di Montalto, è stato presentato al pubblico il libro “Un'amicizia per la vita. Un sacrificio per la libertà. I giovani di Montalto: protagonisti e testimoni”. L'opera, edita dal Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, in collaborazione con l'I.I.S. “F. Filelfo”, si aggiunge alle altre iniziative promosse nel corso di questi anni, che hanno visto la partecipazione attiva di molti studenti e interesse crescente per le occasioni culturali realizzate. Il libro, introdotto da una Prefazione del Vescovo Mons. Claudio Giuliodori, si compone di due parti, curate rispettivamente da Enzo Calcaterra e Franco Maiolati. La prima sezione, dal titolo “Pastori tra i lupi. Quattro sacerdoti a Montalto”, ricostruisce le figure di coloro che si trovarono a vivere in prima persona le tragiche vicende del '44 e gli eventi del nostro territorio, dai difficili rapporti del mondo cattolico con il regime fascista al periodo dell’occupazione nazifascista e della lotta partigiana, nel biennio '43 - '44. La seconda parte contiene una dettagliata guida e riproduzione integrale della Mostra allestita nel 2006.
Per informazioni:[email protected]