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21Giovedì 22 agosto 2013IlMattino
Cultura.eSocietà
GuidoPiccoli
Come tenersi strettolo sposo? «Prende-teloperlagola»sug-gerival’abateescrit-torePierredeBour-deille, detto
Brantôme. In verità, all’argentinaJuanaManuelaGorriti, che scrissenel secolo scorso Cucina eclettica(pagg.256,euro10),unraffinatori-cettariochelaNuovaDelphihasco-vato, tradotto e pubblicato da po-co, il consigliononservìamolto.Sposata appena quindicenne
con un capitano boliviano dal no-me roboante, Manuel IsidoroBelzù,edaltemperamentoadirpo-coimpetuoso, JuanaManuelanonriuscìadammansirlo inalcunmo-do,neppurecucinandoglipiattiso-praffini. Alla sua fedeltà e alle deli-ziedelpalato,ilmaritopreferì ladi-sciplina dei suoi soldati alla testadeiqualitentòduegolpemilitarifi-no a conquistare il potere a La Paznel1848,proclamandosipresiden-
te della Bolivia.Uomo piùd’azione che digoverno, Belzùfu presto depo-sto e costrettoall’esilio inPerù, dove Jua-na Manuela loseguì senzariu-scire a distor-glielo dai suoieterni propositibellicosi. Il ma-rito organizzòun altro golpe,risultato vitto-riosoquantoef-fimero: duran-te i festeggia-
mentiperlariconquistadelpotere,ungeneraletraditoreriuscìadavvi-cinarlo e a sparargli una pallottolaalla tempia, facendosi proclamarenuovo presidente della repubbli-ca.A Juana Manuela non rimase
cheaccorrerealPalacio,dovelava-re il cadavere e dare sepolturaall’uomo che aveva fino ad alloracondizionatolasuavitaemarchia-todi lutto il suodestino. Poi decisedi tornare nella sua Argentina perbeneficiaredelnuovostatodivedo-vanza, forsememoredelle confor-tevoli parole diMadeleine de Scu-déry, una scrittrice e nobildonnafrancesedelXVIIsecolo:«Laperdi-ta di un marito significa spesso la
scomparsadiunpadronechecosti-tuisce ostacolo al godimento dimoltegioiedellavita».A Buenos Aires Juana Manuela
Gorriti animò salotti letterari, pro-mosse l’educazione femminile escrisse le suememorie, che sareb-beropubblicatepostumecol titoloLo íntimo.Ma soprattutto coinvol-seamicheeconoscentidell’Ameri-ca meridionale, ma anche euro-pee,nelprogettodiunlibrodicuci-na:obiettivoapparentementecon-traddittorioperunadonnacheave-vadimostratodiprecorrere finoadallorapraticheeteoriedelfemmini-smo. La donna, che fin da ragazzaamava leggere daOmero e Plutar-co fino agli allora contemporaneiPoe e Hugo, dedicò gli ultimi annidellasuaesistenzaacurarelericet-tearrivateledamezzomondo, finoa confezionare un libro aneddoti-co e culturale e, ovviamente,dall’altovaloregastronomico.L’aggettivoecletticodelsuotito-
lo è quanto mai appropriato, vistal’originediffusadellesuericettear-rivatedadonnee terrecosìdiverseperstoriaecultura.Illibrodàconsi-gli culinari e propone aneddoti epensierisparsi.Moltericetteappa-ionoutili e stuzzicanti ancoraoggi.Qualcunamoltomeno.Alcune,co-me quella per un budino da farecontrentatuorli,provocherebberounpicco insopportabiledicoleste-rolo. Altre richiederebbero condi-mentididifficile reperibilità, comeil grasso di cervo, o cibi fuorileggecomelacarneditartaruga.Altrean-corasonodidifficilepreparazione:per il cosiddetto “gelato alla spu-ma” viene consigliato di far trotta-re all’albaper almeno5 chilometriuncavallotrainanteduecontenito-ri di latta con latte appenamunto.Mentreper cucinareuncapretto siproponedi disossarlo e sistemarloinunabucaprofondaalmenomez-zo metro, avvolto da verdure e fo-gliedibanano,eallafinedicuocer-lo con un fuoco da accendereall’estremitàdellabuca.Stranezzechecomunquecontri-
buiscono a fare di Cucina ecletticaunlibroanchedivertente,oltrecheutileper prepararedi tutto: zuppe,stufati,sughi,legumi,tortillas,sfor-mati,fritture,pescid’acquadolceesalata, frutti di mare, carni rosse ebianche,coniglieselvaggina,dolcie ovviamente, le tipiche empana-das. E chissà che non sia utile aqualchesignorabisognosaditener-sistretto ilmarito.
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UgoCundari
Esistono due generi di sognatoriad occhi aperti: quelli con losguardo rivolto al cielo notturno,
versostelle lontanemiliardidichilome-tri, e quelli che fissano il cielo all’alba eal tramonto per contemplare il sole, lastelladistantedallaTerrasolocentocin-quanta milioni di chilometri. Anche secosì vicino, però, il sole lo conosciamopoco: in apparenza è un elementodell’universoabbastanza tranquillo,undisco giallo che se ne sta là immobilementre laTerraeglialtripianetigligira-no intorno. Invece lavitadel soleèmol-to spericolata, lunga quattro miliardi emezzodianniericcacom’èditurbolen-ze,inquietudinimeteorologiche,eruzio-ni, tempeste, esplosioni. Di queste ulti-me,neèstata fotografatadi recenteunadallaNasa in cui si vedeuna gigantescanubedifuocoscagliataamigliaiadichi-lometri di distanza, con una violenzastraordinaria.Questa fotografia, insiemea tante al-
tre immagini a colori del sole, fa partedel riccocorredo iconograficode Il sole.Storia illustrata della nostra esplosivasorgente di luce e vita (Dedalo, pagg.168, euro20). L’autore, PalBrekke, èunastrofisico norvegese specializzato nel-la fisica solare, e ha scritto questo libromosso «dal desiderio di condividere leconoscenzesuimisteridelsole,dalfasci-nochelanostrastellaesercitasugliesse-ri umani damigliaia di anni e della suainfluenzasullanostrasocietàtecnologi-ca». Fascino e influenza, dunque. Nelprimo caso, sognatori o meno, sappia-mo che i nostri occhi non posso soffer-marsi sul sole quandoè forte perchéal-trimenti ci danneggerebbe la vista, ep-pure i suoieffetti possonoesseredavve-ro un bel vedere: le aurore boreali daimillecolori,dalle fantastichestruttureedai rocamboleschi movimenti, le albediungiallo lucente, i tramontidal rossofiammeggiante–attenzioneperò,quan-to più è rosso il cielo al tramonto, tantopiùè inquinato.Ma il sole è an-
che l’elemento checondiziona mag-giormente la no-stra esistenza. Adesso dovremmo lanostra morte (o al-menoquelladeino-stridiscendenti)vi-stochelafinescien-tificadelnostropia-neta avverrà, traqualche miliardodianni,peringhiot-timentopropriodapartedelsole,maadesso dobbiamo soprattutto la nascitadella vita e il suo sviluppo. Tuttora,quando accendiamo un fuoco o utiliz-ziamo gas e petrolio, sfruttiamo formedi energia solare immagazzinata tantotempo fa, la stessa energia solare cheadesso riusciamo a sfruttare all’istantecon i pannelli solari e che un giorno cipotrà permettere di vivere di sola ener-giasolare: «lapotenzatotaleemessadalsole è di 386miliardi di miliardi di me-gawatt. Solo una minima parte investela Terra, ma se riuscissimo a sfruttarlamegliobasterebbeacoprirel’interofab-bisogno energeticomondiale», auspicaBrekke.
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Luce & calore
Vita spericolatadi una stellachiamata Sole
Da VallardiManualetti praticidi agile consultazioneSi comincia dai saggidi Vernon e Baggini
IrresistibiliDal caprettocottotra le fogliesotto terraal micidialebudinocon 30 uova
InquietoTramontiesplosionie fotografie:lo scienziatoBrekkene svelai segreti
Nuove collane
Le cose che contano, tra Dio e filosofia
AutriceLa Gorritinobildonnabolivianae femministaante litteram
GuidoCaserza
Una summa filosofica inversionebignami,ilritrat-todell’Onnipotentecom-
pendiatoinottocapitoletti:lanuo-vacollana«Lecosechecontano»,appenavaratadall’editoreVallar-di,esordisceconduetitolimagni-loquenti e di grande firma: Dio(pp.139,euro12)diMarkVernon,expastoredellaChiesaanglicana,eFilosofia(pp.142,euro12)diJu-lianBaggini,maestroriconosciutodelladivulgazionefilosofica.Sonomanualetti pratici, come
si desume dai sottotitoli: «Perchélocerchiamo?»èlagrandeinterro-gazione millenaria posta da Ver-non;«Acosaserve?»èinvecequel-laacuiBagginicercadidaremoti-vate risposte.Manualetti pratici ediagileconsultazionecheracchiu-donoinpochepaginequestionidi
scibileuniversale,giacchél’inten-zionedellacollanaèquelladirimo-dularesecondo il freneticospiritodei tempi, in rapidi scorci, conte-nutiproblematici,dasempreelita-riopatrimoniodiaccademichedi-squisizioni.Ilrischio,ovviamente,è quello della banalizzazione, didissipare inqualchegirettodi fra-seconcettiarduicome«ilrasoiodiOccam»o«il dilemmadiEutifro-ne».MailibridiVernonediBaggi-niriesconoaesseredidatticiepro-pedeutici, rivolti come sono so-prattuttoaigiovani,aiqualiriesco-
noadammannirepietanzegusto-seinpiattidileggeraefacileporta-ta.Così, Vernon rende esemplar-
mentechiaroilconcettodellateo-logiaapofatica,ovverolavianega-tiva attraverso cui si può definirechecosaDiosia.Didilemmaindi-lemma,cisiimbatteneldetermini-smopanteistadiEinstein, spiega-toinunaglossatantofulmineadavalere un’illuminazione: «Attin-gendo a Schopenhauer, Einsteinconcordavaneldirechepuressen-do liberi di fare ciò che vogliamo,nonsiamo liberi di volere ciò chevogliamo». Similmente, Baggini,discettandodel libero arbitrio, nerende l’oscuroconcetto inquestechiarissime parole: «Essere liberinoncoincideconl’esseresvincola-ti dalla normale catena causalechereggel’interouniverso».
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Narrazioni
Arte della seduzione e delizie del palatoRitrovato, tradotto e pubblicato «Cucina eclettica», raffinato ricettario sudamericano dell’800
Golosità Una delle inconfondibili donne dipinte da Fernando Botero. A sinistra, Juana Manuela Gorriti
Arte a portata di clicCome comprarein rete opereda Monet a Warholgrazie ad Amazon
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