13 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 13.7 13.8 13.9 14 14.1
41.3
41.4
41.5
41.6
41.7
41.8
41.9
42
42.1
42.2
13 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 13.7 13.8 13.9 14 14.141.3
41.4
41.5
41.6
41.7
41.8
41.9
42
42.1
42.2
C O LLEFER R O
FO N D I
SEZZE
ALATR I
C ASSIN O
C EC C AN O
FER EN TIN O
FR O SIN O N E
SO R A
AVEZZAN OSU LM O N A
13 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 13.7 13.8 13.9 14 14.141.3
41.4
41.5
41.6
41.7
41.8
41.9
42
42.1
42.2
C E R A
C E R T
G IU L
G U A R
IN T RP T Q R
R F I
R N I2S D I
V V L D
13 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 13.7 13.8 13.9 14 14.141.3
41.4
41.5
41.6
41.7
41.8
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42
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13 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 13.7 13.8 13.9 14 14.141.3
41.4
41.5
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13 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 13.7 13.8 13.9 14 14.141.3
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13 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 13.7 13.8 13.9 14 14.141.3
41.4
41.5
41.6
41.7
41.8
41.9
42
42.1
42.2
La localizzazione epicentrale
SP
Come si calcola l’epicentro di un Come si calcola l’epicentro di un terremoto?terremoto?
Analizzando i sismogrammi e misurando la differenza tra l’arrivo dell’onda Ponda P e l’arrivo dell’onda Sonda S che determina la distanza tra l’epicentro e la stazione sismica
Intervallo S-P
Analizziamo i sismogrammi …
epicentro-stazione SFI: 38 km
epicentro-stazione FSSB: 59.5 km
epicentro-stazione SNTG: 83 km
, , , ,i j i i iT x y z Inversione 0 0 0 0, , ,T x y z
Ti,j = tempo di arrivo della fase j alla stazione i i = 1,…,n numero della stazione j = 1,…,k numero della fase (Pg,Sg,Pn,Sn,…)xi,yi ,zi = coordinate delle stazioni
T0 = tempo originex0,y0,z0 = coordinate ipocentrali
La localizzazione ipocentrale
Al problema si applicano diverse semplificazioni:
2) Terra “piatta”
3) Applicazione dei principi dell’ottica geometria ai fenomeni di rifrazione e riflessione del raggio sismico applicazione della Legge di Snell.
Raggio sismico = retta perpendicolare ad ogni puntodel fronte d’onda incidente
1) La localizzazione di un evento viene identificata con un puntogeometrico ed un istante iniziale (accettabile solo per terremotimolto piccoli)
I metodi di localizzazione partono dal presupposto che sia possibile effettuare il calcolo del tempo di arrivo alle diverse stazioni una volta che siano noti l’istante iniziale e il punto di partenza.
, , 0 0 0 0, , , , , ,i j i j i i iT f T x y z x y z , , 0 0 0 0, , , , , ,i j i j i i iT f T x y z x y z
Se il mezzo attraversato dalle onde fosse, tridimensionalmente, perfettamente conosciuto, si potrebbe impostare un sistema di equazioni del tipo:
E poi impostare una procedura di inversione nel campo continuo.
, 0,
1
, ,
stazione
i ji jipocentro
T T dV x y z
1/ 22 2ki k iv v
Impostazione del sistema di equazioni
1 1 0 0 0 0 1 1 1 1
2 2 0 0 0 0 2 2 2 2
0 0 0 0
, , , , , ,
, , , , , ,
, , , , , ,n n n n n n
T f T x y z x y z
T f T x y z x y z
T f T x y z x y z
scarto tra il tempo d'arrivo alla stazione osservato e quello calcolato.
Origine di :
1) schematizzazione del modello crostale;
2) indeterminazione nella lettura del tempo di arrivo;
3) residuo di s
i
i
tazione (strati superficiali, altitudine,
dipendenza dall'azimut e dal tipo di onda,...)
Esempio di file di tempi di arrivo
pesi a priori ampiezza e periodo durata
codice canale
codice rete
Numero delle fasi valide: 20 (13 fasi P e 7 fasi S)
Nota: il tempo delle fasi S viene contato dal minuto della fase P corrispondente
componente
La localizzazione procede per approssimazioni successive.
Esempio di avvicinamento progressivo alla localizzazione dell’evento:
numero delle fasi valide lunghezza del vettore soluzione
numero dei parametri liberi
11,1 km Vp=5,0 km/s
26,9 km Vp=6,5 km/s
Vp=8,05 km/s
Vp/Vs=1,732 Z=10,0 km
Localizzazione IPOP
Modello crostale
∞
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Raggi sismici
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