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LICEO GINNASIO STATALE
MARCO FOSCARINI
VENEZIA
Anno scolastico 2012-2013
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
3 B
Venezia, 15 maggio 2013
Il Dirigente Scolastico prof. Rocco Fiano
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INDICE
Parte prima – La classe III B
Presentazione dell’Istituto 3
Presentazione della classe 4
Il percorso formativo
Obiettivi 7-9
Griglie di valutazione:
Generale 10
Voto condotta 11
Prima prova 12
Seconda prova 13
Terza prova 13
Prova orale 14
Attività di informazione e preparazione all’esame 15
Attività extracurricolari 16-17
Parte seconda – Relazioni e programmi disciplinari
Italiano 19-24
Latino 25-30
Greco 31-32
Storia 33-36
Filosofia 37-39
Inglese 40-43
Fisica 44
Matematica 45
Scienze 46-48
Storia dell’Arte 49-51
Educazione Fisica 52-53
Religione 54-55
SIMULAZIONI
Simulazioni di Terza Prova
26 novembre 2012 57-62
03 maggio 2013 63-68
Simulazione di Prima Prova
09 maggio 2013 69-78
Firme docenti 80
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PARTE PRIMA
LA CLASSE
III B
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Il Liceo Ginnasio statale “Marco Foscarini” è una delle più antiche istituzioni scolastiche pubbliche di tutta Italia. La
sua origine risale infatti al 1807, per iniziativa napoleonica, e il 15 dicembre del 2007 ha festeggiato il suo
bicentenario. Inizialmente funzionante nelle tre classi liceali, ma dotato di convitto per alloggiare gli studenti, fu
arricchito nel 1851 dei corsi ginnasiali. Subito dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, nel 1867, assunse
l’attuale denominazione (precedentemente si chiamava semplicemente Liceo Santa Caterina, dal nome dell’ex-
convento in cui è tuttora ospitato). Dalla fondazione a oggi ha sempre funzionato ininterrottamente, con una
dimensione variabile fra le due e tre sezioni, che recentemente sono divenute quattro, ormai praticamente completate.
Nel 1995 il Liceo è stato annesso all’omonimo Convitto Nazionale (le due realtà erano state separate
dall’amministrazione austriaca nel 1850), recuperando così l’assetto originario. Al giorno d’oggi il “Foscarini”
costituisce pertanto uno dei rari esempi italiani di struttura scolastica estesa su tutti i tre diversi livelli d’istruzione,
riunendo scuola elementare, media e liceo. Il “Foscarini” ha conservato le caratteristiche tradizionali del piano di studi proprio del liceo classico, ritenuto un
valido strumento sia per la preparazione degli studenti destinati alla prosecuzione degli studi universitari, sia per la
possibilità offerta ai suoi allievi di elaborare una equilibrata cultura personale, tale da consentire non solo la
conoscenza del passato, ma anche un accostamento critico alla complessità del presente.
Naturalmente l’impianto del liceo classico, nella sua conformazione gentiliana, privilegia i saperi umanistici, a cui
viene riservata la consueta cura nell’insegnamento. Una sottolineatura particolare, all’interno di questo impianto, è
stata conferita allo strumento linguistico, privilegiato non solo come fondamento della comunicazione umana, ma
ritenuto anche e soprattutto strumento di analisi, dominio e organizzazione del pensiero nei vari ambiti della
comunicazione umana. La consapevolezza di ciò ha indotto il nostro liceo non solo a estendere, già da parecchi anni, lo
studio della lingua straniera anche al triennio (seguendo un indirizzo che ormai caratterizza la grande maggioranza dei
licei classici), ma anche a introdurre il supporto del lettore di lingua inglese al triennio e a svolgere attività di
preparazione degli studenti agli esami di certificazione, sempre di lingua inglese. Oltre a ciò, sono presenti diversi
corsi extracurricolari di lingua straniera. Quella linguistica, d’altra parte, non è l’unica sperimentazione che caratterizza
la nostra scuola. Tutto l’insegnamento della matematica viene infatti impartito secondo i programmi e il monte-ore
previsti dal Piano Nazionale Informatica per i licei classici, e si affianca una terza sperimentazione, consistente
nell’estensione a tutto il corso di studi e nel potenziamento dell’insegnamento di storia dell’arte.
Peculiarità del “Foscarini”, peraltro, è sempre stata, fin dalla sua fondazione, una particolare attenzione agli
insegnamenti dell’area scientifica, proposti innanzitutto nella loro valenza culturale e formativa. Se la storia
dell’istituto è stata contrassegnata dalla presenza di insegnanti di notevole spessore, anche negli anni più recenti
motivo di notevole soddisfazione è stato dato dai buoni, spesso ottimi risultati che i nostri studenti hanno conseguito
nei loro studi presso facoltà scientifiche.
Se fino a qualche anno fa l’utenza del liceo proveniva quasi interamente dal centro storico veneziano e dal Lido, nel
corso degli ultimi anni il bacino della scuola si è decisamente allargato, con un consistente e crescente numero di
studenti di Mestre e della terraferma veneziana, alcuni dei quali risiedono anche in comuni non collocati
nell’immediata cintura della conurbazione mestrina, ma a una certa distanza da essa e compiono quindi un percorso
casa-scuola non breve. La crescita degli iscritti non residenti nell’ambito strettamente lagunare testimonia lo sforzo che
la nostra scuola effettua per garantire una offerta formativa di qualità e attenta alle esigenze dell’utenza. Bisogna
comunque sottolineare, in generale, che, trattandosi di un liceo classico di tradizione, la composizione degli iscritti
inevitabilmente riflette in una certa misura un processo di selezione, o meglio autoselezione, verificatosi a monte, dato
che quasi sempre gli studenti che scelgono la nostra scuola sono fortemente motivati da un percorso scolastico che ha
già dato buoni risultati. Spesso, inoltre, nella scelta dell’istituto giocano tradizioni familiari. Anche questo dà ragione
della buona stabilità del corpo studentesco, in cui il numero di insuccessi e abbandoni risulta decisamente limitato.
L’offerta formativa del “Foscarini” si completa con la proposizione agli studenti di una serie di attività extrascolastiche
nei settori sportivo e culturale. Come già accennato, assai significativa è la consolidata presenza di corsi di lingua
straniera diversa da quella presente nel curricolo, in orario pomeridiano e a cura di insegnanti madrelingua (sono
attivati i corsi di francese, spagnolo, tedesco, cinese, neogreco), così come la notevole presenza di corsi e attività
sportive, sia a livello di avviamento alla pratica sportiva, sia di natura agonistica. Assolutamente degne di menzione,
fra l’altro, l’attività scacchistica del Liceo, di assoluto rilievo fra le scuole a livello regionale e nazionale, e quella
teatrale, ripetutamente premiata a diversi livelli. Naturalmente a tutto questo si affianca la regolare organizzazione di
viaggi d’istruzione e visite guidate, a cui ultimamente si sono aggiunti rapporti di collaborazione e scambio culturale
con realtà scolastiche europee ed extraeuropee (fra le altre Russia, Cina, Australia).
Già da tre anni è presente nell’Istituto il Liceo Classico Europeo, prende le mosse dal Trattato di Maastricht e ha
come obiettivi principali l'apprendimento e la diffusione delle lingue parlate nell'Unione Europea e il miglioramento
della conoscenza della cultura e della storia dei popoli europei.
Il Liceo Europeo è scuola secondaria di secondo grado, ha un articolazione quinquennale, opera secondo gli
ordinamenti della scuola di stato italiana e rilascia, previo superamento dell'Esame di Stato, il diploma di maturità
classica.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
ELENCO DEI CANDIDATI
COGNOME NOME
1. Alzetta Federico
2. Alzetta Sara
3. Basaldella Irene
4. Basana Ludovico
5. Bonsi Ludovico
6. Capovilla Lodovica
7. Cazza Cazzador Giulia
8. Chiarot Alice
9. Duello Marta
10. Gerardi Carlo
11. Giammarco Giuseppe
12. Gianni Alice
13. Guadagnini Carlo
14. Lazzarin Costanza
15. Longanesi Cattani Costanza
16. Pelloso Ludovica
17. Rocchi Maria
18. Romanelli Marco
19. Rossi Pierluigi
20. Schivardi Mila
21. Segantini Giacomo
22. Semenzato Edoardo
23. Sperti Filippo
24. Stefinlongo Gioia
25 Zelante Erica
DATI CURRICOLARI E STORIA DELLA CLASSE
Classe Iscritti
stessa classe
Iscritti da altra
classe/istituto
Trasferiti in
altro istituto
Promossi Promossi
con debito/
sospensione
Non promossi
I B 24 - - 20 4 -
II B 24 - - 16 8 -
III B 24 1 - - - -
DEBITI
Sono stati assegnati e superati i seguenti debiti:
in prima Liceo: Latino 2, Greco 2
in seconda Liceo: Latino 7, Inglese 1.
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GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe è composta attualmente da 25 allievi: 11 alunni e 14 alunne.
Il curriculum degli studenti è stato caratterizzato dalla attuazione delle tre sperimentazioni presenti nell’Offerta
Formativa dell’Istituto per tutti i cinque anni di corso: Lingua Inglese, Matematica con elementi di Informatica e Storia
dell’Arte.
La classe ha avuto un percorso didattico lineare, garantito dalla continuità degli stessi docenti per tutte le discipline.
Il Consiglio di Classe ha attuato, sin dall’inizio del triennio, un lavoro metodico e coordinato per favorire
l’apprendimento di tutti gli alunni valorizzandone le singole specificità.
Da parte loro gli studenti hanno dimostrato un apprezzabile impegno nello studio, soprattutto nel corso dell’ultimo
anno scolastico; tuttavia capacità, predisposizione e, soprattutto, interessi piuttosto diversificati nei confronti delle
varie discipline hanno portato gli allievi a livelli di competenza e di profitto, che, al termine del corso di studi, non
risultano omogenei.
Vi sono studenti che, dotati sin dal primo anno di sicure capacità cognitive, buona motivazione e impegno, hanno
partecipato attivamente al dialogo educativo, dimostrando una vivace curiosità intellettuale e raggiungendo così una
autonoma capacità di orientamento. Mettendo dunque a frutto proficuamente tutte le opportunità fornite loro, hanno
ottenuto, alla fine del percorso liceale, una preparazione accurata nella totalità delle discipline; è doveroso segnalare
che alcuni di questi studenti sono pervenuti a livelli che il Consiglio di Classe considera eccellenti.
Va precisato però che tali ottimi esempi solo raramente hanno costituito un efficace stimolo per il resto della classe.
Così, un numero consistente di studenti, pur evidenziando un certo impegno, non è riuscito a esprimersi in modo
convincente e propositivo nelle attività e nella discussione in classe. I risultati di questi allievi pertanto appaiono
mediamente discreti o soddisfacenti.
Infine, come premesso, alcuni allievi hanno mantenuto negli anni differenziazioni in ordine alle capacità, all’impegno
ed alla continuità del lavoro domestico. Essi, con tale comportamento, hanno evidenziato in qualche disciplina,
soprattutto nel corso dell’ultimo anno, difficoltà nell’affrontare argomenti di studio di una certa ampiezza. Per questo
gruppo, numericamente circoscritto, permangono una modesta capacità rielaborativa ed una certa fragilità, che hanno
comportato valutazioni che si collocano complessivamente nell’ambito della sufficienza.
Per una considerazione di elementi più analitici e dettagliati relativi alla preparazione ed al profitto degli alunni si
rinvia alla lettura delle specifiche relazioni disciplinari dei singoli docenti.
Riguardo alla condotta ed al comportamento nel corso del triennio non vi sono stati problemi e va riconosciuto che la
classe ha sempre riservato un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’istituzione scolastica e dei suoi operatori.
Si avvalgono dell’insegnamento della Religione cattolica 22 studenti su 25.
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ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINE
CURRICOLARI
ANNI
DI
CORSO
DOCENTI PER CLASSE
I II III
Italiano I II III Mezzaroba Mezzaroba Mezzaroba
Latino I II III Voi Voi Voi
Greco I II III Voi Voi Voi
Storia I II III Andreolo Andreolo Andreolo
Filosofia I II III Andreolo Andreolo Andreolo
Matematica I II III Dal Bo Dal Bo Dal Bo
Fisica II III Dal Bo Dal Bo
Scienze I II III Paloschi Paloschi Paloschi
Storia dell’Arte I II III Sabbadin Sabbadin Sabbadin
Lingua
Straniera I II III Caprani Caprani Caprani
Educazione
Fisica I II III Galvan Galvan Galvan
Religione I II III Magni Magni Magni
FLUSSO DEI DOCENTI NEL TRIENNIO
La classe ha goduto nel triennio di continuità didattica dei docenti in tutte le discipline
COMPOSIZIONE INTERNA DELLA COMMISSIONE PER L’ESAME DI STATO
Consiglio di Classe ha designato i seguenti docenti Commissari d’Esame:
Membro interno 1 Andreolo Federico Storia e Filosofia (classe 37/A)
Membro interno 2 Dal Bo Giovanni Matematica e Fisica (classe 49/A)
Membro interno 3 Mezzaroba Leonardo Italiano e Latino (classe 51/A)
Il coordinatore di classe è la prof. ssa Tiziana Voi ( Latino e Greco).
QUADRO DELLE DISCIPLINE/ORE
Il seguente quadro discipline/ore presenta l’articolazione degli insegnamenti in termini di ore settimanali per ogni
classe con riferimento a ciascun anno sia del Ginnasio sia del Liceo.
DISCIPLINA IV V I II III
Religione 1 1 1 1 1
Italiano 5 5 4 4 4
Latino 5 5 4 4 4
Greco 4 4 3 3 3
Geografia 2 2
Storia 2 2 3 3 3
Filosofia 3 3 3
Lingua Straniera (Inglese) 3 3 3 3 3
Matematica e Informatica 4 4 3 3 3
Fisica 2 3
Scienze Naturali 4 3 2
Storia dell’Arte 2 2 2 2 2
Educazione Fisica 2 2 2 2 2
TOTALE 30 30 32 33 33
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OBIETTIVI
OBIETTIVI GENERALI NEL CORSO DEL TRIENNIO
Gli studenti liceali sono stati guidati a raggiungere i seguenti obiettivi generali:
Acquisizione di un metodo di studio
Acquisizione di un metodo di ricerca
Acquisizione di capacità critiche
Acquisizione di capacità di progettazione autonoma dello studio
Acquisizione di informazioni organicamente inquadrate in discipline
Acquisizione di capacità argomentative interdisciplinari
Acquisizione di capacità di dialogo, ossia di ascolto e di risposta coerente e motivata nell’ambito delle discipline
di studio, di discipline affini e di discipline estranee al curricolo
Acquisizione di capacità di esposizione argomentata per iscritto
OBIETTIVI PER L’AREA LINGUISTICO-UMANISTICA
I docenti dell’area linguistico-umanistica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi relativi
all’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità.
CONOSCENZE Conoscere le strutture e le funzioni della lingua
Conoscere i registri linguistici
Conoscere le strategie comunicative di testi in prosa e di poesia
Conoscere le strategie di elaborazione scritta
COMPETENZE Saper attuare una analisi linguistica in termini di morfologia e
sintassi
Saper attuare confronti tra lessici diversi
Saper identificare e sequenzializzare concetti comunicati
CAPACITÀ Saper attuare un’analisi argomentata di un testo sia letterario sia non
letterario
Saper produrre una sintesi scritta ed orale
Saper riconoscere i nuclei concettuali di un testo scritto
Saper attuare un confronto tra contenuti e strutture
Saper elaborare contenuti e idee personali
Saper studiare autonomamente
Saper attuare una autovalutazione
OBIETTIVI PER L’AREA SCIENTIFICA
I docenti dell’area scientifica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi:
Contribuire all’educazione al pensiero razionale nella sua forma consequenziale e logico-deduttiva
Acquisire le nozioni e i concetti di base delle discipline
Acquisire i linguaggi propri delle discipline
Acquisire la capacità di attuare una corretta relazione tra dimensione sperimentale, comprensione teorica ed
espressione matematica
Acquisire la capacità di applicare i metodi propri delle discipline anche a problemi esterni ad esse
Acquisire la capacità di cogliere i collegamenti con altre discipline.
9
Metodi, strumenti, spazi e tempi
Si rimanda alle diverse schede disciplinari per la precisa indicazione di questi elementi. In generale si può indicare
nella lezione frontale lo strumento didattico più largamente praticato, senza dimenticare peraltro che la classe ha potuto
usufruire regolarmente degli spazi e dei mezzi presenti nell’istituto, come il laboratorio di informatica, quelli di scienze
e di fisica, gli strumenti multimediali. In particolare, peculiarità dell’istituto è il normale utilizzo dell’aula
multimediale per l’insegnamento di arte.
Il recupero degli alunni promossi con debito formativo è stato attuato all’interno delle ore curricolari di lezione da
parte dei docenti delle materie interessate. Alcuni studenti hanno usufruito dello sportello didattico messo a
disposizione dall’istituto.
Le griglie a seguito hanno costituito effettivo strumento di misurazione e valutazione delle singole prove e simulazioni
effettuate dai docenti delle specifiche discipline e fatte proprie dal Consiglio di Classe.
10
GRIGLIA DI VALUTAZIONE GENERALE
Il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti parametri per la valutazione. Ad essi si è attenuto il Consiglio della
Classe III B
VOTO GIUDIZIO MOTIVAZIONE
1-2 Prova nulla
Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione.
3 Molto negativo
L’allievo mostra di possedere conoscenze e competenze molto limitate e non le sa
usa utilizzare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi
saperi pregressi con le nuove conoscenze.
4 Gravemente
insufficiente
L’allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata. mostrando di
possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo
impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non
usa i linguaggi specifici.
5 Insufficiente
L’allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di
indicazioni dell’insegnante per perseguire l’obiettivo di apprendimento; non è
capace di ricostruire l’intero percorso seguito, ma soltanto parte di esso. Comunica
i risultati dell’apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale.
6 Sufficiente
L’allievo possiede conoscenze e competenze necessarie a raggiungere l’obiettivo.
Si muove soltanto in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce;
necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i
risultati dell’apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e
comprensibile.
7 Discreto
L’allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo
adeguato allorché affronta situazioni d’apprendimento simili tra loro o soltanto
parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso
d’apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto.
Procede con sufficiente autonomia nell’organizzazione dello studio.
8-9 Buono-ottimo
L’allievo dimostra di possedere conoscenze, competenze e capacità grazie alle
quali affronta variamente situazioni nuove; procede con autonomia; è capace di
spiegare, con un linguaggio specifico e appropriato, processo e prodotto
dell’apprendimento e di prefigurarne l’utilizzazione in altre situazioni formative.
10 Eccellente
L’allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto
un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato.
Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori
ricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative.
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GRIGLIA PER ATTRIBUZIONE del VOTO DI CONDOTTA
I criteri indicati nella griglia sotto riportata non devono essere intesi in forma rigida, ma solo come riferimenti per
la valutazione, effettuata dal Consiglio di Classe in forma collegiale, tenendo accuratamente conto dei vari fattori
che concorrono a formare la storia e il profilo di ogni studente.
COMPORTAMENTI VOTO
1. Frequenza regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e documentati motivi
di salute
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della
scuola
3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni
4. Puntualità e precisione nel rispettare le scadenze e nel presentare giustificazioni delle
assenze e dei ritardi
5. Attenzione e partecipazione durante le lezioni
6. Svolgimento costante dei compiti assegnati
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1. Frequenza generalmente regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e
documentati motivi di salute
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della
scuola
3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni
4. Generalmente puntuale e preciso/a nel rispettare le scadenze e nel presentare le
giustificazioni di assenze e ritardi
5. Generalmente attento/a durante le lezioni
6. Svolgimento generalmente costante dei compiti assegnati
9
1. Frequenza non sempre regolare (ritardi e/o assenze che in parte hanno coinciso con le
verifiche)
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della
scuola
3. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso i compagni
4. Spesso non vengono rispettate le scadenze o non vengono presentate con puntualità le
giustificazioni delle assenze
5. Spesso l’allievo/a si distrae e partecipa poco all’attività didattica
6. Svolgimento non sempre costante dei compiti assegnati
7. Ha ricevuto note da più insegnanti
8
1. Numerose assenze e ritardi che coincidono con le verifiche
2. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il
personale della scuola
3. Comportamento non corretto e rispettoso verso i compagni
4. Non vengono rispettate le scadenze e le assenze sono spesso ingiustificate ovvero
giustificate con notevole ritardo
5. Spesso l’allievo/a si distrae, partecipa poco e distrae i compagni
6. Svolgimento poco costante dei compiti assegnati
7. Ha ricevuto numerose note da insegnanti diversi o una sospensione
7
1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute
2. Atteggiamento irrispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola
3. Atteggiamento irrispettoso verso i compagni
4. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni
5. Le giustificazioni delle assenze risultano in più di una occasione mancanti o falsificate
6. Ha ricevuto (almeno) una sospensione e/o numerose note da più insegnanti
7. Dimostra totale disinteresse durante le lezioni; non svolge i compiti assegnati
6
1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute
2. Atteggiamento gravemente irrispettoso nei riguardi del Dirigente, dei docenti o del
personale della scuola, ovvero dei compagni sanzionato con più note nel corso dell’anno
3. Comportamento gravemente scorretto che ha comportato danni alle persone e/o agli
ambienti
4. Le giustificazioni delle assenze risultano spesso mancanti o falsificate
5. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni
6. Ha ricevuto una o più sospensioni
5
12
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA
Saggio breve/ Articolo
A Aderenza al tema,
utilizzo delle fonti rispetto alla comprensione,
selezione, interpretazione (competenze rispetto al
genere testuale)
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
B
Organicità, coerenza e completezza della trattazione
(capacità espressive e logico- argomentative)
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
C
Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)
(competenze linguistiche)
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
D Rispetto dei vincoli comunicativi: destinatario, scopo,
collocazione editoriale, misura, titolo; proprietà
nell’uso del lessico anche specialistico. (competenze
rispetto al genere testuale)
Scarso
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreto/buon
o
2,5
Ottima
3
E
Sviluppo critico, rielaborazione personale.
Integrazione dei dati forniti con informazioni
congruenti. (capacità critiche e conoscenze
disciplinari)
Scarso
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreto/buon
o
2,5
Ottima
3
Analisi del testo/ tema
A Aderenza al tema, Conoscenza dell’argomento e del
quadro di riferimento, della natura del testo
eventualmente proposto e delle sue strutture formali
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
B
Organicità, coerenza e completezza della trattazione
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
C
Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
D Proprietà nell’uso del lessico anche specialistico.
Adeguatezza del registro
Scarso
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreto/buon
o
2,5
Ottima
3
E
Sviluppo critico, rielaborazione personale. Se
richiesta, creatività
Scarso
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreto/buon
o
2,5
Ottima
3
VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI ______________/15
GIUDIZIO QUINDICESIMI
DECIMI
Nullo o scarso 0-3 0-2
Gravemente
insufficiente
4-5 3
6-7 4
Insufficiente 8-9 5
Sufficiente 10-11 6
Discreto 12 7
Buono 13 8
Ottimo 14 9
Eccellente 15 10
13
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA La griglia, collaudata e utilizzata negli ultimi anni per le prove di latino e di greco, ha subito fin dall’inizio del presente
a.s. una modifica nella modalità del calcolo del punteggio. Per evitare la presenza di numeri decimali (1,5; 2,5 ecc.) i
primi due descrittori prevedono l’assegnazione di un punteggio da 1 a 15; gli altri due descrittori l’assegnazione di un
punteggio, rispettivamente, da 1 a 9 e da 1 a 6. In questo modo basta dividere il punteggio finale per tre per avere la
valutazione in quindicesimi.
Indicatori A:
Individuazione
delle strutture morfo-sintattiche
1-2
Lavoro nullo
o non svolto
3-4
Scarso
5-7
Gravemente
Insufficiente
8-9
Insufficiente
10-11
Sufficiente
12
Discreto
13
Buono
14-15
Ottimo
B:
Interpretazione e
comprensione globale del testo
1-2
Lavoro nullo
o non svolto
3-4
Scarso
5-7
Gravemente
Insufficiente
8-9
Insufficiente
10-11
Sufficiente
12
Discreto
13
Buono
14-15
Ottimo
C:
Ricodificazione in lingua italiana
1
Lavoro nullo o non svolto
2
Scarsa/Gravemente Insufficiente
3-4
Insufficiente
5-6
Sufficiente
7-8
Discreta/Buona
9
Ottima
D:
Completezza
1-2
Testo affrontato in modo estremamente
lacunoso
3
Testo
affrontato in modo molto
lacunoso
4
Testo con un
certo numero di lacune non
superiori al 30 % del
testo
5
Testo lacunoso in alcuni
punti, ma in misura limitata
6
Testo completo
PUNTEGGIO (da dividere per 3)….…. VALUTAZIONE in QUINDICESIMI….……………/15.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA III PROVA
DESCRITTORI INDICATORI
QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA
AL QUESITO
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
LINGUAGGIO
SPECIFICO
ESPOSIZIONE
1-4
scarso
nulla
nulla
nullo
nulla o molto
confusa
5-7
gravemente
insufficiente
approssimativa
molto limitata
scorretto
poco chiara
8-9
insufficiente
parziale
frammentaria/lacunosa
non del tutto adeguato
poco organizzata
10
sufficiente
sufficiente
limitata alle linee
essenziali
corretto anche se
limitato
sufficientemente
chiara
11-12 discreto completa discreta corretto chiara
13-14
buono
completa
buona
corretto e abbastanza
ricco
chiara e corretta
15
ottimo
completa
ampia e ben organizzata
corretto e ricco
chiara/corretta
elegante/originale
14
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE
VOTO
/10
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
1-3
Da nessuna a frammen-tarie
e gravemente lacunose, per
cui non riesce ad orientarsi
anche se guidato
Si esprime in modo scorretto e
compie analisi errate
Nessuna
4
Lacunose e parziali Applica le conoscenze minime se
guidato, ma con errori. Si esprime
in modo scorretto ed improprio,
compie analisi lacunose e con errori
Compie sintesi scorrette
5
Limitate e superficiali Applica le conoscenze con
imperfezioni. Si esprime in modo
impreciso. Compie analisi parziali
Gestisce con difficoltà
situazioni nuove,anche
se semplici
6
Di ordine generale, ma con
qualche lacuna e
disorganicità
Applica le conoscenze senza
commettere errori, sostanziali,
almeno in alcune discipline.
Riferisce contenuti senza applicare
una logica autonoma
Riproduce informazione
preconfezionate, non sa
muoversi
autonomamente
7
Se guidato sa estendere
l’argomentazione, che ha
discreta ampiezza in
numerose discipline
Espone in modo corretto anche se
non ricco e non sempre utilizza il
lessico specifico. Domina situazioni
note in quasi tutte le discipline, si
esprime con un lessico appropriato
Rielabora in modo
corretto le informazioni
e situazioni predefinite
8
Sicure nella maggior parte
delle discipline
Applica autonomamente le
conoscenze anche a problemi
complessi. Espone in modo corretto
e con proprietà lin-guistica.
Individua relazioni in modo
completo nella maggior parte delle
discipline
Rielabora in modo
corretto facendo
interagire le
informazioni con una
certa autonomia
9
Sicure in tutte le discipline,
organiche nella maggior
parte
Applica le conoscenze in modo
corretto ed autonomo anche a
problemi complessi. Espone in
modo fluido ed utilizza i linguaggi
specifici. Compie analisi approfon-
dite, individua correlazioni precise
Rielabora in modo
corretto, completo ed
autonomo
10
Organiche, approfondite ed
ampliate in modo autonomo
Applica le conoscenze in modo
corretto ed autonomo anche a
problemi complessi e trova da solo
le soluzioni migliori. Espone in
modo fluido, utilizzando un lessico
ricco ed appropriato
Sa rielaborare
correttamente ed
approfondire in modo
autonomo e critico
situazioni complesse
15
ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PREPARAZIONE ALL’ESAME
Informazione Gli studenti sono stati adeguatamente informati sin dagli anni scorsi sulla struttura del nuovo Esame di Stato. In
particolare, nel corso di quest’anno hanno partecipato a una apposita lezione sull’Esame.
Esercitazioni
Prima Prova (Italiano) Fin dagli scorsi anni scolastici la classe è stata addestrata ad affrontare le diverse tipologie della prova scritta di
italiano; tali tipologie sono state regolarmente somministrate in occasione delle consuete prove in itinere. In particolare, il 9 maggio, gli alunni sono stati chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni delle
sezioni A, C e D, una Simulazione di Prima Prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco dell’intera
mattinata (5 ore). Il fascicolo contenente le consegne della simulazione è allegato al presente Documento. Inoltre, gli insegnanti di Italiano del triennio hanno concordato e messo a punto una Scheda specificamente riferita alla
tipologia B (Saggio breve e Articolo) (allegata al presente Documento) contenente alcune avvertenze utili a orientare
gli studenti sul rispetto dei vincoli comunicativi e sull’organizzazione delle citazioni e dei rimandi in nota o
bibliografici. Data della prova: 9 maggio 2013
Seconda Prova (Latino) Anche se gli insegnanti di Latino e Greco hanno sempre prestato la massima cura, in particolare nel corso della Terza
Liceo, alla preparazione della Seconda Prova, anche quest’anno si è ritenuto opportuno procedere allo svolgimento di
una simulazione ufficiale della Seconda Prova chiamando tutti gli alunni delle 4 Terze Liceo a una traduzione dal
Latino della durata di 4 ore. Il testo della prova verrà allegato al presente Documento. Data della prova: 22 maggio 2013
Terza prova La classe durante i due primi anni di corso ha affrontato una prova di simulazione della Terza Prova scritta nel primo
anno e due nel secondo e terzo anno, una per quadrimestre. In base alla delibera del Collegio dei Docenti, è stata scelta la tipologia B (prova pluridisciplinare), articolata in
cinque discipline, due quesiti di 10 righe per ciascuna disciplina. Per lo svolgimento della prova sono sempre state concesse tre ore di tempo ed è stato autorizzato l’uso di alcuni
strumenti di lavoro: dizionario di Italiano e monolingue per la Lingua Straniera.
Nella scelta dei contenuti della prova simulata ogni disciplina ha agito per lo più autonomamente.
Per la valutazione di queste prove è stato adottato il seguente criterio: ciascun docente ha valutato la prova relativa alla
propria disciplina, le separate valutazioni sono state quindi sommate per stabilire la valutazione globale di ogni
studente.
La seguente tabella riporta il calendario delle simulazioni.
DATA DISCIPLINE COINVOLTE
1 26 nov. 2012 ARTE-INGLESE-LATINO-SCIENZE-STORIA
2 03 mag. 2013 FILOSOFIA-FISICA-GRECO-INGLESE-SCIENZE
Colloquio
Il Collegio dei Docenti, in sede di programmazione delle attività annuali, ha deliberato che gli allievi della classi Terze
Liceo sostengano una simulazione di colloquio d’Esame con le seguenti modalità:
tre alunni saranno individuati tramite sorteggio effettuato seduta stante
tali alunni sosterranno il colloquio nelle rispettive aule alla presenza della intera classe
il colloquio avrà la durata paragonabile a quella dell’Esame
la struttura del colloquio riserverà una prima parte all’esposizione del percorso ed una seconda di durata
maggiore, durante la quale saranno sottoposti all’accertamento delle conoscenze disciplinari
la commissione dei docenti sarà composta dai tre docenti, Commissari interni d’Esame, e tre docenti
(Latino/Greco, Lingua Inglese, Scienze) di altra sezione del Liceo.
La prova verrà effettuata il giorno: 3 giugno 2013.
16
ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
Nel corso dell’attuale anno scolastico gli studenti hanno partecipato alle iniziative extracurricolari elencate nella
seguente tabella. Le attività hanno in alcuni casi (contrassegnati da asterisco) coinvolto l’intera classe, in altri casi
hanno interessato soltanto alcuni studenti, su base volontaria.
3 ottobre 2013 Inaugurazione dell’anno scolastico. (*)
ott. 2012–mag. 2013 Partecipazione ai corsi pomeridiani di Lingua Straniera.
ott. 2012–apr. 2013 Partecipazione agli spettacoli e alle iniziative del teatro “Goldoni”.
ott.-nov. 2012 Partecipazione al corso di giornalismo “Professione Reporter”
17 ottobre 2012 Visita alla mostra presso Fondazione “Prada”: “The Small Utopia” (*)
23-24 ottobre 2012 Torneo di scacchi “Mongiello”
nov.2012-feb.2013 Corso CAE e FCE
novembre 2012 Corso per Alpha-Test
Giochi di Archimede.
9 novembre 2012 Visita alla mostra presso Fondazione“G.Cini”:Carlo Scarpa e Venini 1934-1942 (*)
20 novembre 2012 Visita alla mostra presso Museo Correr: “Francesco Guardi” (*)
23 novembre 2012 “JOB orienta” orientamento universitario a Verona. (*)
05 dicembre 2012 Conferenza del prof. G. Peruzzi, Università di Padova, “La teoria dei quanti; un
approccio storico(*)
14 dicembre 2012 Uscita didattica a Villa Pisani di Dolo (*)
19 gennaio 2013 Open Day Università di Venezia-Cà Foscari
23 gennaio 2013 Teatro Corso di Mestre: “Waithing for Godot” (*)
27 gennaio 2013 Conferenza del prof. A. Camerotto dell’Università di Venezia-Cà Foscari: “Eroi
della satira. Le voci della Parrhesia in Luciano di Samosata”(*)
18 febbraio 203 Conferenza del prof. P.Marchetti dell’Università di Padova: “ I dadi di Dio: la
logica del mondo quantistico” (*)
23 febbraio 2013 Fase provinciale di Scacchi
02-06 marzo 2013 Esami CAE
14 marzo 2013 Convegno di studi su „A.Panzini“ presso Liceo Foscarini (*)
16 marzo 2013 Corso organizzato da Croce Verde: Primo Soccorso (*)
25 marzo 2013 Concorso letterario “Alice Chimirri”: “Suggestioni poetiche tra ricordi ed
immaginazione”
06 aprile 2013 Orientamento universitario a cura di ex studenti del Liceo
9-14 aprile 2013 Viaggio di istruzione in Portogallo
15-22 aprile 2013 Torneo di Pallacanestro maschile
16 aprile 2013 Corso di Probabilità tenuto dal prof. Malfi
24 aprile 2013 Certamen Lucretianum presso il Liceo “ Leopardi –Majorana”di Pordenone
24 aprile 2013 Fase Provinciale di Atletica Leggera G.S.S.
04 maggio 2013 Conferenza del prof. M. Somice dell’Università Luiss: “Media e Democrazia”
06 maggio 2013 Torneo inter-istituti di Pallacanestro
15 maggio 2013 Visita didattica presso il Parco regionale dei Colli Euganei a Galzignano (PD) (*)
8 giugno 2013 Chiusura dell’anno scolastico.
Alcuni studenti nel corso del triennio hanno partecipato alle seguenti attività integrative:
Corsi pomeridiani di Lingua straniera, attivati dall’Istituto per Francese, Spagnolo, Cinese ed Inglese, questo
ultimo prevede anche il conseguimento del First Certificate in English
Partecipazione di alcuni alunni ai “Giochi di Archimede”.
Partecipazione di alcuni alunni alle gare sportive di sci (vittoria ottenuta da due alunni).
Partecipazione di alcuni alunni alle regate di vela.
Partecipazione di alcuni alunni alle gare di atletica leggera.
Partecipazione di alcuni alunni al torneo di calcio inter-istituti.
Partecipazione di alcune alunne al torneo di calcio femminile interno e poi alla finale esterna.
Partecipazione di alcuni alunni al progetto “CON-TATTO”
17
Partecipazione di tutta la classe al Progetto “LIBERA”, conferenze ed incontri.
Partecipazione di alcuni alunni al progetto “Salviamo le rose” presso il Liceo Foscarini.
Partecipazione di alcune allieve al viaggio a Tianjing in Cina, effettuato a settembre 2011.
Partecipazione di una allieva al “Community Development & Leadership Summit”, svoltosi a New Delhi 4-14
novembre 2011.
Partecipazione di alcune allieve, in qualità di accompagnatrici, alle “Olimpiadi Informatica”- settembre 2012
Certificazione di Lingua spagnola
Certificazione FCE, CAE e IELTS Numerosi studenti di questa classe hanno partecipato alle vacanze studio organizzate dall’Istituto a Oxford (
seconda liceo)
Una alunna ha partecipato allo scambio, organizzato dal nostro Liceo, con Genazzano College di Melbourne,
Australia nell’estate 2012, frequentando l’istituto australiano da fine luglio all’inizio di settembre, ospite della
famiglia di una studentessa australiana.
Progetto “Il cielo come laboratorio”: lezioni ed esame finale presso Liceo Scientifico “Benedetti” di Venezia
All’interno del progetto “Museo Traversi”, esposizione di antichi strumenti di Fisica del Liceo Foscarini, due
alunne hanno seguito il corso di formazione per operare in qualità di guida per i visitatori del museo
Partecipazione di alcune alunne nel corso dl triennio al corso di Teatro ed alla rassegna teatrale a Maddaloni.
Adesione alla promozione offerta dal Teatro “Carlo Goldoni” di Venezia per le rappresentazioni della stagione
teatrale.
ATTIVITA’ PER L’ORIENTAMENTO
La classe ha partecipato alle attività relative all’orientamento in uscita organizzate dall’Istituto, secondo la vigente
normativa, per favorire la consapevolezza degli studenti riguardo le proprie attitudini.
Le attività sono state realizzate in collaborazione con il C.U.O.R.I., l’E.S.U., il Servizio Orientamento di Ca’Foscari
(Docenti Universitari). Molti allievi hanno preso parte agli open day organizzati dalle varie Università, in particolare:
Università di Trieste (25-26 ottobre 2012)
Università Bocconi a Milano (9-10 novembre 2012)
Expo-scuola a Padova (8-10 novembre 2012) “JOB orienta” a Verona (24-27 novembre 2012)
“Luiss Summer School”-Luiss Guido Carli (6 marzo 2013)
VIAGGI DI ISTRUZIONE
La classe ha effettuato attività di integrazione dello svolgimento delle discipline curricolari, partecipando alle seguenti
attività e viaggio di istruzione opportunamente programmati:
secondo anno: scambio con L’Istituto I.M.I. di Istanbul (Turchia)
terzo anno: viaggio in Portogallo, con la visita di Lisbona, Sintra, Cascais, Alcobaca, Bathalia, Fatima, Coibimbrida e
Coimbra.
CREDITO FORMATIVO
Vengono attribuiti crediti formativi per esperienze extrascolastiche documentate, coerenti con il corso di studi, che
presentino significativi livelli di continuità ed impegno personale, quali:
attività artistiche e culturali
attività sportive
volontariato, solidarietà e cooperazione.
MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DEL BONUS
Il Consiglio di classe suggerisce i seguenti criteri:
eccellenza in almeno una delle prove d’esame, sia scritte che orali
eccellenza in una o più discipline, nelle quali il candidato mostri particolare preparazione
eccellenza del curriculum di studi, comprovata dal credito scolastico, che la Commissione intenda valorizzare.
18
PARTE SECONDA
Relazioni e programmi delle singole discipline
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LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI” VENEZIA
ANNO SCOLASTICO 2012/2013 CLASSE III B
Materia: ITALIANO
Docente: LEONARDO MEZZAROBA
RELAZIONE FINALE
Co Conseguimento degli obiettivi in relazione alla programmazione curricolare.
L’attuale Terza B ha mantenuto lo stesso insegnante di Italiano per l’intero triennio. Questo ha fatto sì che,
tra alunni e docente, si instaurasse un clima sereno e un positivo rapporto di fiducia. Anche sul piano
disciplinare il comportamento degli alunni si è dimostrato sempre corretto. Va inoltre riconosciuto, alla
totalità degli studenti, impegno nello studio. Più variegata invece la situazione sul piano della partecipazione
all’attività in classe. In effetti, se la maggioranza degli studenti si è mostrata, lungo l’intero triennio,
seriamente interessata (e in alcuni casi appassionata) alle problematiche proposte e disponibile al dibattito in
classe, una parte degli alunni, per quanto minoritaria, è apparsa invece meno coinvolta e reattiva.
Naturalmente questo, unito alla diversa predisposizione nei confronti della materia, ha comportato una certa
differenziazione a livello di preparazione finale e sul piano del profitto. Volendo analizzare la situazione da
quest’ultimo punto di vista, è doveroso segnalare anzitutto la presenza di un significativo gruppo di studenti
che hanno saputo valorizzare le loro ottime capacità e la loro vivace curiosità intellettuale pervenendo a
risultati eccellenti sia sul piano della produzione scritta che di quella orale. Vi è poi la maggioranza della
classe che si è sempre mostrata disponibile a proporsi spontaneamente per verificare, correggere e
migliorare la propria preparazione, pervenendo a risultati inevitabilmente diversificati (soprattutto sul piano
della produzione scritta) ma senz’altro positivi. Infine, un gruppo ristretto di studenti, è pervenuto al
conseguimento di risultati di semplice sufficienza. Vengono di seguito indicati gli obiettivi didattici che appaiono sostanzialmente raggiunti dalla totalità della classe.
CONOSCENZE
Conoscenza delle strutture e delle funzioni della lingua (letteraria e non letteraria)
Conoscenza dei registri linguistici
Conoscenza delle strategie di elaborazione scritta
Acquisizione della poetica dei vari autori presentati nel programma
Acquisizione dell’ambito storico culturale in cui si collocano i singoli autori
Principali elementi della retorica
Analisi e argomentazione (scritta e orale) su ambiti letterari
COMPETENZE
Analisi contenutistica dei testi letterari proposti
Analisi formale (con particolare attenzione alla valenza del significante) dei testi letterari proposti
Inserimento di un autore in un determinato ambito storico-culturale.
Individuazione del rapporto con i percorsi tematici proposti
CAPACITA'
Analisi argomentata di un testo letterario
Riconoscimento dei nuclei concettuali di un testo scritto
Argomentazione sui possibili collegamenti fra fenomeno letterario e situazione storico-culturale
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METODI
La didattica è stata condotta prevalentemente con il metodo della lezione frontale integrata dallo studio del manuale.
Alcuni studenti hanno approfondito individualmente i contenuti, volgendosi a letture di testi opportunamente indicati.
La vastità del programma ha drasticamente ridotto la possibilità di allargare la sperimentazione ad altri strumenti
didattici (visione di film, lettura di giornale in classe), che pure stavano a cuore all’insegnante.
SCELTE PROGRAMMATICHE
Lo studio della Letteratura Italiana è stato impostato alla luce di un inquadramento storicistico dell’autore e
dell’individuazione di uno o più concetti chiave che, senza avere la pretesa di esaurire la poetica dell’autore, potessero
però costituire una indicazione in qualche modo stimolante del taglio scelto nella trattazione.
STRUMENTI
Manuali in adozione: G. ARMELLINI, A. COLOMBO, La letteratura italiana, Bologna, Zanichelli, 2004; Voll. 5, 6, 7.
DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Paradiso, commento (consigliato) a cura di V.
SERMONTI, Milano, Bruno Mondadori, 2004.
Alcuni passi (indicati nel “Programma” sono stati proposti in fotocopia)
I romanzi indicati nel “Programma” sono stati letti in edizioni liberamente scelte dagli
studenti.
VERIFICHE
VERIFICHE SCRITTE
Alla data della stesura di questa relazione sono state svolte 8 verifiche scritte. Due di queste (una per quadrimestre)
sono consistite in interrogazioni scritte (finalizzate dunque alla valutazione orale) riguardanti alcuni canti del Paradiso
di Dante. Le altre 6 verifiche (3 per il primo quadrimestre e una per il secondo) sono state invece finalizzate alla
esercitazione per lo svolgimento della prima prova; tutte hanno avuto la durata di 4 ore ciascuna, ad eccezione di
quello del 9 maggio che, avendo la valenza di simulazione “ufficiale” della prima prova d’esame, ha avuto la durata di
5 ore (per problemi organizzativi non è stato possibile darle la durata di 6 ore). Ad eccezione del secondo compito del
Primo quadrimestre (organizzato sulla tipologia “A”), tutte le prove contenevano tracce di tutte e quattro le tipologie.
Quattro delle sei verifiche finalizzate alla esercitazione di “prima prova” sono state svolte contemporaneamente per
tutte le classi Terze del Liceo Foscarini e, quasi sempre, proponendo le stesse tracce. Per la simulazione “ufficiale” del
9 maggio tutte le tracce sono state comuni per le quattro Terze.
VERIFICHE ORALI
Le verifiche orali sono state realizzate in forma di esposizioni. Come già segnalato, la valutazione per
l’orale è stata integrata da verifiche scritte modellate sulla base di test a risposta multipla e domande aperte
per la Divina Commedia.
VALUTAZIONE
NELLE PROVE ORALI si è tenuto conto dell’acquisizione dei contenuti proposti, della capacità di operare
confronti e collegamenti; della chiarezza nell’esposizione e della proprietà nell’uso del
linguaggio tecnico. La valutazione è stata condotta sulla base della scala valori da 1 a
10. NELLE PROVE SCRITTE (finalizzate all’esercitazione per la prima prova) la valutazione è stata organizzata sulla base
delle 2 griglie messe a punto rispettivamente per la tipologia B (Saggio breve / articolo) e per le
tipologie A - C - D (Analisi del testo/ tema). Per comodità, nelle tabelle sono stati proposti gli
indicatori e i descrittori. Le valutazioni sono state proposte in quindicesimi (riducibili in decimi
secondo la tabella di conversione allegata).
Le griglie sono riportate nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Prima prova
scritta.
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante
(Leonardo Mezzaroba)
21
Liceo Ginnasio “M. Foscarini” - Venezia
Programma svolto dal prof. Leonardo Mezzaroba
CLASSE III B MATERIA Italiano
ANNO SCOLASTICO 2012-2013
(NB: la sigla [T] sta a indicare un testo letto nel manuale in adozione o in fotocopia
L’asterisco [*] indica la parte di programma che è stata completata dopo il 15 maggio.
Testo in adozione: G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G. ZACCARIA, La letteratura, Paravia, Milano, 2007, voll. 4, 5, 6)
1. LA FRUIZIONE DELLA LETTERATURA
PARTE PRIMA: L’età del Risorgimento Manzoni e Leopardi
Aspetti generali: Romanticismo europeo e movimento romantico in Italia. [vol. 4, pp. 218-220; 230-231]
[T] AUGUST WILHELM SCHLEGEL, “La ‘melancolia’ romantica e l’ansia d’assoluto” (da Corso di
letteratura drammatica) [vol. 4, p. 220]
[T] MADAME DE STAËL, “Sulla maniera e utilità delle traduzioni” [vol. 4, p. 231]
[T] G. BERCHET, “La poesia popolare” (da Lettera semiseria di Grisostomo) [vol. 4, p. 236]
ore 3
ALESSANDRO MANZONI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
L’intellettuale di fronte al fallimento dei valori illuministi
Un doppio percorso (ideologico e poetico) e un’unica soluzione ne
I promessi sposi
[T] “Storia e invenzione poetica” (da Lettre a M. Chauvet) [vol. 4, p. 405]
[T] “L’utile, il vero, l’interessante” (da Lettera sul Romanticismo) [vol. 4, p. 406]
[T] La Pentecoste (vv. 41-65) [vol. 4, p. 410]
[T] 5 maggio [vol. 4, p. 415]
[T] Da Adelchi: “Il dissidio romantico di Adelchi” (Atto III, 1) [vol. 4, p. 423]
“Morte di Adelchi” [vol. 4, p. 426]
“Coro dell’atto III” [in fotocopia]
“Coro dell’atto IV – Morte di Ermengarda” [vol. 4, p. 437]
[T] I promessi sposi (le diverse redazioni ed edizioni, l’ideologia; il sistema dei personaggi)
compresa lettura di alcuni passi tratti dal Fermo e Lucia (“Libertinaggio e sacrilegio”,
“La sventurata rispose”) [vol. 4, p.456 e p. 460]
ore 13
GIACOMO LEOPARDI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave: Dall’individualismo al
messaggio universale del titanismo e della morale della compassione
[T] Dallo Zibaldone: testimonianze del “pessimismo storico”, della “teoria del piacere”, della
“poetica dell’indefinito” e del “pessimismo cosmico” (testi a, d, e, f, g, h, i, l, m, n, o)
[vol. 4, pp. 519-527]
[T] Dai Canti: L’infinito [vol. 4, p. 538]
La sera del dì di festa [vol. 4, p. 541]
L’ultimo canto di Saffo [vol. 4, p. 552]
A Silvia [vol. 4, p. 555]
La quiete dopo la tempesta [vol. 4, p. 568]
Il sabato del villaggio [vol. 4, p. 571]
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia [vol. 4, p. 574]
A se stesso [vol. 4, p. 587]
La ginestra (vv. 111-157) [vol. 4, p. 591]
[T] Dalle Operette morali:
Dialogo della Natura e di un Islandese [vol. 4, p. 611]
Cantico del gallo silvestre [vol. 4, p. 618]
Dialogo di un venditore di almanacchi [in fotocopia]
Dialogo di Tristano e di un amico [vol. 4, p. 622]
ore 15
22
PARTE SECONDA: L’età del positivismo
Questioni preliminari: La cultura positivista
Aspetti generali: Letteratura e realismo: il modello francese e il naturalismo
[T] G. FLAUBERT, “I sogni romantici di Emma” (da Madame Bovary) [vol. 5, p. 69]
[T] E. e J, GONCOURT, “Un manifesto del naturalismo”
(da Germinie Lacerteux, Prefazione) [vol. 5, p. 71]
[T] E. ZOLA, “Lo scrittore come ‘operaio’ del progresso sociale”
(da Il romanzo sperimentale) [vol. 5, p. 77]
ore 2
Una proposta italiana: Il verismo;
GIOVANNI VERGA e il ciclo dei Vinti Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave
Il recupero nostalgico di un mondo perduto
Indicazioni di poetica:
[T] “Arte, Banche e Imprese industriali” (da Eva, Prefazione) [vol. 5, p. 193]
[T] “Impersonalità e ‘regressione”
(da L’amante di Gramigna, Prefazione) [vol. 5, p. 199]
[T] “L’ideale dell’ostrica” (da Fantasticheria) [vol. 5, p. 212]
[T] “I ‘Vinti’ e la fiumana del progresso”
(da I Malavoglia, Prefazione) [vol. 5, p. 233]
Da Vita dei campi:
[T] Rosso Malpelo [vol. 5, p. 217]
[T] La lupa [vol. 5, p. 229]
I Malavoglia e il tentativo patetico di dar vita a un mondo metastorico
[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti; maggior attenzione è stata ovviamente rivolta ai
passi riportati nel manuale [vol. 5, pp. 241-260]
Da Novelle rusticane:
[T] La roba [vol. 5, p. 275]
Mastro-don Gesualdo e l’irrompere della storia:
[T] “La tensione faustiana di Gesualdo” [vol. 5, p. 283]
[T] “La morte di mastro-don Gesualdo” [vol. 5, p. 292]
ore 7
PARTE TERZA: L’età del decadentismo
Questioni preliminari: La poetica del decadentismo
La ricerca di una verità più profonda
Dalla “rive gauche” della Senna una soluzione trasgressiva: i poètes maudits e le
pesanti conseguenze di una scelta anticonformista
[T] C. BAUDELAIRE, Corrispondenze [vol. 5, p. 340]
[T] C. BAUDELAIRE, L’albatro, [vol. 5, p. 342]
[T] P. VERLAINE, Languore [vol. 5, p. 375]
[T] A. RIMBAUD, “Bisogna essere veggente” (dalla Lettera del veggente) [in fotocopia]
[T] A. RIMBAUD, “Il battello ebbro [vol. 5, p. 378]
[T] A. RIMBAUD, Vocali [vol. 5, p. 383]
Aspetti generali: Una soluzione irraggiungibile: l’estetismo [vol. 5, pp. 392-393]
Joris-Karl Huysmans e Controcorrente
Oscar Wilde e Il ritratto di Dorian Gray
Gabriele D’Annunzio e Il piacere
La situazione italiana e la complessità del concetto di Decadentismo
[T] J.K. HUYSMANS, “La realtà sostitutiva” [vol. 5, p. 398]
[T] J.K. HUYSMANS, “La vegetazione mostruosa e malata” [vol. 5, p. 398]
[T] O. WILDE, “Un maestro di edonismo” [vol. 5, p. 403]
ore 5
Introduzione al decadentismo italiano: il problema dei caratteri e dei “confini”
GABRIELE D’ANNUNZIO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
23
Un instancabile sperimentatore
Un messaggio vitalista; la metamorfosi: il poeta vate
[T] Da Novelle della Pescara: L’eroe [in fotocopia]
L’esperienza europea dell’estetismo ne Il piacere:
[T]“Una fantasia ‘in banco maggiore’” [vol. 5, p. 436]
La fase del superuomo e il ruolo di un intellettuale “instancabile sperimentatore”
[T] Da Le vergini delle rocce: “Il programma politico del superuomo” [vol. 5, p. 448]
[T] Da Maia: L’incontro d’Ulisse [in fotocopia]
L’esperienza di Alcyone:
[T] La sera fiesolana [vol. 5, p. 470]
[T] La pioggia nel pineto [vol. 5, p. 477]
[T] Meriggio [vol. 5, p. 482]
[T] I pastori [vol. 5, p. 489]
[T] Da Il notturno [vol. 5, p. 497]
ore 7
GIOVANNI PASCOLI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
La rivoluzione inconsapevole
Il poeta fanciullino
Il tema del nido
[T] Da Il fanciullino, “Una poetica decadente” [vol. 5, p. 518]
Da Myricae:
[T] X agosto [vol. 5, p. 544]
[T] L’assiuolo [vol. 5, p. 548]
[T] Novembre [vol. 5, p. 552]
Da Poemetti:
[T] Digitale purpurea [vol. 5, p. 562]
Da Canti di Castelvecchio:
[T] Il gelsomino notturno [vol. 5, p. 587]
[T] Da La grande proletaria si è mossa [in fotocopia]
ore 7
PARTE QUARTA: Il primo Novecento e il “lucido smarrimento” degli intellettuali
LUIGI PIRANDELLO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
Un mondo senza certezze;
L’uomo prigioniero delle forme
[T] “Un’arte che scompone il reale” (da L’umorismo) [vol. 6, p. 237]
Dalle Novelle:
[T] Ciàula scopre la luna [vol. 6, p. 249]
[T] Il treno ha fischiato [vol. 6, p. 256]
Il fu Mattia Pascal e il problema delle “forme”
[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti
Uno, nessuno e centomila e la soluzione vitalistica
[T] “Nessun nome” [vol. 6, p. 290]
Il teatro: dal dramma borghese al teatro del grottesco
[T] Il giuoco delle parti [vol. 6, p. 296]
ore 7
ITALO SVEVO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
La denuncia della malattia dell’uomo.
La psicanalisi fra verità e finzione
Senilità, dal romanzo ottocentesco al romanzo novecentesco; il concetto di inettitudine
[T] “Il ritratto dell’inetto” [vol. 6, p. 141]
[T] “Il male avveniva, non veniva commesso” [vol. 6, p. 145]
24
[T] “La trasfigurazione di Angiolina” [vol. 6, p. 151]
La coscienza di Zeno e la dissoluzione del romanzo tradizionale
[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti; maggior attenzione è stata ovviamente rivolta
ai passi riportati nel manuale [vol. 6, pp. 162-195]
ore 7
* GIUSEPPE UNGARETTI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave:
La presunta modernità di Ungaretti
Ungaretti e la storia
Da L’Allegria:
[T] In memoria [vol. 6, p. 599]
[T] Soldati [vol. 6, p. 613]
[T] Veglia [vol. 6, p. 602]
[T] San Martino del Carso [vol. 6, p. 608]
[T] Mattina [vol. 6, p. 611]
Da Il dolore:
[T] Non gridate più [vol. 6, p. 611]
ore 2
* EUGENIO MONTALE Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
L’eloquente silenzio di un poeta
“Il varco è qui?”: l’affannosa ricerca di un significato esistenziale
Da Ossi di seppia:
[T] Non chiederci la parola che squadri da ogni lato [vol. 6, p. 653]
[T] Meriggiare pallido e assorto [vol. 6, p. 655]
[T] Spesso il male di vivere ho incontrato [vol. 6, p. 657]
[T] Forse un mattino andando in un’aria di vetro [vol. 6, p. 662]
Da Le occasioni:
[T] La casa dei doganieri [vol. 6, p. 679]
ore 2
Gli studenti hanno partecipato al Convegno internazionale di studi Panzini: scrittore europeo, svoltosi a Venezia (Aula
magna del Liceo Marco Foscarini) il 14 marzo 2013. A preparazione dello stesso hanno seguito, oltre alla lezione del loro
docente, anche un seminario tenuto dal Prof. Alessandro Scarsella (Università di Ca’ Foscari) e dalla dott.ssa Mariangela
Lando (Università di Padova). In particolare, quattro studentesse hanno partecipato al Convegno esponendo
individualmente una relazione su un’opera di Panzini da loro letta, analizzata e commentata.
Parte quinta: La Commedia di Dante
Introduzione al Paradiso
Lettura e commento dei canti: I, III, VI, XI, XV, XVII, XXXI, XXXIII ore 16
Parte sesta: lettura integrale di opere
Tutti i candidati sono tenuti alla lettura integrale dei seguenti romanzi:
I promessi sposi di ALESSANDRO MANZONI
I Malavoglia di GIOVANNI VERGA
Il fu Mattia Pascal di LUIGI PIRANDELLO
La coscienza di Zeno di ITALO SVEVO
Un romanzo a scelta di Elio Vittorini
2. LA PRODUZIONE AUTONOMA (SCRITTA)
Propedeutica ed esercitazione alla composizione scritta: La prima prova (tutte e 4 le tipologie).
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante
Leonardo Mezzaroba
25
LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”
VENEZIA
Anno Scolastico: 2012/2013 CLASSE: III B
Materia: LATINO - GRECO
Docente: TIZIANA VOI
RELAZIONE FINALE
Ho impartito l’insegnamento di Lingue e letterature classiche di Latino e Greco per tutto il triennio con regolarità e
continuità. Durante questo periodo la classe è venuta acquisendo una propria fisionomia, che si è maggiormente
assestata durante questo ultimo anno di corso.
Encomiabile il lavoro svolto da tutti coloro i quali hanno saputo, nella costruzione di un personale tessuto culturale,
affinare le proprie capacità critico-rielaborative e mettere a punto un corretto metodo di studio per un proficuo
approccio testuale, che ha permesso loro di affrontare con sicurezza e cognizione traduzioni impegnative dal punto di
vista contenutistico e strutturale.
Per capacità ed attitudini la classe si presenta differenziata: in generale ha seguito, pur con sfumature differenti, gli
insegnamenti di Latino e Greco, ottenendo in alcuni casi risultati ottimi ed in altri lusinghieri, soprattutto da parte di
quegli alunni che, sin dal primo anno, si sono impegnati con tenacia e costanza per consolidare o migliorare le proprie
conoscenze, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e strutturata.
Infine un numero, fortunatamente esiguo, di allievi, per soggettive difficoltà o per scarsa fiducia nei propri mezzi o per
una non particolare attitudine per tali discipline, si è appropriato di un disegno informativo essenziale con qualche zona
non portata a definitiva chiarezza, ma comunque nella valutazione complessiva nell’ambito della accettabilità.
Nel corso della II^ e della III^ Liceo alcuni allievi, quelli maggiormente portati ed interessati ad esperienze di
confronto con l’esterno, hanno partecipato ad alcuni certamina.
Nello specifico:
durante la II^ Liceo
Piccolo Agone Placidiano, bandito dal Liceo Classico “Dante Alighieri” di Ravenna: Ludovica Pelloso, Maria Rocchi,
Mila Schivardi, Gioia Stefinlongo.
durante la III^ Liceo
Certamen Lucretianum, presso Liceo “Leopardi-Majorana” di Pordenone: Mila Schivardi e Gioia Stefinlongo.
Certamen Classicum Foscarinianum-Magnum Certamen, presso Liceo “M.Foscarini” di Venezia: Maria Rocchi.
In Latino:
encomiabile è stato il lavoro svolto da coloro i quali hanno saputo, nella costruzione di un personale tessuto culturale,
affinare le proprie capacità critico-rielaborative e mettere a punto un corretto metodo di studio per un proficuo
approccio testuale, che ha consentito loro di affrontare con sicurezza e cognizione traduzioni impegnative dal punto di
vista contenutistico e strutturale.
Apprezzabile è stato lo sforzo di quegli alunni, che, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e
strutturata., sin dal primo anno si sono impegnati per consolidare o migliorare le proprie conoscenze; alcuni ora sanno
cogliere il senso del testo e riprodurlo con apprezzabile correttezza linguistica; una buona parte degli allievi è in grado
di affrontare con ordine un testo di moderata difficoltà, di analizzarlo e di tradurlo con una sostanziale fedeltà.
Nella differenziazione dei risultati di apprendimento e di conoscenza, un numero ristretto di allievi accompagna una
buona/ottima conoscenza del programma a doti critico-intellettive di buon livello ( 3 buoni e 3 ottimi); esiste una fascia
di alunni di cui si riconoscono la diligenza dello studio, la capacità di riorganizzare i temi proposti in modo
apprezzabile e la pertinenza delle considerazioni durante l’analisi testuale (12 alunni hanno ottenuto risultati
sufficienti o discreti). Qualcuno, a causa di un metodo non completamente proficuo nello studio e nell’applicazione,
non è riuscito ad acquisire completamente sufficienti competenze linguistiche nello scritto, conservando ancora
alcune fragilità, che tuttavia ha complessivamente compensato con una preparazione sufficiente ed apprezzabile
nell’orale.
In Greco:
sostanzialmente anche per questa disciplina si conferma quanto illustrato per il Latino, in modo particolare per quanto
riguarda gli esiti e le competenze dimostrate nelle prove scritte.
Pur con modulazioni differenti di apprendimento sono stati seguiti gli insegnamenti di questa disciplina, in cui
maggior interesse è stato manifestato per alcuni autori trattati nella Storia della Letteratura e per la tragedia tradotta.
In rapporto alla programmazione curricolare ed al possesso degli strumenti propri delle discipline e della capacità di
elaborazione personale sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termine di:
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CONOSCENZE
- conoscenza delle strutture sintattico-grammaticali
- conoscenza dei contenuti generali della disciplina in modo completo ed approfondito
- conoscenza degli argomenti letterari suddivisi per tipologia ed autori, corredate da letture testuali
COMPETENZE
- esposizione dei contenuti con lessico appropriato in modo chiaro e sicuro
- organizzazione del discorso secondo un ordine logico ed in modo articolato
- analisi e traduzione del testo proposto, inquadrandolo nell’ambito e nel periodo storico-lettario
CAPACITA’
- capacità di analisi, sintesi e rielaborazione dei dati acquisiti
- capacità di correlare argomenti ed informazioni
- capacità di motivare in maniera autonoma le relazioni tra argomenti
SCELTE PROGRAMMATICHE
Lo studio della letteratura è stato svolto partendo dalla centralità del testo e cercando di stabilire un equilibrio tra la
parte manualistica e quella antologica, operando una scelta di quei brani che potessero essere esemplificativi di quanto
esposto nella teoria.
Contestualmente alla trattazione letteraria dei vari autori, a corredo del manuale specifico, sono stati tradotti anche
passi tratti dal testo di versioni, assegnati con scadenza settimanale, opportunamente individuati ed intenzionalmente
utilizzati allo scopo di integrare quanto già analizzato in sede antologica in riferimento ai vari autori.
Frequenti, laddove ve ne sia stata la possibilità, gli accostamenti ed i riferimenti tra le due letterature classiche. Ad
esemplificazione: l’epigramma greco e la produzione di Marziale; le “Argonautiche “ di Apollonio Rodio e l’epica
nell’età dei Flavi; la storiografia di Polibio e quella di Tacito, il romanzo greco e le “Metamorfosi” di Apuleio
Particolare cura è stata rivolta durante la traduzione alla analisi delle strutture morfo-sintattiche, al registro linguistico,
allo stile ed al lessico.
METODI E STRUMENTI
Sono state privilegiate le lezioni frontali e le lezioni partecipate, una simulazione di seconda prova (Greco) ed due di
terza prova , nel primo quadrimestre Latino ( tipologia B), nel secondo quadrimestre Greco (tipologia B).
I mezzi usati sono stati per lo più testi e fotocopie.
Testi adottati:
per il Latino
G. Pontiggia - M.C. Grandi, LETTERATURA LATINA, vol. 3, Principato, 2006
G. C. Sannia, Auctor Lector, Simone 2010
G. Pisani, Il Libro dei Latini, Edizioni di Scuola e Cultura, 2009
Per il Greco:
G. Guidorizzi, LETTERATURA GRECA, Cultura Autori Testi, Dall’età ellenistica al Cristianesimo, vol. III,
Einaudi, 2011
R. Pompili, Il test di Greco, Cappelli, 2007
Tucidide, Contro i rivenditori di grano, a cura di R. Strumia, Edizioni di Scuola e Cultura, 2009
Euripide, Ecuba, a cura di A. Garzya, Dante Alighieri, 1998
VERIFICHE
Verifiche scritte
Per le verifiche sono state usate traduzioni, prove strutturate.
Alla data di stesura del documento sono state eseguite sei prove di traduzione dal latino e quattro dal greco, le prime
per entrambe le discipline sono state prove comuni (modalità già in vigore dalla I^Liceo) ed infine vi sarà un’altra
prova scritta di Greco e la simulazione di seconda prova, che sarà valutata come il settimo elaborato per il Latino.
Verifiche orali
27
Le verifiche orali sono state realizzate in forma di interrogazioni lunghe e brevi, in cui, se riguardavano traduzioni di
testi, alla contestualizzazione veniva fatta seguire l’analisi e poi la traduzione del brano per verificare le competenze
linguistiche e la capacità di cogliere gli aspetti contenutistici dello stesso. Se invece riguardavano la letteratura,
venivano privilegiate le esposizioni dei momenti storico-letterari, degli autori, della loro poetica e delle loro opere, a
corredo del brano in esame.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Prove orali: conoscenza della materia, contestualizzazione, capacità rielaborativa autonoma dei dati, capacità di
operare confronti e collegamenti, capacità di orientamento nelle traduzioni e di analisi sintattico-grammaticale,
chiarezza di esposizione e proprietà linguistico-tecnica.
Prove scritte: la valutazione di tali prove è stata operata sulla base dei descrittori presenti nella griglia di valutazione
della seconda prova, riportata nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Griglia di valutazione della
seconda prova scritta.
Le prove sono state valutate in riferimento alla scala valori 1-10.
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante
Tiziana Voi
28
TABELLA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE Indicatori
A:
Individuazione delle strutture
morfo-sintattiche
1-2
Lavoro nullo o non
svolto
3-4
Scarso
5-7
Gravemente Insufficiente
8-9
Insufficiente
10-11
Sufficiente
12
Discreto
13
Buono
14-15
Ottimo
B: Interpretazione e
comprensione
globale del testo
1-2 Lavoro nullo
o non
svolto
3-4 Scarso
5-7 Gravemente
Insufficiente
8-9 Insufficiente
10-11 Sufficiente
12 Discreto
13 Buono
14-15 Ottimo
C: Ricodificazione
in lingua italiana
1 Lavoro nullo
o non svolto
2 Scarsa/Gravemente
Insufficiente
3-4 Insufficiente
5-6 Sufficiente
7-8 Discreta/Buona
9 Ottima
D: Completezza
1-2 Testo affrontato in modo estremamente
lacunoso
3 Testo
affrontato in
modo molto lacunoso
4 Testo con un
certo numero
di lacune non superiori al
30 % del
testo
5 Testo lacunoso in alcuni
punti, ma in misura
limitata
6 Testo completo
Decimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5
Quindicesimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5
Decimi 6 6.5 7 7,5 8 8,5 9 9.5 10
Quindicesimi 10 10,5 11 11,5 12 12,5 13 13,5 14 14,5 15
TABELLA DI VALUTAZIONE PROVE ORALI
Competenze
linguistiche
espressive
Livello di
acquisizione delle
conoscenze
Capacità di utilizzare le
conoscenze acquisite
Capacità di
approfondimento
rielaborazione critica
Partecipazione alle dinamiche
relazionali del colloquio
1-
3
Espressione
scorretta
Assenza totale
di conoscenze
Assenza totale
di comprensione
Assenza totale
di esposizione
Assenza totale di
partecipazione
4
Esposizione povera
Conoscenze frammentarie
Comprensione confusa
Argomenti esposti in modo
mnemonico
Partecipazione superficiale
5 Espressione
elementare
Conoscenze
essenziali (guidato)
Conoscenze
globali (guidato)
Argomenti acquisiti
non approfonditi
Partecipazione guidata
6 Espressione corretta
Conoscenze essenziali
(autonomo)
Comprensione globale
(autonomo)
Capacità argomentativa
minima
Partecipazione autonoma
7 Espressione
appropriata
Conoscenze
chiave
Sviluppo delle
argomentazioni
Capacità di
gestione degli argomenti
Partecipazione autonoma
8 Espressione
appropriata
ed integrata
Conoscenze
approfondite
Collegamento
autonomo delle
conoscenze
Rielaborazione
autonoma delle
tematiche
Partecipazione autonoma
9
Espressione
sicura
Conoscenze
approfondite
Confronto
approfondito delle conoscenze
Approfondimento
critico degli argomenti
Partecipazione autonoma e
spontanea
10
Espressione
brillante e
personale
Conoscenze
personalizzate
Sintesi tra
conoscenze di
discipline diverse
Capacità di
esprimere giudizi
di valore argomentati
Partecipazione autonoma e
organizzata
Venezia 15 maggio 2013
L’insegnante
Tiziana Voi
29
PROGRAMMA DI LATINO
STORIA DELLA LETTERATURA
I testi sotto riportati sono stati analizzati solo in traduzione.
Quadro storico-culturale dal principato di Tiberio a quello di Nerone (p.6-36) 1
PERSIO (p.51) 1
Una dichiarazione di poetica (Choliambi) (p.91)
Sulla spiaggia di Luni, d’inverno (Saturae ,VI, 1-33) (p.101)
LUCANO (p.55) 2
La quercia ed il fulmine (Bellum civile, I, vv. 129-157) (p.103)
Macabro rito di negromanzia (Bellum civile, VI, vv. 719-830) (p.106)
Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage (Bellum civile, VII, vv.786-846) (p.114)
SENECA (p.152) 5
Solo la morte ci rende liberi (Cons. ad Marciam, 19, 3-20, 3) (p.178)
Dio è in noi (Epistula ad Lucilium 42,2-5) (p. 198)
L’esame di coscienza (De ira, 3, 36) (p.184)
Claudio sale in cielo (Apokolokynthosis, 5-7,1) (p.207)
Il furore di Medea (Medea, vv. 116-178) (p.212)
PETRONIO (p.222) 4
L’ingresso di Trimalcione (Satyricon, 32-34) (p.241)
Cena Trimalchionis: il lupo mannaro e altre storie (Satyricon, 61-64) (p.246)
La matrona di Efeso (Satyricon,, 110,6-113,2) (p.245)
La città rovesciata: Crotone (Satyricon, 116) (p.259)
Quadro storico-culturale del principato dei Flavi (p.266) 1
QUINTILIANO (p.273) 2
Vantaggi della scuola pubblica (Istitutio oratoria, I, 2,17-29) (280)
Lo stile corruttore di Seneca (Istitutio oratoria, X, 1, 123-131) (283)
MARZIALE (p.318) 3
La poetica (Epigrammata, X, 4 (d) (p.329)
La vita a Bilbili (Epigrammata, XII, 18) (p.333)
La sfilata dei delatori (Liber de spectaculis, 4) (p.334)
Spettacoli: un cruento pantomimo (Liber de spectaculis, 7) (p.335)
Epigrammi satirici (Epigrammata, I, 10 (a), 47 (b); II 38 (c); VIII, 10 (d); X, 8 (e); X, 91 (e) (p.337)
Lo sfratto di Vacerra (Epigrammata, XII, 32) (p.340)
Epigrammi funebri (Epigrammata, V, 34 e 37) (p.342)
Il pugnale di ghiaccio (Epigrammata, IV, 18) (p.344)
Marziale e Catullo (Epigrammata, I, 7; I, 32) (p.332)
GIOVENALE (p.346) 2
Una satira programmatica: facit indignatio versum (Saturae, I, 87; 147-171) (p.355)
La ridda infernale nelle strade di Roma (Saturae, III, 232-267) (p.362)
La letterata saccente e la dama che si fa bella (Saturae, VI, vv. 434-473) (p.364)
Quadro storico-culturale del principato da Traiano ad Adriano 1
PLINIO il GIOVANE (p.368) 2
Elogio di Traiano, il migliore degli imperatori possibili (Paneg. T. i., 64) (p.375)
Dalla villa in Tuscis: la mia giornata tipo (Epistulae, IX 36) (p.380)
TACITO (p.388) 5
Fierezza ed integrità delle donne germaniche (Germania, 18-19) (p.413)
Notizie dei confini del mondo (Germania, 46) (p.417)
Il proemio delle Historiae (Historiae, I, 1-3) (*) (p.418)
Il discorso di Galba a Pisone (Historiae,I, 16) (p. 422)
30
SVETONIO (p.442) 1
Ritratto di Caligola (De vita Caesarum, IV, 22) (p.451)
Morte e sepoltura di Caligola (De vita Caesarum, IV, 58-59) (p.453)
Quadro storico-culturale dell’età degli Antonini (p.456) 1
APULEIO (p.484) 5
Storia di Telifrone (Metamorphoseon, II, 19-30) (*) (p.508)
Metamorfosi di Lucio in asino (Metamorphoseon , III, 21-23) (*) ( p.514)
Amore e Psiche (Metamorphoseon, V, 21-23) (*) (p.519)
Apparizione di Iside (Metamorphoseon, XI, 1-7) (*) (p.526)
Nuova metamorfosi di Lucio e svelamento retrospettivo: il discorso del sacerdote di Iside
(Metamorphoseon, IX, 12-15) (*) (p.531)
TESTI
OVIDIO
Amores, I, 5: Un pomeriggio d’amore (p. 413)
Amores II, 13: Corinna rischia la vita (p. 421)
Ars amatoria II, vv.123-146: E’ il carattere che conquista (p.437)
Ars amatoria III, vv. 801-812 (p. 439)
SENECA
De brevitate vitae, 1, 1-4: La vita non è breve (p.300)
Epistula ad Lucilium, 41, 1-8: Il divino è in noi (p.305)
Epistula ad Lucilium, 47, 1-11: Gli schiavi sono uomini (p. 310)
Epistula ad Lucilium, 95, 51-53: La fratellanza (p. 323)
Epistula ad Lucilium, 59, 14-18 (p.319)
Naturales quaestiones, VI, 32, 9-10 (p. 334)
QUINTILIANO
Institutio oratoria, II, 2, 4-8 (p.341)
Institutio oratoria, X, 1, 19-21 (p.344)
Institutio oratoria, X, 10, 4-6 (p.345)
Institutio oratoria, X, 4, 1-2 (p. 346)
Institutio oratoria, X, 3, 23-25 (p. 346)
MARZIALE
Epigramma, XII, 57 (p.485)
Epigramma, X, 74 (p.488)
Epigramma, II, 38 (p.494)
Epigramma, VII, 94 (p. 497)
Epigramma, VIII, 79 (p. 498)
Epigramma, XII, 31 (p. 500)
Epigramma, XII, 58 (p. 501)
GIOVENALE
Satira IV, vv. 130-154 (p. 508)
TACITO
Agricola, 30: L’imperialismo romano (p. 179)
Agricola, 3: Finalmente si torna a vivere (in traduzione)
Agricola, 30-34: Discorsi di Calgaco ed Agricola (in traduzione)
Annales, VI, 22: La storia per Tacito (p.202)
Annales,XIV, 5: Un delitto imperfetto (p. 217) (*)
Annales, XV, 44: I Cristiani nella testimonianza di Tacito (in traduzione) (*)
Annales, XV, 57-58: Epicari, un esempio luminoso (p.224)
APULEIO
Metamorphoseon libri, I,1: L’incipit (p. 414) (*)
Metamorphoseon libri, XI, 2: Preghiera ad Iside (p. 418) (*)
Metamorphoseon libri, III, 24: La metamorfosi di Lucio in asino (p. 424) (*)
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante
Tiziana Voi
31
PROGRAMMA DI GRECO
STORIA DELLA LETTERATURA
I testi sotto riportati sono stati analizzati solo in traduzione.
L’oratoria: La nascita della retorica e l’oratoria giudiziaria (p.583) 1
LISIA (p.601)
Il racconto di Eufileto (Per l’uccisione di Eratostene, 6-26) (p.601) 4
L’arringa dell’invalido (Per l’invalido, 1-14; 21-27) (p.604)
La morte di Polemarco (Contro Eratostene, 4-26) (p.610)
ISOCRATE (p.619) 3
L’inferiorità dei barbari rispetto ai Greci (Panegirico, 150-152; 154-160) (p.626)
I principi della scuola isocratea (Antidosis, 180-192) (p.628)
DEMOSTENE (p.635) 3
L’indecisione degli Ateniesi (Terza Olintiaca, 1-12) (p. 641)
L’apologia di Demostene (Sulla corona, 168-180; 252-254; 263-266) (p. 649)
MENANDRO e la Commedia Nuova (p. 12) 3
I turbamenti di Cnemone (Dyscolos, atto I^, vv. 1-188) (p.31)
Il monologo di Cnemone (Dyscolos, atto III^, vv. (711-747) (p.36)
Quadro storico-culturale dell’Ellenismo 1
La poesia ellenistica (p.63)
CALLIMACO (p.65)
Il prologo dei Telchini (Aitia I, fr. 1, 1-38) (p.73) 4
Aconzio e Cidippe (Aitia III, fr. 67, 1-14; 75, 1-77) (p.76)
Epigrammi (p.99) 3
La ferita d’amore (A.P., XII, 134)
Il giuramento violato (A.P., V, 6)
La bella crudele (A.P., V, 23)
Fa girare la tua trottola (A.P., VV, 89)
Contro la poesia di consumo (A.P.. XII, 43)
Per l’amico Eraclito (A.P., VII, 80)
APOLLONIO RODIO (p. 156) 4
Le donne di Lemno (Argonautiche I, vv. 607-701) (p.164)
Ila rapito dalle Ninfe (Argonautiche I, vv.1207-1272) (p.167)
Il passaggio delle rupi Simplegadi (Argonautiche, II, vv. 549-606) (p. 175)
L’angoscia di Medea innamorata (Argonautiche, III, vv. 744-824) (p.177)
TEOCRITO (p.106) 4
L’incantatrice (Idillio II) (p.134)
Il Ciclope (Idillio XI) (p. 131)
Le Siracusane (Idillio XV) (p.138)
Ila (Idillio XIII) (p. 141)
L’epigramma (p.216)
L’epigramma arcaico (p. 229-232)
3
LEONIDA (Ant. Pal. VI 320; VII 472; VII 506; VII 715; VII 726; VII,295; VII, 625;665) (p.235)
ASCLEPIADE (Ant. Pal. V 7; V 85; V 169; V 153; V, 158; XII 46; V, 167; 189) (p.245)
MELEAGRO (Ant. Pal. V 175; V 174; V 151;152; V 179; VII 417; VII, 476) (p.236)
32
LUCILLIO (Ant. Pal. XI 81; XI 133; 192; 310) (p.265)
AGATIA (Ant. Pal. V 237; V 292) (p.254) (*)
PAOLO SILENZIARIO (An. Pal. V 250; V 258; V 283) (p.252) (*)
POLIBIO e la STORIOGRAFIA ELLENISTICA (p.278) 3
La battaglia del Trasimeno (Storie III, 83-84) (p.295) (*)
La teoria delle forme di governo (Storie VI, 3-5; 7-9) (p.282) (*)
Scipione e Polibio (Storie, XXXII, 9-10; 16 ) (p.313)
Scipione piange sulle rovine di Cartagine (Storie, XXXVIII, 22) (p- 315)
La scienza ellenistica (p. 340) 2
La letteratura dell’età imperiale (p.380) 1
La retorica (p.385) (*) 1
PLUTARCO (p.401) (*)
Clito e Callistene (Vita di Alessandro, 50-55) (p. 421) (*) 3
Vizi e virtù di Antonio (Vita di Antonio, 9; 25-29) (p. 436) (*)
Il suicidio degli amanti (Vita di Antonio, 76-77; 84-86) (p. 439) (*)
La grande Pan è morto (L’eclissi degli oracoli 16-18) (p.448) (*)
Il romanzo e l’epistolografia 1
LUCIANO e la SECONDA SOFISTICA (p.468) (*) 2
Le avventure della storia vera (Storia vera, I, 30-37) (p.468 (*)
Menippo nell’Ade ( Dialogo dei morti, 2;3) (p. 471) (*)
TESTI
LISIA: Contro i venditori di grano: 1-4.
EURIPIDE, Ecuba, vv. 59-153; 187-193; 218-250; 299-333; 583-725; 864-904; 1025-1046; 1240-1251.
NB: Gli autori e le voci contrassegnati da asterisco alla data della stesura dei presenti verbali non sono stati
ancora trattati.
Venezia, 15 maggio 2013
L’insegnante
Tiziana Voi
33
LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”
Classe 3 B Anno scolastico 2012-2013
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI STORIA
Obiettivi inizialmente prefissati
CONOSCENZE
Acquisizione di competenze storiografiche di base, attraverso l’uso corretto degli operatori cognitivi e la padronanza delle reti concettuali;
Acquisizione di strumenti interpretativi per riconoscere i fatti e i fenomeni storici e collocarli nella loro diversa dimensione temporale;
Comprensione della diversità culturale che caratterizza le diverse popolazioni;
Conoscenza delle strutture economiche e delle variabili che caratterizzano i processi di funzionamento dei sistemi economici;
Conoscenza dei modelli istituzionali di base e dei percorsi politici che hanno portato alla loro realizzazione o trasformazione;
Conoscenza delle correnti culturali e di pensiero che hanno avviato o influenzato i processi storici;
Conoscenza delle dinamiche sociali e delle relazioni tra classi e gruppi socialmente determinanti e/o emergenti;
Conoscenza dei principali fatti ed eventi della storia politica che abbiano avviato essenziali processi di trasformazione dell’assetto storico.
COMPETENZE
Saper riconoscere la struttura del fatto storiografico; Saper operare con le strutture del pensiero spazio-temporale proprie della storiografia;
Saper cogliere i mutamenti all’interno della complessità dei fatti e fenomeni storici;
Saper utilizzare i modelli storiografici come strumenti per riconoscere e comparare le diverse realtà storiche;
Saper utilizzare le griglie concettuali acquisite per decodificare una realtà storica complessa, riconoscendo in essa i processi di carattere politico, economico, sociale, ecc.;
Saper ricostruire, attraverso l’uso corretto degli operatori storiografici, le caratteristiche di una data epoca o periodo storico nelle loro linee essenziali e nelle loro strutture costitutive.
CAPACITA’
Capacità di esporre in modo chiaro e coerente le proprie argomentazioni, attraverso l’uso dei linguaggi specifici che caratterizzano i vari ambiti settoriali delle “storie”;
Capacità di rielaborare in modo sequenziale e critico le conoscenze acquisite anche in ambito interdisciplinare;
Capacità di sintetizzare, attraverso l’uso di mappe concettuali, tematiche e problematiche riguardanti una determinata epoca;
Capacità di leggere grafici e istogrammi relativi a dati quantitativi;
Capacità di riconoscere e istituire corretti nessi analogici o differenziali tra diversi fenomeni storici;
Capacità di istituire corrette sequenze diacroniche tra i fatti storici;
Capacità di organizzare le conoscenze specifiche acquisite per costruire reti concettuali in ambito sincronico anche a livello interdisciplinare.
34
Lavoro svolto e obiettivi raggiunti
Ho insegnato nella classe per l’intero triennio, senza interruzioni, potendo quindi la classe giovarsi della continuità didattica, specialmente dal punto di vista metodologico e degli obiettivi richiesti. A fronte di questa condizione positiva non va comunque sottaciuta l’esistenza, specialmente nel corso di questo anno scolastico, di alcuni problemi legati a un certo numero di interruzioni della normale attività didattica, dovute alle più svariate ragioni, acuite dalla non perfetta distribuzione dell’orario didattico settimanale (con ovvio riferimento all’intero orario di sei ore, comprendente quindi le due materie); ne è quindi risultata, in particolare nel secondo quadrimestre, una qualche frammentarietà nell’azione didattica.
Questa azione pertanto non ha potuto svolgersi efficacemente oltre una certa misura, tenendo conto del profilo particolare della classe. In essa sono infatti sicuramente presenti, come è d’altra parte normale che accada, elementi di sicuro valore, caratterizzati dalla solida preparazione e dalla serietà nello studio e nella cura degli impegni scolastici. Purtroppo questi elementi solo raramente sono riusciti a svolgere un ruolo di stimolo e traino per il resto della classe, che è risultata non sempre pronta a reagire agli stimoli didattici e più generalmente culturali che le sono stati proposti, manifestando una certa carenza di interessi e propositività (questa è, almeno, l’impressione risultatane). E’ un po’ sconcertante il fatto che la classe nel corso dell’ultimo anno non sia riuscita ad avere quella crescita auspicabile, denotando al contrario difficoltà crescenti nello studio; in particolare, non è stato agevole affrontare moli di studio di una certa ampiezza. Si è quindi spesso reso necessario procedere in modo analitico nella trattazione dei diversi argomenti; questa notazione vale per entrambe le materie.
Soltanto un accenno poi, in questa sede, a una questione che meriterebbe ben altro spazio, e cioè il fatto che le giovani generazioni incontrano una serie di difficoltà nello studio della filosofia ma soprattutto della storia. Anche questo ha contribuito a rallentare l’andamento del corso. Le valutazioni, peraltro, hanno tenuto conto di tale difficoltà e hanno valorizzato, laddove è stato possibile, l’impegno personale. Va infatti anche detto che gli alunni nel loro complesso hanno sempre curato di prepararsi adeguatamente agli appuntamenti di verifica, noti peraltro a loro con notevole anticipo.
Le osservazioni precedenti contribuiscono a spiegare la natura e consistenza dei programmi svolti, che non sono riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi “quantitativi” che ci si era prefissati all’inizio dell’anno. Se per filosofia in realtà il programma è poi risultato essere tutto sommato un programma “standard” di una classe terminale (si sono solo sacrificati un paio di autori novecenteschi, Dewey e Wittgenstein, inizialmente inseriti nel programma, oltre a Freud), l’insegnamento di storia ha invece maggiormente risentito di questo, dovendo dedicare una parte del programma all’Ottocento e limitandosi, per il Novecento, alla prima metà del secolo. Questo si è verificato, oltre che per i problemi sopra accennati, per la natura imprescindibilmente diacronica dell’insegnamento della storia, come d’altra parte di quello di filosofia, che, a parere dello scrivente, non consente agevoli “sacrifici” di temi e argomenti indispensabili per la corretta comprensione dei periodi successivi, oltre che per la loro importanza intrinseca.
Gli obiettivi didattici sopra indicati sono stati raggiunti, mediamente, nella misura seguente:
- gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati raggiunti; - degli obiettivi riferiti alle competenze, sono da considerare mediamente raggiunti i primi tre,
non sempre raggiunti gli altri; - anche gli obiettivi riferiti alle capacità si possono considerare raggiunti in misura
mediamente adeguata.
35
CONTENUTI DISCIPLINARI Modulo 1
La restaurazione europea e il Risorgimento Restaurazione e liberalismo La prima fase del Risorgimento italiano L’Italia dal Risorgimento all’unificazione
Modulo 2
Il lungo Ottocento Il nazionalismo
La società borghese e industriale Oriente e Occidente Modulo 3
Verso il Novecento L’età del liberalismo classico L’Europa dal liberalismo alla democrazia Modulo 4
Passaggio verso il nuovo secolo Espansione economica e imperialista L’età giolittiana Modulo 5
La Grande Guerra e il primo dopoguerra La prima guerra mondiale Il dopoguerra Modulo 6
L’età dei totalitarismi Le origini del fascismo Dall’Europa al mondo Verso una nuova guerra mondiale Il fascismo in Italia Vigilia di guerra Modulo 7
Il conflitto La seconda guerra mondiale (1939-1942)
La seconda guerra mondiale (1942-1945)
Metodologia impiegata
Si è utilizzato prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di discussione.
Mezzi
manuale in adozione: De Luna-Meriggi-Albertoni, La storia al presente, Paravia.
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Tipologia delle prove di verifica
Sono state effettuate verifiche orali e scritte su porzioni del programma di una certa ampiezza, formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare in forma breve e non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione posseduto dagli alunni.
Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di verifica formale.
Criteri di valutazione
Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del Documento). In occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia semplificata formata da quattro indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità critica, esposizione) e altrettanti descrittori di livello (insufficiente – sufficiente – discreto – buono), assegnando il punteggio direttamente in quindicesimi (quattro indicatori sufficienti = 10, quattro indicatori buoni = 15). Venezia, 15 maggio 2013 Federico Andreolo
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LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”
Classe 3 B Anno scolastico 2012-2013
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI FILOSOFIA
Obiettivi inizialmente prefissati
CONOSCENZE
Conoscenza degli snodi fondamentali del pensiero filosofico della tarda età moderna e dell’età
contemporanea;
Conoscenza dell’impianto concettuale e delle categorie proprie degli autori e dei movimenti considerati;
Conoscenza dei rapporti intercorrenti fra il pensiero filosofico trattato e il più generale quadro storico.
COMPETENZE
Essere in grado di analizzare e riformulare in modo coerente la struttura dell’argomentazione
filosofica;
Essere in grado di comprendere il linguaggio specifico e di utilizzarlo in modo pertinente;
Essere in grado di concettualizzare una corrente di pensiero;
Organizzare in nuclei tematici i nodi concettuali.
CAPACITA’
Saper sviluppare correttamente i meccanismi di analisi;
Saper costruire i meccanismi della temporalità;
Saper costruire concetti astratti;
Saper usare i meccanismi di sintesi.
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CONTENUTI DISCIPLINARI
Dall’illuminismo al criticismo kantiano Illuminismo (3 ore)
I caratteri generali della cultura illuministica Rousseau (2 ore)
Il pensiero politico e sociale Hume (2 ore)
L’empirismo, la gnoseologia Kant (12 ore)
Cenni sul periodo pre-critico; il criticismo: Critica della ragion pura, Critica della ragion pratica, Critica del giudizio
Il romanticismo e l’idealismo tedesco Romanticismo (3 ore)
I caratteri generali della cultura romantica Fichte (5 ore)
L’idealismo: la Dottrina della scienza. Il pensiero politico dalla fase giusnaturalista ai Discorsi alla nazione tedesca Hegel (12 ore)
Cenni sul periodo giovanile.Dialettica, razionalità e realtà. La Fenomenologia dello spirito. Il sistema: Logica (genera- lità), Filosofia della natura, Filosofia dello spirito.
La reazione antihegeliana Schopenhauer (3 ore)
Il mondo come volontà e rappresentazione. Kierkegaard (3 ore)
L’esistenzialismo kirkegaardiano. Angoscia e scelta. Feuerbach (2 ore)
Il rovesciamento dell’hegelismo: la fondazione dell’an- tropologia religiosa.
Il positivismo e Marx Positivismo (2 ore)
I caratteri generali della cultura positivista. Gli aspetti fondamentali del pensiero di Comte. Marx (6 ore)
Gli scritti giovanili. Il materialismo storico. L’analisi del capitalismo.
39
Nietzsche e la crisi della cultura europea
Nietzsche (5 ore) La Nascita della tragedia. La concezione della storia e
la fase illuministica. Il mito dell’Übermensch.
Lavoro svolto e obiettivi raggiunti
Anche per filosofia vale quanto evidenziato per storia, alla cui relazione si rimanda. Riguardo agli obiettivi raggiunti, si precisa come segue:
- gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati raggiunti per la totalità della classe;
- gli obiettivi riferiti alle competenze sono stati mediamente raggiunti; - gli obiettivi riferiti alle capacità sono stati mediamente raggiunti.
Metodologia impiegata
Si è utilizzata prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di feedback e discussione.
Mezzi
manuale in adozione: Cioffi-Gallo-Luppi-Vigorelli-Zanette, Diálogos, Bruno Mondadori.
Fotocopie.
Tipologia delle prove di verifica
Sono state effettuate verifiche orali e scritte su porzioni del programma di una certa ampiezza, formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare in forma breve e non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione posseduto dagli alunni. Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di verifica formale.
Criteri di valutazione
Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del Documento). In occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia semplificata formata da quattro indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità critica, esposizione) e altrettanti descrittori di livello (insufficiente – sufficiente – discreto – buono), assegnando il punteggio direttamente in quindicesimi (quattro indicatori sufficienti = 10, quattro indicatori buoni = 15). Venezia, 15 maggio 2013
Federico Andreolo
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LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”
VENEZIA
ANNO SCOLASTICO: 2012-2013 CLASSE III B
Materia: Lingua e civiltà Inglese
Docente: Giorgia Caprani
RELAZIONE FINALE
Ho insegnato in questa classe per tutto il quinquennio, sia al ginnasio che al liceo, ed ho avuto con
gli studenti un buon rapporto. Nel corso di questi cinque anni, ho cercato di aiutare gli alunni in
difficoltà a colmare almeno in parte le loro lacune e, nel contempo, di stimolare gli alunni con
competenze buone o ottime a procedere ad uno studio sempre più personale ed individualizzato,
attraverso la presentazione di elaborati e il richiamo al colloquio durante le lezioni. Nella classe,
infatti, i livelli di competenza e di profitto al termine del quinquennio non sono omogenei. Vi sono
studenti che hanno sempre saputo contribuire proficuamente alle attività didattiche, con interventi
puntuali e di stimolo alla discussione, e che sono giunti ad ottenere ottimi risultati. Accanto a
questi, vi è un numero consistente di alunni il cui percorso non è sempre stato omogeneo ma che
comunque al termine del percorso liceale hanno acquisito competenze e conoscenze soddisfacenti.
In un esiguo numero di alunni, infine, e nonostante l’impegno in alcuni casi dimostrato,
permangono lacune linguistiche, sebbene il profitto complessivo possa dirsi sufficiente.
Nel corso del triennio si sono effettuate lezioni in codocenza con un insegnante madrelingua
inglese, volte a preparare gli alunni alle certificazioni FCE e CAE, da loro poi conseguite nel corso
del quarto e quinto anno di scuola.
Per ciò che concerne lo studio della letteratura, la classe ha sempre seguito con interesse le mie
proposte, in alcuni casi applicandosi ad uno studio approfondito e giungendo ad una analisi
meditata e personale dei testi letterari da me proposti. Nel corso della presentazione di periodi e
autori letterari, si è cercato di partire dal testo letterario in esame e da questo desumere elementi di
rilevanza stilistica e/o storico-culturale. Minore attenzione è stata rivolta agli aspetti più
propriamente biografici in relazione ai vari autori, se non quando strettamente connessi alla
comprensione del testo analizzato. Il programma risulta ridotto rispetto a quanto programmato
all’inizio dell’anno a causa dei numerosi impegni curricolari ed extra-curricolari (conferenze,
orientamento in uscita, simulazioni di prove d’esame, viaggio di istruzione) che hanno coinvolto la
classe e che spesso coincidevano con l’orario delle lezioni di inglese.
Nel corso dell’anno gli studenti hanno assistito ad una rappresentazione di Waiting for Godot in
lingua inglese (Palchetto Stage).
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Gli studenti conoscono le principali caratteristiche socio-culturali e letterarie dei periodi affrontati
nei diversi moduli. Dei testi analizzati conoscono il contenuto letterale, un sintetico riassunto
dell’opera da cui sono tratti, il genere letterario a cui tale opera appartiene, le sue caratteristiche
formali e in quale rapporto essa si pone con il tema del modulo in cui è inserita.
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COMPETENZE E CAPACITA'
Sebbene non sia facile generalizzare in quanto i livelli di competenza all’interno della classe sono
disparati, con competenze ancora lacunose mentre in altri casi si raggiungono livelli molto buoni,
quasi tutti gli studenti sono in grado di
Analizzare e commentare i testi in modo semplice, dal punto di vista sia contenutistico sia
formale
Contestualizzare il brano all’interno dell’opera, l’opera all’interno del periodo e del modulo
tematico di appartenenza
Quando il brano e/o l’autore ne offrono lo spunto, stabilire gli opportuni collegamenti con
altri autori all’interno del programma disciplinare
Esprimersi in lingua straniera, scritta e orale, in modo semplice e comprensibile
Comprendere globalmente messaggi orali autentici in L2
Interagire in un colloquio in lingua straniera con la docente su argomenti preparati in
precedenza
Alcuni studenti sanno operare connessioni tra percorsi didattici di diverse aree disciplinari,
esprimendosi con un buon livello di competenza linguistica.
CONTENUTI DISCIPLINARI (Le parti di programma contrassegnate con asterisco sono ancora da completare in data 15
maggio 2013)
Il computo delle ore di lezione dedicate a ciascun modulo non tiene conto delle ore che hanno
impegnato la classe in verifiche scritte/orali, né delle ore in codocenza dedicate alle certificazioni.
Dal libro di testo Making Waves, Zanichelli, e da materiali prodotti dalla docente, lettura e analisi
dei seguenti periodi, autori e brani:
MODULO 1. The Romantic Age (14 ore)
An introduction to the period (pp.276-85)
Romantic Poetry:
Lyrical Ballads: S.T. Coleridge: “Genesis of the Lyrical Ballads” (p.
256)
W. Wordsworth, passages from “A Preface to the
Lyrical Ballads” (p. 251 e 254)
W. Wordsworth, The Solitary Reaper (pp.253-54)
S.T. Coleridge, The Rime of the Ancient Mariner. Agli alunni è stato
consegnato il testo completo in lingua inglese in fotocopia, in modo da
far loro comprendere l’intero percorso del viaggio del Mariner.
Nell’analisi ci si è però concentrati soprattutto sulla parte iniziale e su
quella finale.
G. Byron “The Byronic Hero” (testi in fotocopia da Lara e Manfred, per
desumere le caratteristiche del personaggio)
P.B. Shelley : Ode To the West Wind (testo completo, in fotocopia)
“The Role of Poetry” (p. 275)
J. Keats, Ode to a Grecian Urn (pp. 267-69; p. 271)
42
MODULO 2. The Victorian Age (10 ore)
An introduction to the period: pp. 326-328; pp. 332-337; pp. 373-381
The Novel:
E. Brontë: Wuthering Heights, “Nelly, I am Heathcliff” (p. 309).
Landscape in Austen and E. Brontë: a comparison (fotocopia)
C. Dickens (pp. 353-54)
Oliver Twist, “Oliver Wants Some More!” pp. 339-342)
Hard Times, “Coketown” (pp.351-352)
Bleak House, “Fog in London” (fotocopia)
MODULO 3. The Late Victorian Period (9 ore)
An introduction to the period, pp. 426-433
Late Victorian Fiction: R.L. Stevenson: from The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde:
“H. Jekyll's Full Statement of the Case” pp.388-390
O. Wilde: from The Picture of Dorian Gray:
“Life as the Greatest of the Arts” pp.393-395;
“The Preface”, pp. 400-401
Victorian Drama: O. Wilde, The Importance of Being Earnest (film)
dal testo: “The Interview”, pp. 406-409
MODULO 4. The Twentieth Century (vol.2) (10 ore)
Experimentation in Fiction:
The Modernist Years 1900-1939, pp. 560-63, pp.505-09
J. Joyce, life and works , pp. 568-69
Dubliners (lettura integrale di alcuni racconti assegnata per l'estate 2012)
Notes on: origins, structure, style, themes, purpose
from Dubliners: “Eveline”, pp. 511-514
Ulysses: structure, themes and narrative method. The Homeric Framework.
The Interior Monologue
from Ulysses: “Molly's Monologue”, pp. 515-517
“Joyce's scheme for Ulysses”, pp. 518-19
Finnegans Wake: a few notes on language and structure
*Modernism in Poetry: Notes on Modernist Poetry (p. 563; p. 566)
E. Pound and Imagism: “In A Station of the Metro”
T.S.Eliot: from The Waste Land, “April is the cruellest month”, pp.553-554
Si sono effettuate 7 ore in codocenza con un esperto madrelingua inglese, a completamento del
percorso iniziato in prima liceo e volto a consolidare la conoscenza della lingua in ambiti diversi da
quello strettamente letterario e fornire un ulteriore supporto agli studenti che intendessero sostenere
l’esame di certificazione linguistica FCE/CAE. Tutti gli studenti che hanno sostenuto l’esame
hanno conseguito la certificazione FCE o CAE.
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METODI
Lezione frontale e dialogata. I contenuti delle lezioni ed i testi in esse analizzati, qualora non
presenti nel testo in adozione, sono stati forniti agli allievi in fotocopia.
Nella presentazione dei materiali si è preferito basarsi ove possibile sull’analisi dei testi e dei
materiali presentati per la discussione, cercando di far si che gli studenti inferissero gli elementi
formali e di contenuto relativi al testo in esame ed al periodo a cui apparteneva.
Per ciò che concerne le notazioni morfosintattiche, esse sono state affrontate in relazione agli
elaborati prodotti durante l’anno dagli studenti (verifiche, simulazioni), ogni qualvolta se ne è
evidenziata la necessità.
MEZZI
Si sono utilizzati principalmente i libri di testo in adozione, materiale in fotocopia e LIM.
ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI
Oltre al PET, conseguito da molti studenti della classe in quinta ginnasio, i seguenti studenti hanno,
nel corso del triennio, conseguito più alte certificazioni linguistiche:
FCE: Capovilla, Semenzato, Zelante. Guadagnini sosterrà l’esame nella sessione di giugno
CAE: Bonsi, Lazzarin, Pelloso, Schivardi, Sperti
IELTS (grade 7): Longanesi Cattani
Numerosi studenti di questa classe hanno partecipato alle vacanze studio organizzate dall’Istituto a
Dublino (quarta e quinta ginnasio) e a Oxford ( seconda liceo)
L’alunna Ludovica Pelloso ha partecipato allo scambio, organizzato dal nostro Liceo, con
Genazzano College di Melbourne, Australia nell’estate 2012, frequentando l’istituto australiano da
fine luglio all’inizio di settembre, ospite della famiglia di una studentessa australiana.
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante
Giorgia Caprani
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Relazione finale del docente
Materia: Fisica Docente: Giovanni Dal Bo
Classe: III B Anno scolastico: 2012/2013
Obiettivi Raggiunti:
Conoscenze
Contenuti fondamentali della termologia, della termodinamica, dell’elettrologia e del magnetismo fino alla
circuitazione del campo magnetico.
Competenze
Una buona parte degli studenti è in grado di ricavare con sufficiente sicurezza i principali risultati raggiunti, seguendo
schemi preimpostati. Un nucleo più ristretto esprime i contenuti con correttezza e proprietà.
Capacità
Le capacità di elaborazione personale dei contenuti della materia e di utilizzo delle conoscenze matematiche per la
risoluzione di problemi elementari, sono nel complesso discrete e in taluni casi buone.
Osservazioni:
Il livello di preparazione conseguito dalla classe è nel complesso soddisfacente: parte degli alunni ha manifestato
interesse e si è adeguatamente applicata nello studio domestico conseguendo un profitto buono e talvolta ottimo; un
altro gruppo, pur partecipando al dialogo educativo, si è applicato a fasi alterne nello studio ottenendo un profitto nel
complesso più che sufficiente; alcuni, infine, non hanno ritenuto di partecipare neanche passivamente alle lezioni
dedicando alla materia uno studio mirato al conseguimento della sufficienza.
Il programma previsto verrà svolto integralmente. Dei fenomeni fisici trattati ho cercato di indagare più l'aspetto
qualitativo che quello quantitativo, istituendo eventualmente nessi, analogie e discordanze, il tutto senza rinunciare ad
un adeguato formalismo matematico: ogni formula proposta è stata ricavata e giustificata, riportando i passaggi
algebrici necessari.
Contenuti disciplinari:
Termologia
Temperatura; termometro; dilatazione termica nei solidi, liquidi e gas.
Leggi di Boyle e Gay-Lussac; temperatura assoluta; equazione di stato del gas perfetto.
Calore e lavoro; capacità termica; calore specifico; propagazione del calore; cambiamenti di stato.
Teoria cinetica dei gas; legge di Clausius; interpretazione cinetica della temperatura.
Trasformazioni termodinamiche reali e quasistatiche; energia interna; lavoro; primo principio della termodinamica;
calori specifici a pressione costante e a volume costante del gas perfetto; trasformazioni adiabatiche.
Macchine termiche; enunciati del secondo principio della termodinamica secondo Kelvin e Clausius.
Rendimento di una macchina termica; trasformazioni reversibili e irreversibili; teorema di Carnot; ciclo di Carnot.
Disuguaglianza di Clausius; definizione di entropia; entropia di sistemi isolati e non isolati; equazione di Boltzmann;
terzo principio della termodinamica.
Elettromagnetismo
Modalità di elettrizzazione; conduttori e isolanti; carica elettrica; legge di Coulomb.
Campo elettrico; linee di campo; flusso del campo elettrico attraverso una superficie; teorema di Gauss per il campo
elettrico.
Energia potenziale elettrica; potenziale elettrico; deduzione del campo elettrico dal potenziale; circuitazione del campo
elettrico statico.
Conduttori in equilibrio elettrostatico; capacità elettrica; condensatori.
Corrente elettrica; prima legge di Ohm; leggi di Kirchhoff; effetto Joule; forza elettromotrice; conduttori metallici;
seconda legge di Ohm; estrazione degli elettroni da un metallo; conducibilità nei gas; raggi catodici.
Fenomeni magnetici fondamentali; forze tra magneti e correnti e tra correnti: esperienze di Oersted, Faraday e Ampère;
forza magnetica su un filo percorso da corrente; campo magnetico di un filo percorso da corrente: legge di Biot-Savart;
motore elettrico; amperometro e voltmetro.
Forza di Lorentz; moto di una carica in un campo magnetico; flusso e circuitazione del campo magnetico.
45
Relazione finale del docente
Materia: Matematica Docente: Giovanni Dal Bo
Classe: III B Anno scolastico: 2012/2013
Obiettivi Raggiunti: Conoscenze Concetti fondamentali dell’Analisi Matematica delle funzioni reali di variabile reale: proprietà e calcolo dei limiti,
proprietà delle funzioni continue, calcolo differenziale, studio del grafico di una funzione, integrali indefiniti e definiti
di semplici funzioni.
Competenze
Una buona parte degli studenti è in grado di ricavare con sufficiente sicurezza i principali risultati raggiunti, seguendo
schemi preimpostati. Un nucleo più ristretto esprime i contenuti con correttezza e proprietà.
Capacità
Le capacità di elaborazione personale dei contenuti della materia e di sintesi degli argomenti studiati per la
determinazione del grafico di una funzione o dell’area da essa delimitata, sono nel complesso discrete e in taluni casi
buone.
Osservazioni: Il livello di preparazione conseguito dalla classe è nel complesso soddisfacente: parte degli alunni ha manifestato
interesse e si è adeguatamente applicata nello studio domestico conseguendo un profitto buono e talvolta ottimo; un
altro gruppo, pur partecipando al dialogo educativo, si è applicato a fasi alterne nello studio ottenendo un profitto nel
complesso più che sufficiente; pochi, infine, non hanno ritenuto di partecipare neanche passivamente alle lezioni
dedicando alla materia uno studio mirato al conseguimento della sufficienza.
Il programma previsto è stato svolto integralmente.
Contenuti disciplinari:
Funzioni
Definizione di funzione reale di variabile reale. Tipologie di funzioni. Proprietà delle funzioni: iniettiva, suriettiva,
biiettiva, crescente, decrescente, periodica, pari, dispari. Dominio di una funzione.
Limiti
Topologia della retta. Definizioni di limite finito/infinito per x tendente ad un valore finito/infinito. Teorema di unicità
del limite, Teorema della permanenza del segno*, Teorema del confronto. Operazioni con i limiti. Calcolo dei limiti.
Forme indeterminate. Limiti notevoli.
Funzioni continue
Definizione di continuità in un punto e in un intervallo. Teorema dei valori intermedi*, Teorema di Weierstrass*,
Teorema di esistenza degli zeri*. Punti di discontinuità. Asintoti e loro ricerca.
Derivate
Retta tangente ad una curva. Rapporto incrementale. Derivata in un punto e suo significato geometrico. Funzione
derivata. Derivate fondamentali. Regole di derivazione. Teorema di Rolle, Teorema di Lagrange, corollari del Teorema
di Lagrange, Teorema di De L’Hospital*. Ricerca di massimi, minimi e flessi mediante lo studio del segno della
derivata prima e seconda. Studio di una funzione e determinazione del suo grafico.
Integrali
Funzione primitiva. Integrale indefinito. Proprietà degli integrali indefiniti. Integrali indefiniti immediati (escluse le
funzioni circolari inverse). Integrali la cui primitiva è una funzione composta. Integrazione per parti. Area del
trapezoide. Integrale definito. Proprietà dell’integrale definito. Teorema della media. Funzione integrale. Teorema
fondamentale del calcolo integrale. Calcolo dell’integrale definito. Calcolo delle aree di superfici piane.
* Solo enunciato.
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE A.S. 2012/2013
DOCENTE: Angelo Paloschi
MATERIA: Scienze
CLASSE: 3 a B
In relazione alla programmazione curricolare, gli allievi con una preparazione completa avranno raggiunto, entro
la fine dell’anno scolastico, i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Astronomia: descrivere i metodi per misurare le distanze dei corpi celesti e per classificare le stelle; descrivere le fasi
dell’evoluzione stellare; illustrare le teorie e le leggi che sono state elaborate per spiegare i fenomeni astronomici (teoria
del Big Bang, legge di Hubble, leggi di Keplero e di Newton); descrivere i moti della Terra nello spazio e le loro
conseguenze.
Geologia: definire le caratteristiche di un minerale; descrivere i criteri di classificazione dei minerali; distinguere i
diversi tipi di rocce magmatiche in base ai processi che portano alla loro formazione; spiegare il ciclo litogenetico.
Spiegare il meccanismo che origina i terremoti e il modo con cui si propagano; conoscere i metodi per classificare
l’intensità di un terremoto; descrivere i fenomeni vulcanici e plutonici e interpretarli alla luce del tipo di magma
coinvolto; descrivere gli strati interni del pianeta Terra; illustrare i fondamenti della teoria della Tettonica a placche;
descrivere le caratteristiche delle placche; conoscere la dinamica e le strutture dei margini di placca; conoscere le cause
del vulcanismo intraplacca; descrivere i processi di formazione delle montagne.
COMPETENZE E CAPACITÀ
Utilizzare in modo appropriato e significativo un lessico astronomico e geologico fondamentale.
Raccogliere dati (sia tramite osservazioni e misurazioni dirette, in laboratorio e sul campo, sia mediante
consultazione di manuali, testi, riviste, strumenti multimediali) e porli in un contesto coerente di conoscenze e in un
quadro plausibile di interpretazione.
Riflettere sui percorsi storici, sull’applicazione del metodo scientifico, sul progressivo sviluppo di tecniche e
strumenti che hanno caratterizzato le scoperte in campo astronomico e geologico.
Individuare categorie per caratterizzare oggetti astronomici e geologici (corpi celesti, rocce, minerali) sulla base di
analogie e differenze.
Collocare le conoscenze acquisite circa gli oggetti e i fenomeni studiati all’interno del contesto più ampio
dell’evoluzione del cosmo.
Saper interpretare criticamente i messaggi dei mass media in tema di scienza, natura, ambiente.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Astronomia: Introduzione all’astronomia: La luce, caratteristiche delle onde e dello spettro elettromagnetico; strumenti per
osservare; luminosità e intensità; spettroscopia, righe di Fraunhofer, modello del corpo nero, curve di Plank, picco di
emissione e temperatura; quanti di luce, emissione ed assorbimento; l’effetto doppler e il red shift. Capitolo 1A,
paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,10. Modelli geocentrici ed eliocentrici, modello tolemaico, modelli copernicano e tychonico;
leggi di Keplero, legge di gravitazione universale. Capitolo 4A, paragrafi 1,2,3,4,5,6.
I moti del pianeta Terra: Rotazione e conseguenze (dì e notte, maree, moto diurno degli astri, correnti atmosferiche e
marine); prove della rotazione (effetto Coriolis, esperienza di Guglielmini, prova di Foucault). Rivoluzione, stagioni,
solstizi ed equinozi; irraggiamento e temperatura dell’aria. La parallasse annua come prova della rivoluzione; misura di
distanze e parsec. Moti millenari: moto della linea degli apsidi, precessione luni-solare e precessione degli equinozi,
variazione dell’eccentricità dell’orbita, inclinazione dell’asse di rotazione. Moti millenari e glaciazioni, teoria di
Milankovic. Capitolo 5A, paragrafi 1,2,3,4,5,10,11,12,13,14.
Le stelle: La classificazione delle galassie e la Galassia; le stelle, magnitudine apparente e assoluta, classi spettrali,
massa e dimensioni; il diagramma H-R. L’evoluzione stellare, nebulose, protostelle, fase di stabilità, giganti, nebulose
planetarie, supernove, nane bianche, stelle a neutroni e buchi neri. Stelle variabili, cefeidi, novae. Ammassi stellari
aperti e globulari. Capitolo 9A, paragrafi 1,2 (senza la formula di Pogson a memoria), 3 (senza le formule), 4,5,6,7
(senza la formula della magnitudine delle cefeidi a memoria), 8. Il cosmo: Cenni alla struttura della nostra Galassia. Cenni alla classificazione delle galassie e ai loro raggruppamenti.
Cosmologia, legge di Hubble ed espansione dell’universo. L’origine dell’universo e il Big bang; la radiazione cosmica
di fondo, le abbondanze chimiche nell’universo. Ipotesi sul futuro, parametro di densità ed energia oscura. Capitolo
10A, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8.
47
Geologia:
La nascita della Terra: La Terra primordiale, il surriscaldamento e la catastrofe del ferro; la zonazione chimica della
Terra, la terra come sistema di sfere. Capitolo 1B, paragrafi 4,5,6,7,8.
I minerali e le rocce: Elementi chimici della crosta terrestre, minerali, abito cristallino, reticoli, celle elementari.
Coordinazione e carica elettrica nei reticoli. Proprietà fisiche, colore, peso specifico, sfaldatura, durezza. Polimorfismo,
isomorfismo, vicarianza. Criteri di classificazione, ione silicato e classificazione dei silicati. Silicati mafici e felsici.
Minerali non silicati. Le rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Tessitura e struttura. Il ciclo litogenetico.
Capitolo 2B, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14.
I terremoti: Profondità degli ipocentri, teoria del rimbalzo elastico, epicentri. Classificazione delle onde sismiche;
tsunami. Sismografi, sismogrammi, dromocrone e determinazione dell’epicentro. Distribuzione degli epicentri sulla
Terra. Energia, magnitudo e scala Richter. Intensità, scala MCS, isosisme. Previsione e prevenzione dei terremoti.
Sismicità in Italia. Capitolo 4B, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12.
L’interno della Terra: La struttura a strati concentrici, il campo gravitazionale, le superfici di discontinuità; crosta,
mantello, nucleo; litosfera, astenosfera e mesosfera. Calore interno, gradiente geotermico e geoterma. La struttura della
crosta. Forza di gravità, principio dell’isostasia. Campo magnetico terrestre, declinazione, inclinazione, intensità;
paleomagnetismo, magnetizzazione delle rocce; inversioni di polarità, stratigrafia magnetica. Capitolo 5B, paragrafi
1,2,5,6,7,8,9,10,11.
Il processo magmatico e le rocce ignee: Rocce effusive e intrusive, gradiente geotermico e gradiente geobarico.
Composizione chimica e temperatura del magma, lava, volatili, densità e viscosità, magmi acidi e basici. Genesi dei
magmi, solidus e fattori di fusione delle rocce; magmi primari, anatessi, comportamento dei magmi con la risalita.
Cristallizazione magmatica, serie di Bowen, cristallizzazione frazionata e differenziazione magmatica. Tessitura delle
rocce ignee, rocce felsiche e mafiche, riconoscimento delle rocce. Le strutture intrusive: plutoni, batoliti, corpi
ipoabissali. I laccoliti euganei (visita guidata sul territorio). Capitolo 6B, paragrafi 1,2,3,4,5,7.
I vulcani: Distribuzione sulla Terra, struttura dell’apparato vulcanico, attività esplosiva ed effusiva e tipi di magmi.
Classificazione delle eruzioni. Capitolo 7B, paragrafi 1,2,3,4.
La tettonica delle placche (da svolgersi nel mese di maggio): Cenni storici sulla deriva dei continenti di A.Wegener. Le
prove dell’espansione dell’oceano atlantico: anomalie magnetiche, flusso di calore, spessore dei sedimenti ed età della
crosta oceanica, faglie trasformi. Capitolo 9B, paragrafi 10,11,12,13,14. Placche litosferiche, significato e
distribuzione. Zone sismiche e margini di placca trasformi, divergenti, convergenti. Distribuzione e movimento delle
placche. Margini continentali passivi, correnti convettive del mantello e formazione dei bacini oceanici. Margini
continentali trasformi. Margini continentali attivi, subduzione, sistemi arco fossa. Punti caldi, l’esempio delle isole
Hawaii. Le ofioliti, i melange. L’orogenesi da collisione, da attivazione, da accrescimento crostale. Struttura dei
continenti, cratoni, scudi, piattaforme, orogeni. Avanfossa e avampaese. Capitolo 10B, paragrafi
1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14.
METODI E MEZZI
Lezione frontale tradizionale, lettura e spiegazione del manuale, disegni e schemi alla lavagna.
Proiezione e commento di diapositive, filmati e siti internet con uso della LIM.
Letture e discussioni con libri e riviste di divulgazione scientifica.
Apprendimento indipendente (studio personale in classe e a casa) e successiva discussione.
Osservazioni di campioni geologici in laboratorio.
Osservazioni in ambiente: geologia dei Colli Euganei.
Esecuzioni di esercizi, test di verifica del tipo a risposta aperta, strutturate e semi-strutturata, verifiche orali.
OSSERVAZIONI
Nel corso del triennio di Liceo, la classe ha dimostrato nel complesso disponibilità, impegno e buone capacità per
l’apprendimento delle scienze. Durante quest’ultimo anno, la continuità dell’azione didattica è stata condizionata
sia da un orario settimanale non ideale (due ore di fine mattinata, di cui una il sabato dalle 12 alle 13), sia dalla
sovrapposizione di molte attività integrative. Tuttavia, gli studenti hanno saputo mantenere una discreta regolarità
nella concentrazione e nello studio. La media dei risultati conseguiti si può ritenere soddisfacente, la maggior
parte degli studenti ha raggiunto gli obiettivi didattici. Quanto al comportamento in classe, le lezioni si sono
sempre svolte in un clima molto sereno, di rispetto e di educata collaborazione.
Alcuni studenti della classe hanno partecipato al corso di approfondimento di astronomia “Il cielo come
laboratorio”, organizzato presso il Liceo scientifico Benedetti di Venezia in collaborazione con l’Università di
Padova. Nel mese di maggio la classe ha effettuato una visita didattica presso il Parco regionale dei Colli Euganei,
durante la quale ha compiuto osservazioni in ambiente su formazioni magmatiche e sedimentarie.
La classe ha partecipato, con altre classi terze e seconde, al “Progetto conferenze scientifiche”, breve ciclo
annuale di incontri su argomenti d’ambito scientifico. Quest’anno il progetto aveva come riferimento la Teoria
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dei quanti. In tale contesto, gli allievi hanno preso parte a due conferenze sul tema: “La teoria dei quanti: un
approccio storico” (relatore Giulio Peruzzi, Università di Padova); “I dadi di Dio: la logica del mondo
quantistico” (relatore Pieralberto Marchetti, Università di Padova).
Testo in adozione: Corso di Scienze del Cielo e della Terra, Bovolenta editore:
Volume A: “Il cielo sopra di noi” di T.Cavattoni; Volume B: “La Terra dinamica” di A.Bosellini.
Venezia, 10 maggio 2013 Il docente
Angelo Paloschi
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Docente: PIERANGELA SABBADIN
Materia: STORIA DELL’ARTE
CLASSE III SEZ B
Data di presentazione :15 maggio 2013
Analisi della classe con riferimento alla situazione di partenza La classe ha avuto continuità d’insegnamento nei cinque anni nella disciplina in questione
Il gruppo attuale di studenti ha dimostrato interesse, attenzione e disponibilità al dialogo in modo e conseguentemente
con esiti differenti che comunque si attestano su livelli tra il più che sufficiente e l’eccellente.
Il programma sviluppato ha affrontato argomenti del settecento, ottocento, e ha appena accennato agli argomenti del
novecento.
La partecipazione all’attività didattica svolta è stata generalmente positiva, mostrando alcuni studenti particolarmente
coinvolti.
Il grado espressivo raggiunto da alcuni studenti è accompagnato da una notevole capacità di lettura, autonomia di
giudizio ed interiorizzazione dei contenuti.
Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità Visti gli obiettivi specifici della disciplina preventivamente fissati:
analisi, comprensione e valutazione di una varietà di opere considerate nella loro complessità e diversità di
realizzazioni
riconoscimento e analisi delle caratteristiche tecniche (materiali, procedimenti, tecnologie, ecc…), delle
caratteristiche strutturali (configurazione interna, peso, linee forza della composizione ecc…) e dei significati
di un’opera
identificazione dei contenuti e dei modi della raffigurazione e degli usi codificati
comprensione della relazione che le opere hanno con il contesto considerando: autore, corrente artistica,
destinazione-funzioni, rapporto con il pubblico e con la committenza
Riconoscimento dei rapporti che un’opera può avere con altri ambiti della cultura (scientifici, tecnologici e
letterari)
Espressione di un giudizio personale sui significati e sulle qualità specifiche dell’opera (alla luce di analisi e
di eventuali confronti)
Comprensione ed utilizzazione appropriata della terminologia specifica dell’ambito artistico.
Si può concludere che tutti gli studenti a fine anno hanno dimostrato di:
1. Essersi impegnati nel raggiungimento degli obiettivi
2. Aver partecipato dando un contributo personale in base alle proprie inclinazioni al dialogo didattico ed
educativo
3. Essere consapevoli delle proprie capacità
Si può concludere inoltre che sono stati raggiunti i seguenti obiettivi specifici:
in ordine a conoscenze tutti gli studenti sanno:
Riconoscere e descrivere la maggior parte delle opere affrontate nel corso dell’anno
conoscere alcune delle principali città d’arte italiane ed europee e le loro istituzioni museali o complessi
monumentali affrontati nel contesto del programma
conoscere i principali termini specifici del linguaggio artistico ed il loro significato
in ordine a competenze tutti gli studenti dimostrano, anche se in gradi diversi, di:
avere conseguito delle abilità linguistico-espressive usando con competenza ma in gradi diversi la
terminologia specifica
leggere e comprendere in modo guidato e/o autonomo un testo figurativo o scritto
Contestualizzare storicamente e geograficamente le maggiori opere d’arte analizzate durante l’anno
in ordine a capacità tutti gli studenti sono in grado, anche se in modo diverso, di:
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Riconoscere, comprendere e descrivere le relazioni che le opere affrontate nel corso dell’anno hanno con il
contesto considerando: autore, corrente stilistica, destinazione e funzione, rapporto con il pubblico e con la
committenza, ubicazione geografica e collocazione storica.
Essere consapevole dell’aspetto sincronico e diacronico nello studio dei principali fatti artistici anche in
relazione alle altre discipline.
in ordine a capacità una parte degli studenti è inoltre in piena autonomia e a ottimo livello in grado di:
riconoscere i rapporti che un’opera può avere con altri ambiti della cultura, o con il contesto storico
geografico
comprendere ed utilizzare in diversi contesti il lessico specifico dell’ambito artistico, con padronanza di
analisi e lettura dell’opera
sviluppare temi in modo autonomo operando collegamenti anche tra diverse discipline e predisponendo
mappe concettuali
operare sintesi personali al fine di cogliere gli elementi emergenti di un dato autore, stile e contesto
Grado di istruzione e profitto della classe Il grado di istruzione raggiunto dalla classe nella disciplina può definirsi nel complesso buono. Il profitto della classe
non è omogeneo: un gruppo di 5/6 studenti ha conseguito ottimi ed in qualche caso eccellenti risultati, un altro gruppo
ha conseguito buoni risultati, il resto della classe ha ottenuto risultati più che sufficienti se non discreti.
Attività di recupero e altre attività culturali svolte Non è mai stato necessario svolgere alcun tipo di attività di recupero. Sono state svolte altre attività oltre a quelle
scolastiche:
Visita alla Mostra promossa dalla Fondazione Prada: “The small Utopia, Ars Multiplicata” sulle avanguardie del
novecento.
Visita alla Mostra “Le stanze del vetro. Carlo Scarpa-Venini 1932-1947”
Visita alla Mostra “Francesco Guardi” al Museo Correr
Percorso didattico al Museo Nazionale della Villa Pisani a Stra “L’Apoteosi della Famiglia Pisani”
Percoso didattico al Museo Nazionale della Villa Pisani di Stra “ Sulle tracce di Gabriele D’Annunzio”
Metodi e tecniche di insegnamento La metodologia didattica è stata così articolata:
illustrazione alla classe per stimolare l’interesse e la motivazione e per definire i concetti principali con la
relativa spiegazione
spiegazione delle tematiche fissate nel programma
lettura e sintesi dei testi figurativi con verifica della comprensione
fase della verifica e della valutazione
Le tecniche d’insegnamento sono state le seguenti:
Lezione frontale
Lezione con l’ausilio del supporto informatico LIM
Materiali didattici utilizzati Libro di testo: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte, volume III, Dall’età dei lumi ai giorni nostri
Criteri e strumenti di valutazione La valutazione è stata effettuata secondo i criteri e la griglia proposti e condivisi da tutti i docenti del consiglio di
classe.
La produzione sia orale che scritta ha come oggetto prove tendenti a stimolare e verificare varie abilità. La valutazione
pertanto tiene conto dei seguenti criteri di valutazione:
Chiarezza ed efficacia del messaggio
Organizzazione del discorso
Qualità e quantità dell’informazione
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Ricchezza lessicale e adeguatezza del registro usato contributi critici e personali
Autonomia di giudizio.
Griglia di valutazione per la produzione orale: per la griglia si rimanda al documento di classe
Tipologia delle prove di verifica utilizzate La verifica,parte integrante del processo di insegnamento e apprendimento, è stata applicata ogni volta che si è
concluso un nodo tematico, o un’unità didattica al fine di accertare l’efficacia del processo messo in atto.
La verifica ha accertato quindi:
l’efficacia della programmazione proposta
le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite
la necessità di interventi di integrazione.
I tipi di verifica sono stati
Orale e questionari scritti per verificare conoscenze, competenze e capacità
Il numero minimo di verifiche per quadrimestre è stato di due.
L’insegnante
Pierangela Sabbadin
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A.S. 2012/2013 RELAZIONE FINALE
Docente: A.Galvan Materia: EDUCAZIONE FISICA Classe: 3 B CONOSCENZE • Conoscenza delle principali posture, di atteggiamenti e di gesti motori in genere e relativa terminologia specifica • Conoscenza di gesti motori complessi subordinati o meno all’uso di piccoli o grandi attrezzi e relativa terminologia specifica • Conoscenza di gesti tecnico-sportivi e relativa terminologia • Conoscenza dei principali meccanismi di allenamento in circuit-training • Conoscenza delle principali procedura da attivare in caso di infortunio COMPETENZE E CAPACITA’ • Rielaborazione e consolidamento degli schemi motori posseduti, integrati dalla consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti ( precisione nell’autovalutazione) • Autonomia nell’elaborazione di lavori individuali su consegne precise • Consolidamento della socialità e del senso civico espressi nel rispetto dell’altro e nella disponibilità nei confronti del gruppo (capacità di individuare aree di interesse comuni al gruppo classe, partecipazione attiva alla lezione con apporti personali) • Assimilazione e pratica di gesti sportivi individuali e di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcio, baseball, pallamano) • Assimilazione di alcuni principi teorici relativi alla fisiologia umana applicata al movimento (fisiologia della respirazione e dinamica dello stretching) CONTENUTI DISCIPLINARI UNITA’ DIDATTICHE – MODULI – PERCORSO- ARGOMENTI • Potenziamento generale con preatletica di base e allenamento in circuit-training – ore 8 • Corpo libero: esercizi da tutte le stazioni, esercizi individuali ed a coppie, esercizi di mobilità articolare e di potenziamento muscolare (conoscenza precisa del gesto e dell’efficacia sul corpo umano) – ore 8 • Esercizi di stretching mirati dalle varie stazioni – ore 8 • Uso di piccoli e di grandi attrezzi: spalliera, palla, palla medica, funicella, bacchetta (esercizi specifici e di riporto, individuali, a coppie ed in piccoli gruppi) – ore 8 • Esercizi di respirazione controllata dalle stazioni sedute e supini – ore 4 • Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio, pallamano, baseball (in forma libera e con controllo della tecnica individuale e di squadra) ore 30 • Corso di Primo soccorso con operatori effettivi (infermieri) della CROCE VERDE (principali nozioni su come comportarsi in situazioni di lesioni, perdita di sensi, ustioni, ferite, ecc). Pratica per la respirazioni artificiale. Procedura per la chiamata al 118. – ore 4 METODI Tutti gli studenti sono stati sollecitati a verificare con costanza la possibilità di svolgere attività motoria o sportiva in relazione alle proprie capacità ed abilità. Pertanto i momenti dedicati al potenziamento generale, al corpo libero ed allo stretching sono sempre stati proposti a tutti, mentre si è lasciata libertà di scelta nello svolgimento delle pratiche tecnico-sportive. ATTIVITA’ SPORTIVE La pratica di discipline sportive in questo Istituto prevede: - una serie di tornei interni che hanno periodicità quindicinale - la partecipazione a manifestazioni esterne quali i Giochi Sportivi Studenteschi - la partecipazione a tornei tra i vari Istituti in centro storico. Studenti che hanno aderito alle iniziative sportive programmate: - calcio maschile e femminile interno: Alzetta F., Bonsi, Basana, Capovilla, Cazzador, Chiarot, Gerardi, Pelloso, Rocchi, Romanelli, Schivardi, Segantini, Semenzato, Sperti, Zelante
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- pallacanestro Alzetta F - Atletica leggera e campestri Cazzador, Stefinlongo, Schivardi, MEZZI • Utilizzo di tutti gli attrezzi disponibili • Utilizzo degli spazi all’aperto disponibili all’interno e nelle vicinanze dell’Istituto (campo di pallavolo, di calcio, strada circostante l’Istituto) • Utilizzo di filmati predisposti dalle case editrici relativi agli argomenti svolti • utilizzo di siti internet OSSERVAZIONI FINALI Nel corso dei 5 anni il rendimento degli studenti di questa classe ha subito una notevole evoluzione: i pochi studenti dotati di notevole bagaglio motorio hanno contribuito a creare un clima attivo e dinamico dove anche gli altri hanno trovato spazio per crescere. Tutti si sono impegnati nell’affrontare con costanza gli argomenti proposti raggiungendo un buon livello di base nella conoscenza e nella pratica di gesti motori di base utili ad affrontare in futuro uno stile di vita sano, o lo sport preferito.. L’eccessiva competizione rende difficile l’organizzazione autonoma del gruppo intero. Sempre corretti e rispettosi i rapporti tra compagni e con la docente. Da segnalare la partecipazione attiva anche con lezioni nelle prime ore pomeridiane. Alcuni studenti sono dotati di ottime doti motorie e sportive. Venezia 10 maggio 2013
Adriana Galvan
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
PROF. Magni Roberto
Classe: III B Materia: Religione Cattolica Anno scolastico 2011/2012
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
LA CLASSE Gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento della religione Cattolica sono stati ventidue. La partecipazione al
dialogo educativo è stata costante e positiva; l’interesse ai temi trattati è stato sempre lodevole; il dialogo educativo è
stato sempre pertinente e rispettoso, sincero e aperto. Gli allievi hanno mantenuto un comportamento corretto e
favorevole all’ascolto, al dibattito e al confronto.
CONOSCENZE L’insegnamento della religione cattolica concorre a promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni e
contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e capacità critiche: concorre a promuovere l’acquisizione della cultura
e delle attitudini religiose, mettendo al centro la capacità della persona di rapportarsi col suo destino, col prossimo, con
il mondo e i suoi problemi e favorisce l’apertura al patrimonio storico del nostro Paese e alla realtà presente.
Gli allievi hanno acquisito mediamente una buona conoscenza di alcuni contenuti del Cattolicesimo (in rapporto
all’etica e alla dimensione esistenziale, alla conoscenza di alcuni elementi presenti nei documenti della Chiesa di oggi
e del magistero ordinario del Pontefice), e di alcune tra le espressioni più significative della sua vita.
COMPETENZE Gli allievi sono in grado di accostare in maniera adeguata la Bibbia e di coglierne il messaggio umano e religioso;
sanno confrontarsi con alcuni elementi della dottrina sociale della Chiesa che si riferiscono al problema della giustizia,
della solidarietà e del valore della vita affettiva e relazionale. Sono in grado di individuare diverse forme di linguaggio
religioso (simboliche, artistiche, letterarie e sociali).
CONTENUTI DISCIPLINARI
Riflessioni su “Eterno” di Ungaretti. Religiosità che nasce dallo stupore e dal cambiamento del punto di vista.
La storia insolita di un gruppo di ragazze americane; il sogno della maternità come atto di libertà e riscatto di una vita
senza senso.
Il dono dell’adolescenza, la cura della propria identità e delle doti necessarie per una vita spesa per gli altri e nella
gioia.
Bellezza e crescita della dimensione affettiva.
Breve storia degli Armeni; il genocidio e la questione degli Armeni; l’odierna Repubblica Armena. La presenza degli
Armeni a Venezia; l’Isola degli Armeni, il Sotoportego e il Collegio Armeno. Sintesi cronologica dei principale eventi
e dei periodi storici armeni.
La Masseria delle allodole di Antonia Arslan.
Storia di bambini con problemi di apprendimento e dislessici; l’unicità, l’originalità e la genialità di ogni soggetto
umano. Superamento dei disagi, canalizzazione delle risorse e abilità personali.
Significato del Natale e attività solidali.
Cortometraggio ispirato a testi di Etty Hillesum. Il dolore del mondo che nasce dal marciume che c’è anche dentro se
stessi. Il dolore del mondo e la lotta contro il male e le diverse forme del male.
La non violenza vissuta nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Il dramma della shoa. Il
rifiuto di qualsiasi forma di totalitarismo.
Il significato della Pasqua e il suo messaggio per il nostro presente.
Storie ispirate a persone non volute e non desiderate. Le ferite profonde dell’animo umano. Uno sguardo di speranza e
il riscatto possibile, la forza del perdono.
Le dimissioni del Papa Benedetto XVI. Ultimi messaggi e ultima udienza dell’emerito Papa Benedetto XVI.
L’elezione di Papa Francesco. I suoi primi messaggi.
Il messaggio di Giovanni Paolo II contenuto nella “Lettera alle donne”.
L’importanza del “genio femminile” per il futuro e la rinascita del mondo intero; il contributo della donna per
l’umanizzazione del mondo e della società, nonostante in molti casi la donna sia ancora soggetta a condizioni di
svantaggio rispetto agli uomini.
La “Gaudium et Spes” e l’analisi dei problemi del mondo.
Alcuni documenti della Chiesa sulla dottrina sociale della Chiesa.
La storia di James Farmer Junior, di Melvin Tolson, di Henry Lowe e di Samantha Booke; il problema
dell’integrazione razziale e il suo superamento; il potere delle parole: cambiare le proprie parole per cambiare il
mondo.
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METODOLOGIA
La programmazione è stata attuata tenendo presenti le esigenze e le caratteristiche degli allievi, e degli approcci diversi
nonché dei contributi offerti dalle altre discipline di insegnamento.
Nel rispetto della natura, finalità, obiettivi, contenuti dell’insegnamento della religione Cattolica, si sono attuati
modelli che hanno tenuto conto di prospettive diverse ed insieme complementari: la prospettiva biblica, teologica,
antropologica, storico-artistica e culturale.
I contenuti sono stati svolti prediligendo la forma del “laboratorio” alla lezione frontale e sono stati approfonditi con
attenzione ai processi di crescita, di maturazione e alle esigenze dei singoli allievi; ai quali è stata offerta, attraverso il
dialogo educativo in classe, la possibilità di confrontarsi, di paragonare le loro conoscenze con la realtà che
incontravano per approfondire le conoscenze personali e discutere eventuali pregiudizi o luoghi comuni. Nello
sviluppo delle tematiche e dei contenuti sono state particolarmente sottolineate la sensibilità e l’attenzione verso la
bellezza non effimera e verso i più deboli e gli svantaggiati.
MATERIALI DIDATTICI
Nel processo didattico sono state avviate molteplici attività: abbiamo utilizzato e predisposto alcune schede tematiche,
sono stati usati mezzi audiovisivi e si sono reperiti e utilizzati vari documenti (biblici, letterari e culturali), per
stimolare la partecipazione attiva degli allievi. Sono state svolte attività pratiche per rendere significativi gli
appuntamenti importanti dell’anno, così da sottrarre il Natale e la Pasqua alla mercificazione del consumismo moderno
e per far crescere il senso di solidarietà che ci lega al prossimo e ci rende partecipi attivi del destino del mondo.
Grazie a queste attività si è arrivati a confrontare diverse tendenze, atteggiamenti e sistemi di significato religiosi e non
religiosi.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Per verificare il grado di apprendimento degli allievi, le loro capacità di analisi e sintesi sono stati considerati il dialogo
educativo in classe, l’interesse, la partecipazione e la creatività personale durante l’approfondimento delle tematiche
del corso.
Venezia, 8 maggio 2013 IL DOCENTE
Prof. Magni Roberto
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SIMULAZIONI delle PROVE DI ESAME
Il documento presenta i testi delle seguenti simulazioni:
di prima prova : 9 maggio 2013
di terza prova e effettuate nelle seguenti date:
DATA DISCIPLINE COINVOLTE
1 26 nov. 2012 ARTE-INGLESE-LATINO-SCIENZE-STORIA
2 06 mag. 2013 FILOSOFIA-FISICA-GRECO-INGLESE-SCIENZE
il testo della simulazione di seconda prova (Latino) verrà allegato ad effettuazione avvenuta della prova stessa.
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Simulazione di terza prova del 26 novembre 2012
LICEO CLASSICO STATALE “MARCO FOSCARINI”
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA 26.11.2012
Classe III B Cognome e Nome _____________________________________________
Disciplina: STORIA DELL’ARTE
1. J.L. David e l'arte neoclassica con funzione pedagogica et etica.
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2. Sviluppi della pittura di paesaggio nel settecento.
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LINGUA INGLESE
STUDENTE________________________ CLASSE 3B
DATA___________
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
1. In 10 lines write about the Byronic hero.
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2. In 10 lines write about Shelley’s conception of the function poetry, also with reference to the last lines of his
Ode to the West Wind
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DESCRITTORI INDICATORI
QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA
AL QUESITO
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
LINGUAGGIO
SPECIFICO
ESPOSIZIONE
1-4
scarso
nulla
nulla
nullo
nulla o molto confusa
5-7
gravemente
insufficiente
approssimativa
molto limitata
scorretto
poco chiara
8-9
insufficiente
parziale
frammentaria/lacunosa
non del tutto adeguato
poco organizzata
10
sufficiente
sufficiente
limitata alle linee
essenziali
Complessivamente
corretto anche se
limitato
sufficientemente
chiara
11-12 discreto completa discreta Corretto (lievi
errori)
chiara e corretta
(lievi errori)
13-14
buono
completa
buona
corretto e abbastanza
ricco
chiara e corretta
15
ottimo
completa
ampia e ben organizzata
corretto e ricco
chiara/corretta
elegante/originale
Valutazione in quindicesimi______________/15
60
Simulazione di terza prova: LATINO Venezia 26 novembre 2012
Classe 3^B Nome:
1.Uno degli aspetti più caratteristici dello stile di Seneca è la tendenza a racchiudere il senso di un passo in una
sententia, una breve frase autonoma, che si impone alla attenzione del lettore per la sua concentrazione ed incisività.
Commenta attraverso le tue conoscenze, dal punto di vista concettuale, le seguenti sententiae del filosofo:
a) Non debes mutare caelum sed animum;
b) Fata volentes ducunt, nolentes trahunt;
c) Prope est a te deus, tecum est, intus est
(MAX 10 righe)
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2. Nei testi di Petronio c’è la forza di guardare tutto e di descriverlo. Auerbach riconosce in Petronio il limite estremo,
a cui sia arrivato il realismo antico. Commenta come il sesso e l’ansia della morte siano temi tanto importanti nel
Satyricon. (MAX 10 righe)
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DATA: _______________ ALLIEVO: _________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCIENZE CLASSI TERZE B, D
1) Il candidato illustri l’esperimento di Guglielmini e il suo significato.
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2) La precessione degli equinozi.
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26 novembre 2012 – 3 B
___________________________ (nome e cognome)
Esercitazione di terza prova STORIA
1. Individua quali possono essere considerati i motivi comuni alle diverse rivoluzioni del
1848 in Europa. (max. 10 righe)
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2. Riassumi i termini della contrapposizione fra democratici e moderati all’interno del
Risorgimento italiano, indicandone gli esponenti principali. (max. 10 righe)
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63
Simulazione di terza prova del 03 maggio 2013
3 maggio 2013 – 3 B ___________________________ Esercitazione di terza prova
FILOSOFIA
1. Indica quale sia la condizione umana secondo Schopenhauer e a cosa essa sia dovuta. (max. 10 righe)
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2. Il concetto di angoscia e la sua importanza nella filosofia di Kierkegaard. (max. 10 righe)
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Liceo Ginnasio “M. Foscarini”
Simulazione di terza prova Materia: Fisica Tipologia: B
Classe: 3 B 3 Maggio 2013
Cognome Nome 1) Si dia la definizione di entropia e se ne illustrino le proprietà anche da un punto di vista microscopico. 2) Si diano le definizioni di energia potenziale elettrica e di potenziale elettrico. Si tratta di grandezze scalari o vettoriali?
65
Simulazione di terza prova: GRECO Venezia 3 maggio 2013
Classe 3^B Nome:
1. Negli idilli di Teocrito vi sono numerosi elementi innovativi, quali l’uso dell’idillio,la scoperta della
campagna, la descrizione paesaggistica ed infine la descrizione del locus amoenus. Spiega, facendo
riferimenti a testi letti, come questa poesia sia “figlia” della nuova civiltà ellenistica. (10 righe)
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2. Indica quali elementi delle Argonautiche di Apollonio Rodio sono estranei ai poemi omerici. (10 righe)
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66
STUDENTE________________________ DATA___________
Classe 3B
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
LINGUA INGLESE
1. In 10 lines write about humour in The Importance of Being Earnest
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2. “Man is not truly one, but truly two” (R. L. Stevenson, Dr Jekyll and Mr Hyde).
In 10 lines discuss this statement in the context of the book.
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67
DESCRITTORI INDICATORI
QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA
AL QUESITO
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
LINGUAGGIO
SPECIFICO
ESPOSIZIONE
1-4
scarso
nulla
nulla
nullo
nulla o molto confusa
5-7
gravemente
insufficiente
approssimativa
molto limitata
scorretto
poco chiara
8-9
insufficiente
parziale
frammentaria/lacunosa
non del tutto adeguato
poco organizzata
10
sufficiente
sufficiente
limitata alle linee
essenziali
abbastanza corretto ma
limitato
sufficientemente
chiara
11-12 discreto completa discreta corretto chiara
13-14
buono
completa
buona
corretto e abbastanza
ricco
chiara e corretta
15
ottimo
completa
ampia e ben organizzata
corretto e ricco
chiara/corretta
elegante/originale
Valutazione in quindicesimi______________/15
68
DATA: _______________ ALLIEVO: _________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCIENZE CLASSI III B e III D
1) La determinazione dell’epicentro di un terremoto.
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2) Il candidato spieghi quali possono essere le modalità di formazione di una roccia intrusiva acida e fornisca
indicazioni sulla sua tessitura e sulla sua composizione mineralogica.
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69
Simulazione di prima prova del 9 maggio 2013
SIMULAZIONE DEL 9 MAGGIO 2013
DELLA PRIMA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO CONCLUSIVI
DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Il candidato svolga la prova, scegliendo una delle 4 tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - Analisi del testo. Cesare Pavese, L’inconsolabile (da Dialoghi con Leucò)
ORF. = Orfeo; BAC. = Bacca [= baccante]
Il sesso, l’ebbrezza e il sangue richiamarono sempre il mondo sotterraneo e promisero a più d’uno beatitudini ctonie [si
allude ai misteri bacchici che promettono appunto felicità nell’aldilà]. Ma il tracio Orfèo, cantore, viandante nell’Ade
e vittima lacerata come 1o stesso Dioniso, valse di più.
ORF. È andata così. Salivamo il sentiero tra il bosco delle ombre. Erano già lontani Cocito, lo Stige, la barca, i lamenti.
S’intravvedeva sulle foglie il barlume del cielo. Mi sentivo alle spalle il fruscìo del suo passo. Ma io ero ancora laggiù
e avevo addosso quel freddo. Pensavo che un giorno avrei dovuto tornarci, che ciò ch’è stato sarà ancora. Pensavo alla
vita con lei, com’era prima; che un’altra volta sarebbe finita. Ciò ch’è stato sarà. Pensavo a quel gelo, a quel vuoto che
avevo traversato e che lei si portava nelle ossa, nel midollo, nel sangue. Valeva la pena di rivivere ancora? Ci pensai, e
intravvidi il barlume del giorno. Allora dissi «Sia finita» e mi voltai. Euridice scomparve come si spegne una candela.
Sentii soltanto un cigolìo, come d’un topo che si salva.
BAC. Strane parole, Orfeo. Quasi non posso crederci. Qui si diceva ch’eri caro agli dèi e alle muse. Molte di noi ti
seguono perche ti sanno innamorato e infelice. Eri tanto innamorato che - solo tra gli uomini - hai varcato le porte del
nulla. No, non ci credo, Orfeo. Non è stata tua colpa se il destino ti ha tradito.
ORF. Che c’entra il destino. Il mio destino non tradisce. Ridicolo che dopo quel viaggio, dopo aver visto in faccia il
nulla, io mi voltassi per errore o per capriccio.
BAC. Qui si dice che fu per amore.
ORF. Non si ama chi è morto.
BAC. Eppure hai pianto per monti e colline -l’hai cercata e chiamata -sei disceso nell’Ade. Questo cos’era?
ORF. Tu dici che sei come un uomo. Sappi dunque che un uomo non sa che farsi della morte. L’Euridice che ho pianto
era una stagione della vita. Io cercavo ben altro laggiù che il suo amore. Cercavo un passato che Euridice non sa. L’ho
capito tra i morti mentre cantavo il mio canto. Ho visto le ombre irrigidirsi e guardar vuoto, i lamenti cessare,
Persefòne nascondersi il volto, lo stesso tenebroso-impassibile, Ade, protendersi come un mortale e ascoltare. Ho
capito che i morti non sono più nulla.
BAC. Il dolore ti ha stravolto, Orfeo. Chi non rivorrebbe il passato? Euridice era quasi rinata.
ORF. Per poi morire un’altra volta, Bacca. Per portarsi nel sangue l’orrore dell’Ade e tremare con me giorno e notte.
Tu non sai cos’è il nulla.
BAC. E così tu cantando avevi riavuto il passato, l’hai respinto e distrutto. No, non ci posso credere.
ORF. Capiscimi, Bacca. Fu un vero passato soltanto nel canto. L’Ade vide se stesso soltanto ascoltandomi. Già
salendo il sentiero quel passato svaniva, si faceva ricordo, sapeva di morte. Quando mi giunse il primo barlume di
cielo, trasalii come un ragazzo, felice e incredulo, trasalii per me solo, per il mondo dei vivi. La stagione che avevo
cercato era là in quel barlume. Non m’importò nulla di lei che mi seguiva. Il mio passato fu il chiarore, fu il canto e il
mattino. E mi voltai.
BAC. Come hai potuto rassegnarti, Orfeo? Chi ti ha visto, al ritorno facevi paura. Euridice era stata per te un’esistenza.
ORF. Sciocchezze. Euridice morendo divenne altra cosa. Quell’Orfeo che discese nell’Ade, non era più sposo né
vedovo. Il mio pianto d’allora fu come i pianti che si fanno da ragazzo e si sorride a ricordarli. La stagione è passata. Io
cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo.
BAC. Molte di noi ti vengon dietro perché credevano a questo tuo pianto. Tu ci hai dunque ingannate?
ORF. O Bacca, Bacca, non vuoi proprio capire? Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che
questo.
BAC. Qui noi siamo più semplici, Orfeo. Qui crediamo all’amore e alla morte, e piangiamo e ridiamo con tutti. Le
nostre feste più gioiose sono quelle dove scorre del sangue. Noi, le donne di Tracia, non le temiamo queste cose.
ORF. Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti. ... Non vale la pena.
BAC. Un tempo non eri così. Non parlavi del nulla. Accostare la morte ci fa simili agli dèi. Tu stesso insegnavi che
un’ebbrezza travolge la vita e la morte e ci fa più che umani. … Tu hai veduto la festa.
ORF. Non è il sangue ciò che conta, ragazza. Né l’ebbrezza né il sangue mi fanno impressione. Ma che cosa sia un
70
uomo è ben difficile dirlo. Neanche tu, Bacca, lo sai.
BAC. Senza di noi saresti nulla, Orfeo.
ORF. Lo dicevo e 1o so. Ma poi che importa? Senza di voi sono disceso all’Ade ...
BAC. Sei disceso a cercarci.
ORF. Ma non vi ho trovate. Volevo tutt’altro. Che tornando alla luce ho trovato.
BAC. Un tempo cantavi Euridice sui monti ...
ORF. Il tempo passa, Bacca. Ci sono i monti, non c’è più Euridice. Queste cose hanno un nome, e si chiamano uomo.
Invocare gli dèi della festa qui non serve.
BAC. Anche tu li invocavi.
ORF. Tutto fa un uomo, nella vita. Tutto crede, nei giorni. Crede perfino che il suo sangue scorra alle volte in vene
altrui. O che quello che è stato si possa disfare. Crede di rompere il destino con l’ebbrezza. Tutto questo lo so, e non è
nulla.
BAC. Non sai che farti della morte, Orfeo, e il tuo pensiero è solo morte. Ci fu un tempo che la festa ci rendeva
immortali.
ORF. E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo
inferno. L’orgia del mio destino è finita nell’Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.
BAC. E che vuol dire che un destino non tradisce?
ORF. Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo.
BAC. Può darsi, Orfeo. Ma noi non cerchiamo nessuna Euridice. Com’è dunque che scendiamo all’inferno anche noi?
ORF. Tutte le volte che s’invoca un dio si conosce la morte. E si scende nell’Ade a strappare qualcosa, a violare un
destino. Non si vince la notte, e si perde la luce. Ci si dibatte come ossessi.
BAC. Dici cose cattive ... Dunque hai perso la luce anche tu?
ORF. Ero quasi perduto, e cantavo. Comprendendo ho trovato me stesso.
BAC. Vale la pena di trovarsi in questo modo? C’è una strada più semplice d’ignoranza e di gioia. Il dio è come un
signore tra la vita e la morte. Ci si abbandona alla sua ebbrezza, si dilania o si vien dilaniate. Si rinasce ogni volta, e ci
si sveglia come te nel giorno.
ORF. Non parlare di giorno, di risveglio. Pochi uomini sanno. Nessuna donna come te, sa cosa sia.
BAC. Forse è per questo che ti seguono, le donne della Tracia. Tu sei per loro come il dio. Sei disceso dai monti. Canti
versi di amore e di morte.
ORF. Sciocca. Con te si può parlare almeno. Forse un giorno sarai come un uomo.
BAC. Purché prima le donne di Tracia ...
ORF. Di’.
BAC. Purché non sbranino il dio.
[Cesare Pavese nacque nel 1908 a santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo. Esordì come poeta e traduttore di
romanzi americani per poi affermarsi come narratore. Tra i suoi romanzi più famosi sono La casa in collina e La luna
e i falò. I Dialoghi con Leucò sono una serie di ventisei brevissimi racconti, scritti fra il 1945 e il 1947, strutturati in
forma di dialogo fra personaggi appartenenti alla mitologia greca. In essi vengono affrontati i temi portanti della
riflessione di Pavese: dal senso doloroso del vivere, alla rassegnazione al proprio destino, alla presa di coscienza
dell’ineludibilità del soffrire, all’aspirazione a costruire una nuova umanità civile. Pavese morì, in circostanze
drammatiche, nel 1950.]
1. Comprensione complessiva
Riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi e interpretazione del testo
2.1 Quando e come avviene la definitiva separazione tra Orfeo ed Euridice? Quale la reazione di Orfeo? Quale quella
di Euridice?
2.1 Il personaggio Bacca ritiene che Orfeo ed Euridice siano stati vittime del destino (Non è stata colpa tua se il
destino ti ha tradito), ma Orfeo risponde più volte: Il mio destino non tradisce. Che significa?
2.3 Se Orfeo è responsabile di questo drammatico epilogo, quali sono le motivazioni apportate? La prima battuta di
Orfeo si conclude con la frase: “Sentii soltanto un cigolìo, come d’un topo che si salva”, come mai la scomparsa di
Euridice viene paragonata a una simile situazione?
2.4 Il personaggio Bacca chiede più volte a Orfeo ragione del suo amore per Euridice. Che significa la risposta di
Orfeo (terza battuta): “Non si ama chi è morto”? E perché allora Orfeo discende agli inferi?
2.5 La seconda parte del dialogo vede un serrato confronto tra Bacca e Orfeo; qual è la problematica che
maggiormente contrappone i due personaggi? Indica qualche espressione particolarmente significativa.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
In Dialoghi con Leucò Pavese propone frequentemente la tensione degli uomini ad essere dei (ma anche quella degli
dei ad essere uomini). Tale desiderio, drammatico e struggente, sembra compiersi nel dialogo qui proposto: nella
terz’ultima battuta infatti Bacca spiega ad Orfeo: “Tu sei per loro come un dio” (anche se dopo, più o meno
71
nascostamente, anticipa al cantore il suo drammatico destino); inoltre, nella didascalia iniziale si afferma che: “Il sesso,
l’ebbrezza e il sangue [vale a dire amore, arte e morte] […] promisero a più d’uno beatitudini ctonie. Ma il tracio
Orfèo […] valse di più”. Da dove viene ad Orfeo questa sua superiorità? Vi è un rapporto con la sua condizione di
poeta? Hai già incontrato una situazione simile in altri autori, antichi o moderni?
TIPOLOGIA B -REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
Sviluppa l’argomento scelto in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando in tutto o
in parte i documenti forniti , anche integrandoli con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i i documenti e i dati
forniti, da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e, se lo ritieni, organizza il testo
suddividendolo in paragrafi, cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma
dell’articolo di giornale, da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne
ipotizzi la pubblicazione.
In entrambi i casi non superare le cinque colonne di foglio protocollo diviso a metà.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Letterati e artisti di fronte alla prima guerra mondiale
DOCUMENTI
1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla
temerità.
2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della
nostra poesia.
9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il
militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per
cui si muore e il disprezzo della donna.
Dal Manifesto del Futurismo, pubblicato su “Le Figaro”
il 20 febbraio 1909
«Edizione della sera! Della sera! Della sera!
Italia! Germania! Austria!»
E sulla piazza, lugubremente listata di nero,
si effuse un rigagnolo di sangue purpureo!
[…]
Alla città accatastata giunse mostruosa nel sogno
la voce di basso del cannone sghignazzante,
mentre da occidente cadeva rossa neve
in brandelli succosi di carne umana. […]
V. Majakovskij, La guerra è dichiarata, trad. it. di A. M. Ripellino, in
Poesia straniera del Novecento, Garzanti, Milano 1961
Veglia
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore.
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.
Cima Quattro il 23
dicembre 1915.
G. Ungaretti, Vita di un
uomo. Tutte le poesie.
Edolo, 20 settembre 1915
I nostri uomini sono calzati in un modo da far pietà: scarpe di cuoio scadente e troppo fresco per l’uso,
cucite con filo da abiti anziché con spago, a macchina anziché a mano. Dopo 2 o 3 giorni d’uso si aprono, si
spaccano, si scuciono, i fogli delle suole si distaccano nell’umidità l’uno dall’altro. Un mese di servizio le
mette fuori uso. Questo a totale danno, oltreché dell’economia dell’erario, del morale delle truppe, costrette
alla vergogna di questa lacerazione e alle orribili sofferenze del gelo! Quanta abnegazione è in questi
uomini, così sacrificati a 38 anni, e così trattati! Essi portano il vero peso della guerra, peso morale,
finanziario, corporale, e sono i peggio trattati. Quanto delinquono coloro che per frode o per incuria li
calzano a questo modo! Noi Italiani siamo troppo acquiescenti al male: davanti alle cause della nostra
rovina morale diciamo: Eh ben! e lasciamo andare. Ma Salandra, ma quello scemo balbuziente di un re, ma
72
quei duchi e deputati che “vanno a vedere le trincee” domandino conto a noi, a me, di come sono calzati i
miei uomini; e mi vedrebbero il re, mi vedrebbe Salandra uscir dai gangheri e farmi mettere agli arresti in
fortezza. Ora tutti declinano la responsabilità: i fornitori ai materiali, i collaudatori ai fornitori, gli ufficiali
superiori agli inferiori, tutti si levano di torno quando le responsabilità stringono. Gli Italiani sono tranquilli
quando riescono a persuadersi d’avere fatto una cosa che in realtà non hanno fatto; Salandra, il re, tutti:
asini, buoi grassi, pezzi da grand hotel, avana, bagni: incapaci d’analisi, ignoranti di cose psicologiche,
inabili alla sintesi; scrivono nei manuali che il morale delle truppe è la prima cosa e poi se ne dimenticano.
C. E. Gadda, Giornale di guerra e di prigionia, Einaudi, Torino 1965
Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di
lacrime fraterne. Ci voleva una bella innaffiatura di sangue per l’arsura dell’agosto; e una rossa svinatura
per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate per i freschi di settembre. […]
Siamo troppi. La guerra è una operazione malthusiana [l’economista inglese Thomas Robert Malthus (1766-
1834) sostenne la necessità di una limitazione delle nascite per risolvere la contraddizione tra incremento
delle nascite e inadeguatezza delle risorse e dei mezzi di sussistenza]. C’è un di troppo di qua e un di troppo
di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno
bocche intorno alla stessa tavola. […]
Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. La guerra è spaventosa – e appunto perché
spaventosa e tremenda e terribile e distruggitrice dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi.
G. Papini, Amiamo la guerra!, in “Lacerba”, 1-10-1914
Andavamo all'assalto, non capivamo più niente, le punture ci avvelenavano, eravamo come i cani arrabbiati.
Passavamo sui morti senza fare un fiato. Erano le punture che 'n balurdíu 'l servel (che ci intontivano il
cervello), andavamo avanti come ubriachi a infilzare la gente nelle baionette.
Sul Piave ero così stufo che marcavo sempre visita, io ero anche un po' carogna, allora mi hanno legato per
molti giorni al palo dei reticolati. Gli austriaci erano a meno di cento metri, mi vedevano perché era di pieno
giorno, ma non sparavano. Gli austriaci erano più educati di noi, pensavano: «Quello lì legato al palo è
contrario al suo esercito, è un punito, così non spariamo». [..].
Eh, la patria era poco o niente per noi. Il mangiare era solo come Dio voleva, eravamo carichi di pidocchi.
Dormivamo nel fango con il telo da tenda sotto, senza paglia né niente. La guerra è la rovina delle
popolazioni. Quando sono tornato a casa per quattro mesi non ho potuto dormire, tutte le notti mi svegliavo
di soprassalto, mi pareva di sentire l'allarme e le bombe e l'assalto.
Testimonianza di Giacomo Andreis, raccolta da N. Revelli
in Il mondo dei vinti, Einaudi, Torino, 1977.
La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che
sono stati, e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo.
Neanche la letteratura. [...] Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non
redime, non cancella; per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo,
che non conosce più la grazia.
Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato, sofferto, resistito per una causa
che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più puri tutti. E
quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati; senza macchia e senza colpa. E poi no.
Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità. Il lavoro che uno ha
compiuto resta quello che era. Mancheremmo al rispetto che è dovuto all'uomo e alla sua opera, se
portassimo nel valutarla qualche criterio estraneo, qualche voto di simpatia, o piuttosto di pietà. Che è
un'offesa: verso chi ha lavorato seriamente: verso chi è morto per fare il suo dovere. [...]
Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i
morti, i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida
nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa?
[...]Crediamo pure, per un momento, che gli oppressi saranno vendicati e gli oppressori saranno abbassati;
l'esito finale sarà tutta la giustizia e tutto il bene possibile su questa terra. Ma non c'è bene che paghi la
lagrima pianta invano, il lamento del ferito che è rimasto solo, il dolore del tormentato di cui nessuno ha
avuto notizia, il sangue e lo strazio umano che non ha servito a niente. Il bene degli altri, di quelli che
restano, non compensa il male, abbandonato senza rimedio nell'eternità.
Forse il beneficio della guerra, come di tutte le cose, è in sé stessa: un sacrificio che si fa, un dovere che si
adempie. Si impara a soffrire, a resistere, a contentarsi di poco, a vivere più degnamente, con più seria
fraternità, con più religiosa semplicità, individui e nazioni: finché non disimparino ...
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Ma del resto è una perdita cieca, un dolore, uno sperpero, una distruzione enorme e inutile.
R. Serra, Esame di coscienza di un letterato, in Scritti letterari, morali e politici
a cura di M. Isnenghi, Einaudi, Torino 1974
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: L'infanzia tra sfruttamento, abbandono e tutela: uno sguardo al passato e al presente
DOCUMENTI
“[...] Una volta si doveva esplorare un passaggio che doveva comunicare col pozzo grande a sinistra, verso
la valle, e se la cosa andava bene, si sarebbe risparmiata una buona metà di mano d'opera nel cavar fuori la
rena. Ma a ogni modo, però, c'era il pericolo di smarrirsi e di non tornare mai più. Sicché nessun padre di
famiglia voleva avventurarcisi, né avrebbe permesso che si arrischiasse il sangue suo, per tutto l'oro del
mondo.
Malpelo, invece, non aveva nemmeno chi si prendesse tutto l'oro del mondo per la sua pelle, se pure la sua
pelle valeva tanto: sicché pensarono a lui. Allora, nel partire, si risovvenne del minatore, il quale si era
smarrito, da anni ed anni, e cammina e cammina ancora al buio, gridando aiuto, senza che nessuno possa
udirlo. Ma non disse nulla. Del resto a che sarebbe giovato? Prese gli arnesi di suo padre, il piccone, la
zappa, la lanterna, il sacco col pane, il fiasco del vino, e se ne andò: né più si seppe nulla di lui.
Così si persero persin le ossa di Malpelo, e i ragazzi della cava abbassano la voce quando parlano di lui nel
sotterraneo, ché hanno paura di vederselo comparire dinanzi, coi capelli rossi e gli occhiacci grigi."
G. VERGA, Rosso Malpelo, in "Vita dei campi", 1880
"I carusi sono generalmente ragazzi dagli otto ai quindici anni o diciott'anni, che trasportano a spalla il
minerale dello zolfo dalle profonde gallerie alla superficie, arrampicandosi su per gli strettissimi pozzi. I
picconieri, cioè gli uomini che coi picconi staccano il minerale nelle gallerie, si procurano uno o più carusi
mediante un'anticipazione ai genitori dei ragazzi di una somma che varia dalle 100 alle 150 lire in farina o
frumento. Preso così come una bestia da soma, il caruso appartiene al picconiere come un vero schiavo: non
può essere libero finché non ha restituito la somma predetta e siccome non guadagna che pochi centesimi la
sua schiavitù dura per molti anni." A. ROSSI, in "La
Tribuna", 1893
Nel mondo sono più di 150 milioni i bambini intrappolati in impieghi che mettono a rischio la loro salute
mentale e fisica e li condannano ad una vita senza svago né istruzione. Il fenomeno del lavoro minorile è
concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta, in quanto sottoprodotto della povertà, che
contribuisce anche a riprodurre. Tuttavia, non mancano casi di bambini lavoratori anche nelle aree marginali
del Nord del mondo. Da sempre l'UNICEF combatte la piaga del lavoro minorile, e lo fa sulla base di una
posizione che tiene conto della natura complessa del fenomeno e delle condizioni concrete in cui versa
Giacomo Balla, Forme grido
viva l’Italia, 1915, Roma,
Galleria Nazionale di Arte
Moderna (cm 134x187).
L’opera fa riferimento alla
dimostrazione interventista del
21 maggio 1915, a Roma. “Il
moto ascensionale impresso
alle forme, sviluppa una
consonanza tra l'immagine, il
tripudio delle folle e il grido
che si espande in alto con le
onde del tricolore, secondo il
metodo analogico del
futurismo.” (Dalla didascalia
apposta al quadro dalla Galleria
Nazionale di Arte Moderna).
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l'infanzia sfruttata. In particolare, l'UNICEF considera la differenza tra child labour - sfruttamento
economico in condizioni nocive per il benessere psico-fisico del bambino - e children's work, una forma di
attività economica più leggera e tale da non pregiudicare l'istruzione e la salute del minore. Secondo i dati
dell'ILO, nel mondo 74 milioni di bambini sono impiegati in varie forme di lavoro pericoloso, come il
lavoro in miniera, a contatto con sostanze chimiche e pesticidi agricoli o con macchinari pericolosi. E' il
caso dei bambini impiegati nelle miniere in Cambogia, nelle piantagioni di tè nello Zimbabwe, o che
fabbricano bracciali di vetro in India. Tra le peggiori forme di lavoro minorile rientra anche il lavoro di
strada, ovvero l'impiego di tutti qui bambini che, visibili nelle metropoli asiatiche, latino-americane e
africane, cercano di sopravvivere raccogliendo rifiuti da riciclare o vendendo cibo e bevande.
Nella sola città di Dakar, capitale del Senegal, sono 8.000 i bambini che vivono come mendicanti.
Altra faccia di questa tragica realtà è lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali, che coinvolge
un milione di bambini ogni anno.
Se le varie tipologie di lavoro minorile posson essere in qualche modo quantificate, una più di altre è
caratterizzata dall'invisibilità e sfugge a una valutazione statistica: si tratta del lavoro domestico e familiare,
in cui sono impiegate soprattutto le bambine. Che si tratti di lavoro in casa di altri (lavoro domestico) o in
casa propria (lavoro familiare), per le bambine esso diventa spesso una vera e propria forma di schiavitù,
che le costringe a vivere nell'incubo della violenza e dell'abuso. Rapporto UNICEF 2012
"La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il
diritto alla parità di retribuzione." La Costituzione della Repubblica
Italiana, Art. 37
"Gli Stati adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro
ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni
professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari."
Dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo, New York, 20 novembre 1989
Dati sul lavoro minorile in Italia.
Parlare di lavoro minorile in Italia non è facile: il contesto non è quello dei paesi del sud del mondo, dove la
tematica è affrontata da anni, ma quello di una nazione industriale avanzata, con una demografia carente in
nuove generazioni, una diffusione consolidata della scolarizzazione (comunque obbligatoria) e una
legislazione che impedisce il lavoro dei minori fino a 15 anni e che tutela quelli di età superiore.
L’Italia è uno dei paesi che ha aderito alla Convenzione sui diritti dell’infanzia (Convenzione sui diritti
dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata
dall’Italia con la legge del 27 maggio 1991) e collabora con l’ILO (International Labour Organization, ILO.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro è l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il
lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e
donne) per combattere gli effetti negativi del lavoro minorile sullo sviluppo del bambino, quindi è orientata
sia dal punto di vista della prevenzione che della vigilanza a favorire la conoscenza dell’entità del fenomeno
ed al suo superamento.
Le esperienze di lavoro precoce oggi in Italia coinvolgono sia minori italiani che stranieri. Si va dai contesti
di disagio, di povertà e rischio di povertà dove il lavoro dei minori è necessario alla sopravvivenza
familiare, al lavoro visto come alternativa positiva rispetto allo “stare in strada”, fino all’inserimento dei
minori in contesti di imprenditoria familiare anche ben avviata. Inoltre una fascia ulteriore di bambini sono
coinvolti in attività lavorative che non sono connotate da un elevato grado di pericolosità o di sfruttamento e
che permettono la normale frequenza scolastica (“child work”). In linea generale l’avviamento precoce al
lavoro dei minori, indipendentemente dalle cause che ne sono alla base, determina un impoverimento delle
relazioni proprie dell’infanzia e l’erronea tendenza a considerare i bambini come piccoli adulti.
Fondazione Studi, Consulenti del Lavoro. Indagine sul fenomeno dello sfruttamento del
lavoro minorile in Italia. TeleConsul Editore Spa. Roma, 2009
E adesso
come sul bordo di un pozzo
mi cadono dalla mano
sogni e speranze.
Ho un telaio come mamma.
La luce del giorno
non conosco più.
Il mio cuore se ne va
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attraverso le crepe dei muri,
come portato dal vento.
Dove si fermerà?
Latif 11 anni cucitore di palloni
Era nato nel 1983 Iqbal Masih e aveva quattro anni quando suo padre decise di venderlo come schiavo a un
fabbricante di tappeti. Per 12 dollari. E' l'inizio di una schiavitù senza fine: gli interessi del "prestito"
ottenuto in cambio del lavoro del bambino non faranno che accrescere il debito. Picchiato, sgridato e
incatenato al suo telaio, Iqbal inizia a lavorare per più di dodici ore al giorno.
E' uno dei tanti bambini che tessono tappeti in Pakistan; le loro piccole mani sono abili e veloci, i loro salari
ridicoli, e poi i bambini non protestano e possono essere puniti più facilmente. Un giorno del 1992 Iqbal e
altri bambini escono di nascosto dalla fabbrica di tappeti per assistere alla celebrazione della giornata della
libertà organizzata dal Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato (BLLF).Forse per la prima volta Iqbal
sente parlare di diritti e dei bambini che vivono in condizione di schiavitù. Proprio come lui.
Spontaneamente decide di raccontare la sua storia: il suo improvvisato discorso fa scalpore e nei giorni
successivi viene pubblicato dai giornali locali. Iqbal decide anche che non vuole tornare a lavorare in
fabbrica e un avvocato del BLLF lo aiuta a preparare una lettera di "dimissioni" da presentare al suo ex
padrone.
Durante la manifestazione Iqbal conosce Eshan Ullah Khan, leader del BLLF, il sindacalista che
rappresenterà la sua guida verso una nuova vita in difesa dei diritti dei bambini. Così Iqbal comincia a
raccontare la sua storia sui teleschermi di tutto il mondo, diventa simbolo e portavoce del dramma dei
bambini lavoratori nei convegni, prima nei paesi asiatici, poi a Stoccolma e a Boston: «Da grande voglio
diventare avvocato e lottare perché i bambini non lavorino troppo». Iqbal ricomincia a studiare senza
interrompere il suo impegno di piccolo sindacalista. Ma la storia della sua libertà è breve. Il 16 aprile 1995
gli sparano a bruciapelo mentre corre in bicicletta nella sua città natale Muridke, con i suoi cugini Liaqat e
Faryad. «Un complotto della mafia dei tappeti» dirà Ullah Khan subito dopo il suo assassinio.
Francesco D'Adamo, Storia di Iqbal, Firenze, Le Monnier, 2002
3. AMBITO STORICO POLITICO
ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici
DOCUMENTI
"La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli
interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società
moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti.
Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per
scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è
possibile, le cause del malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di
governo, quanto nella legislazione.
I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono male
applicate.
[…] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di governo hanno
urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera
governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia
ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la
forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta
delle cose."
G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20
ottobre 1899. (in Giolitti, Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952)
"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile
dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un periodo
di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali stranieri
in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano, nessun altro
paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia."
B. CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939.
"La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei
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condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali
(siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come
Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e
politici dei gruppi dominanti nel governo.
[…] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia
giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via
via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale."
G. SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano,
1962.
"Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state
esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. […] Egli avanzò pure la teoria del
tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni
sociali in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate."
D. MACK SMITH, Storia d’Italia da 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1969.
"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione
governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. […] Assurdo
pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e
conservatrice, fosse l’araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli
uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la
direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo."
P. TOGLIATTI, Momenti della storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963.
"Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una
convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericarismo era ormai una
inutile frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due parallele
[Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di
anticlericarismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il
papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo."
G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955.
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Nativi e migranti digitali
DOCUMENTI
Nativo digitale (dalla lingua inglese digital native) è una espressione che viene applicata ad una persona che
è cresciuta con le tecnologie digitali come i computer, Internet, telefoni cellulari e MP3. Il termine è stato
coniato da Marc Prensky nel suo Digital Natives, Digital Immigrants pubblicato nel 2001. In questo
fondamentale articolo, il termine viene utilizzato per indicare un nuovo gruppo di studenti che accede al
sistema dell'educazione. I nativi digitali nascono parallelamente alla diffusione di massa dei pc a interfaccia
grafica nel 1985 e dei sistemi operativi a finestre nel 1996. Il nativo digitale cresce in una società
multischermo, e considera le tecnologie come un elemento naturale non provando nessun disagio nel
manipolarle e interagire con esse.
Per contro il termine immigrato digitale (digital immigrant) si applica ad una persona che è cresciuta prima
delle tecnologie digitali e le ha adottate in un secondo tempo. Una terza figura è invece quella del tardivo
digitale'; una persona cresciuta senza tecnologia, e che la guarda tutt'oggi con diffidenza. Una delle
differenziazioni tra questi soggetti è il diverso approccio mentale che hanno verso le nuove tecnologie: ad
esempio un nativo digitale parlerà della sua nuova macchina fotografica (senza definirne la tipologia
tecnologica) mentre un immigrato digitale parlerà della sua nuova macchina fotografica digitale, in
contrapposizione alla macchina fotografica con pellicola chimica utilizzata in precedenza.
I sociologi stanno discutendo delle implicazioni sociologiche di questa situazione che si è venuta a creare
per le nuove generazioni. Non tutti sono d'accordo con questa terminologia e con le ipotesi soggiacenti. Per
esempio non tutti concordano sul fatto che i bambini ed i giovani (che sono per la loro età nativi digitali)
abbiano una maggior dimestichezza con la tecnologia a differenza degli adulti che sarebbero più maldestri.
Si deve giustamente ricordare che l'universo digitale è stato creato dagli immigrati digitali.
Ferri Paolo, Nativi digitali, Milano 2011
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A scuola (dati OCSE-PISA 2007) a casa e con gli amici (dati AIE 2007) il perimetro dell’identità
comprende anche la loro identità on-line. Per noi nativi Gutenberg, il blog o la posta elettronica sono
strumenti, per loro sono una parte integrante dello loro immagine del sé e delle loro relazioni sociali. Fra i
14 e i 19 anni l’88% degli adolescenti partecipa a forum o scrive sui blog (AIE Contenuti digitali, 2007).
Si “espongono” sui blog o su You Tube, vivono sullo schermo, per esprimersi, per apparire, per comunicare
e per stabilire relazioni sociali e affettive. Il modo in cui vedono e costruiscono il mondo è differente. I
“nativi” digitali hanno, infatti, a disposizione una grande quantità di strumenti digitali di apprendimento e
comunicazione formativa e sociale: il web, i blog, l’iPod, MSN Messanger, il telefono cellulare, le chat,
l’aula virtuale, Wikipedia, Myspace...
I digital native, infatti, stanno imparando a “navigare” tra i media in maniera non lineare e creativa. Noi
adulti cerchiamo sempre un “manuale” o abbiamo bisogno di strumenti per inquadrare concettualmente un
oggetto di studio prima di dedicarci a esso. I nativi no! Apprendono per esperienza e per approssimazioni
successive. Non è detto che sia un dato positivo, ma è un fatto.
Procedono attraverso una scoperta multi prospettica e multicodicale del senso dell’oggetto culturale o di
apprendimenti che esplorano costruendosi man mano gli strumenti e le strategie adatte. Imparano dagli
errori e attraverso l’esplorazione, piuttosto che mediante un approccio storico o logico sistematico. Inoltre la
condivisione con i pari, la cooperazione, l’utilizzo di differenti approcci al problema dato e di molteplici
codici e piani di interpretazione per risolverlo li differenziano radicalmente rispetto a noi. Un approccio
“open source” e cooperativo alle fonti del sapere che è ben rappresentato dal modo in cui i giovani
condividono la musica, il sapere e le esperienze online attraverso i più diversi strumenti di comunicazione
digitale sul web. I digital native, piuttosto che interpretare, configurano; piuttosto che concentrarsi su oggetti
statici, vedono il sapere come un processo dinamico; piuttosto che essere lettori o spettatori sono attori e
autori dell’apprendimento. Non è un piccolo problema, la cultura scritta sta cambiando forma e non
traghettare in digitale la memoria analogica della cultura dell’Homo sapiens 1.0 è la sfida e la responsabilità
che portiamo noi Gutenberg native.
Veronica Mobilio, I comportamenti e i consumi tecnologici dei giovani, Milano, settembre 2009
"La guerra è finita. I nativi digitali hanno vinto", dice l'esperto di educazione e tecnologia Marc Prensky. La
sua filosofia genitoriale è la più radicale in cui mi sia imbattuta durante la mia ricerca. Il suo bambino di
sette anni legge libri, guarda la tv, gioca con le costruzioni e con la playstation, e lui tratta tutte queste cose
nello stesso modo. Non pone nessun limite. A volte suo figlio gioca con una nuova applicazione per ore, ma
poi, mi ha detto, si stanca. Prensky gli permette di guardare la tv anche quando pensa che sia "uno stupido
spreco di tempo". Per esempio, ritiene che SpongeBob SquarePants sia un programma inutile e fastidioso,
ma ha usato il rapporto tra SpongeBob e Patrick, la stella marina che gli fa da spalla, per insegnare a suo
figlio qualcosa sull'amicizia. "Viviamo nell'era degli schermi, e dire a un bambino 'sono contento quando
leggi un libro ma non mi piace quando guardi quello schermo' è ridicolo. Rilette i nostri pregiudizi. È solo
paura dei cambiamenti, di essere tagliati fuori". La visione del mondo di Prensky mi ha colpito molto. Un
libro è sempre meglio di uno schermo? Mia figlia spesso usa i libri per evitare i rapporti sociali, mentre mio
figlio usa la playstation per stare con gli amici.
Hanna Rosin, Generazione touchscreen, The Atlantic, Stati Uniti, marzo 2013
Platone era critico verso la scrittura (i libri sono la prima, straordinaria, protesi fisica della intelligenza
umana) perché riteneva che avrebbe avuto conseguenze negative sulla memotecnica, indispensabile nella
tradizione orale. In parte aveva ragione perché delle qualità di pensiero si sono via via perse ma sicuramente
sottovalutava l’enorme potenza intellettuale che si sarebbe sviluppata dalla scrittura, per non dire della
diffusione sociale della cultura e quindi dello straordinario aumento della intellettualità generale dell’uomo.
Ancora una volta oggi la tecnologia è in grado di liberare potenzialità, convogliando energie su aspetti che
l’uomo aveva accantonato, per economia di forze. Ma non si deve opportunisticamente affidare la svolta
all’automatico incedere degli eventi tecnologici, perché in tal caso i mutamenti rimarrebbero in superficie e
si perderebbe scienza senza acquistare coscienza. L’innovazione rimane sempre una libera scelta (politica,
oserei dire) di soggetti responsabili che devono decidere il come e il dove.
Andrea Turchi, Tecnologie e ambienti di apprendimento, Roma, giugno 2012
TIPOLOGIA C - Tema di ordine storico
Confronta il programma pronunciato da Benito Mussolini nella riunione dei Fasci in piazza S. Sepolcro a
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Milano con i più importanti atti del governo guidato dal duce tra il 1922 e il 1926. Delinea analogie e
differenze tra il programma fascista originario e le decisioni del regime
TIPOLOGIA D - Tema di ordine generale
Con il principio di indeterminazione di Heisenberg e l’introduzione del concetto di probabilità al cuore della
descrizione fisica, la meccanica quantistica ha profondamente trasformato l’immagine scientifica del reale,
ma ha anche evidenziato la sua distanza dalla esperienza “ingenua” del mondo. Si tratta peraltro di una
situazione che si è presentata anche in altri momenti di svolta nella storia della scienza (si pensi
all'evoluzione darwiniana). Si evidenzino i problemi posti da tale situazione, sottolineando l’importanza di
una corretta informazione/divulgazione scientifica per vivere responsabilmente il proprio tempo.
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