Le crisi finanziarie dellumanit, ieri ora e sempre
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In un contesto macroeconomico si in presenza di una crisi
finanziaria quando la domanda di denaro sotto forma di capitali da
parte delle aziende superiore all'offerta da parte delle banche e
degli investitori. Se in passato la si associava ad una crisi
bancaria, oggi pu anche prendere la forma di una crisi valutaria o
finanziaria, visto il peso che il mercato dei capitali riveste oggi
e considerata la mobilit di capitali derivante dalla graduale
rimozione delle restrizioni al movimento dei capitali avvenute
negli ultimi 20 anni.capitalicrisi bancaria
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Mezzo di produzione Le tecniche che oggigiorno vengono
utilizzate dovrebbero rispondere ai requisiti: razionalit
(grandezze concettualmente valide), obiettivit (praticamente
applicabile partendo da basi credibili), neutralit (non essere
influenzabile da interessi specifici) e stabilit (utilizzo di
grandezze medio- normali).
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Tutti ritirano i propri soldi dai conti bancari
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Esercito Inflazione Lavoro Malcontento
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Roma Humiliores (meno ricchi e poveri) VS Honestiores (ricchi)
Gli Humiliores si spostano e lavorano come coloni e servi della
glebaservi della gleba Italia Piccole imprese e artigiani VS
Corporation & co Le piccole imprese chiudono e si spostano Il
lavoro si sposta ma Disprezzo lavoro manuale
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La servit della gleba, molto diffusa nel medioevo (gi colonato
al tempo dei Romani), era una figura giuridica che legava i
contadini ad un determinato terreno (gleba, in latino, propriamente
la "zolla" di terra). I servi della gleba coltivavano i terreni che
appartenevano ai proprietari terrieri, pagando un fitto. Inoltre
dovevano pagare le decime (qualora il proprietario facesse parte
del clero o fosse un ente ecclesiastico) ed erano obbligati a
determinate prestazioni di lavoro (corves). I servi della gleba
erano tali per nascita, e non potevano (lecitamente) sottrarsi a
tale condizione senza il consenso del padrone del terreno.
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Manifestazioni, problemi di vario genere. Ogni catastrofe
influisce sulleconomia e sulla politica. Manifestazioni Sperperii,
culti sconosciuti e provocatori, mescolanza di popoli. Tutto porta
a conseguenze che possono essere innocue o fatali.
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(Reuters) - La crisi finanziaria globale ha suscitato proteste
in molte parti d'Europa quest'anno. Durante il weekend ci sono
state manifestazioni in Portogallo, Russia, Ungheria e Bulgaria.
Ecco alcuni dettagli: BOSNIA - Il Parlamento croato-musulmano della
Bosnia ha cancellato la sessione prevista per il 26 febbraio
piuttosto che affrontare i manifestanti che protestavano contro i
piani per il taglio dei benefici per restringere l'enorme gap di
bilancio. GRAN BRETAGNA - I lavoratori britannici hanno indetto una
serie di proteste presso alcuni impianti di produzione elettrica
contro l'utilizzo di imprenditori stranieri in alcuni siti
energetici strategici. I manifestanti hanno concordato di
sospendere gli scioperi il 5 febbraio dopo che la Total ha
acconsentito ad assumere pi lavoratori britannici nella sua
raffineria di Lindsey. BULGARIA - Centinaia di lavoratori della
fabbrica di acciaio Kremikovtzi hanno manifestato, il 9 marzo,
contro i previsti licenziamenti ed i salari non pagati, chiedendo
al governo socialista di trovare degli acquirenti per l'impianto
insolvente. Migliaia di agenti di polizia hanno manifestato per le
strade di Sofia, la scorsa domenica, per chiedere un aumento
salariale del 50% e migliori condizioni lavorative. REPUBBLICA CECA
- Migliaia di contadini provenienti da Repubblica Ceca, Germania,
Austria, Slovacchia, Slovenia e Polonia hanno manifestato
attraverso le strade di Praga il 12 marzo per richiedere prezzi del
latte pi alti e sussidi per favorire le entrate, colpite dalla
crisi economica. FRANCIA - Fino a 2,5 milioni di persone hanno
manifestato in tutta la Francia il 29 gennaio per i salari e la
difesa del posto di lavoro. Il 5 marzo le autorit e i sindacati
hanno firmato un accordo per mettere fine a uno sciopero generale
di sei settimane dovuto agli stipendi e ai prezzi che ha
paralizzato l'isola di Guadalupe. Un leader sindacale stato ucciso,
alcuni negozi sono stati bruciati e saccheggiati durante le
proteste. Migliaia di lavoratori hanno manifestato nell'Isola di
Reunion, territorio francese nell'Oceano Indiano, il 5 e il 10
marzo in una campagna di scioperi e proteste per richiedere aumenti
salariali. Le otto sigle sindacali francesi hanno indetto un giorno
di protesta per il 19 marzo per chiedere al governo e alle imprese
di fare di pi per proteggere i posti di lavori ed i salari durante
la crisi economica. GERMANIA - 15.000 operai della Opel si sono
radunati il 26 febbraio davanti al quartier generale della loro
azienda, chiedendo alla General Motors di rivedere i piani di
chiusura degli impianti in Europa. GRECIA - L'uccisione di un
quindicenne da parte della polizia a dicembre ha scatenato i
peggiori disordini degli ultimi dieci anni, alimentati dalla rabbia
per le difficolt economiche del paese e la disoccupazione
giovanile. Gli anarchici e i gruppi di guerriglia dell'estrema
sinistra hanno continuato con una serie di attacchi verso banche e
uffici di polizia. I sindacati greci, che rappresentano circa 2,5
milioni di lavoratori, hanno organizzato ripetute proteste contro
il governo, sostenendo che le misure anticrisi siano a carico solo
dei pi poveri. UNGHERIA - La polizia ha utilizzato lacrimogeni per
disperdere un gruppo di manifestanti che stava contestando il
governo il 15 marzo a Budapest e ha fermato un totale di 35
persone. IRLANDA - Circa 100.000 persone hanno manifestato per le
strade di Dublino il 21 febbraio per protestare contro i tagli del
governo a dispetto di una recessione sempre pi profonda e dei
salvataggi delle banche. LETTONIA - Il nuovo primo ministro lettone
stato nominato il 26 febbraio dopo che la coalizione di governo
crollata, la seconda a pagare la crisi finanziaria dopo l'Islanda.
Il ministro dell'agricoltura si dimesso il 3 febbraio dopo le
proteste dei contadini per il calo delle entrate. LITUANIA - La
polizia ha fatto ricorso ai lacrimogeni il 16 gennaio per
disperdere i manifestanti che avevano lanciato pietre contro il
parlamento per protestare contro i tagli alla spesa sociale. Il
primo ministro Andrius Kubilius si impegnato a portare avanti un
piano di austerity. MONTENEGRO - I lavoratori del settore alluminio
hanno richiesto, il 9 febbraio, il pagamento degli arretrati e
l'immediata ripresa della produzione nello stabilimento, di
propriet russa, Kombinat Aluminijuma Podgorica. POLONIA - Fino a
10.000 lavoratori, la maggior parte dei quali appartenenti
all'industria delle armi, hanno manifestato il 6 marzo contro i
licenziamenti dopo che la Polonia ha annunciato tagli alla difesa.
A Gdansk 3.000 lavoratori hanno protestato contro i piani di tagli
all'occupazione previsti da Energa, produttore di energia.
PORTOGALLO - Decine di migliaia di lavoratori hanno manifestato a
Lisbona il 13 marzo contro le politiche del governo socialista che,
secondo i sindacati, sta facendo aumentare la disoccupazione e
favorendo i ricchi in un momento di crisi. RUSSIA - Circa 1.000
dimostranti hanno chiesto le dimissioni del governo durante una
manifestazione pacifica che si tenuta il 15 marzo a Vladivostok, la
pi recente protesta collegata alla crisi economica russa. Circa
800.000 russi hanno perso il loro lavoro tra dicembre e gennaio,
portando il numero di disoccupati oltre i 6 milioni, l'8,1% dei
lavoratori. Sedici lavoratori dell'acciaieria ESTAR a Zlatoust
hanno interrotto uno sciopero per i salari il 14 marzo dopo che il
management ha accolto parte delle richieste, ma hanno minacciato di
riprendere le manifestazioni di dissenso dinanzi ad altre avversit
economiche. UCRAINA - Centinaia di cittadini ucraini hanno
manifestato il 23 febbraio, alcuni chiedendo le dimissioni del
presidente Viktor Yushchenko, altri chiedendo indietro i propri
soldi alle banche, colpite duramente dalla crisi finanziaria.
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Vi sono diverse possibili cause dell'inflazione. L'aumento
dell'offerta di moneta superiore alla domanda, stimolando la
domanda di beni e servizi e gli investimenti, unanimemente
considerata dagli economisti una causa dell'aumento dei prezzi nel
lungo periodo. Altre cause sono l'aumento dei prezzi dei beni
importati, l'aumento del costo dei fattori produttivi e dei beni
intermedi, in seguito all'aumento della domanda o per altre
ragioni. Nell'ambito dell'aumento del costo dei fattori produttivi
svolge altres un ruolo l'aumento del costo del lavoro. L'aumento
del livello generale dei prezzi determina una perdita di potere
d'acquisto della moneta: con la stessa quantit di denaro si pu cio
acquistare una minore quantit di beni e servizi. A titolo
esemplificativo, 1 Lira italiana del 1861 (la lira coniata al
momento della proclamazione del Regno d'Italia) equivale ad oltre
6.000 lire del 1999, ad oltre 3 euro del 2006 e 5,17 del 2012.
Tuttavia bisogna riconoscere che il fenomeno dell'inflazione
permette al sistema di raggiungere alcuni obiettivi importanti ai
fini dell'equilibrio economico. Generalmente infatti, questo
processo risulta vantaggioso per i soggetti in posizione debitoria,
ed in particolare per le imprese (che frequentemente attingono
capitali per finanziamenti) che trae beneficio poich lo stesso
denaro avuto in prestito in precedenza, al momento di effettuare la
restituzione ha un valore reale minore.
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Caso pressoch unico nell'evo antico, la reale perdita di valore
della moneta romana, occorso nei secoli, concretamente e
tangibilmente evidenziabile dalla decurtazione del titolo
(percentuale di metallo nobile rispetto al peso totale della
moneta) nell'arco dei secoli. Quando - come nell'antichit - il
valore nominale di una moneta era legata direttamente al titolo
(percentuale) di metallo prezioso di cui era costituita la moneta
stessa, costituiva reato da pena capitale non solo falsare il
titolo (altrare la quantit di metallo prezioso presente), ma anche
la tosatura (alterarne il peso, limandone i bordi e recuperando la
polvere di metallo prezioso medesimo da riutilizzare). Ancor oggi
molte unit monetarie ricordano, nel loro nome, il legame al peso
del metallo prezioso di cui erano costituite. Basti ricordare la
Peseta spagnola, il Peso argentino, la Lira italiana - israeliana -
turca, il Pound (Lira Sterlina inglese), il Punt irlandese, la
Dracma greca, etc. Il termine "Lira" una deformazione del vocabolo
latino "Libra" ("bilancia"), cos come il termine "Statere" deriva
dal greco "Stadera" ("bilancia"), e "Dracma" dalla quantit di grano
che poteva esser contenuto in un pugno. L'alterazione del titolo
divenne la norma da parte dello stato romano a partire dal I secolo
d.C. per fronteggiare le ingenti spese militari (stipendio
dell'esercito ed acquisto di armi sempre pi sofisticate), le spese
dell'apparato burocratico - statale e le spese per i generi
voluttuari.
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Come riportato in una direttiva generale del Ministero della
difesa, le spese per la difesa dello Stato ammontano, per l'anno
2010, a 20.364.430.855,00, di cui 18.575.700.000 destinati alla
difesa e sicurezza del territorio, 59.700.000 alla ricerca e
all'innovazione, 77.300.000 ai servizi istituzionali e generali
delle amministrazioni pubbliche e 1.651.700 da ripartire. La spesa
totale rispetto all'anno 2009 aumentata dello 0,3%.