La peste in Manzoni e non solo Ipertesto creato dalla 2^E Liceo
Scientifico "D. Bramante" Magenta a.s. 97/98 con la supervisione
del prof. Gaudio Luigi e lassistenza tecnica del prof. Alberto
Galli
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Nel capitolo XXVIII Nel cap. XXVIII, passata la carestia, il
passaggio dei lanzichenecchi mette in apprensione il tribunale
della sanit di Milano, che gi intuisce che in quell' esercito
poteva covare il germe della peste. Invano Tadino e Settala
proposero di proibire ogni contatto e compravendita di robe dai
soldati che stavano per passare.Nel cap. XXVIII, passata la
carestia, il passaggio dei lanzichenecchi mette in apprensione il
tribunale della sanit di Milano, che gi intuisce che in quell'
esercito poteva covare il germe della peste. Invano Tadino e
Settala proposero di proibire ogni contatto e compravendita di robe
dai soldati che stavano per passare.
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Cronologia 20 Ottobre1629: Scoppia la peste a Chiuso, e da l a
Bellano, Lecco e in Valsassina20 Ottobre1629: Scoppia la peste a
Chiuso, e da l a Bellano, Lecco e in Valsassina 14 Novembre 1629:
Il tribunale della sanit prende provvedimenti (bullette)14 Novembre
1629: Il tribunale della sanit prende provvedimenti (bullette)
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Cronologia 29 Novembre1629: Un soldato porta il contagio a
Milano29 Novembre1629: Un soldato porta il contagio a Milano Primi
mesi del 1630: La peste cova in MilanoPrimi mesi del 1630: La peste
cova in Milano
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Nel XXXI capitolo Dai paesi che circondano Milano, giungono le
notizie delle prime morti, ma, solo dopo una visita sui luoghi
della malattia, si stabilisce che si tratta di peste.Dai paesi che
circondano Milano, giungono le notizie delle prime morti, ma, solo
dopo una visita sui luoghi della malattia, si stabilisce che si
tratta di peste. Le autorit, ed in particolare il governatore
Ambrogio Spinola, rimangono piuttosto indifferenti al problema; ma
anche la popolazione rifiuta l'idea del contagio.Le autorit, ed in
particolare il governatore Ambrogio Spinola, rimangono piuttosto
indifferenti al problema; ma anche la popolazione rifiuta l'idea
del contagio.
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Nel XXXI capitolo Finalmente, il 29 novembre 1629 viene
pubblicata una grida che vieta l'ingresso in citt di coloro che
provengono da paesi ove si verificata l'epidemia:Finalmente, il 29
novembre 1629 viene pubblicata una grida che vieta l'ingresso in
citt di coloro che provengono da paesi ove si verificata
l'epidemia: ma ormai la peste gi entrata in Milano. Vengono prese
misure per evitare il contagio, ma la gente, per avidit e paura,
riesce ad eluderle.ma ormai la peste gi entrata in Milano. Vengono
prese misure per evitare il contagio, ma la gente, per avidit e
paura, riesce ad eluderle.
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Nel XXXI capitolo L'epidemia si diffonde, ma in modo non
rapido: la gente rimane scettica e si scaglia contro i medici che
mettono in guardia contro la peste, giungendo ad aggredire il
medico Lodovico Settala.L'epidemia si diffonde, ma in modo non
rapido: la gente rimane scettica e si scaglia contro i medici che
mettono in guardia contro la peste, giungendo ad aggredire il
medico Lodovico Settala.
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Nel XXXI capitolo Si moltiplicano le morti e diviene
impossibile negare l'esistenza del morbo. Invece di dichiarare la
presenza della peste, si parla per di febbri pestilenti: ci induce
a trascurare i pericoli del contagio. I malati trasportati al
lazzaretto si fanno sempre pi numerosi, tanto che il lazzaretto
stesso diventa ingovernabile: solo l'intervento e il sacrificio di
alcuni frati riuscir a riportare l'ordine in quel luogo.Si
moltiplicano le morti e diviene impossibile negare l'esistenza del
morbo. Invece di dichiarare la presenza della peste, si parla per
di febbri pestilenti: ci induce a trascurare i pericoli del
contagio. I malati trasportati al lazzaretto si fanno sempre pi
numerosi, tanto che il lazzaretto stesso diventa ingovernabile:
solo l'intervento e il sacrificio di alcuni frati riuscir a
riportare l'ordine in quel luogo.
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Nel XXXI capitolo Si parla finalmente di peste, ma si diffonde
al tempo stesso l'idea che all'origine del male non vi sia il
contatto con gli ammalati, bens quello con unguenti velenosi.Si
parla finalmente di peste, ma si diffonde al tempo stesso l'idea
che all'origine del male non vi sia il contatto con gli ammalati,
bens quello con unguenti velenosi.
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Nel XXXI capitolo A rafforzare la psicosi dell'untore
concorrono due episodi di presunta unzione: l'uno verificatosi in
duomo, l'altro lungo le strade cittadine. Malgrado il tribunale di
Sanit non creda allo spargimento di veleni, le autorit non
smentiscono pubblicamente l'esistenza delle unzioni; mentre vi
addirittura chi continua a negare la pestilenza: l'esposizione di
alcuni cadaveri nel corso di una processione convincer tutti del
contrario.A rafforzare la psicosi dell'untore concorrono due
episodi di presunta unzione: l'uno verificatosi in duomo, l'altro
lungo le strade cittadine. Malgrado il tribunale di Sanit non creda
allo spargimento di veleni, le autorit non smentiscono
pubblicamente l'esistenza delle unzioni; mentre vi addirittura chi
continua a negare la pestilenza: l'esposizione di alcuni cadaveri
nel corso di una processione convincer tutti del contrario.
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Nel XXXI capitolo Manzoni riflette infine sulle mistificazioni
di fatti e di parole che hanno condotto ad uno sviluppo cos ampio
del contagio.Manzoni riflette infine sulle mistificazioni di fatti
e di parole che hanno condotto ad uno sviluppo cos ampio del
contagio.
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Nel XXXII capitolo L'Autorit cittadina si rivolge nuovamente al
governatore Ambrogio Spinola, ma questi, impegnato nell'assedio di
Casale, nega ogni aiuto. Si anticipano le notizie circa l'esito
della guerra: il duca di Nevers rimane signore di Mantova, ma la
citt viene saccheggiata dai lanzichenecchi.L'Autorit cittadina si
rivolge nuovamente al governatore Ambrogio Spinola, ma questi,
impegnato nell'assedio di Casale, nega ogni aiuto. Si anticipano le
notizie circa l'esito della guerra: il duca di Nevers rimane
signore di Mantova, ma la citt viene saccheggiata dai
lanzichenecchi.
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Cronologia 30 Marzo 1630: I Cappuccini assumono l
organizzazione del lazzaretto30 Marzo 1630: I Cappuccini assumono l
organizzazione del lazzaretto 17 Maggio 1630: Esplode la prima
furia contro gli untori17 Maggio 1630: Esplode la prima furia
contro gli untori 18 Maggio 1630: Dilaga il delirio collettivo
(compaiono strane macchie sulle case)18 Maggio 1630: Dilaga il
delirio collettivo (compaiono strane macchie sulle case)
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Cronologia 21 Maggio 1630: Grida contro gli ignoti che hanno
generato il terrore21 Maggio 1630: Grida contro gli ignoti che
hanno generato il terrore 22 Maggio 1630: I decurioni si rivolgono
al governatore, senza ottenere aiuti22 Maggio 1630: I decurioni si
rivolgono al governatore, senza ottenere aiuti 11 Giugno 1630:
Processione con la reliquia di S.Carlo11 Giugno 1630: Processione
con la reliquia di S.Carlo
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Nel XXXII capitolo Gli amministratori cittadini chiedono al
cardinale Federigo di far svolgere una processione per assicurarsi
la protezione divina, ma Federigo rifiuta. Intanto crescono i
sospetti sulle unzioni e si verificano episodi di linciaggio come
quelli ai danni di un vecchio e di tre francesi.Gli amministratori
cittadini chiedono al cardinale Federigo di far svolgere una
processione per assicurarsi la protezione divina, ma Federigo
rifiuta. Intanto crescono i sospetti sulle unzioni e si verificano
episodi di linciaggio come quelli ai danni di un vecchio e di tre
francesi.
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Nel XXXII capitolo Dopo nuove pressioni del governo milanese,
il vescovo acconsente a far svolgere la processione e a far
venerare la reliquia di san Carlo. Il lungo corteo vede la
partecipazione di popolani, di borghesi, di nobili e di
ecclesiastici.Dopo nuove pressioni del governo milanese, il vescovo
acconsente a far svolgere la processione e a far venerare la
reliquia di san Carlo. Il lungo corteo vede la partecipazione di
popolani, di borghesi, di nobili e di ecclesiastici.
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Cronologia Dopo la processione: Il contagio si diffonde
mietendo centinaia di migliaia di vittimeDopo la processione: Il
contagio si diffonde mietendo centinaia di migliaia di vittime Fine
agosto-inizi settembre 1630: fine del contagioFine agosto-inizi
settembre 1630: fine del contagio
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Nel XXXII capitolo Il giorno successivo alla processione si
moltiplicano i casi di peste, ma invece di cercare la causa nel
contatto tra tanta gente, si d la colpa agli untori. I lazzaretti
si affollano al limite della loro capacit e cominciano a fare la
loro comparsa i monatti (il Manzoni apre una parentesi etimologica
sul termine monatto).Il giorno successivo alla processione si
moltiplicano i casi di peste, ma invece di cercare la causa nel
contatto tra tanta gente, si d la colpa agli untori. I lazzaretti
si affollano al limite della loro capacit e cominciano a fare la
loro comparsa i monatti (il Manzoni apre una parentesi etimologica
sul termine monatto).
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Nel XXXII capitolo Solo con l'opera dei cappuccini, dei
sacerdoti, del vescovo e delle poche persone di buona volont, si
riesce a far fronte, fuori e dentro i lazzaretti, alla terribile
situazione sanitaria. Nella confusione generale si moltiplicano le
violenze commesse dai birri e dai monatti.Solo con l'opera dei
cappuccini, dei sacerdoti, del vescovo e delle poche persone di
buona volont, si riesce a far fronte, fuori e dentro i lazzaretti,
alla terribile situazione sanitaria. Nella confusione generale si
moltiplicano le violenze commesse dai birri e dai monatti.
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Nel XXXII capitolo Cresce anche la pazzia generale e la psicosi
dell'unzione. Si sospetta di tutti, e vi persino chi, magari
delirando, dice di essere untore. Vengono inventate storie
diaboliche e fantasiose cui anche i medici sembrano dar
credito.Cresce anche la pazzia generale e la psicosi dell'unzione.
Si sospetta di tutti, e vi persino chi, magari delirando, dice di
essere untore. Vengono inventate storie diaboliche e fantasiose cui
anche i medici sembrano dar credito.
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Nel XXXII capitolo I dotti chiamano poi in causa congiunzioni
di astri ed altre teorie pseudo-scientifiche. Anche il cardinale
comincia a credere alle unzioni, e gli scettici sono ormai pochi e
silenziosi.I dotti chiamano poi in causa congiunzioni di astri ed
altre teorie pseudo-scientifiche. Anche il cardinale comincia a
credere alle unzioni, e gli scettici sono ormai pochi e
silenziosi.
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Nel XXXII capitolo I magistrati iniziano a cercare e a
processare i presunti untori: si eseguiranno molte condanne atroci
e ingiuste di cui il Manzoni parler pi diffusamente in Storia della
colonna infame.I magistrati iniziano a cercare e a processare i
presunti untori: si eseguiranno molte condanne atroci e ingiuste di
cui il Manzoni parler pi diffusamente in Storia della colonna
infame.
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Dal XXXIII in poi Dopo i cap. XXXI e XXXII, il narratore
riprende a interessarsi dei protagonisti del romanzo. Nei capitoli
seguenti, la peste far da sfondo alle loro vicende e sbloccher la
situazione statica che si era venuta a creare dopo la fuga di Renzo
nel bergamasco e il trasferimento di Lucia a Milano.Dopo i cap.
XXXI e XXXII, il narratore riprende a interessarsi dei protagonisti
del romanzo. Nei capitoli seguenti, la peste far da sfondo alle
loro vicende e sbloccher la situazione statica che si era venuta a
creare dopo la fuga di Renzo nel bergamasco e il trasferimento di
Lucia a Milano.
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Dal XXXIII in poi Renzo infatti potr lasciare il cugino
Bortolo, dopo aver preso in maniera leggera la malattia, ritornare
al paese (cap. XXXIII) e da l alla ricerca di Lucia a Milano (cap.
XXXIV) e nel lazzaretto, dove incontrer prima Fra Cristoforo e Don
Rodrigo moribondo (cap. XXXV), poi Lucia (cap. XXXVI). Il contagio
sar spazzato via dal temporale provvidenziale (fine agosto-inizi
settembre 1630) che accompagner il lieto cammino di Renzo verso
Lecco all'inizio del XXXVII capitolo.Renzo infatti potr lasciare il
cugino Bortolo, dopo aver preso in maniera leggera la malattia,
ritornare al paese (cap. XXXIII) e da l alla ricerca di Lucia a
Milano (cap. XXXIV) e nel lazzaretto, dove incontrer prima Fra
Cristoforo e Don Rodrigo moribondo (cap. XXXV), poi Lucia (cap.
XXXVI). Il contagio sar spazzato via dal temporale provvidenziale
(fine agosto-inizi settembre 1630) che accompagner il lieto cammino
di Renzo verso Lecco all'inizio del XXXVII capitolo.
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Come cambiano i personaggi Soprattutto nel XXXIII capitolo si
attuano strani capovolgimenti. La peste modifica i rapporti tra Don
Rodrigo e il Griso: il primo sembra ritrovare, nel dramma della
fine, una coscienza sopita, mentre il suo "fedelissimo" servitore
si rivela in realt un traditore.Soprattutto nel XXXIII capitolo si
attuano strani capovolgimenti. La peste modifica i rapporti tra Don
Rodrigo e il Griso: il primo sembra ritrovare, nel dramma della
fine, una coscienza sopita, mentre il suo "fedelissimo" servitore
si rivela in realt un traditore.
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Come cambiano i personaggi Anche Bortolo e Tonio subiscono un
netto cambiamento: il primo rivela un certo egoismo ed il secondo,
colpito dalla peste, assomiglia addirittura al suo fratello
Gervaso. Renzo poi sar vittima di fraintendimenti e verr scambiato
per untore o per monatto.Anche Bortolo e Tonio subiscono un netto
cambiamento: il primo rivela un certo egoismo ed il secondo,
colpito dalla peste, assomiglia addirittura al suo fratello
Gervaso. Renzo poi sar vittima di fraintendimenti e verr scambiato
per untore o per monatto.
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I personaggi come giudicano la peste Paradossalmente, due
personaggi molto diversi tra loro, Renzo e Don Abbondio,
interpretano allo stesso modo la peste come castigo di Dio, giusta
punizione contro i malvagi (Don Rodrigo) che mostravano tracotanza
e disprezzo delle leggi divine. In tal modo essi riducono la
provvidenza ad uno strumento di "giustizia" (Renzo nel XXXV
capitolo) o, che sostanzialmente lo stesso, ad una "scopa" (Don
Abbondio nel XXXVIII).Paradossalmente, due personaggi molto diversi
tra loro, Renzo e Don Abbondio, interpretano allo stesso modo la
peste come castigo di Dio, giusta punizione contro i malvagi (Don
Rodrigo) che mostravano tracotanza e disprezzo delle leggi divine.
In tal modo essi riducono la provvidenza ad uno strumento di
"giustizia" (Renzo nel XXXV capitolo) o, che sostanzialmente lo
stesso, ad una "scopa" (Don Abbondio nel XXXVIII).
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I personaggi come giudicano la peste Viceversa, per Fra
Cristoforo, che del resto morir di peste anche lui senza certo
meritare alcun punizione, essa "insieme castigo e misericordia"
(cap.XXXV) perch aiuta certo l' uomo a comprendere il suo limite,
ma nel contempo gli offre una straordinaria occasione di
conversione e di riavvicinamento a Dio.Viceversa, per Fra
Cristoforo, che del resto morir di peste anche lui senza certo
meritare alcun punizione, essa "insieme castigo e misericordia"
(cap.XXXV) perch aiuta certo l' uomo a comprendere il suo limite,
ma nel contempo gli offre una straordinaria occasione di
conversione e di riavvicinamento a Dio.
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La folla e la peste Ancora pi che in altre occasioni del
romanzo, la folla, che le autorit non hanno saputo adeguatamente
guidare, dominata da passioni irrazionali: 1) i pregiudizi
superstiziosi che impediscono anche solo di pronunciare la parola
"peste"; 2) il malinteso desiderio di giustizia, di trovare e
punire i colpevoli della calamit che travolge tuttiAncora pi che in
altre occasioni del romanzo, la folla, che le autorit non hanno
saputo adeguatamente guidare, dominata da passioni irrazionali: 1)
i pregiudizi superstiziosi che impediscono anche solo di
pronunciare la parola "peste"; 2) il malinteso desiderio di
giustizia, di trovare e punire i colpevoli della calamit che
travolge tutti
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Gli intellettuali e la peste L' attivit dei dotti (medici e non
medici) non consiste nel tentare di darsi ragione dei fatti, quanto
piuttosto nel ricercare nei testi antichi citazioni di fatti
analoghi senza verificarne l' esattezza o la pertinenza con la
situazione attuale.L' attivit dei dotti (medici e non medici) non
consiste nel tentare di darsi ragione dei fatti, quanto piuttosto
nel ricercare nei testi antichi citazioni di fatti analoghi senza
verificarne l' esattezza o la pertinenza con la situazione
attuale.
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Gli intellettuali e la peste Il loro lavoro dunque una pura
attivit erudita incapace di proporre soluzioni praticabili al
presente disagio. Emblematico al proposito l' atteggiamento di Don
Ferrante.Il loro lavoro dunque una pura attivit erudita incapace di
proporre soluzioni praticabili al presente disagio. Emblematico al
proposito l' atteggiamento di Don Ferrante.
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I Monatti MONATTO un tempo nome dato agli addetti al trasporto
e alla sorveglianza degli appestati. Il termine "monatto" indicava
originariamente nellItalia settentrionale il becchino.MONATTO un
tempo nome dato agli addetti al trasporto e alla sorveglianza degli
appestati. Il termine "monatto" indicava originariamente nellItalia
settentrionale il becchino.
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I Monatti Pi tardi indic pi semplicemente coloro ai quali era
affidato il compito (secondo le parole del Manzoni che nel capitolo
32 dei "Promessi Sposi" ne fa una celebre descrizione) di "levar
dalle case dalle strade dal lazzaretto gli infermi e governarli;
bruciare purgare la roba infetta e sospetta".Pi tardi indic pi
semplicemente coloro ai quali era affidato il compito (secondo le
parole del Manzoni che nel capitolo 32 dei "Promessi Sposi" ne fa
una celebre descrizione) di "levar dalle case dalle strade dal
lazzaretto gli infermi e governarli; bruciare purgare la roba
infetta e sospetta".
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I Monatti Era fatto loro obbligo di portare legato alla
caviglia un campanello che avvertisse i passanti del loro
avvicinarsi. Lorigine del nome incerta: secondo il Manzoni; (il
quale riporta anche le opinioni del Ripamonti che lo derivava dal
greco "monos" = solo, e di Gaspare Bugatti che si riferiva al
latino "monere" = avvertire)Era fatto loro obbligo di portare
legato alla caviglia un campanello che avvertisse i passanti del
loro avvicinarsi. Lorigine del nome incerta: secondo il Manzoni;
(il quale riporta anche le opinioni del Ripamonti che lo derivava
dal greco "monos" = solo, e di Gaspare Bugatti che si riferiva al
latino "monere" = avvertire)
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I Monatti Lipotesi pi probabile che venisse dallaggettivo
tedesco "monatlich" = mensile in quanto gli ingaggi fatti
prevalentemente in Svizzera e nei Grigioni avevano per lo pi una
scadenza mensile.Lipotesi pi probabile che venisse dallaggettivo
tedesco "monatlich" = mensile in quanto gli ingaggi fatti
prevalentemente in Svizzera e nei Grigioni avevano per lo pi una
scadenza mensile.
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I Cappuccini e la peste Quest' ordine religioso, che segue la
regola francescana cos come era stata riformata nel 1525 e
approvata dal papa Clemente VII nel 1528, ampiamente rappresentato
nel romanzo a tutti i livelli, dai pi semplici cappuccini a
contatto quotidiano con la gente al padre provinciale, preoccupato
di difendere gli interessi dell' ordine durante il colloquio con il
conte zio.Quest' ordine religioso, che segue la regola francescana
cos come era stata riformata nel 1525 e approvata dal papa Clemente
VII nel 1528, ampiamente rappresentato nel romanzo a tutti i
livelli, dai pi semplici cappuccini a contatto quotidiano con la
gente al padre provinciale, preoccupato di difendere gli interessi
dell' ordine durante il colloquio con il conte zio.
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I Cappuccini e la peste Nel lazzaretto si assumono il compito
di sostituire l' autorit l dove essa si dimostra impotente. In
questo caso Manzoni fa assumere a Padre Felice Casati, che doveva
garantire l'ordine nel lazzaretto coadiuvato dal padre Michele
Pozzobonelli, i connotati di un condottiero che ricordano quelli
con cui era stato presentato l' Innominato.Nel lazzaretto si
assumono il compito di sostituire l' autorit l dove essa si
dimostra impotente. In questo caso Manzoni fa assumere a Padre
Felice Casati, che doveva garantire l'ordine nel lazzaretto
coadiuvato dal padre Michele Pozzobonelli, i connotati di un
condottiero che ricordano quelli con cui era stato presentato l'
Innominato.
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Federigo Borromeo e la peste Federigo Borromeo, come si narra
nel XXII capitolo, nato nel 1564 da una delle pi illustri famiglie
milanesi. Fu nominato sacerdote dal cugino Carlo Borromeo. Impront
la sua vita alla povert, rifiutando gli agi del suo ceto.Federigo
Borromeo, come si narra nel XXII capitolo, nato nel 1564 da una
delle pi illustri famiglie milanesi. Fu nominato sacerdote dal
cugino Carlo Borromeo. Impront la sua vita alla povert, rifiutando
gli agi del suo ceto.
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Federigo Borromeo e la peste Quando divenne arcivescovo di
Milano, utilizz parte dei suoi beni di famiglia e le rendite
ecclesiastiche per aiutare i poveri. Si mostrava severo solo con i
suoi subordinati rei d' avarizia o di negligenza. Istitu inoltre la
biblioteca ambrosiana cui tutti potevano accedere.Quando divenne
arcivescovo di Milano, utilizz parte dei suoi beni di famiglia e le
rendite ecclesiastiche per aiutare i poveri. Si mostrava severo
solo con i suoi subordinati rei d' avarizia o di negligenza. Istitu
inoltre la biblioteca ambrosiana cui tutti potevano accedere.
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Federigo Borromeo e la peste Unica ombra in un uomo cos
ammirabile fu che ader a opinioni del tempo strane o malfondate
(per esempio riguardo le streghe e gli untori).Unica ombra in un
uomo cos ammirabile fu che ader a opinioni del tempo strane o
malfondate (per esempio riguardo le streghe e gli untori).
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Federigo Borromeo e la peste Fu anche autore di innumerevoli
scritti, tuttavia dimenticati. Dimostr il suo spirito caritatevole
sia in occasione della carestia del 1629 (capitolo XXVIII) sia
durante la peste dell' anno successivo, dimostrando ancora una
volta che le istituzioni religiose, o in generale la solidariet
cosiddetta "privata", assumono funzione di supplenza quando i
poteri civili sono indeboliti.Fu anche autore di innumerevoli
scritti, tuttavia dimenticati. Dimostr il suo spirito caritatevole
sia in occasione della carestia del 1629 (capitolo XXVIII) sia
durante la peste dell' anno successivo, dimostrando ancora una
volta che le istituzioni religiose, o in generale la solidariet
cosiddetta "privata", assumono funzione di supplenza quando i
poteri civili sono indeboliti.
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Federigo Borromeo e la peste Egli incit i preti ad operare
attivamente nella difficile situazione e visit di persona gli
ammalati nelle case e al lazzaretto, tanto che si stup anche lui,
alla fine della pestilenza, di esserne uscito illeso.Egli incit i
preti ad operare attivamente nella difficile situazione e visit di
persona gli ammalati nelle case e al lazzaretto, tanto che si stup
anche lui, alla fine della pestilenza, di esserne uscito
illeso.
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Ludovico Settala (1552-1633) Professore di medicina all'
universit di Pavia e di filosofia morale a Milano era uno degli
uomini pi autorevoli del suo tempo. Purtroppo la sua fama, annota
Manzoni nel XXXI capitolo, fu accresciuta quando cooper a torturare
e bruciare come strega una povera infelice sventurata,(1552-1633)
Professore di medicina all' universit di Pavia e di filosofia
morale a Milano era uno degli uomini pi autorevoli del suo tempo.
Purtroppo la sua fama, annota Manzoni nel XXXI capitolo, fu
accresciuta quando cooper a torturare e bruciare come strega una
povera infelice sventurata,
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Ludovico Settala e fu invece messa in crisi quando, ormai quasi
a ottant' anni, cercava di convincere i milanesi dell' arrivo della
peste in citt; al punto che coloro che lo trasportavano in carrozza
riuscirono a malapena a salvarlo, conducendolo in casa di amici per
sottrarlo alla folla inferocita.e fu invece messa in crisi quando,
ormai quasi a ottant' anni, cercava di convincere i milanesi dell'
arrivo della peste in citt; al punto che coloro che lo
trasportavano in carrozza riuscirono a malapena a salvarlo,
conducendolo in casa di amici per sottrarlo alla folla
inferocita.
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Ambrogio Spinola Ambrogio Spinola, governatore di Milano nel
1629-30, sostituisce Don Gonzalo per portare a termine l' assedio a
Casale Monferrato, e, come il suo predecessore, si dimostra molto
pi preoccupato di conquistarsi fama con la guerra che di governare
con accortezza.Ambrogio Spinola, governatore di Milano nel 1629-30,
sostituisce Don Gonzalo per portare a termine l' assedio a Casale
Monferrato, e, come il suo predecessore, si dimostra molto pi
preoccupato di conquistarsi fama con la guerra che di governare con
accortezza.
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Ambrogio Spinola Infatti, per esempio, eman una grida in cui
ordinava pubbliche feste per la nascita del principe Carlo,
primogenito del re di Spagna Filippo IV, il 18 novembre 1629,
proprio mentre il contagio incominciava a diffondersi; oppure mostr
ripetutamente indifferenza nei confronti delle richieste di
intervento da parte delle autorit milanesi.Infatti, per esempio,
eman una grida in cui ordinava pubbliche feste per la nascita del
principe Carlo, primogenito del re di Spagna Filippo IV, il 18
novembre 1629, proprio mentre il contagio incominciava a
diffondersi; oppure mostr ripetutamente indifferenza nei confronti
delle richieste di intervento da parte delle autorit milanesi.
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Ambrogio Spinola Il 22 maggio 1630 due decurioni lo raggiunsero
sul campo di battaglia, da cui non si allontan mai, per esporgli i
problemi della citt ormai in preda alla peste e priva di risorse
economiche per fronteggiarla, ottenendo come risposta solo
inconcludenti promesse.Il 22 maggio 1630 due decurioni lo
raggiunsero sul campo di battaglia, da cui non si allontan mai, per
esporgli i problemi della citt ormai in preda alla peste e priva di
risorse economiche per fronteggiarla, ottenendo come risposta solo
inconcludenti promesse.
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Ambrogio Spinola Mor dopo pochi mesi, ammalato e amareggiato
per i dispiaceri dovuti anche all' ingratitudine degli spagnoli nei
suoi confronti.Mor dopo pochi mesi, ammalato e amareggiato per i
dispiaceri dovuti anche all' ingratitudine degli spagnoli nei suoi
confronti.
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Storia della colonna infame Gi nel "Fermo e Lucia" Manzoni
lascia ampio spazio alla ricostruzione dei processi contro gli
untori, per formare successivamente lattuale "Storia della colonna
infame" che costituiva lappendice del romanzo nell' edizione del
1840.Gi nel "Fermo e Lucia" Manzoni lascia ampio spazio alla
ricostruzione dei processi contro gli untori, per formare
successivamente lattuale "Storia della colonna infame" che
costituiva lappendice del romanzo nell' edizione del 1840.
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Storia della colonna infame In essa si narra come due donne
vedono un tale, poi riconosciuto da loro nella persona di Guglielmo
Piazza, imbrattare i muri di una sostanza untuosa.In essa si narra
come due donne vedono un tale, poi riconosciuto da loro nella
persona di Guglielmo Piazza, imbrattare i muri di una sostanza
untuosa.
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Storia della colonna infame Egli poi, nel tentativo disperato
di evitare i supplizi, fece il nome del barbiere Giangiacomo Mora.
I due furono poi pubblicamente torturati e bruciati su un rogo ed
infine fu eretta una colonna chiamata "infame" sullo spiazzo
ricavato dalla demolizione della casa del Mora.Egli poi, nel
tentativo disperato di evitare i supplizi, fece il nome del
barbiere Giangiacomo Mora. I due furono poi pubblicamente torturati
e bruciati su un rogo ed infine fu eretta una colonna chiamata
"infame" sullo spiazzo ricavato dalla demolizione della casa del
Mora.
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Storia della colonna infame La nuova stesura della Storia lasci
un po' tutti delusi per la sua secchezza e aridit. Le critiche
misero anche in discussione lesattezza delle opinioni manzoniane
sugli untori, sui giudici, sulle procedure giudiziarie del Seicento
(vedi al proposito le sviste manzoniane).La nuova stesura della
Storia lasci un po' tutti delusi per la sua secchezza e aridit. Le
critiche misero anche in discussione lesattezza delle opinioni
manzoniane sugli untori, sui giudici, sulle procedure giudiziarie
del Seicento (vedi al proposito le sviste manzoniane).
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Storia della colonna infame La Colonna infame resta comunque
per noi la visione di un mondo cieco e la dimostrazione di un'
ostinata sete di giustizia e ripugnanza per loppressione da parte
di Manzoni.La Colonna infame resta comunque per noi la visione di
un mondo cieco e la dimostrazione di un' ostinata sete di giustizia
e ripugnanza per loppressione da parte di Manzoni.
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Le sviste di Manzoni 1) Manzoni si affida ai testi di
storiografia di Ripamonti e di Tadino, ma il secondo spesso era la
fonte del primo. I fatti concordanti nei due scrittori erano
ritenuti validi da Manzoni, per questo nel testo ci sono dei dati
storicamente scorretti.1) Manzoni si affida ai testi di
storiografia di Ripamonti e di Tadino, ma il secondo spesso era la
fonte del primo. I fatti concordanti nei due scrittori erano
ritenuti validi da Manzoni, per questo nel testo ci sono dei dati
storicamente scorretti.
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Le sviste di Manzoni 2) Per la peste, oggi si ritiene che si
diffuse per la negligenza e per la cattiva organizzazione della
pubblica sanit; ma avendo dei dati lacunosi, la tesi dell'
arretratezza giuridica e culturale seicentesca, la denuncia del
disinteresse dei potenti e l' analisi della follia popolare di
Manzoni risultano parzialmente errate.2) Per la peste, oggi si
ritiene che si diffuse per la negligenza e per la cattiva
organizzazione della pubblica sanit; ma avendo dei dati lacunosi,
la tesi dell' arretratezza giuridica e culturale seicentesca, la
denuncia del disinteresse dei potenti e l' analisi della follia
popolare di Manzoni risultano parzialmente errate.
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Le sviste di Manzoni 3) Manzoni dubita del fenomeno delle
unzioni, mentre ora lo si accetta come vero.3) Manzoni dubita del
fenomeno delle unzioni, mentre ora lo si accetta come vero.
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La follia Manzoni ci presenta la peste come una perversa e
progressiva follia che travolge tutti. Egli non vuole descrivere
dei semplici fatti ma rendersi conto di come nella storia dello
spirito umano una serie ordinata d'idee possa essere scompigliata
da altre idee.Manzoni ci presenta la peste come una perversa e
progressiva follia che travolge tutti. Egli non vuole descrivere
dei semplici fatti ma rendersi conto di come nella storia dello
spirito umano una serie ordinata d'idee possa essere scompigliata
da altre idee.
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La follia 1) Alla gente piace attribuire i mali ad una
perversit umana.1) Alla gente piace attribuire i mali ad una
perversit umana. 2) La follia nella peste non fu il risultato di
condizioni storiche, ma deriv dall'animo dei singoli e dalla societ
; infatti si tende a voler trovare ci che l'opinione comune
desidera perch solo cos si potr essere onorati.2) La follia nella
peste non fu il risultato di condizioni storiche, ma deriv
dall'animo dei singoli e dalla societ ; infatti si tende a voler
trovare ci che l'opinione comune desidera perch solo cos si potr
essere onorati.
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La follia Per tutto ci l'uomo sarebbe disposto a cambiare le
proprie idee e da questo meccanismo si genera la follia. A questo
si pu opporre solo chi non fonda la propria vita sulle idee ma sui
fatti.Per tutto ci l'uomo sarebbe disposto a cambiare le proprie
idee e da questo meccanismo si genera la follia. A questo si pu
opporre solo chi non fonda la propria vita sulle idee ma sui
fatti.
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La morte Nel romanzo la morte si presenta con una compostezza
ineffabile. Essa sveglia una penosa gravit di riflessioni
acquisisce il senso delle responsabilit solleva l'anima a Dio ed ai
nostri impegni con Lui ma non ha nulla di orrido di spasmodico di
oscuro di terrificante.Nel romanzo la morte si presenta con una
compostezza ineffabile. Essa sveglia una penosa gravit di
riflessioni acquisisce il senso delle responsabilit solleva l'anima
a Dio ed ai nostri impegni con Lui ma non ha nulla di orrido di
spasmodico di oscuro di terrificante.
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La morte I morti di pestilenza quando non sono segno di
un'estrema piet e quando sono segno di un disfacimento drammatico
hanno sempre qualcosa di composto che muove il sospiro e la piet e
non d neppure la ripugnanza fisica.I morti di pestilenza quando non
sono segno di un'estrema piet e quando sono segno di un
disfacimento drammatico hanno sempre qualcosa di composto che muove
il sospiro e la piet e non d neppure la ripugnanza fisica.
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Il male e il bene Nella ricostruzione della vicenda della peste
Manzoni non si limita a riferire i fatti, ma va alla ricerca delle
ragioni che hanno motivato quelle drammatiche vicende. Viene
portato alla luce il giudizio sulle problematiche della storia
umana nel suo complesso teatro di scontro tra il male e il
beneNella ricostruzione della vicenda della peste Manzoni non si
limita a riferire i fatti, ma va alla ricerca delle ragioni che
hanno motivato quelle drammatiche vicende. Viene portato alla luce
il giudizio sulle problematiche della storia umana nel suo
complesso teatro di scontro tra il male e il bene
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Il male e il bene MALE VORTICE DI DISGREGAZIONE Rende
inefficienti le istituzioni. Distrugge i vincoli affettivi. Trova
conferma nei dotti. Si insinua nei medici, nel cardinale, in Ferrer
e nei tribunali.MALE VORTICE DI DISGREGAZIONE Rende inefficienti le
istituzioni. Distrugge i vincoli affettivi. Trova conferma nei
dotti. Si insinua nei medici, nel cardinale, in Ferrer e nei
tribunali.
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Il male e il bene BENE FONTE DI ORDINE Potenzia le capacit
organizzative nei Cappuccini. Stimola la carit privata. Anima l
opera del cardinale e degli ecclesiastici.BENE FONTE DI ORDINE
Potenzia le capacit organizzative nei Cappuccini. Stimola la carit
privata. Anima l opera del cardinale e degli ecclesiastici.
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La peste di San Carlo Scoppiata nel 1576 da sempre direttamente
collegata al cardinale Carlo Borromeo, morto poi per il contagio
dopo aver soccorso gli appestati.Scoppiata nel 1576 da sempre
direttamente collegata al cardinale Carlo Borromeo, morto poi per
il contagio dopo aver soccorso gli appestati.
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La peste di San Carlo La carit del santo non ha semplicemente
mostrato che possibile vivere una tragedia con obiettivi diversi ma
ha scritto una storia che gli storici non hanno saputo scrivere:
essa non stampata sui libri ma nella memoria e nel cuore della
gente.La carit del santo non ha semplicemente mostrato che
possibile vivere una tragedia con obiettivi diversi ma ha scritto
una storia che gli storici non hanno saputo scrivere: essa non
stampata sui libri ma nella memoria e nel cuore della gente.
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La peste di San Carlo Ci che resta memorabile il bene operato
dalla carit: essa ha fissato nelle menti di tutti che S. Carlo si
prodigato come guida, soccorso, esempio e capacit di sacrificio di
s; la carit ha potuto far diventare quella calamit generale un
titolo d' onore per il Borromeo; dare il nome del santo alla peste
come si fa per una conquista o una scoperta.Ci che resta memorabile
il bene operato dalla carit: essa ha fissato nelle menti di tutti
che S. Carlo si prodigato come guida, soccorso, esempio e capacit
di sacrificio di s; la carit ha potuto far diventare quella calamit
generale un titolo d' onore per il Borromeo; dare il nome del santo
alla peste come si fa per una conquista o una scoperta.
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I capitoli singoli I capitoli scandiscono il romanzo
generalmente in singole unit ritmiche di azione (vedi l' VIII della
"Notte degli imbrogli") o di digressione (come il XXII sul
Cardinale Federigo Borromeo).I capitoli scandiscono il romanzo
generalmente in singole unit ritmiche di azione (vedi l' VIII della
"Notte degli imbrogli") o di digressione (come il XXII sul
Cardinale Federigo Borromeo).
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I capitoli in coppia Talvolta, per, intensificano i rapporti
tra di loro, come nei cap. IX e X sulla monaca di Monza, o fanno
scattare un sistema di rimandi a distanza, come accade,
emblematicamente, per i cap. XI e XXXIII (le due entrate in Milano
di Renzo).Talvolta, per, intensificano i rapporti tra di loro, come
nei cap. IX e X sulla monaca di Monza, o fanno scattare un sistema
di rimandi a distanza, come accade, emblematicamente, per i cap. XI
e XXXIII (le due entrate in Milano di Renzo).
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I capitoli in coppia Il XXXI e il XXXII costituiscono una
coppia di capitoli, collegati tra loro da fatti raccontati nel
primo e ripresi nel secondo (storie di alcuni personaggi, il
lazzaretto, i cappuccini, gli untori, le processioni, ecc). All'
inizio del XXXII cap. il gerundio "Divenendo" riprende
esplicitamente il discorso l dove era stato interrottoIl XXXI e il
XXXII costituiscono una coppia di capitoli, collegati tra loro da
fatti raccontati nel primo e ripresi nel secondo (storie di alcuni
personaggi, il lazzaretto, i cappuccini, gli untori, le
processioni, ecc). All' inizio del XXXII cap. il gerundio
"Divenendo" riprende esplicitamente il discorso l dove era stato
interrotto
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Il metodo storico I Promessi Sposi sono un romanzo storico,
quindi l'autore costruisce la vicenda del suo romanzo all' interno
di un preciso contesto storico, ricostruito sulla base di una serie
di riferimenti, che contribuiscono a rendere pi "reale" la
vicenda.I Promessi Sposi sono un romanzo storico, quindi l'autore
costruisce la vicenda del suo romanzo all' interno di un preciso
contesto storico, ricostruito sulla base di una serie di
riferimenti, che contribuiscono a rendere pi "reale" la
vicenda.
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Il metodo storico La parte del romanzo riguardante la peste in
Milano e' molto ricca di detti riferimenti. In questo caso il suo
intento e' duplice: da una parte egli espone l'ambiente, lo
scenario in cui si trovano i personaggi, dall'altro vuole farci
conoscere un fatto la cui fama e' spesso lontana dalla verit
storica.La parte del romanzo riguardante la peste in Milano e'
molto ricca di detti riferimenti. In questo caso il suo intento e'
duplice: da una parte egli espone l'ambiente, lo scenario in cui si
trovano i personaggi, dall'altro vuole farci conoscere un fatto la
cui fama e' spesso lontana dalla verit storica.
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Il metodo storico Ma come si muove nel realizzare il suo
resoconto? Prima di tutto, egli esamina in modo critico i vari
documenti dell'epoca riguardanti la peste (si basa,in particolare
su quelle del Ripamonti, del Tadino, del Rivola, del Borromeo),
affermando che persino la pi veritiera di queste, quella del
Ripamonti, manca d'ordine, completezza storica e capacit critica.Ma
come si muove nel realizzare il suo resoconto? Prima di tutto, egli
esamina in modo critico i vari documenti dell'epoca riguardanti la
peste (si basa,in particolare su quelle del Ripamonti, del Tadino,
del Rivola, del Borromeo), affermando che persino la pi veritiera
di queste, quella del Ripamonti, manca d'ordine, completezza
storica e capacit critica.
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Il metodo storico Poi, cerca di confrontare quei resoconti,
cosa che nessuno aveva fatto prima. Pi che altro, per, cerca, con
la sua opera, di mettere in evidenza i fatti pi importanti e
significativi, di disporli nell'ordine reale della loro
successione, di esporre i rapporti causa/effetto. L'autore,
tuttavia, ci invita a leggere i testi originali, per non perderne
la "forza viva".Poi, cerca di confrontare quei resoconti, cosa che
nessuno aveva fatto prima. Pi che altro, per, cerca, con la sua
opera, di mettere in evidenza i fatti pi importanti e
significativi, di disporli nell'ordine reale della loro
successione, di esporre i rapporti causa/effetto. L'autore,
tuttavia, ci invita a leggere i testi originali, per non perderne
la "forza viva".
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Le ripetizioni La parola "peste", nel capitolo XXXI, viene
ripetuta pi volte in un modo particolarmente significativo.La
parola "peste", nel capitolo XXXI, viene ripetuta pi volte in un
modo particolarmente significativo. L'uso della ripetizione, uno
dei procedimenti caratteristici dello stile epigrammatico, produce
un effetto dinamico di corrispondenza ascendente o di
intensificazione progressiva (climax).L'uso della ripetizione, uno
dei procedimenti caratteristici dello stile epigrammatico, produce
un effetto dinamico di corrispondenza ascendente o di
intensificazione progressiva (climax).
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Le ripetizioni Un aggregato di sostantivi e di litoti, che
mascherano un unico concetto fingendo di negarlo, pu tracciare la
traiettoria di un processo intellettuale quando quest'ultimo si
riduce ad una "trufferia di parole", un catalogo dialogato di
proposte successive e discorsi, che hanno in comune uno stesso
orrore da esorcizzare.Un aggregato di sostantivi e di litoti, che
mascherano un unico concetto fingendo di negarlo, pu tracciare la
traiettoria di un processo intellettuale quando quest'ultimo si
riduce ad una "trufferia di parole", un catalogo dialogato di
proposte successive e discorsi, che hanno in comune uno stesso
orrore da esorcizzare.
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Le ripetizioni Il senso del mutamento viene espresso dalla
sequenza nominale delle formule, dal linguaggio che si deforma e si
adatta via via per poter eludere una verit che non si vuole o non
si sa capire : "In principio dunque, non peste, assolutamente no,
per nessun conto: proibito anche di proferire il vocabolo.Il senso
del mutamento viene espresso dalla sequenza nominale delle formule,
dal linguaggio che si deforma e si adatta via via per poter eludere
una verit che non si vuole o non si sa capire : "In principio
dunque, non peste, assolutamente no, per nessun conto: proibito
anche di proferire il vocabolo.
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Le ripetizioni Poi, non vera peste; vale a dire peste s, ma in
un certo senso; non peste proprio, ma una cosa alla quale non si sa
trovare un altro nome. Finalmente, peste senza dubbio, e senza
contrasti".Poi, non vera peste; vale a dire peste s, ma in un certo
senso; non peste proprio, ma una cosa alla quale non si sa trovare
un altro nome. Finalmente, peste senza dubbio, e senza
contrasti".
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La trufferia di parole Il teatro dell'esistenza , in questo
caso, il linguaggio, la mente distorta dell'uomo.Il teatro
dell'esistenza , in questo caso, il linguaggio, la mente distorta
dell'uomo. Nel romanzo di Manzoni le parole occupano un ruolo
fondamentale in due occasioni: -1) in seguito ai fatti di
S.MartinoNel romanzo di Manzoni le parole occupano un ruolo
fondamentale in due occasioni: -1) in seguito ai fatti di S.Martino
2) con l arrivo della peste.2) con l arrivo della peste.
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La trufferia di parole 1) Durante le giornate di S.Martino,
infatti, la popolazione di Milano era in preda alla confusione
totale e la citt era diventata una "babilonia di discorsi".1)
Durante le giornate di S.Martino, infatti, la popolazione di Milano
era in preda alla confusione totale e la citt era diventata una
"babilonia di discorsi".
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La trufferia di parole 2) Con l arrivo della peste a Milano,
invece, Manzoni esprime il suo concetto di "Trufferia di parole".
Infatti inizialmente tutta la popolazione derideva i pochi che
credevano nell arrivo della peste e di questa parola era stato
addirittura vietato luso.2) Con l arrivo della peste a Milano,
invece, Manzoni esprime il suo concetto di "Trufferia di parole".
Infatti inizialmente tutta la popolazione derideva i pochi che
credevano nell arrivo della peste e di questa parola era stato
addirittura vietato luso.
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La trufferia di parole Anche i medici non osavano pronunciarla
e, al momento della diffusione, iniziarono a definirla come "febbre
pestilenziale". Una volta giunti a conclusione che si trattasse
effettivamente di peste si incominci a pensare che fosse un
malefizio e questa idea confuse il significato della parola. Lo
stesso accade ad altre parole dal significato tremendo e
spaventoso.Anche i medici non osavano pronunciarla e, al momento
della diffusione, iniziarono a definirla come "febbre
pestilenziale". Una volta giunti a conclusione che si trattasse
effettivamente di peste si incominci a pensare che fosse un
malefizio e questa idea confuse il significato della parola. Lo
stesso accade ad altre parole dal significato tremendo e
spaventoso.
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La riflessione e il giudizio sul comportamento delluomo Nei
capitoli dedicati alla peste tornano i grandi contrasti fra
istintualit e ragione, fra ignoranza e cultura illuminata, fra
apparenza e realt, tra potere e servizio, fra parola intesa come
strumento di menzogna o come veicolo di verit e, soprattutto, fra
malvagit e amore nel misterioso guazzabuglio del cuore dell
uomo.Nei capitoli dedicati alla peste tornano i grandi contrasti
fra istintualit e ragione, fra ignoranza e cultura illuminata, fra
apparenza e realt, tra potere e servizio, fra parola intesa come
strumento di menzogna o come veicolo di verit e, soprattutto, fra
malvagit e amore nel misterioso guazzabuglio del cuore dell
uomo.
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Quindi, nonostante l interruzione del filo narrativo in alcune
parti del romanzo, al centro sempre l accorata ricerca della dignit
umana.Quindi, nonostante l interruzione del filo narrativo in
alcune parti del romanzo, al centro sempre l accorata ricerca della
dignit umana. La riflessione e il giudizio sul comportamento
delluomo
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La citt di Milano e il lazzaretto Milano: La citt appare a
Renzo completamente trasformata rispetto a quella che aveva
conosciuto nel corso dei tumulti di San Martino. Prima ancora di
entrarci vede alzarsi una colonna di fumo scuro per i vestiti e le
suppellettili che vengono bruciate. Le strade sono deserte (vi
passano quasi solo i monatti) e piene solo di cenci e, persino di
cadaveri.Milano: La citt appare a Renzo completamente trasformata
rispetto a quella che aveva conosciuto nel corso dei tumulti di San
Martino. Prima ancora di entrarci vede alzarsi una colonna di fumo
scuro per i vestiti e le suppellettili che vengono bruciate. Le
strade sono deserte (vi passano quasi solo i monatti) e piene solo
di cenci e, persino di cadaveri.
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Il lazzaretto di Milano, come ricorda Manzoni nel cap.XXVIII,
una costruzione a pianta rettangolare, ai cui lati sono poste 288
stanze; stato costruito nel 1489, come si deduce dal nome stesso,
per ricoverare gli ammalati di peste, ma all' occorrenza serviva
per altri scopi.Il lazzaretto di Milano, come ricorda Manzoni nel
cap.XXVIII, una costruzione a pianta rettangolare, ai cui lati sono
poste 288 stanze; stato costruito nel 1489, come si deduce dal nome
stesso, per ricoverare gli ammalati di peste, ma all' occorrenza
serviva per altri scopi. La citt di Milano e il lazzaretto
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Per esempio raccolse gli accattoni e i moribondi durante la
primavera del 1629 (in seguito alla carestia). Durante la peste di
S.Carlo del 1576 e quella del 1630 arriv a contenere fino a 16.000
appestati: era persino possibile trovare trenta persone in un'unica
stanzetta.Per esempio raccolse gli accattoni e i moribondi durante
la primavera del 1629 (in seguito alla carestia). Durante la peste
di S.Carlo del 1576 e quella del 1630 arriv a contenere fino a
16.000 appestati: era persino possibile trovare trenta persone in
un'unica stanzetta. La citt di Milano e il lazzaretto
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All' inizio del XXXV capitolo appare sovraffollato di malati,
diviso in due da una strada, al centro della quale sorge una
cappella ottagonale, il resto suddiviso in quartieri. In quella
cappella, nel XXXVI capitolo, padre Felice raduner i guariti dalla
peste per condurli fuori dal lazzaretto in convalescenza, dopo una
breve, ma solenne predica. Nei quartieri, invece, Renzo trover
prima Don Rodrigo e poi Lucia.All' inizio del XXXV capitolo appare
sovraffollato di malati, diviso in due da una strada, al centro
della quale sorge una cappella ottagonale, il resto suddiviso in
quartieri. In quella cappella, nel XXXVI capitolo, padre Felice
raduner i guariti dalla peste per condurli fuori dal lazzaretto in
convalescenza, dopo una breve, ma solenne predica. Nei quartieri,
invece, Renzo trover prima Don Rodrigo e poi Lucia. La citt di
Milano e il lazzaretto
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La peste nella lingua Uso del termine Anche se la peste in
Europa sembra non operare pi da secoli, la parola "peste" rimasta
ben viva nella nostra lingua in espressioni come "peste ti colga" o
"quel ragazzo una peste" o "dire peste e corna di qualcuno", o
negli aggettivi derivati "pestifero" e "pestilenziale"Anche se la
peste in Europa sembra non operare pi da secoli, la parola "peste"
rimasta ben viva nella nostra lingua in espressioni come "peste ti
colga" o "quel ragazzo una peste" o "dire peste e corna di
qualcuno", o negli aggettivi derivati "pestifero" e
"pestilenziale"
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La peste nella Bibbia La peste da sempre ha fatto irruzione
nella vita degli uomini, portando loro dolore e morte. E' difficile
accettare un dolore troppo grande; pi facile se gli si attribuisce
un senso. Questo il perno di ogni lettura sacra.La peste da sempre
ha fatto irruzione nella vita degli uomini, portando loro dolore e
morte. E' difficile accettare un dolore troppo grande; pi facile se
gli si attribuisce un senso. Questo il perno di ogni lettura
sacra.
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La peste nella Bibbia Nella BIBBIA la peste non viene senza un
motivo, ma per insegnare; infatti viene interpretata come risultato
di una colpa, vendetta o monito superiore.Nella BIBBIA la peste non
viene senza un motivo, ma per insegnare; infatti viene interpretata
come risultato di una colpa, vendetta o monito superiore.
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La peste nella Bibbia La sua comparsa non pu essere imprevista,
n casuale: annunciata con solennit dalla voce stessa di DIO,
espressione diretta della sua volont. Al contrario di altri testi,
la BIBBIA completamente indifferente alla narrazione vera e propria
della malattia.La sua comparsa non pu essere imprevista, n casuale:
annunciata con solennit dalla voce stessa di DIO, espressione
diretta della sua volont. Al contrario di altri testi, la BIBBIA
completamente indifferente alla narrazione vera e propria della
malattia.
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La peste nella Bibbia Pone, invece, grande attenzione alle
cause di cui essa proseguimento ed effetto naturale. I testi della
Bibbia in cui si parla di peste sono: l' Esodo, il Duteronomio e i
Paralipomeni nell' Antico Testamento, l'Apocalisse nel Nuovo
Testamento.Pone, invece, grande attenzione alle cause di cui essa
proseguimento ed effetto naturale. I testi della Bibbia in cui si
parla di peste sono: l' Esodo, il Duteronomio e i Paralipomeni
nell' Antico Testamento, l'Apocalisse nel Nuovo Testamento.
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La peste nella Bibbia ESODO: Mos, eletto messaggero della
volont divina, porta al Faraone l' annuncio dei dieci flagelli che
si abbatteranno sull' Egitto se gli Ebrei non saranno lasciati
liberi.ESODO: Mos, eletto messaggero della volont divina, porta al
Faraone l' annuncio dei dieci flagelli che si abbatteranno sull'
Egitto se gli Ebrei non saranno lasciati liberi.
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La peste nella Bibbia La peste degli animali la quinta delle
piaghe minacciate e poi messe in atto da Dio: tutti gli animali
degli Egiziani muoiono, ma con "mirabile distinzione" neanche uno
viene sfiorato dalla malattia fra quelli dei figli di Israele.La
peste degli animali la quinta delle piaghe minacciate e poi messe
in atto da Dio: tutti gli animali degli Egiziani muoiono, ma con
"mirabile distinzione" neanche uno viene sfiorato dalla malattia
fra quelli dei figli di Israele.
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La peste nella Bibbia DEUTERONOMIO: Nel Deuteronomio Mos fa
quattro discorsi in cui tra le altre cose, dice al popolo ebraico
ancora in viaggio verso la terra promessa:DEUTERONOMIO: Nel
Deuteronomio Mos fa quattro discorsi in cui tra le altre cose, dice
al popolo ebraico ancora in viaggio verso la terra promessa:
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La peste nella Bibbia "...se non vorrai ascoltare la voce del
Signore Dio tuo, e non ti curerai di mettere in pratica tutti i
Suoi comandamenti... sarai maledetto... e il Signore ti aggiunga la
peste, finch essa non t' abbia sterminato dalla terra nella quale
entrerai per possederla"."...se non vorrai ascoltare la voce del
Signore Dio tuo, e non ti curerai di mettere in pratica tutti i
Suoi comandamenti... sarai maledetto... e il Signore ti aggiunga la
peste, finch essa non t' abbia sterminato dalla terra nella quale
entrerai per possederla".
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La peste nella Bibbia Bisogna per ricordare che la peste appare
qui come un male fra gli altri, forse neanche il pi grave, e che,
come accade sempre nella Bibbia, non mai descritta in modo puntuale
dal punto di vista medico e storicoBisogna per ricordare che la
peste appare qui come un male fra gli altri, forse neanche il pi
grave, e che, come accade sempre nella Bibbia, non mai descritta in
modo puntuale dal punto di vista medico e storico
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La peste nella Bibbia PARALIPOMENI (detti anche Libri delle
Cronache)PARALIPOMENI (detti anche Libri delle Cronache) Quando re
David ordina di censire le trib d'Israele per conoscere il numero
dei suoi guerrieri, mostra di non fidare pi nella protezione
soprannaturale del Dio degli eserciti.Quando re David ordina di
censire le trib d'Israele per conoscere il numero dei suoi
guerrieri, mostra di non fidare pi nella protezione soprannaturale
del Dio degli eserciti.
Slide 102
La peste nella Bibbia Dio punisce allora il popolo ebraico,
retto da David, con una pestilenza che, secondo quanto narrato nei
"Paralipomeni", che fanno parte della sezione "storica" della
Bibbia, far morire settantamila uomini.Dio punisce allora il popolo
ebraico, retto da David, con una pestilenza che, secondo quanto
narrato nei "Paralipomeni", che fanno parte della sezione "storica"
della Bibbia, far morire settantamila uomini.
Slide 103
La peste nella Bibbia APOCALISSE: Nella prima parte della
visione apocalittica di S.Giovanni, che costituisce l' ultimo libro
del Nuovo Testamento, vengono descritti i flagelli che si
abbatteranno sulla terra e sul cielo, annunciando la fine dei
tempi.APOCALISSE: Nella prima parte della visione apocalittica di
S.Giovanni, che costituisce l' ultimo libro del Nuovo Testamento,
vengono descritti i flagelli che si abbatteranno sulla terra e sul
cielo, annunciando la fine dei tempi.
Slide 104
La peste nella Bibbia Anche in questo caso, come sempre nella
Bibbia, la peste non ha significato n rilievo particolare: solo uno
fra i diversi castighi divini. "E quando apr il quarto sigillo,
udii la voce del quarto animale dire:Anche in questo caso, come
sempre nella Bibbia, la peste non ha significato n rilievo
particolare: solo uno fra i diversi castighi divini. "E quando apr
il quarto sigillo, udii la voce del quarto animale dire:
Slide 105 .Guardai, ed ecco un cavallo scialbo, e chi vi stava
sopra si chiama Morte, e l'accompagna l'Inferno. E fu dato loro il
potere sopra un quarto della terra, e di uccidere,con la spada, la
fame e la peste, le belve della terra."">
La peste nella Bibbia >.Guardai, ed ecco un cavallo scialbo,
e chi vi stava sopra si chiama Morte, e l'accompagna l'Inferno. E
fu dato loro il potere sopra un quarto della terra, e di
uccidere,con la spada, la fame e la peste, le belve della terra."
>.Guardai, ed ecco un cavallo scialbo, e chi vi stava sopra si
chiama Morte, e l'accompagna l'Inferno. E fu dato loro il potere
sopra un quarto della terra, e di uccidere,con la spada, la fame e
la peste, le belve della terra."
Slide 106
La peste nel mondo greco Anche per la religione greca la peste
assume il compito di punire le trasgressioni alle leggi divine. La
tragedia "Edipo re" di Sofocle si apre appunto con la pestilenza
che si abbatte sulla citt di Tebe e di cui solo l' indovino Tiresia
conosce le cause:Anche per la religione greca la peste assume il
compito di punire le trasgressioni alle leggi divine. La tragedia
"Edipo re" di Sofocle si apre appunto con la pestilenza che si
abbatte sulla citt di Tebe e di cui solo l' indovino Tiresia
conosce le cause:
Slide 107
La peste nel mondo greco il re Edipo ha, senza saperlo, ucciso
suo padre e sposato sua madre e gli dei irati hanno mandato la
peste come segno di contaminazione per queste colpe impunite.il re
Edipo ha, senza saperlo, ucciso suo padre e sposato sua madre e gli
dei irati hanno mandato la peste come segno di contaminazione per
queste colpe impunite.
Slide 108
Storia delle epidemie La peste nota da almeno 3000 anni. In
Cina sono state registrate epidemie fin dal 224 a.C. Un' epidemia
di peste entr ad Atene, sconvolgendola e decimandone la
popolazione, proprio nel 430 a.C., un anno dopo l' inizio della
Guerra del Peloponneso, colpendo una buona parte della popolazione
e lo stesso Pericle, l' uomo politico che aveva voluto la guerra e
l' egemonia ateniese nel Mar Egeo.La peste nota da almeno 3000
anni. In Cina sono state registrate epidemie fin dal 224 a.C. Un'
epidemia di peste entr ad Atene, sconvolgendola e decimandone la
popolazione, proprio nel 430 a.C., un anno dopo l' inizio della
Guerra del Peloponneso, colpendo una buona parte della popolazione
e lo stesso Pericle, l' uomo politico che aveva voluto la guerra e
l' egemonia ateniese nel Mar Egeo.
Slide 109
Storia delle epidemie Le notizie che abbiamo su questo fatto
sono riportate in Tucidide e Lucrezio. Nel Medioevo la malattia si
presentata in enormi pandemie che hanno distrutto le popolazioni di
intere citt, come la cosiddetta "peste nera". In seguito le
epidemie si sono verificate in modo pi sporadico e l'ultima,
risalente al 1894, si sviluppata in Cina, da dove si diffusa in
Africa, nelle isole del Pacifico, in Australia e nelle Americhe,
raggiungendo San Francisco nel 1900.Le notizie che abbiamo su
questo fatto sono riportate in Tucidide e Lucrezio. Nel Medioevo la
malattia si presentata in enormi pandemie che hanno distrutto le
popolazioni di intere citt, come la cosiddetta "peste nera". In
seguito le epidemie si sono verificate in modo pi sporadico e
l'ultima, risalente al 1894, si sviluppata in Cina, da dove si
diffusa in Africa, nelle isole del Pacifico, in Australia e nelle
Americhe, raggiungendo San Francisco nel 1900.
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Storia delle epidemie La peste tuttora presente in Asia,
Africa, Sudamerica e Australia (dove esistono i cosiddetti serbatoi
della peste), ma compare raramente in Europa o in Nordamerica. Nel
1950 l'Organizzazione mondiale della sanit ha dato inizio in tutto
il mondo a programmi sanitari per il controllo della peste. Oggi si
parla frequentemente dell' Aids come peste del duemila.La peste
tuttora presente in Asia, Africa, Sudamerica e Australia (dove
esistono i cosiddetti serbatoi della peste), ma compare raramente
in Europa o in Nordamerica. Nel 1950 l'Organizzazione mondiale
della sanit ha dato inizio in tutto il mondo a programmi sanitari
per il controllo della peste. Oggi si parla frequentemente dell'
Aids come peste del duemila.
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La peste nera E una epidemia di peste bubbonica che,
originatasi nelle steppe dell'Asia centrale e da l propagatasi in
Cina e in India, dilag in Europa dal 1347 con effetti devastanti.E
una epidemia di peste bubbonica che, originatasi nelle steppe
dell'Asia centrale e da l propagatasi in Cina e in India, dilag in
Europa dal 1347 con effetti devastanti. Diffusione della peste
neraDiffusione della peste nera I cronisti asiatici dell'epoca
indicarono, come causa dell'epidemia, disastri naturali:I cronisti
asiatici dell'epoca indicarono, come causa dell'epidemia, disastri
naturali:
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La peste nera furono certamente mercanti occidentali che
portarono il morbo della malattia, infettando le rotte abitualmente
battute nel Medio Oriente e nel Mediterraneo. Nel 1347 colp
Costantinopoli; subito dopo a Messina si ebbe la prima
manifestazione dell'epidemia in Europa, che nell'estate del 1348
dilag in Italia e in Francia, e da l tocc le coste meridionali
dell'Inghilterra, e il resto d'Europa, dove impervers per oltre tre
anni.furono certamente mercanti occidentali che portarono il morbo
della malattia, infettando le rotte abitualmente battute nel Medio
Oriente e nel Mediterraneo. Nel 1347 colp Costantinopoli; subito
dopo a Messina si ebbe la prima manifestazione dell'epidemia in
Europa, che nell'estate del 1348 dilag in Italia e in Francia, e da
l tocc le coste meridionali dell'Inghilterra, e il resto d'Europa,
dove impervers per oltre tre anni.
Slide 113
La peste nera La violenza dell'epidemia lasci sgomenti gli
osservatori contemporanei, testimoni spesso della totale scomparsa
della popolazione di un luogo. Mai, prima o dopo d'allora, una
calamit fece tante vittime umane: dello stupore angosciato dei
superstiti resta testimonianza in molti scritti, a cominciare dal
Decamerone di Giovanni Boccaccio, secondo il quale Firenze era
tutta un sepolcro.La violenza dell'epidemia lasci sgomenti gli
osservatori contemporanei, testimoni spesso della totale scomparsa
della popolazione di un luogo. Mai, prima o dopo d'allora, una
calamit fece tante vittime umane: dello stupore angosciato dei
superstiti resta testimonianza in molti scritti, a cominciare dal
Decamerone di Giovanni Boccaccio, secondo il quale Firenze era
tutta un sepolcro.
Slide 114
La peste nera Molti, come Francesco Petrarca, fuggirono questi
orrori rifugiandosi in luoghi isolati e salubri. Le stime di
mortalit del 90%, comuni tra i contemporanei, sono state tuttavia
ridimensionate dalla ricerca moderna, e attribuite alla carenza di
indagini affidabili; si potuto in ogni caso verificare che nelle
zone pi colpite per oltre il 50% della popolazione.Molti, come
Francesco Petrarca, fuggirono questi orrori rifugiandosi in luoghi
isolati e salubri. Le stime di mortalit del 90%, comuni tra i
contemporanei, sono state tuttavia ridimensionate dalla ricerca
moderna, e attribuite alla carenza di indagini affidabili; si
potuto in ogni caso verificare che nelle zone pi colpite per oltre
il 50% della popolazione.
Slide 115
La peste nera Dopo la tragica estate del 1348 la popolazione
fiorentina si era presumibilmente ridotta da 90.000 a meno di
45.000 abitanti, mentre a Siena su 42.000 cittadini ne erano
sopravvissuti non pi di 15.000.Dopo la tragica estate del 1348 la
popolazione fiorentina si era presumibilmente ridotta da 90.000 a
meno di 45.000 abitanti, mentre a Siena su 42.000 cittadini ne
erano sopravvissuti non pi di 15.000.
Slide 116
La peste nera Le reazioni alla peste nera:Le reazioni alla
peste nera: La gente dell'epoca era impreparata a reagire alla
malattia; poich si ignoravano le ragioni scientifiche del contagio,
si speculava molto sulle cause dello scoppio dell'epidemia,
individuate da alcuni in un inquinamento atmosferico agente
attraverso un invisibile quanto letale miasma proveniente dal
sottosuolo, liberato da terremoti di cui si aveva avuto notizia.La
gente dell'epoca era impreparata a reagire alla malattia; poich si
ignoravano le ragioni scientifiche del contagio, si speculava molto
sulle cause dello scoppio dell'epidemia, individuate da alcuni in
un inquinamento atmosferico agente attraverso un invisibile quanto
letale miasma proveniente dal sottosuolo, liberato da terremoti di
cui si aveva avuto notizia.
Slide 117
La peste nera Le scarse condizioni igieniche la presenza di
scolmatori e immondezzai a cielo aperto era normale nelle citt
europee del Trecento favorivano la diffusione del contagio,
soprattutto nelle aree urbane, dove i governi adottarono sistemi
per far fronte alla malattia, pur ignorando le cause reali.Le
scarse condizioni igieniche la presenza di scolmatori e immondezzai
a cielo aperto era normale nelle citt europee del Trecento
favorivano la diffusione del contagio, soprattutto nelle aree
urbane, dove i governi adottarono sistemi per far fronte alla
malattia, pur ignorando le cause reali.
Slide 118
La peste nera Oltre a incoraggiare l'adozione di misure
d'igiene personale particolarmente accurate, posero restrizioni ai
movimenti di persone e merci, prescrivendo poi l'isolamento dei
malati o il loro trasferimento nei lazzaretti (locale o gruppo di
locali dove veniva effettuato lisolamento di persone sospettate di
affezioni contagiose;Oltre a incoraggiare l'adozione di misure
d'igiene personale particolarmente accurate, posero restrizioni ai
movimenti di persone e merci, prescrivendo poi l'isolamento dei
malati o il loro trasferimento nei lazzaretti (locale o gruppo di
locali dove veniva effettuato lisolamento di persone sospettate di
affezioni contagiose;
Slide 119
La peste nera nel lazzaretto le persone erano tenute sotto
osservazione e in condizione di quarantena), l'immediato
seppellimento delle vittime in fosse comuni cosparse di calce
appositamente preparate fuori dalle mura e la distruzione col fuoco
dei loro vestiti.nel lazzaretto le persone erano tenute sotto
osservazione e in condizione di quarantena), l'immediato
seppellimento delle vittime in fosse comuni cosparse di calce
appositamente preparate fuori dalle mura e la distruzione col fuoco
dei loro vestiti.
Slide 120
La peste nera Poich si pensava che l'aria infetta fosse
contagiosa, si diffusero rimedi empirici come il bruciare erbe
aromatiche o indossare mazzolini di fiori profumati (similmente nel
corso di epidemie successive si credeva che il fumo del tabacco
fosse un rimedio efficace). Tra gli effetti dell'epidemia,
importanti furono quelli che investirono i modelli tradizionali di
comportamento.Poich si pensava che l'aria infetta fosse contagiosa,
si diffusero rimedi empirici come il bruciare erbe aromatiche o
indossare mazzolini di fiori profumati (similmente nel corso di
epidemie successive si credeva che il fumo del tabacco fosse un
rimedio efficace). Tra gli effetti dell'epidemia, importanti furono
quelli che investirono i modelli tradizionali di
comportamento.
Slide 121
La peste nera In tutta Europa la Chiesa era convinta che la
peste nera fosse una punizione divina per i peccati compiuti
dall'umanit, e per questo predicava la rinascita morale della
societ, condannando gli eccessi nel mangiare e nel bere, i
comportamenti sessuali immorali, l'eccessivo lusso
nell'abbigliamento;In tutta Europa la Chiesa era convinta che la
peste nera fosse una punizione divina per i peccati compiuti
dall'umanit, e per questo predicava la rinascita morale della
societ, condannando gli eccessi nel mangiare e nel bere, i
comportamenti sessuali immorali, l'eccessivo lusso
nell'abbigliamento;
Slide 122
La peste nera in questo contesto non meraviglia la popolarit
acquisita dal movimento della Congregazione dei flagellanti. Si
svilupp tuttavia anche una corrente di pensiero opposta, propria di
quanti ritenevano che se la malattia colpiva indiscriminatamente
buoni e cattivi, tanto valeva vivere nel modo pi intenso e sfrenato
possibile.in questo contesto non meraviglia la popolarit acquisita
dal movimento della Congregazione dei flagellanti. Si svilupp
tuttavia anche una corrente di pensiero opposta, propria di quanti
ritenevano che se la malattia colpiva indiscriminatamente buoni e
cattivi, tanto valeva vivere nel modo pi intenso e sfrenato
possibile.
Slide 123
La peste nera Per quanti cercavano spiegazioni facili alla
propagazione della malattia, colpevoli erano gli emarginati della
societ: in alcune zone vagabondi e mendicanti furono accusati di
contaminare la popolazione residente; in altre gli "untori" vennero
individuati negli ebrei, fatti cos oggetto della furia popolare.Per
quanti cercavano spiegazioni facili alla propagazione della
malattia, colpevoli erano gli emarginati della societ: in alcune
zone vagabondi e mendicanti furono accusati di contaminare la
popolazione residente; in altre gli "untori" vennero individuati
negli ebrei, fatti cos oggetto della furia popolare.
Slide 124
La peste nera probabile che appena prima dello scoppio
dell'epidemia, la popolazione medievale europea avesse raggiunto il
pi elevato livello demografico; gli effetti della peste dovettero
dunque essere immediatamente evidenti: probabile che appena prima
dello scoppio dell'epidemia, la popolazione medievale europea
avesse raggiunto il pi elevato livello demografico; gli effetti
della peste dovettero dunque essere immediatamente evidenti:
Slide 125
La peste nera fu improvvisamente eliminata l'eccedenza di forza
lavoro agricola, alcuni villaggi si spopolarono e gradualmente
sparirono, molte citt persero la loro importanza, mentre crebbe il
numero dei terreni rimasti incolti.fu improvvisamente eliminata
l'eccedenza di forza lavoro agricola, alcuni villaggi si
spopolarono e gradualmente sparirono, molte citt persero la loro
importanza, mentre crebbe il numero dei terreni rimasti
incolti.
Slide 126
La peste nera Anche le razzie di soldatesche sbandate o di
ventura favorirono una vasta ondata migratoria dalle campagne verso
le citt. Se a Firenze, passata l'epidemia, la popolazione era
stimata fra i 25.000 e i 30.000 abitanti, gi nel 1351 era salita a
45.000 unit per toccare le 70.000 persone trent'anni dopo.Anche le
razzie di soldatesche sbandate o di ventura favorirono una vasta
ondata migratoria dalle campagne verso le citt. Se a Firenze,
passata l'epidemia, la popolazione era stimata fra i 25.000 e i
30.000 abitanti, gi nel 1351 era salita a 45.000 unit per toccare
le 70.000 persone trent'anni dopo.
Slide 127
La peste nera Nelle decadi che seguirono i salari aumentarono e
le rendite dei proprietari terrieri scesero, segno della difficolt
di trovare mano d'opera e tenutari; in un certo senso i vivi
beneficiarono dunque della moltitudine di morti sofferta.Nelle
decadi che seguirono i salari aumentarono e le rendite dei
proprietari terrieri scesero, segno della difficolt di trovare mano
d'opera e tenutari; in un certo senso i vivi beneficiarono dunque
della moltitudine di morti sofferta.
Slide 128
La peste nera La presenza della peste in Europa rimase endemica
nei tre secoli successivi, per poi scomparire gradualmente, da
ultimo in Inghilterra, dopo la "grande peste" del 1664- 1666, per
cause che rimangono senza spiegazioneLa presenza della peste in
Europa rimase endemica nei tre secoli successivi, per poi
scomparire gradualmente, da ultimo in Inghilterra, dopo la "grande
peste" del 1664- 1666, per cause che rimangono senza
spiegazione
Slide 129
AIDS e pesti del duemila AIDS: malattia causata da un
retrovirus umano, lHIV, che colpisce il sistema immunitario umano
rendendolo sempre pi debole. La morte avviene per altre malattie
come la tubercolosi o la polmonite. Pu stare in incubazione per 10
anni.AIDS: malattia causata da un retrovirus umano, lHIV, che
colpisce il sistema immunitario umano rendendolo sempre pi debole.
La morte avviene per altre malattie come la tubercolosi o la
polmonite. Pu stare in incubazione per 10 anni.
Slide 130
AIDS e pesti del duemila Si meritata pi di altre la definizione
di "peste del duemila" per i seguenti motivi:Si meritata pi di
altre la definizione di "peste del duemila" per i seguenti motivi:
1) il panico generato dalla notevole diffusione, del resto
facilmente evitabile con poche e semplici precauzioni;1) il panico
generato dalla notevole diffusione, del resto facilmente evitabile
con poche e semplici precauzioni;
Slide 131
AIDS e pesti del duemila 2) il carattere di punizione divina o
di condanna morale strettamente collegato da alcuni alla sua
diffusione, come era avvenuto per la "peste nera";2) il carattere
di punizione divina o di condanna morale strettamente collegato da
alcuni alla sua diffusione, come era avvenuto per la "peste
nera";
Slide 132
AIDS e pesti del duemila 3) l' isolamento e l' emarginazione
dei colpiti dalla malattia, cosa del resto assolutamente immotivata
da un punto di vista scientifico e che ha portato solo alla
creazione di un grave problema sociale e alla dimenticanza del
fatto che gli ammalati sono persone che hanno anzi maggiormente
bisogno di conforto e di affetto3) l' isolamento e l' emarginazione
dei colpiti dalla malattia, cosa del resto assolutamente immotivata
da un punto di vista scientifico e che ha portato solo alla
creazione di un grave problema sociale e alla dimenticanza del
fatto che gli ammalati sono persone che hanno anzi maggiormente
bisogno di conforto e di affetto
Slide 133
AIDS e pesti del duemila Oltre all' AIDS esistono malattie che
per le loro caratteristiche possono essere considerate affini alla
peste e con casi recenti:Oltre all' AIDS esistono malattie che per
le loro caratteristiche possono essere considerate affini alla
peste e con casi recenti: Virus Ebola: febbre emorragica
caratterizzata de febbre e diarrea con sangue.Virus Ebola: febbre
emorragica caratterizzata de febbre e diarrea con sangue.
Slide 134
AIDS e pesti del duemila Nel giro di pochi giorni il sangue
esce da tutti i pori e da tutti gli interstizi. Si formano grumi
che causano necrosi nel cervello, nei reni, nel fegato e nei
polmoni. Non si trasmette per via aerea tranne nel caso dellEbola
Reston, forse non letale agli uomini.Nel giro di pochi giorni il
sangue esce da tutti i pori e da tutti gli interstizi. Si formano
grumi che causano necrosi nel cervello, nei reni, nel fegato e nei
polmoni. Non si trasmette per via aerea tranne nel caso dellEbola
Reston, forse non letale agli uomini.
Slide 135
AIDS e pesti del duemila Virus Marburg: affine allEbola,
predilige gli occhi e i testicoli, ha un tasso di morte del 25% ed
trasmissibile per contatto con il caratteristico vomito nero. Di
entrambi non si conosce il vettore.Virus Marburg: affine allEbola,
predilige gli occhi e i testicoli, ha un tasso di morte del 25% ed
trasmissibile per contatto con il caratteristico vomito nero. Di
entrambi non si conosce il vettore.
Slide 136
AIDS e pesti del duemila Encefalopatie spongiformi: gruppo di
malattie del cervello che causano la morte cerebrale. Tra queste si
distinguono il Kuru, il morbo di Creutzfeldt-Jakob e il morbo delle
mucca pazza, tutti letali per luomo.Encefalopatie spongiformi:
gruppo di malattie del cervello che causano la morte cerebrale. Tra
queste si distinguono il Kuru, il morbo di Creutzfeldt-Jakob e il
morbo delle mucca pazza, tutti letali per luomo.
Slide 137
AIDS e pesti del duemila Attualmente i centri pi allavanguardia
per la cura delle malattie pi letali sono il C.D.C. di Atlanta,
fondato nel 1942, e lUSAMRIID di Fort Detrick, nel Maryland, che
per un organo militare statunitense.Attualmente i centri pi
allavanguardia per la cura delle malattie pi letali sono il C.D.C.
di Atlanta, fondato nel 1942, e lUSAMRIID di Fort Detrick, nel
Maryland, che per un organo militare statunitense.
Slide 138
La peste e la medicina La peste una malattia acuta, infettiva e
contagiosa dei roditori e dell'uomo, causata da un batterio Gram-
negativo, classificato come Yersinia pestis. Nell'uomo la peste si
manifesta in tre forme: peste bubbonica, peste polmonare e peste
setticemica.La peste una malattia acuta, infettiva e contagiosa dei
roditori e dell'uomo, causata da un batterio Gram- negativo,
classificato come Yersinia pestis. Nell'uomo la peste si manifesta
in tre forme: peste bubbonica, peste polmonare e peste
setticemica.
Slide 139
La peste bubbonica La peste bubbonica la forma pi nota di peste
ed cos chiamata per i caratteristici "bubboni", ovvero i linfonodi
ingrossati e infiammati all'inguine, alle ascelle o al collo. La
peste bubbonica viene trasmessa dal morso di numerosi insetti che
normalmente sono parassiti dei roditori e che cercano un nuovo
ospite quando l'ospite originale muore.La peste bubbonica la forma
pi nota di peste ed cos chiamata per i caratteristici "bubboni",
ovvero i linfonodi ingrossati e infiammati all'inguine, alle
ascelle o al collo. La peste bubbonica viene trasmessa dal morso di
numerosi insetti che normalmente sono parassiti dei roditori e che
cercano un nuovo ospite quando l'ospite originale muore.
Slide 140
La peste bubbonica Il pi importante di questi insetti la pulce
dei roditori Xenopsylla cheopis, un parassita dei ratti. Senza
adeguata terapia la peste bubbonica fatale nel 30-75% dei casiIl pi
importante di questi insetti la pulce dei roditori Xenopsylla
cheopis, un parassita dei ratti. Senza adeguata terapia la peste
bubbonica fatale nel 30-75% dei casi
Slide 141
La peste polmonare La peste polmonare (o polmonite pestosa),
cos chiamata perch si localizza nei polmoni, si trasmette
soprattutto attraverso le goccioline di saliva emesse dalla bocca
delle persone infette; dai polmoni l'infezione si pu diffondere ad
altre regioni dell'organismo, causando la peste setticemica che
consiste nell'infezione del sangue. Questo tipo di peste fatale nel
95% dei casi.La peste polmonare (o polmonite pestosa), cos chiamata
perch si localizza nei polmoni, si trasmette soprattutto attraverso
le goccioline di saliva emesse dalla bocca delle persone infette;
dai polmoni l'infezione si pu diffondere ad altre regioni
dell'organismo, causando la peste setticemica che consiste
nell'infezione del sangue. Questo tipo di peste fatale nel 95% dei
casi.
Slide 142
La peste setticemica La peste setticemica pu essere provocata,
oltre che dalla peste polmonare, anche dal contatto diretto di
mani, cibo o oggetti contaminati con le mucose del naso e della
gola. La peste setticemica quasi sempre mortale. Comunque se la
peste individuata tempestivamente e adeguatamente la mortalit
scende al 5-10%.La peste setticemica pu essere provocata, oltre che
dalla peste polmonare, anche dal contatto diretto di mani, cibo o
oggetti contaminati con le mucose del naso e della gola. La peste
setticemica quasi sempre mortale. Comunque se la peste individuata
tempestivamente e adeguatamente la mortalit scende al 5-10%.
Slide 143
Sintomi della peste I primi sintomi della peste bubbonica sono
cefalea, nausea, vomito, dolore articolare e generale sensazione di
malessere. I linfonodi inguinali o, meno comunemente, ascellari e
del collo, diventano all'improvviso dolenti e gonfi.I primi sintomi
della peste bubbonica sono cefalea, nausea, vomito, dolore
articolare e generale sensazione di malessere. I linfonodi
inguinali o, meno comunemente, ascellari e del collo, diventano
all'improvviso dolenti e gonfi.
Slide 144
Sintomi della peste La temperatura, accompagnata da brividi,
sale a 38,5- 40,5 C. Il polso e la frequenza respiratoria aumentano
e il soggetto colpito esausto e apatico. I bubboni si gonfiano fino
a raggiungere le dimensioni di un uovo.La temperatura, accompagnata
da brividi, sale a 38,5- 40,5 C. Il polso e la frequenza
respiratoria aumentano e il soggetto colpito esausto e apatico. I
bubboni si gonfiano fino a raggiungere le dimensioni di un
uovo.
Slide 145
Sintomi della peste Nei casi non fatali la temperatura inizia a
scendere in circa 5 giorni, tornando normale in circa 2 settimane.
Nei casi fatali il decesso avviene entro circa 4 giorni. Nella
peste polmonare l'espettorato inizialmente mucoso e tinto di
sangue, per poi diventare molto abbondante e rosso vivo.Nei casi
non fatali la temperatura inizia a scendere in circa 5 giorni,
tornando normale in circa 2 settimane. Nei casi fatali il decesso
avviene entro circa 4 giorni. Nella peste polmonare l'espettorato
inizialmente mucoso e tinto di sangue, per poi diventare molto
abbondante e rosso vivo.
Slide 146
Sintomi della peste Nella maggior parte dei casi il decesso
avviene 2-3 giorni dopo la prima comparsa dei sintomi. Nella peste
setticemica la temperatura della persona infetta sale
improvvisamente e il colorito diventa violaceo nel giro di alcune
ore;Nella maggior parte dei casi il decesso avviene 2-3 giorni dopo
la prima comparsa dei sintomi. Nella peste setticemica la
temperatura della persona infetta sale improvvisamente e il
colorito diventa violaceo nel giro di alcune ore;
Slide 147
Sintomi della peste spesso la morte sopravviene lo stesso
giorno, appena si manifestano i primi sintomi. Il colorito
violaceo, a cui dovuto il nome popolare di Morte Nera, presente
nelle ultime ore di vita di tutte le vittime di peste.spesso la
morte sopravviene lo stesso giorno, appena si manifestano i primi
sintomi. Il colorito violaceo, a cui dovuto il nome popolare di
Morte Nera, presente nelle ultime ore di vita di tutte le vittime
di peste.
Slide 148
Terapia della peste Per ridurre l'incidenza della peste sono
efficaci molte misure preventive, come il rispetto delle norme
igieniche, la derattizzazione e la prevenzione dell'infestazione da
ratti sulle navi che salpano dai porti in cui la malattia
endemica.Per ridurre l'incidenza della peste sono efficaci molte
misure preventive, come il rispetto delle norme igieniche, la
derattizzazione e la prevenzione dell'infestazione da ratti sulle
navi che salpano dai porti in cui la malattia endemica.
Slide 149
Terapia della peste Le carestie, che riducono la resistenza
alle malattie, favoriscono la diffusione della peste. I soggetti
che hanno contratto la malattia vengono isolati, messi a letto e
nutriti con cibi liquidi e facilmente digeribili.Le carestie, che
riducono la resistenza alle malattie, favoriscono la diffusione
della peste. I soggetti che hanno contratto la malattia vengono
isolati, messi a letto e nutriti con cibi liquidi e facilmente
digeribili.
Slide 150
Terapia della peste Per ridurre il dolore e calmare il delirio
vengono somministrati sedativi. Durante la seconda guerra mondiale
gli scienziati riuscirono a curare la peste con i sulfamidici; in
seguito si sono dimostrati pi efficaci antibiotici come la
streptomicina, le tetracicline e il cloramfenicolo.Per ridurre il
dolore e calmare il delirio vengono somministrati sedativi. Durante
la seconda guerra mondiale gli scienziati riuscirono a curare la
peste con i sulfamidici; in seguito si sono dimostrati pi efficaci
antibiotici come la streptomicina, le tetracicline e il
cloramfenicolo.
Slide 151
La peste in letteratura: La peste in Tucidide Anche nella
descrizione della peste di Atene, che colp la citt nel 430-429 a.C.
Tucidide si rivela acuto e attento osservatore della realt. Egli
enumera i sintomi e gli effetti sul corpo con la precisione di un
referto medico, per poi allargarsi alle ripercussioni sull'
anima.Anche nella descrizione della peste di Atene, che colp la
citt nel 430-429 a.C. Tucidide si rivela acuto e attento
osservatore della realt. Egli enumera i sintomi e gli effetti sul
corpo con la precisione di un referto medico, per poi allargarsi
alle ripercussioni sull' anima.
Slide 152
La peste in letteratura: La peste in Tucidide La solitudine, lo
scoraggiamento, la minaccia alle norme della convivenza umana, la
sfrenatezza dei costumi, cos come le ha descritte Tucidide,
diverranno materia di ispirazione diretta non solo per Lucrezio, ma
anche per Boccaccio, Manzoni e Camus.La solitudine, lo
scoraggiamento, la minaccia alle norme della convivenza umana, la
sfrenatezza dei costumi, cos come le ha descritte Tucidide,
diverranno materia di ispirazione diretta non solo per Lucrezio, ma
anche per Boccaccio, Manzoni e Camus.
Slide 153
La peste in Tucidide "Io, per conto mio, dir come si
manifestato il morbo, e con quali sintomi; cos che, se un giorno
dovesse di nuovo tornare a infierire, ognuno stia attento,
conoscendone prima le caratteristiche, abbia modo di sapere di che
si tratta"."Io, per conto mio, dir come si manifestato il morbo, e
con quali sintomi; cos che, se un giorno dovesse di nuovo tornare a
infierire, ognuno stia attento, conoscendone prima le
caratteristiche, abbia modo di sapere di che si tratta".
Slide 154
La peste in Tucidide Queste parole sono state pronunciate nello
stesso periodo e nella stessa citt in cui il poeta tragico Sofocle
metteva in scena la punizione di un uomo, Edipo re di Tebe, reo di
aver contagiato di peste una citt per l' empiet di una colpa,
oltretutto voluta dagli dei; ma ci sembrano partire da una
prospettiva ideologica completamente differente.Queste parole sono
state pronunciate nello stesso periodo e nella stessa citt in cui
il poeta tragico Sofocle metteva in scena la punizione di un uomo,
Edipo re di Tebe, reo di aver contagiato di peste una citt per l'
empiet di una colpa, oltretutto voluta dagli dei; ma ci sembrano
partire da una prospettiva ideologica completamente
differente.
Slide 155
La peste in Lucrezio Il poeta latino Lucrezio inser la peste di
Atene tra gli argomenti della sua opera "De rerum natura". Secondo
Lucrezio la peste sarebbe arrivata alle porte della citt infettando
la popolazione rurale, la quale, dopo, aver visto i propri capi di
bestiame morire a causa della malattia, si rifugi nella citt
trasmettendo il contagio (... ve la portarono nuvoli di contadini
languenti...).Il poeta latino Lucrezio inser la peste di Atene tra
gli argomenti della sua opera "De rerum natura". Secondo Lucrezio
la peste sarebbe arrivata alle porte della citt infettando la
popolazione rurale, la