La crisi economica fa cambiare le abitudini alimentari?
Progetto Unesco A cura di Cecilia Lugi Liceo Ginnasio Statale Pilo
Albertelli, Roma
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Fast Food Effetti sulla salute Slow food
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Fast Food Il fast food (cibo rapido) un tipo di ristorazione di
origine e principale diffusione in paesi di cultura anglosassone,
servita in locali dallo stesso nome, veloce da preparare e da
consumare. Questa cucina costituita principalmente da hamburger,
hot dog, patate fritte, sandwich e da un massiccio uso di salse
(senape, maionese, ketchup). Il fast food in genere caratterizzato
da un costo relativamente modesto, dall'uniformit del servizio
offerto e dall'ampia diffusione dei punti vendita. Il modello
alimentare proposto dai fast food coinvolge prevalentemente fasce
pi giovani, ma anche una quota crescente di adulti, che per motivi
essenzialmente legati ai ritmi lavorativi, fa sempre maggiore
ricorso a questo tipo di ristorazione. Fast food sinonimo di
cattiva alimentazione, sia perch costituito da pasti consumati in
fretta, sia per l'insufficiente qualit e variet degli ingredienti e
per l'abbondanza di elementi fritti, grassi, salati e zuccherati.
Sebbene cibarsi sporadicamente al fast food non rappresenti un
rischio per la salute, unalimentazione basata sul consumo dei
prodotti proposti nei menu dei fast food di norma notevolmente
squilibrata, perch fornisce un elevatissimo apporto calorico
(eccessiva quantit di grassi, sodio e zuccheri semplici). Sono
insufficienti, invece, le quantit di sali minerali, amido, fibre e
vitamine (in particolare A e C) a causa dellassenza di frutta e
verdura fresche. stato dimostrato, inoltre, che persino le insalate
dei fast food contengano un quantitativo elevatissimo di
zuccheri.
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Sondaggi Frequenza di consumo Da una ricerca condotta
autonomamente (su100 individui di et compresa fra 14 e i 18 anni)
emerso che pi del 40% degli intervistati frequenta i fast food una
volta al mese. Il 31% vi si reca regolarmente ogni settimana,
mentre solo il 2% mangia nei fast food quotidianamente. Il 19%
sostiene di consumare fast food occasionalmente due o tre volte
allanno. Infine il 4% degli intervistati afferma di non frequentare
fast food.
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Consumo di fast food Consumatori in Italia I dati ottenuti da
una ricerca parallela (su un campione di 100 individui) mostra che
i pi assidui frequentatori di fast food sono ragazzi dai 14 ai 18
anni di et. In aumento il numero di adulti che per necessit
lavorative frequentano fast food.
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Una societ frenetica Lindustrializzazione e il progresso danno
vita a una crescita della produzione. Vi necessit di una maggiore
rapidit di lavoro. Sviluppo economico e tecnologico La frenesia
influenza le attivit quotidiane: molti lavoratori e operai
preferiscono mangiare nei fast food (prezzo accessibile e pasto
rapido). Mutamento della societ Le aziende di fast food si
arricchiscono. Improntano le vendite su consumatori pi giovani.
Tramite spot accattivanti attirano bambini e adolescenti.
Cambiamento delle abitudini alimentari
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Influenza dei mass media Adolescenti e bambini trascorrono
sempre pi tempo davanti alla televisione, incollati allo schermo e
in bala di pubblicit che hanno sempre pi potere sulle giovani
menti. Pubblicit (intervento dei mass media) Incremento delle
vendite Espansione delle industrie dei fast food Un recente studio
ha fatto notare che il divieto di trasmettere messaggi pubblicitari
di panini, patatine fritte e cibi pronti potrebbe portare a una
diminuzione dellobesit infantile pari addirittura al 18%. I
ricercatori della Lehigh University e della Georgia State
University, della City University of New York Graduate Center hanno
quantificato il numero di ore di pubblicit di fast food viste dai
bambini : circa tre ore ogni settimana.
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Influenza dei media sugli adolescenti Pubblicit e reclames del
prodotto Spettatore percepisce e riceve il messaggio dello spot Lo
spettatore diventa consumatore
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Effetti sulla salute Super Size Me Ha avuto una notevole
risonanza, il film-documentario uscito nelle sale cinematografiche
americane nel 2004 dal titolo eloquente Super size me. Morgan
Spurlock, autore-protagonista mette al vaglio la tesi sostenuta in
unaula di un tribunale americano secondo la quale il cibo da
fast-food pu essere considerato responsabile dellobesit dei suoi
frequentatori, e lo fa sperimentando sulla propria pelle il
risultato di una dieta di un mese basata esclusivamente su cibo
della nota catena di fast food McDonalds. Spurlock, 33 anni, era in
salute (188 centimetri di altezza per 84 kg di peso) prima
dell'esperimento. Dopo 30 giorni ha guadagnato 11 kg e ha
incrementato la sua massa corporea del 18% (la media negli Usa del
22%). Ha manifestato improvvisi e repentini cambi di umore,
tachicardia, disfunzioni sessuali, e ha riportato danni
irreversibili al fegato. Dal documentario-denuncia emerge che i
prodotti dei fast food inducono dipendenza.
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Effetti sulla salute Obesit infantile LItalia ai primi posti in
Europa per il numero di bambini in sovrappeso e i dati sono
destinati a peggiorare. In Europa, infatti, il sovrappeso in et
scolare cresce al ritmo di circa 400.000 casi lanno. L'adulto che
obeso fin dallet evolutiva avr un maggior rischio di mortalit
rispetto a un suo pari non obeso da bambino. Lobesit il risultato
di diverse cause pi o meno evidenti : sedentariet, fattori genetici
e ambientali e soprattutto alimentazione scorretta.
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L alimentazione scorretta causa di obesit I maggiori
responsabili Sedentariet Consumo energetico ridotto al minimo Ore
trascorse di fronte allo schermo del pc o del televisore Inattivit
fisica Fattori ambientali Abitudini alimentari della famiglia
Sregolatezza dei pasti Apporto energetico squilibrato Mass media
Effetto degli spot pubblicitari Associazione cibo=benessere e
soddisfazione Campagna pubblicitaria delle aziende dei fast food
Ogni 5 minuti viene trasmesso uno spot alimentare
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Effetti sulla salute della popolazione Dati Istat 2009
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Effetti sulla salute Nel saggio di Eric Schloesser sono
descritti gli effetti negativi del cibo prodotto dalle aziende di
fast food. Lepidemia di Escherichia coli 0157:H7, un virus che si
trova nella carne avariata, a causa del quale sono morti migliaia
di bambini, una delle conseguenze pi letali. Politica di profitto
delle aziende Risparmio sui salari dei dipendenti Scarsa igiene e
inesperienza Trattamento inadeguato della carne Carne avariata
Virus Escherichia coli
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Fast Food Nation un saggio del giornalista statunitense Eric
Schlosser, pubblicato nel gennaio del 2001. Lautore critica la
sfrenata ricerca di guadagno e profitto delle grandi industrie del
fast food, analizzandone le conseguenza a livello socio- economico
e limpatto sulla natura. Cita le disfunzioni e i danni
irreversibili causati allorganismo umano dallalimentazione
ipercalorica dei fast food. Illustra la condizione disumana in cui
versano i dipendenti (sottopagati, inesperti e spesso vittima di
mutilazioni e gravi incidenti sul lavoro) delle aziende che si
occupano della macellazione della carne. Racconta infine, della sua
esperienza in un laboratorio specializzato nella creazione degli
aromi che daranno sapore ai gustosi cibi reclamizzati dalle stesse
catene di fast food. Fast Food Nation Il lato oscuro del fast
food
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Cinematografia Fast Food Nation Regia: Richard Linklater Con:
Greg Kinnear, Catalina, Sandino Moreno, Ethan Hawke, Patricia
Arquette, Jason McDonald, Avril Lavigne, Luis Guzmn, Bruce Willis,
Kris Kristofferson, Paul Dano, Wilmer Valderrama Distribuzione:
DNC
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Cinematografia Il noto adagio Dimmi che cosa mangi e ti dir chi
sei (Brillat-Savarin) fotografa alla perfezione il senso di Fast
Food Nation, affresco americano di sconfortante, se non addirittura
inquietante, attualit per via delle conseguenze che la
globalizzazione alimentare sta provocando in tutto il mondo, Italia
compresa. Un altro arguto aforisma del comico Paolo Rossi risulta,
in tal senso, emblematico: Ho visto gente di Parigi visitare il
Louvre e poi andare a mangiare da Mac Donald. Ho visto gente di
Londra visitare il British Museum e poi andare a mangiare da Mac
Donald. Ho visto gente di Milano visitare Mac Donald e poi non
sapere dove andare a mangiare. Accantonando le numerose citazioni
sullargomento, questottimo film corale - tratto dallomonimo
bestseller di Eric Schlosser - presentato a Cannes 2006 e
inspiegabilmente penalizzato in Italia dalluscita in piena estate,
non solo riporta sotto i riflettori il problema della
contaminazione del cibo di massa, ma si propone come una delle
opere pi significative di questi ultimi anni nellambito del cinema
di denuncia, e di quel filone politico che annovera documentari di
grande risonanza mondiale e di buon successo commerciale come
Bowling a Columbine e Fahrenheit 9/11 di Michael Moore, Una scomoda
verit, prodotto dal senatore Al Gore e, per rimanere nellambito del
junk food, Supersize me di Morgan Spurlock. Ma se questultimo
sottolineava specialmente gli aspetti sanitari (obesit, problemi
cardiologici e gastroenterologici) culturali e sociali legati alla
grande abbuffata di hamburger negli USA, Fast Food Nation affonda
ancor pi il coltello nella piaga tirando in ballo lintera filiera
produttiva della carne bovina, a partire dallallevamento del
bestiame fino alla macellazione, dal confezionamento delle polpette
alla cottura, dalla fraudolenta promozione del prodotto alla scarsa
seriet dei controlli sanitari. Inoltre, questinteressantissimo
dossier in forma di intrattenimento - non mancano divertenti spunti
di commedia - possiede pure il pregio di sollevare la drammatica
questione dellimmigrazione clandestina, nella fattispecie di
manodopera messicana impiegata soprattutto nella UMP, la grande
fabbrica di Cody, fittizia cittadina del Colorado, dove appena
giunto Don Anderson (Greg Kinnear) il direttore marketing della
Mickeys, unimportante catena di fast food, per indagare sulle
condizioni igieniche nellindustria che produce i Big One, gli
appetitosi (?) panini che fanno la fortuna della sua impresa. Fast
Food Nation
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Unanalisi compiuta da un laboratorio indipendente avrebbe
infatti accertato la presenza di letame nella carne macinata e se
lallarme fosse confermato ufficialmente rischierebbe di causare
gravi perdite economiche e dimmagine alla ricca compagnia.
Lindagine di Anderson (regola n1: non uccidere il cliente) per
accertare le gravi responsabilit prevede la visita al mattatoio e
al locale ristorante Mickeys, il confronto con Rudy Martin (Kris
Kristofferson), un vecchio allevatore che tenta di resistere
allavanzata del cemento e soprattutto con lo spregiudicato
intermediario Harry Rydell (un convincente Bruce Willis), il quale
giustifica quegli inconvenienti con la velocit dei ritmi produttivi
ricordando che tutti dobbiamo mangiare merda ogni tanto, e che poi
basta cuocere bene la carne Se questo viaggio allinterno della
provincia americana oscilla tra la seriet documentale e larguta
ironia dei dialoghi, il sottotesto pi rilevante di cui protagonista
la bravissima Catalina Sandino Moreno (Sylvia) concernente le
condizioni sociali ed esistenziali degli immigrati utilizzati al
mattatoio-lager come forza-lavoro sottopagata e quasi del tutto
priva dei normali diritti degli operai a causa della condizione di
clandestinit, racconta in parallelo una storia di dolorosa
emigrazione, di umiliazione e di sfruttamento fisico e morale. fin
troppo evidente lanalogia tra la carne del bestiame martoriata
durante la macellazione, impietosamente mostrata nelle scene finali
del film come una sorta di epilogo nel segno dellorrore, e la carne
umana violata o straziata dalla bestialit dei sistemi delle grandi
aziende massificate e inconoscibili; inafferrabili anche a un
gruppetto di adolescenti americani che decide di ribellarsi alla
politica di queste multinazionali, adoperandosi in alcune vacue
azioni di propaganda e sabotaggio Retto da un cast straordinario
(Willis e Kristofferson, Ethan Hawke e Patricia Arquette, Greg
Kinnear e perfino la cantante Avril Lavigne al debutto
cinematografico), attirato da un progetto di rilevante impegno
civile, e dalla direzione appassionata del texano Richard
Linklater, regista in bilico tra successi commerciali (Prima
dellalba, School of Rock) e interessanti sperimentazioni animate
(Waking life, A scanner darkly), Fast Food Nation unopera di stampo
giornalistico, magari imperfetta, perch - ironia delle parole -
finisce per mettere troppa carne al fuoco. Tuttavia, la durezza
delle immagini basta a formulare lennesimo atto di accusa contro
lamministrazione Bush e contro i profitti delle corporation, contro
le leggi sullimmigrazione e contro il consumismo, contro la
distruzione delle aree boschive e contro lo sfruttamento dei
lavoratori: lennesimo quadro di unAmerica disgregata che continua a
regalare sogni. Ma solamente di celluloide. Andate subito a
vederlo, rischierete finalmente di diventare vegetariani. C.L.
Estratto da Primissima, 7 luglio 2007
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Slow Food unassociazione internazionale non profit nata in
Italia, a Bra nel 1986 con il nome di Arcigola. Slow food La
velocit diventata la nostra catena, tutti siamo in preda allo
stesso virus: la vita veloce, che sconvolge le nostre abitudini, ci
assale fin nelle nostre case, ci rinchiude a nutrirci nei fast
food. Ma l'uomo sapiens deve recuperare la sua saggezza e liberarsi
dalla velocit che pu ridurlo a una specie in via d'estinzione. Il
manifesto dello Slow Food Fondata da Carlo Petrini e pensata come
risposta al dilagare del fast food, Slow Food studia, difende e
divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni parte
del mondo.
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Educazione a una corretta e salutare alimentazione Elevare la
cultura alimentare dei cittadini e, in particolar modo, educarli al
piacere e al gusto dellalimentazione. Difesa della qualit del
prodotto Promuovere la pratica di una diversa qualit della vita nel
rispetto dei tempi naturali, dell'ambiente e della salute dei
consumatori. Salvaguardia della biodiversit e delle tradizionii
culinarie Individuare i prodotti alimentari e le modalit di
produzione legati a un territorio, promuovendone l'assunzione a
ruolo di beni culturali. Slow food Obiettivi dellassociazione
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Galleria
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Libri: Eric Shlosser, Fast Food Nation, Net, Milano 2004 AA.VV.
Il grande tritacarne, Feltrinelli, Milano 2005 DVD: Super Size Me
(2004) di Morgan Spurlock Fast food Nation (2006) di Richard
Linklater Articoli: Super Size Me (2005) Art. da lUnit Fast Food
Nation (2007) Art. da Primissima Web Siti Web: www.wikipedia.it
www.obesit.it www.google.it Musiche: Mike Oldfield, Tubular Bells
Linkin Park, What Ive done Gioacchino Rossini, Ouverture Guglielmo
Tell The Chamber Orch. of Europe dir. Claudio Abbado
Bibliografia
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Soggetto, sceneggiatura, realizzazione Cecilia Lugi Montaggio e
supporto tecnico Paolo Marzioli Video Mac Donalds Giorgia Curr
Credits
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Prof.ssa Rosalba Calcagno Prof.ssa Emilia Marano, D.S. del
Liceo Ginnasio Statale Pilo Albertelli di Roma Ringraziamenti