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Page 1: Introduzione agli studi storici - terza parte

Les Annalesla nuova storia

Corrente di pensiero e di metodologia della ricerca storica espressa dalla rivista fondata nel 1929 da Marc Bloch e Lucien Febvre, Annales d'histoire économique et sociale, divenuta nel 1946 dopo vari mutamenti di titolo Annales. Economies. Sociétés. Civilisation e dal 1994 Annales. Histoire et sciences sociales.

Caratteristiche:

Storia non événementielleSrutturalismoLa lunga durataStoria sociale e comparazione tra societàStoria numerica e serialeStoria della mentalità

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La raccolta delle fonti

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La gerarchia delle fonti

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La storia oggi

Non esistono fonti inutili, né minori, né maggiori, né MONUMENTI. Lo storico deve considerare tutte le fonti che il passato ci ha tramandato.

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La storia oggi

La visione soggettiva non si può sopprimere solo “controllare” con consapevolezza e onestà intellettuale perché:

non esiste la fonte oggettiva, non intenzionale ed esaustiva. Nel guardare a una fonte si deve sempre considerare:

l'emissionela conservazionel'accumulo dei dati

l'interpretazione è sempre soggettiva.

la ricostruzione prevede diverse fasi interpretazione, interpolazione, scelta, ipotesilo storico può solo suggerire un possibile percorso della ricostruzione della realtà, quella che sulla base della sua interpretazione delle fonti è stata la vicenda storica lo storico elabora, quindi, memorie prodotte da altri e le riorganizza, secondo i suoi schemi e i suoi parametri interpretativi in una nuova memoria.

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La storia oggi

Non esiste una storia maggiore e una minore. Anche la microstoria può costituire un utilissimo spiraglio di comprensione del passato.

 

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La storia oggi

La storia è narrazioneCi si accosta al passato solo ricostruendo punti di vista, emozioni, intenzioni di chi ha raccontato e facendosi a propria volta narratore. Ogni scrittura storica è in larga misura un’invenzione narrativa che si arricchisce e si tramanda nel tempo.  

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La storia oggi

Se la percezione del passato ha limiti ambigui e mobili. Se l’oggetto della storia non esiste più e non è riproducibile in laboratorio. Se lo storico si limita a suggerire un possibile percorso della ricostruzione della realtà.

Come si può supporre di raccontare una storia “vera”? Esiste una storia “vera”?

L'ambito in cui si muove lo storico non é quello del relativismo assoluto e la sua soggettività incontra un limite, un vincolo epistemologico saldamente ancorato a quella "ricerca della verità" che è il compito fondamentale per chiunque faccia ricerca.

Lo storico deve essere al costante inseguimento della verità anche se quella verità è destinata sempre a sfuggirgli..

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Il metodo storico

inseguire costantemente la "verità"

essere consapevole dei limiti della “domanda”

raccogliere le fonti senza alcuna esclusione a priori, senza avere alcuna "teoria predeterminata"

verificare le fonti raccolte

selezionarle e farne una gerarchia

interpretarle

stabilire i fatti/fenomeni e renderli intelligibili procedendo a una loro PERIODIZZAZIONE

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Linea e punti

Il passato è dal punto di vista cronologico cronologico-temporale temporale un continuum che può essere raffigurato su una linea anche se ciò non significa che la linea sia continua (progresso)

Come tale, e in senso proprio, il continuum è difficilmente sezionabile. La periodizzazione è pertanto, rispetto alla natura intrinseca del passato, artificiale, arbitraria e spesso falsificante.

Il sezionamento e, quindi, la periodizzazione non sono mai assoluti: persistenze e tracce di un’epoca agevolmente si trovano nella precedente o nella successiva.

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Perché Periodizzare

Una ricostruzione del passato che escluda periodizzazioni appartiene all’ambito della cronologia (elencazione e successione ininterrotta di avvenimenti) e non della storia (ricostruzione degli avvenimenti e inquadramento e contestualizzazione). La periodizzazione è un elemento estrinseco del passato ma è un

elemento intrinseco della storia, appartiene a qualsiasi attività storica, cioè di analisi del passato.

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La periodizzazione

La periodizzazione è cruciale perché dà senso al passato ed è il cuore del lavoro dello storico.

Il discrimine è dato dal mutamento. Una realtà statica e non problematica porta alla semplice descrizione, mentre una realtà dinamica e problematica convoglia l'attenzione sul mutamento e porta alla narrazione.

Dato un ambito / tema di partenza la modifica è data dalle crisi, dalle trasformazioni e dai crolli che segnano lo sviluppo contemporaneo di nuove istanze

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La periodizzazione

Proporre una periodizzazione significa sostenere la rilevanza di certi fenomeni storici, identificare caratteristiche omogenee e durature che concorrono alla definizione di intere epoche / periodi. Le "epoche" così identificate non devono esser considerate rigidamente definite in termini cronologici e soprattutto non devono essere intese come "effettivamente

esistite", ma come modalità di lettura del passato.

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Noi periodizziamo

Anche dal punto di vista individuale, ciascuno di noi, pensando alla propria storia, attua periodizzazioni al fine di “sistemare” e “configurare” gli avvenimenti; ne privilegia alcuni e ne tralascia altri.

Tale operazione consente di leggere la propria storia e interpretarla, mentre rimane individualmente impossibile la ricostruzione e l’analisi totale del passato (cioè di tutti gli istanti che compongono la nostra linea temporale).

Un’ipotetica ripresa filmata della nostra vita non ne sarebbe la storia.

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Quando inizia il tuo - nostro presente?

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Le epoche non sono neutre né oggettive

Antichità

Medioevo

Età Moderna

Età Contemporanea

Ma devono tuttavia possedere elementi intrinseci che le descrivano e le differenzino le une dalle altre

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Preistoria / Storia

Scrittura --> ma le civiltà amerinde? L’Italia dell’età del ferro? La cultura celtica?

Grandi civiltà fluviali --> struttura sociale, tecniche, religione, tipi di insediamento, modifiche istituzionali

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Antichità / Medioevo

Mutamento oggettivo della fine dell’impero romano e della civiltà classica

Mutamento graduale e sfumato: crescita di importanza dell’epoca tardo antica

Accento dato alle persistenze in incrocio con i nuovi apporti

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Medioevo/Età Moderna

I primi a parlare di età moderna furono proprio gli uomini della prima età moderna che definirono tale la loro epoca

Usando il termine moderno, nel significato derivante dal latino di recente (modo), essi contrapponevano la loro età a quella immediatamente passata, la media aetas, e l’età antica, la antiqua aetas.

I termini moderno e antico assumevano così carica valorizzante (positiva) rispetto a una indefinita e non meglio definita età di mezzo iniziata con la barbarica corruzione dello splendore romano e terminata con la ripresa e riscoperta della classicità attuate dall’umanesimo

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Modernità Contemporaneità

Limiti continuamente in movimento

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Paese che vai...

epochechetrovi!

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Periodizzazioni interneItalia

• ???

• Risorgimento?

• Unità

• Fascismo

• Repubblica

• Boom economico

• Terrorismo

• Berlusconismo?

Pisa• Etruschi

• Romani

• Alto medioevo

• Età comunale

• Età Medicea - Granducale

• Risorgimento e unità

• Boom economico industriale

• Boom turistico

RAI• Fondazione

• Fascismo

• Repubblica

• Boom economico (pubblicità)

• Berlusconismo?

• Rivoluzione digitale

• Boom economico industriale

• Boom turistico

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La storia è spesso un racconto finalizzato a legittimare un ordine gerarchico fra centri di potere o fra ceti, a spiegare perché chi ha vinto, o chi vince, o chi vincerà aveva, ha, avrà dalla sua un percorso

causale e temporale con radici lontane e prospettive future. Delimita le appartenenze, legittima i gruppi di potere e le scelte politiche,

individua nessi di casualità e di derivazione dell'attualità da ciò che l'ha preceduta, ritrova o inventa radici e tradizioni al fine di

ricostruire l'identità

ma..

La conoscenza dell’altro può esistere soltanto se io mi sforzo di andargli incontro, dimenticando per un momento la mia persona, uscendo dame per

chinarmi su di lui [H.-I. Manrou, La conoscenza storica, p. 88]

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