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IN VIAGGIO CON I MAGIPRESEPI E NATIVITÀ DAL MONDO
Collezione, mostra e catalogodi don Alberto Chiadò
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Collezione e catalogo della mostraa cura di don Alberto Chiadò
IN VIAGGIO CON I MAGIPRESEPI E NATIVITÀ DAL MONDO
7 dicembre 2011 - 13 gennaio 2012Biblioteca della Regione Piemonte
via Confienza, 14 - Torino
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Collana “Mostre della Biblioteca della Regione Piemonte”, n. 15/2011
PresidenteValerio Cattaneo
Vice PresidentiRiccardo MolinariRoberto Placido
Consiglieri SegretariLorenzo LeardiGianfranco NoveroTullio Ponso
Direzione Comunicazione istituzionaledell’Assemblea regionaleDirettore: Rita Marchiori
Settore Comunicazione e PartecipazioneDirigente: Daniela BartoliFederica AlbertiniDario Barattin
Settore InformazioneDirigente: Domenico TomatisElena CorreggiaDaniela RoselliCarlo Tagliani
Fotografiedon Alberto Chiadò
Paolo Siccardi
StampaF.lli Scaravaglio & C. srl
© Consiglio regionale del Piemonte, Torino, 2011
ISBN 978-88-96074-37-4
In copertina:Europa occidentaleItaliaPiemonte - Valli di LanzoTronco con ramo di ginepro, bacche e stoffa
In IV di copertina:Europa occidentaleItaliaCaltagirone (CT)Artista - A. ZanelloTerracotta dipinta
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PRESENTAZIONE Come in molte case del Piemonte, così anche a Palazzo Lascaris nelperiodo natalizio non manca mai il presepe. Quest’anno la Bibliotecadella Regione ospita nuovamente una mostra con la ricca e sorpren-dente collezione, messa generosamente a disposizione da don AlbertoChiadò, che l’ha raccolta in ogni parte del mondo.Una caratteristica del presepe, infatti, è la sua capacità di trasmettere unmessaggio universale. L’idea di voler raffigurare la nascita del BambinGesù è penetrata in tutte le culture del mondo, è stata declinata in diver-sissime forme, materiali, interpretazioni, sempre mantenendo quel temadi fondo dell’annuncio della “buona novella”, la venuta di Dio sulla terranella forma più semplice e umile che si potesse immaginare.Se è vero che il presepe è ormai diffuso in ognuno dei cinque continen-ti, non possiamo neppure dimenticare che è nato proprio in Italia, peropera di san Francesco che volle riprodurre nella piccola Greccio quellaPalestina in cui era stato pellegrino. Furono proprio i Francescani a svi-luppare, in seguito, l’idea della rappresentazione “plastica” della nascitadella vita e della morte di Cristo, con quei monumenti di fede e arte chesono i Sacri Monti, di cui il Piemonte conserva esempi mirabili. Era ilmodo più immediato per richiamare l’attenzione dei fedeli, che in gran-de maggioranza ignoravano la scrittura, con le immagini delle vicendenarrate nei Vangeli.Così il presepe è, penso di poterlo dire senza apparire irriguardoso,l’ennesimo esempio di come la creatività italiana sappia imporsi nelmondo intero, esportando costumi e stili artistici che sono frutto delnostro grande patrimonio culturale, in cui le vette dell’arte non sono maidisgiunte da una certa vena popolare. Ma il presepe è più di una formaespressiva artistica, per quanto si possa ammirare la maestria di chi l’harealizzato: è innanzitutto un’emozione pura e fortissima che ci ricondu-ce al mistero del Natale, al mistero della vita, alla stesse radici dellanostra esistenza. E lo fa in modo dolce, semplice e tranquillo, creandoquel clima di “tregua” natalizia di cui abbiamo ancora e forse semprepiù bisogno.
Valerio Cattaneopresidente del Consiglio regionale del Piemonte
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In viaggio con i magi.Presepi e nativitàdal mondo
Chi non ha mai sentito risuonare almeno una nota di un canto natali-zio? Chi non ha mai contemplato un dipinto, una scultura che richia-mi il Natale? Chi non ha mai visto un film che ci rappresenti il Natale?Chi non ha mai letto o declamato una poesia sul Natale?Non sto parlando di un Natale qualsiasi, né di quel certo natale cheormai siamo abituati a vivere anno dopo anno, condito solo di luci edi Babbo Natale (ormai ahimè neanche più in carne ed ossa, ma solofantocci tristemente appesi ai balconi delle nostre case!).Sto parlando di un Natale che è Storia. “Il” Natale di Gesù Cristo. IlNatale di 2000 anni fa che accompagna ancora la nostra povera uma-nità, irradiandola di una luce che non è artificiale, ma che provienedall’eternità ed entra nel tempo. Una Luce intima, famigliare, discreta,che non abbaglia, ma mette in luce tutto il bello e il bene, e, se anchedovesse mettere a nudo qualche ombra, non sminuirebbe quella bontàche il Creatore ha posto in ogni cosa. È il Figlio di Dio fatto Uomo chepianta la sua tenda in mezzo a noi. È l’Emmanuele annunciato e atte-so da secoli attraverso le profezie che ancora leggiamo nell’AnticoTestamento. È il Dio-con-noi che con la sua presenza e vicinanza ciinsegna a essere uomini e donne autentici, secondo quel progettoche Dio stesso ha scritto per ciascuno di noi.Questo è “il” Natale che accompagna il cammino della nostra vita equest’anno sono onorato e contento di trascorrerlo con voi cari amici(permettetemi questa confidenza) che avrete occasione di visitare lamostra di presepi, facenti parte della mia collezione, che ho l’oppor-tunità di esporre grazie alla Biblioteca della Regione Piemonte, chel’ha patrocinata.Non so dire quando sia nata in me la passione per il presepe, di certomi è stata instillata nell’ambiente della mia famiglia permeato da quel-l’aura di fede e di religiosità, anche popolare, che ha guidato e guidatuttora tante nostre famiglie. Mio padre ha avuto un ruolo fondamen-tae nel trasmettermi questa passione attraverso la sua capacità di“inventare” ogni anno un presepe con una coreografia sempre nuo-va, che trovava il suo posto di onore nella nostra casa (mio fratellocustodisce gelosamente una antica cassa di legno dove trovano po-sto molti personaggi e pezzi del presepe di papà); e ancora oggi, aogni Natale, in casa mia, di mio fratello e di mia sorella non manca ilpresepe, anche se piccolo. «Consolati, Maria, del tuo pellegrinare! Siam
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giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei. Presso quell’osteria potremoriposare, che troppo stanco sono e troppo stanca sei. Il campanilescocca lentamente le sei.»“La Notte Santa” di Guido Gozzano è un altro elemento che ha contri-buito a far crescere in me la passione per il presepe. Una poesia, omeglio un “melologo popolare” come Gozzano stesso lo presenta,che ho declamato e fatto recitare tantissime volte. Una descrizioneattenta e intima delle persone, dei sentimenti, e delle cose che “fan-no” il presepe. La nascita di un bambino in una condizione di vitaparticolare in un tempo e in luogo che non ha grandi differenze daquanto ancora oggi possiamo ritrovarci a vivere in tante situazionivicine o lontane da noi. In quella “notte Santa” come in tante notti cheancora trascorrono sulla faccia della nostra terra si celebra la vita, unavita che nasce, una vita che ci ricorda come Dio non si è ancorastancato degli uomini, ormai giunti alla ragguardevole cifra di settemiliardi!Col diffondersi della cristianità fino ai confini della terra, come Gesùstesso ha chiesto ai suoi discepoli, anche la tradizione del presepeha raggiunto anche i più sperduti angoli del nostro mondo incontran-do le tradizioni e intrecciandosi con la vita di tutti i popoli.Ogni popolazione ha voluto vedere innestato nel proprio vissuto lanascita di Gesù Cristo. Ogni tradizione ha rivestito Gesù, Maria e Giu-seppe degli abiti e dei modi di vita propri, inserendoli nella cultura enella vita quotidiana, fatta di gioie e di dolori. Così la santa Famiglia siè ritrovata a vivere nelle capanne dell’Africa, a rivestire i panni multi-colori dell’America del sud, a immergersi nella quotidianità della “vec-chia” Europa, a riflettere il fascino spirituale dell’estremo Oriente, arinsaldare i valori forti degli uomini e delle donne del Nuovo Mondo(dall’America del nord all’Australia).Ritrovarsi ad attraversare a piccoli passi una mostra di presepi è comeimmergersi in questa realtà spirituale e di vita vissuta, che percorretutte le strade del mondo. Ogni presepe porta in sé tutta la ricchezzae la storia, non solo dell’artista o dell’artigiano che lo ha realizzato,ma quella del popolo o della nazione a cui appartiene.Questo io sento, ogni volta che tengo tra le mani i “pezzi” della miacollezione di presepi, e l’ho sperimentato fin dal giorno in cui ho por-tato a casa quello che considero il “primo” esemplare della mia colle-
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zione. È un pezzo unico, una scultura di legno che acquistai in Polo-nia nel 1989. Un’opera che nella semplicità delle forme dei suoi per-sonaggi pone in rilievo l’essenziale: lo stupore, la gioia, la luce, lafamigliarità e nello stesso tempo punta verso l’alto. La cometa indicala direzione da cui quel bimbo è venuto e verso cui ognuno di noi èchiamato ad andare…Un altro “pezzo” della collezione richiama l’origine del presepe comerappresentazione della nascita di Gesù Cristo. È una tavoletta di le-gno d’ulivo pirografata che presenta san Francesco d’Assisi nell’attodi adorare Gesù bambino deposto nella mangiatoia. È “l’invenzione”del presepe. Ed ecco come avvenne.Tornato dalla Terra Santa, dove si era recato pellegrino a Betlemme, ilSerafico santo volle riproporre l’iconografia della Natività. La notte diNatale del 1223 molti pastori e contadini, artigiani e povera gente sierano avviati verso la grotta dove Giovanni da Greccio aveva depostodel fieno e vi aveva condotto un bove e un asino. Alcuni avevanoportato doni per farne omaggio al Bambino e dividerli con i più pove-ri. Francesco disse di volere celebrare un rito nuovo, più intenso epartecipato; per questo aveva anche ottenuto il permesso da PapaOnorio III. Su un altare improvvisato un sacerdote celebrò la Messa.Francesco, attorniato dai suoi frati, cantò il Vangelo. Stando davantialla mangiatoia, egli aveva il viso cosparso di lacrime, traboccante digioia. Allora fu visto «dentro la mangiatoia un bellissimo bambinoaddormentato che il beato Francesco, stringendo con ambedue lebraccia, sembrava destare dal sonno».Prima i Francescani, poi i Domenicani, iniziarono all’uso di rappre-sentare nelle chiese, a ogni Natale, l’evento della Santa Notte, constatue di pietra, legno o terracotta. Dalle Chiese il presepe (il terminepresepe o presepio deriva dal latino praesaepe – cioè greppia o man-giatoia – composto da prae = innanzi e saepes = recinto, ovvero luo-go che ha davanti un recinto) iniziò a diffondersi anche nelle case deinobili sotto forma di “soprammobili” o di vere e proprie cappelle inminiatura, per occupare poi anche gli appartamenti dei borghesi e lecase del popolino, ovviamente in maniera meno appariscente, resi-stendo fino ai giorni nostri.Ho voluto dedicare gran parte della mostra a presepi realizzati in va-rie regioni d’Italia dal Nord al Sud, isole comprese, per ricordare anco-
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ra in questa occasione l’evento dell’anniversario dell’Unità d’Italia. Unanniversario che non può fermarsi ai festeggiamenti di un anno. Unanniversario che ci interroga sulla realtà di oggi in una Italia, in unaregione qual è il Piemonte, in una città come Torino, che si misuranosempre più con gli aspetti multiculturali e multietnici della vita quoti-diana.Così, con i tanti presepi che giungono da varie parti del mondo, attra-verso i colori, i materiali usati, i richiami somatici e altri segni checiascuno di noi con la sua sensibilità potrà scorgere, potremo tentaredi ricostruire, almeno in parte, le caratteristiche essenziali di ogni po-polo. Peculiarità che non sono diversità che ci oppongono gli uni aglialtri, ma elementi che ci uniscono nella diversità e ci aiutano a com-prendere che apparteniamo a una umanità, resa nuova e “ri-unita”proprio da quel Bambino deposto in povertà nel grembo del mondo.Attorno a quella mangiatoia, attorno a quel presepe tutti sono chiama-ti a riunirsi. Uomini e donne che sanno contemplare il volto del bam-bino Gesù rispecchiato in ogni cultura e tradizione. Uomini e donneche di fronte al bambino Gesù ritrovano il senso più autentico dellecose della vita e della famiglia. Uomini e donne che grazie a quelBambino riescono a comprendere che sono più le cose che ci uni-scono, che quelle che ci dividono. Uomini e donne che siamo noi, inquesto Natale 2011, chiamati ad aprire ancora una volta il propriocuore e lasciare che sia il sorriso del bambino Gesù a colmarlo diquell’amore che, a nostra volta, potremo donare a chi ci sta accanto.È l’augurio che faccio a tutti voi che vi fermerete a contemplare ilNatale attraverso questi presepi.
don Alberto Chiadò
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Europa occidentaleItalia, Valle d’AostaMonastero carmelitano “Mater Misericordiae”Tela, juta
Europa occidentaleItalia, Valle d’AostaArtigianato del legno tornito e traforatoFiera di Sant’Orso
Europa occidentaleItalia, Valli di Lanzo (TO)Tronco con ramo di ginepro,bacche e stoffa
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Europa occidentaleItalia, Valle di Susa (TO)Artista Carlo PifferSculture in legno
Europa occidentaleItalia, Bressanone (BZ)Sculture in legno con abiti in stoffanei costumi del folklore
Europa occidentaleItalia, Ortisei (BZ)Artista Albert ComplojSanta Famiglia in legno
Europa occidentaleItalia, Loppiano - Centro Ave (FI)Santa Famiglia - ceramica e legno
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Europa occidentaleItalia, Loppiano - Centro Ave (FI)Traforo in tronco di ulivo
Europa occidentaleItalia, Loppiano - Centro Ave (FI)
Ceramica e plexiglass
Europa occidentaleItalia, Loppiano - Centro Ave (FI)san Francesco “inventa” il presepePirografia su legno di ulivo
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Europa occidentaleItalia, Pollenza (MC)Produzione artistica “Ardè”in lamina d’argento
Europa occidentaleItalia, san Gregorio Armeno (NA)Presepe stile ‘700Terracotta e abiti in stoffa
Europa occidentaleItalia, NapoliProduzione tradizionale in campana di vetro
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Europa occidentaleItalia, Sardegna - Assemini (CA)A. SpigaCostumi tipici - terracotta
Europa occidentaleItalia, Sardegna - Assemini (CA)A. SpigaCostumi tipici - terracotta
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Europa occidentaleItalia, SardegnaTerracotta grezza
Europa occidentaleItalia, SardegnaTerracotta grezza
Europa occidentaleItalia, SardegnaTerracotta
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Europa occidentaleItalia, Alberobello (BA)Presepe in trulloPietra e metallo
Europa occidentaleItalia, Grottaglie (TA)Laboratorio artistico “Cretaglie”Terracotta grezza
Europa occidentaleItalia, Caltagirone (CT)A. ZamelloTerracotta dipinta
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Europa occidentaleItalia - Repubblica di San MarinoArtigianato artistico “gnuzzo”Terracotta dipinta
Europa occidentaleItalia - Repubblica di San MarinoPresepe su cucchiaioRame e acciaio
Europa occidentaleItalia - Repubblica di San MarinoPresepe all’interno di una lampada di vecchia carrozza ferroviaria
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Europa occidentaleItalia - VaticanoRiproduzione in resina di antica icona
Europa occidentaleItalia - VaticanoRiproduzione in resina di scultura dei musei vaticani
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Europa occidentaleItaliaPresepe multietnicoTerracotta dipinta
Europa occidentaleItaliaProduzione FontaniniStatue di resina in “gocce” di vetro
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Europa occidentaleItaliaProduzione MaricartCartapesta e gesso con fondale
Europa occidentaleItaliaArtista - Enrica CampiSanta famigliaTerracotta
Europa occidentaleItaliaGesù Bambino in nido
Europa occidentaleItaliaPalla di vetro con neve
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Europa occidentaleItaliaPiccoli presepi (anfora, abete, campana, conchiglia...) in vetro, legno, resina e metallo
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Europa occidentaleItaliaPiccoli presepi (anfora, abete, campana, conchiglia...)in vetro, legno, resina e metallo
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Europa occidentaleItaliaPresepe in gesso dipinto
Europa occidentaleItaliaPresepe mignon in resina
Europa occidentaleItaliaPresepe per albero di Natale in resina
Europa occidentaleItaliaProduzione “SIA”Ceramica porcellanata
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Europa occidentaleItaliaPresepe artisticoBagno in argento
Europa occidentaleItaliaArtista - Rita OrsittoTerracotta
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Europa occidentaleSpagnaArtigianato San JorgeTerracotta dipinta e stoffa
Europa occidentaleSpagnaSanta FamigliaTerracotta dipinta
Europa occidentaleFrancia - AubagnePresepe provenzale “Santons Escoffiers”
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Europa occidentaleGermaniaPresepe tipico in legnoKundsthandwerk Erzgebirgisches
Europa occidentaleGermaniaPresepe tipicoGiostra in legno dipinto
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Europa occidentalePolonia - CracoviaArtista - Jan KirszaPresepe popolare in carta
Europa occidentalePolonia - VarsaviaScultura in legno
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Europa orientaleRussiaScultura in legno dipinto stile icona
Europa orientaleRussiaTradizionale uovodipinto in stile iconaLegno laccato
Africa orientaleMadagascar - AntananarivoScultura in legno di palissandro
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Africa orientaleTanzaniaScultura in legno di ebano
Africa orientaleTanzaniaScultura in legno di ebano
Africa orientaleTanzaniaScultura in legno di ebano
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Africa occidentaleBurkina FasoFusione di bronzo a cera persa
America settentrionaleUSA, TexasTribù SiouxGesso dipinto
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America settentrionaleUSAJoyce Lyle e La Dene Votruba - produzione HallmarkPresepe in porcellana e angelo in resina
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America centraleMessicoCostumi e acconciature del folkloreGesso dipinto in oro
America centraleMessicoTerracotta dipintacon motivi floreali folkloristici
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America meridionalePerùPiccolo presepe in zucca
America meridionalePerù - RetabloLegno e cartapesta dipinta
America meridionalePerùTerracotta dipinta in abitidel folklore
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America meridionalePerùPiccoli presepiin scatole di fiammiferi
America meridionaleEcuadorPaesaggio con case e costumi tipiciGesso dipinto
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America meridionalePerùPiccoli presepi in terracottae cartapesta
America meridionalePerùPresepe mignonTerracotta dipinta
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America meridionaleEl SalvadorTrittico in legno dipinto
America meridionaleCile - Isola di PasquaArgilla grezza
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America meridionaleCile - Isola di PasquaCostumi tipici tribù “Mapuci”Gesso dipinto
America meridionaleCileCostumi tradizionaliTerracotta dipinta
America meridionaleCileArtista - O. VallesosceSanta Famiglia in abiti tipici con animaliTerracotta dipinta
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Dalla mia vasta collezione di interni postali natalizi di tutto il mondo, ne ho estratta una selezione limitatadei Paesi europei da inserire in questo catalogo
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Ringrazio per la collaborazione l’A.N.C.A.I. Associazione Nazionale Collezionisti AnnullamentiItaliani e la signora Pasqualina Benedetto per la collezione filatelica esposta.
Ringraziamo il signor Roberto Gottardi per la collezione filatelica esposta.
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Biblioteca della Regione PiemonteVia Confienza 14 – 10121 Torino
Orari di apertura al pubblico:dal lunedì al venerdì: 9.00 - 13.00 / 14.00 - 16.00
telefono 011.57.57.371e-mail: [email protected]
catalogo on-line: http://www.crpiemonte.erasmo.it
Collana “Mostre della Biblioteca della Regione Piemonte”Già pubblicati:n. 11/2009 - Immagini di Torino e del Piemonte attraverso le scatole di latta a cura di Silvie e Gustavo
Mola di Nomaglion. 12/2009 - Il monumento da tasca: medaglie commemorative piemontesi tra ‘800 e ‘900 a cura di
Marco Alberan. 13/2009 - La conquista immaginaria della Luna e dello spazio dall’antichità al 1969 a cura di Piero
Gondolo della Rivan. 14/2009 - In viaggio con i Magi. Presepi e natività dal mondo a cura di Roberto e Licia Veglian. 15/2010 - La Sindone e le Ostensioni. Ricordi di un pellegrinaggio a Torino a cura di Laura Borellon. 16/2010 - Gianduja da burattino a simbolo del Piemonte a cura di Alfonso Cipollan. 17/2010 - Carrozzieri piemontesi e Alfa Romeo a cura di Edgardo Michelottin. 18/2010 - In viaggio con i magi. Presepi e natività dal mondo a cura di Roberto e Licia Veglian. 19/2011 - Il Risorgimento sui piatti a cura di Piero Gondolo della Rivan. 10/2011 - Il Risorgimento in diretta: cronache di un’epopea a cura di Giancarlo Melanon. 11/2011 - Melodramma e Risorgimento a cura di Giorgio Ramponen. 12/2011 - Menù Piemontesi dall’Unità d’Italia al primo conflitto mondiale a cura di Domenico Muscin. 13/2011 - La scuola dei premi. Libri e Giochi didattici tra l’800 e il ‘900 a cura della Fondazione
Tancredi di Barolo e Marco Alberan. 14/2011 - Torino: 100 anni di storia dell’Unit nazionale a cura di Michele Monetti
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