ISIS A VEGNI – CAPEZZINE PIANO DELL’OFFERTA … · Nel recepire quanto espresso nella...

91
P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 1 ISIS A VEGNI – CAPEZZINE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2012/2013 ISIS A VEGNI – CAPEZZINE Piano dell’Offerta Formativa a. s.2015/2016 CORSO SERALE PROFESSIONALE AGRARIO Istituto Capofila "PTP Agribusiness VALDICHIANA E ALTA VALLE DEL TEVERE" Socio Fondatore "ITS E.A.T. Eccellenza Agroalimentare Toscana"

Transcript of ISIS A VEGNI – CAPEZZINE PIANO DELL’OFFERTA … · Nel recepire quanto espresso nella...

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 1

ISIS A VEGNI – CAPEZZINE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO

2012/2013

ISIS A VEGNI – CAPEZZINE Piano dell’Offerta Formativa

a. s.2015/2016

CORSO SERALE PROFESSIONALE AGRARIO

Istituto Capofila "PTP Agribusiness VALDICHIANA E ALTA VALLE DEL TEVERE"

Socio Fondatore "ITS E.A.T. Eccellenza Agroalimentare Toscana"

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 2

PREMESSA

Il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.

Tale documento viene elaborato e adottato secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 275 dell'8/3/99: "Regolamento sull'autonomia" pubblicato il 10/8/99 sulla Gazzetta Ufficiale n° 186 (*)

Il P.O.F., nel recepire le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio di appartenenza, esprime il piano organizzativo che definendo tempi, servizi, risorse, progettualità della nostra scuola, espone in maniera chiara e sintetica la progettazione delle attività curricolari ed educative che l’Istituto adotta con l’obiettivo di rispondere alle esigenze predette ed alle sollecitazioni provenienti dai nuovi indirizzi dell’istruzione.

Attraverso l’attuazione dell’autonomia scolastica la nostra scuola, nel rispetto degli obiettivi generali che a livello nazionale individuano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente, finalizza la propria attività formativa alla crescita ed allo sviluppo della persona-cittadino che, professionalmente competente, libera e dotata di coscienza critica, sia capace di scelte consapevoli tanto nel contesto lavorativo quanto in quello affettivo e socio-relazionale.

(*) Il Regolamento sull’autonomia (DPR 275/99, art.3 ) delinea il POF –Piano dell’Offerta Formativa “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 3

FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

MISSIONE DELLA SCUOLA

Nel recepire quanto espresso nella Raccomandazione approvata nel 2006 dal Parlamento europeo e dal Consiglio la scuola opera in coerenza con quanto esplicitato nelle otto competenze chiave che, sostanzialmente, si riferiscono a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona:

� la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale); � la cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale); � la capacità di inserimento professionale (capitale umano).

La missione della scuola si risolve nell’offrire ad ognuno le migliori opportunità per realizzare il proprio successo formativo, intendendo con ciò tanto il perseguimento del successo scolastico realizzato attraverso l’innalzamento del livello di scolarità quanto il raggiungimento della consapevolezza di se stessi, delle proprie attitudini e competenze quali strumenti indispensabili per il proseguimento di ogni percorso nella società civile, anche successivamente all’assolvimento dell’obbligo scolastico. Nel complesso i percorsi e le attività didattiche espresse nel P.O.F. sono quindi orientati alla formazione di cittadini in grado di esprimere le proprie competenze tecnico-professionali restando saldamente ancorati tanto ai valori della società civile quanto a quelli deontologici, in grado di operare nel contesto territoriale locale, nazionale e comunitario sia come singoli che inseriti in team.

FINALITÀ CHE SI PROPONE LA SCUOLA:

1) concorrere alla formazione del cittadino sviluppando negli studenti il senso di appartenenza alla collettività;

2) favorire la realizzazione e la crescita personale ponendosi in continuità educativa con la famiglia, le agenzie del territorio, l’ambiente, i mass-media e tutto l’universo dell’educazione informale;

3) essere punto di riferimento per lo sviluppo ed il consolidamento di una cultura della solidarietà e della tolleranza;

4) fornire ai propri studenti competenze culturali, scientifiche, tecniche e professionali funzionali all’inserimento nel mondo del lavoro.

STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE FINALITÀ

A. Operare in un’ottica collegiale di condivisione degli obiettivi ricercando e privilegiando, nella proposta formativa, le modalità e gli strumenti più adeguati in termini di efficacia.

B. Valorizzare le attitudini e le potenzialità personali per favorire il successo formativo, anche supportando gli alunni nell’orientamento e nell’eventuale ri-orientamento.

C. Favorire lo sviluppo di relazioni positive con se stessi e con gli altri.

D. Promuovere la professionalità dei docenti anche attraverso forme di autoaggiornamento o per mezzo delle occasioni offerte dalla costruzione di progetti mirati.

ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 4

ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA

ISTITUTO PROFESSIONALE– SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

Premessa

L’analisi fin qui condotta ha utilizzato informazioni provenienti da una multiforme tipologia di Fonti: associazioni dei produttori (CIA e Coldiretti), Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Aziende agrarie di diversa dimensione e tipologia, dal settore zootecnico a quello vitivinicolo, ortofrutticolo e biologico a conduzione mista tradizionale.

I BISOGNI DEL TERRITORIO

I dati emersi dall’indagine condotta nell’ambito del comprensorio geografico riferibile al bacino di utenza dell’ITAS Vegni hanno consentito di delineare alcuni comparti produttivi riferibili ai tre settori dell’economia (primario, secondario e terziario) che, nonostante la crisi, stanno dimostrandosi in grado di tenere ed allargare il mercato.

Rimangono sul mercato riuscendo spesso a consolidarsi le aziende che non si limitano alla produzione, ma attuano anche la fase di trasformazione della materia prima, spesso valorizzandone la qualità tramite il ricorso a certificazioni di origine (DOC, IGT, …) , di prodotto (prodotti da agricoltura biologica, …) o geografiche (prodotti tipici, DOP, IGP) ed immettendola sul mercato con strategie commerciali innovative (“filiera corta” , mercato a “chilometri zero”), conseguite anche sfruttando intelligentemente la recente normativa di settore nazionale e regionale che ormai consente loro di attuare tutto il processo di produzione-trasformazione-offerta al consumo, giungendo fino alla ricettività agrituristica e alla ristorazione.

Il processo di valorizzazione delle produzioni tramite marchi che ne certificano la qualità (biologico, biodinamico, …) spesso si interseca con il recupero e la valorizzazione di prodotti legati al territorio, alla cultura ed alle tradizioni locali, promossi ormai non solo a livello nazionale ma perfino mondiale (Salone del gusto di Torino, Slow Food, Terra madre).

In fase di pieno sviluppo risulta inoltre anche il settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, dal fotovoltaico all’energia da biomasse (agroenergie), settore che certamente crescerà nei prossimi anni, così come continua a svilupparsi il settore dell’economia ambientale in tutte le sue forme.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 5

CONSEGUENZE SUL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’I STITUTO TECNICO AGRARIO E DEL PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA

Il territorio dell’Italia Centrale in cui l’Istituto ‘Vegni’ è collocato presenta tutta la gamma dei servizi all’agricoltura e gran parte degli orientamenti produttivi compreso quello vitivinicolo che, se non il più importante, è sicuramente tra quelli di maggior rilievo, trovandosi l’Istituto Vegni al centro delle zone del Nobile di Montepulciano, del Chianti Colli Senesi e Aretini, dei marchi di origine della Valdichiana Aretina e prossimo alle zone della Doc Orcia e del Brunello di Montalcino.

Queste caratteristiche hanno un riflesso diretto sull’offerta formativa dell’ITAS Vegni che, attraverso l’attivazione dei tre indirizzi previsti dalla Riforma:

Produzioni e trasformazioni; Gestione dell’ambiente e del territorio; Viticoltura ed enologia:

per questo indirizzo è attivato un sesto anno opzionale per i conseguimento della specializzazione in Enotecnico che si ripropone di soddisfare le esigenze di figure professionali espresse dal territorio.

Un’attenzione particolare è infatti rivolta alla qualità della formazione tecnica in tutti e tre gli indirizzi, tanto in chiave di conoscenza dei processi produttivi quanto in termini di competenze gestionali perché, comunque impiegati, servono tecnici capaci di attuare e monitorare produzioni, trattamenti, analisi dei prodotti di livello alto: hanno bisogno di capacità di questo tipo di professionalità tanto le Agenzie che forniscono servizi alle imprese (Associazioni dei produttori, Consorzi agrari, Aziende private che operano nel settore agrario) quanto le stesse imprese agricole. Percependo l’importanza dell’impatto che l’innovazione tecnologica produce tanto nella fase produttiva “di campagna” che in quella di trasformazione, l’Istituto offre inoltre percorsi formativi finalizzati a conferire agli iscritti competenze informatiche e gestionali anche nell’ambito dell’”agricoltura di precisione” che utilizza sistemi informatici integrati con sistemi satellitari (G.I.S.) in grado di supportare le aziende nell’innovazione e nella competizione sul mercato.

La necessità di professionisti in grado di assistere le aziende favorendone l’opportuno posizionamento sul mercato determina inoltre caratterizzazioni del percorso formativo tali da conferire agli iscritti competenze in merito all’analisi dei mercati in funzione della corretta individuazione del giusto segmento produttivo e della collocazione del prodotto.

Al fine ultimo delle predette attività formative, tutte sostanzialmente orientate al conseguimento di professionalità complete e caratterizzate da mentalità innovativa ed imprenditoriale, concorre l’attivazione dell’Alternanza scuola lavoro che, mediante stages aziendali o in agenzie di servizio, integra e completa la formazione tecnico-professionale degli iscritti.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 6

ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

Premessa

L’ISIS “A. Vegni – Capezzine”, occupa una posizione particolarmente favorevole rispetto alle finalità formative dell’indirizzo di studio “Istituto Professionale – Settore dei servizi – Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” in quanto, collocato pressoché centralmente rispetto alle zone identificate come Valdichiana senese (provincia di Siena), Valdichiana aretina (provincia di Arezzo) e Valdichiana romana (provincie di Terni e Perugia), ricade in un territorio dove Toscana e Umbria, entrambe regioni a forte vocazione turistica, si incontrano e si fondono originando una realtà paesaggistico-culturale con caratteristiche di specificità universalmente riconosciute ed apprezzate. Importante anche il richiamo turistico esercitato dal vicino lago Trasimeno e dalle stazioni termali di Chianciano Terme e Rapolano Terme.

Patrimonio artistico e paesaggistico, produzioni agricole tipiche certificate, industrie agroalimentari e cultura enogastronomica, fanno quindi dell’intera Valdichiana un territorio unico, dove domanda e offerta di servizi turistici ed enogastronomici si incontrano evolvendo in un contesto che, mentre trova nella formazione di professionisti del settore la risposta alle proprie esigenze, offre all’ISIS “A. Vegni – Capezzine” l’opportunità strategica di interfacciarsi con una realtà territoriale ed economica contingente complessa e vivace, dalla quale trarre indicazioni opportune per mantenere la migliore sintonia tra contenuti dei percorsi formativi, esigenze del territorio e caratteristiche delle figure professionali in uscita.

I BISOGNI DEL TERRITORIO

L’offerta turistico ricettiva caratterizzante il territorio di riferimento è sostanzialmente riferibile a tre grandi tipologie di turismo:

1. Turismo d’affari; 2. Turismo di piacere; 3. Turismo di benessere

La prima offerta risponde alla domanda espressa da imprenditori che gravitano nel territorio per motivi di lavoro legati all’industria del vino, dell’olio, dell’oro, del mercato dell’arte e dell’antiquariato, ricercando una soluzione ricettiva e di ristoro rapida e commerciale cui, negli ultimi anni, si è aggiunta una crescente richiesta di turismo congressuale da parte di aziende leader e di multinazionali che trovano interessi nel territorio.

La seconda offerta risponde alla domanda proveniente tanto da una clientela italiana, che soggiorna o per un week-end o per ponti festivi, quanto da turisti stranieri che spesso soggiornano per periodi più lunghi. Caratteristica comune della domanda in argomento è la ricerca di un soggiorno rilassante legato all’ambiente (agriturismi), alle bellezze naturali e paesaggistiche (lago, montagna, colline), culturali (borghi, monumenti, siti archeologici, musei, chiese e quant’altro) ed enogastronomici (prodotti tipici certificati, vini di alta qualità, oli extra vergini di oliva di pregio).

La terza offerta risponde alla domanda proveniente da una clientela mista ed è legata essenzialmente al turismo termale e lacustre che vuole dedicarsi essenzialmente al proprio benessere psico-fisico in un ambiente tranquillo, rilassante ed esteticamente appagante, ed è

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 7

soddisfatta, oltre che dalle strutture “storiche” anche da numerose imprese recentemente costituitesi a tal fine nel territorio della Valdichiana.

CONSEGUENZE SUL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’I STITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”

La didattica attivata dall’Istituto in termini di contenuti e percorsi formativi verte essenzialmente sugli aspetti fondamentali caratterizzanti i bisogni espressi dal territorio ed è costantemente finalizzata alla formazione di operatori del settore qualificati a rispondere alle esigenze rilevate.

Obiettivo dell’attività didattica è quindi quello di garantire, nell’ambito delle tre diverse articolazioni di studio disponibili:

� Enogastronomia: – con possibilità di scelta dell’ Opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”,

� Servizi di sala e vendita, � Accoglienza turistica,

una formazione specifica ed adeguata, tanto tramite lo studio delle lingue straniere quanto attraverso l’approfondimento della conoscenza dei prodotti enogastronomici certificati del territorio e del loro corretto utilizzo in sede di elaborazione; oggetto di pari attenzione sono inoltre gli ambiti relativi allo sviluppo delle abilità connesse alla promozione ed alla vendita di prodotti, all’acquisizione di competenze artistico-culturali ed economico-scientifiche per la gestione di strutture ricettive e dell’accoglienza turistica.

Particolare attenzione è data all’Alternanza scuola-lavoro che, attraverso stages, tirocini di formazione tecnico-professionale e la continua interazione con gli operatori turistico-ristorativi e le Associazioni di categoria, mentre da un lato favorisce l’inserimento degli allievi nel mondo del lavoro reale consente, dall’altro, di formare professionisti in grado di rispondere alle diverse esigenze espresse dal mercato del lavoro.

Per tutti gli alunni iscritti all’ Istituto Professionale per i "Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera", è inoltre possibile,tramite accordi con la Regione e la Provincia, effettuare un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per il conseguimento della qualifica professionale regionale di “Operatore della ristorazione” scegliendo tra le seguenti articolazioni:

� Operatore servizi rist. – settore cucina; � Operatore servizi rist. – settore sala-bar; � Operatore servizi promozione e accoglienza – servizi di ricevimento.

Questo percorso formativo comporta la scelta, espressa al primo anno di iscrizione, di una delle tre articolazioni professionali attivate con la possibilità di conseguire, al termine del triennio, la corrispondente qualifica prescelta.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 8

PRINCIPI FONDAMENTALI

L’ISIS “A. VEGNI” trova ispirazione fondamentale negli articoli 2-3-9-21-33-34 della Costituzione Italiana e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e garantisce la completa attuazione dei principi di seguito elencati.

UGUAGLIANZA

Sesso, religione, identità etnica, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio economiche non possono essere elementi di discriminazione .

IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ NELL’EROGAZIONE DEI SER VIZI

Tutti i soggetti che contribuiscono all’erogazione del servizio scolastico sono tenuti ad agire secondo criteri di obiettività, di equità e di efficienza.

In presenza di conflitti sindacali, di agitazioni studentesche, di assenza del personale, oltre al rispetto delle norme contrattuali, la scuola si impegna a garantire alle famiglie ampia e tempestiva informazione sulle modalità e sui tempi dell’agitazione. La scuola garantisce, inoltre, servizi di custodia e di vigilanza, specie in presenza di alunni non autonomi per età o per condizioni psico-fisiche.

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

La scuola assicura l’inserimento e la familiarizzazione dello studente e dei genitori con tutte le componenti scolastiche attraverso le attività di accoglienza e di integrazione, con particolare riguardo alla fase d’ingresso nelle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.

DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA

L’utente ha diritto alla tutela della scelta dell’Istituzione Scolastica e del corso di studio confacente alle proprie attitudini.

La scuola, tramite il rigoroso controllo delle assenze, vigila sulla frequenza delle lezioni. Ai genitori che volessero usufruirne, è offerta la possibilità di conoscere in tempo reale via sms l’eventuale assenza del proprio figlio.

PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA

La gestione del servizio scolastico è il risultato della collaborazione democratica e costante fra istituzione, personale, genitori e alunni; la legge n 241/90 (legge sulla trasparenza) è il riferimento fondamentale per l’erogazione e la gestione del servizio scolastico.

L’attività scolastica si conforma a criteri di efficienza, efficacia nell’organizzazione dei servizi amministrativi e delle attività didattiche, e di trasparenza sia nei rapporti interni amministrativi che in quelli con l’utenza.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 9

Anche a tal fine, la Scuola ha attivato un proprio sito in internet con accesso libero all’indirizzo http://www.isisvegni.gov.it/; all’interno del sito, tra l’altro, i genitori in possesso di password personale loro rilasciata dagli Uffici di segreteria possono consultare il registro elettronico anche per verificare le assenze dalle lezioni dei propri figli alla data di consultazione.

È inoltre ampliata l’opportunità di riscontro dell’andamento didattico-disciplinare degli alunni in quanto, oltre che in occasione dei due colloqui annuali da calendario scolastico, gli insegnanti, previo appuntamento telefonico, sono a disposizione dei genitori per colloqui individuali in orario antimeridiano.

LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

L’attività didattica e formativa si svolge nel rispetto della libertà di insegnamento dei Docenti, promuovendo lo sviluppo armonico della personalità dell’alunno, attraverso il conseguimento degli obiettivi educativi generali e specifici.

Tutto il personale scolastico s’impegna nell’attività di aggiornamento professionale, con modalità autonome e/o attingendo ad iniziative di Istituto.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 10

OFFERTA FORMATIVA

PROGETTAZIONE OFFERTA FORMATIVA

Nel recepire le indicazioni della Riforma l’ISIS “A. VEGNI” – Capezzine, nella propria autonomia, si è dotato di Dipartimenti quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione

I DIPARTIMENTI DELL’ISIS “A. VEGNI” – Capezzine

PERIODO FUNZIONI COMPETENZE

Primo biennio

Svolgono una funzione strategica per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo.

I Dipartimenti, quale articolazione interna e flessibile del Collegio dei docenti, svolgono le loro funzioni favorendo una progettualità condivisa, intervengono sulla continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilano sull’attuazione dei processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi.

Secondo biennio e

quinto anno

Individuano i bisogni formativi, promuovono e sostengono la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti.

OBIETTIVI EDUCATIVI, FORMATIVI, CULTURALI E PROFESS IONALI COMUNI

ELABORATI NELL’AMBITO DEI DIPARTIMENTI

Obiettivi educativi

− acquisizione di un comportamento adeguato all’ambiente scolastico; − rispetto dei compagni, delle altre persone e delle regole generali (norme

fondanti del vivere civile) e specifiche (Regolamento d’Istituto, Patto Educativo, Regolamento di classe) di convivenza, al fine di contribuire alla dimensione comunitaria della vita scolastica, nel rispetto anche delle condizioni di minoranza e di disagio.

Obiettivi formativi

− acquisizione graduale di comportamenti che possano inserire criticamente l’individuo nella società;

− capacità dell’alunno di ideare e realizzare un proprio progetto prima di studio e poi di vita;

− capacità dell’alunno di saper riflettere sul proprio tempo e sulla cultura del lavoro;

− capacità di essere disponibili al cambiamento inteso come flessibilità; − capacità di tenere comportamenti solidaristici, improntati alla pace,

all’integrazione del diverso, alla legalità;

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 11

− saper elaborare in modo autonomo le conoscenze acquisite; − lavorare autonomamente, partecipare al lavoro organizzato di gruppo; − saper individuare gli obiettivi da raggiungere e tradurre le idee in azioni

pianificate (saper individuare tempi, risorse da utilizzare, strategie); − individuare relazioni tra conoscenze scolastiche e mondo esterno − valutare ed auto-valutarsi; − saper comunicare e documentare il proprio lavoro; − favorire un’adeguata acquisizione delle strumentalità di base (scrittura,

lettura, abilità di calcolo etc.) per affrontare gradualmente il percorso scolastico.

Obiettivi culturali e professionali

Obiettivi culturali: − saper individuare gli elementi essenziali di un problema e formulare ipotesi di

soluzione; − saper operare collegamenti; − saper utilizzare il linguaggio specifico delle discipline; − educare al sapere e al saper fare; − porre l’educazione linguistica come obiettivo di base. Obiettivi professionali: − possedere una cultura generale di base ed una preparazione flessibile; − possedere adeguate conoscenze nelle lingue straniere, con particolare

riferimento alla terminologia di settore; − saper utilizzare gli ordinari strumenti informatici; − saper stabilire rapporti di collaborazione; − saper risolvere problemi o calcoli attinenti alle discipline coinvolti; − saper riconoscere e cogliere le opportunità di apprendimento e lavorative

anche esternamente al contesto scolastico.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 12

I DIPARTIMENTI NELL’AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE DID ATTICA

CARATTERISTICHE E STRUTTURA

I Dipartimenti attivi nell’Istituto sono istituiti nell’esercizio dei poteri di autorganizzazione e sono coordinati da un docente di ruolo, nominato dal DS, su proposta dei docenti membri. I Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa, sono luogo di dialogo, di confronto e di ricerca e si avvalgono della professionalità dei loro componenti. I Dipartimenti sono articolati per Aree disciplinari come da tabella seguente; fanno parte del Dipartimento gli insegnanti delle discipline ivi elencate. Le delibere espresse dai Dipartimenti hanno valore prescrittivo. Le riunioni dei Dipartimenti si tengono ordinariamente nella configurazione prevista in tabella; qualora le esigenze lo richiedano, esse possono avere carattere interdipartimentale (riunioni Interdipartimentali. Tenendo conto delle esigenze transitorie derivanti dall’adeguamento dell’offerta alle modifiche dettate dalla Riforma, limitatamente alle esigenze riferibili alle classi del Progetto Cerere Unitario ancora in corso, i Dipartimenti possono eccezionalmente riunirsi per Assi culturali. All’interno di tutti i Dipartimenti sono previsti gruppi di lavoro funzionali alla progettazione didattica orientata alle competenze. DIPARTIMENTO AREA SOSTEGNO E DSA Il Dipartimento Area Sostegno e DSA opera in coerenza con le “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”, formulando proposte ai Dipartimenti e agli Organi Collegiali; i componenti del Dipartimento Area Sostegno, a seconda delle necessità contingenti, partecipano per competenza (ovvero per area di specializzazione) alle riunioni degli altri Dipartimenti. Il Dipartimento Area Sostegno e DSA, operando la scuola in recepimento delle norme e circolari relative alla didattica inclusiva, ha competenze anche sulla gestione delle problematiche relative agli alunni DSA, ADHD e BES. Ogni anno il dipartimento provvede alla stesura ed alla gestione del Piano Annuale per l’Inclusione, documento nel quale vengono definiti gli obiettivi, le strategie e le risorse relative alla gestione degli alunni DSA, ADHD e BES.

IL COORDINATORE DI DIPARTIMENTO: - d’intesa con il Dirigente Scolastico convoca la riunione di dipartimento e fissa l‘ordine del giorno; - presiede le riunioni e modera la discussione; - cura la tenuta dei documenti prodotti; - trasmette copia degli atti al DS; - tiene rapporti con lo staff dirigenziale e gli altri coordinatori di dipartimento.

RUOLO DEI DIPARTIMENTI L’attività dei Dipartimenti è di stimolo e supporto alla progettazione della didattico-educativa orientata alle competenze e, in quest’ottica, essi sono la sede deputata: – ad armonizzare ed integrare contenuti e abilità riferibili alle singole discipline in un quadro più

ampio e composito, con l’obiettivo di favorire la realizzazione e l’espressione di competenze interdisciplinari misurabili;

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 13

– all’analisi disciplinare finalizzata all’individuazione dei saperi essenziali di ciascuna delle discipline e all’individuazione dei possibili ambiti di sovrapposizione, premesse funzionali e indispensabili per una organizzazione modulare e laboratoriale della didattica articolata su curricoli verticali;

– all’individuazione di aggregazioni pluridisciplinari, interdisciplinari, transdisciplinari; – ad individuare gli opportuni indicatori su cui misurare le predette competenze interdisciplinari; – alla rilevazione, monitoraggio, valutazione e revisione dei risultati conseguiti attraverso gli

strumenti individuati e le attività programmate. – alla strutturazione di prove parallele. Nell’ambito di una didattica finalizzata alle competenze e caratterizzata da un’organizzazione modulare e laboratoriale articolata su curricoli verticali, assume particolare importanza il Dipartimento ITP che, per le peculiarità proprie del settore di insegnamento, risulta suscettibile di esprimere una valenza tanto trasversale, rispetto alle singole discipline, quanto strategica, al fine di incentivare il conseguimento di competenze attraverso attività pratico-applicative strutturate in laboratori interdisciplinari. I docenti, eventualmente riuniti in gruppo/i di lavoro, hanno il compito di delineare la programmazione didattica annuale per aree disciplinari; essi elaborano, stabiliscono e promuovono: – un documento di programmazione condiviso; – iniziative di formazione per i docenti, creando anche momenti di confronto e di auto-

aggiornamento; – i contenuti comuni, anche in vista di possibili fusioni di classe, passaggi di alunni e per rendere

omogenee le decisioni finali dei Consigli; – i “segmenti educativi irrinunciabili”, ovvero gli obiettivi minimi educativi e formativi necessari

e indispensabili per il passaggio al successivo anno di corso, distinguendo competenze tecniche ed abilità trasversali;

– i possibili collegamenti interdisciplinari, riflettendo sulla disciplina e sulla sua valenza formativa;

– i percorsi più idonei finalizzati al profilo formativo per cercare una corrispondenza fra contenuti disciplinari (linguaggi, procedure, contenuti, ecc.) e realtà esterna, affinché i processi di apprendimento avvengano in modo naturale e integrato e i contenuti disciplinari risultino significativi;

– la tipologia ed il numero delle prove di verifica ordinarie e condivise da somministrare agli allievi per testare il raggiungimento degli obiettivi prefissati;

– le modalità di sostegno disciplinare e/o trasversale; – la valorizzazione delle eccellenze; – le metodologie e gli strumenti più efficaci per l’azione formativa ed educativa programmata; – eventuali prove parallele ed i relativi strumenti di valutazione – organizzazione del tutoring dei docenti in periodo di prova e collaborazione con i docenti

supplenti

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 14

RUOLO DEI GRUPPI DI LAVORO

Nell’ottica di realizzare una didattica finalizzata alle competenze, i gruppi di lavoro sono individuati quali articolazioni dipartimentali funzionali alla progettazione di attività e strumenti coerenti con il curricolo delle classi residue appartenenti al Progetto Cerere Unitario e con quello, verticale, delle classi formatesi a partire dall’a.s. 2010/11. In quest’ottica essi sono sede, tra le altre, delle seguenti attività: – Elaborazione di percorsi che, tenuto conto delle competenze disciplinari e trasversali in uscita

(Riforma), partendo dalle programmazioni disciplinari condivise già prodotte per ciascuna materia consentano di pervenire ad una progettazione modulare della didattica per singola disciplina o per aggregazioni di aree disciplinari contigue, con sviluppo verticale nel 1° e 2° biennio e, se dal caso, al monoennio finale.

– Elaborazione di laboratori interdisciplinari coerenti con i contenuti modulari in termini di contenuti e scansione temporale, costruiti e articolati sulla scorta dei saperi essenziali di ciascuna disciplina, e corredati da specifica relativa a tempi, tipologia e criteri di verifica. Tali laboratori potrebbero avere tanto carattere annuale quanto svilupparsi per articolazioni successive anche negli anni di corso successivi a quello di inizio.

– Elaborazione di schede tipo, in forma di traccia interdisciplinare e non necessariamente vincolante, finalizzate alla rilevazione di competenze deducibili da quanto, elaborato autonomamente dagli alunni sulla scorta di quanto acquisito nei singoli percorsi disciplinari svolti e quanto constatato in sede di visita di istruzione, venisse restituito sotto forma di prodotto valutabile.

– Formalizzazione dei percorsi didattici, delle attività laboratoriali individuate e delle proposte elaborate in documenti da trasmettere ai C.d.c. per una loro condivisione ed attuazione.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 15

TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO TECNICO AGRARIO

Settore tecnologico – indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria

DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO

DISCIPLINE COMPONENTI I GRUPPI DI LAVORO 2°

BIENNIO + 5° ANNO

1 - AREA UMANISTICA

Lingua italiana

Storia

Rc o attività alternative

Lingua italiana

Storia

Rc o attività alternative

2 - AREA LINGUISTICA (Dip. unico) Lingua inglese Lingua inglese

3 - AREA

MATEMATICO-SCIENTIFICA

Matematica

Tecnologie inform.

Scienze integrate (fisica)

Scienze integrate

(Sc. della terra e biologia)

Scienze integrate (chimica)

Scienze mot. e sportive

Matematica

Biotecnologie agr.

Biotecnologie vitiv.

Scienze mot. e sportive

4 - AREA TECNICA

Diritto

Scienze e tecn. appl.

Tecnologie e tecn. di rappr. Grafica

Produzioni vegetali

Viticoltura e dif. della vite

Enologia

Produzioni animali

Genio rurale

Gest. Amb. e territ.

Economia, estimo, marketing e legislaz.

Trasformaz. Prod.

5 - AREA ITP.

Tecnologie inform.

Scienze integrate (fisica)

Scienze integrate (sc. Della terra e biologia)

Scienze integrate (chimica)

Biotecnologie agr.

Biotecnologie vitiv.

Produzioni vegetali

Viticoltura e dif. Della vite

Enologia

Produzioni animali

Genio rurale

Gest. Amb. e territ.

Economia, estimo, marketing e legislaz.

Trasformaz. Prod.

6 - AREA SOSTEGNO E DSA

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 16

TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO PROFESSIONALE Settore dei servizi – servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO

DISCIPLINE COMPONENTI I GRUPPI DI LAVORO 2°

BIENNIO + 5° ANNO

1 - AREA UMANISTICA Lingua e letteratura italiana Storia

RC o attività alternativa

Lingua e letteratura italiana

Storia

RC o attività alternativa

Sociologia rurale e storia dell’agricoltura

2 - AREA LINGUISTICA (Dip. unico) Lingua inglese Lingua inglese

3 - AREA

MATEMATICO-SCIENTIFICA

Matematica

Scienze integrate ( Scienze della Terra e Biologia)

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Scienze integrate (Fisica)

Scienze Integrate ( Chimica)

Scienze motorie e sportive

Matematica

Biologia applicata

Chimica applicata e processi di trasformazione

Scienze motorie e sportive

4 - AREA TECNICA Diritto ed Economia

Ecologia e Pedologia

Tecniche di allevamento vegetale e animale

Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali

Economia agraria e dello sviluppo territoriale

Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore.

5 - AREA ITP. Scienze integrate (Fisica)

Scienze Integrate ( Chimica) //

6 - AREA SOSTEGNO E DSA

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 17

TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI INDIRIZZO “SERVIZIPER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALI TÀ ALBERGHIERA”

DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO

DISCIPLINE COMPONENTI I GRUPPI DI LAVORO 2° BIENNIO +

5° ANNO

1 - AREA UMANISTICA

Linguae letteratura italiana

Storia

Rc o attività alternative

Linguae letteratura italiana

Storia

Tecniche di comunicazione

Rc o attività alternative

2 - AREA LINGUISTICA (Dipartimento unico)

Lingua inglese Lingua inglese

Seconda lingua straniera Seconda lingua straniera

3 - AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA

Matematica

Scienze integrate (fisica)

Scienze integrate (scienze della terra e biologia)

Scienze integrate (chimica)

Scienza degli alimenti scienze motorie e sportive

Matematica

Scienze motorie e sportive

Scienza e cultura dell’alimentazione

4 - AREA GIURIDICO AMMINISTRATIVA

Diritto ed economia Diritto e tecniche amministrative della

Struttura ricettiva

5 - AREA LABORATORI

DI SERVIZI

Laboratorio di servizi enogastronomici

settore cucina

Laboratorio di servizi enogastronomici

settore cucina

Laboratorio di servizi

Enogastronomici

settore sala e vendita

Laboratorio di servizi enogastronomici

settore sala e vendita

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

6 - AREA SOSTEGNO E DSA

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 18

COORDINATORI DIPARTIMENTI

DIPARTIMENTO INDIRIZZO DI STUDIO COORDINATORE

1 – AREA UMANISTICA

ITAS Prof. CHERUBINI Giancarlo

IPSAR Prof. ssa MATERAZZI

Lorenza

2 – AREA LINGUISTICA ISIS Prof.ssa GOLINI Patrizia

3 – AREA MATEMATICO-

SCIENTIFICA

ITAS prof. RIGUTTO Riccardo

IPSAR Prof. CORTONESI Angela

4 – AREA

TECNICA/GIURIDICO

AMMINISTRATIVA

ITAS Prof. RAIMONDO Giuseppe

IPSAR Prof.ssa GAROFANO Elena

5 – AREA

ITP/LABORATORI SERVIZI IPSAR Prof. GIANNETTI Gianfranco

6 – AREA SOSTEGNO

IPSAR Prof. BASSANO Roberto

ITAS Prof.ssa OKELY Pilar

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 19

VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE Per il triennio 2014-15, 2015-16 e 2016-17 la valutazione del sistema educativo di istruzione sarà caratterizzata dalla progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione, secondo le fasi previste dall'articolo 6, comma l, del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione (DPR 28 marzo 2013, n. 80). La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell' offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:

• alla riduzione della dispersione scolastica e dell' insuccesso scolastico;

• alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti;

• al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;

• alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al lavoro.

AUTOVALUTAZIONE A partire dall'anno scolastico 2014-2015 tutte le istituzioni scolastiche hanno effettuato l'autovalutazione mediante l'analisi e la verifica del proprio servizio e la redazione di un R.A.V. (Rapporto di autovalutazione) contenente gli obiettivi di miglioramento, redatto in formato elettronico. A tal fine, i seguenti princìpi e criteri generali costituiranno il riferimento per i soggetti del Sistema nazionale di Valutazione e per la Conferenza per il coordinamento funzionale del Sistema Nazionale di Valutazione: 1) l'INVALSI sosterrà i processi di autovalutazione delle scuole fornendo strumenti di analisi dei dati resi disponibili dalle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti; definendo, un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati comparabili, per l'elaborazione dei rapporti di autovalutazione; 2) il Sistema Nazionale di Valutazione si avvarrà di una piattaforma operativa unitaria predisposta dai Servizi informativi del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in modo da poter gestire e coordinare il flusso delle informazioni e le elaborazioni dati provenienti dalle varie fonti; 3) il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca avvierà, in collaborazione con i soggetti del Sistema Nazionale di Valutazione, piani di formazione per tutte le scuole, con particolare attenzione ai dirigenti scolastici. VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE Entro il 2015, la Conferenza di coordinamento adotta, su proposta dell'INVALSI, i protocolli di valutazione delle scuole e gli indicatori di efficienza e di efficacia per individuare le scuole da sottoporre a verifica esterna. Le attività di valutazione esterna, con le visite dei nuclei di valutazione costituiti dai dirigenti tecnici, che ne assumono il coordinamento, e dagli esperti individuati secondo i criteri di seguito indicati, avranno inizio a partire dall'anno scolastico 2015-2016. L'INVALSI procederà, inoltre, alla costituzione dei nuclei di valutazione sulla base dei criteri definiti e resi noti dalla Conferenza in modo da assicurarne imparzialità e terzietà. VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 20

Entro la fine del 2014, l'INVALSI ha definito gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici, così come stabilito dall'articolo 3, lettera e), del Regolamento. Come previsto dal Regolamento, il modello di valutazione della dirigenza scolastica dovrà prestare attenzione agli obiettivi di miglioramento della scuola individuati attraverso il rapporto di autovalutazione e alle aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche direttamente riconducibili all'operato del dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale, secondo quanto previsto dall'articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, e dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro dell' area della dirigenza scolastica. RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI E PARTECIPAZIONE ALLE INDAGINI INTERNAZIONALI - Nel corso del triennio scolastico 2014/2015 - 2016/2017 le rilevazioni nazionali degli apprendi menti, a carattere censuario, previste dall'articolo l, comma 5, del decreto-legge n. 147 del 2007, saranno svolte in conformità alle indicazioni contenute nella Direttiva n. 85 del 2012. NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE Il Nucleo interno di valutazione è composto dai seguenti docenti: PIEGAI Giuseppe, ALES Roberto, GAROFANO Elena, CHERUBINI Giancarlo, MATERAZZI Lorenza, MARRINI Ivana, RIGUTTO Riccardo, CORTONESI Angela, GIANNETTI Gianfranco, OKELY Pilar. CONSIGLI DI CLASSE

Descrizione delle competenze nel merito della programmazione I singoli Consigli di classe recepiscono le indicazioni emerse dai Dipartimenti e le esprimono in termini operativi. E’ compito di ogni Consiglio di classe valutare la presenza di risultati inattesi e provvedere alla riformulazione della programmazione nel caso in cui vengano constatati scostamenti significativi dalle previsioni. Lo stesso principio vale per la programmazione individuale, anche se non formalizzata. La verifica viene effettuata, in particolare, in corrispondenza delle valutazione periodali ed inter-periodali. I C.d.c., nello specifico, esprimono le loro scelte in merito:

� alla programmazione delle attività educative e formative a livello interdisciplinare; � agli Interventi personalizzati per il recupero; � alle iniziative per la promozione delle eccellenze.

DOCENTI Descrizione delle competenze nel merito della programmazione

Sulla scorta degli obiettivi disciplinari individuati in sede dipartimentale e di quelli formativi emersi in sede di Consiglio di classe, i singoli docenti intervengono nella progettazione dell’offerta formativa:

� definendo i risultati attesi in termini di competenze;

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 21

� definendo le strategie didattiche utilizzate per gli obiettivi definiti; � definendo gli strumenti di verifica e valutazione dei risultati.

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per realizzare le condizioni più proficue all’integrazione (intesa soprattutto come inclusione), alla socializzazione e alla formazione umana e culturale dei soggetti in difficoltà, si rende indispensabile un intervento educativo e didattico più rispondente ai criteri di efficienza ed efficacia, nel pieno rispetto delle situazioni individuali. L'apprendimento deve valorizzare tutte le forme espressive attraverso le quali gli alunni disabili/svantaggiati realizzano e sviluppano le proprie potenzialità conoscitive, operative e relazionali. IL DIPARTIMENTO SOSTEGNO

Il Dipartimento Sostegno, nelle sue articolazioni Alunni disabili e DSA, ADHD e BES, nasce dalla volontà di condividere principi educativi e pratiche comuni in tema di accoglienza ed integrazione degli alunni diversamente abili, consentendo di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nella Legge Quadro n. 104/92 e successivi decreti applicativi. Esso rappresenta la risposta alle crescenti necessità di cambiamento e adattamento alle mutate condizioni culturali di questi ultimi anni, nell’ottica di migliorare la qualità dell’integrazione scolastica nella sua accezione più ampia. Per i contenuti specifici relativi alla composizione, agli obiettivi e alle modalità operative del Dipartimento Sostegno si rimanda al Documento di Programmazione riportato in allegato al POF.

ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI

In ambito disciplinare le verifiche sono formative e sommative. A seconda della disciplina ed in combinazione conseguente, le prove di verifica sono scritte, orali e pratiche. Possono assumere la forma di risposta a sollecitazione del docente, interrogazione orale, test strutturato (a risposta singola, a scelta multipla…) o semi-strutturato (con alternanza di items strutturati e percorsi a riposta aperta), questionario, ricerca, relazione, analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, testo a tema di carattere storico o di ordine generale

Tali prove saranno organizzate in modo da agevolare il lavoro degli studenti, concordando con essi per le prove scritte le date in anticipo.

La valutazione delle verifiche deve essere il più possibile oggettiva e facilmente decodificabile da parte dello studente; dovrà coinvolgere gli alunni, che, in base alle griglie e ai criteri adottati, dovranno consapevolmente riconoscere il livello delle proprie conoscenze, competenze e abilità.

Concorrono alla valutazione degli apprendimenti degli alunni i lavori laboratoriali a carattere inter/pluri/disciplinare concordati in sede di Consiglio di classe tra docenti di discipline di aree diverse; le proposte di laboratori interdisciplinari, al fine di una loro leggibilità univoca, sono caratterizzati da una programmazione, articolata in forma di Unità di Apprendimento corredate,

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 22

se dal caso, da relativi Scheda di consegna, Piano di lavoro con specificazione delle fasi, Diagramma di Gantt, specifica Tabella di valutazione del prodotto ottenuto.

Stante quanto sopra ed acquisita la definizione di Competenze, Abilità e Conoscenze contenuta nel Quadro Europeo delle Qualifiche (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 05.09.06) che esprime i seguenti concetti:

� CONOSCENZE: Assimilazione di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche) relative ad un settore. Sono teoriche e pratiche;

� ABILITA’ : Applicare le conoscenze e usare il knowhow necessario per portare a termine compiti e risolvere problemi. Sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (abilità manuale, uso di metodi, di materiali, di strumenti);

� COMPETENZE: Comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali, metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia.

Anche sulla scorta di quanto emerso dai singoli Dipartimenti, al fine di rendere omogenea la corrispondenza tra i livelli di apprendimento e i voti assegnati in decimi dai docenti e di facilitare la leggibilità dei voti stessi da parte degli alunni, per il corrente anno scolastico viene confermata l’adozione delle Griglie di valutazione già in uso e di seguito esposte.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 23

CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTO DECIMALE E LIVELLI DI APPRENDIMENTO NEL PRIMO BIENNIO

VOTO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

1/3 Nulle o scarse. Non è in grado di mettere in relazione i concetti tra loro né di applicarli.

Le scarse conoscenze non vengono applicate neppure in compiti semplici.

4 Frammentarie e

disorganiche.

Riesce a fatica a mettere in relazione anche i concetti elementari e l’uso degli stru-menti è piuttosto impacciato.

Le conoscenze acquisite vengono applicate solo a situazioni molto semplici e con inesattezze.

5 Superficiali e poco

approfondite.

Sa mettere in relazione i concetti elementari ma solo se guidato e l’uso degli strumenti è incerto.

Le conoscenze acquisite vengono applicate a situazioni semplici e in modo impreciso.

6 Non sempre complete e poco approfondite.

Sa mettere in relazione i concetti elementari in modo autonomo e usa gli strumenti con sufficiente padronanza.

Le conoscenze acquisite vengono applicate anche a semplici situazioni con qualche inesattezza.

7 Complete e piuttosto

approfondite.

Sa mettere in relazione i concetti in modo chiaro e usa gli strumenti con discreta padronanza.

Le conoscenze acquisite vengono applicate anche a situazioni nuove ma con qualche imprecisione.

8 Complete, assimilate e organiche.

Sa mettere in relazione i concetti con competenza e in modo autonomo usando gli strumenti con padronanza.

Le conoscenze acquisite vengono applicate anche a situazioni nuove con sicurezza.

9 Complete, approfondite e ben organizzate.

Sa mettere in relazione i concetti con competenza e autonomia e sa usare gli strumenti con buona padronanza.

Le conoscenze acquisite vengono applicate anche a situazioni nuove e piuttosto complesse.

10 Complete, ampie,

articolate e sicure.

Sa mettere in relazione i concetti con competenza, autonomia e ricchezza di particolari e usa gli strumenti in modo efficace ed ottimale.

Le conoscenze acquisite vengono applicate anche a situazioni nuove e complesse con sicurezza e padronanza.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 24

CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTO DECIMALE E LIVELLI DI APPRENDIMENTO NEL SECONDO BIENNIO E NEL QUINTO ANNO

VOTO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

1/3 Nessuna. Presenza di gravi errori.

Mostra difficoltà di comprensione di concetti semplici. Non è in grado di applicare le conoscenze alla risoluzione di casi semplici o di mettere in relazione i concetti tra loro.

Non riesce ad applicare le conoscenze in situazioni semplici e non è in grado di riconoscere gli elementi distintivi. Commette errori tali da rendere poco comprensibili i concetti espressi.

4 Frammentarie e disorganiche. Con errori.

Non sa cogliere le relazioni essenziali di causa ed effetto e sa applicare le conoscenze limitatamente a casi molto semplici.

Commette errori nell’applicazione delle conoscenze acquisite. Non riesce a condurre analisi corrette delle conoscenze apprese. Non sa elaborare sinteticamente le proprie conoscenze. Commette errori formali che non impediscono la comprensione globale dei concetti espressi. Usa in modo incerto gli strumenti.

5 Superficiali e poco approfondite.

Sa mettere in relazione i concetti ma solo se guidato.

Commette errori non gravi nell’applicazione e nell’analisi delle conoscenze acquisite. Non sa rielaborare in modo autonomo le conoscenze e commette alcuni errori formali che non oscurano la comunicazione. Usa gli strumenti con difficoltà

6 Poco approfondite. Senza errori.

Sa mettere in relazione i concetti in modo autonomo.

Sa applicare le sue conoscenze, anche se con qualche inesattezza. Sa cogliere, se guidato, le caratteristiche fondamentali dell’oggetto di analisi. Sa rielaborare in maniera semplice commettendo solo lievi imprecisioni nella comunicazione. Usa in modo corretto gli strumenti.

7/8

Complete e piuttosto approfondite assimilate ed organiche. Senza errori.

Sa cogliere relazioni anche complesse tra fenomeni e sa esprimere giudizi di valore.

Le conoscenze acquisite vengono applicate anche a situazioni nuove o in situazioni piuttosto complesse. Sa cogliere elementi distintivi e specificità e rielabora in modo autonomo effettuando anche valutazioni personali. Espone con chiarezza e senza errori; usa la lingua in modo appropriato. È del tutto autonomo/a nell’uso degli strumenti.

9/10

Complete, assimilate, ampie, articolate . Senza imprecisioni.

Sa cogliere relazioni (anche interdisciplinari) con competenza, padronanza, autonomia e ricchezza di particolari. Sa formulare in maniera autonoma e argomentata giudizi e valutazioni e sa effettuare percorsi autonomi di conoscenza.

Sa applicare quanto appreso in situazioni nuove in modo personale ed originale. Sa cogliere con padronanza gli elementi di un insieme e stabilire tra essi relazioni organizzando in modo autonomo e innovativo le conoscenze. Usa i vari linguaggi in modo appropriato, con varietà e stile personale. È del tutto autonomo/a e usa tutti gli strumenti correttamente.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 25

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE NEL PRIMO BIENNIO

Gli insegnamenti dei bienni, aggregabili attorno a quattro assi culturali strategici, dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale, costituiscono la base contenutistica pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di competenze culturali che, nell’insieme, costituiscono la trama su cui si individuano e si definiscono quelle competenze chiave per la cittadinanza attiva, richiamate dalla Raccomandazione europea, che devono essere raggiunte al termine dell’obbligo di istruzione

Nei bienni unitari, articolati e orientativi, i percorsi disciplinari, riconducibili ai quattro assi culturali sopra richiamati, sono implementati di un valore aggiunto finalizzato a fare acquisire all’alunno le competenze chiave di cittadinanza. Tali competenze hanno la loro matrice nelle conoscenze disciplinari e ne esaltano le interazioni pluridisciplinari, investono le aree della identità, dell’autonomia personale e della responsabilità sociale del soggetto in apprendimento e vanno oltre gli obiettivi posti dagli insegnamenti puramente disciplinari .

L’insegnamento per competenze presume che un soggetto, oltre ad acquisire e interiorizzare conoscenze, sia in grado di comprenderle nei loro significati e nelle loro relazioni, di utilizzarle come risorse personali in nuovi contesti quando occorre affrontare situazioni problematiche di vita, di ricerca, di lavoro, anche in concorso cooperativo con altri soggetti; in tale chiave, ciascuna materia conserva i suoi contenuti e obiettivi specifici, ma ogni docente è tenuto ad adoperarsi a livello collegiale perché gli alunni conseguano anche le già citate (cfr. Missione della Scuola) competenze relative:

� alla realizzazione e la crescita personale (capitale culturale); � alla cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale); � alla capacità di inserimento professionale (capitale umano).

A tal fine è determinante una costante azione collettiva e proattiva del Consiglio di classe, tenuto a

� valutare gli apprendimenti disciplinari; � certificare le competenze chiave.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 26

COMPETENZE CHIAVE

DESCRIZIONE

Asse Linguistico

− padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

− leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo − produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi − utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi − utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del

patrimonio artistico e letterario − utilizzare e produrre testi multimediali

Asse Matematico

− utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

− confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni − individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi − analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi

anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse Scientifico-tecnologico

− osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

− analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

− essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse Storico-sociale

− comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche geografiche e culturali

− collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

− riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socioeconomico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Cittadinanza

Costruzione del sé − Imparare ad imparare − Progettare Relazioni con gli altri − Comunicare

- Comprendere - Rappresentare

− Collaborare e partecipare − Agire in modo autonomo e responsabile Rapporto con la realtà − Risolvere problemi − Individuare collegamenti e relazioni − Acquisire ed interpretare l’informazione

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 27

CRITERI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE

Le competenze chiave verranno certificate con riferimento ai tre livelli di seguito esplicitati

Livello non raggiunto Non è possibile certificare la competenza

Livello Base C

la competenza è accertata a livello soglia. L’alunno affronta semplici compiti in modo relativamente autonomo e dimostrando una basilare consapevolezza delle conoscenze e delle abilità connesse

Livello Intermedio B

la competenza è manifestata in modo esauriente; l’alunno affronta i compiti in modo autonomo e continuativo, con discreta consapevolezza e padronanza delle conoscenze ed abilità connesse e parziale integrazione dei diversi saperi

Livello Avanzato A

l’alunno affronta compiti impegnativi in modo autonomo, originale e responsabile, con buona consapevolezza e padronanza delle conoscenze e delle abilità connesse, integrando diversi saperi

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO SCOLASTICO La valutazione rileva l’efficacia dell’azione didattica in relazione a tutte le attività svolte nella

scuola e si basa sui seguenti criteri:

� progresso rispetto ai livelli iniziali; � acquisizione delle conoscenze, delle competenze e dei linguaggi specifici delle discipline; � partecipazione (motivazione allo studio e coinvolgimento dello studente nel dialogo � educativo); � impegno (lavoro autonomo, approfondimento, puntualità nel rispetto delle consegne); � metodo di studio (organizzazione, autonomia); � forme e modi di socializzazione in riferimento alle competenze di cittadinanza; � risultati conseguiti in eventuali interventi di recupero e pause didattiche; � capacità di recupero; � adesione a progetti di natura curriculare o extracurricolare, i cui esiti siano certificabili.

In occasione di prove di valutazione il docente comunica sempre allo studente il voto e le osservazioni mirate, tempestivamente per le verifiche orali e, di norma, entro i termini previsti dal Regolamento di Istituto per le verifiche scritte e/o pratico-applicative. MOMENTI VALUTATIVI Il Collegio dei Docenti ha suddiviso l’anno scolastico in due periodi, un Trimestre e un Pentamestre: Trimestre (da inizio anno scolastico al 23/12/2015) e Pentamestre (fino al termine delle attività didattiche) cui corrispondono tre momenti valutativi: Scrutinio del 1° periodo (Gennaio), Valutazione intermedia (pagellino a Marzo) e Scrutinio di fine anno (a Giugno). Nel corso dell’anno scolastico si svolgeranno anche prove per classi parallele.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 28

TRASPARENZA DEL PROCESSO VALUTATIVO

Gli insegnanti annotano nel registro elettronico le prove di verifica ed i risultati di profitto dei singoli alunni. Le famiglie e gli stessi alunni, previa acquisizione di specifica password nominativa rilasciata secondo precise modalità dalla segreteria scolastica, possono accedere al registro informatico in qualsiasi momento verificando in tempo reale tanto le attività didattiche in corso quanto i risultati di profitto conseguiti dal singolo soggetto. A metà secondo quadrimestre la scuola produce e rende disponibile alle famiglie il pagellino riportante la media dei voti di profitto in ciascuna disciplina, in formato digitale o, su richiesta e/o in casi eccezionali, in formato cartaceo da ritirare c/o la segreteria

VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA

CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE E NORMATIVO

Riferimenti normativi:

� DPR 249/1998 e successive modifiche: Statuto delle Studentesse e degli Studenti; � DPR 122/2009: Regolamento per la valutazione degli alunni.

La valutazione della condotta, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, prevede l'utilizzo dell’intera scala decimale ed il voto viene definito con riferimento agli indicatori di seguito indicati:

� frequenza; � rispetto delle consegne di lavoro; � partecipazione all’attività didattica; � comportamento con compagni e docenti; � utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola; � rispetto delle norme di sicurezza; � rispetto dei beni pubblici e privati; � impegno eventuale nei compiti di rappresentanza; � impegno eventuale nell’organizzazione di attività extracurricolari.

Il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente nella stessa misura dei voti conseguiti nelle diverse discipline; nel triennio ha dunque rilievo anche nella determinazione dei crediti scolastici. Se inferiore a sei decimi, il voto determina la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo. Sulla base di questi riferimenti si definisce la seguente griglia di corrispondenza, precisando che l’attribuzione del voto non richiede che siano rispettati tutti i descrittori.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 29

GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA INDICATORI VOTO frequenza regolare; rispetto delle consegne di lavoro; partecipazione propositiva e/o motivata all’attività didattica; comportamento collaborativo con compagni e docenti; cura nell’utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola; impegno eventuale nei compiti di rappresentanza; impegno eventuale nell’organizzazione di attività extracurricolari

10

frequenza regolare; rispetto delle consegne di lavoro; partecipazione motivata e corretta all’attività didattica; comportamento corretto con compagni e docenti; cura nell’utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola

9

frequenza sostanzialmente regolare; sostanziale rispetto delle consegne di lavoro; partecipazione corretta all’attività didattica; comportamento corretto con compagni e docenti; rispettoso utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola

8

frequenza con irregolarità; saltuario mancato rispetto delle consegne di lavoro; disturbo dell’attività didattica, curricolare o extracurricolare; comportamento talvolta non corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del personale non docente e/o del dirigente scolastico; danni dolosi o colposi non gravi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola; infrazioni disciplinari che comportano ammonizione sul registro di classe

7

frequenza con rilevanti irregolarità; reiterato mancato rispetto delle consegne di lavoro; reiterato disturbo dell’attività didattica, curricolare o extracurricolare; reiterato comportamento non corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del personale non docente e/o del Dirigente scolastico; danni dolosi o colposi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola

6

gravi violazioni del rispetto della dignità personale nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del personale non docente e/o del Dirigente scolastico; gravi danni dolosi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola; frequenza gravemente irregolare in assenza di documentate cause di forza maggiore; nessun rispetto delle consegne di lavoro; impegno, interesse e partecipazione assenti o quasi assenti in tutte o quasi tutte le discipline

5

NOTA Art. 7. DPR 122/2009 Valutazione del comportamento

1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 30

2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:

a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni; b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.

3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.

4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di corresponsabilità di cui all'articolo 5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione come previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana.

Eventuali sanzioni di sospensione concorreranno alla determinazione del voto di condotta in proporzione all’infrazione commessa. Per l’attribuzione del 5 in condotta è sempre necessario che lo studente sia già stato sanzionato con allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni e che successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili cambiamenti nel comportamento. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Riferimento normativo: D.P.R. 249/98 integrato con D.P.R. 235/07

Le modifiche e le innovazioni introdotte dal DPR 235/07, riguardano: - Le “mancanze disciplinari” - Le sanzioni applicabili - Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni - Le impugnazioni delle sanzioni

Pertanto, in osservanza all’obbligo alle singole istituzioni scolastiche di adeguare i regolamenti interni alle nuove richieste normative, l’ISIS A. VEGNI ha integrato il proprio Regolamento di Istituto con il Regolamento di disciplina comprensivo della Tabella sanzioni e provvedimenti disciplinari.

Il Regolamento di disciplina individua:

1. Le mancanze disciplinari, cioè i doveri e/o i divieti di comportamento che devono essere tenuti dagli studenti.

2. Le sanzioni da correlarsi alle relative mancanze. 3. Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni. 4. La procedura di irrogazione della sanzione. 5. Il Patto Educativo di Corresponsabilità

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 31

IMPUGNAZIONE DELLE SANZIONI E ORGANO DI GARANZIA Riferimento normativo: D.P.R. 249/98 integrato con D.P.R. 235/07

Ai sensi dall’art. 2 del DPR 235/07 che così recita: “contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni…… che decide nel termine di 10 giorni………” Pertanto, contro le sanzioni disciplinari, è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti) entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione all’Organo di garanzia dell’Istituto che è tenuto a decidere entro 10 giorni.

ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO Per recuperare le carenze degli alunni rilevate durante i Consigli di Classe del mese di novembre, su richiesta degli insegnanti sono predisposte attività di recupero fin dal primo quadrimestre; tali attività, compatibilmente alle risorse finanziarie disponibili, sono erogate in forma di sportelli e/o corsi di recupero. Quando si svolgono in orario non curricolare, la frequenza è obbligatoria e le eventuali assenze devono essere giustificate. Gli interventi di recupero possono avvenire anche per classi parallele, costituendo gruppi con carenze formative omogenee. Le azioni di recupero verranno organizzate a seconda delle esigenze riscontrate dai singoli Consigli di Classe. Le discipline per le quali il Consiglio di classe delibera la sospensione del giudizio negli scrutini finali del mese di giugno, dovranno essere recuperate entro e non oltre il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, pena la non ammissione alla classe successiva. Al fine di favorire il superamento delle prove, la scuola attiva corsi di recupero nei mesi estivi; le famiglie che non intendono usufruire dei corsi di recupero possono presentare liberatoria sul modulo predisposto dall’ufficio didattica; la verifica finale viene predisposta dal docente titolare delle discipline dopo aver acquisito ogni utile elemento di giudizio da parte del docente che ha tenuto i corsi, mentre è di competenza del Consiglio di Classe formulare il giudizio definitivo sull’ammissione alla classe successiva. CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA IN SEDE DI SCRUTINIO FINALE 1. il consiglio di classe ha autonomia nel valutare i singoli casi di alunni che presentino insufficienze;

2. il consiglio di classe è la sede più idonea per tener conto della possibilità che lo stesso alunno ha di raggiungere gli obiettivi minimi delle discipline con debito;

3. nello scrutinio finale saranno presi in considerazione: � partecipazione, impegno, interesse, adesione a progetti con ricaduta curriculare, ecc. � miglioramenti registrati nel corso dell’anno � valutazioni del 1° periodo � valutazioni inter-periodali (metà 2° periodo) � valutazioni del 2° periodo

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 32

Premesso che sono considerate gravi le insufficienze minori o uguali a 4/10 i consigli di classe, al fine di rendere omogenea la valutazione degli alunni iscritti ai diversi indirizzi dei corsi di studio, applicano i seguenti criteri di massima.

1. Non ammissione alla classe successiva ( come da Verbale n. 9 Collegio Docenti del 29/05/2015):

a. per tutte le classi I II III dell’istituto: nel caso in cui si abbiano insufficienze in 4 o più materie;

b. per le classi IV: nel caso in cui si abbiano insufficienze in 3 o più materie. � Nei casi non previsti dalla casistica sopra individuata, il Consiglio di classe adotta le

deliberazioni che ritiene più congrue al caso specifico. 2. Sono da considerare elementi a favore della promozione:

� possibilità di frequentare con profitto l’anno scolastico successivo; � crescita nelle valutazioni nel corso dell’anno scolastico; � interesse e costanza nell’impegno.

3. Sono da considerare elementi per la non promozione: � impossibilità di frequentare con profitto l’anno scolastico successivo; � assenze e ritardi reiterati; � incostanza e disinteresse; � debito reiterato, in particolare nelle stesse discipline; � mancata o non adeguata partecipazione alle attività di recupero/sportello; � mancata o non adeguata partecipazione alle attività di Alternanza scuola/lavoro.

DEROGHE

Riferimenti normativi: art.14 del D.P.R. 122/2009 (obbligo per tutti gli studenti della Secondaria di Secondo Grado ad avere almeno i tre quarti delle presenze per la validità dell’ anno scolastico)(*); Circolare MIUR n° 20/2011. “Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga e' prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo”. Il computo deve essere effettuato sul monte ore annuale. Le Deroghe per casi eccezionali sono specifica competenza dei Consigli di Classe, su delibera dei criteri da parte del Collegio dei docenti. La deroga può comunque essere applicata solo in presenza di alunni valutabili. Le famiglie inoltre devono essere informate in merito alle assenze dei figli. La Circolare MIUR n° 20/2011 riporta una casistica indicativa da considerare ai fini della deroga:

− gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

− terapie e cure programmate;

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 33

− partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

− adesione a confessioni religiose per le quali sussistono intese che considerano il sabato giorno libero.

SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO Per evitare agli alunni una eccessiva concentrazione dei carichi di lavoro nei mesi estivi e per sollecitare ad uno studio sistematico durante il periodo scolastico, in seguito ai criteri esposti in precedenza il Collegio docenti ha espresso l’orientamento a ritenere possibile la sospensione del giudizi:

– al massimo per tre discipline per tutte le classi I- II e III dell’Istituto; – al massimo per due discipline per le Classi IV dell’Istituto,

riservandosi di deliberare nel merito in occasione dell’ultima riunione antecedente gli scrutini di fine anno scolastico. Entro il 31 agosto, e comunque non oltre l’inizio dell’anno scolastico, gli studenti saranno ammessi alla classe successiva solo dopo aver superato la fase di sospensione del giudizio con esito positivo, ovvero essere stati promossi. In ogni caso la scuola comunica alla famiglia le eventuali insufficienze sanate a giugno per voto di Consiglio. (*)

DPR 122/2009 – art. 14 comma 7. A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga e' prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 34

VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO

La misurazione del recupero delle insufficienze che hanno determinato la sospensione del giudizio

avviene attraverso prove scritte anche diversificate tra gli studenti in relazione alla specificità delle

carenze relative al programma svolto.

Nella determinazione della ammissione/non ammissione il Consiglio di classe tiene conto della

situazione dello scrutinio di giugno per quanto riguarda il quadro complessivo.

Nella determinazione del voto finale da attribuire allo studente nella/e discipline oggetto di

recupero si tiene conto:

� della misurazione della prova di recupero;

� del quadro delle misurazioni nel corso dell’anno scolastico;

� del quadro generale emergente dallo scrutinio di giugno.

Il voto finale, pertanto, esprimendo un giudizio complessivo sull’apprendimento disciplinare, potrà

essere diverso dalla misurazione della prova.

In sede di decisione sulla sospensione il Consiglio attribuisce, per le classi terze e quarte il credito

scolastico in caso di ammissione alla classe successiva.

In particolare in sede di verifica della sospensione, il Consiglio di classe si orienterà per:

� la promozione: se le valutazioni nelle prove di accertamento sono positive in tutte le discipline

con debito;

� la promozione: qualora si registri un significativo miglioramento nei livelli complessivi di

apprendimento;

� valuterà secondo criteri di coerenza i casi non riconducibili alla casistica sopra indicata, con

specifica attenzione alle situazioni particolari.

In ogni caso per il giudizio di promozione è essenziale che il Consiglio valuti positivamente la

possibilità di frequenza dell’ anno successivo.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 35

OFFERTA FORMATIVA

INDIRIZZI DI STUDIO E PROFILI PROFESSIONALI

L'Istituto di Istruzione Superiore Statale "Angelo Vegni" offre tre indirizzi di studio e, per gli iscritti all’Istituto Professionale per i “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, la possibilità di conseguire una qualifica professionale al termine di un percorso di studi di durata triennale (IeFP)

� ISTITUTO TECNICO AD INDIRIZZO" AGRARIA, AGROALIMENT ARE E AGROINDUSTRIA" suddiviso in tre articolazioni � Produzioni e Trasformazioni � Gestione dell'ambiente e Territorio � Viticoltura ed Enologia:

per questo indirizzo è attivato un sesto anno opzionale per il conseguimento della specializzazione in Enotecnico

� ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO

SVILUPPO RURALE".

� ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA" suddiviso in tre articolazioni � Enogastronomia:

– con possibilità di scelta dell’ Opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” � Servizi di sala e vendita; � Accoglienza turistica.

� PROGETTO ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP)

Grazie al PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) dal 2011/2012, per tutti gli alunni

iscritti all’ Istituto Professionale per i "Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera", tramite accordi con la Regione e la Provincia esiste l’opportunità di accedere alla qualifica sopra citata. Questo percorso formativo comporta la scelta, espressa al primo anno di iscrizione, di una delle tre articolazioni professionali attivate con la possibilità di conseguire, al termine del triennio, la corrispondente qualifica prescelta. Il percorso formativo in argomento, oltre riconoscere agli alunni la facoltà di poter usufruire di 2 ore settimanali aggiuntive di approfondimento nella materia di specializzazione prescelta, prevede un incremento delle ore di stage per il 1° e il 2° anno.

� CORSO SERALE ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA

Dal corrente anno scolastico è attivo il Corso Serale con il solo indirizzo Enogastronomia.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 36

� CORSO SERALE ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE"

Attualmente in essere su delibera regionale, per divenire effettivo si attendono la definizione e l’assegnazione dell’organico da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale previste per il prossimo a.s. La definizione degli orari di frequenza avverrà in funzione delle caratteristiche e delle esigenze dell’utenza.

CURRICULA DI ISTITUTO ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA Inclinazioni/Capacita’ consigliate in ingresso:

− attenzione per la natura, l’ambiente, il mondo animale e vegetale;

− interesse per l’agricoltura, il patrimonio zootecnico e forestale;

− interesse per i settori agroalimentare e agroindustriale. ARTICOLAZIONE DEL CORSO

Il corso è articolato in primo biennio, secondo biennio, quinto anno.

PRIMO BIENNIO

Classi 1^ e 2^

Viene curata la formazione nelle discipline di base, propedeutiche alle materie professionalizzanti. Viene valorizzato l’insegnamento laboratoriale, in particolare nelle discipline tecnico-scientifiche. Al termine del secondo anno si assolve l’obbligo di istruzione (rilascio certificato di competenze).

SECONDO BIENNIO

Classi 3^ e 4^

Una volta scelta l’articolazione del corso di studi, vengono affrontate le discipline che caratterizzano l’indirizzo; al crescere delle competenze professionali, si accompagna l’interazione tra competenze teoriche e pratiche, anche mediante l’alternanza scuola-lavoro con l’Azienda agraria dell’Istituto e le realtà del territorio

MONOENNIO

Classi 5^

E’ il momento del confronto critico delle conoscenze acquisite, mediante l’approfondimento nelle discipline caratterizzanti e la prosecuzione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro e stages formativi. Viene curato l’orientamento degli allievi sia in direzione del mondo del lavoro che della prosecuzione degli studi in corsi post-diploma e universitari

ARTICOLAZIONI DI STUDIO Sono tre; gli studenti, in terza classe, scelgono una delle tre articolazioni.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 37

Le competenze generali del Perito agrario rimangono quelle di una solida tradizione, aggiornate con le esigenze professionali e produttive della contemporaneità: gestione del territorio agro-forestale; produzione e trasformazione dei prodotti agricoli; tutela dell’ambiente e del paesaggio. Indicazioni generali sulle tre articolazioni

Istituto Tecnico – Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

Articolazioni di studio Descrizione sintetica

Produzione e Trasformazioni

Vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie.

Gestione dell’ambiente e del territorio

Vengono approfondite le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale.

Viticoltura ed Enologia

Vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie.

Opzione specializzazione in Enotecnico (6° anno)

Vengono acquisite competenze specifiche relative al settore vitivinicolo a livello nazionale e locale, con particolare riferimento all’organizzazione della filiera sotto gli aspetti normativi, metodologici, tecnologici, economici e commerciali

TITOLO DI STUDIO RILASCIATO

� PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria.

� PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, Sesto anno con specializzazione in “Enotecnico”

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 38

PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

QUADRO ORARIO 1° biennio

2 ° biennio 5 ° anno

Classi 1° 33 ore settimanali; Classi 2° 32 ore settimanali secondo biennio e quinto anno

costituiscono un percorso formativo unitario

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^ Classe

2^ Classe

3^ Classe

4^ Classe

5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 - - -

Scienze integrate ( Scienze della terra e Biologia) 2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Geografia 1 -

Scienze integrate ( Fisica ) 1+ 1 lab 3 3

Scienze integrate ( Chimica ) 1+ 1 lab 3 3

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1 + 1 3 3

Tecnologie informatiche 2 3 -

Scienze e tecnologie applicate - 3

COMUNI

Complementi di matematica

1 1

Produzioni animali 3 3 2

PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

Produzioni vegetali

5 4 4

Trasformazione dei prodotti 2 3 3

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 3

Genio rurale 3 2 -

Biotecnologie agrarie - 2 3

Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2

GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Produzioni vegetali

5 4 4

Trasformazione dei prodotti 2 2 2

Genio rurale 2 2 2

Economia, estimo, marketing e legislazione 2 3 3

Gestione dell'ambiente e del territorio - - 4

Biotecnologie agrarie 2 2 -

VITICOLTURA ED ENOLOGIA

Produzioni vegetali

5 4 -

Viticoltura e difesa della vite - - 4

Trasformazione dei prodotti 2 2 -

Enologia - - 4

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 2

Genio rurale 3 2 -

Biotecnologie agrarie - 3 -

Biotecnologie vitivinicole - - 3

Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2

Totale ore settimanali per classe 33 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 39

PROFILO PROFESSIONALE DEL PERITO AGRARIO

La Riforma dell’Istruzione Secondaria Superiore mantiene intatta la propria specificità per l’Istituto Tecnico Agrario, quale istituzione educativa per la formazione di tecnici qualificati nel settore agrario, agroalimentare e agroindustriale; questa formazione costituisce un’ottima base anche per la prosecuzione degli studi universitari, con particolare riguardo all’area tecnico-scientifica.

Il Diplomato in questo indirizzo ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, di trasformazione e valorizzazione tipiche del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.

Competenze generali del perito agrario – tecnico del settore tecnologico – indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria.

Il perito agrario è in grado di:

� collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

� controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; � individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con

opportuni indicatori � intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche a sostegno degli

insediamenti e della vita rurale; � intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e

biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

� controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;

� effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; � interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; � rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di

rischio; � collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti

agrari ed agroindustriali; � collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e

tracciabilità.

Ciascuna delle articolazioni di studi poi, come evidenziato nella tabella successiva, offre l’opportunità di acquisire competenze specifiche, caratteristiche del settore di riferimento.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 40

PROFILI PROFESSIONALI CORRISPONDENTI ALLE DIVERSE ARTICOLAZIONI DI STUDIO DELL’INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA

Articolazione di studio PRODUZIONI E

TRASFORMAZIONI Competenze specifiche

Articolazione di studio GESTIONE

DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO Competenze specifiche

Articolazione di studio VITICOLTURA ED

ENOLOGIA Competenze specifiche

In aggiunta alle competenze generali, il diplomato in questa Articolazione di studio: - organizza e gestisce le

attività produttive nei settori vegetale ed animale;

- cura il miglioramento dei prodotti e delle tecniche di trasformazione;

- valorizza i prodotti agricoli, con attenzione alla trasparenza e tracciabilità dei processi e dei prodotti;

- opera nella trasformazione dei prodotti, attraverso processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati;

- ha competenze specifiche nell’intera filiera dei settori viti-vinicolo, olivicolo-oleario e orticolo-industriale;

- possiede conoscenze e competenze nel settore zootecnico, con riferimento particolare alle razze bovine, suine ed ovi-caprine.

In aggiunta alle competenze generali, il diplomato in questa Articolazione di studio: - conosce gli aspetti e le

caratteristiche fondamentali del proprio territorio ed ha competenze in attività di gestione delle aree rurali in funzione della loro valorizzazione;

- utilizza strumenti e tecnologie innovativi finalizzati alla conoscenza, gestione, valorizzazione del territorio;

- conosce i principali strumenti normativi finalizzati ad una corretta pianificazione delle aree agricole, con particolare riguardo ai regimi vincolistici ed alla tutela delle aree protette;

- ha competenze specifiche nella progettazione, allestimento, manutenzione di parchi, giardini, aree verdi in ambito urbano e rurale; al recupero ambientale delle aree degradate.

In aggiunta alle competenze generali, il diplomato in questa Articolazione di studio: - ha competenze e

conoscenze nell’intera filiera del settore vitivinicolo;

- sa operare nel settore della trasformazione, valorizzazione, tutela delle produzioni enologiche;

- ha competenze specifiche nella tutela e valorizzazione del patrimonio viticolo locale;

- opera per valorizzare le produzioni enologiche locali, garantendone la qualità e tracciabilità.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 41

PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

Specializzazione enotecnico QUADRO ORARIO

1° biennio

2 ° biennio 5 ° anno 6° anno

Classi 1° 33 ore settimanali; Classi 2° 32 ore settimanali secondo biennio e quinto anno

costituiscono un percorso formativo unitario

Anno di specializ-zazione

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^ Classe

2^ Classe

3^ Classe

4^ Classe

5^ Classe

6^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 -

Lingua inglese 3 3 3 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2 -

Matematica 4 4 3 3 3 -

Diritto ed economia 2 2 - - - -

Scienze integrate ( Scienze della terra e Biologia) 2 2 - - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 -

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 -

Geografia 1 -

Scienze integrate ( Fisica ) 1+ 1 lab 3 3

Scienze integrate ( Chimica ) 1+ 1 lab 3 3

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1 + 1 3 3

Tecnologie informatiche 2 3

Scienze e tecnologie applicate 3

COMUNI

Complementi di matematica

1 1 - -

Produzioni animali 3 3 2 -

VITICOLTURA ED ENOLOGIA

Produzioni vegetali

5 4 - -

Viticoltura e difesa della vite 4 -

Trasformazione dei prodotti 2 2 - -

Enologia 4 -

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 2 -

Genio rurale 3 2 - -

Biotecnologie agrarie - 3 - -

Biotecnologie vitivinicole - - 3 -

Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2 -

Applicazioni informatiche

2

Economia, marketing e legislazione 3

Viticoltura 4

Enologia 6

Chimica enologica e analisi chimiche 6

Microbiologia enologica 3

Meccanica e costruzioni enologiche 3

Storia della vitivinicoltura e dei paesaggi viticoli 2

Totale ore settimanali per classe 33 32 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 42

PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO NELL’INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA CON SPECIALIZZAZIONE IN ENOTECNICO

Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria con specializzazione in Enotecnico di cui all’art.8 del D.P.R. n 88 del 15 marzo 2010 possiede specifiche competenze relative al settore viti-vinicolo.

In aggiunta alle competenze caratteristiche dell’articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA, a conclusione del percorso l’Enotecnico consegue i risultati di apprendimento di seguito espressi in termini di competenze:

� Organizzare attività produttive vitivinicole ecocompatibili;

� Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;

� Interpretare e soddisfare le esigenze del settore della produzione vitivinicola con particolare riferimento alle problematiche del territorio;

� Applicare le norme previste dalla legislazione vitivinicola nazionale e comunitaria anche in materia di sicurezza alimentare;

� Utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e controlli sul prodotto;

� Monitorare e gestire il processo di vinificazione in tutte le sue fasi con particolare riguardo all’introduzione di tecnologie innovative;

� Elaborare valutazioni economiche dei processi di produzione e trasformazione;

� Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti della filiera vitivinicola collegati alle caratteristiche territoriali.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

La scuola organizza nelle classi 3^, 4^ e 5^ esperienze di alternanza scuola-lavoro:

� nell’Azienda agraria dell’Istituto “Vegni” (oltre 120 ha di terreni a varia coltura, con produzioni pregiate di olio e vino);

� presso qualificate aziende della filiera agro-alimentare in Comuni della Valdichiana senese ed aretina e dell’Alta Umbria

Tali attività sono organizzate in un progetto complessivo che abbraccia il secondo biennio (classi 3^ e 4^) e l’ultimo anno (classi 5^), in modo da coprire sia il percorso in via di estinzione di 198 ore previste dalle Linee guida della Regione Toscana sull’Alternanza ( ancora in essere per le attuali classi 4^ e 5^) sia il percorso previsto dalla BUONA SCUOLA che prevede a partire dalle 3^ classi dell'a.s. 2015-16 un totale di 400 ore nel triennio.

Nell’ambito del progetto generale, verrà poi previsto e articolato il progetto per le classi terze, quarte e quinte con la conseguente individuazione di argomenti e ripartizione oraria.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 43

LE NOVITA' DELL'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO NELLA LEGGE 107/2015

La legge 107/2015 sistematizza l’alternanza scuola lavoro dall’a.s. 2015-2016 nel secondo ciclo di istruzione, attraverso: a. la previsione di percorsi obbligatori di alternanza nel secondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, con una differente durata complessiva rispetto agli ordinamenti: almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei licei, da inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa; b. la possibilità di stipulare convenzioni per lo svolgimento di percorsi in alternanza anche con gli ordini professionali e con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio artistico, culturale e ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI; c. la possibilità di realizzare le attività di alternanza durante la sospensione delle attività didattiche e all’estero, nonché con la modalità dell’impresa formativa simulata; d. l’emanazione di un regolamento con cui è definita la “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro”, con la possibilità, per lo studente, di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo di studio ; e. l’affidamento alle scuole secondarie di secondo grado del compito di organizzare corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza e svolti secondo quanto disposto dal d.lgs. 81/2008; g. l’affidamento al Dirigente scolastico del compito di individuare le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili per l’attivazione di percorsi di alternanza scuola lavoro e di stipulare convenzioni finalizzate anche a favorire l’orientamento dello studente. Analoghe convenzioni possono essere stipulate con musei e altri luoghi della cultura, nonché con gli uffici centrali e periferici del Ministero per i beni e le attività culturali; h. la stesura di una scheda di valutazione finale sulle strutture convenzionate, redatta dal dirigente scolastico al termine di ogni anno scolastico, in cui sono evidenziate le specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione;

i. la costituzione presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, a decorrere dall’ a.s. 2015/16, del Registro nazionale per l’alternanza scuola lavoro, in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili ad accogliere studenti per percorsi di alternanza (quanti giovani e per quali periodi).

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 44

OPPORTUNITA’ AL TERMINE DEL CORSO DI STUDI

Diploma di Perito Agrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

Inserimento nel mondo del lavoro. Prosecuzione nei percorsi universitari

Impiego in aziende agricole, consorzi, associazioni di produttori, studi professionali, enti pubblici per le seguenti attività direzione, amministrazione e gestione di aziende agrarie e zootecniche; progettazione e direzione di opere di miglioramento fondiario; misura, stima e divisione di fondi rustici; lavori catastali, cartografici e topografici di miglioramento; valutazione dei danni alle colture; progettazione e direzione di parchi e giardini; assistenza tecnica a produttori agricoli singoli e associati; gestione, organizzazione, consulenza in aziende, enti e consorzi vitivinicoli; attività di insegnamento tecnico-pratico nelle scuole superiori.

preparazione generale per i corsi universitari di carattere scientifico (Chimica, Scienze Naturali, Farmacia, Scienze Infermieristiche, Fisioterapia, Dietistica, Medicina e Chirurgia) ed economico (Economia ambientale, Economia delle piccole e medie imprese); preparazione specifica e privilegiata per i corsi di laurea direttamente legati al Corso di Studi della Secondaria Superiore: Agraria, Scienze Forestali; Veterinaria, Scienze delle Produzioni Animali, Enologia, Scienze degli Alimenti.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 45

ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE.

INCLINAZIONI/CAPACITA’ CONSIGLIATE IN INGRESSO:

� interesse per la natura, l’ambiente, il patrimonio animale e vegetale; � interesse per il mantenimento e lo sviluppo delle risorse zootecniche, agricole e forestali; � attitudine per le attività lavorative e organizzative di carattere pratico.

ARTICOLAZIONE CORSO

Il corso di studi è articolato, secondo il nuovo ordinamento, in 5 cinque anni: due bienni e un quinto anno.

PRIMO BIENNIO

Classi 1^ e 2^

È finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente, si fondano su metodologie di laboratorio per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro.

SECONDO BIENNIO

Classi 3^ e 4^

È articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Al terzo anno è prevista la qualifica, sulla base dell’intesa Stato-Regioni, di “Operatore Agricolo”. Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.

MONOENNIO

Classi 5^

È finalizzato al conseguimento della maturità, con l’acquisizione delle competenze per la pratica professionale e l’inserimento nel mondo del lavoro, oppure per l’orientamento per gli studi universitari.

TITOLI RILASCIATI � Al quinto anno: ‘Tecnico dei servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale’.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 46

Diploma di Tecnico dei servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale

QUADRO ORARIO 1° Biennio 2° Biennio 5° Anno Classi 1° 33 ore settimanali; Classi 2° 32 ore settimanali

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^ Classe

2^ Classe

3^ Classe

4^ Classe

5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 - - - Scienze integrate ( Scienze della Terra e Biologia)

2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternativa 1 1 1 1 1 Geografia

Scienze integrate (Fisica) 2 (1) 2 (1) Scienze Integrate ( Chimica) 2(1) 2 (1) Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

2 2

Ecologia e Pedologia 3 3 Laboratori Tecnologici ed esercitazioni

3 3

Biologia applicata

3 - - Chimica applicata e processi di trasformazione

3 2 -

Tecniche di allevamento vegetale e animale

2 3 -

Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali

5 2 2

Economia agraria e dello sviluppo territoriale

4 5 6

Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore

- 5 6

Sociologia rurale e storia dell’agricoltura

- - 3

Totale ore settimanali per classe 33 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 47

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Nell’ultimo biennio sono previste attività di alternanza scuola-lavoro con le Aziende che operano nel territorio per permettere agli studenti di intervenire direttamente all’interno dei processi produttivi. La scuola organizza nelle classi 3^, 4^ e 5^ esperienze di alternanza scuola-lavoro:

� nell’Azienda agraria dell’Istituto “Vegni” (oltre 120 ha di terreni a varia coltura, con produzioni pregiate di olio e vino)

� presso qualificate aziende della filiera agro-alimentare in Comuni della Valdichiana senese ed aretina e dell’Alta Umbria

Tali attività sono organizzate in un progetto complessivo che abbraccia il secondo biennio (classi 3^ e 4^) e l’ultimo anno (classi 5^), in modo da coprire sia il percorso in via di estinzione di 198 ore previste dalle linee guida della Regione Toscana sull’Alternanza ( ancora in essere per le attuali classi 4^ e 5^) sia il percorso previsto dalla BUONA SCUOLA che prevede a partire dalle 3^ classi dell' a.s. 2015-16 stage per un totale di 400 ore nel triennio.

Nell’ambito del progetto generale, verrà poi previsto e articolato il progetto per le classi terze, quarte e quinte con la conseguente individuazione di argomenti e ripartizione oraria.

PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO TECNICO DEI SERVIZI

PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

Il Diplomato Tecnico dei Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale è in grado di:

� progettare e realizzare interventi sul verde pubblico e privato;

� lavorare come tecnico specializzato in aziende pubbliche e private ad indirizzo agricolo,

forestale e vivaistico;

� collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali;

� controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;

� individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con

opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche;

� controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività;

� rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di

rischio;

� collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e

tracciabilità.

OPPORTUNITA’ AL TERMINE DEL CORSO DI STUDI

Il Diploma di Maturità Professionale nell’indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale” offre le seguenti opportunità.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 48

Inserimento nel mondo del lavoro. Prosecuzione nei percorsi di studio

− conseguire una valida preparazione nel settore agro-forestale,

− lavorare come tecnico specializzato in aziende pubbliche e private ad indirizzo agricolo, forestale, vivaistico;

− progettare, realizzare e fare interventi di manutenzione nel verde pubblico e privato;

− ottenere l’iscrizione all’albo professionale degli Agrotecnici e di esercitare, di conseguenza, la libera professione

− di proseguire gli studi in ambito universitario, con preferenza per i corsi di laurea attinenti al settore agricolo e forestale;

− ottenere una soddisfacente preparazione per la partecipazione a corsi post-qualifica brevi o biennali.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 49

OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

INCLINAZIONI/CAPACITA’ CONSIGLIATE IN INGRESSO:

� capacità di relazionarsi con il pubblico; � capacità di eseguire gli ordini impartiti da un superiore, e spirito del lavoro di gruppo; � passione per il mondo lavorativo del settore turistico o ristorativo.

ARTICOLAZIONE CORSO

Il corso è articolato in 5 anni: due bienni e un quinto anno

PRIMO BIENNIO

Classi 1^ e 2^

Le discipline dell’area di indirizzo si basano principalmente su attività di laboratorio per favorire l’acquisizione di strumenti e di procedure riferibili a concrete situazioni di lavoro

SECONDO BIENNIO

Classi 3^ e 4^

I concetti e i fondamentali strumenti delle discipline di indirizzo favoriranno la comprensione della realtà lavorativa e l’operatività nella filiera. All’inizio del secondo biennio gli allievi scelgono una delle tre articolazioni di studio:

1) Enogastronomia;

2) Servizi di Sala e vendita;

3) Accoglienza turistica.

MONOENNIO

Classi 5^

Allo studente sarà permesso il raggiungimento di un’adeguata competenza professionale idonea sia all’inserimento nel mondo del lavoro sia al proseguimento degli studi.

TITOLO DI STUDIO RILASCIATO

� Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 50

QUADRO ORARIO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO 1°

biennio

2 ° biennio

5 ° anno

Classi 1° 33 ore settimanali; Classi 2° 32 ore settimanali

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso

formativo unitario

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^ Classe

2^ Classe

3^ Classe

4^ Classe

5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 - - -

Scienze integrate ( Scienze della terra e Biologia)

2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Geografia 1

Scienze integrate ( Fisica ) 2 -

Scienze integrate ( Chimica ) 2

Scienze degli alimenti 2 2

Lab serv, enogastr. Settore cucina 2 2

Lab serv, enogastr. Settore sala e vendita 2 2

Lab serv, di servizi di accoglienza turistisca

2 2

ENOGASTRONOMIA

Scienza e cultura dell'alimentazione

4 3 3

Diritto e tecniche amministrative dellstruttstruttura ricettiva

4 5 5

Laboratorio dei servizi enogastronomici-settore cucina

6 4 4

Laboratorio dei servizi enogastronomici-settore sala e vendita

2 2

SERVIZI DI SALA E VENDITA

Scienza e cultura dell'alimentazione

4 3 3

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

4 5 5

Laboratorio dei servizi enogastronomici-settore cucina

2 2

Laboratorio dei servizi enogastronomici-settore sala e vendita

6 4 4

ACCOGLIENZA TURISTICA

Scienza e cultura dell'alimentazione

4 2 2

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

4 6 6

Tecniche di comunicazione 2 2

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

6 4 4

TOTALE ORE SETTIMANALI PER CLASSE 33 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 51

PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO IN “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIAE L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA” Il crescente sviluppo del settore turistico nel nostro territorio offre ottime opportunità di lavoro specializzato. Il professionale alberghiero risponde a questa richiesta formando personale specializzato e di alto profilo destinato a ricoprire ruoli specifici in tale ambito. Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

COMPETENZE GENERALI

Il Diplomato è in grado di:

� utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

� organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;

� applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

� utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;

� comunicare in almeno due lingue straniere; � reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il

ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; � attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici; � curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse

ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

Ciascuna delle tre articolazioni di studio poi, come evidenziato nella tabella successiva, offre l’opportunità di acquisire competenze specifiche, caratteristiche del settore di riferimento.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO In tutte le articolazioni di studio gli alunni, al fine di consolidare già in corso d’opera le competenze acquisite, oltre alle esercitazioni curriculari ordinarie svolgono, nel corso dell’anno scolastico, anche attività laboratoriali all'esterno dell' istituzione scolastica. Tali attività definite "esercitazioni speciali" consistono in partecipazione a manifestazioni ed eventi nel territorio svolte anche in orario extra-scolastico.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

La scuola prevede durante la formazioni progetti di alternanza scuola lavoro con le aziende presenti sul territorio e con collaborazioni delle associazioni di professionisti di categoria; vengono inoltre organizzati stage nei mesi dello stop didattico.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 52

PROFILI PROFESSIONALI CORRISPONDENTI ALLE DIVERSE ARTICOLAZIONI DI STUDIO DELL’INDIRIZZO“SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA”

Articolazione di studio

SERVIZI DI SALA E DI VENDITA

Competenze specifiche

Articolazione di studio

ENOGASTRONOMIA

Competenze specifiche

Articolazione di studio

OSPITALITÀ E ACCOGLIENZA

TURISTICA

Competenze specifiche

Il Diplomato è in grado di:

− svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici

− interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

Il Diplomato è in grado di:

- intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici;

− operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali nazionali e internazionali e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Il Diplomato è in grado di:

− intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento;

− gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela;

− promuovere i servizi di accoglienza turistico/alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.

A conclusione dei cinque anni, i Diplomati in queste due articolazioni (Enogastronomia e Servizi di Sala e Vendita) conseguono inoltre le seguenti competenze:

1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 53

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA" – ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIAL I” L’ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all’articolazione “Enogastronomia”. Nell’ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “Enogastronomia”, opzione “Produzioni dolciarie artigianali e industriali”, consegue i risultati di apprendimento descritti, di seguito specificati in termini di competenze.

Il diplomato è in grado di: � Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,

nutrizionale e gastronomico.

� Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

� Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno.

� Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera.

� Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

� Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 54

TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA”

OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIAL I”

QUADRO ORARIO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO 1°

biennio

2 ° biennio

5 ° anno

Classi 1° 33 ore settimanali; Classi 2° 32 ore settimanali

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo

unitario

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^ Classe

2^ Classe

3^ Classe

4^ Classe

5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 - - -

Scienze integrate ( Scienze della terra e Biologia)

2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Geografia 1

Seconda lingua straniera 2 2

Scienze integrate ( Fisica ) 2 -

Scienze integrate ( Chimica ) - 2

Scienze degli alimenti 2 2

Lab serv, enogastr. Settore cucina 2 2

Lab serv, enogastr. Settore sala e vendita 2 2

Lab serv, di servizi di accoglienza turistisca

2 2

ENOGASTRONOMIA OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI” Seconda lingua straniera

3 3 3

Scienza e cultura dell’alimentazione, analisi e controlli microbiologici dei prodotti alimentari

3 3 3

Diritto e tecniche amministrative 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore pasticceria

9 3 3

Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari

3 2

Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi

2 3 4

TOTALE ORE SETTIMANALI PER CLASSE 33 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 55

PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)

L’I.S.I.S. “A. Vegni” - Capezzine ottempera all’accordo Stato/Regioni del 27 luglio 2011 e all’Accordo Stato/Regioni del 19 gennaio 2012: progettazione di percorso finalizzato all’acquisizione di competenze relative a figure professionali; rilascio di attestato di qualifica Professionale istituendo i corsi di Istruzione e Formazione Professionale. Tra gli scopi dei corsi IeFP hanno preminenza la lotta all’abbandono scolastico prima del raggiungimento di una certificazione spendibile e l’incremento delle competenze acquisite, così che gli studenti si presentino nel mercato del lavoro con maggiori possibilità di successo. Il percorso IeFP ha attualmente durata triennale e prevede all’interno degli studi “classici” (da settembre a giugno) un percorso di studi integrato della durata di 2100 ore. Gli IeFP prevedono un percorso mirato all’acquisizione delle competenze di base (normalmente svolto nella didattica curricolare), un percorso mirato all’acquisizione di conoscenze e competenze tecnico-professionali legate alle discipline normalmente teoriche, un percorso impostato sull’incentivazione delle ore di laboratorio improntato sulla codocenza tra insegnamenti e/o esperti tecnico-pratici e altre discipline, svolto a scuola, la frequenza di un periodo di apprendimento in azienda -stage- per poter accedere all’esame di qualifica. Sotto per maggiore comprensione presentiamo alcune specifiche. Lezioni relative alle competenze di base riconducibili al percorso triennale IeFP sono: Articolazione delle ore del percorso finalizzate all’acquisizione della qualifica nell’arco del triennio

Ore

Lezioni dedicate all’insegnamento delle competenze di base 1510 % rispetto alla durata complessiva

50%

Lezioni teoriche dedicate all’insegnamento delle competenze tecnico-professionali

663 % rispetto alla durata complessiva

22%

Totale 2173 72%

Lezioni relative alla curvatura del percorso nel triennio

Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla sola curvatura per l’acquisizione della qualifica nell’arco del triennio

Ore

Lezioni dedicate all’insegnamento delle competenze di base

574 % rispetto alla durata complessiva

27%

Lezioni teoriche dedicate all’insegnamento delle competenze tecnico-professionali

663 % rispetto alla durata complessiva

32%

Totale 1236 59%

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 56

Specifiche quadri orari per classe/indirizzo in merito alle conoscenze e competenze tecnico/professionali (per facilitare la lettura, le Classi sono segnalate con in “nomi comuni” delle discipline di indirizzo). Le ore espresse, sono sviluppate durante il corso dell’anno da ciascuna disciplina.

RICEVIMENTO Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione di competenze tecnico professionali

Disciplina Ricevimento Classi Prime

Ricevimento Classi Seconde

Ricevimento Classi Terze

Italiano/storia 40 40 49

Lingua Inglese 30 30 30

Lingua Francese 26 26 30

Matematica 28 28 30

Scienze Alimenti 66 66 99

Diritto 5 5 25

TOTALE 195 263

SALA Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione delle competenze tecnico professionali

Disciplina Sala\Bar

Classi Prime Sala\Bar

Classi Seconde Sala\Bar

Classi Terze

Italiano/storia 40 40 49

Lingua Inglese 30 30 30

Lingua Francese 26 26 30

Matematica 28 28 30

Scienze Alimenti 66 66 99

Diritto 5 15 25

TOTALE 195 205 263

CUCINA Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione delle competenze tecnico professionali

Disciplina Cucina

Classi Prime Cucina

Classi Seconde Cucina

Classi Terze

Italiano/storia 40 40 49

Lingua Inglese 30 30 30

Lingua Francese 26 26 30

Matematica 28 28 30

Scienze Alimenti 66 66 99

Diritto 5 15 25

TOTALE 195 205 263

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 57

SPECIFICHE DEGLI ORARI DI INCREMENTO DI LABORATORIO. Classi Prime La scansione oraria prevista è la seguente: - 11 ore di docenza suddivise in 1 ora di codocenza settimanale per ciascuna delle 3 discipline

per ciascuna classe. Per un totale di 77 ore per disciplina annuali. Gli alunni delle Classi Prime usufruiscono di un approfondimento di una ora settimanale delle discipline di indirizzo, arricchito dalla condivisione dei temi trattati, con i docenti di discipline comunemente teoriche. Al termine dell’anno scolastico è prevista la ricomposizione del percorso di studi con la realizzazione di un buffet a tema. Il tema scelto quest’anno è “La tavola nel periodo etrusco/romano” Classi seconde Lo svolgimento delle lezioni di laboratorio avviene a classi aperte. Gli studenti abbandonano temporaneamente la Classe di appartenenza (suddivisa in sezioni A-B-C -D) e formano un nuovo Gruppo- Classe in funzione dell’indirizzo scelto, ovvero: Operatore ai servizi di promozione e accoglienza – Strutture Ricettive (Ricevimento), Operatore della ristorazione - Preparazione pasti (Cucina), Operatore della ristorazione - Servizi di sala e bar (Sala). - 62 ore di incremento di laboratorio per ogni indirizzo, sono ripartite da gennaio a maggio e frazionate in periodi orari che occupano a rotazione i primi o gli ultimi tre giorni della settimana.

� Orientamento: 11 Gennaio e 12 febbraio - 1 giorno (prima della scelta ufficiale che sarà effettuata dagli alunni a febbraio). Lo scopo di questo primo periodo è quello di determinare maggiore consapevolezza nell’indirizzo di studi che caratterizzerà il percorso della futura vita lavorativa dell’allievo. Attività svolta in codocenza.

� Febbraio: 25-26-27 di 3 giorni consecutivi Con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza.

� Marzo: 14-15-16 di 3 giorni consecutivi Con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza.

� . Aprile: 14-15-16 di 3 giorni consecutivi Con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza.

� Maggio: 09-10-11 di 3 giorni consecutivi Con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza. Durante l’ultimo periodo di incentivazione di laboratorio, è prevista la ricomposizione del percorso di studi con la realizzazione di un buffet a tema. Il tema scelto quest’anno è “La tavola nel Medio Evo e nel Rinascimento”

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 58

Classi Terze

- 100 ore di incremento di laboratorio per ogni indirizzo, sono ripartite da Novembre a maggio e frazionate in periodi orari che occupano a rotazione i due giorni alla settimana:

� Novembre 23e 23: due giorni consecutivi con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza.

� Dicembre 2 e 3\ 11 e 12: due giorni consecutivi con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza.

� Febbraio 5 e 6\ 15 e 16: due giorni consecutivi con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza.

� . Marzo 2 e 3\ 11 e 12: due giorni consecutivi con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza.

� Aprile 4 e 5\ 20 e 21: due giorni consecutivi con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza.

� Maggio 3-4-5-6 e 13-14: più giorni consecutivi con lo scopo di approfondire le tematiche di laboratorio con l’opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline presenti in codocenza e anche in vista dell’imminente esame di qualifica.

A quanto sopra esposto, sono da aggiungere 360 ore di stage di apprendimento in azienda. L’adempimento dello stage sarà svolto durante la pausa estiva tra la Classe II e la Classe III.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 59

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Oltre alle attività curriculari ne vengono proposte anche altre che, strutturate in forma di Progetti

integrativi e/o di interventi di diverso genere, costituiscono un ampliamento ed un arricchimento

dell’Offerta Formativa offrendo agli iscritti occasioni per la crescita umana, civile e professionale.

URGENZE EDUCATIVE Particolare attenzione viene dedicata alle urgenze educative legate al diffondersi di atteggiamenti connessi alla legalità e, in tal senso, è prevista l’attuazione dei seguenti interventi rivolti ai diversi soggetti coinvolti nel processo educativo:

� Alunni: Attività o percorsi sulla cittadinanza ( psicologi, volontari.....), sportello per iniziative singola, incontri con forze dell'ordine legate alle dipendenze, incontri con associazioni di volontariato ( Avis, croce rossa...), eventuali incontri con le comunità di recupero, ecc.;

� Alunni e Docenti: Progetto Istituti alberghieri ed agrari tra agricoltura, turismo e salute che si propone di “integrare i temi della sana alimentazione e del consumo consapevole di alcol all’interno della attività curricolari degli istituti coinvolti, ecc.

� Famiglie ed educatori: sportello, incontro " scuola e famiglia per un'educazione condivisa”, ecc.

ATTIVITÀ IN CONCORSO CON ENTI ESTERNI ALL’ISTITUTO

“OSSERVATORIO DEI DIRITTI DELLE BAMBINE/I E DEGLI A DOLESCENTI”

L’ISIS “A. VEGNI” – Capezzine fa parte del gruppo di lavoro per l’ “Osservatorio dei diritti delle bambine/i e degli adolescenti” costituito nell’a.s. 2011/12 nel Comune di Cortona.

Dello stesso gruppo fanno parte:

– Comune di Cortona; – Comitato italiano per l’UNICEF onlus; – Università degli Studi di Firenze; – ASL8; – Cooperativa Athena; – 1° Circolo didattico Cortona; – 2° Circolo didattico Cortona; – Scuola Media Berrettini-Pancrazi; – Istituto Professionale “G. Severini” ( Istituto Istruzione Superiore L. Signorelli)

Attraverso l’ “Osservatorio”, il Comune di Cortona e l’UNICEF propongono agli istituti scolastici di inserire nei loro P.O.F. il progetto di rilevazione dei diritti degli adolescenti.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 60

Tutte le parti concorrenti si impegnano a cogliere i punti di vista dei ragazzi, a tener conto del loro lavoro per realizzare politiche per uno sviluppo territoriale sostenibile e per migliorare la qualità di spazi e contesti ed accogliere istanze per la costruzione di nuove opportunità di lavoro.

Il sostegno dell’UNICEF garantisce l’affermazione dei diritti degli adolescenti come principio etico permanente per la definizione di scelte e politiche attente ai bisogni dei giovani.

La nostra scuola, in questo anno di corso, ha partecipato con un progetto realizzato dalla Classe V AR.; gli alunni hanno scelto come tema “Il mondo del lavoro” e hanno lavorato sull’argomento a vari livelli producendo riflessioni e materiali in diversi formati ( video, documenti).

I loro lavori sono stati presentati all’interno di un Convegno al quale hanno partecipato, in veste di relatori:

– il Sindaco di Cortona; – il rappresentante del Comitato UNICEF; – esperti del settore alberghiero e del credito agevolato.

Il Convegno è stato interamente organizzato dalla classe che ha curato tutti gli aspetti della manifestazione, il titolo dell’evento è stato: “Siamo pronti per l’assaggio” ( Il nostro futuro nel mondo del lavoro).

La collaborazione con l’ “Osservatorio dei diritti delle bambine/i e degli adolescenti” viene inserita come attività permanente all’interno del P.O.F. dell’ISIS “A. VEGNI” – Capezzine prevedendone la continuazione nei prossimi anni scolastici con nuove attività nell’ambito di una progettualità partecipata attenta ai bisogni educativi e formativi dei nostri giovani.

“ Progetto Sperimentazione INDIRE- La Didattica Laboratoriale nei Poli tecnici Professionale”

ADESIONE A RETI SCOLASTICHE

� Rete ITA senza frontiere (capofila Ist. “Fratelli Agosti” di Bagnoregio) � Una rete per la Valdichiana (capofila Ist. Comprensivo di Lucignano) � Progetto rete “E- Learning? E-CLIL! Percorsi CLIL per una didattica innovativa ( in attesa

di approvazione). � Progetto rete “COMPETENZE IN ITALIANO” ( in attesa di approvazione). � PTP POLO TECNICO PROFESSIONALE Agribusiness Valdichiana e Alta Valle del

Tevere � ISTITUTO TECNICO SUPERIORE E.A.T. "Eccellenza Agroalimentare Toscana",

POLO TECNICO PROFESSIONALE "Agribusiness Valdichiana e Alta Valle del Tevere"

L’ISIS "Angelo Vegni" Capezzine - Cortona (Ar), ha promosso, come soggetto capofila, la costituzione della rete nel Settore Agribussiness - Ambito sistema agro-alimentare da cui ha preso avvio nel luglio 2014, a seguito di Avviso della Regione Toscana, il c.d. POLO TECNICO PROFESSIONALE “AGRIBUSINESS VALDICHIANA E ALTA VALLE DEL TEVERE”. Il PTP "AGRIBUSINESS VALDICHIANA E ALTA VALLE DEL TEVERE", si fonda su un accordo di rete che vede la collaborazione di circa quaranta partners. Tra questi: ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI, ENTI DI FORMAZIONE, IMPRESE DELLE FILIERE AGRARIE, FORESTALI E AGROALIMENTARI; ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA,

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 61

ENTI PUBBLICI (tra cui COMUNE DI CORTONA, CAMERA DI COMMERCIO DI AREZZO, MAEC MUSEO DELL’ACCADEMIA ETRUSCA E DELLA CITTA’ DI CORTONA), ATENEI (UNIVERSITA’ DEGLI STUDI di PERUGIA - DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AMBIENTALI; UNIVERSITA’ DEGLI STUDI di FIRENZE - DIPARTIMENTO DI GESTIONE DEI SISTEMI AGRARI, ALIMENTARI E FORESTALI) e ALTRI PARTNERS. La Finalità del Polo Tecnico Professionale è quello di connettere Istituti di istruzione, Enti di formazione, Imprese delle filiere agrarie, forestali e agroalimentari di interesse, Università e Centri di ricerca in una rete integrata che consenta di intercettare i fabbisogni di competenze espressi dal mondo imprenditoriale e dal territorio, progettando un curricolo adeguato per fornire una risposta formativa alle necessità occupazionali emergenti, superando la frammentarietà dei rapporti. Il Polo diventa quindi il catalizzatore di strumenti, risorse, servizi già presenti sul territorio.

Lo scopo del PTP è quello di collegare il mondo dell’istruzione e della formazione con quello del lavoro e della produzione, strutturando una rete integrata di collaborazione tra soggetti diversi in grado di intercettare i fabbisogni di competenze espressi dal mondo imprenditoriale e dal territorio e di tradurli poi in una risposta formativa adeguata alle necessità occupazionali emergenti. II POLO TECNICO PROFESSIONALE “AGRIBUSINESS VALDICHIANA E ALTA VALLE DEL TEVERE” punta a realizzare le migliori pratiche di "bottega scuola" e di "scuola impresa", luoghi nei quali la formazione è contestuale alla produzione di beni e all'erogazione di servizi, in modo da valorizzare le specificità, le tipicità e le tradizioni del territorio riconducibili alle filiere di interesse, con particolare riferimento ai settori agroalimentare, agrituristico e agroforestale, ristorativo, ricettivo e di tutte le attività di servizio connesse.

ISTITUTO TECNICO SUPERIORE "E.A.T. "Eccellenza Agroalimentare Toscana"

L’Istituto A. Vegni-Capezzine è anche socio fondatore dell’ Istituto Tecnico Superiore ITS "E.A.T. - ECCELLENZA AGROALIMENTARE TOSCANA", unico nel suo genere nella Regione Toscana, destinato alla formazione di Tecnici specializzati nel settore agroalimentare attraverso la frequenza di un percorso biennale post-secondario, ovvero “terziario non accademico”. L’ITS E.A.T è una ”scuola speciale di tecnologia” di eccellenza, istituita e riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, costituita grazie ad una collaborazione tra alcuni Istituti scolastici superiori della Toscana, Enti di formazione, Imprese delle filiere agrarie, forestali e agroalimentari, Associazioni di categoria, Enti pubblici, Atenei e Centri di ricerca nel territorio toscano e in stretta collaborazione con soggetti ed Enti nel contesto italiano. La Fondazione intende investire nel settore agro-alimentare sul territorio toscano per la formazione di Tecnici altamente qualificati allo scopo di migliorare la competitività del sistema economico-produttivo regionale. L’ITS “E.A.T – Eccellenza Agroalimentare Toscana” garantisce un reale raccordo tra sistema di formazione e sistema produttivo e, dunque, un collegamento istituzionale e strutturato con le imprese e il mercato del lavoro, in un’ottica di evoluzione dei contenuti di formazione, di emersione di nuovi campi di conoscenza e di applicazioni tecnologiche, strettamente collegati all’evolversi dei mercati e dei fabbisogni delle aziende, il tutto al fine di favorire la possibilità concreta di impiego e/o di autoimpiego. Per valorizzare le peculiarità territoriali e del tessuto produttivo toscano sono state individuate due figure in uscita dall’ITS: il "Tecnico Superiore Responsabile delle produzioni e delle trasformazioni

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 62

Agrarie, Agro-alimentari ed Agro-industriali" ed il "Tecnico Superiore per il controllo la valorizzazione ed il marketing delle produzioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali. L’ITS "E.A.T. - ECCELLENZA AGROALIMENTARE TOSCANA" vede la partecipazione attiva, nel partenariato della Fondazione, di soggetti espressione dei diversi territori della regione e delle numerose specificità produttive nel settore agroalimentare toscano, con la previsione di punti di erogazione formativa diversificati all’interno di uno stesso percorso formativo. In pratica, oltre a realizzare moduli formativi presso altre realtà regionali ai fini dell’approfondimento di riconosciute eccellenze a livello nazionale, le attività di laboratorio saranno attivate principalmente presso le aziende dislocate nei vari contesti territoriali, con il risultato di permettere ai partecipanti di sperimentare le tecnologie più avanzate ed una quantità di processi produttivi diversi, legate anche alle differenti specificità di prodotto. I profili in uscita sono: TECNICO PROFESSIONALI COMUNI ALL’AREA NUOVE TECNOLOGIE PER IL MADE IN ITALY ( Moduli in: Tecnologie Agrarie e Agro- Industriali, Sostenibilità eco-compatibilità delle filiere Agro-Industriali, Analisi degli alimenti e tecniche di controllo qualità, Logistica e supply chain management, Marketing e internazionalizzazione dei prodotti Agro-Alimentari). TECNICO-SPECIALISTICHE DEL PROFILO TECNICO RESPONSABILE DELLE PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI AGRARIE E AGRO-ALIMENTARI ( Moduli in: Sicurezza alimentare e certificazione ISO 22000, Certificazioni volontarie dei prodotti agro-alimentari, Tecniche di confezionamento e imballaggio, Analisi sensoriale dei prodotti alimentari, Le filiere del territorio, Laboratorio sviluppo prodotto e processo).

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 63

PROGETTI INTEGRATIVI ISTITUZIONALI

Tali progetti, tanto per la loro valenza trasversale quanto per la loro costante e/o comunque

opportuna presenza nell’ambito dell’offerta della scuola, vengono considerati istituzionali e,

pertanto, riproposti di anno in anno. La componente docente referente dei progetti in argomento è

invece suscettibile di variare a seconda delle disponibilità e delle contingenze.

Tabella progetti integrativi istituzionali

AMBITO TITOLO DESTINATARI Umanistico - letterario Biblioteca 100% iscritti

Certificazione Lingua straniera (Inglese)

Certificazione TRINITY Su base volontaria

Certificazione Lingua straniera (Francese)

Certificazione europea DELF Lingua francese

Su base volontaria

Informatico ECDL Su base volontaria Cittadinanza e Costituzione Progetto legalità 100% iscritti

Integrazione Alfabetizzazione alunni

stranieri Alunni stranieri

Accoglienza 100% iscritti al I anno Supporto psicologico agli

alunni Sportello di ascolto Su base volontaria

Orientamento Vin’invito al Vegni

VALUTAZIONE PROGETTI INTEGRATIVI ANNUALI I Progetti integrativi dell’Offerta, presentati dai Docenti e/o dagli Educatori del Convitto su specifica modulistica comprensiva di scheda finanziaria, sono esaminati da una Commissione appositamente istituita che, in base ai criteri riportati nella griglia sottoesposta, provvede alla loro valutazione ed al loro inserimento in graduatoria in virtù del punteggio complessivo conseguito. Della predetta commissione, ad eccezione di insegnanti che abbiano presentato progetti “istituzionali” o “a costo zero”, non possono far parte soggetti che abbiano presentato progetti integrativi dell’offerta formativa a valere per il medesimo anno scolastico (delibere n. 12 e n. 13 del Collegio Docenti del 15/10/2012). Tra i Progetti giudicati idonei, quelli non a costo zero vengono realizzati in base alla collocazione in graduatoria nel rispetto delle disponibilità finanziarie dell’Istituto In riferimento alla necessità di documentare in modo sistematico le modalità di realizzazione dei progetti attuati nella scuola, anche ai fini di soddisfare le esigenze connesse all’Autoanalisi e dell’Autovalutazione di Istituto, per ciascuno dei progetti attivati su proposta dei Docenti e/o del Convitto è previsto, ad ogni step o comunque al termine della sua realizzazione, il resoconto scritto di quanto viene realizzato. Il resoconto viene archiviato e utilizzato per l’Autoanalisi e l’Autovalutazione.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 64

COMMISSIONE VALUTAZIONE PROGETTI INTEGRATIVI DELL’O FFERTA FORMATIVA A.S. 2015/16

Nell’ambito del Collegio Docenti del 29/10/2013, quali componenti la Commissione Valutazione Progetti integrativi dell’offerta formativa, sono stati individuati i docenti di seguito elencati:

� CALZOLARI RINO (Diritto ed economia) � LOVARI MONICA (Sostegno)

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 65

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER DETERMINAZIONE GRADUATORIA PROGETTI

INDICAZIONI OPERATIVE In osservanza ai criteri di oggettività e trasparenza e con la finalità di pervenire tanto ad una valutazione preventiva, finalizzata all’attribuzione di un punteggio di merito che ne consenta un’opportuna collocazione in graduatoria, quanto ad una valutazione a consuntivo che fornisca elementi utili al riesame ed alla riprogettazione dell’offerta, vengono fissate le seguenti tre indicazioni operative relative alla strutturazione, presentazione e valutazione dei progetti integrativi l’offerta formativa:

A) il progetto dovrà essere articolato in segmenti secondo lo standard predefinito; B) per ciascuno dei segmenti progettuali il proponente è tenuto a segnalare gli indicatori di

riferimento ai fini della valutazione preventiva; C) la valutazione preventiva e quella a consuntivo verranno espresse sulla base degli indicatori

di riferimento segnalati dal proponente il progetto.

STRUTTURA STANDARD PROGETTO (Segmenti progettuali) 1) Titolo 2) Finalità 3) Caratterizzazione storica e temporale 4) Modalità di realizzazione 5) Logistica 6) Interdisciplinarietà 7) Costi espliciti (docenze interne ed esterne, personale tecnico di supporto, materiali di consumo,

uscite didattiche, …) 8) Fonti di finanziamento 9) Modalità di restituzione dei risultati conseguiti 10) Individuazione fasi e temporalizzazione del progetto (diagramma di Gantt)

NOTE DI CARATTERE OPERATIVO:

1) Ammissione al finanziamento con FIS: sono ammissibili al finanziamento con FIS esclusivamente i progetti il cui svolgimento è previsto in fascia oraria eccedente l’orario curriculare degli insegnanti coinvolti; i progetti ammissibili, fatto salvo l’accesso alla valutazione di cui al punto 2) e previa valutazione preventiva di cui al punto 4, sono finanziabili secondo l’ordine conseguito in graduatoria di accesso al FIS.

2) Accesso alla valutazione: per accedere alla valutazione il progetto deve soddisfare almeno uno degli aspetti caratterizzanti la missione dell'Istituto. In funzione del budget disponibile, può essere istituito uno sbarramento di accesso (ad es. punteggio minimo di accesso).

3) Struttura dei progetti: I progetti sono presentati nel rispetto della struttura standard prestabilita (articolazione in segmenti progettuali).

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 66

4) Valutazione preventiva dei progetti e formazione graduatoria di accesso al FIS: per la formazione della graduatoria di accesso al FIS ciascuno dei segmenti componenti il progetto sarà oggetto di valutazione espressa attribuendo un punteggio di merito ad ogni singolo elemento strutturale considerato; il punteggio totale sarà il risultato della sommatoria dei punti complessivamente attribuiti ai singoli segmenti progettuali. La graduatoria di accesso al FIS sarà costituita dai punteggi totali conseguiti da ciascun progetto ordinati in ordine decrescente.

5) Valutazione dei progetti a consuntivo: acquisita la Relazione finale relativa al progetto redatta in coerenza alla struttura ed agli indici di valutazione dichiarati a preventivo, per la formazione del punteggio a consuntivo si procederà attribuendo un punteggio di merito a ciascuno degli elementi strutturali già considerato in sede preventiva; l’attribuzione di punteggio viene espressa in %. (es. punteggio attribuito in sede preventiva al singolo elemento strutturale = 10, risultati raggiunti rispetto al preventivato = 80%, punteggio attribuito in sede consuntiva = 10*80% = 8). Il Punteggio Consuntivo Totale (PCT) sarà il risultato della sommatoria dei punti complessivamente attribuiti ai singoli segmenti progettuali. (Per i progetti pluriennali la valutazione viene effettuata sulla base degli obiettivi annuali). Il Punteggio Consuntivo Definitivo (PCD) verrà determinato con riferimento al rispetto della temporalizzazione preventivata incrementando il punteggio totale di cui sopra come segue: Progetto completato nel rispetto dei tempi preventivati: PCD = PCT*1,1 Progetto completato, scostamento dai tempi preventivati < 15%: PCD = PCT*1,08 Progetto completato, 15% < scostamento < 25%: PCD = PCT*1,06 Progetto completato, 25% < scostamento < 50%: PCD = PCT*1,04 Progetto completato, scostamento > 50%: PCD = PCT*1,02 Progetto non completato per cause di forza maggiore, per la parte comunque valutabile: PCD = PCT

6) Valutazione finale dei progetti: ai fini dell’autovalutazione di Istituto, del riesame e della riprogettazione dell’Offerta formativa, ai progetti svolti viene assegnato un punteggio, determinato dal rapporto tra punteggio conseguito a consuntivo e punteggio attribuito, espresso in centesimi.

7) Ammissibilità alla valutazione di progetti finanziariamente autonomi: progetti finanziati per il 100% grazie a risorse esterne sono ammissibili nella misura in cui non comportino riduzioni di spazi/risorse destinati ad attività curriculari e/o a progetti già in atto.

8) Rendicontazione costi progetto: i costi riferiti al progetto, stimati in fase di presentazione, dovranno essere giustificati in modo oggettivo a consuntivo (strisciate badge, registro firme presenza, giustificativi fiscali diversi, …).

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 67

ANNO SCOLASTICO XXXy/XXXz - DENOMINAZIONE PROGETTO: _________ _____________________________ REFERENTE/I PROGETTO: _______________________________________________________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROGETTI (ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO PREVEN TIVO E CONSUNTIVO)

Elementi strutturali progetto

Indicatori di riferimento Elemento strutturale considerato

Forbice punti

indicatore

Valutaz. preventiva

(A)

Valutaz. a consuntivo

(B) [= X% A]

Finalità

1 Sviluppo di una o più delle otto competenze chiave europee per l’apprendimento permanente

da 6 a 48

2 Ricostruzione delle competenze di base con attività motivanti da 5 a 10

3 Preparazione degli alunni ad orientarsi nel mondo del lavoro e/o universitario

da 5 a 10

4 Superamento dei disagi di tipo relazionale da 10 a 15 5 Coinvolgimento degli alunni in attività svolte nell’Azienda d’Istituto da 5 a 10 6 Sperimentazione e/o attuazione di percorsi didattici laboratoriali da 5 a 10 7 Aggiornamento professionale sugli aspetti pedagogico-didattici da 10 a 15

8 Attività professionalizzanti (anche a seconda dell’eventuale coinvolgimento di imprese ed enti esterni al mondo scolastico)

da 5 a 20

9 Promozione/valorizzazione delle eccellenze da 5 a 10

Caratterizzazione storica e

temporale

10 Progetto nuovo 6 11 Serie storica (riproposizione progetto già realizzato) 4 12 Progetto di durata pluriennale (per ciascun anno di durata) 2 13 Progetto di durata annuale 2

Modalità di realizzazione

14

Solo Progetti rivolti ad alunni diversamente abili con programmazione differenziata – punteggio assegnato in funzione della percentuale di alunni coinvolti nel Progetto; da min 3 (% alunni coinvolti ≤ 10% totale alunni diversamente abili con programmaz. differenziata) a max 30 (% alunni coinvolti = 100%)

da 3 a 30

15 Progetti rivolti ad una sola classe 2 16 Progetti pluriclasse (per ciascuna classe coinvolta) 3 17 Progetti pluriclasse orizzontale (tutte le prime, tutte le seconde ...,) 10

18 Progetti pluriclasse verticale ( es prima e seconda, prima - terza ..., quarta e quinta, biennio, triennio)

da 6 a 15

19 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di Istituti di stesso indirizzo) in ambito regionale

10

20 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di Istituti di stesso indirizzo) in ambito nazionale

15

21 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di Istituti di stesso indirizzo) in ambito europeo

20

22 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di Istituti di stesso indirizzo) in ambito extraeuropeo

25

23 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di Istituti di indirizzo diverso) in ambito regionale

15

24 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di Istituti di indirizzo diverso) in ambito nazionale

20

25 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di Istituti di indirizzo diverso) in ambito europeo

25

26 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di Istituti di indirizzo diverso) in ambito extraeuropeo

30

Logistica

27 Azienda agraria e/o Cantina di Istituto 15 28 Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) 10 29 Piattaforma FAD di Istituto 10 30 Laboratori di Istituto (Informatica, chimica, cucina, …) 15

Interdisciplinarietà

31 Progetti interdisciplinari (due discipline coinvolte) 8 32 Progetti interdisciplinari (tre discipline coinvolte ) 12 33 Progetti interdisciplinari (quattro discipline coinvolte) 16 34 Progetti interdisciplinari (cinque discipline) 20 35 Progetti transdisciplinari 25

Fonti di finanziamento

36 Concorso finanziario esterno 0 € (100% costi a carico dell'istituto) 0 37 Concorso finanziario esterno 20% (80% costi a carico dell'istituto) 2 38 Concorso finanziario esterno 40% (60% costi a carico dell'istituto) 4 39 Concorso finanziario esterno 60% (40% costi a carico dell'istituto) 6 40 Concorso finanziario esterno 80% (20% costi a carico dell'istituto) 8 41 Concorso finanziario esterno >80 (costi a carico dell'istituto<20%) 10

Modalità di restituzione dei

risultati conseguiti

42 Restituzione formalizzata non prevista 0 43 Restituzione formalizzata prevista in forma non multimediale 5 44 Restituzione formalizzata prevista in forma multimediale 10

A) PUNTEGGIO PREVENTIVO TOTALE (= Σ punteggi valutazione preventiva attribuiti a ciascun elemento strutturale del progetto) B) PUNTEGGIO CONSUNTIVO TOTALE (=Σ punteggi valutazione attribuiti a consuntivo a ciascun elemento strutturale del progetto) C) PUNTEGGIO CONSUNTIVO DEFINITIVO (= Punteggio Consuntivo Totale + incremento % legato al rispetto dei tempi preventivati)

D) VALUTAZIONE FINALE PROGETTO (= C/A*100)

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 68

MODELLO STANDARD PROGETTO

ANNO SCOLASTICO: ______________________

REFERENTE/I PROGETTO: ______________________________________________________________________

TITOLO

PRESENTAZIONE PROGETTO

COSTI ESPLICITI PROGETTO

Finanziamento con FIS Totale

parziale per voce di costo

Finanziamento con altre fonti

Ore €/h € Ore € Docenze 35,00 Non docenze 17,50 ATA 14,50 Coll. Scolastici 12,50 Altro TOTALE GENERALE

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 69

STRUTTURA DEL PROGETTO

SEGMENTI PROGETTUALI DESCRIZIONE SINTETICA

INDICATORE/I DI

RIFERIMENTO

FINALITÀ

CARATTERIZZAZIONE STORICA E

TEMPORALE

MODALITÀ DI REALIZZAZIONE

LOGISTICA

INTERDISCIPLINARIETÀ

FONTI DI FINANZIAMENTO

MODALITÀ DI RESTITUZIONE DEI

RISULTATI CONSEGUITI

FASI DEL PROGETTO (SINTESI)

1 2 3 4 N

TEMPORALIZZAZIONE DEL PROGETTO (DIAGRAMMA DI GANTT)

Fasi Tempi

1^sett. dal al

2^sett. dal al

3^sett. dal al

4^sett. dal al

5^sett. dal al

6^sett. dal al

7^sett. dal al

8^sett. dal al

9^sett. dal al

10^sett. dal al

11^sett. dal al

12^sett. dal al

n^sett. dal al

1 2 3 4 n

LUOGO E DATA FIRMA REFERENTE/I PROGETTO ___________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 70

ELENCO PROGETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTIVATI NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO SU PROPOSTA DEI DOCENTI

TITOLO PROGETTO

- A Tavola con la celiachia per non farne una malattia

- L’orto in rete

- Stage linguistico

- Insegnamento Clil

- Centro diurno Sernini

- Un momento per ascoltare

- Progetto Cigno

PROG PROGETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA IN ATTESA DI APPROVAZIONE DA PARTE DEGLI ENTI FINANZIATORI/ATTUATORI

TITOLO PROGETTO

- Progetto REGIONE TOSCANA – “Miglioramento dell’Offerta Formativa degli Istituti tecnici e professionali”

- Progetto RETE ISTITUTI SUPERIORI AREZZO “E- Learning? E-CLIL! Percorsi CLIL per una didattica innovativa “

- Progetto “A.B.C.: AUSER BENE COMUNE: ripartire da quello che ci è dato per scoprire chi siamo”

- Progetto “COMPETENZE IN ITALIANO- TU SEI ME…””

- Progetto “L’EREDITA’ DI EXPO PER LA SCUOLA”

- Progetto LEGALITA’“PER LA CITTA’ POSSIBILE..”

*Con delibera Collegio Docenti del 26/11/2015 è stato approvato il Progetto PON/FESR Prot.n.

AOODGEFID/12810 Roma, 15Ottobre- Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali

per la realizzazione di ambienti digitali

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 71

Il progetto “Aula 3.0” è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per migliorare le

metodologie didattiche collaborative e laboratoriali ed offrire ai nostri allievi uno spazio

tecnologico che permetta di sviluppare le loro conoscenze con la dovuta autonomia nella scoperta

delle fonti e nella rielaborazione delle proprie conoscenze

Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul

funzionamento e sull’organizzazione scolastica.

Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la gestione dei

contenuti digitali e le lezioni multimediali; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del

Know-how tecnologico dei nostri docenti.

ETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTIVATI NE L CORRENTE ANNO SCOLASTICO SU PROPOSTA DEGLI EDUCATORI DEL CONVITTO

AMBITO TITOLO

ALTRO - Accoglienza e tutoraggio

- Attività allevamento pollame

- Attività sportiva (tennis)

- Cinema e Teatro

- Conoscenza del territorio e partecipazione a manifestazioni

- Educazione alla legalità

- Giornata Euro-scuola

- Cultura e documentazione

- Cuochi per una sera

- Formazione integrale della persona ed accompagnamento spirituale

- Impegno e sport

- Invito alla vela

- Manifestazioni sportive

- Momenti di vita sociale in convitto

- Nuoto

- Laboratorio artistico di restauro e ristrutturazione

- Supporto alla studio: potenziamento ed eccellenza

- Trekking

- Attività sportiva ciclismo

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 72

PROGETTO “GLI STUDENTI NELLA RETE …” La scuola nella società dell’informazione

L’ISIS “A. VEGNI” inoltre, nell’ottica di sviluppare le già citate Competenze di cittadinanza attiva, arricchisce la propria Offerta Formativa partecipando con propri rappresentanti eletti annualmente al Parlamento Regionale degli Studenti della Toscana (PRST), iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio Regionale con la collaborazione di un gruppo di lavoro tecnico, dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica e dalla Direzione dell'Ufficio scolastico regionale a partire dal 2000 e, ad oggi, vera e propria istituzione rappresentativa degli studenti dell’ultimo triennio della scuola secondaria.

Ogni anno il PRST sceglie un tema di grande rilievo sotto il profilo della convivenza civile e dell’educazione alla cittadinanza attiva da cui inizia un percorso fatto di seminari di formazione, lavori di approfondimento in commissioni, viaggi di studio e organizzazione di iniziative provinciali; in queste ultime il PRST collabora con gli studenti eletti nelle Consulte Provinciali.

Finalità ed obiettivi fondamentali del PRST

Obiettivo fondamentale del PRST è valorizzare il contributo dei giovani per la realizzazione dei valori umani e civili che alimentano il progresso sociale. Impegnarsi nelle attività del PRST è una concreta opportunità di approfondire la conoscenza dei temi europei, intervenire nella formazione e nell’avvio al lavoro e promuovere iniziative di cooperazione e pace mondiale, in collaborazione con il mondo del volontariato toscano.

Obiettivi PRST Modalità poste in essere

Promuovere la conoscenza Iniziative ed approfondimenti sul tema annualmente scelto

Promuovere la partecipazione Momenti di aggregazione tra studenti e incontri con istituzioni e soggetti della società civile

Promuovere la cittadinanza attiva

Impegno su temi di natura civile e sociale con sollecitazione ai giovani ad esperire la pratica della democrazia (le decisioni sono il frutto del confronto in Assemblea e del lavoro delle Commissioni e in Aula)

RAPPRESENTANTI ISIS A. VEGNI – Capezzine A.S. 2015/16

ORGANO ALUNNI Parlamento Regionale Domini Lorenzo Consulta Provinciale Domini Lorenzo

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 73

LA SCUOLA

L’Istituto Statale Istruzione Superiore “Angelo Vegni” Capezzine, nato nel 1883 con la triplice dotazione – Scuola, Azienda Agraria, Convitto – deve la sua affermazione alla conservazione nel tempo di questa tipicità. L’equilibrio tra le tre entità ne ha permesso la sopravvivenza e ne garantisce la sua ragione d’essere. La scuola, perno centrale di questo complesso, grazie alla presenza del Convitto supera le difficoltà derivanti dalla sua collocazione sul territorio riuscendo anzi a proporre un’offerta qualitativamente competitiva. Azienda agraria e complesso dei laboratori esistenti conferiscono inoltre all’Istituto caratteristiche peculiari che, consentendo un ordinario rapporto con l’ambiente lavorativo e l’esercitazione pratica, lo contraddistinguono nel panorama generale dell’istruzione pubblica e privata.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 74

DOTAZIONI DELL’ISTITUTO

L’Istituto utilizza ambienti la cui proprietà è parte propria e parte della Provincia di Arezzo.

CATEGORIA N° DESCRIZIONE NOTE

AULE 27 Aule didattiche

LIM

Di ampiezza idonea al numero di alunni e ben illuminate sono distribuite nei diversi corpi dell’Istituto di cui 6 corredate da LIM

AULE SPECIALI 1 Aula Magna

Struttura di recente realizzazione, ampia e attrezzata con tecnologie multimediali di ultima generazione con accesso ad internet, ha una capienza di 100 posti a sedere e, oltre che per le riunioni degli OO.CC., viene utilizzata anche per convegni, attività formative ecc.

1 Aula docenti Situata al primo piano dell’istituto è attrezzata con tre postazioni p.c. con accesso ad internet

IMPIANTI SPORTIVI

1 Palestra coperta È dotata di spogliatoi e attrezzata per lo svolgimento dei più diffusi sport di squadra

1 Campo da

Basket/Pallavolo Situato all’aperto

1 Campo da Tennis Situato all’aperto

Piste per Atletica

Leggera

Piste e spazi attrezzati per corsa, salto in alto, salto in lungo, lancio del peso, lancio del martello e lancio del disco, tiro con l’arco

1 Campo da Calcio regolamentare

1 Campo da Calcio a

Cinque Regolamentare, è situato all’aperto

1 Percorso vita

all'interno del parco Il percorso attrezzato si sviluppa all’interno dei 17.200 m2 di spazio verde costituenti il parco

PARCO 1 Orto botanico

Si sviluppa su un’area di 17.200 m2 ed ospita piante arboree ed arbustive tipiche dei nostri ambienti intervallate a radure erbose accessibili agli alunni in ogni periodo dell’anno

Palestra polivalente, Campo da tennis, campo da calcio, piste d’atletica,

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 75

CATEGORIA N° DESCRIZIONE NOTE

AZIENDA AGRARIA

1 Circa 126 ha

distribuiti in due corpi fondiari

Con orientamento produttivo misto (cerealicolo vitivinicolo-olivicolo-) è il laboratorio più ampio e strategico tra quelli a disposizione degli iscritti

LABORATORI

1 Chimica

Struttura a norma, è collocato all'interno del nuovo edificio polivalente , è fornito di un'idonea strumentazione per eseguire le più comuni analisi nel campo agrario, ambientale ed eno-gastronomico ( vino, olio, terreno, latte...) e viene ordinariamente utilizzato dagli alunni per le esercitazioni da programma

1 Cucina Struttura a norma, viene ordinariamente utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da programma

1 Sala Bar Struttura a norma, viene ordinariamente utilizzato dagli alunni per le esercitazioni da programma

1 Pasticceria Struttura a norma, viene ordinariamente utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da programma

1 Ricevimento Struttura a norma, viene ordinariamente utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da programma

1 Zootecnia

Situata al primo piano dell’istituto, oltre ad una postazione L.I.M. (Lavagna Interattiva Multimendiale) è dotato di numerosi preparati anatomici di animali domestici di specie Bovina, Equina, Suina e Ovina. – Nel corso degli anni, durante le visite didattiche ad Aziende Zootecniche, Fiere e Mostre del settore Agro-Zootecnico, il laboratorio si è arricchito di una notevole quantità di materiale fotografico , oggi in corso di digitalizzazione, che documenta anche come sono cambiati i canoni morfo-funzionale delle varie specie domestiche.

2 Informatica multimediale

Dotati di postazioni p.c. individuali tra loro in rete e connesse ad internet, di proiettore e schermo

1 Linguistico

multimediale

Di recentissima realizzazione è dotato di postazioni p.c. individuali tra loro in rete e connesse ad internet, di proiettore e schermo

1 Scienze

Situato a piano terra dell’istituto, oltre ad una postazione p.c. in rete con accesso ad internet, proiettore e schermo, è dotata di numerosi materiali didattici: collezioni mineralogiche ed entomologiche, svariati materiali e preparati di astronomia, zoologia, anatomia umana e botanica, strumenti meteorologici, microscopi, stereoscopici e microscopici, accessori per la video-microscopia

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 76

ORARIO DELLE LEZIONI ANTIMERIDIANE

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO

1^ Ora 8,15 - 9,16

1^ Ora 8,15 - 9,06

1^ Ora 8,15 - 9,16

1^ Ora 8,15 - 9,06

1^ Ora 8,15 - 9,06

1^ Ora 8,15 - 9,16

2^ Ora 9,16 - 10,17

2^ Ora 9,06 – 9,57

2^ Ora 9,16 - 10,17

2^ Ora 9,06 – 9,57

2^ Ora 9,06 – 9,57

2^ Ora 9,16 - 10,17

INTERVALLO 10,17 – 10,32

3^ Ora 9,57 – 10,48

INTERVALLO 10,17 – 10,32

3^ Ora 9,57 – 10,48

3^ Ora 9,57 – 10,48

INTERVALLO 10,17 – 10,32

3^ Ora 10,32 - 11,33

INTERVALLO 10,48 – 11,03

3^ Ora 10,32 - 11,33

INTERVALLO 10,48 – 11,03

INTERVALLO 10,48 – 11,03

3^ Ora 10,32 - 11,33

4^ Ora 11,33 - 12,34

4^ Ora 11,03 – 11,54

4^ Ora 11,33 - 12,34

4^ Ora 11,03 – 11,54

4^ Ora 11,03 – 11,54

4^ Ora 11,33 - 12,34

5^ Ora 12,34 - 13,35

5^ Ora 11,54 – 12,45

5^ Ora 12,34 - 13,35

5^ Ora 11,54 – 12,45

5^ Ora 11,54 – 12,45

5^ Ora 12,34 - 13,35

6^ Ora

12,45 - 13,35 6^ Ora

12,45 - 13,35 6^ Ora

12,45 - 13,35

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 77

L’AZIENDA AGRARIA

L'azienda agraria rappresenta il primo laboratorio dell'Istituto Vegni, dove gli allievi possono trovare riscontro alle cognizioni teoriche delle varie discipline.

La superficie totale dell’azienda agraria è pari a circa 126 ha ed è ripartita in due corpi fondiari dei quali il maggiore, di superficie pari a circa 102 ha , si sviluppa intorno al centro aziendale includendo gli edifici scolastici ed il convitto mentre l’altro, di 24,75 ha, è situato a qualche km dalla scuola, in località Monsigliolo.

La Superficie Agricola Utilizzata è così ripartita:

� 77 Ha seminativi;

� 25 Ha di vigneti;

� 2,50 Ha di oliveto;

� 0,5 Ha frutteto sperimentale;

� 9,66 di bosco ceduo.

Le colture effettuate sono quelle tipiche della Valdichiana: vite, ulivo, grano, mais, … Significativo valore ha assunto negli ultimi anni la produzione vitivinicola, con l’imbottigliamento di alcuni vini pregiati della “Doc Cortona”, vini speciali e distillati (Vinsanto, Grappa); dal 2002 viene prodotto e imbottigliato anche l’olio extra vergine di oliva

Tutti gli impianti e le superfici coltivate sono oggetto di integrazione nella didattica ordinaria in quanto vengono utilizzati per i necessari riscontri alle nozioni di teoria e per attività di carattere pratico-applicativo.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 78

L’AZIENDA AGRARIA IN UNA DESCRIZIONE SINTETICA

ELEMENTI DESCRIZIONE

Fondo rustico È costituito da circa 126 Ha cosi ripartiti: 77 ha seminativi; 25 ha di vigneti; 2,50 ha di oliveto; 0,5 ha frutteto sperimentale; 9,66 ha di bosco ceduo, tutti accessibili dalle classi per le esercitazioni pratico/applicative ed i riscontri di carattere didattico

Capannoni rimessa macchine e attrezzi

Di ampiezza idonea a consentire il ricovero delle macchine e degli attrezzi agricoli aziendali, sono accessibili alle classi per le esercitazioni pratico/applicative ed i riscontri di carattere didattico

Cantina

Dotata di attrezzature ed impianti di stoccaggio idonei per tipologia e capacità alla trasformazione delle uve aziendali, produce numerosi vini pregiati a marchio DOC e IGT: Sangiovese,Chardonnay, Grechetto, Merlot, Cabernet Sauvignon,Rosato, Pinot Bianco,Sauvignon, Barullino, Bianco Valdichiana, Cilone, vini speciali (Vinsanto) e distillati (Grappa). Le strutture sono accessibili alle classi per le esercitazioni pratico/applicative ed i riscontri di carattere didattico

Sala degustazione Annessa alla cantina, è di recente realizzazione e completamente attrezzata per le evenienze

Serra didattica Situata nell’immediata prossimità dell’istituto, viene utilizzata per sperimentazioni ed attività pratico applicative a supporto e riscontro degli argomenti della didattica

Pollaio Situato in prossimità del centro aziendale, ospita diverse specie di avicoli

L’AZIENDA AGRARIA IN UN LAVORO PRODOTTO DAGLI ALUNNI NELL’A.S. 2006/07

(n.d.r.: Mappa fuori scala per esigenze grafiche)

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 79

IL CONVITTO femminile e maschile

Per tutti coloro che non si trovano nella condizione di frequentare le lezioni facendo ogni sera rientro a casa, l'Istituto offre la possibilità di essere accolti nel Convitto annesso alla scuola, dal lunedì mattina fino al termine delle lezioni del sabato. L'edificio del convitto dispone di 30 camerette per un totale di un'ottantina di posti letto, una cucina, la mensa, aule di studio, sale ricreative ( biliardo, televisione, cinema e musica). Agli alunni "convittori" viene garantita l'assistenza di due ore e 15 minuti da parte degli educatori, che proprio per la vicinanza fisica della scuola, sono in continuo contatto con gli insegnanti. Gli educatori seguono i ragazzi anche nelle alter attività ludico-ricreative che vengono programmate.

Gli alunni sono ospitati nel Convitto dal Lunedì mattina al Sabato L’organizzazione del convitto prevede:

• ORE 7,00 Sveglia • ORE 7,00 – 7,30 Pulizia personale • ORE 7,30 Prima colazione • ORE 10,17 (10,48) Seconda colazione(in concomitanza all’intervallo scolastico) • ORE 12,25 – 13,35 Pranzo (all’uscita dalle lezioni scolastiche) • ORE 13,35 – 15,00 Attività ricreative (sport, televisione, lettura, palestra) • ORE 15,00 – 17,00 Attività di studio (seguite da personale educativo). • ORE 17,00 Merenda • ORE 17,00 – 18,00 Attività ricreative • ORE 18,00 – 19,00 Eventuale approfondimento di studio • ORE 19,00 Cena • ORE 20,00 – 22,30 Attività ricreative • ORE 22,30 Riposo

Il costo del Convitto (che comprende: prima e seconda colazione, pranzo, merenda, cena, alloggio in camerette e servizio di lavanderia) è di € 1.700,00 ( per le classi I°,II°,III°, IV°) e di € 1.820,00 ( per la classe V°) annuali, solvibili in quote rateizzate da pagare anticipatamente.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 80

Sono previste, a richiesta di un cospicuo numero di studenti e a proprie spese, le seguenti attività presso strutture limitrofe: nuoto, ippica ed eventuali uscite per il cinema ed il teatro.

RETTA CONVITTO CLASSI I^ - II^ - III^ - IV^ € 1.700 ,00 DA PAGARE ANTICIPATAMENTE

SCADENZA TRIMESTRALE:

€ 100.00 entro il 30.09. deposito cauzionale)

- € 570.00 entro il 30.09.

- € 570.00 entro il 10.01.

- € 560.00 entro il 31.03.

SCADENZA MENSILE:

€ 100.00 entro il 30.09. (deposito cauzionale)

- € 212,50 entro il 30.09.

- € 212,50 entro il 31.10.

- € 212,50 entro il 30.11.

- € 212,50 entro il 10.01.

- € 212,50 entro il 29.02.

- € 212,50 entro il 31.03.

- € 212,50 entro il 30.04.

- € 212,50 entro il 31.05.

RETTA CONVITTO CLASSE V^ € 1.820,00

DA PAGARE ANTICIPATAMENTE

SCADENZA TRIMESTRALE:

€ 100,00 entro il 30.09. (deposito cauzionale)

-€ 607.00 entro il 30.09.

-€ 607.00 entro il 10.01.

-€ 606.00 entro il 31.03.

SCADENZA MENSILE:

€ 100,00 entro il 30.09. (deposito cauzionale)

- € 227.50 entro il 30.09.

- € 227.50 entro il 31.10.

- € 227,50 entro il 30.11.

- € 227.50 entro il 10.01.

- € 227.50 entro il 29.02.

- € 227.50 entro il 31.03.

- € 227.50 entro il 30.04.

- € 227.50 entro il 31.05.

NOTA IMPORTANTE La retta va versata in rate mensili o trimestrali anticipate sul c.c postale n.12390522 intestato a ISTITUTOISTRUZIONE SUPERIORE STATALE - "A.VEGNI" Capezzine - 52040 CENTOIA - CORTONA (AR). Il versante deve risultare lo STUDENTE. Sulla causale del versamento, del sopra citato bollettino di c/c postale specificare: - retta convitto;

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 81

- periodo al quale si riferisce; - classe frequentata.

SEMICONVITTO

E’ previsto quando lo studente rimane presso l’Istituto anche dopo il termine delle lezioni.

• ORE 10,17 (10,48) Colazione (in concomitanza all’intervallo scolastico) • ORE 12,35 – 13,35 Pranzo (all’uscita dalle lezioni scolastiche) • ORE 13,30 – 15,00 Attività ricreative • ORE 15,00 – 16,40 Attività di studio (seguite da personale educativo) • ORE 16,40 Merenda (uscita per il rientro in famiglia)

Il costo settimanale del semiconvitto è di € 25,00.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 82

RISORSE UMANE E STRUTTURA DIDATTICO-ORGANIZZATIVA

RISORSE UMANE

Dirigente scolastico; Collegio Docenti composto da 97 insegnanti; N° 10 Educatori per il convitto;

N° 59 personale ATA: n. 1 DSGA; n. 8 assistenti tecnici; n. 7 assistenti amministrativi; n. 3 cuochi;

n. 2 guardarobieri; n. 4 addetti all’azienda agraria; n. 1 infermiere; n. 33 collaboratori scolastici.

STRUTTURA DIDATTICO-ORGANIZZATIVA ED ORGANIGRAMMA

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Nell’ambito di un processo di graduale decentramento di competenze dallo Stato alle realtà locali,

l’articolo 21 della Legge n.59 del 1997 e relative integrazioni (c.d. Bassanini), ha fissato i criteri

generali di attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche e contestualmente ha conferito

agli ex Capi d’istituto la qualifica dirigenziale, nel rispetto del principio della libertà di

insegnamento e in connessione con l'individuazione di nuove figure professionali del personale

docente (comma 16). Dopo tale legge, altre disposizioni hanno definito i compiti e le responsabilità

della nuova figura del Dirigente scolastico ad oggi sostanzialmente riepilogabili in:

rappresentanza legale della scuola; titolarità delle relazioni sindacali; poteri di direzione,

coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali; predisposizione

degli strumenti per l’attuazione del POF; attivazione dei necessari rapporti con gli enti locali e con

le diverse realtà territoriali.

PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL DIRIGENTESCOLASTICO

All’inizio dell’anno scolastico Durante l’anno scolastico Alla fine dell’anno scolastico − In relazione alle scelte di carattere

generale ed organizzativo deliberate dal Consiglio dell’Istituzione, adotta, consultato il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, il piano delle attività inerenti all’orario di lavoro del personale ATA, comprese le attività aggiuntive.

− Predispone, sulla base delle eventuali proposte del Collegio dei Docenti, il piano annuale delle attività; comprese quelle aggiuntive.

− Assegna gli insegnanti alle classi. − Garantisce l’esercizio dei diritti

sindacali.

− Nomina i propri collaboratori e si accerta sulla congruità degli atti con le scelte del POF.

− Garantisce pari opportunità nella fruizione dei diritti collettivi (permessi, formazione, utilizzo delle strutture …).

− Compie gli atti necessari per eliminare le fiscalità burocratiche.

− Favorisce la predisposizione di canali di comunicazione e trasmissione delle informazioni tra componenti ed organi della scuola.

− Intrattiene e favorisce i rapporti con le istituzioni e le associazioni presenti sul territorio.

− Stimola la sperimentazione e l’innovazione didattica, anche attraverso l’individuazione di forme di flessibilità.

− Predispone strumenti di valutazione e/o autovalutazione dell’attività didattica ed amministrativa, rispetto agli obiettivi che la scuola si è assegnata.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 83

LO STAFF DELLA DIRIGENZA ll Dirigente scolastico nello svolgimento delle proprie funzioni si avvale della collaborazione di

docenti da lui individuati (Collaboratore vicario più un Collaboratore), del DSGA (Direttore dei

servizi generali ed amministrativi) e delle Funzioni Strumentali.

LE FUNZIONI STRUMENTALI

Le funzioni strumentali svolgono un lavoro di coordinamento di gruppi o di attività collegiali,

aggiuntivo e diverso dall’attività di insegnamento. Il loro operare è finalizzato alla realizzazione del

piano dell’offerta formativa. Essendo tutti gli operatori della scuola impegnati nella attuazione del

POF e considerando che gli obiettivi del progetto sono tanto più perseguiti e efficacemente raggiunti

se condivisi, si ritiene che tali figure non debbano connotarsi in una dimensione gerarchica ma

impegnarsi nel facilitare il raggiungimento di comuni obiettivi.

La scelta delle Funzioni strumentali (ossia delle aree di intervento e delle competenze connesse), la

durata dell’incarico, i requisiti professionali richiesti e l’individuazione dei docenti che andranno a

ricoprire tali funzioni sono demandate al Collegio dei Docenti.

Il Collegio dei Docenti, nell’a. s. 2013/2014, in continuità con quanto stabilito nei precedenti anni

scolastici, ha ribadito la durata annuale (rinnovabile) dell’incarico e i requisiti professionali delle

Funzioni Strumentali confermando i seguenti requisiti professionali per l’accesso all’incarico:

Attitudine a lavorare insieme ad altri.

Capacità di coordinamento del lavoro altrui.

Esperienze di coordinamento di attività aggiuntive non di insegnamento.

Partecipazione in qualità di coordinatore, docente, discente a corsi di aggiornamento

attinenti ad argomenti relativi alle attività del dipartimento.

Eventuali pubblicazioni inerenti la funzione strumentale richiesta.

Titoli e competenze professionali specifiche.

Nella seduta del 7 ottobre 2015, il Collegio Docenti ha nominato le Funzioni Strumentali e le

Figure Referenti di seguito distinte per Area, incarico e competenze.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 84

FUNZIONI STRUMENTALI

FUNZIONE STRUMENTALE COMPETENZE

CHERUBINI Giancarlo,

GAROFANO Elena, LOVARI Monica, RAIMONDO Giuseppe

AREA 1 SOSTEGNO AL P.O.F. ed

elaborazione POFT

Coordinamento progetti da inserire nel POF Modifica ed elaborazione del POF complessivo da inserire anche nel sito istituzionale così come del POFT triennale. Monitoraggio nello svolgimento delle iniziative Valutazione finale dei progetti svolti e catalogazione della documentazione relativa

Prof. BARBINI Lorenza e SCARPACCINI Emanuela BALDETTI Alessandro e

CAPITONI Roberta

AREA 3 CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO

Coordinamento iniziative da sviluppare con le scuole secondarie di primo grado del territorio Coordinamento progetti utili a sviluppare continuità tra il primo e il secondo ciclo di istruzione Coordinamento iniziative di informazione alle famiglie: Open day, incontri al di fuori dell’Istituto, creazione documenti illustrativi, costruzione di documenti digitali per pubblicizzare l’Istituto Orientamento scolastico professionale tra biennio e triennio, tra scuola superiore e università, tra la scuola e le professioni congruenti alla tipologia dell’Istituto Contatti con le università, con associazioni professionali, con enti ed istituzioni Elaborazione di progetti a carattere provinciale, nazionale ed europeo legati al tema dell’orientamento

Prof.ssa BASSANO Roberto

AREA 4 SOSTEGNO ALUNNI DISABILI

Coordinamento docenti specializzati Convocazione riunioni Pei Contatti con le famiglie e gli specialisti Contatti e coordinamento delle iniziative utili all’integrazione

Prof.ssa TASSINI Elisabetta

AREA 5

SOSTEGNO ALUNNI DSA – ADHD - BES

Convocazioni riunioni consigli di classe-genitori-psicologo … per stesura PDP Contatti con le famiglie Contatti con i consigli di classe per produzione di materiali dispensativi e compensativi

AREA 6 COORDINAMENTO ATTIVITÀ CONVITTO SANZANO Norina

Compiti evidenziati nel Regolamento Predisposizione collegi educatori e coordinamento attività del Convitto Coordinamento progetti da inserire nel POF Predisposizione incontri con le famiglie Coordinamento relazioni Convitto – Scuola

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 85

FIGURE REFERENTI

AREE E FIGURE REFERENTI COMPETENZE

AREA A

AGGIORNAMENTO SITO ISTITUZIONALE E REGISTRO

ELETTRONICO

Prof. RIGUTTO Riccardo

Organizzazione iniziative di informazione e formazione del personale di segreteria e dei docenti sulla gestione del registro

AREA B

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Prof. CHERUBINI Giancarlo RAIMONDO GIUSEPPE e

MIGLIACCI ANNA Prof. MAZZURANA Patrizia, TORTORA Antonio, Franzese

Carmine e FANFALA Marcello

Predisposizione alternanza scuola-lavoro all’interno dell’azienda dell’istituto Individuazione ditte ed azienda per avviare alternanza scuola – lavoro nei due indirizzi (Agrario e Alberghiero) Predisposizione accordi e convenzioni con le ditte interessate Contatti con i coordinatori di classe utili ad elaborare una didattica coerente Predisposizione programmi ed iniziative legate all’alternanza scuola – lavoro coerenti con gli indirizzi di studio

AREA C

ACCOGLIENZA E SOSTEGNO ALLO STUDIO

Prof.ssa FARINA Antonietta

Attivazione iniziative contro la dispersione: problemi scolastici, di inserimento, di integrazione Predisposizione apertura sportello di ascolto Iniziative legate alla prevenzione delle dipendenze: alcool, droga, tabacco Coordinamento progetti didattici tesi al recupero ed al potenziamento in collaborazione con i singoli consigli di classe

Cittadinanza salute e legalità

Sciurpi Annamaria

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 86

ORGANIGRAMMA STAFF DIRIGENZA E SERVIZI GENERALI ED

AMMINISTRATIVI

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 87

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il Consiglio d’Istituto è eletto da tutte le componenti della comunità scolastica e resta in carica tre anni. Esso è costituito di diritto dal Dirigente scolastico; dai rappresentanti degli insegnanti (n.8), dei genitori (n.4), degli alunni (n.4), del personale ATA (n.2), La rappresentanza studentesca è rinnovata annualmente. Il Presidente è eletto all’interno della componente genitori. Il Consiglio elegge nel suo seno una giunta esecutiva, composta da: un docente, un rappresentante del personale ATA, un genitore e uno studente. Della giunta fanno parte di diritto il Dirigente e il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.

Ruolo del Consiglio d’Istituto

� definisce gli indirizzi generali in materia educativa e compie le scelte generali di gestione e amministrazione;

� ha la competenza a decidere in materia economica: approva il programma annuale ed il conto consuntivo;

� adotta il POF elaborato dal Collegio dei docenti: ne verifica la congruenza con gli indirizzi generali e la fattibilità rispetto alle risorse disponibili;

� determina i criteri di utilizzazione delle risorse finanziarie;

� adotta il regolamento d'Istituto;

� delibera l’acquisto delle attrezzature tecnico – scientifiche, dei sussidi didattici, dei materiali di consumo;

� delibera i criteri relativi alla formazione delle classi, all’adattamento dell’orario delle lezioni, del calendario scolastico e delle attività scolastiche alle condizioni ambientali.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 88

ORGANIGRAMMA CONSIGLIO DI ISTITUTO

Variata componente alunni anno scolastico 2015/ 2016: Domini Lorenzo, Narducci G. Luca, Porcelli Veronica, Fiordi Iacopo ORGANIGRAMMA GIUNTA ESECUTIVA Variata solo componente Alunni: Domini Lorenzo

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 89

IL COLLEGIO DEI DOCENTI E LE SUE ARTICOLAZIONI FUNZIONA LI

Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti i docenti in servizio presso l’Istituto ed è presieduto dal Dirigente scolastico.

Si riunisce ogni volta che il Dirigente lo ritenga necessario o ne faccia richiesta almeno un terzo dei componenti (nel rispetto del contratto di lavoro dei docenti) e, comunque, almeno una volta all’inizio dell’A.S. e uno per ciascun periodo. Per la validità delle assemblee è necessaria la metà più uno dei componenti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti; in caso di parità prevale il voto del presidente.

Il Collegio dei Docenti si riunisce in seduta comune ( C.d.D. unitario) quando i punti all’ordine del giorno sono comuni agli indirizzi di studio attivati; se invece ci sono da affrontare problematiche specifiche riguardanti un solo corso di studio, è convocato il Collegio dei soli Docenti in servizio presso tale corso.

Al fine di migliorare propria funzionalità in relazione alla progettazione ed alla programmazione dell’offerta formativa, il Collegio è articolato in Dipartimenti per aree disciplinari; inoltre istituisce delle commissioni incaricate di effettuare proposte in relazione a specifiche problematiche o gestire attività complesse.

Il Collegio dei docenti ha le competenze generali in materia pedagogico - didattica e di valutazione.

PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

All’inizio dell’anno scolastico Durante l’anno scolastico Alla fine dell’anno scolastico

Attraverso le attività svolte in seno ai Dipartimenti in cui è articolato

concorre all’elaborazione del POF;

Fornisce indicazioni per la stesura del piano annuale delle attività al Dirigente (riunioni degli organi

collegiali, dei Dipartimenti, incontri con le famiglie); Individua le

commissioni di lavoro, i compiti e i componenti;

Identifica le aree e fornisce criteri per l’attribuzione delle funzioni

strumentali al POF.

Elabora il POF;

Attraverso il GAIMP, composto da soggetti eletti o nominati, monitora in

itinere l’andamento dell’offerta formativa e delle attività ad essa

connesse rispetto a quanto pianificato nel POF e provvede alle attività concernenti l’Autoanalisi e

l’Autovalutazione di Istituto;

Decide su eventuali nuovi progetti formulati al suo interno o proposti

dall’esterno

Adotta i libri di testo, su proposta dei Consigli di classe.

Valuta il complesso delle attività della scuola in vista del

miglioramento;

Decide sulla scansione dell’anno scolastico. in PERIODI (trimestre, pentamestre, quadrimestre..) ai fini della valutazione degli alunni per il

successivo anno scolastico.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 90

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe e dalla componente elettiva costituita da due genitori e da due allievi. I Consigli di classe si riuniscono in via ordinaria cinque volte durante il corso dell’anno e sono presieduti dal Dirigente scolastico o da un suo delegato: il Coordinatore di classe. Questi viene nominato dal Dirigente scolastico, considerate le esperienze acquisite nel corso della propria vita professionale e le individuali capacità relazionali e di coordinamento.

È compito del Consiglio di classe (solo componente docenti):

1. realizzare il coordinamento didattico e favorire le relazioni interdisciplinari sulla base: � della riflessione sull’intervento didattico – educativo svolto l’anno precedente; � della conoscenza degli alunni (analisi della situazione di partenza) e dell’esame della

documentazione (prime classi) proveniente dalle scuole di grado inferiore; � della scelta degli obiettivi formativi in termini di conoscenze e competenze per ciascuno dei

tre livelli di: soglia (necessario al proseguimento degli studi), successo, eccellenza; � dell’accordo sulle metodologie e sulle tipologie di verifica;

2. provvedere alle valutazioni inter-periodali ed informarne le famiglie; 3. provvedere alla verifica a fine di ciascun periodo e conclusiva dell’A.S. in base ai criteri di

valutazione presenti nel POF e fissati dal C.d.D; 4. assegnare il credito scolastico, gestire il debito formativo. È compito del Consiglio di classe al completo: tutti i docenti, due rappresentanti dei genitori, due rappresentanti degli studenti, un educatore (voto consultivo) nel caso in cui nella classe ci siano convittori: 1. valutare l’efficacia dell’azione didattica in termini di comportamenti acquisiti dagli alunni; 2. formulare proposte al Collegio dei docenti in relazione ad attività curricolari ed

extracurricolari; 3. formulare proposte di sperimentazione; 4. programmare attività di recupero, sostegno ed approfondimento; 5. proporre al Collegio dei docenti l’adozione di nuovi libri di testo; 6. programmare uscite didattiche, visite guidate da svolgersi o nell’arco della mattinata, o

dell’intera giornata oppure viaggi di istruzione di più giorni consecutivi; 7. prendere i provvedimenti disciplinari di competenza a carico degli alunni.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 91

IL COORDINATORE DI CLASSE Viene nominato annualmente dal Dirigente scolastico ed ha i seguenti compiti: � in assenza del Dirigente, presiede i Consigli di

classe esercitando tutte le prerogative del Presidente; � assolve alle funzioni di verbalizzante; � acquisisce tutti i dati eventualmente necessari

alla trattazione dell’ordine del giorno e ad una più approfondita conoscenza della classe; � relaziona, in assenza del Dirigente, ai

rappresentanti dei genitori e degli alunni sulle scelte effettuate dal Consiglio in seduta tecnica e sull’andamento didattico e disciplinare della classe;

� si attiva affinché il Consiglio attui quanto deliberato dal Collegio dei docenti, previo adattamento dei criteri generali alle concrete condizioni della classe;

� promuove, coordina e organizza i rapporti tra i colleghi della classe nel campo della programmazione didattica ed educativa;

� attua il collegamento esterno del Consiglio di classe; quindi, raccoglie e fa pervenire d’ufficio all’organo competente le richieste provenienti dai colleghi, dagli studenti, dai genitori della classe e dagli educatori del Convitto;

� richiede all’Ufficio della Dirigenza, ove è necessario, la convocazione straordinaria del Consiglio di classe;

� individua eventuali problemi e conflitti presenti all’interno della classe e svolge opera di mediazione;

� segnala alla Funzione Strumentale Area 6 (Dispersione e Prevenzione), eventuali alunni in difficoltà ed a rischio di abbandono;

� ha il ruolo di collegamento tra Scuola e Convitto