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Politica, società e cultura
nelletà ellenistica
Caratteristiche e tratti principali dellepoca ellenistica
descritti in un ipertesto di Federico Delussu.
Indice
y Politica e società
y La cultura e la scienza
La Biblioteca e il museo di Alessandria
d¶Egitto
Il divorzio tra scienza e filosofia La separazione tra scienza e tecnica
La separazione tra scienza e società
y La filosofia
Il ³bisogno´ di filosofia
Filosofia e ³scuole´
y L¶eclettismo
y Il declino di Alessandria e del pensieroscientifico
y L¶indirizzo religioso dell¶ultima filosofia greca
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[POLITICA, SOCIETÀ E CULTURA NELLETÀ ELLENISTICA] 29 dicembre 2011
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Politica e società
Il periodo che si aprì con la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. è noto agli storici col nome diellenismo. L'impero di Alessandro, dopo la sua morte, venne diviso in tre grandi regni: la Macedonia,
l'Egitto e l'Asia ai quali si aggiunsero alcuni Stati minori, quali Pergamo e Rodi; tutti questi regni
possedevano strutture economico-sociali e forme di vita molto simili. A ciò conseguì l'ellenizzazione dei paesi conquistati e la simbiosi della cultura greca con quella orientale. In questo nuovo panorama storico- politico vi è un passaggio dalla democrazia a delle forme di governo monarchiche con tratti orientaleggianti.
Con la Crisi della Poleis l'Ellade perde
sostanzialmente la propria libertà e vede la fine
della democrazia. Mentre infatti nella Poleis il
cittadino era comunque partecipe delle decisioni
comuni, ed era educato sin dalla nascita affinché
diventasse capace di affermare la propria
autonomia e di esercitare i propri diritti, nei
grandi regni ellenistici l¶individuo non era altro
che un suddito, la vita politica dipendeva dunque
non più da libere assemblee ma dalla volontà del
sovrano a cui gli altri non potevano che
sottostare. Nascono, inoltre, nuovi nuclei di vita
sociale: Alessandria, ad esempio, passa
dall'essere un piccolo villaggio all'essere una
splendida città, principale centro commerciale e
culturale dell¶ellenismo; rifioriscono i centri
dell'Asia Minore, come Pergamo e Rodi, chediventano importanti e fiorenti metropoli. Vi è
quindi il tramonto del mondo ellenico e il sorgeredel mondo ellenistico.
Anche dal punto di vista economico-sociale, l'etàellenistica presenta numerose novità:
y Il fenomeno della schiavitù è influenzato dall'aprirsi di nuovi mercati ad Oriente, il processo produttivo viene a poggiare sulla manodopera servile.
y La concorrenza della manodopera servile e dei nuovi mercati, provoca il processo di decadenza e di
impoverimento economico dei ceti dei lavoratori liberi (contadini, artigiani ecc..), che in passato
avevano rappresentato il nucleo vitale del ceto medio su cui era basata la democrazia ateniese.
y ³I nuovi ricchi´ della società ellenistica divengono i grandi mercanti, appaltatori speculatori ecc.., iquali producono beni che soddisfano l'altissimo tenore di vita delle corti
e delle aristocrazie o lavorano per lo Stato in opere pubbliche.
y A continuare a detenere il primato di classe più forte della società, è l'aristocrazia terriera, nonostante
la diminuita potenza politica rimane l'unica a godere di numerosissimi privilegi.
y Il prezzo della vita aumentava vertiginosamente tanto che si generò una stratificazione e separazionetra i vari ceti, addirittura, tra il singolo individuo e la società; i sudditi, infatti, tesero ad allontanarsicompletamente dalla vita pubblica e dalla politica.
Per approfondire http://it.wikipedia.org/wiki/Ellenismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandria_d'Egitto
http://it.wikipedia.org/wiki/Pergamo
http://it.wikipedia.org/wiki/Rodi
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La cultura e la scienza
La Biblioteca e il museo di Alessandria d¶Egitto
Un mondo sociale del genere tende a produrre una cultura a sua immagine e somiglianza. Con la frattura tra
individuo e società l'intellettuale può scegliere tra due strade: o ripiegare sul proprio animo e sui temi etico-
esistenziali (via perseguita dai filosofi greci), oppure impegnarsi nelle ricerche specializzate ( via perseguitadai filosofi alessandrini). In questo periodo si sviluppano le discipline particolari, favorite dai sovrani per
ragioni di prestigio e di dominio. L¶intervento dei regi genera un¶enorme disponibilità di mezzi economici,
grazie alla quale si può procedere a una riorganizzazione globale degli studi, che non ha precedenti nel
mondo antico. L¶esempio più significativo è quello di Alessandria che divenne un importantissimo centro di
cultura soprattutto grazie alle opere del ministro Demetrio Falereo; quest'ultimo, per mezzo di un grandioso
progetto, riuscì a riunire all'interno di uno stesso istituto per la cultura, costruito sul modello del Liceo e
dell'Accademia, tutto il materiale bibliografico rinvenuto in Grecia e in Asia. Così, grazie a Falereo, nacque
la Biblioteca di Alessandria che, contenendo oltre 700mila volumi-papiro, rappresentava la più grande
raccolta di libri nel mondo. Inoltre, riordinando i libri in volumi e dando a ciascuno di essi un titolo e un
autore, i bibliotecari fecero sì che nella Biblioteca di Alessandria nascessero i libri così come li conosciamonoi oggi. Affianco alla biblioteca, sorge il Museo (³tempio del sapere´) che doveva essere un centro di
ricerca, il Museo alessandrino è costituito
da un osservatorio astronomico, un
giardino zoologico, un orto botanico e
alcune sale anatomiche. Sul modello di
Alessandria, nacquero altri centri di studio
a Pergamo, Antiochia e Pella; tuttavia
nessuno di essi riuscirà mai a raggiungere
la fama della biblioteca alessandrina, la
quale venne distrutta dai guerrieri
dell'Islam nel 642 d.C.
Il divorzio tra scienza e filosofia
Essendo gli scienziati-professori dei centri
culturali alessandrini stipendiati dallo
stato, si assiste ad un grande sviluppo
delle discipline particolari ed alla
cosiddetta ³specializzazione´, ossia la
divisione del sapere in una molteplicità
di branche coltivate con competenza da
una serie di specialisti. Le singole
discipline vanno organizzandosi in forma autonoma, prive di concreti rapporti reciproci, e considerate nel
loro insieme sembrano avere perduto ogni relazione con la filosofia. Tale divorzio è causato anche dal fattoche ormai Atene , antica sede di studi filosofici, non è più il centro culturale ed è stata sostituita da
Alessandria, nuovo centro di ricerche scientifiche specializzate. Tuttavia, sebbene la scienza e la filosofia
siano nettamente separate, la scienza mantiene sempre uno sfondo filosofico: infatti, se per quanto riguarda icontenuti essa si mantiene distante dalla filosofia, per quanto riguarda le strutture logico-concettuali e
metodologiche, invece, essa rappresenta il punto di arrivo delle ricerche dei filosofi. Le strutture logico-concettuali, infatti, trovano la loro massima espressione solo se applicate all'universalità richiesta dalle
scienze. Inoltre, con l¶affermarsi di un sapere specialistico si tende a perdere quella visione globale eunitaria dell¶ uomo e del mondo caratteristica dell¶ età classica.
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La separazione tra la scienza e la tecnica
Lo sviluppo della scienza, in epoca ellenistica, non determinò una vera e propria rivoluzione tecnologica,
poiché rimase a un livello speculativo e teorico. Viene naturale chiedersi il motivo per cui se, in alcunetecniche la scienza ellenistica è giunta ad individuare i principali presupposti teorici che sussistono ancora
oggi, non si è sviluppata nel mondo antico quella cosiddetta ³civiltà delle macchine´. Gli studiosi hannodiscusso molto su questo problema e hanno formulato varie ipotesi di soluzione.
y Sul piano socio-economico, il diff ondersi della schiavitù è stato considerato la causa del non-sviluppo della ³civiltà delle macchine´. Infatti, disponendo di un'abbondante quantità di
manodopera, il mondo ellenistico non era stimolato ad inventare macchine o ingegni. A tal proposito,
Marco Varrone distinse in tre categorie gli strumenti utilizzati per lavorare la terra: strumenti parlanti
(gli schiavi), strumenti semi-parlanti (i buoi), strumenti muti (gli utensili); ciò dimostra come lo
schiavo fosse considerato una ³macchina da lavoro´;
y Sul piano psicologico-sociale, a partire dalla scarsa considerazione per il lavoro manuale,considerato proprio di uomini ³inferiori´.
y Sul piano filosofico-culturale, risiedente nel fatto che gli scienziati alessandrini, pur essendo giuntiteoricamente alle soglie della macchina, sono ancora legati alla mentalità della vecchia filosofia che
sosteneva la superiorità dell'atteggiamento contemplativo-conoscitivo di fronte al mondo, a
svantaggio dell'atteggiamento pratico-attivo.
Per mostrare quanto, durante l¶ellenismo, il progresso scientifico fosse avanzato in
campo teorico, un esempio degno di nota è quello offerto dal celebre scienziato
Erone di Alessandria, che visse in età ellenistica intorno al I a.C. Oltre a essere un
grande matematico, Erone fu un geniale inventore di macchine, studiò i meccanismi
della ruota dentata, della vite senza fine e dei mulini a vento. Progettò µl¶eolipila¶, un
prototipo della turbina a vapore, riuscì a creare uncongegno che apriva automaticamente la porta di
un tempio, con una serie di ingranaggi, sfruttandol¶energia ottenuta dal calore. Erone è un esempio di
come gli scienziati ellenistici fossero giunti sullasoglia di determinare una straordinaria evoluzione
tecnologica; in realtà però le loro scoperte rimaseroteoriche e l¶umanità ,per ritornare a questo livello di
conoscenza, impiegò secoli. Le ragioni per cui queste conoscenze teorichenon vennero sfruttate per scopi pratici le abbiamo già viste, non vi era
l¶urgenza economica dato che il lavoro veniva compiuto già a basso costodagli schiavi. La società non aveva poi una mentalità che vedesse nella
scienza un mezzo di sfruttamento delle risorse naturali ed è per questo
motivo che la scienza ellenistica era fortemente svincolata dalla tecnologia.
Erone di Alessandria come immaginatoin una stampa del 1688
Raffigurazionedelleolipila di Erone
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La separazione tra scienza e società
Un altro limite della culturascientifica alessandrina è il suo
essere separata rispetto allasocietà. Infatti il sapere che
germoglia dalla Biblioteca edal Museo si estranea
completamente dalla vita
sociale e politica.. Il dotto
infatti si rivolge non più al
popolo ma unicamente a
un'élite di intellettuali o
aristocratici colti; l'unica
possibilità di rapporto sociale
concreto è costituita per lo
scienziato alessandrino dai
legami con il re e la corte, ad
esempio è così per i medici dicorte. Inoltre, i filologi si
limitano a ricerche super-
specialistiche, che trasformano
lo studio della linguaincomprensibile per la
collettività. La stessa Biblioteca, potenziale fattore di diffusione della cultura, rimane riservata agli studiosidel Museo. Si può dire che il rapporto ³privato´ con lo scritto e con il libro diviene qualcosa che facilita
ulteriormente la dimensione individualistica della vita e della personalità dell'intellettuale alessandrino.
Per approfondire http://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_di_Alessandria
http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_(Alessandria)
http://digilander.libero.it/moses/scienzaellenistica.html
http://www.parodos.it/blog/culturaellenistica.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Erone_di_Alessandria
http://www.cronachelaiche.it/2011/07/erone-di-alessandria-primo-tecnologo-dellantichita/
http://www.youtube.com/watch?v=fVO8HmybEKU
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La filosofia
Il ³bisogno´ di filosofia
Èda sottolineare l
'
importanza della Grecia nel processo di affermazione dell'
ellenismo. Quest'
ultimo è infatticaratterizzato dalla diffusione e dallo sviluppo della cultura greca nel mondo tanto che il greco diviene la
lingua universale e Atene rimane la roccaforte della filosofia. La filosofia, in questa società oppressa da un clima
di insicurezza e di fuga nel privato, svolge una funzione di guida e risponde a due esigenze:
y Una Visione unitaria del mondo: infatti, la perdita delle concezioni tradizionali del mondo e dei valori
tradizionali, e la suddivisione del sapere in scienze particolari, comportano l'esigenza di una visione
globale delle cose.
y Un Supplemento d¶animo: capace di indirizzare la vita quotidiana degli individui.
Così alla tendenza specialistica delle scienze si contrappone lo sguardo generale della filosofia capace di
condurre alla quiete dell'animo. Tuttavia non si può parlare di una diminuita importanza della metafisica, masemplicemente di una sua finalizzazione all'etica e al discorso sull'uomo.
Gli interrogativi dominanti, di questo periodo
storico, sono quelli esistenziali, riguardanti ildestino individuale: la felicità, il dolore, il piacere, la morte ecc.
La filosofia comincia ad essere intesa come
³terapia esistenziale´: la vita è considerata lamalattia, il filosofo il medico che, assumendo un
compito ³consolatorio´ analogo a quello della
religione, deve condurre gli uomini alla salvezza personale, deve cioè liberare gli individui dalla
falsità, dalle sciocche credenze, dalle
superstizioni, ecc...
Filosofia e ³scuole´
La divisione tra filosofia, politica e scienza è
accompagnata dall'inclinazione al dogmatismo
e al settarismo. Le varie ³scuole´ di questo periodo, infatti, tendono a ridursi a vere e propri
sette chiuse, caratterizzate da uno scarso
interesse alla discussione, da un vero e proprio culto dei ³capi-scuola´, e da limitati contatti con l 'esterno. Altri
due tratti caratteristici della filosofia di questo periodo sono l'orientalismo e il cosmopolitismo, l'ellenizzazione
dell'Oriente mostra una orientalizzazione della mentalità ellenica. Inoltre all'individualismo apolitico corrisponde
l'aspirazione a un'unità cosmopolitica tra i popoli, capace di andare oltre alle barriere delle nazioni.La filosofia ellenistica si basa su tre indirizzi fondamentali:
y lo stoicismo (prende il nome da Portico nel quale, ad Atene, era situata la scuola fondata da Zenone diCizio);
y l'epicureismo (dottrina fondata ad Atene da Epicuro),
y lo scetticismo (non costituisce una vera e proprio scuola, ma un indirizzo seguito da diverse scuole
filosofiche).L'obbiettivo di tutte e tre questi indirizzi era quello di garantire la tranquillità dello spirito, in quanto questatranquillità era l'unica capace di rendere felici gli uomini; per questo motivo, i tre indirizzi pongono l'ideale del
saggio nell'indifferenza rispetto ai motivi propriamente umani della vita.
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L¶eclettismo
L¶eclettismo (da ek-légo, scegliere) rappresenta la tendenza unificatrice f ra i diversi indirizzi di pensiero
dell¶ellenismo, i quali avevano identici punti di vista pur essendo fortemente antagonisti. L'instaurarsi di
questo nuovo pensiero venne favorito dalle condizioni storiche: la Grecia era diventata provincia dell'Impero
romano, e proprio Roma stava assimilando la filosofia greca, la quale, gradualmente, si adattò alla mentalità
latina. Fu proprio nella mentalità latina che il tentativo di scegliere gli elementi delle varie dottrine dafondere assieme trovo l¶appoggio più valido. La scelta di tali elementi presupponeva un criterio, e tale
criterio venne rappresento dall'accordo comune degli uomini su certe verità fondamentali, il ³consensus
gentium´ . L'indirizzo eclettico apparve per la prima volta nella scuola stoica; solo gli epicurei si
mantennero lontani da esso.
Il declino di Alessandria e del pensiero scientifico
La fioritura del pensiero scientifico durante l¶ellenismo coincide nel lasso di tempo tra il 300 e il 145 a.C.,
anno in cui il Museo alessandrino venne gravemente danneggiato a causa di una guerra civile, inoltre larottura fra il re d¶Egitto e i dotti alessandrini costrinse questi ultimi ad abbandonare Alessandria.
La graduale decadenza della cultura ellenica viene accompagnata dall¶estendersi della conquista romana fin
sull¶altra sponda del Mediterraneo. Nel 48-47 a.C. la Biblioteca venne incendiata durante una campagnamilitare di Cesare in Egitto e, nel 30 a.C., dopo che Ottaviano inglobò l 'Egitto nell'Impero romano.
l'importanza di Alessandria venne diminuendo sempre più e i suoi intellettuali si limitarono a ruminare la
cultura del passato. Le uniche eccezioni sono quelle di Tolomeo per l¶astronomia e di Galeno per la
medicina, due famosi scienziati che vissero intorno al II secolo d.C. e resero celebre l¶ormai decadente
Alessandria. Claudio Tolomeo visse ad Alessandria intorno al 150 d.C. La sua opera maggiore si chiama
Grande sintassi matematica; confutando la teoria eliocentrica, Tolomeo sostenne che era il Sole a ruotare
attorno alla Terra. La sua teoria si fondava su un calcolo precisissimo delle orbite di tutti i pianeti, sicché
sembrò che essa fosse definitivamente dimostrata: per calcolare i movimenti reciproci dei pianeti Tolomeo
inventò uno strumento di misurazione detto astrolabio, che rimase in uso sino all¶epoca rinascimentale.
L¶indirizzo religioso dell¶ultima filosofia greca
L'accentuazione della tendenza religiosa nello stoicismo romano è caratterizzata dal raccogliere e unire tutti
gli elementi religiosi impliciti nel pensiero greco e di inglobarli nella sapienza orientale. Si assiste così aun'interpretazione religiosa delle dottrine greche e ad un tentativo di conciliare queste dottrine con le
credenze orientali.E' in questo clima che prende forma la tradizione secondo cui l'intera filosofia Greca aveva le proprie origini
in Oriente. Nel I secolo iniziarono a diffondersi degli scritti di falsa attribuzione, con obbiettivo dicombattere il cristianesimo e di difendere il paganesimo e le religioni orientali. Tra i numerosi pensatori
pitagorici di questo periodo ebbe rilievo in Siria Numenio di Apamea, vissuto nella seconda metà del I secolo d.C. e autore di un grandissimo numero di opere di ogni argomento. Egli era convinto che la filosofia
greca dipendesse da quella orientale. La scuola di Platone diventò la sede preferita di questo indirizzo di
pensiero, che utilizzava insieme dottrine filosofiche e scientifiche, miti, pregiudizi e credenze religiose
orientali.Pl
utarco
diC
hero
nea, autore di un vasto numero di opere su svariati argomenti, ne è il piùsignificativo rappresentante.
Per approfondire http://www.liceoxxv.it/didattica1/didattica/materiali%20per%20gli%20studenti/Greco/La%20filosofia%20ell
enistica.pdf
http://it.wikipedia.org/wiki/Scetticismo http://it.wikipedia.org/wiki/Stoicismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Epicureismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Eclettismo http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Tolomeo http://it.wikipedia.org/wiki/Galeno
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