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ISIS A VEGNI – CAPEZZINE
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO
2012/2013
ISIS A VEGNI – CAPEZZINE
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Bozza in fase di Agg.to La versione definitiva verrà pubblicata appena approvato dal Collegio docenti entro il
31/10/2015 come previsto dalla normativa vigente
ANNO SCOLASTICO
2015/2016
•Operatore della ristorazione -Preparazione pasti
•Operatore della ristorazione - Servizi di sala e bar
•Operatore ai servizi di promozione e accoglienza -Strutture ricettive
• CORSI SERALI IPSSAR
•Servizi di sala e di vendita
•Enogastronomia
•Ospitalità e accoglienza turistica
•Opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali
•Produzione e Trasformazioni
•Gestione dell’ambiente e del territorio
•Viticoltura ed Enologia
•Opzione 6 anno specializzazione enotecnico ISTITUTO TECNICO –
SETTORE TECNOLOGICO –INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA
ISTITUTO PROFESSIONALE
STATALE PER I SERVIZI
ALBERGHIERI E DELLA
RISTORAZIONE
IeFP -ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE (Triennale)
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE AGRICOLTURA E AMBIENTE
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INDICE (In fase di aggiornamento)
Progetti pag. 67
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PREMESSA
Il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate
le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione
curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.
Tale documento viene elaborato e adottato secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 275 dell'8/3/99:
"Regolamento sull'autonomia" pubblicato il 10/8/99 sulla Gazzetta Ufficiale n° 186 (*)
Il P.O.F., nel recepire le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio di
appartenenza, esprime il piano organizzativo che definendo tempi, servizi, risorse, progettualità
della nostra scuola, espone in maniera chiara e sintetica la progettazione delle attività curricolari
ed educative che l‟Istituto adotta con l‟obiettivo di rispondere alle esigenze predette ed alle
sollecitazioni provenienti dai nuovi indirizzi dell‟istruzione.
Attraverso l‟attuazione dell‟autonomia scolastica la nostra scuola, nel rispetto degli obiettivi
generali che a livello nazionale individuano il profilo educativo, culturale e professionale dello
studente, finalizza la propria attività formativa alla crescita ed allo sviluppo della persona-
cittadino che, professionalmente competente, libera e dotata di coscienza critica, sia capace di
scelte consapevoli tanto nel contesto lavorativo quanto in quello affettivo e socio-relazionale.
(*) Il Regolamento sull‟autonomia (DPR 275/99, art.3 ) delinea il POF –Piano dell‟Offerta Formativa “Ogni
istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell‟offerta formativa. Il
Piano è il documento fondamentale costitutivo dell‟identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell‟ambito della loro autonomia”
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FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE
MISSIONE DELLA SCUOLA
Nel recepire quanto espresso nella Raccomandazione approvata nel 2006 dal Parlamento
europeo e dal Consiglio la scuola opera in coerenza con quanto esplicitato nelle otto competenze
chiave che, sostanzialmente, si riferiscono a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna
persona:
La realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);
La cittadinanza attiva e l‟integrazione (capitale sociale);
La capacità di inserimento professionale (capitale umano).
La missione della scuola si risolve nell‟offrire ad ognuno le migliori opportunità per realizzare il
proprio successo formativo, intendendo con ciò tanto il perseguimento del successo scolastico
realizzato attraverso l‟innalzamento del livello di scolarità quanto il raggiungimento della
consapevolezza di se stessi, delle proprie attitudini e competenze quali strumenti indispensabili per
il proseguimento di ogni percorso nella società civile, anche successivamente all‟assolvimento
dell‟obbligo scolastico. Nel complesso i percorsi e le attività didattiche espresse nel P.O.F. sono
quindi orientati alla formazione di cittadini in grado di esprimere le proprie competenze tecnico-
professionali restando saldamente ancorati tanto ai valori della società civile quanto a quelli
deontologici, in grado di operare nel contesto territoriale locale, nazionale e comunitario sia come
singoli che inseriti in team.
FINALITÀ CHE SI PROPONE LA SCUOLA:
1) Concorrere alla formazione del cittadino sviluppando negli studenti il senso di
appartenenza alla collettività;
2) Favorire la realizzazione e la crescita personale ponendosi in continuità educativa con la
famiglia, le agenzie del territorio, l‟ambiente, i mass-media e tutto l‟universo
dell‟educazione informale;
3) Essere punto di riferimento per lo sviluppo ed il consolidamento di una cultura della
solidarietà e della tolleranza;
4) Fornire ai propri studenti competenze culturali, scientifiche, tecniche e professionali
funzionali all‟inserimento nel mondo del lavoro.
STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE FINALITÀ
A. Operare in un‟ottica collegiale di condivisione degli obiettivi ricercando e privilegiando,
nella proposta formativa, le modalità e gli strumenti più adeguati in termini di efficacia;
B. Valorizzare le attitudini e le potenzialità personali per favorire il successo formativo, anche
supportando gli alunni nell‟orientamento e nell‟eventuale ri-orientamento;
C. Favorire lo sviluppo di relazioni positive con se stessi e con gli altri;
D. Promuovere la professionalità dei docenti anche attraverso forme di autoaggiornamento o
per mezzo delle occasioni offerte dalla costruzione di progetti mirati.
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ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO
ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO AGRARIA,
AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA
ISTITUTO PROFESSIONALE– SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER L‟AGRICOLTURA E
LO SVILUPPO RURALE
Premessa
L‟analisi fin qui condotta ha utilizzato informazioni provenienti da una multiforme tipologia di
Fonti: associazioni dei produttori (CIA e Coldiretti), Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano,
Aziende agrarie di diversa dimensione e tipologia, dal settore zootecnico a quello vitivinicolo,
ortofrutticolo e biologico a conduzione mista tradizionale.
I BISOGNI DEL TERRITORIO
I dati emersi dall‟indagine condotta nell‟ambito del comprensorio geografico riferibile al bacino
di utenza dell‟ITAS Vegni hanno consentito di delineare alcuni comparti produttivi riferibili ai tre
settori dell‟economia (primario, secondario e terziario) che, nonostante la crisi, stanno
dimostrandosi in grado di tenere ed allargare il mercato.
Rimangono sul mercato riuscendo spesso a consolidarsi le aziende che non si limitano alla
produzione, ma attuano anche la fase di trasformazione della materia prima, spesso valorizzandone
la qualità tramite il ricorso a certificazioni di origine (DOC, IGT, …) , di prodotto (prodotti da
agricoltura biologica, …) o geografiche (prodotti tipici, DOP, IGP) ed immettendola sul mercato
con strategie commerciali innovative (“filiera corta” , mercato a “chilometri zero”), conseguite
anche sfruttando intelligentemente la recente normativa di settore nazionale e regionale che ormai
consente loro di attuare tutto il processo di produzione-trasformazione-offerta al consumo,
giungendo fino alla ricettività agrituristica e alla ristorazione.
Il processo di valorizzazione delle produzioni tramite marchi che ne certificano la qualità
(biologico, biodinamico, …) spesso si interseca con il recupero e la valorizzazione di prodotti
legati al territorio, alla cultura ed alle tradizioni locali, promossi ormai non solo a livello
nazionale ma perfino mondiale (Salone del gusto di Torino, Slow Food, Terra madre).
In fase di pieno sviluppo risulta inoltre anche il settore della produzione di energia da fonti
rinnovabili, dal fotovoltaico all‟energia da biomasse (agroenergie), settore che certamente
crescerà nei prossimi anni, così come continua a svilupparsi il settore dell‟economia ambientale in
tutte le sue forme.
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CONSEGUENZE SUL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO TECNICO
AGRARIO E DEL PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA
Il territorio dell‟Italia Centrale in cui l‟Istituto „Vegni‟ è collocato presenta tutta la gamma dei
servizi all‟agricoltura e gran parte degli orientamenti produttivi compreso quello vitivinicolo che,
se non il più importante, è sicuramente tra quelli di maggior rilievo, trovandosi l‟Istituto Vegni al
centro delle zone del Nobile di Montepulciano, del Chianti Colli Senesi e Aretini, dei marchi di
origine della Valdichiana Aretina e prossimo alle zone della Doc Orcia e del Brunello di
Montalcino.
Queste caratteristiche hanno un riflesso diretto sull‟offerta formativa dell‟ITAS Vegni che,
attraverso l‟attivazione dei tre indirizzi previsti dalla Riforma:
Produzioni e trasformazioni
Gestione dell‟ambiente e del territorio
Viticoltura ed enologia:
– per questo indirizzo è attivato un sesto anno opzionaleper i conseguimento della
specializzazione in Enotecnico
si ripropone di soddisfare le esigenze di figure professionali espresse dal territorio.
Un‟attenzione particolare è infatti rivolta alla qualità della formazione tecnica in tutti e tre gli
indirizzi, tanto in chiave di conoscenza dei processi produttivi quanto in termini di competenze
gestionali perché, comunque impiegati, servono tecnici capaci di attuare e monitorare produzioni,
trattamenti, analisi dei prodotti di livello alto: hanno bisogno di capacità di questo tipo di
professionalità tanto le Agenzie che forniscono servizi alle imprese (Associazioni dei produttori,
consorzi agrari, Aziende private che operano nel settore agrario) quanto le stesse imprese agricole.
Percependo l‟importanza dell‟impatto che l‟innovazione tecnologica produce tanto nella fase
produttiva “di campagna” che in quella di trasformazione, l‟Istituto offre inoltre percorsi formativi
finalizzati a conferire agli iscritti competenze informatiche e gestionali anche nell‟ambito
dell‟”agricoltura di precisione” che utilizza sistemi informatici integrati con sistemi satellitari
(G.I.S.) in grado di supportare le aziende nell‟innovazione e nella competizione sul mercato.
La necessità di professionisti in grado di assistere le aziende favorendone l‟opportuno
posizionamento sul mercato determina inoltre caratterizzazioni del percorso formativo tali da
conferire agli iscritti competenze in merito all‟analisi dei mercati in funzione della corretta
individuazione del giusto segmento produttivo e della collocazione del prodotto.
Al fine ultimo delle predette attività formative, tutte sostanzialmente orientate al conseguimento di
professionalità complete e caratterizzate da mentalità innovativa ed imprenditoriale, concorre
l‟attivazione dell‟alternanza scuola lavoro che, mediante stages aziendali o in agenzie di servizio,
integra e completa la formazione tecnico-professionale degli iscritti.
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ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER
L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
Premessa
L‟ISIS “A. Vegni – Capezzine”, occupa una posizione particolarmente favorevole rispetto alle
finalità formative dell‟indirizzo di studio “Istituto Professionale – Settore dei servizi – Servizi per
l‟enogastronomia e l‟ospitalità alberghiera” in quanto, collocato pressoché centralmente rispetto
alle zone identificate come Valdichiana senese (provincia di Siena), Valdichiana aretina (provincia
di Arezzo) e Valdichiana romana (provincie di Terni e Perugia), ricade in un territorio dove
Toscana e Umbria, entrambe regioni a forte vocazione turistica, si incontrano e si fondono
originando una realtà paesaggistico-culturale con caratteristiche di specificità universalmente
riconosciute ed apprezzate. Importante anche il richiamo turistico esercitato dal vicino lago
Trasimeno e dalle stazioni termali di Chianciano Terme e Rapolano Terme.
Patrimonio artistico e paesaggistico, produzioni agricole tipiche certificate, industrie
agroalimentari e cultura enogastronomica, fanno quindi dell‟intera Valdichiana un territorio
unico, dove domanda e offerta di servizi turistici ed enogastronomici si incontrano evolvendo in un
contesto che, mentre trova nella formazione di professionisti del settore la risposta alle proprie
esigenze, offre all‟ISIS “A. Vegni – Capezzine” l‟opportunità strategica di interfacciarsi con una
realtà territoriale ed economica contingente complessa e vivace, dalla quale trarre indicazioni
opportune per mantenere la migliore sintonia tra contenuti dei percorsi formativi, esigenze del
territorio e caratteristiche delle figure professionali in uscita.
I BISOGNI DEL TERRITORIO
L‟offerta turistico ricettiva caratterizzante il territorio di riferimento è sostanzialmente riferibile a
tre grandi tipologie di turismo:
1. Turismo d‟affari
2. Turismo di piacere
3. Turismo di benessere
La prima offerta risponde alla domanda espressa da imprenditori che gravitano nel territorio per
motivi di lavoro legati all‟industria del vino, dell‟olio, dell‟oro, del mercato dell‟arte e
dell‟antiquariato, ricercando una soluzione ricettiva e di ristoro rapida e commerciale cui, negli
ultimi anni, si è aggiunta una crescente richiesta di turismo congressuale da parte di aziende
leader e di multinazionali che trovano interessi nel territorio.
La seconda offerta risponde alla domanda proveniente tanto da una clientela italiana, che
soggiorna o per un week-end o per ponti festivi, quanto da turisti stranieri che spesso soggiornano
per periodi più lunghi. Caratteristica comune della domanda in argomento è la ricerca di un
soggiorno rilassante legato all‟ambiente (Agriturismi), alle bellezze naturali e paesaggistiche
(lago, montagna, colline), culturali (Borghi, Monumenti, siti archeologici, musei, chiese e
quant‟altro) ed enogastronomici (prodotti tipici certificati, vini di alta qualità, oli extra vergini di
oliva di pregio).
La terza offerta risponde alla domanda proveniente da una clientela mista ed è legata
essenzialmente al turismo termale e lacustre che vuole dedicarsi essenzialmente al proprio
benessere psico-fisico in un ambiente tranquillo, rilassante ed esteticamente appagante, ed è
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soddisfatta, oltre che dalle strutture “storiche” anche da numerose imprese recentemente
costituitesi a tal fine nel territorio della Valdichiana.
CONSEGUENZE SUL PIANO DELL‟ OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO
PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E
L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”
La didattica attivata dall‟Istituto in termini di contenuti e percorsi formativi verte essenzialmente
sugli aspetti fondamentali caratterizzanti i bisogni espressi dal territorio ed è costantemente
finalizzata alla formazione di operatori del settore qualificati a rispondere alle esigenze rilevate.
Obiettivo dell‟attività didattica è quindi quello di garantire, nell‟ambito delle tre diverse
articolazioni di studio disponibili:
Enogastronomia:
– con possibilità di scelta dell‟ Opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”
Servizi di sala e vendita
Accoglienza turistica
una formazione specifica ed adeguata, tanto tramite lo studio delle lingue straniere quanto
attraverso l‟approfondimento della conoscenza dei prodotti enogastronomici certificati del
territorio e del loro corretto utilizzo in sede di elaborazione , oggetto di pari attenzione sono inoltre
gli ambiti relativi allo sviluppo delle abilità connesse alla promozione ed alla vendita di prodotti,
all‟acquisizione di competenze artistico-culturali ed economico-scientifiche per la gestione di
strutture ricettive e dell‟accoglienza turistica.
Particolare attenzione è data all‟Alternanza scuola-lavoro che, attraverso stages, tirocini di
formazione tecnico-professionale e la continua interazione con gli operatori turistico-ristorativi e
le Associazioni di categoria, mentre da un lato favorisce l‟inserimento degli allievi nel mondo del
lavoro reale consente, dall‟altro, di formare professionisti in grado di rispondere alle diverse
esigenze espresse dal mercato del lavoro.
Per tutti gli alunni iscritti all‟ Istituto Professionale per i "Servizi per l'Enogastronomia e
l'Ospitalità Alberghiera", è inoltre possibile,tramite accordi con la Regione e la Provincia,
effettuare un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per il
conseguimento della qualifica professionale regionale di “Operatore della ristorazione”
scegliendo tra le seguenti articolazioni:
Operatore servizi rist. – settore cucina
Operatore servizi rist. – settore sala-bar
Operatore servizi promozione e accoglienza – servizi di ricevimento
Questo percorso formativo comporta la scelta, espressa al primo anno di iscrizione, di una delle tre
articolazioni professionali attivate con la possibilità di conseguire, al termine del triennio, la
corrispondente qualifica prescelta.
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PRINCIPI FONDAMENTALI
L‟ISIS “A. VEGNI” trova ispirazione fondamentale negli articoli 2-3-9-21-33-34 della Costituzione
italiana e nella Carta dei diritti fondamentali dell‟Unione Europea e garantisce la completa
attuazione dei principi di seguito elencati.
UGUAGLIANZA
Sesso, religione, identità etnica, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio economiche non
possono essere elementi di discriminazione .
IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI
Tutti i soggetti che contribuiscono all‟erogazione del servizio scolastico sono tenuti ad agire
secondo criteri di obiettività, di equità e di efficienza.
In presenza di conflitti sindacali, di agitazioni studentesche, di assenza del personale, oltre al
rispetto delle norme contrattuali, la scuola si impegna a garantire alle famiglie ampia e tempestiva
informazione sulle modalità e sui tempi dell‟agitazione. La scuola garantisce, inoltre, servizi di
custodia e di vigilanza, specie in presenza di alunni non autonomi per età o per condizioni psico-
fisiche.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La scuola assicura l‟inserimento e la familiarizzazione dello studente e dei genitori con tutte le
componenti scolastiche attraverso le attività di accoglienza e di integrazione, con particolare
riguardo alla fase d‟ingresso nelle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
L‟utente ha diritto alla tutela della scelta dell‟Istituzione Scolastica e del corso di studio confacente
alle proprie attitudini.
La scuola, tramite il rigoroso controllo delle assenze, vigila sulla frequenza delle lezioni. Ai
genitori che volessero usufruirne, è offerta la possibilità di conoscere in tempo reale via sms
l‟eventuale assenza del proprio figlio.
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA
La gestione del servizio scolastico è il risultato della collaborazione democratica e costante fra
istituzione, personale, genitori e alunni; la legge n 241/90 (legge sulla trasparenza) è il riferimento
fondamentale per l‟erogazione e la gestione del servizio scolastico.
L‟attività scolastica si conforma a criteri di efficienza, efficacia, nell‟organizzazione dei servizi
amministrativi e delle attività didattiche, e di trasparenza sia nei rapporti interni amministrativi
che in quelli con l‟utenza.
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Anche a tal fine, la Scuola ha attivato un proprio sito in internet con accesso libero all‟indirizzo
http://www.itasvegni.it/; all‟interno del sito, tra l‟altro, i genitori in possesso di password
personale loro rilasciata dagli Uffici di segreteria possono verificare le assenze dalle lezioni dei
propri figli alla data di consultazione.
È inoltre ampliata l‟opportunità di riscontro dell‟andamento didattico-disciplinare degli alunni in
quanto, oltre che in occasione dei due colloqui annuali da calendario scolastico, gli insegnanti,
previo appuntamento telefonico, sono a disposizione dei genitori per colloqui individuali in orario
antimeridiano.
LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
L‟attività didattica e formativa si svolge nel rispetto della libertà di insegnamento dei Docenti,
promuovendo lo sviluppo armonico della personalità dell‟alunno, attraverso il conseguimento degli
obiettivi educativi generali e specifici.
Tutto il personale scolastico s‟impegna nell‟attività di aggiornamento professionale, con modalità
autonome e/o attingendo ad iniziative di Istituto.
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OFFERTA FORMATIVA
PROGETTAZIONE OFFERTA FORMATIVA
Nel recepire le indicazioni della Riforma l‟ISIS “A. VEGNI” – Capezzine, nella propria autonomia,
si è dotato di Dipartimenti quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti, di supporto
alla didattica e alla progettazione
I DIPARTIMENTI DELL’ISIS “A. VEGNI” – Capezzine
PERIODO FUNZIONI COMPETENZE
Primo
biennio
Svolgono una funzione strategica per il
consolidamento, con il concorso di tutte
le discipline, delle competenze di base per
la lingua italiana, la lingua straniera e la
matematica, per il raccordo tra i saperi
disciplinari e gli assi culturali previsti
dall‟obbligo di istruzione e tra l‟area di
istruzione generale e le aree di indirizzo.
I Dipartimenti, quale articolazione interna
e flessibile del collegio dei docenti,
svolgono le loro funzioni favorendo una
progettualità condivisa, intervengono sulla
continuità verticale e la coerenza interna
del curricolo, vigilano sull‟attuazione dei
processi di apprendimento per lo sviluppo
dei saperi e delle competenze previste
nei profili dei vari indirizzi. Secondo
biennio e
quinto anno
Individuano i bisogni formativi,
promuovono e sostengono la condivisione
degli obiettivi educativi e la diffusione delle
metodologie più efficaci per migliorare i
risultati di apprendimento degli studenti.
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OBIETTIVI EDUCATIVI, FORMATIVI, CULTURALI E PROFESSIONALI COMUNI
ELABORATI NELL’AMBITO DEI DIPARTIMENTI
Obiettivi educativi
acquisizione di un comportamento adeguato all‟ambiente scolastico
rispetto dei compagni, delle altre persone e delle regole generali (norme
fondanti del vivere civile) e specifiche (Regolamento d‟Istituto, Patto
Educativo, Regolamento di classe) di convivenza, al fine di contribuire alla
dimensione comunitaria della vita scolastica, nel rispetto anche delle
condizioni di minoranza e di disagio.
Obiettivi formativi
acquisizione graduale di comportamenti che possano inserire criticamente
l‟individuo nella società;
capacità dell‟alunno di ideare e realizzare un proprio progetto prima di
studio e poi di vita;
capacità dell‟alunno di saper riflettere sul proprio tempo e sulla cultura del
lavoro;
capacità di essere disponibili al cambiamento inteso come flessibilità;
capacità di tenere comportamenti solidaristici, improntati alla pace,
all‟integrazione del diverso, alla legalità;
saper elaborare in modo autonomo le conoscenze acquisite.
lavorare autonomamente, partecipare al lavoro organizzato di gruppo
saper individuare gli obiettivi da raggiungere e tradurre le idee in azioni
pianificate (saper individuare tempi, risorse da utilizzare, strategie)
individuare relazioni tra conoscenze scolastiche e mondo esterno
valutare ed auto valutarsi
saper comunicare e documentare il proprio lavoro
favorire un‟adeguata acquisizione delle strumentalità di base (scrittura,
lettura, abilità di calcolo etc.) per affrontare gradualmente il percorso
scolastico
Obiettivi culturali e
professionali
Obiettivi culturali:
saper individuare gli elementi essenziali di un problema e formulare ipotesi di
soluzione;
saper operare collegamenti;
saper utilizzare il linguaggio specifico delle discipline;
educare al sapere e al saper fare;
porre l‟educazione linguistica come obiettivo di base
Obiettivi professionali:
possedere una cultura generale di base ed una preparazione flessibile;
possedere adeguate conoscenze nelle lingue straniere, con particolare
riferimento alla terminologia di settore;
saper utilizzare gli ordinari strumenti informatici
saper stabilire rapporti di collaborazione;
Saper risolvere problemi o calcoli attinenti alle discipline coinvolte.
Saper riconoscere e cogliere le opportunità di apprendimento e lavorative
anche esternamente al contesto scolastico.
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I DIPARTIMENTI NELL’AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
CARATTERISTICHE E STRUTTURA
I Dipartimenti attivi nell‟Istituto sono istituiti nell‟esercizio dei poteri di autorganizzazione e sono
coordinati da un docente di ruolo, nominato dal DS, su proposta dei docenti membri.
I Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti per il sostegno alla didattica
e alla progettazione formativa, sono luogo di dialogo, di confronto e di ricerca e si avvalgono della
professionalità dei loro componenti.
I Dipartimenti sono articolati per Aree disciplinari come da tabella seguente; fanno parte del
Dipartimento gli insegnanti delle discipline ivi elencate.
Le delibere espresse dai Dipartimenti hanno valore prescrittivo.
Le riunioni dei Dipartimenti, si tengono ordinariamente nella configurazione prevista in tabella;
qualora le esigenze lo richiedano, esse possono avere carattere interdipartimentale (riunioni
Interdipartimentali)
Tenendo conto delle esigenze transitorie derivanti dall‟adeguamento dell‟offerta alle modifiche
dettate dalla Riforma, limitatamente alle esigenze riferibili alle classi del Progetto Cerere Unitario
ancora in corso, i Dipartimenti possono eccezionalmente riunirsi per Assi culturali.
All‟interno di tutti i Dipartimenti sono previsti gruppi di lavoro funzionali alla progettazione
didattica orientata alle competenze.
DIPARTIMENTO AREA SOSTEGNO E DSA
Il Dipartimento Area Sostegno e DSA opera in coerenza con le “Linee guida per l’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità”formulando proposte ai Dipartimenti e agli Organi
Collegiali; i componenti del Dipartimento Area Sostegno, a seconda delle necessità contingenti,
partecipano per competenza (ovvero per area di specializzazione) alle riunioni degli altri
Dipartimenti.
Il Dipartimento Area Sostegno e DSA, operando la scuola in recepimento delle norme e circolari
relative alla didattica inclusiva, ha competenze anche sulla gestione delle problematiche relative
agli alunni DSA, ADHD e BES. Ogni anno il dipartimento provvede alla stesura ed alla gestione
del Piano Annuale per l‟Inclusione, documento nel quale vengono definiti gli obiettivi, le strategie e
le risorse relative alla gestione degli alunni DSA, ADHD e BES.
IL COORDINATORE DI DIPARTIMENTO:
- d‟intesa con il Dirigente Scolastico convoca la riunione di dipartimento e fissa l„ordine del giorno
- presiede le riunioni e modera la discussione
- cura la tenuta dei documenti prodotti
- trasmette copia degli atti al DS
- tiene rapporti con lo staff dirigenziale e gli altri coordinatori di dipartimento.
RUOLO DEI DIPARTIMENTI
L‟attività dei Dipartimenti è di stimolo e supporto alla progettazione della didattico-educativa
orientata alle competenze e, in quest‟ottica, essi sono la sede deputata:
– ad armonizzare ed integrare contenuti e abilità riferibili alle singole discipline in un quadro più
ampio e composito, con l‟obiettivo di favorire la realizzazione e l‟espressione di competenze
interdisciplinari misurabili;
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– all‟analisi disciplinare finalizzata all‟individuazione dei saperi essenziali di ciascuna delle
discipline e all‟individuazione dei possibili ambiti di sovrapposizione, premesse funzionali e
indispensabili per una organizzazione modulare e laboratoriale della didattica articolata su
curricoli verticali;
– all‟individuazione di aggregazioni pluridisciplinari, interdisciplinari, transdisciplinari;
– ad individuare gli opportuni indicatori su cui misurare le predette competenze interdisciplinari;
– alla rilevazione, monitoraggio, valutazione e revisione dei risultati conseguiti attraverso gli
strumenti individuati e le attività programmate.
Nell‟ambito di una didattica finalizzata alle competenze e caratterizzata da un‟organizzazione
modulare e laboratoriale articolata su curricoli verticali, assume particolare importanza il
Dipartimento ITP che, per le peculiarità proprie del settore di insegnamento, risulta suscettibile di
esprimere una valenza tanto trasversale, rispetto alle singole discipline, quanto strategica, al fine
di incentivare il conseguimento di competenze attraverso attività pratico-applicative strutturate in
laboratori interdisciplinari
I docenti, eventualmente riuniti in gruppo/i di lavoro, hanno il compito di delineare la
programmazione didattica annuale per aree disciplinari; essi elaborano, stabiliscono e
promuovono:
– un documento di programmazione condiviso
– iniziative di formazione per i docenti, creando anche momenti di confronto e di auto-
aggiornamento;
– i contenuti comuni, anche in vista di possibili fusioni di classe, passaggi di alunni e per rendere
omogenee le decisioni finali dei Consigli
– i “segmenti educativi irrinunciabili”, ovvero gli obiettivi minimi educativi e formativi necessari
e indispensabili per il passaggio al successivo anno di corso, distinguendo competenze tecniche
ed abilità trasversali;
– i possibili collegamenti interdisciplinari, riflettendo sulla disciplina e sulla sua valenza
formativa;
– i percorsi più idonei finalizzati al profilo formativo per cercare una corrispondenza fra
contenuti disciplinari (linguaggi, procedure, contenuti, ecc.) e realtà esterna, affinché i
processi di apprendimento avvengano in modo naturale e integrato e i contenuti disciplinari
risultino significativi;
– la tipologia ed il numero delle prove di verifica ordinarie e condivise da somministrare agli
allievi per testare il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
– le modalità di sostegno disciplinare e/o trasversale;
– la valorizzazione delle eccellenze;
– le metodologie e gli strumenti più efficaci per l‟azione formativa ed educativa programmata;
– eventuali prove parallele ed i relativi strumenti di valutazione
– organizzazione del tutoring dei docenti in periodo di prova e collaborazione con i docenti
supplenti
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RUOLO DEI GRUPPI DI LAVORO
Nell‟ottica di realizzare una didattica finalizzata alle competenze, i gruppi di lavoro sono
individuati quali articolazioni dipartimentali funzionali alla progettazione di attività e strumenti
coerenti con il curricolo delle classi residue appartenenti al Progetto Cerere Unitario e con quello,
verticale, delle classi formatesi a partire dall‟a.s. 2010/11.
In quest‟ottica essi sono sede, tra le altre, delle seguenti attività:
– Elaborazione di percorsi che, tenuto conto delle competenze disciplinari e trasversali in uscita
(Riforma), partendo dalle programmazioni disciplinari condivise già prodotte per ciascuna
materia consentano di pervenire ad una progettazione modulare della didattica per singola
disciplina o per aggregazioni di aree disciplinari contigue, con sviluppo verticale nel 1° e 2°
biennio e, se dal caso, al monoennio finale.
– Elaborazione di laboratori interdisciplinari coerenti con i contenuti modulari in termini di
contenuti e scansione temporale, costruiti e articolati sulla scorta dei saperi essenziali di
ciascuna disciplina, e corredati da specifica relativa a tempi, tipologia e criteri di verifica. Tali
laboratori potrebbero avere tanto carattere annuale quanto svilupparsi per articolazioni
successive anche negli anni di corso successivi a quello di inizio.
– Elaborazione di schede tipo, in forma di traccia interdisciplinare e non necessariamente
vincolante, finalizzate alla rilevazione di competenze deducibili da quanto, elaborato
autonomamente dagli alunni sulla scorta di quanto acquisito nei singoli percorsi disciplinari
svolti e quanto constatato in sede di visita di istruzione, venisse restituito sotto forma di
prodotto valutabile.
– Formalizzazione dei percorsi didattici, delle attività laboratoriali individuate e delle proposte
elaborate in documenti da trasmettere ai C.d.c. per una loro condivisione ed attuazione.
TABELLA DI CORRISPONDENZA ASSI DISCIPLINARI – DISCIPLINE
ISTITUTO TECNICO AGRARIO (Classi V – Progetto Cerere Unitario)
ASSE DISCIPLINE
1 - Asse dei linguaggi Lingua e letteratura italiana – Storia – Lingua inglese - R. C. o attività alternative – Scienze motorie e
sportive
2 - Asse matematico Matematica
3 - Asse scientifico Chimica agraria – Biologia applicata – Discipline modulo Agroindustriale; 5^C: Tecnologie speciali,
Area progetto)
4 - Asse tecnologie
agrarie
Tecniche di produzione animale - Tecniche di gestione e valutazione - Discipline modulo
Agroambientale 5^A: Ecologia applicata, Agroecologia, Area progetto) - Discipline Modulo
Agroterritoriale 5^ B: Elementi di pianificazione territoriale, Area di progetto)
5 - AREA SOSTEGNO E DSA
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 17
TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO TECNICO AGRARIO
Settore tecnologico – indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria
DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I
GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO
DISCIPLINE COMPONENTI I
GRUPPI DI LAVORO 2°
BIENNIO + 5° ANNO
1 - AREA UMANISTICA
Lingua italiana
Storia
Rc o attività alternative
Lingua italiana
Storia
Rc o attività alternative
2 - AREA LINGUISTICA (Dip. unico) Lingua inglese Lingua inglese
3 - AREA
MATEMATICO-SCIENTIFICA
Matematica
Tecnologie inform.
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate
(Sc. della terra e biologia)
Scienze integrate (chimica)
Scienze mot. e sportive
Matematica
Biotecnologie agr.
Biotecnologie vitiv.
Scienze mot. e sportive
4 - AREA TECNICA
Diritto
Scienze e tecn. appl.
Tecnologie e tecn. di rappr. Grafica
Produzioni vegetali
Viticoltura e dif. della vite
Enologia
Produzioni animali
Genio rurale
Gest. Amb. e territ.
Economia, estimo, marketing e
legislaz.
Trasformaz. Prod.
5 - AREA ITP.
Tecnologie inform.
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate (sc. Della terra e
biologia)
Scienze integrate (chimica)
Biotecnologie agr.
Biotecnologie vitiv.
Produzioni vegetali
Viticoltura e dif. Della vite
Enologia
Produzioni animali
Genio rurale
Gest. Amb. e territ.
Economia, estimo, marketing e
legislaz.
Trasformaz. Prod.
6 - AREA SOSTEGNO E DSA
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 18
TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO PROFESSIONALE
Settore dei servizi – servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I
GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO
DISCIPLINE COMPONENTI I
GRUPPI DI LAVORO 2°
BIENNIO + 5° ANNO
1 - AREA UMANISTICA Lingua e letteratura italiana Storia
RC o attività alternativa
Lingua e letteratura italiana
Storia
RC o attività alternativa
Sociologia rurale e storia
dell‟agricoltura
2 - AREA LINGUISTICA (Dip. unico) Lingua inglese Lingua inglese
3 - AREA
MATEMATICO-SCIENTIFICA
Matematica
Scienze integrate ( Scienze della
Terra e Biologia)
Tecnologie dell‟informazione e della
comunicazione
Scienze integrate (Fisica)
Scienze Integrate ( Chimica)
Scienze motorie e sportive
Matematica
Biologia applicata
Chimica applicata e processi di
trasformazione
Scienze motorie e sportive
4 - AREA TECNICA Diritto ed Economia
Ecologia e Pedologia
Tecniche di allevamento vegetale e
animale
Agronomia territoriale ed
ecosistemi forestali
Economia agraria e dello sviluppo
territoriale
Valorizzazione delle attività
produttive e legislazione di settore.
5 - AREA ITP. Scienze integrate (Fisica)
Scienze Integrate ( Chimica) //
6 - AREA SOSTEGNO E DSA
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 19
TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI
INDIRIZZO “SERVIZIPER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”
DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I
GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO
DISCIPLINE COMPONENTI I
GRUPPI DI LAVORO 2° BIENNIO +
5° ANNO
1 - AREA UMANISTICA
Linguae letteratura italiana
Storia
Rc o attività alternative
Linguae letteratura italiana
Storia
Tecniche di comunicazione
Rc o attività alternative
2 - AREA LINGUISTICA
(Dipartimento unico)
Lingua inglese Lingua inglese
Seconda lingua straniera Seconda lingua straniera
3 - AREA MATEMATICO-
SCIENTIFICA
Matematica
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate (scienze della terra e
biologia)
Scienze integrate (chimica)
Scienza degli alimenti scienze motorie e
sportive
Matematica
Scienze motorie e sportive
Scienza e cultura dell‟alimentazione
4 - AREA GIURIDICO
AMMINISTRATIVA Diritto ed economia
Diritto e tecniche amministrative della
Struttura ricettiva
5 - AREA LABORATORI
DI SERVIZI
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore cucina
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore cucina
Laboratorio di servizi
Enogastronomici
settore sala e vendita
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore sala e vendita
Laboratorio di servizi di accoglienza
turistica
Laboratorio di servizi di accoglienza
turistica
6 - AREA SOSTEGNO E DSA
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 20
COORDINATORI DIPARTIMENTI
DIPARTIMENTO INDIRIZZO DI STUDIO COORDINATORE
1 – AREA UMANISTICA
ITAS
IPSAR
2 – AREA LINGUISTICA
ITAS
e
IPSAR
3 – AREA MATEMATICO-
SCIENTIFICA
ITAS
IPSAR
4 – AREA
TECNICA/GIURIDICO
AMMINISTRATIVA
ITAS
IPSAR
5 – AREA
ITP/LABORATORI SERVIZI
ITAS
IPSAR
6 – AREA SOSTEGNO
E DSA
ISIS
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 21
CATTEDRE a. s. 2012/13: TABELLA DI CORRISPONDENZA DOCENTI – DISCIPLINA – CONSIGLI DI CLASSE
(in grassetto sottolineato i coordinatori di classe e la corrispondente classe coordinata)
Docente Classe di
concorso
Tipo
contratto Disciplina/e insegnate
Consigli di classe di appartenenza
Agrario Alberghiero
A038
A042
A049
MATEMATICA COMPLEMENTI DI MATEMATICA – FISICA -
INFORMATICA
A058
SCIENZE E TECN. APPLICATE - TECN. DI PRODUZ. VEGET.-TECNICHE
DI GEST. E VALUTAZ.-EC. EST. E MARKETING
A246
LINGUA FRANCESE
A049
MATEMATICA – COMPLEMENTI DI MATEMATICA
C050
BIOLOGIA APPL.- TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALI – AREA
PROGETTO – ELEMENTI DI PIANIF. TERRITORIALI – ECONOMIA,
ESTIMO E MARKETING – TGV COMMERCIALIZZAZIONE
A072
TECN. E TECN. GRAF.
AD03
SOSTEGNO
C510
LAB. SALA - INFORMATICA
Relig.
RELIGIONE
C050
TECNOLOGIE SPECIALI – AREA DI PROGETTO 5/A – TRASFORMAZIONE
DEI PRODOTTI – AREA DI PROGETTO 5/C – TECNICHE DI GESTIONE E
VALUTAZIONE – CHIMICA AGRARIA
A346
INGLESE
A019
DIRITTO ED ECONOMIA
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 22
Docente Classe di
concorso
Tipo
contratto Disciplina/e insegnate
Consigli di classe di appartenenza
Agrario Alberghiero
A047
MATEMATICA
A012
CHIMICA AGRARIA – CHIMICA – TECNOLOGIE SPECIALI –
TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI – AREA DI PROGETTO 5/C
A047
MATEMATICA
A038
GEOGRAFIA
C050 TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE – TECNICHE DI PRODUZIONI
VEGETALI – GENIO RURALE
A038
FISICA
A050
STORIA-ITALIANO
A020
TECN. ORG.
A047
MATEMATICA
A017
TECN. AMM.
A057
ALIMENTI – LAB. CHIMICA I.LE
C510
LAB. SALA
A047
MATEMATICA
A050
STORIA-ITALIANO-STORIA DELL‟ARTE
AD04
SOSTEGNO
C520
RICEVIMENTO
A050
STORIA-ITALIANO
A060
SCIENZE NAT.
AD02
SOSTEGNO
C500
LAB. CUCINA - CUCINA
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 23
Docente Classe di
concorso
Tipo
contratto Disciplina/e insegnate
Consigli di classe di appartenenza
Agrario Alberghiero
AD04
SOSTEGNO
A019
DIRITTO ED ECONOMIA-LEGISLAZIONE
C500
LAB. CUCINA - CUCINA
A050
STORIA-ITALIANO
Relig.
RELIGIONE
A246
FRANCESE
A074
TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE
C050
TECNOLOGIE E TECNICHE GRAFICHE – CHIMICA – FISICA – SCIENZE E
TECNOLOGIE APPLICATE -
A061
LETTERE – STORIA – STORIA DELL‟ARTE
AD03
SOSTEGNO
A012
A058
TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALE – ECONOMIA ESTIMO E
MARKETING - CHIMICA
A029
SCIENZE MOT. E SPORT.
A346
INGLESE
AD03
SOSTEGNO
C520
RICEVIMENTO
A058
SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA – BIOTECNOLOGIE AGRARIE
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 24
Docente Classe di
concorso
Tipo
contratto Disciplina/e insegnate
Consigli di classe di appartenenza
Agrario Alberghiero
A346
INGLESE
A057
ALIMENTI – LAB. CHIMICA IND.LE
A050
LETTERE E STORIA
C500
CUCINA – LAB. CUCINA
A012
CHIMICA-TRASFORMAZ. DEI PRODOTTI-CHIMICA AGRARIA
A017
TECN. AMM.VA
A072
GENIO RURALE – TECNOLOGIE E TECNICHE GRAFICHE
C050
BIOLOGIA APPLICATA – TECNICHE DI PRODUZIONI VEGETALI – GENIO
RURALE – BIOTECNOLOGIE AGRARIE – ECOLOGIA
APPLICATA/AGROECOLOGIA -
A050
STORIA-ITALIANO
C510
LAB. SALA
A029
SCIENZE MOT. E SPORT.
C320
TECN. E TECN. GRAF.-TEC. ORGAN. GEST. PRO.
AD01
SOSTEGNO
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 25
Docente Classe di
concorso
Tipo
contratto Disciplina/e insegnate
Consigli di classe di appartenenza
Agrario Alberghiero
AD02
SOSTEGNO
A057
ALIMENTI
A029
SCIENZE MOT. E SPORT.
A050
STORIA-ITALIANO
A050
A036 STORIA-ITALIANO- TECNICHE COM. REL.
Relig.
RELIGIONE
C240
LABORATORIO CHIMICA
A058
TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE – AREA PROGETTO 5B –
ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE –
TGV/COMMERCIALIZZAZIONE – SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE
A049
MATEMATICA
A074
TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE
A246
FRANCESE
A017
TECN. AMM.
A017
TECN. AMM.
AD01
SOSTEGNO
AD02
SOSTEGNO
A050
STORIA-ITALIANO
AD04
SOSTEGNO
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 26
Docente Classe di
concorso
Tipo
contratto Disciplina/e insegnate
Consigli di classe di appartenenza
Agrario Alberghiero
A050
STORIA-ITALIANO
A346
LINGUA INGLESE
AD02
SOSTEGNO
A346
LINGUA INGLESE
A013
AN. CH. ALIM. – LAB. CHIMICA IND.LE
AD01
SOSTEGNO
C500
LAB. SALA
LETTERE
A060
BIOLOGIA APPL. – AREA DI PROGETTO 5° - ECOLOGIA
APPLICATA/AGROECOLOGIA
A058
TECNICHE DI PRODUZIONI VEGETALI – ECONOMIA ESTIMO E
MARKETING
A246
LINGUA FRANCESE
C500
LAB. CUCINA
A346
LINGUA INGLESE
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 27
AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L‟art. 21 della legge 15 marzo 1997, istitutivo dell‟autonomia delle istituzioni scolastiche, al
comma 9 prevede per le stesse “l‟obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e
valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”.
L‟adeguamento della scuola all‟obbligo normativo non può prescindere dall‟attivazione di processi
di Autoanalisi ed Autovalutazione di Istituto che, in estrema sintesi, possono essere ricondotti alle
azioni di seguito elencate in ordine cronologico funzionale:
Autoanalisi iniziale finalizzata ad una presa di coscienza della situazione di fatto (es. punti
di forza da consolidare, punti di debolezza da migliorare), premessa necessaria ed
indispensabile alla costruzione di un progetto intenzionale e condiviso;
Monitoraggio in itinere, per seguire l'attuazione del POF, attraverso l‟acquisizione di
informazioni funzionali ad eventuali interventi di facilitazione, di rimozione di ostacoli o di
adeguamento dell‟Offerta Formativa
Autovalutazione finale che, oltre ad esprimere il giudizio sulla qualità dell'attuazione del
POF, costituisca anche una analisi di situazione per il successivo anno scolastico.
L‟Autoanalisi e l‟Autovalutazione di Istituto sono quindi da considerarsi quale momenti di sintesi
tra valutazione dell‟efficienza dell‟Istituto nell‟attivazione delle risorse interne ed esterne in
riferimento alla realizzazione delle finalità espresse dal POF e valutazione dell‟efficacia
dell‟azione formativa realizzata dall‟insieme Docenti-Struttura, la loro realizzazione viene
demandata ad un gruppo di docenti appositamente formato ed incaricato.
CONSIGLI DI CLASSE
Descrizione delle competenze nel merito della programmazione
I singoli Consigli di classe recepiscono le indicazioni emerse dai Dipartimenti e le esprimono in
termini operativi.
E‟ compito di ogni Consiglio di classe valutare la presenza di risultati inattesi e provvedere alla
riformulazione della programmazione nel caso in cui vengano constatati scostamenti significativi
dalle previsioni. Lo stesso principio vale per la programmazione individuale, anche se non
formalizzata. La verifica viene effettuata, in particolare, in corrispondenza delle valutazione
periodali ed interperiodali.
I C.d.c., nello specifico, esprimono le loro scelte in merito:
Alla programmazione delle attività educative e formative a livello interdisciplinare
Agli Interventi personalizzati per il recupero
Alle iniziative per la promozione delle eccellenze
DOCENTI
Descrizione delle competenze nel merito della programmazione
Sulla scorta degli obiettivi disciplinari individuati in sede dipartimentale e di quelli formativi
emersi in sede di Consiglio di classe, i singoli docenti intervengono nella progettazione dell‟offerta
formativa:
Definendo i risultati attesi in termini di competenze
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 28
Definendo le strategie didattiche utilizzate per gli obiettivi definiti
Definendo gli strumenti di verifica e valutazione dei risultati
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per realizzare le condizioni più proficue all‟integrazione (intesa soprattutto come inclusione), alla
socializzazione e alla formazione umana e culturale dei soggetti in difficoltà, si rende
indispensabile un intervento educativo e didattico più rispondente ai criteri di efficienza ed
efficacia, nel pieno rispetto delle situazioni individuali.
L'apprendimento deve valorizzare tutte le forme espressive attraverso le quali gli alunni
disabili/svantaggiati realizzano e sviluppano le proprie potenzialità conoscitive, operative e
relazionali.
IL DIPARTIMENTO SOSTEGNO
Il Dipartimento Sostegno, nelle sue articolazioni Alunni disabili e DSA, ADHD e BES, nasce dalla
volontà di condividere principi educativi e pratiche comuni in tema di accoglienza ed integrazione
degli alunni diversamente abili, consentendo di attuare in modo operativo le indicazioni normative
contenute nella Legge Quadro n. 104/92 e successivi decreti applicativi. Esso rappresenta la
risposta alle crescenti necessità di cambiamento e adattamento alle mutate condizioni culturali di
questi ultimi anni, nell‟ottica di migliorare la qualità dell‟integrazione scolastica nella sua
accezione più ampia.
Per i contenuti specifici relativi alla composizione, agli obiettivi e alle modalità operative del
Dipartimento Sostegno si rimanda al Documento di Programmazione riportato in allegato al POF.
ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI
In ambito disciplinare le verifiche sono formative e sommative. A seconda della disciplina ed in
combinazione conseguente, le prove di verifica sono, scritte, orali e pratiche. Possono assumere la
forma di risposta a sollecitazione del docente, interrogazione orale, test strutturato (a risposta
singola, a scelta multipla…) o semistrutturato (con alternanza di items strutturati e percorsi a
riposta aperta), questionario, ricerca, relazione, saggio breve, articolo di giornale …
Tali prove saranno organizzate in modo da agevolare il lavoro degli studenti, concordando con essi
per le prove scritte le date in anticipo.
La valutazione delle verifiche deve essere il più possibile oggettiva e facilmente decodificabile da
parte dello studente; dovrà coinvolgere gli alunni, che, in base alle griglie e ai criteri adottati,
dovranno consapevolmente riconoscere il livello delle proprie conoscenze, competenze e abilità.
Concorrono alla valutazione degli apprendimenti degli alunni i lavori laboratoriali a carattere
inter/pluridisciplinare concordati in sede di Consiglio di classe tra docenti di discipline di aree
diverse; le proposte di laboratori interdisciplinari, al fine di una loro leggibilità univoca, sono
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 29
caratterizzati da una programmazione, articolata in forma di Unità di Apprendimento corredate,
se dal caso, da relative Scheda di consegna, Piano di lavoro con specificazione delle
fasi, Diagramma di Gantt, specifica Tabella di valutazione del prodotto ottenuto.
Stante quanto sopra ed acquisita la definizione di Competenze, Abilità e Conoscenze contenuta nel
Quadro Europeo delle Qualifiche (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del
05.09.06) che esprime i seguenti concetti:
CONOSCENZE: Assimilazione di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche) relative ad
un settore. Sono teoriche e pratiche;
ABILITA’: Applicare le conoscenze e usare il knowhow necessario per portare a termine
compiti e risolvere problemi. Sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e
pratiche (abilità manuale, uso di metodi, di materiali, di strumenti);
COMPETENZE: Comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali, metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e
personale. Sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia,
anche sulla scorta di quanto emerso dai singoli Dipartimenti, al fine di rendere omogenea la
corrispondenza tra i livelli di apprendimento e i voti assegnati in decimi dai docenti e di facilitare
la leggibilità dei voti stessi da parte degli alunni, per il corrente anno scolastico viene confermata
l‟adozione delle Griglie di valutazione già in uso e di seguito esposte.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 30
CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTO DECIMALE E LIVELLI DI
APPRENDIMENTO NEL PRIMO BIENNIO
VOTO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
1/3 Nulle o scarse. Non è in grado di mettere in
relazione i concetti tra loro né di
applicarli.
Le scarse conoscenze non vengono
applicate neppure in compiti semplici.
4 Frammentarie e
disorganiche.
Riesce a fatica a mettere in
relazione anche i concetti
elementari e l‟uso degli stru-
menti è piuttosto impacciato.
Le conoscenze acquisite vengono
applicate solo a situazioni molto
semplici e con inesattezze.
5 Superficiali e poco
approfondite.
Sa mettere in relazione i concetti
elementari ma solo se guidato e
l‟uso degli strumenti è incerto.
Le conoscenze acquisite vengono
applicate a situazioni semplici e in
modo impreciso.
6
Non sempre
complete e poco
approfondite.
Sa mettere in relazione i concetti
elementari in modo autonomo e
usa gli strumenti con sufficiente
padronanza.
Le conoscenze acquisite vengono
applicate anche a semplici situazioni
con qualche inesattezza.
7
Complete e
piuttosto
approfondite.
Sa mettere in relazione i concetti
in modo chiaro e usa gli
strumenti con discreta
padronanza.
Le conoscenze acquisite vengono
applicate anche a situazioni nuove ma
con qualche imprecisione.
8
Complete,
assimilate e
organiche.
Sa mettere in relazione i concetti
con competenza e in modo
autonomo usando gli strumenti
con padronanza.
Le conoscenze acquisite vengono
applicate anche a situazioni nuove con
sicurezza.
9
Complete,
approfondite e ben
organizzate.
Sa mettere in relazione i concetti
con competenza e autonomia e sa
usare gli strumenti con buona
padronanza.
Le conoscenze acquisite vengono
applicate anche a situazioni nuove e
piuttosto complesse.
10 Complete, ampie,
articolate e sicure.
Sa mettere in relazione i concetti
con competenza, autonomia e
ricchezza di particolari e usa gli
strumenti in modo efficace ed
ottimale.
Le conoscenze acquisite vengono
applicate anche a situazioni nuove e
complesse con sicurezza e padronanza.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 31
CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTO DECIMALE E LIVELLI DI APPRENDIMENTO
NEL SECONDO BIENNIO E NEL QUINTO ANNO
VOTO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
1/3
Nessuna.
Presenza di gravi
errori.
Mostra difficoltà di comprensione di
concetti semplici. Non è in grado di
applicare le conoscenze alla risoluzione
di casi semplici o di mettere in relazione
i concetti tra loro.
Non riesce ad applicare le conoscenze in
situazioni semplici e non è in grado di riconoscere
gli elementi distintivi.
Commette errori tali da rendere poco
comprensibili i concetti espressi.
4
Frammentarie e
disorganiche.
Con errori.
Non sa cogliere le relazioni essenziali di
causa ed effetto e sa applicare le
conoscenze limitatamente a casi molto
semplici.
Commette errori nell‟applicazione delle
conoscenze acquisite.
Non riesce a condurre analisi corrette delle
conoscenze apprese.
Non sa elaborare sinteticamente le proprie
conoscenze.
Commette errori formali che non impediscono la
comprensione globale dei concetti espressi.
Usa in modo incerto gli strumenti.
5 Superficiali e poco
approfondite.
Sa mettere in relazione i concetti ma
solo se guidato.
Commette errori non gravi nell‟applicazione e
nell‟analisi delle conoscenze acquisite. Non sa
rielaborare in modo autonomo le conoscenze e
commette alcuni errori formali che non oscurano
la comunicazione. Usa gli strumenti con difficoltà
6 Poco approfondite.
Senza errori.
Sa mettere in relazione i concetti in
modo autonomo.
Sa applicare le sue conoscenze, anche se con
qualche inesattezza.
Sa cogliere, se guidato, le caratteristiche
fondamentali dell‟oggetto di analisi.
Sa rielaborare in maniera semplice commettendo
solo lievi imprecisioni nella comunicazione.
Usa in modo corretto gli strumenti.
7/8
Complete e piuttosto
approfondite
assimilate ed
organiche.
Senza errori.
Sa cogliere relazioni anche complesse
tra fenomeni e sa esprimere giudizi di
valore.
Le conoscenze acquisite vengono applicate anche
a situazioni nuove o in situazioni piuttosto
complesse.
Sa cogliere elementi distintivi e specificità e
rielabora in modo autonomo effettuando anche
valutazioni personali.
Espone con chiarezza e senza errori; usa la lingua
in modo appropriato.
È del tutto autonomo/a nell‟uso degli strumenti.
9/10
Complete, assimilate,
ampie,
articolate .
Senza imprecisioni.
Sa cogliere relazioni (anche
interdisciplinari) con competenza,
padronanza, autonomia e ricchezza di
particolari.
Sa formulare in maniera autonoma e
argomentata giudizi e valutazioni e sa
effettuare percorsi autonomi di
conoscenza.
Sa applicare quanto appreso in situazioni nuove
in modo personale ed originale.
Sa cogliere con padronanza gli elementi di un
insieme e stabilire tra essi relazioni organizzando
in modo autonomo e innovativo le conoscenze.
Usa i vari linguaggi in modo appropriato, con
varietà e stile personale.
È del tutto autonomo/a e usa tutti gli strumenti
correttamente.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 32
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE NEL PRIMO BIENNIO
Gli insegnamenti dei bienni, aggregabili attorno a quattro assi culturali strategici, dei linguaggi,
matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale, costituiscono la base contenutistica
pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di competenze culturali che, nell‟insieme,
costituiscono la trama su cui si individuano e si definiscono quelle competenze chiave per la
cittadinanza attiva, richiamate dalla Raccomandazione europea, che devono essere raggiunte al
termine dell‟obbligo di istruzione
Nei bienni unitari, articolati e orientativi, i percorsi disciplinari, riconducibili ai quattro assi
culturali sopra richiamati, sono implementati di un valore aggiunto finalizzato a fare acquisire
all‟alunno le competenze chiave di cittadinanza. Tali competenze hanno la loro matrice nelle
conoscenze disciplinari e ne esaltano le interazioni pluridisciplinari, investono le aree della
identità, dell‟autonomia personale e della responsabilità sociale del soggetto in apprendimento e
vanno oltre gli obiettivi posti dagli insegnamenti puramente disciplinari .
L‟insegnamento per competenze presume che un soggetto, oltre ad acquisire e interiorizzare
conoscenze, sia in grado di comprenderle nei loro significati e nelle loro relazioni, di utilizzarle
come risorse personali in nuovi contesti quando occorre affrontare situazioni problematiche di vita,
di ricerca, di lavoro, anche in concorso cooperativo con altri soggetti; in tale chiave, ciascuna
materia conserva i suoi contenuti e obiettivi specifici, ma ogni docente è tenuto ad adoperarsi a
livello collegiale perché gli alunni conseguano anche le già citate (cfr. Missione della Scuola)
competenze relative:
Alla realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);
Alla cittadinanza attiva e l‟integrazione (capitale sociale);
Alla capacità di inserimento professionale (capitale umano).
A tal fine è determinante una costante azione collettiva e proattiva del consiglio di classe, tenuto a
valutare gli apprendimenti disciplinari;
certificare le competenze chiave.
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COMPETENZE
CHIAVE DESCRIZIONE
Asse Linguistico
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l‟interazione comunicativa verbale in vari contesti
leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario
utilizzare e produrre testi multimediali
Asse Matematico
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi
anche con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico
Asse
Scientifico-
tecnologico
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di
complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall‟esperienza
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse
Storico-sociale
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche geografiche e culturali
collocare l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,
della collettività e dell‟ambiente
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socioeconomico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
Cittadinanza
Costruzione del sé
Imparare ad imparare
Progettare
Relazioni con gli altri
Comunicare
- Comprendere
- Rappresentare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Rapporto con la realtà
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l‟informazione
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CRITERI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE
Le competenze chiave verranno certificate con riferimento ai tre livelli di seguito esplicitati
Livello Essenziale
C
la competenza è accertata a livello soglia. L‟alunno affronta semplici
compiti in modo relativamente autonomo e dimostrando una basilare
consapevolezza delle conoscenze e delle abilità connesse
Livello Esperto
B
la competenza è manifestata in modo esauriente; l‟alunno affronta i
compiti in modo autonomo e continuativo, con discreta
consapevolezza e padronanza delle conoscenze ed abilità connesse e
parziale integrazione dei diversi saperi
Livello Eccellente
A
l‟alunno affronta compiti impegnativi in modo autonomo, originale e
responsabile, con buona consapevolezza e padronanza delle
conoscenze e delle abilità connesse, integrando diversi saperi
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO SCOLASTICO
La valutazione rileva l‟efficacia dell‟azione didattica in relazione a tutte le attività svolte nella
scuola e si basa sui seguenti criteri:
progresso rispetto ai livelli iniziali
acquisizione delle conoscenze, delle competenze e dei linguaggi specifici delle discipline
partecipazione (motivazione allo studio e coinvolgimento dello studente nel dialogo
educativo)
impegno (lavoro autonomo, approfondimento, puntualità nel rispetto delle consegne)
metodo di studio (organizzazione, autonomia)
forme e modi di socializzazione in riferimento alle competenze di cittadinanza
risultati conseguiti in eventuali interventi di recupero e pause didattiche
capacità di recupero
adesione a progetti di natura curriculare o extracurricolare, i cui esiti siano certificabili
In occasione di prove di valutazione il docente comunica sempre allo studente il voto e le
osservazioni mirate, tempestivamente per le verifiche orali e, di norma, entro i termini previsti dal
Regolamento di Istituto per le verifiche scritte e/o pratico-applicative.
MOMENTI VALUTATIVI
Da aggiornare
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TRASPARENZA DEL PROCESSO VALUTATIVO
Gli insegnanti annotano nel registro elettronico le prove di verifica ed i risultati di profitto dei
singoli alunni.
Le famiglie e gli stessi alunni, previa acquisizione di specifica password nominativa rilasciata
secondo precise modalità dalla segreteria scolastica, possono accedere al registro informatico in
qualsiasi momento verificando in tempo reale tanto le attività didattiche in corso quanto i risultati
di profitto conseguiti dal singolo soggetto.
A metà secondo quadrimestre la scuola produce e rende disponibile alle famiglie il pagellino
riportante la media dei voti di profitto in ciascuna disciplina, in formato digitale o, su richiesta
e/o in casi eccezionali, in formato cartaceo da ritirare c/o la segreteria
VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE E NORMATIVO
Riferimenti normativi:
DPR 249/1998 e successive modifiche: Statuto delle Studentesse e degli Studenti;
DPR 122/2009: Regolamento per la valutazione degli alunni.
La valutazione della condotta, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, prevede l'utilizzo
dell‟intera scala decimale ed il voto viene definito con riferimento agli indicatori di seguito
indicati:
frequenza;
rispetto delle consegne di lavoro;
partecipazione all‟attività didattica;
comportamento con compagni e docenti;
utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola;
rispetto delle norme di sicurezza;
rispetto dei beni pubblici e privati;
impegno eventuale nei compiti di rappresentanza;
impegno eventuale nell‟organizzazione di attività extracurricolari.
Il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente nella stessa misura dei
voti conseguiti nelle diverse discipline; nel triennio ha dunque rilievo anche nella determinazione
dei crediti scolastici.
Se inferiore a sei decimi, il voto determina la non ammissione al successivo anno di corso e
all'esame conclusivo del ciclo.
Sulla base di questi riferimenti si definisce la seguente griglia di corrispondenza, precisando che
l‟attribuzione del voto non richiede che siano rispettati tutti i descrittori.
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NOTA
Art. 7. DPR 122/2009
Valutazione del comportamento
1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo
grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza
civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri
doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole
che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si
ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e
successive modificazioni.
2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio
o finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente
irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire
laresponsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei
comportamenti:
a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24
giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni;
b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con
riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio
intermedio e finale.
4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse
finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell'offerta
formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi,
alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni,
tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di
corresponsabilità di cui all'articolo 5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del
territorio. In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che
manifestino la propria opinione come previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica
italiana.
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GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
INDICATORI VOTO
frequenza regolare;
rispetto delle consegne di lavoro;
partecipazione propositiva e/o motivata all‟attività didattica;
comportamento collaborativo con compagni e docenti;
cura nell‟utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola;
impegno eventuale nei compiti di rappresentanza;
impegno eventuale nell‟organizzazione di attività extracurricolari
10
frequenza regolare;
rispetto delle consegne di lavoro;
partecipazione motivata e corretta all‟attività didattica;
comportamento corretto con compagni e docenti;
cura nell‟utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola
9
frequenza sostanzialmente regolare;
sostanziale rispetto delle consegne di lavoro;
partecipazione corretta all‟attività didattica;
comportamento corretto con compagni e docenti;
rispettoso utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola
8
frequenza con irregolarità;
saltuario mancato rispetto delle consegne di lavoro;
disturbo dell‟attività didattica, curricolare o extracurricolare;
comportamento talvolta non corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del
personale non
docente e/o del dirigente scolastico;
danni dolosi o colposi non gravi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola;
infrazioni disciplinari che comportano ammonizione sul registro di classe
7
frequenza con rilevanti irregolarità;
reiterato mancato rispetto delle consegne di lavoro;
reiterato disturbo dell‟attività didattica, curricolare o extracurricolare;
reiterato comportamento non corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del
personale non
docente e/o del Dirigente scolastico;
danni dolosi o colposi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola
6
gravi violazioni del rispetto della dignità personale nei confronti dei compagni e/o degli
insegnanti e/o del
personale non docente e/o del Dirigente scolastico;
gravi danni dolosi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola;
frequenza gravemente irregolare in assenza di documentate cause di forza maggiore;
nessun rispetto delle consegne di lavoro;
impegno, interesse e partecipazione assenti o quasi assenti in tutte o quasi tutte le discipline
5
Eventuali sanzioni di sospensione concorreranno alla determinazione del voto di condotta in
proporzione all‟infrazione commessa.
Per l‟attribuzione del 5 in condotta è sempre necessario che lo studente sia già stato sanzionato
con allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni e che
successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal
sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili cambiamenti nel comportamento.
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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Riferimento normativo: D.P.R. 249/98 integrato con D.P.R. 235/07
Le modifiche e le innovazioni introdotte dal DPR 235/07, riguardano:
- Le “mancanze disciplinari”
- Le sanzioni applicabili
- Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni
- Le impugnazioni delle sanzioni
Pertanto, in osservanza all‟obbligo alle singole istituzioni scolastiche di adeguare i regolamenti
interni alle nuove richieste normative, l‟ISIS A. VEGNI ha integrato il proprio Regolamento di
Istituto con il Regolamento di disciplina comprensivo della Tabella sanzioni e provvedimenti
disciplinari.
Il Regolamento di disciplina individua:
1. Le mancanze disciplinari, cioè i doveri e/o i divieti di comportamento che devono essere
tenuti dagli studenti.
2. Le sanzioni da correlarsi alle relative mancanze.
3. Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni.
4. La procedura di irrogazione della sanzione.
5. Il Patto Educativo di Corresponsabilità
IMPUGNAZIONE DELLE SANZIONI E ORGANO DI GARANZIA
Riferimento normativo: D.P.R. 249/98 integrato con D.P.R. 235/07
Ai sensi dall‟art. 2 del DPR 235/07 che cosi recita: “contro le sanzioni disciplinari è ammesso
ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro
irrogazione, ad un apposito Organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai
regolamenti delle singole istituzioni…… che decide nel termine di 10 giorni………”
Pertanto, contro le sanzioni disciplinari, è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse
(genitori, studenti) entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione all‟Organo di
garanzia dell‟Istituto che è tenuto a decidere entro 10 giorni.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO
Per recuperare le carenze degli alunni rilevate durante i Consigli di Classe del mese di novembre,
su richiesta degli insegnanti sono predisposte attività di recupero fin dal primo quadrimestre; tali
attività, compatibilmente alle risorse finanziarie disponibili, sono erogate in forma di sportelli e/o
corsi di recupero. Quando si svolgono in orario non curricolare, la frequenza è obbligatoria e le
eventuali assenze devono essere giustificate. Gli interventi di recupero possono avvenire anche per
classi parallele, costituendo gruppi con carenze formative omogenee. Le azioni di recupero
verranno organizzate a seconda delle esigenze riscontrate dai singoli Consigli di Classe.
Le discipline per le quali il Consiglio di classe delibera la sospensione del giudizio negli scrutini
finali del mese di giugno, dovranno essere recuperate entro e non oltre il 31 agosto e comunque
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 39
prima dell‟inizio delle lezioni dell‟anno scolastico successivo, pena la non ammissione alla classe
successiva.
Al fine di favorire il superamento delle prove, la scuola attiva corsi di recupero nei mesi estivi; le
famiglie che non intendono usufruire dei corsi di recupero possono presentare liberatoria sul
modulo predisposto dall‟ufficio didattica; la verifica finale viene predisposta dal docente titolare
delle discipline dopo aver acquisito ogni utile elemento di giudizio da parte del docente che ha
tenuto i corsi, mentre è di competenza del Consiglio di Classe formulare il giudizio definitivo
sull‟ammissione alla classe successiva.
CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA IN SEDE DI SCRUTINIO
FINALE
1. il consiglio di classe ha autonomia nel valutare i singoli casi di alunni che presentino
insufficienze;
2. il consiglio di classe è la sede più idonea per tener conto della possibilità che lo stesso alunno ha
di raggiungere gli obiettivi minimi delle discipline con debito;
3. nello scrutinio finale saranno presi in considerazione:
partecipazione, impegno, interesse, adesione a progetti con ricaduta curriculare, ecc.
miglioramenti registrati nel corso dell‟anno
valutazioni del 1° periodo
valutazioni interperiodali (metà 2° periodo)
valutazioni del 2° periodo
Premesso che sono considerate gravi le insufficienze minori o uguali a 4/10 i consigli di classe, al
fine di rendere omogenea la valutazione degli alunni iscritti ai diversi indirizzi dei corsi di studio,
applicano i seguenti criteri di massima.
1. Non ammissione alla classe successiva:
a. per tutte le classi ITAS, per le I e III classi IPSSAR: nel caso in cui si abbiano
insufficienze in 4 o più materie;
b. per le II e IV classi IPSSAR: nel caso in cui si abbiano insufficienze in 3 o più
materie.
Nei casi non previsti dalla casistica sopra individuata, il Consiglio di classe adotta le
deliberazioni che ritiene più congrue al caso specifico.
2. Sono da considerare elementi a favore della promozione:
possibilità di frequentare con profitto l‟anno scolastico successivo
crescita nelle valutazioni nel corso dell‟anno scolastico
interesse e costanza nell‟impegno
3. Sono da considerare elementi per la non promozione:
impossibilità di frequentare con profitto l‟anno scolastico successivo
assenze e ritardi reiterati
incostanza e disinteresse
debito reiterato, in particolare nelle stesse discipline
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 40
DEROGHE
Riferimenti normativi: art.14 del D.P.R. 122/2009 (obbligo per tutti gli studenti della Secondaria
di Secondo Grado ad avere almeno i tre quarti delle presenze per la validità dell‟ anno
scolastico)(*)
; Circolare MIUR n° 20/2011.
Finalità della normativa è quello di incentivare gli studenti al massimo impegno di presenza a
Scuola riducendo la possibilità di derogare alla norma solo su questioni comunque valutabili. Il
conto deve essere effettuato non sui giorni ma sul monte ore annuale.
Le Deroghe per casi eccezionali sono specifica competenza del Collegio dei docenti. La deroga può
comunque essere applicata solo in presenza di alunni valutabili. Le famiglie inoltre devono essere
informate in merito alle assenze dei figli. La Circolare riporta una casistica indicativa da
considerare ai fini della deroga:
gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
terapie e cure programmate;
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
CONI;
adesione a confessioni religiose per le quali sussistono intese che considerano il sabato
giorno libero.
SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
Per evitare agli alunni una eccessiva concentrazione dei carichi di lavoro nei mesi estivi e per
sollecitare ad uno studio sistematico durante il periodo scolastico, in seguito ai criteri esposti in
precedenza il Collegio docenti ha espresso l’orientamento a ritenere possibile la sospensione del
giudizi:
– al massimo per tre discipline per tutte le classi ITAS e per le I e III classi IPSSAR;
– al massimo per due discipline per le II e IV classi IPSSAR,
riservandosi di deliberare nel merito in occasione dell‟ultima riunione antecedente gli scrutini di
fine anno scolastico.
Entro il 31 agosto, e comunque non oltre l‟inizio dell‟anno scolastico, gli studenti saranno ammessi
alla classe successiva solo dopo aver superato la fase di sospensione del giudizio con esito positivo,
ovvero essere stati promossi.
In ogni caso la scuola comunica alla famiglia le eventuali insufficienze sanate a giugno per voto
di Consiglio.
(*)
DPR 122/2009 – art. 14 comma 7.
A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini
dellavalidità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione
finale di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le
istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo,
motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga e' prevista per assenze documentate e continuative, a
condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere
alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o
all'esame finale di ciclo.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 41
VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
La misurazione del recupero delle insufficienze che hanno determinato la sospensione del giudizio
avviene attraverso prove scritte e/o orali concordate in maniera omogenea in sede di Dipartimento,
anche diversificate tra gli studenti in relazione alla specificità delle carenze.
Nella determinazione della ammissione/non ammissione il Consiglio di classe tiene conto della
situazione dello scrutinio di giugno per quanto riguarda il quadro complessivo.
Nella determinazione del voto finale da attribuire allo studente nella/e discipline oggetto di
recupero si tiene conto:
della misurazione della prova di recupero
del quadro delle misurazioni nel corso dell‟anno scolastico
del quadro generale emergente dallo scrutinio di giugno
Il voto finale, pertanto, esprimendo un giudizio complessivo sull‟apprendimento disciplinare, potrà
essere diverso dalla misurazione della prova.
In sede di decisione sulla sospensione il Consiglio attribuisce, per le classi terze e quarte il credito
scolastico in caso di ammissione alla classe successiva.
In particolare in sede di verifica della sospensione, il Consiglio di classe si orienterà per:
la promozione: se le valutazioni nelle prove di accertamento sono positive in tutte le discipline
con debito;
la promozione: qualora si registri un significativo miglioramento nei livelli complessivi di
apprendimento;
valuterà secondo criteri di coerenza i casi non riconducibili alla casistica sopra indicata, con
specifica attenzione alle situazioni particolari.
In ogni caso per il giudizio di promozione è essenziale che il Consiglio valuti positivamente la
possibilità di frequenza dell’ anno successivo.
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OFFERTA FORMATIVA
INDIRIZZI DI STUDIO E PROFILI PROFESSIONALI
L'Istituto di Istruzione Superiore Statale "Angelo Vegni" offre tre indirizzi di studio e, per gli iscritti
all‟Istituto Professionale per i “Servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità alberghiera”, la
possibilità di conseguire una qualifica professionale al termine di un percorso di studi di durata
triennale (IeFP)
ISTITUTO TECNICO AD INDIRIZZO" AGRARIA, AGROALIMENTARE E
AGROINDUSTRIA" suddiviso in tre articolazioni
Produzioni e Trasformazioni
Gestione dell'ambiente e Territorio
Viticoltura ed Enologia:
– per questo indirizzo è attivato un sesto anno opzionale per i conseguimento della
specializzazione in Enotecnico
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO
SVILUPPO RURALE"
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E
L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA" suddiviso in tre articolazioni
Enogastronomia:
– con possibilità di scelta dell‟ Opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”
Servizi di sala e vendita
Accoglienza turistica
PROGETTO ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP)
Grazie al PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) dal 2011/2012, per tutti gli alunni
iscritti all‟ Istituto Professionale per i "Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera",
tramite accordi con la Regione e la Provincia esiste l‟opportunità di accedere alla qualifica sopra
citata. Questo percorso formativo comporta la scelta, espressa al primo anno di iscrizione, di una
delle tre articolazioni professionali attivate con la possibilità di conseguire, al termine del triennio,
la corrispondente qualifica prescelta. Il percorso formativo in argomento, oltre riconoscere agli
alunni la facoltà di poter usufruire di 2 ore settimanali aggiuntive di approfondimento nella
materia di specializzazione prescelta, prevede un incremento delle ore di stage per il 1° e il 2°
anno.
CORSI SERALI IPSSAR
DA Aggiornare.
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CURRICULA DI ISTITUTO
ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO AGRARIA,
AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA
Inclinazioni/Capacita’ consigliate in ingresso:
attenzione per la natura, l‟ambiente, il mondo animale e vegetale;
interesse per l‟agricoltura, il patrimonio zootecnico e forestale;
interesse per i settori agroalimentare e agroindustriale.
ARTICOLAZIONE DEL CORSO
Il corso è articolato in primo biennio, secondo biennio, quinto anno.
PRIMO BIENNIO
Classi 1^ e 2^
Viene curata la formazione nelle discipline di base,
propedeutiche alle materie professionalizzanti. Viene valorizzato
l‟insegnamento laboratoriale, in particolare nelle discipline
tecnico-scientifiche. Al termine del secondo anno si assolve
l‟obbligo di istruzione (rilascio certificato di competenze).
SECONDO BIENNIO
Classi 3^ e 4^
Una volta scelta l‟articolazione del corso di studi, vengono
affrontate le discipline che caratterizzano l‟indirizzo; al crescere
delle competenze professionali, si accompagna l‟interazione tra
competenze teoriche e pratiche, anche mediante l‟alternanza
scuola-lavoro con l‟Azienda agraria dell‟Istituto e le realtà del
territorio
MONOENNIO
Classi 5^
è il momento del confronto critico delle conoscenze acquisite,
mediante l‟approfondimento nelle discipline caratterizzanti e la
prosecuzione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro e
stages formativi. Viene curato l‟orientamento degli allievi sia in
direzione del mondo del lavoro che della prosecuzione degli
studi in corsi post-diploma e universitari
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 44
ARTICOLAZIONI DI STUDIO
Sono tre; gli studenti, in terza classe, scelgono una delle tre articolazioni.
Le competenze generali del Perito agrario rimangono quelle di una solida tradizione, aggiornate
con le esigenze professionali e produttive della contemporaneità: gestione del territorio agro-
forestale; produzione e trasformazione dei prodotti agricoli; tutela dell‟ambiente e del paesaggio.
Indicazioni generali sulle tre articolazioni
Istituto Tecnico – Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
Articolazioni di studio Descrizione sintetica
Produzione e Trasformazioni
Vengono approfondite le problematiche collegate
all‟organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle
trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti,
all‟utilizzazione delle biotecnologie.
Gestione dell’ambiente e del
territorio
Vengono approfondite le problematiche della conservazione e
tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle
operazioni di estimo e al genio rurale.
Viticoltura ed Enologia
Vengono approfondite le problematiche collegate
all‟organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle
trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti,
all‟utilizzazione delle biotecnologie.
Opzione specializzazione in Enotecnico (6° anno)
Vengono acquisite competenze specifiche relative al settore
vitivinicolo a livello nazionale e locale, con particolare
riferimento all‟organizzazione della filiera sotto gli aspetti
normativi, metodologici, tecnologici, economici e commerciali
TITOLO DI STUDIO RILASCIATO
PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e
Agroindustria.
PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e
Agroindustria specializzato in enotecnico
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PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico –
Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria QUADRO ORARIO 1° biennio
2 ° biennio 5 ° anno
Classi 1° e 2° ore settimanali 32 secondo biennio e quinto anno
costituiscono un percorso formativo
unitario
Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe
1^
Classe
2^
Classe
3^
Classe
4^
Classe
5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2 - - -
Scienze integrate ( Scienze della terra e Biologia) 2 2 - - -
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate ( Fisica ) 1+ 1 lab 3 3
Scienze integrate ( Chimica ) 1+ 1 lab 3 3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1 + 1 3 3
Tecnologie informatiche 2 3 -
Scienze e tecnologie applicate - 3
COMUNI
Complementi di matematica
1 1
Produzioni animali 3 3 2
PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI
Produzioni vegetali
5 4 4
Trasformazione dei prodotti 2 3 3
Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 3
Genio rurale 3 2 -
Biotecnologie agrarie - 2 3
Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2
GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
Produzioni vegetali
5 4 4
Trasformazione dei prodotti 2 2 2
Genio rurale 2 2 2
Economia, estimo, marketing e legislazione 2 3 3
Gestione dell'ambiente e del territorio - - 4
Biotecnologie agrarie 2 2 -
VITICOLTURA ED ENOLOGIA
Produzioni vegetali
5 4 -
Viticoltura e difesa della vite - - 4
Trasformazione dei prodotti 2 2 -
Enologia - - 4
Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 2
Genio rurale 3 2 -
Biotecnologie agrarie - 3 -
Biotecnologie vitivinicole - - 3
Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2
Totale ore settimanali per classe 32 32 32 32 32
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 46
PROFILO PROFESSIONALE DEL PERITO AGRARIO
La Riforma dell‟Istruzione Secondaria Superiore mantiene intatta la propria specificità per
l‟Istituto Tecnico Agrario, quale istituzione educativa per la formazione di tecnici qualificati nel
settore agrario, agroalimentare e agroindustriale; questa formazione costituisce un‟ottima base
anche per la prosecuzione degli studi universitari, con particolare riguardo all‟area tecnico-
scientifica.
Il Diplomato in questo indirizzo ha competenze nel campo dell‟organizzazione e della gestione
delle attività produttive, di trasformazione e valorizzazione tipiche del settore, con attenzione alla
qualità dei prodotti ed al rispetto dell‟ambiente; interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione
del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e
paesaggistici.
Competenze generali del perito agrario – tecnico del settore tecnologico – indirizzo agraria,
agroalimentare e agroindustria.
Il perito agrario è in grado di:
collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,
applicando i risultati delle ricerche più avanzate;
controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;
individuare esigenze locali per il miglioramento dell‟ambiente mediante controlli con
opportuni indicatori
intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche a sostegno degli
insediamenti e della vita rurale;
intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e
biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto
smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;
controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti
contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di
convenienza; esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;
effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione;
interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;
rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di
rischio;
collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti
agrari ed agroindustriali;
collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e
tracciabilità.
Ciascuna delle articolazioni di studi poi, come evidenziato nella tabella successiva, offre
l’opportunità di acquisire competenze specifiche, caratteristiche del settore di riferimento.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 47
PROFILI PROFESSIONALI CORRISPONDENTI ALLE DIVERSE ARTICOLAZIONI DI
STUDIO DELL’INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA
Articolazione di studio
PRODUZIONI E
TRASFORMAZIONI Competenze specifiche
Articolazione di studio
GESTIONE
DELL’AMBIENTE
E DEL TERRITORIO
Competenze specifiche
Articolazione di studio
VITICOLTURA ED
ENOLOGIA
Competenze specifiche
In aggiunta alle competenze
generali, il diplomato in questa
Articolazione di studio:
- organizza e gestisce le
attività produttive nei
settori vegetale ed animale;
- cura il miglioramento dei
prodotti e delle tecniche di
trasformazione;
- valorizza i prodotti
agricoli, con attenzione
alla trasparenza e
tracciabilità dei processi e
dei prodotti;
- opera nella trasformazione
dei prodotti, attraverso
processi tecnologici e
biotecnologici per ottenere
qualità ed economicità dei
risultati;
- ha competenze specifiche
nell‟intera filiera dei
settori viti-vinicolo,
olivicolo-oleario e orticolo-
industriale;
- possiede conoscenze e
competenze nel settore
zootecnico, con riferimento
particolare alle razze
bovine, suine ed ovi-
caprine.
In aggiunta alle competenze
generali, il diplomato in questa
Articolazione di studio:
- conosce gli aspetti e le
caratteristiche
fondamentali del proprio
territorio ed ha competenze
in attività di gestione delle
aree rurali in funzione
della loro valorizzazione;
- utilizza strumenti e
tecnologie innovativi
finalizzati alla conoscenza,
gestione, valorizzazione del
territorio;
- conosce i principali
strumenti normativi
finalizzati ad una corretta
pianificazione delle aree
agricole, con particolare
riguardo ai regimi
vincolistici ed alla tutela
delle aree protette;
- ha competenze specifiche
nella progettazione,
allestimento, manutenzione
di parchi, giardini, aree
verdi in ambito urbano e
rurale; al recupero
ambientale delle aree
degradate.
In aggiunta alle competenze
generali, il diplomato in questa
Articolazione di studio:
- ha competenze e
conoscenze nell‟intera
filiera del settore
vitivinicolo;
- sa operare nel settore della
trasformazione,
valorizzazione, tutela delle
produzioni enologiche;
- ha competenze specifiche
nella tutela e
valorizzazione del
patrimonio viticolo locale;
- opera per valorizzare le
produzioni enologiche
locali, garantendone la
qualità e tracciabilità.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 48
PeritoAgrario – Tecnico del Settore
Tecnologico – Indirizzo Agraria,
Agroalimentare e Agroindustria
Specializzazione enotecnico QUADRO ORARIO
1° biennio
2 ° biennio 5 ° anno 6° anno
Classi 1° e 2° ore settimanali 32 secondo biennio e quinto anno
costituiscono un percorso formativo
unitario
Anno di
specializ-
zazione
Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe
1^
Classe
2^
Classe
3^
Classe
4^
Classe
5^
Classe
6^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 -
Lingua inglese 3 3 3 3 3 3
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2 -
Matematica 4 4 3 3 3 -
Diritto ed economia 2 2 - - - -
Scienze integrate ( Scienze della terra e Biologia) 2 2 - - - -
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 -
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 -
Scienze integrate ( Fisica ) 1+ 1 lab 3 3
Scienze integrate ( Chimica ) 1+ 1 lab 3 3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1 + 1 3 3
Tecnologie informatiche 2 3
Scienze e tecnologie applicate 3
COMUNI
Complementi di matematica
1 1 - -
Produzioni animali 3 3 2 -
VITICOLTURA ED ENOLOGIA
Produzioni vegetali
5 4 - -
Viticoltura e difesa della vite 4 -
Trasformazione dei prodotti 2 2 - -
Enologia 4 -
Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 2 -
Genio rurale 3 2 - -
Biotecnologie agrarie - 3 - -
Biotecnologie vitivinicole - - 3 -
Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2 -
Applicazioni informatiche
2
Economia, marketing e legislazione 3
Viticoltura 4
Enologia 6
Chimica enologica e analisi chimiche 6
Microbiologia enologica 3
Meccanica e costruzioni enologiche 3
Storia della vitivinicoltura e dei paesaggi viticoli 2
Totale ore settimanali per classe 32 32 32 32 32 32
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PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO NELL’INDIRIZZO AGRARIA,
AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA CON SPECIALIZZAZIONE IN ENOTECNICO
Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria con specializzazione in Enotecnico di
cui all‟art.8 del D.P.R. n 88 del 15 marzo 2010 possiede specifiche competenze relative al settore
viti-vinicolo.
In aggiunta alle competenze caratteristiche dell‟articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA, a
conclusione del percorso l‟Enotecnico consegue i risultati di apprendimento di seguito espressi in
termini di competenze:
Organizzare attività produttive vitivinicole ecocompatibili
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e
assicurando tracciabilità e sicurezza.
Interpretare e soddisfare le esigenze del settore della produzione vitivinicola con particolare
riferimento alle problematiche del territorio.
Applicare le norme previste dalla legislazione vitivinicola nazionale e comunitaria anche in
materia di sicurezza alimentare.
Utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e controlli sul prodotto.
Monitorare e gestire il processo di vinificazione in tutte le sue fasi con particolare riguardo
all‟introduzione di tecnologie innovative.
Elaborare valutazioni economiche dei processi di produzione e trasformazione.
Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti della filiera vitivinicola
collegati alle caratteristiche territoriali.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
La scuola organizza nelle classi 3^, 4^ e 5^ esperienze di alternanza scuola-lavoro:
nell‟Azienda agraria dell‟Istituto “Vegni” (oltre 120 ha di terreni a varia coltura, con
produzioni pregiate di olio e vino)
in qualificate aziende e Comuni della Valdichiana senese ed aretina e dell‟Alta Umbria.
Tali attività sono organizzate in un progetto complessivo che abbraccia il secondo biennio (classi
3^ e 4^) e l‟ultimo anno (classi 5^), in modo da coprire l‟obbligo di 198 ore previste dalle linee
guida della Regione Toscana sull‟Alternanza. Nell‟ambito del progetto generale, verrà poi previsto
e articolato il progetto per le classi terze, quarte e quinte con la seguente individuazione di
argomenti e ripartizione oraria.
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CLASSE ARGOMENTI INDIVIDUATI
RIPARTIZIONE
ORARIA
PREVENTIVATA
TERZA DA Aggiornare DA Aggiornare
QUARTA DA Aggiornare DA Aggiornare
QUINTA DA Aggiornare DA Aggiornare
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 51
OPPORTUNITA’ AL TERMINE DEL CORSO DI STUDI
Diploma di Perito Agrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare
e Agroindustria
Inserimento nel mondo del lavoro. Prosecuzione nei percorsi universitari
Impiego in aziende agricole, consorzi,
associazioni di produttori, studi professionali,
enti pubblici per le seguenti attività
direzione, amministrazione e gestione di
aziende agrarie e zootecniche;
progettazione e direzione di opere di
miglioramento fondiario;
misura, stima e divisione di fondi rustici;
lavori catastali, cartografici e topografici di
miglioramento;
valutazione dei danni alle colture;
progettazione e direzione di parchi e giardini;
assistenza tecnica a produttori agricoli singoli e
associati;
gestione, organizzazione, consulenza in
aziende, enti e consorzi vitivinicoli;
attività di insegnamento tecnico-pratico nelle
scuole superiori.
preparazione generale per i corsi universitari di
carattere scientifico (Chimica, Scienze Naturali,
Farmacia, Scienze Infermieristiche,
Fisioterapia, Dietistica, Medicina e Chirurgia)
ed economico (Economia ambientale, Economia
delle piccole e medie imprese);
preparazione specifica e privilegiata per i corsi
di laurea direttamente legati al Corso di Studi
della Secondaria Superiore: Agraria, Scienze
Forestali; Veterinaria, Scienze delle Produzioni
Animali, Enologia, Scienze degli Alimenti.
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ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER
L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE.
INCLINAZIONI/CAPACITA’ CONSIGLIATE IN INGRESSO
interesse per la natura, l‟ambiente, il patrimonio animale e vegetale;
interesse per il mantenimento e lo sviluppo delle risorse zootecniche, agricole e forestali;
attitudine per le attività lavorative e organizzative di carattere pratico.
ARTICOLAZIONE CORSO
Il corso di studi è articolato, secondo il nuovo ordinamento, in 5 cinque anni: due bienni e un
quinto anno.
PRIMO BIENNIO
Classi 1^ e 2^
È finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze
relativi agli assi culturali dell‟obbligo di istruzione. Le discipline
dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente, si fondano
su metodologie di laboratorio per favorire l'acquisizione di
strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a
reali situazioni di lavoro.
SECONDO BIENNIO
Classi 3^ e 4^
È articolato in due distinte annualità al fine di consentire un
raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale.
Al terzo anno è prevista la qualifica, sulla base dell‟intesa Stato-
Regioni, di “Operatore Agricolo”. Le discipline dell'area di
indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far
raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata
competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento
diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel
sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei
percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso
agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in
materia.
MONOENNIO
Classi 5^
È finalizzato al conseguimento della maturità, con l‟acquisizione
delle competenze per la pratica professionale e l‟inserimento nel
mondo del lavoro, oppure per l‟orientamento per gli studi
universitari.
TITOLI RILASCIATI
Al quinto anno: „Tecnico dei servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale’.
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Diploma di Tecnico dei servizi per
l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale
QUADRO ORARIO 1° Biennio 2° Biennio 5° Anno
Classi 1° e 2° ore settimanali 32
Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe
1^
Classe
2^
Classe
3^
Classe
4^
Classe
5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2 - - -
Scienze integrate ( Scienze della
Terra e Biologia) 2 2 - - -
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
RC o attività alternativa 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica) 2 (1) 2 (1)
Scienze Integrate ( Chimica) 2(1) 2 (1)
Tecnologie dell‟informazione e della
comunicazione 2 2
Ecologia e Pedologia 3 3
Laboratori Tecnologici ed
esercitazioni 3 3
Biologia applicata
3 - -
Chimica applicata e processi di
trasformazione 3 2 -
Tecniche di allevamento vegetale e
animale 2 3 -
Agronomia territoriale ed ecosistemi
forestali 5 2 2
Economia agraria e dello sviluppo
territoriale 4 5 6
Valorizzazione delle attività
produttive e legislazione di settore - 5 6
Sociologia rurale e storia
dell‟agricoltura - - 3
Totale ore settimanali per classe 32 32 32 32 32
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Nell‟ultimo biennio sono previste attività di alternanza scuola-lavoro con le Aziende che operano
nel territorio per permettere agli studenti di intervenire direttamente all‟interno dei processi
produttivi.
PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO TECNICO DEI SERVIZI
PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
Il Diplomato Tecnico dei Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale è in grado di:
progettare e realizzare interventi sul verde pubblico e privato
lavorare come tecnico specializzato in aziende pubbliche e private ad indirizzo agricolo,
forestale e vivaistico;
collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali;
controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;
individuare esigenze locali per il miglioramento dell‟ambiente mediante controlli con
opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche;
controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività;
rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di
rischio;
collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e
tracciabilità.
OPPORTUNITA’ AL TERMINE DEL CORSO DI STUDI
Il Diploma di Maturità Professionale nell‟indirizzo “Servizi per l‟Agricoltura e lo Sviluppo rurale”
offre le seguenti opportunità
Inserimento nel mondo del lavoro. Prosecuzione nei percorsi di studio
conseguire una valida preparazione nel
settore agro-forestale,
lavorare come tecnico specializzato in
aziende pubbliche e private ad indirizzo
agricolo, forestale, vivaistico;
progettare, realizzare e fare interventi di
manutenzione nel verde pubblico e privato;
ottenere l‟iscrizione all‟albo professionale
degli Agrotecnici e di esercitare, di
conseguenza, la libera professione
di proseguire gli studi in ambito
universitario, con preferenza per i corsi di
laurea attinenti al settore agricolo e
forestale;
ottenere una soddisfacente preparazione per
la partecipazione a corsi post-qualifica
brevi o biennali.
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OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI
SERVIZI – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ
ALBERGHIERA
INCLINAZIONI/CAPACITA’ CONSIGLIATE IN INGRESSO:
Capacità di relazionarsi con il pubblico
Capacità di eseguire gli ordini impartiti da un superiore, e spirito del lavoro di gruppo.
Passione per il mondo lavorativo del settore turistico o ristorativo
ARTICOLAZIONE CORSO
Il corso è articolato in 5 anni: due bienni e un quinto anno
PRIMO BIENNIO
Classi 1^ e 2^
Le discipline dell‟area di indirizzo si basano principalmente su
attività di laboratorio per favorire l‟acquisizione di strumenti e
di procedure riferibili a concrete situazioni di lavoro
SECONDO BIENNIO
Classi 3^ e 4^
I concetti e i fondamentali strumenti delle discipline di indirizzo
favoriranno la comprensione della realtà lavorativa e
l‟operatività nella filiera. All‟inizio del secondo biennio gli
allievi scelgono una delle tre articolazioni di studio:
1) Enogastronomia;
2) Servizi di Sala e vendita;
3) Accoglienza turistica.
MONOENNIO
Classi 5^
Allo studente sarà permesso il raggiungimento di un‟adeguata
competenza professionale idonea sia all‟inserimento nel mondo
del lavoro sia al proseguimento degli studi.
TITOLO DI STUDIO RILASCIATO
Tecnico dei servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità alberghiera
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 56
TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ
ALBERGHIERA
QUADRO ORARIO ATTIVITÀ E
INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
NELL‟AREA DI INDIRIZZO 1°
biennio
2 °
biennio
5 °
anno
Classi 1° e 2° ore settimanali 32
secondo biennio e quinto anno
costituiscono un percorso
formativo unitario
Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe
1^
Classe
2^
Classe
3^
Classe
4^
Classe
5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2 - - -
Scienze integrate ( Scienze della terra e
Biologia)
2 2 - - -
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3
Scienze integrate ( Fisica ) 2 -
Scienze integrate ( Chimica ) 2
Scienze degli alimenti 2 2
Lab serv, enogastr. Settore cucina 2 2
Lab serv, enogastr. Settore sala e vendita 2 2
Lab serv, di servizi di accoglienza
turistisca
2 2
ENOGASTRONOMIA
Scienza e cultura dell'alimentazione
4 3 3
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
4 5 5
Laboratorio dei servizi enogastronomici-
settore cucina
6 4 4
Laboratorio dei servizi enogastronomici-
settore sala e vendita
2 2
SERVIZI DI SALA E VENDITA
Scienza e cultura dell'alimentazione
4 3 3
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
4 5 5
Laboratorio dei servizi enogastronomici-
settore cucina
2 2
Laboratorio dei servizi enogastronomici-
settore sala e vendita
6 4 4
ACCOGLIENZA TURISTICA
Scienza e cultura dell'alimentazione
4 2 2
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
4 6 6
Tecniche di comunicazione 2 2
Laboratorio di servizi di accoglienza
turistica
6 4 4
TOTALE ORE SETTIMANALI PER CLASSE 32 32 32 32 32
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 57
PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO IN “SERVIZI PER
L’ENOGASTRONOMIAE L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA”
Il crescente sviluppo del settore turistico nel nostro territorio offre ottime opportunità di lavoro
specializzato. Il professionale alberghiero risponde a questa richiesta formando personale
specializzato e di alto profilo destinato a ricoprire ruoli specifici in tale ambito. Il Diplomato di
istruzione professionale nell‟indirizzo Servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità alberghiera ha
specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell‟enogastronomia e
dell‟ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei
servizi.
COMPETENZE GENERALI
Il Diplomato è in grado di:
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l‟organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane;
applicare le norme attinenti la conduzione dell‟esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e
finalizzate all‟ottimizzazione della qualità del servizio;
comunicare in almeno due lingue straniere;
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici;
curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse
ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
Ciascuna delle tre articolazioni di studio poi, come evidenziato nella tabella successiva, offre
l’opportunità di acquisire competenze specifiche, caratteristiche del settore di riferimento.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
In tutte le articolazioni di studio gli alunni, al fine di consolidare già in corso d‟opera le
competenze acquisite, oltre alle esercitazioni curriculari ordinarie svolgono, nel corso dell‟anno
scolastico, anche attività laboratoriali all'esterno dell' istituzione scolastica. Tali attività definite
"esercitazioni speciali" consistono in partecipazione a manifestazioni ed eventi nel territorio svolte
anche in orario extra-scolastico.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
La scuola prevede durante la formazioni progetti di alternanza scuola lavoro con le aziende
presenti sul territorio e con collaborazioni delle associazioni di professionisti di categoria;
vengono inoltre organizzati stage nei mesi dello stop didattico.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 58
PROFILI PROFESSIONALI CORRISPONDENTI ALLE DIVERSE ARTICOLAZIONI DI
STUDIO DELL’INDIRIZZO“SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIAE L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA”
Articolazione di studio
SERVIZI DI SALA E DI VENDITA
Competenze specifiche
Articolazione di studio
ENOGASTRONOMIA
Competenze specifiche
Articolazione di studio
OSPITALITÀ E
ACCOGLIENZA
TURISTICA
Competenze specifiche
Il Diplomato è in grado di:
svolgere attività operative e
gestionali in relazione
all‟amministrazione, produzione,
organizzazione, erogazione e
vendita di prodotti e servizi
enogastronomici
interpretare lo sviluppo delle
filiere enogastronomiche per
adeguare la produzione e la
vendita in relazione alla richiesta
dei mercati e della clientela,
valorizzando i prodotti tipici.
Il Diplomato è in grado di:
- intervenire nella
valorizzazione,
produzione,
trasformazione,
conservazione e
presentazione dei
prodotti
enogastronomici;
operare nel sistema
produttivo promuovendo
le tradizioni locali
nazionali e internazionali
e individuando le nuove
tendenze
enogastronomiche.
Il Diplomato è in grado di:
intervenire nei diversi
ambiti delle attività di
ricevimento;
gestire e organizzare i
servizi in relazione alla
domanda stagionale e
alle esigenze della
clientela;
promuovere i servizi di
accoglienza
turistico/alberghiera
anche attraverso la
progettazione di
prodotti turistici che
valorizzino le risorse
del territorio.
A conclusione dei cinque anni, i Diplomati in queste due
articolazioni (Enogastronomia e Servizi di Sala e Vendita)
conseguono inoltre le seguenti competenze:
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo
organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e
gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della
clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione
alla domandadei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 59
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E
L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA" – ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA
OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”
L‟ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all‟articolazione
“Enogastronomia”.
Nell‟ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in grado di intervenire
nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi
industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell‟articolazione “Enogastronomia”,
opzione “Produzioni dolciarie artigianali e industriali”, consegue i risultati di apprendimento
descritti, di seguito specificati in termini di competenze.
Il diplomato è in grado di:
Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,
nutrizionale e gastronomico.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e
artigianali dolciarie e da forno.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni
industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza
e tracciabilità dei prodotti.
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
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TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA”
OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”
QUADRO ORARIO ATTIVITÀ E
INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
NELL‟AREA DI INDIRIZZO 1°
biennio
2 °
biennio 5 ° anno
Classi 1° e 2° ore settimanali 32
secondo biennio e quinto anno
costituiscono un percorso formativo
unitario
Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe
1^
Classe
2^
Classe
3^
Classe
4^
Classe
5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2 - - -
Scienze integrate ( Scienze della terra e
Biologia)
2 2 - - -
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Seconda lingua straniera 2 2
Scienze integrate ( Fisica ) 2 -
Scienze integrate ( Chimica ) - 2
Scienze degli alimenti 2 2
Lab serv, enogastr. Settore cucina 2 2
Lab serv, enogastr. Settore sala e vendita 2 2
Lab serv, di servizi di accoglienza
turistisca
2 2
ENOGASTRONOMIA OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”
Seconda lingua straniera
3 3 3
Scienza e cultura dell’alimentazione,
analisi e controlli microbiologici dei
prodotti alimentari
3 3 3
Diritto e tecniche amministrative 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici -
settore pasticceria 9 3 3
Analisi e controlli chimici dei prodotti
alimentari 3 2
Tecniche di organizzazione e gestione dei
processi produttivi 2 3 4
TOTALE ORE SETTIMANALI PER CLASSE 32 32 32 32 32
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PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)
L‟I.S.I.S. “A. Vegni” - Capezzine ottempera all‟accordo Stato/Regioni del 27 luglio 2011 e
all‟Accordo Stato/Regioni del 19 gennaio 2012: progettazione di percorso finalizzato
all‟acquisizione di competenze relative a figure professionali; rilascio di attestato di qualifica
Professionale istituendo i corsi di Istruzione e Formazione Professionale.
Tra gli scopi dei corsi IeFP hanno preminenza la lotta all‟abbandono scolastico prima del
raggiungimento di una certificazione spendibile e l‟incremento delle competenze acquisite, così che
gli studenti si presentino nel mercato del lavoro con maggiori possibilità di successo.
Il percorso IeFP ha attualmente durata triennale e prevede all‟interno degli studi “classici” (da
settembre a giugno) un percorso di studi integrato della durata di DA Aggiornare ore. Gli IeFP
prevedono un percorso mirato all‟acquisizione delle competenze di base (normalmente svolto nella
didattica curricolare), un percorso mirato all‟acquisizione di conoscenze e competenze tecnico-
professionali legate alle discipline normalmente teoriche, un percorso impostato
sull‟incentivazione delle ore di laboratorio improntato sulla codocenza tra insegnamenti e/o esperti
tecnico-pratici e altre discipline, svolto a scuola, la frequenza di un periodo di apprendimento in
azienda -stage- per poter accedere all‟esame di qualifica.
Sotto per maggiore comprensione presentiamo alcune specifiche.
Lezioni relative alle competenze di base riconducibili al percorso triennale IeFP sono:
- Ricevimento ore DA Aggiornare
- Sala ore DA Aggiornare
- Cucina ore DA Aggiornare
Specifiche quadri orari per classe/indirizzo in merito alle conoscenze e competenze
tecnico/professionali (per facilitare la lettura, le Classi sono segnalate con in “nomi comuni” delle
discipline di indirizzo). Le ore espresse, sono sviluppate durante il corso dell‟anno da ciascuna
disciplina.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 62
RICEVIMENTO Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione di competenze tecnico professionali
Disciplina Ricevimento
Classi Prime
Ricevimento
Classi Seconde
Ricevimento
Classi Terze
Italiano/storia
Lingua Inglese
Lingua Francese
Matematica
Scienze Alimenti
Diritto
TOTALE
SALA Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione delle competenze tecnico professionali
Disciplina Ricevimento
Classi Prime
Ricevimento
Classi Seconde
Ricevimento
Classi Terze
Italiano/storia
Lingua Inglese
Lingua Francese
Matematica
Scienze Alimenti
Diritto
TOTALE
CUCINA Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione delle competenze tecnico professionali
Disciplina Ricevimento
Classi Prime
Ricevimento
Classi Seconde
Ricevimento
Classi Terze
Italiano/storia
Lingua Inglese
Lingua Francese
Matematica
Scienze Alimenti
Diritto
TOTALE
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SPECIFICHE DEGLI ORARI DI INCREMENTO DI LABORATORIO.
Classi Prime
La scansione oraria prevista è la seguente:
- 11 ore di docenza suddivise in 1 ora di codocenza settimanale per ciascuna delle 3 discipline
per ciascuna classe. Per un totale di 77 ore per disciplina annuali.
Gli alunni delle Classi Prime usufruiscono di un approfondimento di una ora settimanale delle
discipline di indirizzo, arricchito dalla condivisione dei temi trattati, con i docenti di discipline
comunemente teoriche.
Al termine dell‟anno scolastico è prevista la ricomposizione del percorso di studi con la
realizzazione di un buffet a tema. Il tema scelto quest‟anno è “La tavola nel periodo
etrusco/romano”
Classi seconde
Lo svolgimento delle lezioni di laboratorio avviene a classi aperte. Gli studenti abbandonano
temporaneamente la Classe di appartenenza (suddivisa in sezioni A-B-C -D) e formano un nuovo
Gruppo- Classe in funzione dell‟indirizzo scelto, ovvero: Operatore ai servizi di promozione e
accoglienza – Strutture Ricettive (Ricevimento), Operatore della ristorazione - Preparazione pasti
(Cucina), Operatore della ristorazione - Servizi di sala e bar (Sala).
- 62 ore di incremento di laboratorio per ogni indirizzo, suddiviso in 3 periodi orari:
primo orientativo di 1 giorno a gennaio (prima della scelta ufficiale che sarà effettuata
dagli alunni a febbraio). Lo scopo di questo primo periodo è quello di determinare
maggiore consapevolezza nell‟indirizzo di studi che caratterizzerà il percorso della futura
vita lavorativa dell‟allievo. Attività svolta in codocenza.
secondo periodo di 6 giorni consecutivi dal tre all‟otto marzo. Con lo scopo di approfondire
le tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline
presenti in codocenza.
terzo periodo di 6 giorni consecutivi dal sette al 12 aprile. Con lo scopo di approfondire le
tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline
presenti in codocenza.
Durante l‟ultimo periodo di incentivazione di laboratorio, è prevista la ricomposizione del percorso
di studi con la realizzazione di un buffet a tema. Il tema scelto quest‟anno è “La tavola nel Medio
Evo e nel Rinascimento”
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 64
Classi Terze
- DA Aggiornare ore di incremento di laboratorio per ogni indirizzo, suddiviso in 4 periodi orari:
primo periodo di 6 giorni consecutivi dal nove al 14 dicembre. Con lo scopo di
approfondire le tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle
discipline presenti in codocenza.
secondo periodo di 6 giorni consecutivi dal DA Aggiornare. Con lo scopo di approfondire
le tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline
presenti in codocenza.
terzo periodo di 6 giorni consecutivi dal DA Aggiornare. Con lo scopo di approfondire le
tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline
presenti in codocenza.
quarto periodo di 6 giorni consecutivi dal DA Aggiornare. Con lo scopo di approfondire le
tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline
presenti in codocenza.
Durante l‟ultimo periodo di incentivazione di laboratorio, è prevista la ricomposizione del percorso
di studi con la simulazione delle prove per gli esami di qualifica.
A quanto sopra esposto, sono da aggiungere 360 ore di stage di apprendimento in azienda.
L‟adempimento dello stage sarà suddiviso in due periodi; 200 ore durante la pausa estiva tra la
Classe II e la Classe III e 160 ore durante la pausa estiva tra la Classe III e la Classe IV
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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Oltre alle attività curriculari ne vengono proposte anche altre che, strutturate in forma di Progetti
integrativi e/o di interventi di diverso genere, costituiscono un ampliamento ed un arricchimento
dell‟Offerta Formativa offrendo agli iscritti occasioni per la crescita umana, civile e professionale.
URGENZE EDUCATIVE
Particolare attenzione viene dedicata alle urgenze educativa legate al diffondersi di atteggiamenti
connessi alla legalità e, in tal senso, è prevista l‟attuazione dei seguenti interventi rivolti ai diversi
soggetti coinvolti nel processo educativo:
Alunni: Attività o percorsi sulla cittadinanza ( psicologi, volontari.....), sportello per
iniziative singola, incontri con forze dell'ordine legate alle dipendenze, incontri con
associazioni di volontariato ( Avis, croce rossa...), eventuali incontri con le comunità di
recupero;
Alunni e Docenti: Progetto Istituti alberghieri ed agrari tra agricoltura, turismo e salute
che si propone di “integrare i temi della sana alimentazione e del consumo consapevole di
alcol all‟interno della attività curricolari degli istituti coinvolti”.
Famiglie ed educatori: sportello, incontro " scuola e famiglia per un'educazione condivisa”
ATTIVITÀ PERMANENTI IN CONCORSO CON ENTI ESTERNI
ALL’ISTITUTO
“OSSERVATORIO DEI DIRITTI DELLE BAMBINE/I E DEGLI ADOLESCENTI”
L‟ISIS “A. VEGNI” – Capezzine fa parte del gruppo di lavoro per l‟ “Osservatorio dei diritti delle
bambine/i e degli adolescenti” costituito nell‟a.s. 2011/12 nel Comune di Cortona.
Dello stesso gruppo fanno parte:
– Comune di Cortona
– Comitato italiano per l‟UNICEF onlus
– Università degli Studi di Firenze
– ASL8
– Cooperativa Athena
– 1° Circolo didattico Cortona
– 2° Circolo didattico Cortona
– Scuola Media Berrettini-Pancrazi
– Istiuto Professionale “G. Severini” ( Istituto Istruzione Superiore L. Signorelli)
Attraverso l‟ “Osservatorio”, il Comune di Cortona e l‟UNICEF propongono agli istituti scolastici
di inserire nei loro P.O.F. il progetto di rilevazione dei diritti degli adolescenti.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 66
Tutte le parti concorrenti si impegnano a cogliere i punti di vista dei ragazzi, a tener conto del loro
lavoro per realizzare politiche per uno sviluppo territoriale sostenibile e per migliorare la qualità
di spazi e contesti ed accogliere istanze per la costruzione di nuove opportunità di lavoro.
Il sostegno dell‟UNICEF garantisce l‟affermazione dei diritti degli adolescenti come principio etico
permanente per la definizione di scelte e politiche attente ai bisogni dei giovani.
La nostra scuola, in questo anno di corso, ha partecipato con un progetto realizzato dalla Classe V
AR.; gli alunni hanno scelto come tema “Il mondo del lavoro” e hanno lavorato sull‟argomento a
vari livelli producendo riflessioni e materiali in diversi formati ( video, documenti).
I loro lavori sono stati presentati all‟interno di un Convegno al quale hanno partecipato, in veste
di relatori:
– il Sindaco di Cortona
– il rappresentante del Comitato UNICEF
– esperti del settore alberghiero e del credito agevolato.
Il Convegno è stato interamente organizzato dalla classe che ha curato tutti gli aspetti della
manifestazione, il titolo dell‟evento è stato: “Siamo pronti per l‟assaggio” ( Il nostro futuro nel
mondo del lavoro).
La collaborazione con l‟ “Osservatorio dei diritti delle bambine/i e degliadolescenti” viene inserita
come attività permanente all‟interno del P.O.F. dell‟ISIS “A. VEGNI” – Capezzine prevedendone
la continuazione nei prossimi anni scolastici con nuove attività nell‟ambito di una progettualità
partecipata attenta ai bisogni educativi e formativi dei nostri giovani.
ADESIONE A RETI SCOLASTICHE
Rete ITA senza frontiere (capofila Ist. “Fratelli Agosti” di Bagnoregio)
Una rete per la Valdichiana (capofila Ist. Comprensivo di Lucignano)
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PROGETTI INTEGRATIVI ISTITUZIONALI
Tali progetti, tanto per la loro valenza trasversale quanto per la loro costante e/o comunque
opportuna presenza nell‟ambito dell‟offerta della scuola, vengono considerati istituzionali e,
pertanto, riproposti di anno in anno. La componente docente referente dei progetti in argomento è
invece suscettibile di variare a seconda delle disponibilità e delle contingenze.
Tabella progetti integrativi istituzionali - IN FASE DI AGGIORNAMENTO
AMBITO TITOLO DESTINATARI
Tecnico-Professionale L‟Orto in Rete
Classe 2° Tecnico Agrario
Classe 3 A E Prof.le
Alberghiero
Informatico ECDL Su base volontaria
Cittadinanza e Costituzione Progetto legalità 100% iscritti
Integrazione
Alfabetizzazione alunni
stranieri Alunni stranieri
Accoglienza 100% iscritti al I anno
Supporto psicologico agli
alunni Sportello di ascolto Su base volontaria
PROGETTO “L’ORTO IN RETE”
a.s 2015/2016
PREMESSA
Il progetto “L’ORTO IN RETE”, in riferimento all’area di lavoro individuata ed ai
suoi punti caratterizzanti, sviluppa attivit{ ordinariamente svolte nell’ambito
dell’offerta formativa di Istituto cogliendo l’opportunit{ per approfondire,
nell’ambito dei percorsi didattici curriculari delle classi coinvolte, gli aspetti
direttamente connessi ai temi della manifestazione EXPO2015, già oggetto di
progettualit{ realizzate nel corso dell’a.s. 2014/15 nell’ambito delle Iniziative
Scuole della Regione Toscana per EXPO 2015 denominate LABORATORIO DEL
BUON VIVERE IN TOSCANA - Expo Milano 2015 (progetto “DALLA TRADIZIONE
ALL’INNOVAZIONE” – CONOSCERE IL PASSATO PER INTERPRETARE IL
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PRESENTE ED ALIMENTARE IL FUTURO; progetto “GLI ISTITUTI ALBERGHIERI
E AGRARI TRA AGRICOLTURA, TURISMO E SALUTE” inserito nell’ambito del
programma regionale “Guadagnare Salute in Toscana: rendere facili le scelte
salutari” di cui alla DGR 800/2008, articolazione del programma nazionale
“Guadagnare Salute” DPCM 4 maggio 2007 e della omonima strategia europea
“Gaining health: the European Strategy for the Prevention and Control of NCD –
Non communicable diseases- (OMS 2006)).
È prevista la realizzazione di un percorso che, attraverso un mix di attività
teorico-pratiche e laboratoriali conduca, anche tramite l’utilizzo della
metodologia della flipped classroom, alla realizzazione di un’esperienza
condivisa, riproducibile e disseminabile, in esito alla quale è prevista la
produzione materiali in forma digitale tramite l’utilizzo della tecnologia QR Code
e cartacea.
AREA DI LAVORO E APPROFONDIMENTO
LE NOSTRE COLTURE e L’ORTO . La dieta mediterranea come valore educativo
condiviso e riconosciuto dall’Unesco.
La Stagionalità
La Filiera corta e dieta mediterranea
PERCORSO
Realizzazione di un orto autunno-vernino e/o primaverile con specie
ortive di stagione
Applicazione della metodologia della flipped classroom con realizzazione
di un percorso centrato sui concetti di stagionalità e filiera corta, sulle
caratteristiche e l’importanza della dieta mediterranea;
Realizzazione, da parte delle classi coinvolte e per ciascuno degli ortaggi
coltivati, di una scheda monografica comprensiva: delle specifiche
tecniche relative alla sua coltivazione, di una ricetta tipica della cucina
tradizionale toscana in cui l’ortaggio sia elemento caratterizzante e delle
sue caratteristiche nutrizionali;
Produzione di una brochure pieghevole contenente una sintesi del
progetto e le foto degli ortaggi coltivati corredate ciascuna dal relativo QR
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code (leggibile da qualsiasi telefono cellulare e smartphone munito di un
apposito programma di lettura) che renda fruibili i contenuti della relativa
scheda monografica.
Realizzazione di tabelle con applicato il QR code della coltura ortiva da
collocare nell’orto, in corrispondenza della parcella interessata.
Vendita diretta quota parte dei prodotti ortivi, reimpiego quota residua in
mensa del convitto e nei laboratori di cucina.
I diversi momenti del percorso consentiranno ai partecipanti di
acquisire conoscenze, abilità e competenze in merito alle tecniche
produttive ed alla stagionalità dei prodotti agricoli, al significato ed
all’importanza della filiera corta e della dieta mediterranea in merito
alle caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei vegetali in genere e
degli ortaggi coltivati in particolare, alle tecnologie informatiche ed al
corretto utilizzo della rete Internet. Gli alunni con disabilità,
compatibilmente con la diagnosi funzionale che li caratterizza, saranno
direttamente coinvolti sia nelle attività in serra (semina in contenitori
alveolari delle piantine ortive destinate al trapianto), che in quelle in
campo (coltivazione e raccolta) e nella vendita dei prodotti realizzati in
uno spazio appositamente predisposto all’interno della struttura
scolastica.
I proventi delle vendite di quota parte dei prodotti saranno destinati
all’autofinanziamento delle attività. La rimanente quota di prodotto
sarà destinata parte alla mensa del convitto di Istituto per
l’autoconsumo e parte ai laboratori di cucina del Professionale
alberghiero.
ATTIVITÀ
Il percorso, da realizzarsi integralmente in orario curriculare ricorrendo anche a
scambi orari di insegnanti di discipline diverse dei due indirizzi, prevede:
momenti di lezione frontale alternati ad altri di flipped classroom e ad attività
pratico-applicative (laboratori: orto, cucina, aula informatica) caratterizzati
da contenuti differenti a seconda della classe interessata;
realizzazione dei percorsi/materiali previsti dal progetto in modalità
condivisa per le aree di competenza comuni (stagionalità, filiera corta,
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 70
brochure pieghevole), in modalità individuale per le aree di specifica
competenza (scheda monografica tecnico-colturale per la classe dell’Istituto
tecnico Agrario; scheda monografica comprensiva di ricetta tradizionale
relativa all’ortaggio e rispettivi valori nutrizionali, per la classe terza
dell’Istituto Professionale Alberghiero).
Realizzazione di un punto vendita dei prodotti all’interno della scuola, gestito
dagli alunni con disabilità supportati dai relativi insegnanti di sostegno.
ATTREZZATURE E MATERIALI PREVISTI
Materiali diversi necessari per la realizzazione dell’orto (piantine/sementi
di specie ortive, terriccio, contenitori alveolari, strumenti per il trapianto,
tabelle, concimi, tessuto non tessuto, coperture in film plastico,
pacciamature…)
Materiali diversi per il laboratorio d cucina
Materiali per costruzione della brochure pieghevole
Materiali di documentazione
CLASSI COINVOLTE ED ATTIVITÀ DI COMPETENZA
Istituto tecnico agrario: classe seconda sez A
progettazione dell'orto;
individuazione, squadro e preparazione della superficie dedicata;
realizzazione di quanto progettato tramite trapianto/semina colture di
stagione;
coltivazione dell’orto dalla semina/trapianto alla raccolta dei prodotti;
realizzazione delle schede tecniche monografiche degli ortaggi
prodotti;
in condivisione con la classe III Cucina: realizzazione percorso su
stagionalità e filiera corta, progettazione e realizzazione Depliant
pieghevole corredato da foto degli ortaggi coltivati e relativi QR code.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 71
Istituto professionale alberghiero: classe terza cucina
Relativamente a ciascuno degli ortaggi coltivati: ricerca, individuazione
e caratterizzazione in chiave storico-culturale di una ricetta tipica della
cucina tradizionale toscana in cui l’ortaggio sia elemento
caratterizzante;
Realizzazione della ricetta in ambito laboratoriale (cucina);
Inquadramento dell’ortaggio prescelto in termini nutrizionali;
Inquadramento della ricetta in termini di valori nutrizionali;
Posizionamento nella dell’ortaggio e della ricetta Piramide alimentare
toscana
in condivisione con la classe II Agrario: realizzazione percorso su
stagionalità e filiera corta, scelta ortaggio da trattare a livello
monografico, progettazione e realizzazione Brochure pieghevole
corredato da foto degli ortaggi coltivati e relativi QR code.
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ PREVISTE DAL PROGETTO
Gli studenti verranno coinvolti secondo modalità laboratoriali e di
apprendimento collaborativo, suddivisi anche in piccoli gruppi;
Sono previste sessioni laboratoriali in campo;
Sono previste sessioni in ambiente digitale.
PRODOTTI
Brochure corredata da foto ortaggi e relativi QR code, schede
monografiche ortaggi, eventuali pubblicazioni e comunicati stampa…
Contributi scritti per convegni, pubblicazione cartacea/digitale….
TEMPI
Intero anno scolastico
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Data 07 ottobre 2015
Prof. ALES Roberto
VALUTAZIONE PROGETTI INTEGRATIVI ANNUALI
I Progetti integrativi dell‟Offerta, presentati dai Docenti e/o dagli Educatori del Convitto su
specifica modulistica comprensiva di scheda finanziaria, sono esaminati da una Commissione
appositamente istituita che, in base ai criteri riportati nella griglia sottoesposta, provvede alla loro
valutazione ed al loro inserimento in graduatoria in virtù del punteggio complessivo conseguito.
Della predetta commissione, ad eccezione di insegnanti che abbiano presentato progetti
“istituzionali” o “a costo zero”, non possono far parte soggetti che abbiano presentato progetti
integrativi dell‟offerta formativa a valere per il medesimo anno scolastico (delibere n. 12 e n. 13
del Collegio Docenti del 15/10/2012).
Tra i Progetti giudicati idonei, quelli non a costo zero vengono realizzati in base alla collocazione
in graduatoria nel rispetto delle disponibilità finanziarie dell‟Istituto
In riferimento alla necessità di documentare in modo sistematico le modalità di realizzazione dei
progetti attuati nella scuola, anche ai fini di soddisfare le esigenze connesse all‟Autoanalisi e
dell‟Autovalutazione di Istituto, per ciascuno dei progetti attivati su proposta dei Docenti e/o del
Convitto è previsto, ad ogni step o comunque al termine della sua realizzazione, il resoconto
scritto di quanto viene realizzato.
Il resoconto viene archiviato e utilizzato per l‟Autoanalisi e l‟Autovalutazione (GAIMP).
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 73
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER DETERMINAZIONE GRADUATORIA
PROGETTI
INDICAZIONI OPERATIVE
In osservanza ai criteri di oggettività e trasparenza e con la finalità di pervenire tanto ad una
valutazione preventiva, finalizzata all‟attribuzione di un punteggio di merito che ne consenta
un‟opportuna collocazione in graduatoria, quanto ad una valutazione a consuntivo che fornisca
elementi utili al riesame ed alla riprogettazione dell‟offerta, vengono fissate le seguenti tre
indicazioni operative relative alla strutturazione, presentazione e valutazione dei progetti
integrativi l‟offerta formativa:
A) Il progetto dovrà essere articolato in segmenti secondo lo standard predefinito;
B) Per ciascuno dei segmenti progettuali il proponente è tenuto a segnalare gli indicatori di
riferimento ai fini della valutazione preventiva.
C) La valutazione preventiva e quella a consuntivo verranno espresse sulla base degli indicatori
di riferimento segnalati dal proponente il progetto.
STRUTTURA STANDARD PROGETTO (Segmenti progettuali)
1) Titolo
2) Finalità
3) Caratterizzazione storica e temporale
4) Modalità di realizzazione
5) Logistica
6) Interdisciplinarietà
7) Costi espliciti (docenze interne ed esterne, personale tecnico di supporto, materiali di consumo,
uscite didattiche, …)
8) Fonti di finanziamento
9) Modalità di restituzione dei risultati conseguiti
10) Individuazione fasi e temporalizzazione del progetto (diagramma di Gantt)
NOTE DI CARATTERE OPERATIVO:
1) Ammissione al finanziamentocon FIS: sono ammissibili al finanziamento con FIS
esclusivamente i progetti il cui svolgimento è previsto in fascia oraria eccedente l‟orario
curriculare degli insegnanti coinvolti; i progetti ammissibili, fatto salvo l‟accesso alla
valutazione di cui al punto 2) e previa valutazione preventiva di cui al punto 4, sono finanziabili
secondo l‟ordine conseguito in graduatoria di accesso al FIS.
2) Accesso alla valutazione: per accedere alla valutazione il progetto deve soddisfare almeno uno
degli aspetti caratterizzanti la missione dell'Istituto. In funzione del budget disponibile, può
essere istituito uno sbarramento di accesso (ad es. punteggio minimo di accesso).
3) Struttura dei progetti: I progetti sono presentati nel rispetto della struttura standard
prestabilita (articolazione in segmenti progettuali).
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4) Valutazione preventiva dei progetti e formazione graduatoria di accesso al FIS: per la
formazione della graduatoria di accesso al FIS ciascuno dei segmenti componenti il progetto
sarà oggetto di valutazione espressa attribuendo un punteggio di merito ad ogni singolo
elemento strutturale considerato; il punteggio totale sarà il risultato della sommatoria dei punti
complessivamente attribuiti ai singoli segmenti progettuali. La graduatoria di accesso al FIS
sarà costituita dai punteggi totali conseguiti da ciascun progetto ordinati in ordine decrescente.
5) Valutazione dei progetti a consuntivo: acquisita la Relazione finale relativa al progetto redatta
in coerenza alla struttura ed agli indici di valutazione dichiarati a preventivo, per la formazione
del punteggio a consuntivo si procederà attribuendo un punteggio di merito a ciascuno degli
elementi strutturali già considerato in sede preventiva; l‟attribuzione di punteggio viene
espressa in %.
(es. punteggio attribuito in sede preventiva al singolo elemento strutturale = 10, risultati
raggiunti rispetto al preventivato = 80%, punteggio attribuito in sede consuntiva = 10*80% =
8). Il Punteggio Consuntivo Totale (PCT) sarà il risultato della sommatoria dei punti
complessivamente attribuiti ai singoli segmenti progettuali. (Per i progetti pluriennali la
valutazione viene effettuata sulla base degli obiettivi annuali). Il Punteggio Consuntivo
Definitivo (PCD) verrà determinato con riferimento al rispetto della
temporalizzazionepreventivata incrementando il punteggio totale di cui sopra come segue:
Progetto completato nel rispetto dei tempi preventivati: PCD = PCT*1,1
Progetto completato, scostamento dai tempi preventivati < 15%: PCD = PCT*1,08
Progetto completato, 15% < scostamento < 25%: PCD = PCT*1,06
Progetto completato, 25% < scostamento < 50%: PCD = PCT*1,04
Progetto completato, scostamento > 50%: PCD = PCT*1,02
Progetto non completato per cause di forza maggiore, per la parte comunque valutabile: PCD
= PCT
6) Valutazione finale dei progetti: ai fini dell‟autovalutazione di Istituto, del riesame e della
riprogettazione dell‟Offerta formativa, ai progetti svolti viene assegnato un punteggio,
determinato dal rapporto tra punteggio conseguito a consuntivo e punteggio attribuito,
espresso in centesimi.
7) Ammissibilità alla valutazione di progetti finanziariamente autonomi: progetti finanziati per il
100% grazie a risorse esterne sono ammissibili nella misura in cui non comportino riduzioni di
spazi/risorse destinati ad attività curriculari e/o a progetti già in atto.
8) Rendicontazione costi progetto: i costi riferiti al progetto, stimati in fase di presentazione,
dovranno essere giustificati in modo oggettivo a consuntivo (strisciate badge, registro firme
presenza, giustificativi fiscali diversi, …).
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ANNO SCOLASTICO XXXy/XXXz - DENOMINAZIONE PROGETTO: ______________________________________
REFERENTE/I PROGETTO: _______________________________________________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROGETTI (ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO PREVENTIVO E CONSUNTIVO)
Elementi strutturali progetto
Indicatori di riferimento
Elemento strutturale considerato Forbice
punti indicatore
Valutaz. preventiva
(A)
Valutaz. a consuntivo
(B) [= X% A]
Finalità
1 Sviluppo di una o più delle otto competenze chiave europee per
l’apprendimento permanente da 6 a 48
2 Ricostruzione delle competenze di base con attività motivanti da 5 a 10
3 Preparazione degli alunni ad orientarsi nel mondo del lavoro e/o
universitario da 5 a 10
4 Superamento dei disagi di tipo relazionale da 10 a 15
5 Coinvolgimento degli alunni in attività svolte nell’Azienda d’Istituto da 5 a 10
6 Sperimentazione e/o attuazione di percorsi didattici laboratoriali da 5 a 10
7 Aggiornamento professionale sugli aspetti pedagogico-didattici da 10 a 15
8 Attività professionalizzanti (anche a seconda dell’eventuale coinvolgimentodi imprese ed enti esterni al mondo scolastico)
da 5 a 20
9 Promozione/valorizzazione delle eccellenze da 5 a 10
Caratterizzazione storica e
temporale
10 Progetto nuovo 6
11 Serie storica (riproposizione progetto già realizzato) 4
12 Progetto di durata pluriennale (per ciascun anno di durata) 2
13 Progetto di durata annuale 2
Modalità di realizzazione
14
Solo Progetti rivolti ad alunni diversamente abili con
programmazione differenziata – punteggio assegnato in funzione
della percentuale di alunni coinvolti nel Progetto; da min 3 (% alunni
coinvolti ≤ 10% totale alunni diversamente abili con programmaz.
differenziata) a max 30 (% alunni coinvolti = 100%)
da 3 a 30
15 Progetti rivolti ad una sola classe 2
16 Progetti pluriclasse (per ciascuna classe coinvolta) 3
17 Progetti pluriclasse orizzontale (tutte le prime, tutte le seconde ...,) 10
18 Progetti pluriclasse verticale ( es prima e seconda, prima - terza ...,
quarta e quinta, biennio, triennio) da 6 a 15
19 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di
Istituti di stesso indirizzo) in ambito regionale 10
20 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di
Istituti di stesso indirizzo) in ambito nazionale 15
21 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di
Istituti di stesso indirizzo) in ambito europeo 20
22 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di
Istituti di stesso indirizzo) in ambito extraeuropeo 25
23 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di
Istituti di indirizzo diverso) in ambito regionale 15
24 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di
Istituti di indirizzo diverso) in ambito nazionale 20
25 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di
Istituti di indirizzo diverso) in ambito europeo 25
26 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di
Istituti di indirizzo diverso) in ambito extraeuropeo 30
Logistica
27 Azienda agraria e/o Cantina di Istituto 15
28 Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) 10
29 Piattaforma FAD di Istituto 10
30 Laboratori di Istituto (Informatica, chimica, cucina, …) 15
Interdisciplinarietà
31 Progetti interdisciplinari (due discipline coinvolte) 8
32 Progetti interdisciplinari (tre discipline coinvolte ) 12
33 Progetti interdisciplinari (quattro discipline coinvolte) 16
34 Progetti interdisciplinari (cinque discipline) 20
35 Progetti transdisciplinari 25
Fonti di finanziamento
36 Concorso finanziario esterno 0 € (100% costi a carico dell'istituto) 0
37 Concorso finanziario esterno 20% (80% costi a carico dell'istituto) 2
38 Concorso finanziario esterno 40% (60% costi a carico dell'istituto) 4
39 Concorso finanziario esterno 60% (40% costi a carico dell'istituto) 6
40 Concorso finanziario esterno 80% (20% costi a carico dell'istituto) 8
41 Concorso finanziario esterno >80 (costi a carico dell'istituto<20%) 10
Modalità di restituzione dei
risultati conseguiti
42 Restituzione formalizzata non prevista 0
43 Restituzione formalizzata prevista in forma non multimediale 5
44 Restituzione formalizzata prevista in forma multimediale 10
A) PUNTEGGIO PREVENTIVO TOTALE (= Σ punteggi valutazione preventiva attribuiti a ciascun elemento strutturale del progetto)
B) PUNTEGGIO CONSUNTIVO TOTALE (=Σ punteggi valutazione attribuiti a consuntivo a ciascun elemento strutturale del progetto)
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 76
C) PUNTEGGIO CONSUNTIVO DEFINITIVO (= Punteggio Consuntivo Totale + incremento % legato al rispetto dei tempi preventivati)
D) VALUTAZIONE FINALE PROGETTO (= C/A*100)
MODELLO STANDARD PROGETTO
ANNO SCOLASTICO: ______________________
REFERENTE/I PROGETTO: ______________________________________________________________________
TITOLO
PRESENTAZIONE PROGETTO
COSTI ESPLICITI PROGETTO
Finanziamento con FIS Totale
parziale per voce di costo
Finanziamento con altre fonti
Ore €/h € Ore €
Docenze 35,00
Non docenze 17,50
ATA 14,50
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 77
Coll. Scolastici 12,50
Altro
TOTALE GENERALE
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 78
STRUTTURA DEL PROGETTO
SEGMENTI PROGETTUALI
DESCRIZIONE SINTETICA INDICATORE/I
DI RIFERIMENTO
FINALITÀ
CARATTERIZZAZIONE STORICA E
TEMPORALE
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE
LOGISTICA
INTERDISCIPLINARIETÀ
FONTI DI FINANZIAMENTO
MODALITÀ DI RESTITUZIONE DEI
RISULTATI CONSEGUITI
FASI DEL PROGETTO (SINTESI)
1 2 3 4 N
TEMPORALIZZAZIONE DEL PROGETTO (DIAGRAMMA DI GANTT)
Fasi
Tempi 1^sett. dal al
2^sett. dal al
3^sett. dal al
4^sett. dal al
5^sett. dal al
6^sett. dal al
7^sett. dal al
8^sett. dal al
9^sett. dal al
10^sett. dal al
11^sett. dal al
12^sett. dal al
n^sett. dal al
1
2
3
4
n
LUOGO E DATA FIRMA REFERENTE/I PROGETTO
___________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 79
ELENCO PROGETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTIVATI NEL
CORRENTE ANNO SCOLASTICO SU PROPOSTA DEI DOCENTI
AMBITO TITOLO PROGETTO
DIDATTICA - Storia della filosofia
SUPPORTO
PSICOLOGICO E
DIVERSAMENTE
ABILI
- Sportello ascolto
- Progetto Cigno
- Autonoma…mente
- Laboratorio di autonomie personali e sociali
- Crescere in serra
ALTRO - Vin‟…invito al Vegni
PROGETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTIVATI NEL CORRENTE
ANNO SCOLASTICO SU PROPOSTA DEGLI EDUCATORI DEL CONVITTO
AMBITO TITOLO
ALTRO - Accoglienza e tutoraggio
- Attività allevamento pollame
- Attività sportiva (tennis)
- Conoscenza del territorio
- Conoscenza delle strutture politiche nazionali ed europee
- Cultura e documentazione
- Cuochi per una sera
- Formazione integrale della persona ed accompagnamento spirituale
- Impegno e sport
- Manifestazioni sportive
- Nuoto
- Trekking
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 80
PROGETTO “GLI STUDENTI NELLA RETE …” La scuola nella società
dell’informazione
L‟ISIS “A. VEGNI” inoltre, nell‟ottica di sviluppare le già citate Competenze di cittadinanza attiva,
arricchisce la propria Offerta Formativa partecipando con propri rappresentanti eletti
annualmente al Parlamento Regionale degli Studenti della Toscana (PRST), iniziativa promossa
dalla Presidenza del Consiglio Regionale con la collaborazione di un gruppo di lavoro tecnico,
dall‟Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica e dalla Direzione dell'Ufficio
scolastico regionale a partire dal 2000 e, ad oggi, vera e propria istituzione rappresentativa degli
studenti dell‟ultimo triennio della scuola secondaria.
Ogni anno il PRST sceglie un tema di grande rilievo sotto il profilo della convivenza civile e
dell‟educazione alla cittadinanza attiva da cui inizia un percorso fatto di seminari di formazione,
lavori di approfondimento in commissioni, viaggi di studio e organizzazione di iniziative
provinciali; in queste ultime il PRST collabora con gli studenti eletti nelle Consulte Provinciali.
Finalità ed obiettivi fondamentali del PRST
Obiettivo fondamentale del PRST è valorizzare il contributo dei giovani per la realizzazione dei
valori umani e civili che alimentano il progresso sociale. Impegnarsi nelle attività del PRST è una
concreta opportunità di approfondire la conoscenza dei temi europei, intervenire nella formazione
e nell‟avvio al lavoro e promuovere iniziative di cooperazione e pace mondiale, in collaborazione
con il mondo del volontariato toscano.
Obiettivi PRST Modalità poste in essere
Promuovere la conoscenza Iniziative ed approfondimenti sul tema
annualmente scelto
Promuovere la partecipazione Momenti di aggregazione tra studenti e incontri
con istituzioni e soggetti della società civile
Promuovere la cittadinanza attiva
Impegno su temi di natura civile e sociale con
sollecitazione ai giovani ad esperire la pratica
della democrazia (le decisioni sono il frutto del
confronto in Assemblea e del lavoro delle
Commissioni e in Aula)
RAPPRESENTANTI ISIS A. VEGNI – Capezzine A.S. 2015/16
ORGANO ALUNNI
Parlamento Regionale
Consulta Provinciale
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 81
PROGETTO “FATTORIA VEGNI SOC. COOP. A R.L.” L‟ISIS A. VEGNI – Capezzine, coerentemente con le finalità educative e didattiche già declinate, ha
in corso di realizzazione il progetto di costituzione di una Soc. Coop. di Transizione Scuola-Lavoro
la cui denominazione sarà “Fattoria Vegni Soc. Coop. a r.l.” .
Il progetto in argomento nasce da un‟attenta analisi del territorio di appartenenza della scuola e
dei suoi alunni. Sono stati oggetto di analisi il contesto economico, esigenze del territorio, diffuso
fabbisogno di manodopera professionalizzata … da cui sono emerse, tra le altre, soprattutto le
evidenze sotto esplicitate
LAVORO: DOMANDA – OFFERTA
Dinamica dei rapporti tra imprese e neodiplomati
OFFRONO LAVORO DOMANDANO ESPERIENZA E CAPACITÀ PRATICHE
DOMANDANO LAVORO OFFRONO TITOLO DI STUDIO E SCARSA O NULLA
ESPERIENZA
RISULTATO =CIRCOLO VIZIOSO che porta al paradosso di un’offerta di lavoro non soddisfatta in presenza di soggetti disponibili al lavoro, qualificati
ma privi di esperienza e quindi destinati alla sotto-occupazione
Difficilmente
l’impresa può
farsi carico dei
tempi e dei costi
connessi
all’apprendistato
Difficilmente il
neodiplomato in
cerca di prima
occupazione ha
maturato esperienze
di lavoro
all’apprendistato
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 82
Quanto sopra accennato ha suggerito alla scuola l‟opportunità di dare vita ad un’impresa che, in
forma di Società cooperativa con base sociale costituita prevalentemente da iscritti e neodiplomati
dell’ISIS A. VEGNI – Capezzine sia in grado di offrire ad alunni e neodiplomati una concreta
opportunità di esperienza di lavoro retribuita e connessa tanto al proprio percorso formativo
quanto alle esigenze del territorio.
L‟ISIS A. VEGNI – Capezzine sarà esso stesso socio fondatore e concederà in affitto il fondo
rustico di Monsigliolo (costituito da 23 ha circa di Superficie Agricola Utilizzabile, pianeggianti,
irrigui per il 50% e completi di centro aziendale con stalla e fabbricati rurali annessi)
La Società cooperativa in argomento, di cui si prevede la costituzione già nel corrente a.s.,verrà a
configurarsi non solo come interfaccia tra scuola, territorio e stakeholder pubblici e privati ma
anche come volano occupazionale in grado consentire agli alunni in uscita tanto il consolidamento
delle esperienze acquisite nel percorso scolastico quanto l‟ingresso nel mondo del lavoro
attraverso l‟esperienza lavorativa ed imprenditoriale che caratterizzano l‟attività in ambito
cooperativo.
Le principali risorse attivabili:
Azienda agraria di Istituto, corpo fondiario sito in Monsigliolo SAU 23 ha circa
pianeggianti, irrigui per il 50% completi di centro aziendale;
Interscambio di prestazioni di servizi tra Az. agr. ITAS A. VEGNI – Capezzine e costituenda
FATTORIA VEGNI S.C.A.R.L. (macchine e attrezzi, manodopera, …) per favorire
l‟avviamento ed il consolidamento delle attività dell‟impresa cooperativa in progetto.
Politica di Sviluppo Rurale (PSR Toscana);
Iscritti e neodiplomati ISIS A. Vegni, base sociale prevalente della costituenda cooperativa;
Componente docente ISIS A. Vegni, contenitore di professionisti e professionalità
valorizzabili all‟interno del progetto;
Dipendenti scuola, famiglie alunni e mensa Convitto potenziali elementi costitutivi di un
mercato interno (gruppi di acquisto) per la collocazione dei prodotti aziendali, certificati ed
a Km 0;
LegaCoop: supporto alla costituzione della soc. coop. ed attività di tutoraggio e formazione
alla cooperazione ed al lavoro;
…
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 83
FAMIGLIE ALUNNI
SCUOLA
ISIS A.
VEGNI
STAKEHOLDER
PRIVATI
STAKEHOLDER
PUBBLICI
COMPARTO
GESTIONE E
AMM.NE
COMPARTO
PRODUZIONI
VEGETALI
COMPARTO
PRODUZIONI
ZOOTECNICHE
COMPARTO
TRASFORMAZIONI
E COMM.NE
COMPARTO
SERVIZI
Permanenza 4
mesi poi
PASSAGGIO
Permanenza 5
mesi poi
PASSAGGIO
Permanenza 5
mesi
PASSAGGIO
Permanenza 5
mesi
PASSAGGIO
Permanenza
5 mesi poi
USCITA
TERRITORIO
MONDO DEL LAVORO
FATTORIA VEGNI Soc. Coop. a R.L.
INGRESSO
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 84
LA SCUOLA
L‟Istituto Statale Istruzione Superiore “Angelo Vegni” Capezzine, nato nel 1883 con la triplice
dotazione – Scuola, Azienda Agraria, Convitto – deve la sua affermazione alla conservazione nel
tempo di questa tipicità. L‟equilibrio tra le tre entità ne ha permesso la sopravvivenza e ne
garantisce la sua ragione d‟essere. La scuola, perno centrale di questo complesso, grazie alla
presenza del Convitto supera le difficoltà derivanti dalla sua collocazione sul territorio riuscendo
anzi a proporre un‟offerta qualitativamente competitiva. Azienda agraria e complesso dei
laboratori esistenti conferiscono inoltre all‟Istituto caratteristiche peculiari che, consentendo un
ordinario rapporto con l‟ambiente lavorativo e l‟esercitazione pratica, lo contraddistinguono nel
panorama generale dell‟istruzione pubblica e privata.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 85
ALCUNI DATI STATISTICI
Percentuale Diplomati sul totale esaminati nell’ ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE (ITAS)
dall’a.s. 1990/91 all’a.s. 2012/13
NUOVO GRAFICO
Percentuale Diplomati sul totale esaminati nell’ ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I
SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE (IPSSAR) dall’a.s. 2009/10 (conclusione
primo quinquennio dall’attivazione nel a.s. 2005/06) all’a.s. 2014/15
NUOVO GRAFICO
Nel corrente anno scolastico risultano iscritti n° 614 alunni suddivisi in complessive n° 32 classi.
La sezione Istituto Tecnico Agrario risulta costituita da n° 12 classi, la sezione Istituto
Professionale Alberghiero da n° 20 classi di cui n. 2 articolate; l‟Istituto Professionale per
l‟agricoltura non ha avuto iscritti.
Popolazione scolastica anno scolastico corrente suddivisa per ITAS e Alberghiero
ITAS IPSSAR
Classe N°
classi
N°
medio
Alunni
per
classe
Totale alunni
Classe N° classi
N°
medio
Alunni
per
classe
Totale alunni
M F Tot M F Tot
1^
2^
3^
4^
5^
Totale iscritti Totale iscritti 218 159 377
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 86
DOTAZIONI DELL’ISTITUTO
L‟Istituto utilizza ambienti la cui proprietà è parte propria e parte della Provincia di Arezzo.
CATEGORIA N° DESCRIZIONE NOTE
AULE 27 Aule didattiche
Di ampiezza idonea al numero di alunni e ben
illuminate sono distribuite nei diversi corpi
dell‟Istituto
AULE SPECIALI 1 Aula Magna
Struttura di recente realizzazione, ampia e
attrezzata con tecnologie multimediali di ultima
generazione con accesso ad internet, ha una
capienza di 100 posti a sedere e, oltre che per le
riunioni degli OO.CC., viene utilizzata anche per
convegni, attività formative ecc.
1 Aula docenti Situata al primo piano dell‟istituto è attrezzata
con tre postazioni p.c. con accesso ad internet
IMPIANTI
SPORTIVI
1 Palestra coperta È dotata di spogliatoi e attrezzata per lo
svolgimento dei più diffusi sport di squadra
1 Campo da
Basket/Pallavolo Situato all‟aperto
1 Campo da Tennis Situato all‟aperto
Piste per Atletica
Leggera
Piste e spazi attrezzati per corsa, salto in alto,
salto in lungo, lancio del peso, lancio del
martello e lancio del disco, tiro con l‟arco
1 Campo da Calcio regolamentare
1 Campo da Calcio a
Cinque Regolamentare, è situato all‟aperto
1 Percorso vita
all'interno del parco
Il percorso attrezzato si sviluppa all‟interno dei
17.200 m2 di spazio verde costituenti il parco
PARCO 1 Orto botanico
Si sviluppa su un‟area di 17.200 m2 ed ospita
piante arboree ed arbustive tipiche dei nostri
ambienti intervallate a radure erbose accessibili
agli alunni in ogni periodo dell‟anno
Palestra polivalente, Campo da tennis, campo da calcio, piste d’atletica,
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 87
CATEGORIA N° DESCRIZIONE NOTE
AZIENDA
AGRARIA 1
Circa 126 ha
distribuiti in due
corpi fondiari
Con orientamento produttivo misto (cerealicolo
vitivinicolo-olivicolo-) è il laboratorio più ampio
e strategico tra quelli a disposizione degli iscritti
1
Circa 2000 mq
distribuiti in due
corpi fondiari
Orto e Frutteto Didattico utilizzato per le
esercitazioni pratiche
LABORATORI
1 Chimica
Struttura a norma, è collocato all'interno del
nuovo edificio polivalente , è fornito di un'idonea
strumentazione per eseguire le più comuni analisi
nel campo agrario, ambientale ed eno-
gastronomico ( vino, olio, terreno, latte...) e viene
ordinariamente utilizzato dagli alunni per le
esercitazioni da programma
1 Cucina
Struttura a norma, viene ordinariamente
utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da
programma
1 Sala Bar
Struttura a norma, viene ordinariamente
utilizzato dagli alunni per le esercitazioni da
programma
1 Pasticceria
Struttura a norma, viene ordinariamente
utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da
programma
1 Ricevimento
Struttura a norma, viene ordinariamente
utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da
programma
1 Zootecnia
Situata al primo piano dell‟istituto, oltre ad una
postazione L.I.M. (Lavagna Interattiva
Multimendiale) è dotato di numerosi preparati
anatomici di animali domestici di specie Bovina,
Equina, Suina e Ovina. – Nel corso degli anni,
durante le visite didattiche ad Aziende
Zootecniche, Fiere e Mostre del settore Agro-
Zootecnico, il laboratorio si è arricchito di una
notevole quantità di materiale fotografico , oggi
in corso di digitalizzazione, che documenta anche
come sono cambiati i canoni morfo-funzionale
delle varie specie domestiche.
2 Informatica
multimediale
Dotati di postazioni p.c. individuali tra loro in
rete e connesse ad internet, di proiettore e
schermo
1 Linguistico
multimediale
Dotato di postazioni p.c. individuali tra loro in
rete e connesse ad internet, di proiettore e
schermo
1 Scienze
Situato a piano terra dell‟istituto, oltre ad una
postazione p.c. in rete con accesso ad internet,
proiettore e schermo, è dotata di numerosi
materiali didattici: collezioni mineralogiche ed
entomologiche, svariati materiali e preparati di
astronomia, zoologia, anatomia umana e
botanica, strumenti meteorologici, microscopi,
stereoscopici e microscopici, accessori per la
video-microscopia
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 88
ORARIO DELLE LEZIONI ANTIMERIDIANE - DA AGGIORNARE
LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO
1^ Ora
1^ Ora
1^ Ora
1^ Ora
1^ Ora
1^ Ora
2^ Ora
2^ Ora
2^ Ora
2^ Ora
2^ Ora
2^ Ora
INTERVALLO 3^ Ora
INTERVALLO
3^ Ora
INTERVALLO INTERVALLO
3^ Ora
INTERVALLO
3^ Ora
INTERVALLO
3^ Ora
3^ Ora
4^ Ora
4^ Ora
4^ Ora
4^ Ora
4^ Ora
4^ Ora
5^ Ora
5^ Ora
5^ Ora
5^ Ora
5^ Ora
5^ Ora
6^ Ora
6^ Ora
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 89
L’AZIENDA AGRARIA
L'azienda agraria rappresenta il primo laboratorio dell'Istituto Vegni, dove gli allievi possono
trovare riscontro alle cognizioni teoriche delle varie discipline.
La superficie totale dell‟azienda agraria è pari a circa 126 ha ed è ripartita in due corpi fondiari
dei quali il maggiore, di superficie pari a circa 102 ha , si sviluppa intorno al centro aziendale
includendo gli edifici scolastici ed il convitto mentre l‟altro, di 24,75 ha, è situato a qualche km
dalla scuola, in località Monsigliolo.
La Superficie Agricola Utilizzata è così ripartita:
78 Ha seminativi
24 Ha di vigneti
2,50 Ha di oliveto;
0,5 Ha frutteto sperimentale;
9,66 di bosco ceduo.
Le colture effettuate sono quelle tipiche della Valdichiana: vite, ulivo, grano, mais, …
Significativo valore ha assunto negli ultimi anni la produzione vitivinicola, con l‟imbottigliamento
di alcuni vini pregiati della “Doc Cortona”, vini speciali e distillati (Vinsanto, Grappa); dal 2002
viene prodotto e imbottigliato anche l‟olio extra vergine di oliva
Tutti gli impianti e le superfici coltivate sono oggetto di integrazione nella didattica ordinaria in
quanto vengono utilizzati per i necessari riscontri alle nozioni di teoria e per attività di carattere
pratico-applicativo.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 90
L’AZIENDA AGRARIA IN UNA DESCRIZIONE SINTETICA
ELEMENTI DESCRIZIONE
Fondo rustico È costituito da circa 126 Ha cosi ripartiti: 78 ha seminativi; 24 ha di vigneti; 2,50 ha
di oliveto; 0,5 ha frutteto sperimentale; 9,66 ha di bosco ceduo, tutti accessibili dalle
classi per le esercitazioni pratico/applicativeed i riscontri di carattere didattico
Capannoni rimessa
macchine e attrezzi
Di ampiezza idonea a consentire il ricovero delle macchine e degli attrezzi agricoli
aziendali, sono accessibili alle classi per le esercitazioni pratico/applicativeed i
riscontri di carattere didattico
Cantina
Dotata di attrezzature ed impianti di stoccaggio idonei per tipologia e capacità alla
trasformazione delle uve aziendali, produce numerosi vini pregiati a marchio DOC e
IGT: Sangiovese,Chardonnay, Grechetto, Merlot, Cabernet Sauvignon,Rosato, Pinot
Bianco,Sauvignon, Barullino, Bianco Valdichiana, Cilone, vini speciali (Vinsanto) e
distillati (Grappa). Le strutture sono accessibili alle classi per le esercitazioni
pratico/applicativeed i riscontri di carattere didattico
Sala degustazione Annessa alla cantina, è di recente realizzazione e completamente attrezzata per le
evenienze
Serra didattica Situata nell‟immediata prossimità dell‟istituto, viene utilizzata per sperimentazioni ed
attività pratico applicative a supporto e riscontro degli argomenti della didattica
Pollaio Situato in prossimità del centro aziendale, ospita diverse specie di avicoli
L’AZIENDA AGRARIA IN UN LAVORO PRODOTTO DAGLI ALUNNI NELL’A.S. 2006/07
(n.d.r.: Mappa fuori scala per esigenze grafiche)
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 91
IL CONVITTO
Per tutti coloro che non si trovano
nella condizione di frequentare le
lezioni facendo ogni sera rientro a
casa, l'Istituto offre la possibilità
di essere accolti nel Convitto
annesso alla scuola, dal lunedì
mattina fino al termine delle
lezioni del sabato. L'edificio del
convitto dispone di 30 camerette
per un totale di un'ottantina di
posti letto, una cucina, la mensa,
aule di studio, sale ricreative (
biliardo, televisione, cinema e
musica). Agli alunni "convittori" viene garantita l'assistenza di due ore e 15 minuti da parte degli
educatori, che proprio per la vicinanza fisica della scuola, sono in continuo contatto con gli
insegnanti. Gli educatori seguono i ragazzi anche nelle alter attività ludico-ricreative che vengono
programmate.
Gli alunni sono ospitati nel Convitto dal Lunedì mattina al Sabato
L‟organizzazione del convitto prevede:
ORE 7,00 Sveglia
ORE 7,00 – 7,30 Pulizia personale
ORE 7,30 Prima colazione
ORE 10,17 (10,48) Seconda colazione(in concomitanza all‟intervallo scolastico)
ORE 12,25 – 13,35 Pranzo (all‟uscita dalle lezioni scolastiche)
ORE 13,35 – 15,00 Attività ricreative (sport, televisione, lettura, palestra)
ORE 15,00 – 17,00 Attività di studio (seguite da personale educativo).
ORE 17,00 Merenda
ORE 17,00 – 18,00 Attività ricreative
ORE 18,00 – 19,00 Eventuale approfondimento di studio
ORE 19,00 Cena
ORE 20,00 – 22,30 Attività ricreative
ORE 22,30 Riposo
Il costo del Convitto (che comprende: prima e seconda colazione, pranzo, merenda, cena, alloggio
in camerette e servizio di lavanderia) è di € 1.700,00 ( per le classi I°,II°,III°, IV°) e di € 1.820,00
( per la classe V°) annuali, solvibili in quote rateizzate da pagare anticipatamente.
Sono previste, a richiesta di un cospicuo numero di studenti e a proprie spese, le seguenti attività
presso strutture limitrofe: nuoto, ippica ed eventuali uscite per il cinema ed il teatro.
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 92
RETTA CONVITTO CLASSI I^ - II^ - III^ - IV^ € 1.700,00
DA PAGARE ANTICIPATAMENTE
SCADENZA TRIMESTRALE:
€ 100.00 entro il 30.09.15 (deposito cauzionale)
- € 570.00 entro il 30.09.2015
- € 570.00 entro il 10.01.2016
- € 560.00 entro il 31.03.2016
SCADENZA MENSILE:
€ 100.00 entro il 30.09.2015 (deposito
cauzionale)
- € 212,50 entro il 30.09.2015
- € 212,50 entro il 31.10.2015
- € 212,50 entro il 30.11.2015
- € 212,50 entro il 10.01.2016
- € 212,50 entro il 29.02.2016
- € 212,50 entro il 31.03.2016
- € 212,50 entro il 30.04.2016
- € 212,50 entro il 31.05.2016
RETTA CONVITTO CLASSE V^ € 1.820,00
DA PAGARE ANTICIPATAMENTE
SCADENZA TRIMESTRALE:
€ 100,00 entro il 30.09.15 (deposito cauzionale)
-€ 607.00 entro il 30.09.2015
-€ 607.00 entro il 10.01.2016
-€ 606.00 entro il 31.03.2016
SCADENZA MENSILE:
€ 100,00 entro il 30.09.15 (deposito cauzionale)
- € 227.50 entro il 30.09.2015
- € 227.50 entro il 31.10.2015
- € 227,50 entro il 30.11.2015
- € 227.50 entro il 10.01.2016
- € 227.50 entro il 29.02.2016
- € 227.50 entro il 31.03.2016
- € 227.50 entro il 30.04.2016
- € 227.50 entro il 31.05.2016
NOTA IMPORTANTE
La retta va versata in rate mensili o trimestrali anticipate sul c.c postale n.12390522 intestato a
ISTITUTOISTRUZIONE SUPERIORE STATALE - "A.VEGNI" Capezzine - 52040 CENTOIA -
CORTONA (AR).
Il versante deve risultare lo STUDENTE.
Sulla causale del versamento, del sopra citato bollettino di c/c postale specificare:
- retta convitto;
- periodo al quale si riferisce;
- classe frequentata.
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SEMICONVITTO
E‟ previsto quando lo studente rimane presso l‟Istituto anche dopo il termine delle lezioni.
ORE 10,17 (10,48) Colazione (in concomitanza all‟intervallo scolastico)
ORE 12,35 – 13,35 Pranzo (all‟uscita dalle lezioni scolastiche)
ORE 13,30 – 15,00 Attività ricreative
ORE 15,00 – 16,40 Attività di studio (seguite da personale educativo)
ORE 16,40 Merenda (uscita per il rientro in famiglia)
Il costo settimanale del semiconvitto è di € 25,00.
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RISORSE UMANE E STRUTTURA DIDATTICO-ORGANIZZATIVA
RISORSE UMANE
Dirigente scolastico; Collegio Docenti composto da XX insegnanti; N° XX Educatori per il
convitto; N° XX personale ATA: n. 1 DSGA; n. 8 assistenti tecnici; n. 7 assistenti amministrativi; n.
3 cuochi; n. 2 guardarobieri; n. 4 addetti all‟azienda agraria; n. 1 infermiere; n. XX collaboratori
scolastici.
STRUTTURA DIDATTICO-ORGANIZZATIVA ED ORGANIGRAMMA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO DA AGGIORNARE
Nell‟ambito di un processo di graduale decentramento di competenze dallo Stato alle realtà locali,
l‟articolo 21 della Legge n.59 del 1997 e relative integrazioni (c.d. Bassanini), ha fissato i criteri
generali di attribuzione dell‟autonomia alle istituzioni scolastiche e contestualmente ha conferito
agli ex Capi d‟istituto la qualifica dirigenziale, nel rispetto del principio della libertà di
insegnamento e in connessione con l'individuazione di nuove figure professionali del personale
docente (comma 16). Dopo tale legge, altre disposizioni hanno definito i compiti e le responsabilità
della nuova figura del Dirigente scolastico ad oggi sostanzialmente riepilogabili in:
rappresentanza legale della scuola; titolarità delle relazioni sindacali; poteri di direzione,
coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali; predisposizione
degli strumenti per l‟attuazione del POF; attivazione dei necessari rapporti con gli enti locali e con
le diverse realtà territoriali.
PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL DIRIGENTESCOLASTICO - DA AGGIORNARE
All‟inizio dell‟anno scolastico Durante l‟anno scolastico Alla fine dell‟anno scolastico
In relazione alle scelte di carattere
generale ed organizzativo deliberate
dal Consiglio dell‟Istituzione,
adotta, consultato il Direttore dei
Servizi Generali e Amministrativi, il
piano delle attività inerenti
all‟orario di lavoro del personale
ATA, comprese le attività aggiuntive.
Predispone, sulla base delle
eventuali proposte del Collegio dei
Docenti, il piano annuale delle
attività; comprese quelle aggiuntive.
Assegna gli insegnanti alle classi.
Garantisce l‟esercizio dei diritti
sindacali.
Nomina i propri collaboratori e si
accerta sulla congruità degli atti con
le scelte del POF.
Garantisce pari opportunità nella
fruizione dei diritti collettivi
(permessi, formazione, utilizzo delle
strutture …).
Compie gli atti necessari per
eliminare le fiscalità burocratiche.
Favorisce la predisposizione di
canali di comunicazione e
trasmissione delle informazioni tra
componenti ed organi della scuola.
Intrattiene e favorisce i rapporti con
le istituzioni e le associazioni
presenti sul territorio.
Stimola la sperimentazione e
l‟innovazione didattica, anche
attraverso l‟individuazione di forme
di flessibilità.
Predispone strumenti di valutazione
e/o autovalutazione dell‟attività
didattica ed amministrativa, rispetto
agli obiettivi che la scuola si è
assegnata.
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LO STAFF DELLA DIRIGENZA ll Dirigente scolastico nello svolgimento delle proprie funzioni si avvale della collaborazione di
docenti da lui individuati (Collaboratore vicario più un Collaboratore), del DSGA (Direttore dei
servizi generali ed amministrativi) e delle Funzioni Strumentali.
LE FUNZIONI STRUMENTALI
Le funzioni strumentali svolgono un lavoro di coordinamento di gruppi o di attività collegiali,
aggiuntivo e diverso dall‟attività di insegnamento. Il loro operare è finalizzato alla realizzazione del
piano dell‟offerta formativa. Essendo tutti gli operatori della scuola impegnati nella attuazione del
POF e considerando che gli obiettivi del progetto sono tanto più perseguiti e efficacemente raggiunti
se condivisi, si ritiene che tali figure non debbano connotarsi in una dimensione gerarchica ma
impegnarsi nel facilitare il raggiungimento di comuni obiettivi.
La scelta delle Funzioni strumentali (ossia delle aree di intervento e delle competenze connesse), la
durata dell‟incarico, i requisiti professionali richiesti e l‟individuazione dei docenti che andranno a
ricoprire tali funzioni sono demandate al Collegio dei Docenti.
Il Collegio dei Docenti, nell‟a. s. 2015/2016, in continuità con quanto stabilito nei precedenti anni
scolastici, ha ribadito la durata annuale (rinnovabile) dell‟incarico e i requisiti professionali delle
Funzioni Strumentali confermando i seguenti requisiti professionali per l‟accesso all‟incarico:
Attitudine a lavorare insieme ad altri.
Capacità di coordinamento del lavoro altrui.
Esperienze di coordinamento di attività aggiuntive non di insegnamento.
Partecipazione in qualità di coordinatore, docente, discente a corsi di aggiornamento
attinenti ad argomenti relativi alle attività del dipartimento.
Eventuali pubblicazioni inerenti la funzione strumentale richiesta.
Titoli e competenze professionali specifiche.
Nella seduta del 07/10/2015, il Collegio Docenti ha nominato le Funzioni Strumentali e le Figure
Referenti di seguito distinte per Area, incarico e competenze.
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FUNZIONI STRUMENTALI
FUNZIONE STRUMENTALE COMPETENZE
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FIGURE REFERENTI
AREE E FIGURE REFERENTI COMPETENZE
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Dirigente scolastico Dott.ssa CAPECCHI Maria
Beatrice
Primo Collaboratore del Dirigente (Vicario) con funzioni di Referente
ITAS prof.ssa MIGLIACCI Anna Maria
Secondo Collaboratore del Dirigente con
funzioni di Referente IPSAR prof.ssa SCIURPI
Anna Maria
Direttrice dei Servizi Generali ed
Amministrativi dott.ssa GIANNINI Ivana
Ufficio Alunni DEL GOBBO Marisa FALEGNAMI Nello
COTTINI Lorella
Ufficio Personale CACINI Mariapaola
NERI Maristella BRUGAGNONI Milva
Ufficio Amministrativo MENCARONI Brunella
Ufficio Patrimonio Brugagnoni mILVA
Funzioni Strumentali
AREA 1
Area 2
Area 3
Area 4
Area 5
Area 6
FIGURE REFERENTI
AREA A -
AREA B-
AREA C-
ORGANIGRAMMA STAFF
DIRIGENZA E SERVIZI GENERALI ED
AMMINISTRATIVI - DA AGGIORNARE
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IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d‟Istituto è eletto da tutte le componenti della comunità scolastica e resta in carica tre
anni. Esso è costituito di diritto dal Dirigente scolastico; dai rappresentanti degli insegnanti (n.8),
dei genitori (n.4), degli alunni (n.4), del personale ATA (n.2), La rappresentanza studentesca è
rinnovata annualmente. Il Presidente è eletto all‟interno della componente genitori. Il Consiglio
elegge nel suo seno una giunta esecutiva, composta da: un docente, un rappresentante del
personale ATA, un genitore e uno studente. Della giunta fanno parte di diritto il Dirigente e il
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.
Ruolo del Consiglio d‟Istituto
definisce gli indirizzi generali in materia educativa e compie le scelte generali di gestione e
amministrazione;
ha la competenza a decidere in materia economica: approva il programma annuale ed il
conto consuntivo;
adotta il POF elaborato dal Collegio dei docenti: ne verifica la congruenza con gli indirizzi
generali e la fattibilità rispetto alle risorse disponibili;
determina i criteri di utilizzazione delle risorse finanziarie;
adotta il regolamento d'Istituto;
delibera l‟acquisto delle attrezzature tecnico – scientifiche, dei sussidi didattici, dei
materiali di consumo;
delibera i criteri relativi alla formazione delle classi, all‟adattamento dell‟orario delle
lezioni, del calendario scolastico e delle attività scolastiche alle condizioni ambientali.
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ORGANIGRAMMA CONSIGLIO DI ISTITUTO - DA AGGIORNARE
ORGANIGRAMMA GIUNTA ESECUTIVA - DA AGGIORNARE
PRESIDENTE
Filippi Daniela
MEMBRI DI DIRITTO Dirigente Scolastico
Dott.ssa CAPECCHI Maria Beatrice
COMPONENTE GENITORI
Filippi Daniela
Mencacci Gianni
Batignani Luca
Venturini Lorenzo (Vice Presidente.)
COMPONENTE DOCENTE
Mandalà Antonio
Lovari Monica
Bruni Pasquale
Sciurpi Annamaria
Calzoari Rino
Cherubini Giancarlo
Romanelli Fabrizio
Franzese Carmine
COMPONENTE A.T.A.
Fabbri Roberta
Topini Massimiliano
COMPONENTE PERSONALE EDUCATIVO
(Voto consultivo) Sansano Norina
COMPONENTE ALUNNI
Tufo Antonio
Pierini Costanza
Burbi Roberto
Hajrullai Marco
PRESIDENTE
D. S. Capecchi Maria Beatrice
SEGRETARIA
D.S.G.A. Dott.ssa Giannini Ivana
COMPONENTE GENITORI
Sig. Venturini Lorenzo
COMPONENTE DOCENTI
Prof. Romanelli Fabrizio
COMPONENTE A.T.A.
Sig.ra Fabbri Roberta
COMPONENTE ALUNNI
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IL COLLEGIO DEI DOCENTI E LE SUE ARTICOLAZIONI FUNZIONALI
Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti i docenti in servizio presso l‟Istituto ed è presieduto dal
Dirigente scolastico.
Si riunisce ogni volta che il Dirigente lo ritenga necessario o ne faccia richiesta almeno un terzo
dei componenti (nel rispetto del contratto di lavoro dei docenti) e, comunque, almeno una volta
all‟inizio dell‟A.S. e uno per ciascun periodo. Per la validità delle assemblee è necessaria la metà
più uno dei componenti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti; in caso di
parità prevale il voto del presidente.
Il Collegio dei Docenti si riunisce in seduta comune ( C.d.D. unitario) quando i punti all‟ordine del
giorno sono comuni agli indirizzi di studio attivati; se invece ci sono da affrontare problematiche
specifiche riguardanti un solo corso di studio, è convocato il Collegio dei soli Docenti in servizio
presso tale corso.
Al fine di migliorare propria funzionalità in relazione alla progettazione ed alla programmazione
dell‟offerta formativa, il Collegio è articolato in Dipartimenti per aree disciplinari; inoltre
istituisce delle commissioni incaricate di effettuare proposte in relazione a specifiche
problematiche o gestire attività complesse.
Il Collegio dei docenti ha le competenze generali in materia pedagogico - didattica e di
valutazione.
PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
All’inizio dell’anno scolastico Durante l’anno scolastico Alla fine dell’anno scolastico
Attraverso le attività svolte in seno ai
Dipartimenti in cui è articolato
concorre all‟elaborazione del POF;
Fornisce indicazioni per la stesura
del piano annuale delle attività al
Dirigente (riunioni degli organi
collegiali, dei Dipartimenti, incontri
con le famiglie); Individua le
commissioni di lavoro, i compiti e i
componenti;
Identifica le aree e fornisce criteri
per l‟attribuzione delle funzioni
strumentali al POF.
Elabora il POF;
Attraverso il GAIMP, composto da
soggetti eletti o nominati, monitora in
itinere l‟andamento dell‟offerta
formativa e delle attività ad essa
connesse rispetto a quanto
pianificato nel POF e provvede alle
attività concernenti l‟Autoanalisi e
l‟Autovalutazione di Istituto;
Decide su eventuali nuovi progetti
formulati al suo interno o proposti
dall‟esterno
Adotta i libri di testo, su proposta dei
Consigli di classe.
Valuta il complesso delle attività
della scuola in vista del
miglioramento;
Decide sulla scansione dell‟anno
scolastico. in PERIODI (trimestre,
pentamestre, quadrimestre..) ai fini
della valutazione degli alunni per il
successivo anno scolastico.
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COMMISSIONI E/O FUNZIONI PREVISTE DALL’UFFICIO DI PRESIDENZA
E/O DAL COLLEGIO DOCENTI E RELATIVE NOMINE - DA AGGIORNARE
Ambito Incarico
Commissione/ Funzione Nominativo
Supporto all‟organizzazione della
didattica, dell‟offerta formativa ed
orientamento
Coordinatore esercitazioni IPSSAR
Commissione valutazione progetti
Gruppo docenti partecipanti alle
attività di orientamento
Educazione alla salute e alla legalità
Inserimento alunni stranieri
Supporto al modello organizzativo Referenti orario scolastico
Supporto alla didattica
Responsabile dei laboratori
Informatica
Responsabile dei laboratori IPSSAR
Responsabile del laboratorio di
Chimica
Tutor di stage IPSSAR IeFP
Tutor nella Alternanza scuola-lavoro
ITAS
Tutor nella Alternanza scuola-lavoro
IPSSAR
Immissioni in ruolo docenti Insegnanti tutores
Comitato di valutazione
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe e dalla componente elettiva
costituita da due genitori e da due allievi. I Consigli di classe si riuniscono in via ordinaria cinque
volte durante il corso dell‟anno e sono presieduti dal Dirigente scolastico o da un suo delegato: il
Coordinatore di classe. Questi viene nominato dal Dirigente scolastico, considerate le esperienze
acquisite nel corso della propria vita professionale e le individuali capacità relazionali e di
coordinamento.
È compito del Consiglio di classe (solo componente docenti):
1. realizzare il coordinamento didattico e favorire le relazioni interdisciplinari sulla base:
della riflessione sull‟intervento didattico – educativo svolto l‟anno precedente;
della conoscenza degli alunni (analisi della situazione di partenza) e dell‟esame della
documentazione (prime classi) proveniente dalle scuole di grado inferiore;
della scelta degli obiettivi formativi in termini di conoscenze e competenze per ciascuno dei
tre livelli di: soglia (necessario al proseguimento degli studi), successo, eccellenza;
dell‟accordo sulle metodologie e sulle tipologie di verifica;
2. provvedere alle valutazioni interperiodali ed informarne le famiglie;
3. provvedere alla verifica a fine di ciascun periodo e conclusiva dell‟A.S. in base ai criteri di
valutazione presenti nel POF e fissati dal C.d.D;
4. assegnare il credito scolastico, gestire il debito formativo.
È compito del Consiglio di classe al completo: tutti i docenti, due rappresentanti dei genitori, due
rappresentanti degli studenti, un educatore (voto consultivo) nel caso in cui nella classe ci siano
convittori:
1. valutare l‟efficacia dell‟azione didattica in termini di comportamenti acquisiti dagli alunni;
2. formulare proposte al Collegio dei docenti in relazione ad attività curricolari ed
extracurricolari;
3. formulare proposte di sperimentazione;
4. programmare attività di recupero, sostegno ed approfondimento;
5. proporre al Collegio dei docenti l‟adozione di nuovi libri di testo;
6. programmare uscite didattiche, visite guidate da svolgersi o nell‟arco della mattinata, o
dell‟intera giornata oppure viaggi di istruzione di più giorni consecutivi;
7. prendere i provvedimenti disciplinari di competenza a carico degli alunni.
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IL COORDINATORE DI CLASSE
Viene nominato annualmente dal Dirigente scolastico ed ha i seguenti compiti:
in assenza del Dirigente, presiede i Consigli di classe esercitando tutte le prerogative del
Presidente;
assolve alle funzioni di verbalizzante;
acquisisce tutti i dati eventualmente necessari alla trattazione dell‟ordine del giorno e ad
una più approfondita conoscenza della classe;
relaziona, in assenza del Dirigente, ai rappresentanti dei genitori e degli alunni sulle scelte
effettuate dal Consiglio in seduta tecnica e sull‟andamento didattico e disciplinare della
classe;
si attiva affinché il Consiglio attui quanto deliberato dal Collegio dei docenti, previo
adattamento dei criteri generali alle concrete condizioni della classe;
promuove, coordina e organizza i rapporti tra i colleghi della classe nel campo della
programmazione didattica ed educativa;
attua il collegamento esterno del Consiglio di classe; quindi, raccoglie e fa pervenire
d‟ufficio all‟organo competente le richieste provenienti dai colleghi, dagli studenti, dai
genitori della classe e dagli educatori del Convitto;
richiede all‟Ufficio della Dirigenza, ove è necessario, la convocazione straordinaria del
Consiglio di classe;
individua eventuali problemi e conflitti presenti all‟interno della classe e svolge opera di
mediazione;
segnala alla Funzione Strumentale Area 6 (Dispersione e Prevenzione), eventuali alunni in
difficoltà ed a rischio di abbandono;
ha il ruolo di collegamento tra Scuola e Convitto
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