Il segreto del Bosco VecchioPercorso di scrittura creativa e di riflessione
Prof. Cristina Galizia www.arringo.wordpress.com
Il protagonistaSebastiano Procolo Il colonnello Sebastiano Procolo venne a
stabilirsi in Valle di Fondo nella primavera del 1925. A quell’epoca, e così rimase pressappoco fino all’ultimo, era un uomo alto e magro, con
due vistosi baffi bianchi, di robustezza non comune. Al colonnello era toccato in eredità il
Bosco Vecchio, la foresta più bella. Là c’erano gli abeti più antichi della zona, e forse del mondo.
I co-protagonisti
Il Bernardi e i Geni del
Bosco
…quelle piante sono la dimora di geni… Solo i bimbi, ancor liberi da
pregiudizi, si accorgevano che la foresta era popolata da geni… Essi se ne stavano alla sommità dei fusti, a
discorrere tra loro o col vento… Uno di loro in forma umana era il Bernardi.
Il Vento Matteo
il vento Matteo era molto conosciuto. Ambiziosissimo preferiva signoreggiare
nella piccola vallata che girovagare per le grandi pianure e gli oceani… acquistava
gagliardia speciale due ore prima dell’imbrunire e toccava il massimo della
sua forza nei periodi di luna crescente
SallustioI geni erano persone alte e asciutte con occhi
chiari, il volto semplice e come seccato dal sole. Nella maggioranza avevano i capelli bianchi ed erano sbarbati. Seduto su un
sassone, da solo, vicino alla base dell’albero, il genio dell’abete. "Sallustio, siamo stati traditi,
ci è stato rubato il vento… Siamo venuti a dirti addio".
Esperimenti di scritturaRiflessione e creatività
Autunno
Il cielo ride un suo riso turchino benché senta l’inverno ormai vicino. Il bosco scherza con le foglie gialle
benché l’inverno senta ormai alle spalle. Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo, benché senta nell’onda il primo gelo.
é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo.
Marino Moretti
Gioco: La personificazione
Gli alunni, “vestiti” d’autunno, dovevano mimare delle situazioni autunnali: cadere delle foglie, sole dietro le nuvole, pioggerella lieve,
animali in letargo. Gli alunni spettatori dovevano trascrivere la
situazione rappresentata dai loro compagni-mimi:
L’albero fa cadere le foglie; il sole si nasconde dietro le nuvole, il cielo piange…
La foglia Rotea, oscilla
la foglia danzando strisciando sognando.
L'accoglie la terra l'incalza il vento
rimbalza s'innalza.
“addio splendori di sole, addio amori di luna,
addio rugiade, addio ridenti contrade!”
Ritorna, si posa, riposa.
L'autunno, tremando, gli occhi le chiude
sognando
Rita Tunisini
Il Vento Ascolto il vento.
Mi sussurra: sono forte come un masso che rotola dalla montagna.
Mi sussurra: ti spingo indietro come un palloncino
alto e libero nel cielo. Mi sussurra: volo alto e potente
come un'aquila in cielo.
“La natura nelle poesie di adulti e bambini”, a cura di Mario Lodi
Scrittura: la personificazione Attività da Maestro Matteo
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