MONITORAGGIO, AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO,
VALUTAZIONE DI SISTEMA
CIDI – Corso di Preparazione alla prova selettiva del Concorso per
Dirigenti Scolastici14 dicembre 2009
Paola Molesini
PM 14-12-20092
SISTEMA
I. Pluralità di elementi materiali coordinati tra loro in modo da formare un complesso organico soggetto a date regole
II. Pluralità di elementi astratti coordinati fra di loro
III. Pluralità di elementi coordinati tra loro secondo un determinato metodo allo scopo di servire a una data operazioneVocabolario della Lingua Italiana Zingarelli
PM 14-12-20093
SISTEMA DI ISTRUZIONE
SCUOLE MINISTERO e sue articolazioni centrali DIREZIONI Regionali / USR Centri Servizi Amministrativi /USP ………… INVALSI ….
PM 14-12-20094
IL SISTEMA-SCUOLA
CONTESTO
Territorio(Istituzioni, Enti, Associazioni, Aziende, ….)
Reti e collaborazioni
SCUOLA
Personale
Risorse
Progetti
Alunni
RISULTATI
Apprendimento alunni
Società
Personale
Prestazioni e Progetti
Economico -finanziari
PM 14-12-20095
AUTONOMIA E VALUTAZIONE
AUTONOMIA RESPONSABILITÀ
Esigenza di un sistema di valutazione
Livello di Scuola
Livello Nazionale
Necessità di una VALUTAZIONE DI SISTEMA
PM 14-12-20096
VALUTAZIONE & SISTEMA
VALUTAZIONE DI SISTEMA
Processo che, sulla base di rilevazioni di dati, permette di dare “valore” ai risultati di un sistema (componenti organizzative, educative, relazioni con il contesto…)
SISTEMA DI VALUTAZIONE Metodi, strumenti …. che
permettono di valutare
VALUTAZIONE INTERNA E VALUTAZIONE ESTERNA
PM 14-12-20097
MONITORAGGIO
Azione di controllo esercitata sulla realizzazione delle varie fasi di un processo
Lo scopo del monitoraggio è quello di vagliare in itinere la realizzazione, gli esiti e le risposte dei soggetti coinvolti, per poter eventualmente intervenire con le opportune modifiche
VALUTAZIONEAzione che dà valore ai risultati, attraverso la considerazione di diversi aspetti
VERIFICA Misurazione e confronto relativi a RISULTATI e PROCESSI RISULTATI
ATTESIRISULTATIOTTENUTI
ALCUNI TERMINI
ORGANIZZARE IL SISTEMA-SCUOLA
PM 14-12-20099
IL PERCORSO VIRTUOSO
U TT EE RN RZ IA T
ORIO
U TT EE RN RZ IA T
ORIO
AutonomiaOfferta
formativa
Organizzazione
Realizzazione
miglioramento
Valutazione
IL PROGETTODELLA SCUOLA
Struttura organizzativa(leadership)
Definizione politiche e strategie
Gestione delle risorse umane
Gestione partnership e risorse
Definizione dei processi chiave
Verifica e valutazione dei risultati
Miglioramento
NECESSITÀ Garanzia delle proprie prestazioniDocumentazione di ciò che si fa Affidabilità nel tempo dell’offerta e dell’organizzazioneGestione del miglioramento Continuità Confrontabilità con altre organizzazioni Rendicontabilità dei risultati Partecipazione del personale…………
PM 14-12-200911
CONSIGLIO CIRCOLO / ISTITUTO Linee d’indirizzo
DIREZIONE Strategie, Politiche, Obiettivi per la qualità
COLLEGIO DOCENTI Finalità, Politiche e strategie educativo-didattiche
AMBITI DISCIPLINARI DIPARTIMENTI Obiettivi disciplinari
INTERCLASSE CONSIGLIO CLASSE
Obiettivi educativo –didattici trasversali
DOCENTE Obiettivi educativi, didattici e disciplinari
CONDIVIDERE GLI OBIETTIVI
LICEO SCIENTIFICO ETTORE MAJORANA RHO
Collegio Docenti 1 settembre 2009
5) Linee guida per Progetti e FS
Gli obiettivi del Majorana Successo scolastico e formativo
– Quelli del Memorandum di Lisbona Diminuzione del tasso di abbandono scolastico Aumento del livello di capacità nella lettura e scrittura Aumento del numero di laureati nelle materie scientifiche e tecnologiche, con aumento del numero di
donne laureate nell’ambito scientifico Aumento del numero di diplomati
Innovazione– Realizzazione sistema comunicativo integrato per la gestione della didattica (sito, sito
dinamico, registro elettronico…)– Predisposizione curricoli della riforma secondo esigenze di autonomia del Majorana, – costituzione di un Gruppo di lavoro rappresentativo degli indirizzi (?) per la preparazione
del lavori collegiali
Professionalità– Realizzazione di percorsi formativi legati a:
Riforma, realizzazione sistema comunicativo integrato per la didattica, “star bene a scuola e in classe” Utilizzo delle tecnologie
Risultati rispetto alla società Miglioramento dei risultati del monitoraggio POF
5) Linee guida per Progetti e FS
Classificazione Progetti del POFMacro-obiettivo Aree progettuali Attività
Successo scolastico e formativo
SuccessoScolastico FS1
- Uff. Presid.
+ altri
- Iniziative per la prevenzione dei rischi - CIC / Sportello di ascolto
- Recupero / sostegno / obbligo scolastico- Integrazione alunni diversamente abili- Accoglienza alunni stranieri- Scuola in ospedale- Valorizzazione dell’eccellenza - Certificazioni linguistiche / insegnamento lingue /stage
linguistici
Accoglienza e tutoraggio
FS 2 + Uff.Pres.
- Iniziative di promozione della scuola - Orientamento in ingresso- Accoglienza nuovi iscritti (prima ed altri)
Orientamento
- Uff. Presid.
+ altri
- Orientamento in uscita- Passaggi / trasferimenti ad altre scuole- Area dell’integrazione- Stage (con relativi rapporti con aziende, agenzie, istituzioni e
associazioni)
5) Linee guida per Progetti e FS
Classificazione Progetti del POFMacro-obiettivo Aree progettuali Attività
Innovazione Progettazione e innovazioneUff. Presid.
FS3
+ altri
- Revisione dei curricoli e attuazione riforma - Rapporti con il territorio (Ente Fiera, Enti Locali, ….)- Ricerca buone prassi di gestione organizzativa- Confronti con altre scuole- Coordinamento innovazioni- Comunicazione e Nuove Tecnologie
Professionalità Servizi per l’insegnamento
-Uff. Presid.
+ Coordinatori dip. + Collegio
- Accoglienza docenti- Formazione / aggiornamento- Ricerca buone prassi didattiche e confronti con altre
scuole- Riflessione su metodologia e valutazione - Riflessione su compresenze, codocenze, moduli e verticalità
Risultati rispetto alla società
Monitoraggio e valutazione POF
-Uff. Presid.+ altri (Collegio, …)
- Monitoraggio del POF- Iniziative di apertura sul territorio (p.e. conferenze,
convegni, biblioteca)- Valutazione dei progetti in termini di efficacia - Valutazione d’Istituto
IL SISTEMADI VALUTAZIONE
VALUTARE I PROCESSI E IL SISTEMA
Verifiche ESTERNE
Da parte di • enti certificatori• soggetti incaricati
Verifiche INTERNE
Da parte di soggetti incaricati nella scuola, adeguatamente formati
Indicatori Misure, evidenze oggettive
Rilevazione Soddisfazione
Utenza / personale
• Indagine per conoscere la
soddisfazione• Superamento aureferenzialità• punto di vista esterno
Autovalutazione Indagine che permette il confronto interno e coinvolge
PM 14-12-200918
Sistema di valutazione
• ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE• Indicatori di processo e di risultato • Dati di soddisfazione• Sistema delle visite di audit (?)• Raccolta dei reclami e dei suggerimenti
• MODALITÀ PER LA VALUTAZIONE• Riunioni Staff / Commissione / Collegio / CdI• Riesame della Direzione• Autovalutazione interna• Valutazione esterna
PM 14-12-200919
L’AUTOVALUTAZIONE INTERNA
Chi siamo… Che cosa vogliamo… Che cosa facciamo … Come lo facciamo … Come ci organizziamo … Che cosa otteniamo … Come ci miglioriamo …
Struttura organizzativa(leadership)
Definizione politiche e strategie
Gestione delle risorse umane
Gestione partnership e risorse
Definizione dei processi chiave
Verifica e valutazione dei risultati
Miglioramento
PM 14-12-200920
Elementi essenziali da valutare
Andamento iscrizioni e dati segmentati (provenienza iscritti, scuole, ….)
Trasferimenti interni, da altre scuole Dati sull’apprendimento (esiti intermedi, finali, promossi, non
promossi, promossi dopo sospensione giudizio, materie, voto medio materia, voto medio classe, voto medio istituto, recuperi….)
Risultati soddisfazione studenti, genitori, personale Risultati progetti / utilizzo dei laboratori Andamento economico finanziario: investimento sui progetti,
ripartizione fondo istituto e sua articolazione, quota per innovazione, quota per corsi recupero, quota per approfondimenti …
Numero delle partnership e dei progetti (valore aggiunto delle partnership: quanto si risparmia con le partnership?)
….
CONTESTO
Territorio (Istituzioni, Enti, Associazioni, Aziende, ….)
Reti e collaborazioni
SCUOLAPersonale / Risorse
Progetti
Alunni
RISULTATI
Apprendimento alunniSocietàPersonalePrestazioni e ProgettiEconomico - finanziari
PM 14-12-200921
Quando valutare e quando presentare gli esiti ??? Un esempio
Nel Collegio Docenti (ordine del giorno)– Settembre: risultati iscrizioni, scrutini settembre, organico– Ottobre: definizione dei criteri di valutazione (esiti apprendimento)– Dicembre: progettazione interventi di recupero– Gennaio: valutazione intermedia POF– Marzo: verifica programmazione didattico – educativa – verifica dei
progetti– Giugno: Valutazione POF – Risultati scrutini
Nel Consiglio d’Istituto(ordine del giorno)– Settembre: andamento attività (presentazione monitoraggio ed
esiti a giugno)– Dicembre : approvazione progetti POF– Febbraio: redazione Programma Annuale– Consuntivo Programma annuale
LA VALUTAZIONE ESTERNA
Team indipendenti: Che cosa dicono ?
PM 14-12-200923
ALCUNI MODELLI
autovalutazione Valutazione esterna ?
Aspetti considerati in modo prevalente
INVALSISI
Risultati apprendimento Attuazione POF
ISO 9000:2000SI SI
Organizzazione documentazione
EFQMSI SI
Organizzazione Approcci (50%) Risultati (50%)
Accreditamento SIOrganizzazione documentazione
SITI UTILI….Link a … Note
www.efqm.org Sito ufficiale dell’European Foundation for Quality Management, che gestisce un modello per la valutazione delle organizzazioni a livello europeo. È rappresentata in diverse nazioni attraverso i “National Partner organization”: per l’Italia dall’AICQ
www.aicq.it Sito dell’ Associazione Italiana Cultura della Qualità (AICQ), che si occupa di sensibilizzare le organizzazioni alla cultura della qualità.
www.uni.it Sito dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) che recepisce e pubblica le Norme internazionali, con particolare riferimento alla famiglia delle norme ISO 9000:2000)
www.requs.it Sito del MIUR che contiene le esperienze del Progetto Qualità della Scuola realizzate dai Poli Qualità e che rappresenta un riferimento per lo scambio, le notizie, la consulenza alle scuole. In esso sono pubblicati gli esiti di un confronto tra modelli di valutazione.
www.regionetoscana.it Sito della regione Toscana, dove è possibile conoscere la normativa e le modalità adottate per l’accreditamento regionale
www.irre.veneto.it Sito dell’IRRE del Veneto dove è possibile approfondire la conoscenza sul Modello del Premio QUalità della Scuola Veneto
http://www.irre.toscana.it/aqua Parte del Sito dell’IRRE Toscana dove è possibile conoscere e approfondire il Progetto aQUa
www.progettoair.it Sito del Progetto A.i.R., dove è presentata tutta l’esperienza della Rete e dove sono gestiti i contatti tra le scuole, ivi compresi i risultati della Rete e la formazione a distanza
www.bergamo.istruzione.lombardia.it Sito del Centro Servizi Amministrativi (CSA) di Bergamo, dove è possibile conoscere, nell’area Progetti, l’esperienza del Progetto STR.E.S.A.
www.pqs.org Sito del Polo QUalità di Vicenza, dove è possibile avere informazioni sul Progetto SI.Q.U.S.
http://www.laboratorioaltierospinelli.org/giornalonline/
GIORNALE DELLA QUALITA’ – periodico sulla valutazione, in collaborazione con USR Lombardia
USR Lombardia Aree progettuali – Servizio per la valutazione
http://www.progettotrio.it/ProgettoTrio Portale della formazione a distanza della Regione Toscana – in catalogo un corso che mette confronto diversi sistemi di valutazione (P. Molesini)
PM 14-12-200926
Spunti bibliografici1. Sguardi incrociati sulla professionalità docente – autovalutazione e portfolio
delle figure intermedie, a cura di C.Beretta e W.Moro, dicembre 2003, soggetti della ricerca: Cidi di Milano, Diesse, Oppi, IRRE Lombardia, Tecnodid Editrice
2. Annali dell’istruzione: la formazione nella scuola della riforma, dicembre 2003, Le Monnier, rivista bimestrale a cura del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
3. La qualità plurale, Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Direzione Generale, Polo Qualità di Napoli, a cura di Domenico Montanaro, 2004, Nicola Longobardi editore
4. L’insegnante di qualità: valutazione e performance a cura di Umberto Margiotta, 1999, Armando editore
5. Dirigenti oggi, chi e come valutarli, Consorzio Universitario in Ingegneria della Qualità, a cura di Piero De Risi, dicembre 1998, Nuovo Studio Tecna
6. Manuale per l’esperto dei processi formativi, Giuditta Alessandrini, ristampa n.4 2002, Carocci editore
7. Progetto di benchmarking sulla valutazione delle prestazioni professionali, FSE Polo Qualità, 2002
8. La valutazione della qualità delle prestazioni professionali, P.Molesini, in Quaderni della Pubblica Istruzione vol.31/1: Il Progetto QUalità nella Scuola-l’esperienza del Polo Qualità di Milano, 2000
La Norma dimenticata: Un percorso che fa da ponte tra le ISO e i Livelli di Eccellenza dell’EFQM, Paola Molesini in “Qualità”, rivista AICQ, anno XXXIV, n.8 Nov./Dic. 2004
Il punto sulla valutazione delle scuole e dei vari aspetti è ottimamente riassunto nel numero monografico di Dirigenti Scuola, Marzo 2007 -Nuova Italia, Brescia dove sono contenuti articoli di Castoldi, Cattaneo, Comoglio, De Anna, Gilberti, Molesini, Orsi, Vergani
PM 14-12-200927
IL MODELLO EFQM PER L’ECCELLENZA
FATTORI 50% RISULTATI 50%
INNOVAZIONE E APPRENDIMENTO
Leadership
1
Politiche & Strategie2
Gestione del
personale3
Partnership& Risorse
4
Processi
5
RISULTATI Relativi ai
Clienti6
RISULTATI Relativi alPersonale7
RISULTATI Relativi alla
Società8
Risultati chiave di
Performance9
PM 14-12-200928
IL MODELLO EFQM E L’AUTOVALUTAZIONE INTERNA NELLA
SCUOLA
Chi siamo… Che cosa vogliamo… Che cosa facciamo … Come lo facciamo … Come ci organizziamo … Che cosa otteniamo … Come ci miglioriamo …
Struttura organizzativa(leadership)
Definizione politiche e strategie
Gestione delle risorse umane
Gestione partnership e risorse
Definizione dei processi chiave
Verifica e valutazione dei risultati
Miglioramento
FATTORI 50% RISULTATI 50%
INNOVAZIONE E APPRENDIMENTO
Leadership
1
Politiche & Strategie
2
Gestione del
personale3
Partnership& Risorse
4
Processi
5
RISULTATI Relativi ai
Clienti6
RISULTATI Relativi alPersonale
7
RISULTATI Relativi alla
Società8
Risultati chiave di
Performance
9
PM 14-12-200929
IL MODELLO EFQM NASCE NEL 1988
Nascita EFQM 14 membri fondatori, 800 membri (2003)
1988
Lancio EUROPEAN QUALITY AWARD1991
Lancio AWARD per Settore Pubblico1995
Lancio AWARD piccole medie imprese1996
Lancio IMPROVED MODEL:MODELLO EFQM per l’eccellenza1999
Lancio dei “livelli d’eccellenza”2001
Riconoscimenti a 278 organizzazioni (1992-2003)
Nel 2005 - 2006Premio della P.A.
Nel 2005-06 Premio Qualità della Scuola
Nel 2006-07 Seconda edizione Premio Qualità della Scuola
Nel 2007-08 Premio Qualità delle Pubbliche Amministrazioni
Sperimentazione Modello Scuola2002
Premio Qualità Scuola Veneto2003
PM 14-12-200930
LE NORME ISO
UNI EN ISO 9000:2008 - Sistemi di gestione per la qualità –Fondamenti e terminologia
UNI EN ISO 9001:2008 - Sistemi di gestione per la qualità –Requisiti
UNI EN ISO 9004:2000 - Sistemi di gestione per la qualità –Linee guida per il miglioramento delle prestazioni
UNI EN 1S0 19011:2003, Linee Guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale
PM 14-12-200931
Gli 8 principi ispiratori della ISO 9000:2000
Orientamento al clienteLe organizzazioni dipendono dai propri clienti e dovrebbero pertanto capire le loro esigenze presenti e future, soddisfare ai loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative
1
Coinvolgimento del personaleLe persone, a tutti i livelli, costituiscono l’essenza dell’organizzazione e il loro pieno coinvolgimento permette di porre le loro capacità al servizio dell’organizzazione 3
Approccio sistemico alla gestioneIdentificare, capire e gestire (come fossero un sistema) processi tra loro correlati contribuisce all’efficacia e all’efficienza dell’organizzazionenel conseguire i propri obiettivi 5
Miglioramento continuoIl miglioramento continuo delle prestazioni complessive dovrebbe essere un obiettivo permanente dell’organizzazione
6
Decisioni basate su dati di fattoLe decisioni efficaci si basano sull’analisi di dati e informazioni
7
Rapporti di reciproco beneficio con i fornitoriL’organizzazione e i suoi fornitori sono interdipendenti e un rapporto di reciproco beneficio migliora, per entrambi, la capacità di creare valore 8
Leadership I capi stabiliscono unità d’intenti e d’indirizzo dell’organizzazione. Essi dovrebbero creare e mantenere un ambiente interno che coinvolga pienamente il personale nel perseguimento degli obiettivi dell’organizzazione 2
Approccio per processiUn risultato desiderato si ottiene con maggior efficienza quando le relative attività e risorse sono gestite come un processo
4
PM 14-12-200932
Realizzazione di prodotti/servizi7
REQUISITI
CLIENTE
SODDISFAZIONE
CLIENTE
MIGLIORAMENTO CONTINUATIVO DELSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’
Responsabilità del verticedell’organizzazione5
Gestione delle risorse6
Misure, analisi emiglioramento
8
Il MODELLOISO 9000:2000
INPUT OUTPUTPROCESSO
ProdottoServizio
PM 14-12-200933
mappa processi e servizi (4.1) caratteristiche dei servizi obiettivi modalità realizzazione sistema controllo indicatori di processo e servizio miglioramento
POLITICA
OBIETTIVI
• Verifiche ispettive• gestione delle non conformità• tecniche statistiche• azioni correttive• azioni preventive
• SVILUPPO• FORMAZIONE• APPLICAZIONE• MISURAZIONE• ARCHIVIAZIONE
La gestione per la qualità
SISTEMAGESTIONE QUALITA’
SISTEMADEL
CONTROLLO
RIESAMEdirezione
PM 14-12-200934
IL SISTEMA DI INDICATORI INVALSI
Fonte: AM Gilberti, USR Lombardia
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