Le tre età dell’infermiere:ieri, oggi e domani
Inghilterra vittoriana
XIX secolo
Florence Nightingale
IERI
istruzione
gerarchia
disciplina
dedizione
comportamento
ACCUDIRE SENZA DECIDERE
Figura esclusivament
e
femminile
l'assistenza infermieristica viraverso la scientificizzazione e
l'efficienza
Nursing in ItaliaOpinione americana:
“[…] totale assenza di una vera e propria assistenza infermieristica […]”
Nel 1925 vengono istituite le scuole-convitto per infermiere. Nasce la figura dell'assistente sanitaria.
Nel 1940 fa la sua comparsa l'infermiere generico. Filo conduttore dei cambiamenti che avvengono in Italia è lasubordinazione dell'infermiera al medico.
1971 – anche gli uomini possono intraprendere la carriera di infermiere
IERI
Cinema italiano degli anni ‘70- ’80
Figura stereotipata
Trame banali
Infermiera brava Infermiera bella=
I postumi dello
stereotipo
Sondaggio IPASVI
ATTENZIONE BIANCO FRUSTRATO
COMPETENZA CATETERE MEDIOCRE
DISPONIBILITÁ SIRINGA POCO CONSIDERATO
INDISPENSABILE UTILE E INUTILE SACCENTE
UMANITÁ SERVO
Un’idea nuova
2001 – WIT - LA FORZA DELLA MENTE
FIGURA SECONDARIA ↔ IDEA NUOVA DI CURE INFERMIERISTICHE
INFERMIERA – IMPEGNATA NELLA COMUNICAZIONE CON LA PAZIENTE, UN
TRAMITE – INTERPRETE TRA LA MEDICINA E L’ANIMA DELLA PAZIENTE
I RUOLI CHE VENGONO DIPINTI:
MEDICO – IMPEGNATO NELLA RICERCA TERAPEUTICA
SUSIE È OGGETTO DI STUDIO
SUSIE È UNA PERSONA
MEDICO ↓
PERCORSO DIAGNOSTICO – TERAPEUTICO
PROFESSIONISTA SANITARIO
↓PERCORSO
ASSISTENZIALE
STESSO OBBIETTIVO:
CURA DEL PAZIENTE
COLLABORAZIONE MEDICO – INFERMIERE
ASCOLTO RECIPROCO PER CONCORRERE INSIEME AL PERCORSO DI GUARIGIONE
DEL MALATO
CONVINZIONE STEREOTIPATA DEL PROFESSIONISTA STESSO
MEDICO INCAPACE DI PRENDERE ATTO DEI PROGRESSI DELLA CLASSE
INFERMIERISTICA (ITALIANA)
RAPPORTO “FRAINTESO”, PRIVO DI DOVUTA COMUNICAZIONE
Una professione rivisitata
“…L’esclusione delle infermiere dalla decisione non costituisce…(per i pazienti stessi)…un buon servizio…(in quanto)…le infermiere si
prendono cura dei pazienti in maniera continua…(mentre)…i medici vedono i pazienti solo per un breve”
Elsa Kuhse, “Prendersi cura. L’etica e la professione di infermiera”
Una “nuova sanità”
Collaborazione, non subordinazione
UN PROFESSIONISTA CON UN CODICE DEONTOLOGICO, RUOLI FONDAMENTALI E PRECISI, CAPACITÀ NON SOLO COLLABORATIVE
MA ANCHE AUTO-GESTIONALI LIBERA PROFESSIONE
DOMICILIO
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