Michel Maffesoli Fenomenologie
dell’immaginario
MEDIA E STUDI CULTURALI LABORATORIO DI ANALISI DELL’IMMAGINARIO E
DELLA NARRAZIONE TRANSMEDIALE
Prof.ssa Silvia Leonzi
2015/2016
Lo statuto del termine immagine è ambiguo: fa riferimento alla
“rappresentazione di qualcosa sia in assenza che in presenza”.
Da un lato, fa riferimento alla creazione, dall’altro alla riproduzione.
L’arte, la scienza,
la filosofia, l’ industria culturale
Il sogno Il mito
La religione
Visibile vs Invisibile
Immagine
L’immaginario L’immaginario rappresenta un oggetto
trasversale, che va oltre i confini delle
singole discipline, dei campi di studio,
degli oggetti, dei metodi.
L’immaginario è:
• la facoltà di creare delle immagini che,
per l’evocazione di una realtà, suscitano la
conoscenza di un’altra verità;
• la maniera di rappresentare il mondo sotto
forma di immagini;
• ciò che esiste nello spirito del soggetto
per opposizione a ciò che esiste nella realtà:
idee, credenze, visioni.
I due volti dell’immaginario Sul piano individuale,
l’immaginario testimonia la
soggettività e la singolarità della
storia di ciascun individuo.
La psicoanalisi costituisce una delle
vie di investigazione privilegiate
dell’immaginario personale.
Su un piano collettivo, la
produzione di miti risponde
ugualmente a una necessità cruciale
dei gruppi, che è quella di trovare
una sintesi dei propri valori in un
racconto delle origini e dei fini che
consenta di tenere insieme il mondo,
in una narrazione coerente.
L’immaginario
collettivo
L’immaginario non è un
semplice bacino di raccolta di
produzioni immateriali, ma
piuttosto la percezione di
un’attività immaginifica che
fluisce dalla sfera individuale a
quella sociale e viceversa,
dando forma a ciò che è
assente.
L’immaginario collettivo
Costituisce una mappa, sempre
uguale e sempre diversa, che nasce
dalle successive stratificazioni, nel
tempo e nello spazio.”
Marc Augé, La guerra dei sogni
“Segni, simboli, metafore, miti,
narrazioni, costituiscono l’infinita
produzione che accompagna il
cammino dell’uomo e delle civiltà
L’immaginario è in parte
rintracciabile attraverso tracce
esteriori, in parte invisibile e
inesprimibile.
Michel Maffesoli Fenomenologie dell’immaginario
• Prima parte
Dialettiche postmoderne: la conquista e
il progetto
• Seconda parte
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
• Terza parte
La trasformazione delle forme e il dominio dell’immateriale
La crisi
Parole chiave della Modernità:
ragione, lavoro, fede nell’avvenire
Postmodernità: femminilizzazione
e orientalizzazione
“Reductio a unum” vs. barocchismo
Nomadismo – tribalismo
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Orientalizzazione
Riscoperta del sacro nella vita quotidiana
Orienti mitici (Durand)
Rapporto uomo – natura: scambio reciproco
Esempi: buddismo, new age, cucina esotica, musica africana,
padiglione Giappone Expo
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
“Reductio a unum”
Crisi del paradigma positivista
Barocco Tribalismo: l'individuo reagisce dall'alienazione di un mondo razionalmente organizzato riscoprendo la comunità Il relazionale prevale sul razionale, l’affettivo sul cognitivo, il gruppo sull’individuo, l’immaginario sul calcolo, il locale sul
globale
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
La scoperta del quotidiano
Abbandono delle categorie analitiche della sociologia classica (identità, socializzazione, globalizzazione)
Studio di pratiche quotidiane “banali” e del loro intrecciarsi con le mitologie, le ritualità, con il flusso impalpabile di rappresentazioni che alimenta lo spirito del tempo
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Il barocco: movimento culturale del XVII secolo e dei primi decenni
del XVIII secolo che coinvolge letteratura, filosofia, arte e musica.
Per estensione, si indica quindi col nome «barocco» il gusto legato
alle manifestazioni artistiche di questo periodo, in particolare
quelle più legate all'estrosità e alla fantasia.
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Il termine deriva da un'antica parola
portoghese, barroco (barueco in spagnolo),
usata per definire una perla scaramazza,
ovvero una perla non coltivata, non
simmetrica. Proprio per le particolarità del
suo stile l'arte barocca si accosta alla perla
scaramazza.
Reincantamento del mondo
Effervescenza dionisiaca
Estetizzazione
Immaginale
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Il mondo immaginale
Estetizzazione
Dall’arredo urbano ai semplici gadget,
assistiamo alla congiunzione di quanto la
modernità si era impegnata a
disgiungere, il funzionale e il bello,
l’utile e il piacevole.
L’oggetto produce un’aura, che rinvia a
uno scambio emozionale, a una forza
coagulante, tutte cose che partecipano
alla dimensione estetica dell’esistenza.
Il prodotto estetico crea comunità.
Tra presentazione e rappresentazione
L’immagine “Essa non vuole dire ciò che “dovrebbe essere” , ma si accontenta di ciò che
è, o – che è lo stesso di ciò che potrebbe essere. È proprio questo “lasciar
essere” della funzione iconica che la rende sospetta a tutta l’ideologia
“attivista dell’homo faber, che senza distinzioni di tendenze, ha segnato il
pensiero occidentale”
Michel Maffesoli, La contemplazione del mondo
L’ immaginale “La condivisione dell’immagine, l’estetica che ciò suscita, genera relazione, crea legame (reliance) in breve favorisce la religione”
Le immagini “ sono diverse, multiple, ma entrano in corrispondenza, in
risonanza le une con le altre, creano un’unicità, una coesione che impregna
la vita sociale, le rappresentazioni di ognuno”
Michel Maffesoli, La contemplazione del mondo
Effervescenza dionisiaca
“Il lavoro era la causa dell’homo oeconomicus […], a questo prometeismo
moderno sta subentrando la figura più complessa di Dioniso […] la persona
composta, antagonista, contraddittoria. Questa interezza dionisiaca implica il
“male”. Questo libro vuole indicare una tendenza di fondo della vita
postmoderna: il legame organico del bene e del male, del tragico e
dell’esultanza. Il dolore della “parola perduta” incita a dare la parola al
dolore ritrovato, e in questo modo a (ri)tornare a un umanismo integrale.
Quello che sa riconoscere la parte del diavolo”.
Michel Maffesoli, La parte del Diavolo. Elementi di sovversione postmoderna,
Sossella, Roma, 2003, pp. 12-16
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Le immagini condivise sono
alla base del reincantamento del mondo
“Può trattarsi di un’immagine reale o di un’immagine immateriale
o anche di un’idea intorno alla quale si comunica, poco importa.
[…] In un movimento di reversibilità queste immagini riprendono
vita, e al contempo rigenerano il corpo sociale […] La bandiera,
straccio variopinto, va a suscitare in quel momento un intenso
sentimento collettivo”
Michel Maffesoli, La contemplazione del mondo, Genova, Costa & Nolan, 1993, p. 90
Reincantamento del mondo
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Homo
oeconomicus
lavoro come causa ed
effetto
produttivismo come
ideologia integrale
Prometeismo
moderno
Homo eroticus
il cuore anteposto alla
ragione
“pubblicità” dei
sentimenti
teatralizzazione
dell’amore
ritorno alla seduzione
Interezza
dionisiaca che
implica il “caos e
l’effimero”
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Di fronte all’anomia esistenziale,
suscitata da un sociale troppo
razionalizzato, le tribù urbane
sottolineano l’urgenza di una
socialità empatica.
Corpo come gioco simbolico. Il
legame sociale è incarnato nei
sentimenti e nelle passioni
Nel vuoto delle apparenze
Edonismo sensibile del
quotidiano
Gli elementi di erotismo
sociale si diffondono in
maniera quasi capillare
all’interno della società
Corpo come socialità, come reliance
Etica dell’estetica
Particolare e momentanea
DALLA MORALE ALL’ETICA DELL’ESTETICA
Morale
Universale
L’etica dell’estetica favorisce il neotribalismo, che è caratterizzato
da un evidente narcisismo collettivo.
La vita diventa un’opera d’arte
Nel vuoto delle apparenze
L’attrazione diventa lo strumento teorico (ed il carattere animale)
che può definire l’attività comunicazionale
Paganesimo diffuso, localismo,
valorizzazione del territorio,
epifania del corpo, edonismo
Ritorno del culto della Magna
Mater, della Terra, della Vita, i
cui culti tribali hanno
preceduto, e sono stati
soppiantati, dall’universalismo
di un Dio unico, e del suo
avatar profano: l’intelletto
Femminilizzazione
La trasformazione delle forme
e il dominio dell’immateriale
La trasfigurazione del politico
Dalla Reductio ad unum all’ideale
comunitario:
• Rilevanza della dimensione prossemica e
territoriale
• Si entra in una sfera caratterizzata dai
sentimenti, dagli affetti
Immagini corporee
Icone
Iconologie
Corpi immaginati
Le teatralità corporee mettono in
discussione la “Reductio ad Unum”
e sono una importante testimonianza
del reincantamento del mondo.
I corpi immaginari si trasformano in
icone dell’industria culturale che
affascinano lo spettatore attraverso
l’immaginario
Le icone cariche di senso, oscillando
tra natura e cultura, si trasformano in
“iconologie”, veicoli di forme
culturali e sistemi di ragionamento.
Barocco rosso-oro
Androgino Uomo/donna
Coincidentia oppositorum black and white
Comunicazione emozionale
reincantamento
Femminilizzazione padre/madre
Ombra
Tribù
Puer aeternus adulto/bambino
Icona
Corpo
Tribù comunità/reliance
Ombra Maschera
Realtà-finzione mass media
Uomini che
imitano le donne American Psycho Regia: Mary Harron
Anno: 2000
New York, 1987: Patrick Bateman è uno yuppie ricco e rinomato nell'ambiente di Wall Street. Nella vita privata Patrick è una persona puntigliosa e precisa, che dedica molto tempo alla cura della propria persona. Di giorno vive una vita tranquilla e regolare, di notte invece emerge il suo assoluto disprezzo degli emarginati, l'invidia nei confronti dei colleghi, e l'aridità affettiva verso le donne, lo trasformano in un serial killer.
Uomini che
imitano le donne What Women Want Regia:Nancy Meyers Anno: 2000 Nick Marshall è pubblicitario in una nota agenzia di Chicago, un giorno nella ditta entra, come nuovo direttore creativo l'affascinante Darcy McGuire, che subito crea un nuovo :"potere alle donne". Nick, accettando l'invito di calarsi nella psicologia femminile, arriva a depilarsi e vestire calze di nylon; scivolando però nella vasca colma d'acqua e svenendo. Quando si risveglia, scopre di aver assunto un potere "paranormale": riesce infatti a sentire ciò che tutte le donne pensano.
Uomini che
imitano le donne Scrubs Rete: ABC Anno:2001-2010
John Michael Dorian, soprannominato J.D., e il suo miglior amico Christopher Turk sono internisti all'Ospedale Sacro Cuore. J.D. conosce il dottor Perry Cox, suo riluttante mentore; Elliot Reid, una compagna di internato un po' svitata di cui J.D. si innamora; l'Inserviente senza nome dell'ospedale, il cui unico scopo è rendere impossibile l'esistenza di J.D. all'interno della struttura ospedaliera; il primario di Medicina, il dottor Robert Kelso, che sembra essere più preoccupato del budget che della salute e del destino dei suoi pazienti; e la capo infermiera Carla Espinosa, che presto diventa la fidanzata di Turk.
Uomini che
imitano le donne Amore, bugie e calcetto Regia: Luca Lucini Anno: 2008 Sette amici, ogni settimana, hanno un appuntamento cui non possono, e non vogliono, mancare per nessun motivo: la loro partita di calcetto. Tuttavia, nuovi avvenimenti nelle loro vite porteranno ognuno di loro a rivedere il proprio 'ruolo' in campo e fuori. Tra questi c’è Lele il suo matrimonio con Silvia dopo 12 anni è alle corde; i figli hanno il sopravvento sulle esigenze di coppia, i problemi si moltiplicano finché Lele tenta una strada innovativa: fare lui il casalingo
Uomini che
imitano le donne Tutto può succedere Regia: Nancy Meyers Anno: 2003 Harry Sanborn, è un inguaribile playboy che non si arrende al passare degli anni e si ostina a frequentare donne molto più giovani. Durante un weekend con la sua ultima conquista, Harry si scopre attratto dalla madre di questa, ma rifiuta di ammetterlo, al contrario, Harry spinge la donna a innamorarsi del suo affascinante e trentenne cardiologo, interpretato da Reeves. A questo punto Harry deve ammettere che il cuore e i suoi sentimenti non si possono sempre controllare.
Uomini che
imitano le donne Prime Regia: Ben Younger Anno: 2006 Rafi è una produttrice fotografica di trentasette anni ferita da un recente divorzio, sola, depressa e in cura da una psicoanalista. Incontra casualmente David, un giovane pittore di ventitré anni, appena uscito dal college ed è amore a prima vista. Tra i due inizialmente sembra funzionare tutto alla perfezione, ma, con il passare del tempo, le diverse esigenze dovute alla differenza di età e le diverse culture di appartenenza, rendono il percorso sentimentale della coppia difficile e accidentato.
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