La parabola dell’urbanistica italiana dal 1942 a oggi
Il sistema delle pianificazioni nella L. 1150/1942
Piano territoriale di
coordinamento
Piano regolatore generale comunale
Piano particolareggiato
di esecuzione
Programma di fabbricazionePiano
intercomunale
Dal dopoguerra ad oggi sono cambiate molte cose:
• Si sono evolute le “mission”• Si è ampliato il novero dei soggetti
istituzionali coinvolti (decentramento)• Alla logica autoritativa si è affiancata la
sussidiarietà• I piani di matrice ambientale si sono
affiancati ai piani di matrice urbanistico-territoriale
• I piani di matrice urbanistica territoriale hanno cambiato natura e funzioni, moltiplicandosi anch’essi
L’evoluzione delle “mission”
1945 Ricostruzione
1955 La crescita quantitativa
1965 La crescita qualitativa
1975 La tutela dagli inquinamenti
1985 La crescita della città nella città
1995 La città sostenibile
2005 La gestione partecipata
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La stagione della sospensione
La stagione della applicazione
La stagione del superamento
La stagione della sospensione:
1945/1955
Il piano di ricostruzione del 1948 ed il Piano Regolatore del 1955 prevedono tutta una serie di nuovi edifici, soprattutto
per il ceto medio
L'edilizia pubblica, bisognosa di terreni a basso costo, viene sospinta invece verso la periferia. I ceti popolari, abituati alle case piccole, prive di servizi del centro storico, trovano un deciso miglioramento nella qualità dei nuovi alloggi.
• il rifiuto degli strumenti ordinari;
• l’indifferenza verso gli effetti sul contesto
L’eredità della cultura dell’emergenza:
La stagione della applicazione:
1950/1985
Roma 1951 Roma 1964
Roma 1977 Roma 1991
Roma. Zone edilizie abusive 1991. Individuazione delle aree
L’insediamento dell’Acquedotto Felice, Roma (1958)
Immagini dal film
“Le mani sulla città”
(1963)
Baraccati occupano case INCIS a Roma (1969)
Manifestazione per il rilancio della edilizia
pubblica (1970)
Il modello programmatico del “Progetto
’80”
Manifestazione per l’equo canone a Roma (1976)
L. 457/1978: nasce il piano di recupero per i centri storici
Terminal Ostiense di Roma
La stagione del superamento: 1985 ad
oggi
Urbanistica concertata
Urbanistica contrattata (o negoziata)
Urbanistica consensuale
alla Provincia viene affidatoaffidato il PTC
L.142/1990, art. 15La provincia predispone ed adotta il piano territoriale di coordinamento…………….
D.LGS 112/1998, art. 57…………….Il PTCP assume valore ed effetti dei piani di tutela nei settori della protezione della natura, della tutela dell’ambiente, delle acque e della difesa del suolo, della tutela delle bellezze naturali.
L’evoluzione dei piani di matrice urbanistico-territoriale
Piano territoriale di
coordinamento (PTC)
Piano regolatore generale
comunale (PRG) o intercomunale
Piano particolareggiato di
esecuzione (PPE)
STATO
Piano generale trasporti
REGIONE
Piano indirizzo
territoriale Piani di settore
PROVINCIA
PTCP
Piani di settore
COMUNE
Piano strutturale
Piano operativo
Piani di settore
Programmi complessi
Articolazione delle competenze in materia di governo del territorio
Stato • Indirizzo e coordinamento• Pianificazioni di settore per aspetti sovraregionali (trasporti, bacino, aree
protette)
Regione • Legislazione urbanistica• Piano di indirizzo territoriale• Pianificazioni di settore (paesaggio, cave, trasporti, acque, rifiuti,
etc.)
Provincia • Piano territoriale di coordinamento• Materie delegate dalla Regione
Comune • Piano Regolatore Generale (Piano strutturale + Piano operativo)
• Piani attuativi (residenze, attività produttive, servizi)• Programmi complessi (riqualificazione urbana)• Piani di settore
La logica gerarchica diviene sussidarietà
LOGICA TOP-DOWN
(logica della gerarchia degli interessi)
LOGICA BOTTOM-UP
(logica della sussidarietà)
Un dato di interesse è tendenzialmente gestito dal livello istituzionale più
vicino al cittadino, e può essere gestito da
livelli più ampi (distanti) solo qualora non appaia fattibile o
ragionevole una tutela a livello locale
Un dato di interesse è gestito dal livello
istituzionale corrispondente
all’ampiezza della comunità coinvolta
nell’interesse medesimo
Classificazione dei sistemi locali del
lavoro attrattori, in funzione del
saldo migratorio
Classificazione dei sistemi
locali del lavoro repulsori, in funzione del
saldo migratorio
Comuni per intensità di
urbanizzazione anno 2001
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