La Sindrome da Alienazione La Sindrome da Alienazione
Parentale (PAS)Parentale (PAS)Parentale (PAS)Parentale (PAS)
A cura diMoira Liberatore
Brescia, 28 Gennaio 2011
Che cos’è la PASChe cos’è la PAS
La PAS è una condizione per cui, nelle situazioni di separazione o divorzio conflittuali, il figlio dà vita, in
seguito alla programmazione e al lavaggio del cervello agito su di lui dal genitore affidatario (detto
“genitore alienante”), ad una campagna di “genitore alienante”), ad una campagna di denigrazione non giustificata nei confronti dell’altro genitore (detto “genitore bersaglio”). Si tratta invero
di una “distorsione relazionale” attraverso cui i sentimenti del figlio nei confronti del genitore non convivente vengono “avvelenati” dall’azione alienante
del genitore che ne ha la custodia.
Comparsa e andamento della sindromeComparsa e andamento della sindrome
La Sindrome da Alienazione Parentale è un disturbo che insorge quasi esclusivamente durante la fase di separazione o divorzio tra i coniugi e si acuisce
quando si verifica una contesa per l’affidamento dei figli a favore di uno dei genitori. In tali situazioni i bambini – istigati dal genitore che ne ha la bambini – istigati dal genitore che ne ha la
custodia - possono progressivamente allontanarsi
dal genitore non convivente (anche quando in
precedenza avevano con questo un ottimo
rapporto) mostrando sempre maggiore
contrarietà nell’incontrarlo e nel trascorrere del
tempo con lui fino a rifiutarlo del tutto nei casi
più gravi.
PAS come distorsione relazionale di PAS come distorsione relazionale di
natura natura triadicatriadica
La PAS è una distorsione relazionale che coinvolge almeno 3 soggetti:
• IL GENITORE ALIENANTE
• IL GENITORE BERSAGLIO
• IL BAMBINO COME SOGGETTO ATTIVO: il minore non deve essereinteso come soggetto passivo che subisce tout court l’opera di alienazioneposta in essere dal genitore preferito ai danni dell’altro, bensì come unposta in essere dal genitore preferito ai danni dell’altro, bensì come unprotagonista attivo, che laboriosamente partecipa alla ingiustificatacampagna di denigrazione nei confronti del genitore. Non è sufficiente cheun genitore operi per alienare il figlio all’ex-partner perché questo accadaautomaticamente: alcuni bambini sono resistenti all’azione posta in esseredal genitore, mentre perché si possa parlare di PAS è necessario che ilbambino fornisca il suo personale contributo alla campagna di denigrazione.
E’ proprio questa combinazione di fattori, comportamento E’ proprio questa combinazione di fattori, comportamento
di un genitore e il conseguente comportamento del di un genitore e il conseguente comportamento del
bambino, che legittima una diagnosi di PAS. bambino, che legittima una diagnosi di PAS.
Come riconoscere la PAS: i Come riconoscere la PAS: i
criteri identificati da Gardnercriteri identificati da Gardnercriteri identificati da Gardnercriteri identificati da Gardner
Quando il rifiuto non è PASQuando il rifiuto non è PAS
Il bambino non è alienato quando l’ostilità e il rifiuto:• sono limitati ad un breve periodo di tempo e non simanifestano in maniera cronica (da non confonderecon una caratteristica tipica delle situazioni PAS incui il rifiuto viene meno quando il bambino si trovaeffettivamente con questo genitore, mentreeffettivamente con questo genitore, mentrericompare quando si trova con il genitore alienante);
• sono occasionali e non frequenti;• si presentano solo in certe situazioni;• coesistono con espressioni di amore genuino e diaffetto;
• sono diretti a entrambe i genitori.
Gli 8 criteri principali secondo Gardner (1)Gli 8 criteri principali secondo Gardner (1)
Fattore PAS Descrizione comportamento corrispondente1. Campagna di
denigrazione
Il minore evidenzia astio nei confronti di un genitore inmaniera ossessiva. Questo comportamento denigrante delminore sembra simile ad una vera e propria litania.
2. Deboli, superficiali e
assurde motivazioni per
spiegare il
comportamento di
Il minore riporta giustificazioni irrazionali e spesso ‘comiche’
per spiegare il suo rifiuto del genitore odiato.
comportamento di
denigrazione
3. Mancanza di
ambivalenza
Tutte le relazioni interpersonali umane, incluse quellegenitore-bambino, possono essere ambivalenti. Nella PAS ilminore non evidenzia sentimenti commisti o differenziati. Ilparente odiato è totalmente cattivo; il genitore alienante ètotalmente buono.
4. Fenomeno del
“pensatore
indipendente”
Molti bambini affermano ‘orgogliosamente’ che i lorosentimenti di odio e di astio verso il genitore alienatodipendono da loro stessi, che sono l’esito di una lorodecisione; tenderebbero inoltre a negare qualsiasi contributodel genitore alienante.
Gli 8 criteri principali secondo Gardner (2)Gli 8 criteri principali secondo Gardner (2)
Fattore PAS Descrizione comportamento corrispondente5. Sostegno, nel
conflitto, al genitore
alienante
I minori accettano come assolutamente valide e inopinabilile asserzioni/imputazioni del “genitore amato” ovvero del“genitore alienante” contro il “genitore odiato” ovveroquello alienato.
6. Assenza di senso di
colpa riguardo le
crudeltà verso il
Il minore evidenzia una totale inosservanza per i sentimentidel genitore alienato.
crudeltà verso il
genitore alienato
7. Presenza di
“sceneggiature prese a
prestito”
La qualità dei contenuti nelle formulazioni del bambinoappare sottesa ad una “sceneggiatura data in prestito” [dalgenitore alienante]; lo stesso bambino tende ad utilizzare
termini o frasi del tutto estranee ad un minore di quella età.
8. Allargamento dell’
animosità nei
confronti della
famiglia estesa del
genitore alienato
Il minore rifiuta categoricamente anche la rete di parentidel genitore odiato (zii, nonni, ecc.) soprattutto quandoquesti i si sono sempre presi cura dello stesso, nonostante,quindi, una preesistente soddisfacente o buona relazionecon gli stessi ….
I quattro criteri aggiuntivi (relazionali) per I quattro criteri aggiuntivi (relazionali) per
diagnosticare la PASdiagnosticare la PASCriterio di
identificazione
Descrizione del comportamento corrispondente
a. Difficoltà a. Difficoltà del del
minore nel minore nel
periodo di periodo di
transizione da un transizione da un
Spesso il figlio affetto da PAS poco prima di vedere il genitore alienato, manifesta l'intenzione di non incontrarlo, ad esempio inventandosi altri impegni, (compiti da fare, appuntamenti
imprevisti, ecc). Tali motivazioni sono superficiali ed assurde, se si considera che l'impegno con il genitore di solito è già
prefissato e dovrebbe essere per il bambino l' appuntamento più transizione da un transizione da un
genitore all'altrogenitore all'altro
prefissato e dovrebbe essere per il bambino l' appuntamento più piacevole di tutti gli altri. I bambini arrivano anche a
somatizzare tale rifiuto con disturbi come mal di testa, mal di pancia, senso di vomito, ecc.
b. Il b. Il
comportamento comportamento
del minore del minore
durante la durante la
permanenza a permanenza a
casa del genitore casa del genitore
alienatoalienato
Il comportamento del figlio potrebbe essere provocatorio e teso a fare "perdere le staffe" al genitore. Tale comportamento potrebbe avere l'effetto di fare arrabbiare il genitore alienato e di
dare il pretesto al figlio di ritornare dall'altro genitore e di confermargli che i comportamenti messi in atto dal genitore alienato "giustificano" la sua opinione negativa su di lui.
I quattro criteri aggiuntivi per diagnosticare la I quattro criteri aggiuntivi per diagnosticare la
PASPASCriterio di
identificazione
Descrizione del comportamento corrispondente
c. Il c. Il legame del legame del
minore con il minore con il
genitore genitore
Facilmente il legame che si è instaurato tra figlio e genitore alienante sarà di tipo esclusivo ed invischiante. Il figlio cercherà la continua approvazione del genitore con il quale, nei casi gravi, potrà evidenziare un legame simbiotico-patologico, fino ad arrivare ad una vera e propria "folie à deux". Non sarà però molto facile capire la modalità relazionale che si è venuta a determinare tra il genitore genitore genitore
alienantealienante
modalità relazionale che si è venuta a determinare tra il genitore alienante e il figlio, se non nei casi di evidente legame disturbato; sarà infatti molto difficile che un tale genitore accetti di essere "valutato" o che racconti, o faccia in ogni caso trasparire, i suoi comportamenti nei
confronti del figlio. d. Il d. Il legame del legame del
minore con il minore con il
genitore alienato genitore alienato
prima della prima della
separazione o, in separazione o, in
ogni caso, ogni caso,
dell'alienazione.dell'alienazione.
Si può parlare di PAS solo se da parte del minore c'è un INGIUSTIFICATOINGIUSTIFICATO cambiamento di comportamento nei confronti di un genitore con il quale prima aveva un rapporto positivo. Walsh e
Bone (1999) propongono come criterio di riconoscimento del processo alienante il DETERIORAMENTO DELLE RELAZIONI DOPO LA
SEPARAZIONE, che si traduce a livello psicologico con una reazione esagerata di paura del minore alla sola presenza dell’altro genitore.
I livelli di I livelli di PasPasI sintomi “indicatori” di PAS descritti da Gardnerpossono essere presenti con intensità differente, oanche non essere presenti del tutto, a seconda dellivello della sindrome. I possibili livelli sono tre:
– lieve (mild)
–medio (moderate)
– grave ( severe)Più il livello della sindrome è grave, maggiore è laprobabilità che i sintomi siano tutti presenti. In talcaso si potrà parlare di Sindrome di Alienazione
Parentale “pura”.
I livelli di I livelli di PasPasSecondo Gardner esiste un continuum tra i trelivelli individuati e i confini tra essi non sonorigidi. Tali livelli si riferiscono a MODELLI
DI FUNZIONAMENTO FAMILIARE dovegli elementi significativi vengono ad essere :gli elementi significativi vengono ad essere :
• l'intensità delle affermazioni verbalizzatedal minore
• la qualità dei rapporti tra il minore eciascuno dei due genitori.
Livelli di Livelli di PasPas e presenza degli indicatori primarie presenza degli indicatori primari
Manifestazioni Manifestazioni
primarieprimarie
Grado della sindromeGrado della sindrome
LieveLieve ModeratoModerato GraveGrave
Campagna di
denigrazione
MINIMA MODERATA FORMIDABILE
Razionalizzazioni
deboli, superficiali e
assurde per il biasimo
MINIME MODERATE RAZIONALIZZAZIONI ASSURDE MULTIPLE
Mancanza di
ambivalenza
NORMALE AMBIVALENZA
ASSENZA DIAMBIVALENZA
ASSENZA DIAMBIVALENZA
Fenomeno del ABITUALMENTE PRESENTE PRESENTEFenomeno del
Pensatore indipendente
ABITUALMENTE ASSENTE
PRESENTE PRESENTE
Appoggio automatico al
genitore alienante nel
conflitto genitoriale
MINIMO PRESENTE PRESENTE
Assenza di senso di
colpa
NORMALE SENSO DICOLPA
SENSO DI COLPA DA MINIMO AD ASSENTE
NESSUN SENSO DICOLPA
Scenari presi a prestito MINIMI PRESENTI PRESENTI
Estensione
dell’ospitalità alla
famiglia allargata del
genitore alienato
MINIMA PRESENTE FORMIDABILE,SPESSO RADICALE
Livelli di Livelli di PasPas e presenza degli indicatori aggiuntivie presenza degli indicatori aggiuntivi
Manifestazioni Manifestazioni
aggiuntiveaggiuntiveGrado Grado
lievelieve
Grado Grado
mediomedio
Grado graveGrado grave
Difficoltà di
transizione al
momento delle visite
ABITUALMENTE ASSENTI
MODERATE FORMIDABILE O INCONTRO IMPOSSIBILE
Comportamento
durante le visite
BUONO A VOLTE ANTAGONISTICO
NESSUN INCONTROO durante le visite ANTAGONISTICO
E PROVOCATORIOO
COMPORTAMENTO DISTRUTTIVO E DI
CONTINUO PROVOCATORIO
Legame con
l’alienatore
SOLIDO, SANO SOLIDO, DA LIEVEMENTE A
MODERATAMENTE PATOLOGICO
GRAVEMENTE PATOLOGICO,
SPESSO LEGAME PARANOIE
Legame con il
genitore alienato
prima della
separazione
SOLIDO, SANO O MINIMAMENTE PATOLOGICO
SOLIDO, SANO O MINIMAMENTE PATOLOGICO
SOLIDO, SANO O MINIMAMENTE PATOLOGICO
Le manovre (1)Le manovre (1)
Le strategie che vengono elaborate per raggiungerel’esclusione dell’ex coniuge si possono distinguere in:
DIRETTE: in questo caso è più facile rilevare il lavoro dialienazione in quanto il bambino ha degli atteggiamentiavversi nei confronti del genitore bersaglio ma non haavversi nei confronti del genitore bersaglio ma non hainteriorizzato le ragioni del genitore alienante
INDIRETTE: nel caso delle tecniche indirette, invece, siprocede facendo leva sul senso di lealtà del bambino e silavora su un piano più profondo, quello delle emozioni.
Le manovre (2)Le manovre (2)
• negazione dell'esistenza psicosociale del genitore bersaglio(non parlare mai dell’altro genitore, non farlo vedere al figlio,togliere le sue foto dalla casa);
• negazione della critica verso il genitore bersaglio (criticarel’altro genitore davanti al bambino e, quando questi ripete lacritica, attribuire a lui la fonte della critica);
• distruzione dell'immagine del genitore bersaglio (parlare solo• distruzione dell'immagine del genitore bersaglio (parlare soloin modo negativo dell’altro genitore);
• manipolazione della situazione (dare false informazioniall’altro genitore sul figlio in modo che insorgano conflitti ofraintendimenti tra i due);
• marcamento delle differenze (far risaltare le differenze tra ilgenitore bersaglio e se stessi);
• induzione di alleanza (soddisfare tutti i desideri del figlio e/oquelli non soddisfatti dal genitore bersaglio);
Le manovre (3)Le manovre (3)
• creazione di alleanze con persone frequentate dalfiglio (insegnanti, amici…);
• induzione del senso di colpa (convincere il figlio chese farà certe cose significa che non vuole più bene algenitore programmatore);
• induzione del dubbio (far credere al figlio che l'amore• induzione del dubbio (far credere al figlio che l'amoredell'altro genitore è falso, interessato…);
• induzione della paura (dire al figlio che i suoi contatticol genitore bersaglio sono pericolosi per qualchemotivo);
• ricostruzione della realtà (manipolare la storiafamiliare: “se sei nato è merito mio, tuo padre non tivoleva”, ecc…);
Le manovre (4)Le manovre (4)• chiedere continuamente al figlio cosa ne pensadell'altro genitore, costringendolo a prendereposizione, e premiarlo o punirlo a seconda delle suerisposte
• mistificazione (manipolare i sentimenti del figlio);• raccontare aneddoti in cui l'altro genitore è perdenteo ridicolo ("Ti ricordi quando tua madre è statao ridicolo ("Ti ricordi quando tua madre è statabocciata all'esame per la patente?");
• esagerare il proprio ruolo quale educatore sfumandoquello dell'altro genitore ("Ti ricordi che io ti homesso al mondo, allattata, curata, vestita, nutrita…mentre tuo padre lavorava tutto il giorno e stava conte solo la sera?");
• soddisfare i desideri del figlio che l'altro limita odisapprova ("Se tua madre non vuole portarti allostadio lo farò io");
Le manovre (5)Le manovre (5)• mostrare gusti, idee, opinioni… diametralmente opposti a
quelli dell'altro genitore;• "sgenitorializzare" l'altro genitore, ad esempio chiamandolo
col nome proprio, togliendo le sue foto dalla casa…;• meta-comunicare in modo paradossale sull'altro genitore ("Ci
sarebbero molte cose da dire su tua madre, ma io non sonouno che critica i genitori"; "Rispetto la decisione di tuo padredi venirti a trovare, che lo voglia veramente o meno"; "Lo saidi venirti a trovare, che lo voglia veramente o meno"; "Lo saiche in fondo tuo padre ti vuole bene, anche se non ti sta piùvicino)", creando doppi legami che lo confondono e lo rendonopiù facilmente suggestionabile;
• mistificare le impressioni ed i sentimenti del figlio ("Non puoiessere scontento, con tutto quello che faccio per te"; "Nonpuoi voler bene a tuo padre, non hai visto come si ècomportato?)";
Manovra della neutralitàManovra della neutralità
La decisione di vedere o meno il padre viene lasciata al figlio e, se quest’ultimo decide di non vederlo (decisione volta a
soddisfare il desiderio, o quello che il bambino sente essere un desiderio, della madre), nulla sente essere un desiderio, della madre), nulla
verrà fatto per incoraggiare la visita. Il messaggio implicito è che le visite del padre
non sono considerate importanti.
Perché è importante la diagnosi differenziale Perché è importante la diagnosi differenziale
nei casi di sospetto abusonei casi di sospetto abuso
Nei casi più gravi di PAS il figlio può arrivare ad accusare falsamente il genitore di abusi
sessuali. L’ipotesi di PAS, per questo motivo, dovrebbe sempre essere presa in dovrebbe sempre essere presa in
considerazione per spiegare l’eziogenesi delle accuse di abuso sessuale sui figli quando la
denuncia avvenga nell’ambito di una separazione o di un divorzio, specialmente se
molto conflittuali.
PasPas e false accuse di abuso: l’effetto e false accuse di abuso: l’effetto
pragmaticopragmatico
La falsa accusa di abuso sessuale è una manovra particolarmente efficace sul piano pragmatico: l’immediata e piano pragmatico: l’immediata e
diretta conseguenza è l’interruzione dei rapporti con il genitore alienante, scopo ultimo dell’azione alienante
L’alienazione “giustificata”L’alienazione “giustificata”
Perché si possa parlare di PAS il comportamento di denigrazione del figlio non deve essere basato su
un reale comportamento negligente di quest’ultimo; tale diagnosi è opportuna solo quando il figlio attua un comportamento
alienante assolutamente ingiustificato e non basato su dei fatti concreti.
In presenza di reali abusi o trascuratezza,
la diagnosi di PAS non è applicabile.
La diagnosi differenziale attraverso l’analisi degli
indicatori
FATTORE
PAS
PAS NON PAS
1. Campagna di
denigrazione
Il bambino con PAS sembra provare quasi "piacere" nel raccontare le più efferate violenze da parte del
genitore bersaglio nei suoi confronti, senza provare la minima partecipazione emotiva, la minima emozione. Il suo racconto, fornito senza alcuna difficoltà, ma anzi volentieri "spiattellato", potrà essere anche ricco di
molti particolari e dettagli.
Il racconto è reso faticosamente e con evidenti segni di
sofferenza emotiva.
2. Deboli,
superficiali e
assurde
motivazioni per
spiegare il
comportamento
di denigrazione
Il bambino affetto da PAS crea un calderone di accuse nei confronti
del genitore bersaglio che ricomprende oltre alle più gravi accuse di abusi e sevizie altre del tutto ridicole o fantasiose o esagerate (potrebbe dire ad
esempio: “Mio padre è cattivo perché
mi violenta e non ha giocattoli”).
Il bambino realmente vittima fornirà una lista di
comportamenti realisticamente deprecabili, che verrà di solito
confermata anche dalle deposizioni di altre persone.
La diagnosi differenziale attraverso l’analisi degli
indicatori
FATTORE
PAS
PAS NON PAS
3. Mancanza
di ambivalenza
Il bambino PAS esporrà una serie di qualità tutte negative del genitore e non riuscirà ad
individuare in lui alcuna qualità positiva, né alcun ricordo di esperienze positive con questi
Il bambino che realmente ha subito abuso saprà, nonostante tutto, riconoscergli alcune qualità positive e ricorderà anche alcuni episodi piacevoli
trascorsi assieme.esperienze positive con questi
trascorsi assieme.
4 . Fenomeno
del “pensatore
indipendente”
Il bambino P.A.S. ribadisce con una certa frequenza che non è l'altro genitore a suggerirgli di fare certe
affermazioni.
Il bambino che ha realmente subito abuso invece non ha alcuna ragione di proclamare la sua autonomia di pensiero,
mentre di solito deve scontrarsi con l'incredulità e il rifiuto di accettare l'idea da parte dell'altro genitore
La diagnosi differenziale attraverso l’analisi degli
indicatori
FATTORE
PAS
PAS NON PAS
5. Sostegno,
nel conflitto,
al genitore
alienante
Deve insospettire innanzitutto una
visione polarizzata dei genitori.
Nei casi reali di abuso o maltrattamento il bambino spesso mostra rabbia anche
nei confronti dell’altro genitore (responsabile di non averlo protetto o di essere stato estremamente passivo)genitori. essere stato estremamente passivo)
6. Assenza di
senso di colpa
riguardo le
crudeltà verso
il genitore
alienato
Spesso i bambini alienati dichiarano il loro desiderio che il genitore finisca in
galera.
Nei bambini realmente vittimizzati si osserva più
frequentemente un senso di colpa per quanto accadrà al genitore
abusante come conseguenza della denuncia.
La diagnosi differenziale attraverso l’analisi degli
indicatori
FATTORE
PAS
PAS NON PAS
7. Presenza di
“sceneggiature
prese a
prestito”
Il bambino PAS per descrivere l’abuso può ricorre ad una
terminologia adulta o tecnica e ad espressioni chiaramente attinte dal vocabolario adulto (“mio papà ha abusato di me”).
Se veramente l'abuso è avvenuto, per raccontarlo il minore userà un
linguaggio adeguato alla sua età e una terminologia che ricalca quella usata all'interno della sua famiglia (potrà chiamare il pene: pisello, pistolino,
pipino, ecc…).(“mio papà ha abusato di me”).
pipino, ecc…).
8.
Allargamento
dell’animosità
nei confronti
della famiglia
estesa del
genitore
alienato
Nei bambini PAS vi è solitamente il rifiuto anche dei nonni e
dell’intera famiglia del genitore alienato;
Nei casi di abuso il bambino non rifiuta la famiglia
allargata.
La diagnosi differenziale attraverso
L’ANALISI DEL RACCONTO DI ABUSO (Cavedon)
ABUSO DA PAS VERO ABUSO
Il minore INIZIA SPONTANEAMENTE A
RACCONTARE L'ABUSO, IN MODO SCIOLTO E
FLUIDO, COME SE RECITASSE UNA LITANIA
IL RACCONTO DEL MINORE È LENTO,
SPESSO RETICENTE; EGLI DIMOSTRA
IMBARAZZO E DIFFICOLTÀ A RACCONTARE
IL RACCONTO È ABNORME INCREDIBILE
nella sua efferatezza, risulta talmente esagerato da
essere ritenuto non possibile
Il minore racconta quello che è successo, senza
esagerare, ma anzi spesso minimizza l'accaduto
IL MINORE NON MANIFESTA EMOZIONE
ALCUNA, o risulta poco coinvolto emotivamente
Il coinvolgimento del minore è evidente, egli
SPESSO PIANGE NEL RACCONTARE
IL RAPPORTO TRA IL GENITORE ED IL
BAMBINO PRIMA DELLA SEPARAZIONE ERA
BUONO e il genitore rappresentava un adeguato
punto di riferimento
Il rapporto tra il genitore ed il bambino prima della
separazione era già problematico e il genitore non
rappresentava un adeguato punto di riferimento
Le rivelazioni vengono fatte NEL PERIODO DI
RAPPORTI CONFLITTUALI tra i genitori o/e
prima o dopo la separazione
Le rivelazioni precedono la crisi matrimoniale, e
spesso ne sono la causa scatenante
Aree da esplorare nella diagnosi Aree da esplorare nella diagnosi
differenziale: PAS o abuso?differenziale: PAS o abuso?
Drozd e Olesen (2004) suggeruiscono all’esaminatore diesplorare le seguenti questioni per capire come il bambinopuò essere stato influenzato:
• Ci sono evidenze che il bambino è stato esposto ad unacampagna di denigrazione dell’altro genitore?
• Il genitore rifiuta il bambino quando questo mostra amore nei• Il genitore rifiuta il bambino quando questo mostra amore neiconfronti dell’altro?
• Il genitore crede alle cose che dice a proposito dell’altrogenitore?
• È genuinamente spaventato e protettivo, anche se magarierroneamente?
• Ci sono ragioni economiche che possono spiegare che lapreoccupazione è genuina?
Aree da esplorare nella diagnosi Aree da esplorare nella diagnosi
differenziale: PAS o abuso?differenziale: PAS o abuso?
• C’è nella storia personale o familiare una storia dirifiuto che può essere ripetuta nel corrente sistemafamiliare?
• C’è nel genitore una modalità di pensiero polarizzatonon correlata a passate o presenti storie di abuso? Ilgenitore tende a leggere molte situazioni comegenitore tende a leggere molte situazioni comevittoria/sconfitta o tutto o niente?
• È documentata una psicopatologia che potrebbespiegare molti dei problemi esistenti nel genitore?
• È il genitore incline a stabilire relazioni invischianti?• Il genitore tende a vedere il bambino come unprolungamento di sé?
L’intervento sulla PAS: L’intervento sulla PAS:
come guarire dalla Sindrome?come guarire dalla Sindrome?
Intervento psico-legale in relazione ai 3 livelli della sindrome
LIVELLO LIVELLO
LIEVELIEVE
LIVELLO MEDIOLIVELLO MEDIO LIVELLO GRAVELIVELLO GRAVE
LEGALELEGALE Il Tribunale
conferma
che
l'affidament
o primario
deve
Piano A
1.Il Tribunale conferma
l'affidamento al genitore
alienante.
2.Nomina un terapeuta esperto.
3.Sanzioni previste: imposizione di
accordi, ammende, ecc.
1.Il Tribunale ordina il trasferimento del figlio/i
al genitore alienato2. Collocamento del minore in un luogo di
transizione deve
rimanere al
genitore
alienante
accordi, ammende, ecc.
Piano B
1.Il Tribunale stabilisce il cambio di
affido all'altro genitore.
2.Nomina un terapeuta esperto
3.Limitazione delle visite al
genitore alienante e possibile
nomina di un supervisore.
transizione (attivazione del transitional site
program)
TERAPETERAPE
UTICOUTICO
Normalment
e non
necessario
Piano A
Trattamento terapeutico
specifico.
Piano B
Collocazione del minore in un
luogo di transizione
Collocamento del minore in un luogo di transizione
(attivazione del transitionalsite program)
Il riconoscimento della PASIl riconoscimento della PAS
nei sistemi di classificazione nei sistemi di classificazione
internazionale internazionale internazionale internazionale
dei disturbi mentalidei disturbi mentali
La PAS come patologia: la proposta perché La PAS come patologia: la proposta perché
sia inclusa nel DSMV e nell’ICD 11sia inclusa nel DSMV e nell’ICD 11
Recentemente è stato costituito un gruppo di lavoro formato da professionisti e accademici di tutto il
mondo (nella bibliografia si raccolgono pubblicazioni di più di 60 professionisti pubblicazioni di più di 60 professionisti
provenienti da 26 Paesi di tutti e 6 i continenti) che ha elaborato e inviato una proposta formale perché la Sindrome da Alienazione Parentale sia inclusa nelle prossime versioni del DSM V e
dell’ICD 11.
LA PAS nel DSMLA PAS nel DSM--VV
Per il DSM V si propone che l’Alienazione Parentale sia classificata o come disturbo
mentale (Disturbo di Alienazione Parentale) o come problema relazionaleParentale) o come problema relazionale
(Sindrome da Alienazione Parentale) e che sia contemplata tra le diagnosi differenziali dei disturbi che si manifestano nei bambini e negli
adolescenti.
LA PAS nel l’ICDLA PAS nel l’ICD--1111
Per l’ICD 11 si propone che la PAS venga inclusa o nel capitolo “disturbi comportamentali o
emozionali che si manifestano generalmente
nell’infanzia e nell’adolescenza” oppure nel capitolo che include le seguenti sezioni: “altri
problemi relativi ai gruppi di primario supporto,
incluse circostanze familiari” e “problemi relativi a altre circostanze legali”.
Per approfondimenti:
• Gulotta G., Cavedon A., Liberatore M., La
sindrome da alienazione parentale. Lavaggio del
cervelllo e programmazione dei figli in danno
dell’altro genitore, Giuffrè, Milano, 2008dell’altro genitore, Giuffrè, Milano, 2008
Per informazioni/consulenze:
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