La comprensione e le abilità di studio
Floriana Cesinaro
Guardiagrele, ottobre 2012
Di cosa parliamo? • Abilità di studio: cosa, come, perché?
• Una questione transdisciplinare
• Comprensione e abilità di studio
• Un approccio pluridimensionale
• Strategie per lo studio: la lettura, la costruzione di mappe, la soluzione di problemi
• Motivazione e stili di apprendimento
• La dimensione metacognitiva
floriana cesinaro
Oltre
LE
STRATEGIE
MIGLIORARE le STRATEGIE
IMPARARE A
IMPARARE
Per andare oltre e altrove
Area linguistico
artistico-espressiva
Area matematico-
Scientifico- tecnologica.
Traguardi sviluppo
Competenze
Traguardi sviluppo
Competenze
Imparare ad
imparare Traguardi sviluppo
Competenze
Area storico-
geografica
• La padronanza di strategie
• La scelta e l’attivazione di adeguati processi
cognitivi
• Il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia
• Il tempestivo intervento di correzione
I NODI: Cognizioni e metacognizione
Le azioni:
pensare consapevolmente
Conoscenza delle strategie e dei processi
Riflessività
Coscienza delle proprie potenzialità
Orientamento
Transfert e pensiero strategico
Autovalutazione
Le abilità di studio Confrontiamoci per condividere: di cosa
stiamo parlando?
• CHI/COSA
• COME
• PERCHE’
Per individuare poi
• I NODI e LE AZIONI
floriana cesinaro
Secondo noi…
Le teorie e la normativa di
riferimento
I NODI
UNA ABILITA’ TRANSDISCIPLINARE • IL LINGUAGGIO VERBALE E’ CENTRALE
NELL’ACQUISIZIONE E NELL’USO DELLE INFORMAZIONI MA sono coinvolti anche:
• linguaggi diversi (grafico-visivi, matematico-informatici...),
• abilità pratiche e capacità organizzative generali che implicano obiettivi cognitivi/affettivi e conoscenze/competenze
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LE AZIONI LE ABILITA’ DI STUDIO DENTRO LE
DISCIPLINE • 1.identificare, a grandi linee, le abilità tipiche e/o necessarie in ogni
contesto disciplinare;
• 2.se possibile, confrontare le “mappe” di abilità così ottenute tra colleghi di discipline diverse; stabilire comunque le priorità di intervento nelle specifiche situazioni;
• 3.analizzare la/le abilità scelta/e in modo da individuarne le componenti operative;
• 4.sviluppare materiali e attività disciplinari (“integrazione nel proprio programma”); se possibile, verificare i punti di contatto trasversali e sviluppare materiali e attività paralleli (“intervento transdisciplinare”).
floriana cesinaro
I NODI • NON DI SOLO STRATEGIE…
L’allenamento all’uso di alcune tecniche non garantisce l’applicazione efficace
Qual è la tecnica che funziona di più? Dipende…
Il problema della scelta e del controllo sul compito
L’aspetto motivazionale
floriana cesinaro
LE AZIONI
• Lavorare sulle strategie con una cornice o un modello di riferimento
Le azioni UN APPROCCIO METACOGNITIVO*
• Studio di contenuti con repertorio di
strategie integrabili o alternative
• Attenzione a modalità personali utilizzate nell’affrontare un compito di apprendimento (stili cognitivi)
• Rendere lo studente più consapevole dei propri problemi di studio: metacognizione
• Atteggiamenti positivi e motivati verso il contesto scolastico e lo studio
Programma M.T. Imparare a studiare,
C. Cornoldi e collaboratori.
•
Le azioni:DI.A.R.io Un modello teorico-pratico per il
monitoraggio dello studio .
( A. Antonietti e collaboratori)
• D = definizione degli obiettivi: • I = identificazione delle strutture
concettuali: • A = organizzazione delle azioni di studio:
• R = riflessione:
• io = auto-regolazione
floriana cesinaro
D I A R io
Esempi di problemi che riguardano la definizione degli obiettivi: quale compito svolgo per primo e da che punto parto?
floriana cesinaro
D I A R io
Esempi di problemi che riguardano l'identificazione della struttura concettuale: come posso comprendere testi difficili?
floriana cesinaro
D I A R io
Esempi di problemi che riguardano l'agire: devo preparare due discipline contemporaneamente; quale strategia posso utilizzare?
floriana cesinaro
D I A R io
Esempi di problemi che riguardano la riflessione sul senso del mio studio: come posso sapere se ho studiato a sufficienza?
floriana cesinaro
D I A R io
floriana cesinaro
Esempi di problemi che riguardano l'io: un problema che ho spesso davanti ad una verifica è il controllo dell'emotività. Come fare per gestire l'ansia?
La lettura Quali i nodi e le criticità più frequenti?
floriana cesinaro
• ABILITÀ IMPLICATE NEL PROCESSO DI
LETTURA
PERCETTIVE, COGNITIVE, MNESTICHE:
la cas_ il cas_
non vedo l’ora di andare a ______________
• Un’unica fissazione per segmenti significativi di testo
Sul ramo si posavano gli uccelli
COMPETENZA LESSICALE E MORFOSINTATTICA:
• Il lessico, le accezioni nei contesti diversi, i riferimenti
a uno stesso personaggio, i nessi
CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO ( PROCESSI
D’INDUZIONE E DEDUZIONE):
• Le inferenze, gli impliciti, le relazioni tra informazioni
intra ed extratestuali
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• DIVERSI TIPI DI LETTURA: scegliere quella/quelle più adatte rispetto al testo e allo scopo
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lettura Come si fa Serve per
Globale o orientativa È rapida: si scorre il testo, analizzano i caratteri generali, anche grafici
Cogliere contenuto generale, parti, interesse; si fanno ipotesi …
Analitica E’ silente, lenta, approfondita; sottolineatura, parole chiave, schema
Capire le informazioni e lo schema logico che le organizza. Per studiare
Selettiva E’ attenta: ricerca e selezione secondo uno scopo
Cercare informazioni specifiche
Critica E’ approfondita: va oltre le informazioni. Fare ipotesi, inferenze, deduzioni, collegamenti
Valutare, criticare, comprendere gli esiti, le intenzioni, …
COME ORGANIZZARE IL LAVORO PER
MIGLIORARE LA COMPETENZA IN LETTURA?
• L’INSEGNANTE ANALIZZA PRIMA IL TESTO: individuare le difficoltà prevedibili
– Lessicali
– Sintattiche ( ritorni, doppie negazioni, passivi…)
– Gli impliciti infratestuali ed extratestuali
floriana cesinaro
Orientarsi con la bussola
1 Leggi attentamente il testo che segue.
I primi navigatori del Mediterraneo, fenici e cretesi, di notte si orientavano con le stelle e navigavano sempre lungo le coste, anche per evitare di perdere l’orientamento in mare aperto quando il cielo era coperto dalle nuvole.
Molti secoli dopo, la diffusione dell’uso della bussola (la cui invenzione si attribuisce ai Cinesi) risolse questo problema
e i marinai poterono avventurarsi in mare aperto.
Ma che cos’è una bussola? È uno strumento che sfrutta l’attrazione magnetica del polo nord terrestre e quindi indica sempre dove si trova il nord, in qualunque posto noi andiamo.
È composta da un quadrante, su cui sono stampati i nomi dei punti cardinali, e da un ago (simile alla lancetta di un orologio) posto in equilibrio su una punta fissata al centro del quadrante. Così l’ago è libero di ruotare, attirato dal nord qualunque sia la posizione della bussola.
floriana cesinaro
SI ANALIZZA IL TESTO CON GLI ALUNNI
Prima lettura: tipologia e struttura del testo
Analisi lessicale: parole, espressioni, connettivi
Analisi semantica e sintattica: le informazioni ( significato esplicito, impliciti, inferenze, connessioni,principali e secondarie, parole chiave). L’architettura e la rielaborazione ( dal testo allo schema, dallo schema al testo; La sintesi, la parafrasi )
Comprensione profonda del testo e valutazione:
Appropriazione e collegamenti del testo con … valutazione su tipo e organizzazione del testo, difficoltà …
L’INSEGNANTE GUIDA, ACCOMPAGNA, PROPONE E GRADUALMENTE LASCIA CHE MATURINO PADRONANZA E CONSAPEVOLEZZA NELLA GESTIONE DELLA LETTURA E DELLA COMPRENSIONE
Formare un alunno consapevole PROMEMORIA DELL’ALUNNO METACOGNITIVO
· Qual è lo SCOPO per cui leggo (divertirmi, studiare, ricavare informazioni specifiche?)
· RIFLETTO SUL TITOLO per PREVEDERE il genere e il contenuto del testo
· SCORRO il testo per reperire dati evidenziati (sottotitoli, parole in grassetto..)
· Faccio una LETTURA VELOCE senza soffermarmi sulle parole difficili per cogliere l’argomento e il genere testuale.
· COSA SO dell’argomento?
· QUAL È LA STRATEGIA DI LETTURA più adatta al testo e allo scopo per cui leggo?
· Faccio una LETTURA LENTA e ATTENTA per:
fare ipotesi sul significato delle parole che non conosco
individuare la struttura del testo
individuare la sequenza delle informazioni
riconoscere le relazioni che le collegano
distinguere le informazioni principali dalle secondarie
· RIORGANIZZO le informazioni in uno schema o in una sintesi
· Durante la lettura, mi chiedo: - HO CAPITO?
· TORNO INDIETRO e RILEGGO per individuare ciò che non ho capito.
Seganti 2011
Studiare per rispondere alle domande Farsi domande per studiare Studiare per farsi domande
MA LE DOMANDE SONO TUTTE UGUALI?
• Chi, che cosa? • Dove, quando, E’ vero che…
• Come, perché?
floriana cesinaro
DOMANDE PER ORGANIZZARE LA RICERCA NEL TESTO E LO STUDIO
DOMANDE PER TESTI Modalità di studio e
sintesi
CONOSCERE
Cos'è …? Chi……?
Dove…..?.Quando…?
INFORMAZIONI
DESCRIZIONI
NARRAZIONI
SPIEGAZIONI
INTERPRETAZIONI
Lettura selettiva
Sottolineatura
Titolazione
Schematizzazioni:
mappe, tabelle, schemi a
cornice,
ad indice americano
Schema
cronologico/successione
Schema logico causa
/effetto
Schemi misti …
RISTRUTTURARE
E' vero che? Ci sono….?
SPIEGARE/
DARE
INTERPRETAZIONI
Perché? Come? Quale?
Il lavoro con le fonti
• Leggi attentamente la fonte e rispondi alle domande UNA FATTORIA AL TEMPO DEI ROMANI
Il podere deve avere colture diverse: vigneto, ortaggi, piantagioni di salici
(particolarmente richiesti per i canestri), olivi, prati, frumento, bosco per
l'approvvigionamento di legname, alberi da frutta ed infine querce.
Nell'azienda agricola lavorano contadini liberi (operai) e schiavi tra i quali
devono essere nutriti meglio quelli impegnati nei lavori più pesanti.
Per una vigna di cento iugeri * occorrono due buoi, due asini da tiro, …
Per una fattoria ad oliveto di 240 iugeri vanno bene tre paia di buoi, 3 asini
con basto, un asino per la mola, 100 pecore e maiali.
Gli schiavi vecchi e malandati e gli attrezzi consumati vanno venduti prima
che non valgano più nulla. Gli uomini provvederanno a frangere le olive e a
far olio, a macinare il grano e a impastare il pane, mentre le donne penseranno
a filare la lana fornita dal gregge e a tesserla durante l'inverno.
E' importante che il podere si trovi vicino ad una grande strada per facilitare
la vendita dei prodotti.
Catone, scrittore romano, da De agri cultura ( consigli ai proprietari di un’azienda agricola)
* 1 iugero corrisponde alla grandezza di un campo che i buoi potevano arare in un giorno
ATTIVITA' Analisi della fonte
Comprensione del testo ( scopo: descrizione
dell'azienda agricola)
Lettura e significato delle parole
Lettura selettiva e sottolineatura
Consegna:
Cerca nel testo le informazioni per rispondere alle
domande seguenti e sottolineale con i colori
corrispondenti
Cosa si coltiva?
Chi ci lavora?
Quali animali ci sono?
Cosa si produce?
La sintesi delle informazioni in tabella
Cosa si coltiva? Viti, ortaggi, salici, olivi
Chi ci lavora?
Contadini, schiavi
Quali animali ci sono? Buoi, asini da tiro
Cosa si produce? Olive, olio, frumento,
legname
L’elaborazione delle informazioni
• Ristrutturazione/sintesi delle conoscenze (elaborazione di concetti,collegamenti)
ES: Leggi su altri testi Confronta la fonte con l'immagine…
• Rielaborazione delle informazioni ES: Disegna l'azienda agricola.
Descrivi l'azienda agricola
OLTRE LE INFORMAZIONI:
QUALI COLLEGAMENTI A PARTIRE DAL TESTO?
• Gli schiavi vecchi e malandati e gli attrezzi consumati vanno venduti prima che non valgano più nulla.
• Gli uomini provvederanno a frangere le olive e a far olio, a macinare il grano e a impastare il pane, mentre le donne penseranno a filare la lana fornita dal gregge e a tesserla durante l'inverno.
• E' importante che il podere si trovi vicino ad una grande strada per facilitare la vendita dei prodotti.
SCHEMI PER STUDIARE
• Le schematizzazioni: un utile supporto per lo studio.
• Nello studio di argomenti storico - geografici frequentemente si fa uso di tabelle di sintesi per i quadri di civiltà e di schematizzazioni temporali
• Lo schema di tipo logico: un fatto con le sue cause e le relative conseguenze
• Le mappe: sintesi e rappresentazione iconica di proposizioni, concetti, informazioni.
floriana cesinaro
Le mappe
Le tipologie più frequenti
• a raggiera o radiali: al cento il concetto principale, con legami di verso i contenuti collegati.
• mappe ad albero pongono in connessione concetti gerarchicamente più ordinati
• mappe più complesse (concettuale o strutturale) mostrano le informazioni e i concetti secondo nuclei disposti a rete, definiti e collegati logicamente e/o gerarchicamente. Relazioni tra concetti esplicitate da parole legame: verbi, preposizioni, congiunzioni connettive.
floriana cesinaro
Costruire una mappa I cambiamenti climatici avevano modificato l’ambiente e così le piante e gli
animali erano diminuiti. Gli uomini cercavano ancora di procurarsi il cibo con la caccia ma era diventato più difficile avere carne a disposizione perciò alcuni gruppi decisero di catturare e far riprodurre le specie più docili: quelle che potevano essere tenute nell’accampamento e che si adattavano a vivere chiuse nei recinti.
I primi animali ad essere addomesticati furono le pecore, le capre, i maiali, i buoi selvatici, i cani. Si riproducevano e potevano essere allevati in modo da avere in ogni stagione carne, latte uova.
I vantaggi dell’allevamento non riguardavano solo l’alimentazione. Dagli animali si ottenevano pelli e pellicce per l’abbigliamento. Le pecore fornivano un manto che poteva essere tagliato senza ucciderle e che poteva essere lavorato per ottenere il filo di lana. I buoi e gli asini diventavano di grande aiuto nel trasporto dei pesi.
Per allevare gli animali bisognava trovare il cibo adatto a loro; dato che servivano soprattutto i pascoli ed erano necessarie erbe abbondanti in tutte le stagioni, gli uomini si spostavano alla ricerca dei luoghi più vantaggiosi. Quei gruppi che avevano imparato dove si trovavano le erbe migliori e l’ acqua ritornavano negli stessi posti e così riuscivano a spostarsi solo due volte l’anno: erano seminomadi. Altri si fermavano stabilmente in un luogo e lo trasformavano per renderlo più adatto alle loro necessità. Per avere pascoli abbondanti, ad esempio, disboscavano o bruciavano le foreste e così cominciavano a modificare l’ambiente naturale
Costruire una mappa I cambiamenti climatici avevano
modificato l’ambiente e così le piante e gli animali erano diminuiti. Gli uomini cercavano ancora di procurarsi il cibo con la caccia ma era diventato più difficile avere carne a disposizione perciò alcuni gruppi decisero di catturare e far riprodurre le specie più docili: quelle che potevano essere tenute nell’accampamento e che si adattavano a vivere chiuse nei recinti.
Costruire una mappa I primi animali ad essere addomesticati
furono le pecore, le capre, i maiali, i buoi selvatici, i cani. Si riproducevano e potevano essere allevati in modo da avere in ogni stagione carne, latte uova.
I vantaggi dell’allevamento non riguardavano solo l’alimentazione. Dagli animali si ottenevano pelli e pellicce per l’abbigliamento. Le pecore fornivano un manto che poteva essere tagliato senza ucciderle e che poteva essere lavorato per ottenere il filo di lana. I buoi e gli asini diventavano di grande aiuto nel trasporto dei pesi.
Costruire una mappa Per allevare gli animali bisognava trovare il cibo
adatto a loro; dato che servivano soprattutto i pascoli ed erano necessarie erbe abbondanti in tutte le stagioni, gli uomini si spostavano alla ricerca dei luoghi più vantaggiosi. Quei gruppi che avevano imparato dove si trovavano le erbe migliori e l’ acqua ritornavano negli stessi posti e così riuscivano a spostarsi solo due volte l’anno: erano seminomadi. Altri si fermavano stabilmente in un luogo e lo trasformavano per renderlo più adatto alle loro necessità. Per avere pascoli abbondanti, ad esempio, disboscavano o bruciavano le foreste e così cominciavano a modificare l’ambiente naturale
floriana cesinaro e valeria
Camb. clima
Cibo scarseggia
ALLEVAMENTO
Bisogno pascoli
TRASFORM. AMBIENTE Sedentari
USO VEGET. SPONT.
Seminomadi
DI
PER AVERE
PERCHE’
PERCIO’
QUINDI
DI CONSEGUENZA
Le abilità di studio e il PROBLEM SOLVING
floriana cesinaro
IMPARARE A IMPARARE Definizione ufficiale ( dalle otto competenze chiave) Raccomandazione del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, in INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2012
• È l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio
apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza
floriana cesinaro
Il problem solving
Trovare soluzioni a problemi che si presentano in contesti
di vita reale attraverso processi cognitivi: comprendere le informazioni a disposizione, identificarne gli
aspetti critici e le interrelazioni, costruire o applicare una rappresentazione di supporto, risolvere un problema e, infine, valutare, giustificare e comunicare ad altri la soluzione alla quale si è giunti.
• I processi di problem solving sono trasversali rispetto al
curricolo. • Le competenze di problem solving costituiscono una base per
successivi apprendimenti, per una partecipazione attiva nella società e per lo svolgimento di attività personali.
Materiali tratti da: PISA 2003 Valutazione dei quindicenni OECD, Armando Editore, 2004
* Report PISA 2003, IRRE Lombardia, Franco Angeli, 2005
VERIFICARE LA SOLUZIONE SCELTA
• Facciamo un bilancio: Scheda di verifica Nome: Data: • Il problema era: • La soluzione era: • E’ stato raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati (si sono verificati i
cambiamenti miglioramenti che mi aspettavo)? • Quanto sono soddisfatto dei risultati? • Si sono verificati dei problemi o dei cambiamenti che non mi aspettavo di
incontrare? • Hanno tutti svolto i loro compiti e rispettato le decisioni prese insieme? • Ci sono stati degli elementi che non sono stati presi sufficientemente in
considerazione fin dall’inizio? • Cosa può essere fatto per cercare di rimediare la situazione (nel caso la soluzione
attuata non sia stata sufficiente a risolvere il problema)? • E’ necessario trovare una nuova soluzione al problema? • Altro:
Da G:Boda, S.Landi, Life skills: il problem solving, Carocci Faber, Roma 2005
Attività metacognitive di controllo: uno strumento
Da G:Boda, S.Landi, Life skills: il problem solving, Carocci Faber, Roma 2005
• Comprensione Prima di lavorare rifletti: • Quello che vai ad affrontare è proprio un problema? • Che cosa sai su come si fa? • Hai incontrato problemi simili? • Come li hai risolti? • Previsione Prima di lavorare prevedi: • Chi ti può aiutare? • Quanto tempo hai? • Di quali/quanti strumenti hai bisogno? • Qual’è l’ambiente in cui svolgerai il compito?
• Pianificazione Organizzati: • Identifica il problema. • Vuoi/puoi lavorare da solo o in gruppo? • Reperisci materiali e strumenti. • Scegli i metodi di rappresentazione dei dati. • Stabilisci i tempi di lavoro. • Stabilisci i compiti e i ruoli • Monitoraggio Mentre svolgi il compito risolutivo controlla: • Sei sulla strada giusta? • Che cosa va eliminato o invece salvato? • Il compito ti sembra facile o difficile? • Se non riesci ad andare avanti, cosa fai? • Quella che hai trovato è “la” soluzione?
• Valutazione
Quando hai risolto il problema, guarda indietro:
• Le tue previsioni e la tua pianificazione ti sono stati utili?
• Hai lavorato bene?
• Si sarebbe potuto fare in un altro modo?
• Questa procedura di risoluzione può esserti utile in altri compiti?
• C’è stato qualche problema insuperabile?
Abilità di studio UN APPROCCIO METACOGNITIVO*
• Studio di contenuti con repertorio di
strategie integrabili o alternative
• Rendere lo studente più consapevole dei propri problemi di studio: metacognizione
• Atteggiamenti positivi e motivati verso il contesto scolastico e lo studio
• Attenzione a modalità personali utilizzate nell’affrontare un compito di apprendimento (stili cognitivi)
Programma M.T.
Imparare a studiare,
C. Cornoldi e collaboratori.
• Rendere lo studente più consapevole dei propri problemi di studio:metacognizione
Metacognizione è
• operazioni cognitive sovraordinate a quelle esecutive, con funzione di coordinamento, guida e riflessione.
• OPERAZIONI COGNITIVE
• Atteggiamento metacognitivo: lo studente conosce e riflette sul proprio funzionamento mentale
• Conoscenze metacognitive: conoscenza di strategie specifiche
• Processi metacognitivi di controllo: operazioni con le quali si controlla l’esecuzione dei processi cognitivi
QUALI ASPETTI PER IL METODO DI STUDIO?
V. Cornoldi e coll.
• Concentrazione
Es: Condizioni personali ed ambientali per raggiungere concentrazione utile per riuscire nello studio
• Selezione aspetti principali
Es: Conoscenza della strategia dell’evidenziare: quando? Cosa? Sottolineatura/genere testuale; Sottolineatura e scopo
• Capacità autovalutazione
Es:Conoscenza di sé e del proprio comportamento scolastico per guadagnare controllo e consapevolezza
floriana cesinaro
QUALI ASPETTI PER
IL METODO DI STUDIO?
• Strategie di preparazione ad una prova
Es: Stima delle difficoltà del compito ed uso delle strategie adeguate
• Sensibilità metacognitiva
Es: Propensione ad affrontare un compito dato metacognitivamente e ad utilizzare funzionalmente le strategie conosciute. Saper pianificare
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• Attenzione a modalità personali utilizzate nell’affrontare un compito di apprendimento (stili cognitivi)
Stile cognitivo è
Una tendenza costante e stabile nel tempo ad usare una determinata
classe di strategie.Diverse teorizzazioni.
Una proposta
• Stile sistematico intuitivo
• Stile globale analitico
• Stile impulsivo riflessivo
• Stile verbale visuale
• Stile convergente divergente
Gli stili si integrano
La scuola valorizza quello prevalente nell’alunno e potenzia quelli generalmente meno usati.
Differenti metodi/mediatori per l’insegnamento
•
– v. Programma M.T. Imparare a studiare, Cornoldi e collaboratori.
•
•
Atteggiamenti positivi e motivati verso il contesto scolastico e lo studio
• Relazioni tra chi apprende e l’ambiente di apprendimento
• Rapporto con i compagni
Conoscenza degli altri, interazioni nella classe, collaborazione, soluzione di conflitti, superamento di stereotipi
• Rapporto con gli insegnanti
Comunicazione, capacità di ascolto, disponibilità, competenza …
• Ansia scolastica
Le prestazioni, il tempo, l’emozione …
• Atteggiamento verso la scuola
L’istituzione, le persone, i materiali,
• Attribuzione e impegno
Successi, fallimenti, rinunce … Impegno per migliorarsi
CHE FARE?
• Prenderne coscienza
• parlarne
• confrontarsi
• ipotizzare soluzioni
• tentare cambiamenti …
floriana cesinaro
Abilità di studio e crescita della persona
Autoefficacia
Locus of control
Sicurezza di sé
Pensiero strategico
Pensiero critico
Pensiero creativo
Imparare a
Studiare per
andare OLTRE
e ALTROVE
floriana cesinaro
grazie
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