L'Odissea è,con lliade,
l’opera che ha dato
inizio non solo alla
letteratura greca,ma
anche e soprattutto
all’intera storia della
letteratura occidentale.
E’ un poema epico in
versi esametri,diviso
in 24 libri e narra le
peripezie durante il
viaggio di ritorno da
Troia di Odisseo.
Sono trascorsi dieci anni dalla fine della guerra di Troia, per la quale Ulisse era partito da Itaca. Ora Telemaco vive con la madre Penelope e con i proci che la pretendono in sposa.Gli dei decidono di concedere ad Ulisse il ritorno a Itaca,trattenuto ormai da otto anni dalla ninfa Calipso sull’isola di Ogigia.Ermes si reca presso Calipso per convincerla a lasciare andare Ulisse, mentre la dea Atena si reca da Telemaco, per indurlo a partire alla ricerca del padre. Calipso, dopo promette all’eroe greco il dono dell’immortalità, che Odisseo rifiuta per la nostalgia che prova. Così aiuta l’eroe nella costruzione di una zattera per aiutarlo a ripartire. Dopo due giorni e due notti, riesce ad approdare sulla spiaggia dell’isola di Schiera, dove stremato, si addormenta e viene poi accolto dal re dei Feaci Alcinoo.Il giorno seguente è organizzato un banchetto in suo onore in cui rivela il suo nome e inizia a narrare il ritorno a partire dal termine della guerra. Giunto alla spiaggia di Itaca, Ulisse, viene trasformato in un vecchio mendicante. Raggiunto dal figlio,svela la propria identità e organizza il piano per attuare la vendetta. Recatosi alla reggia reale,Penelope indice una gara con l'arco di Ulisse per scegliere un nuovo re. La donna sposerà chi saprà tendere l'arco e scoccare una freccia attraverso l'anello di dodici scuri. Ulisse supera la prova e stermina gli avversari. Ma Penelope pone al marito un'ultima prova,da lui superata: descrivere con tutti i dettagli il loro letto nuziale. Infine Ulisse si reca poi dal padre Laerte, incontrandosi.
La struttura narrativa del poema è elaborata,non vi è una coincidenza tra fabula e intreccio,con un unico personaggio centrale. La vicenda inizia in medias res. Con lo spostamento del protagonista da Ogigia a Scheria,la narrazione viene interrotta da un ampio flashback;
ma dal libro XIII la
narrazione ritorna
lineare,con la
presenza di
analessi e
anticipazioni.
La narrazione copre un arco di circa
quaranta giorni,dal momento in cui
Ermes si reca da Calipso fino alla
conclusione della vicenda. I fatti narrati
si riferiscono ad una
dimensione temporale
molto ampia.
Si possono identificare tre temi
fondamentali:
Il ritorno;
La volontà di conoscere e di osare;
Il recupero della propria identità.
Il narratore è esterno,onnisciente ed
oggettivo. Spesso la narrazione assume
forma mimetica,riproducendo ampie
battute di dialogo tra i
personaggi;mentre il narratore esterno si
limita ad interventi di raccordo.
Tra lo stile possiamo trovare:
La repititività e la formularità,cioè ripetizioni di
alcuni versi,epiteti formulari,aggettivi,espressioni
tipiche del personaggio o dell’oggetto;
Il realismo,cioè che dà spazio al mondo
quotidiano,parlando della famiglia,dei servi,degli
artigiani e del lavoro;
Le similitudini cioè figure retoriche che
arricchiscono l’azione.
La traduzione dell’Odissea più famosa,in versi
endecasillabi,è quella di Ippolito Pindemonte (1753-
1828).Altre traduzioni d’autore sono quelle di
Giovanni Pascoli e di Salvatore Quasimodo.Tra le
traduzioni più recenti sono da ricordare quelle di
Ettore Romagnoli,Giovanna Bemporad,Enzio
Cetrangolo,Rosa Calzecchi Onesti e Francesca
Castellino.
Maga che vive sull'isola di Ogigia; trattiene Ulisse
per otto anni sull’isola con lei. E' innamorata
perdutamente dell'eroe greco e non vuol farlo
partire: solo l’intervento di Ermete, messaggero
degli dei, la convincera'. Prima di
farlo partire però cerca di
convincerlo inutilmente
offrendogli l’immortalità,ma lui,
provando nostalgia,decide di
rifiutare questa sua offerta.
Protagonista dell'Odissea,
re di Itaca ed eroe del ciclo
troiano. Sposò Penelope e
da lei ebbe un figlio,Telemaco.
Prese parte alla guerra di Troia
e ne provocò la caduta. Intraprese
il ritorno a casa durato dieci anni.
Giunto a Itaca, con l'aiuto di suo
figlio uccise i pretendenti della
moglie e punì i servi infedeli.
Uomo dall’ingegno multiforme.
L’orgoglio e la superbia
verso gli dei sono però i
suoi punti deboli. Non
solo è un uomo coraggioso
e di gran valore, ma è anche
dotato di una grandissima
intelligenza e furbizia.