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Ferdinand de Saussure • 1857 1913
• Linguista e semiologo svizzero
• Corso di linguist ica generale, 1916
Le prime teorie linguistiche
• mise in dubbio la ricostruzione della fonologia dell'indoeuropeo proposta dai Neogrammatici, secondo la quale la protolingua avrebbe avuto dieci vocali
• Propone una diversa successione vocalica e postula l’esistenza delle “laringali” (fonemi non espressi da nessun segno grafico che però avrebbero giustificato alcune delle anomalie che si riscontravano nel vocalismo europeo)
• Le sue teorie vennero confermate dalla scoperta e decifrazione dell’ittita, circa 50 anni più tardi.
L’Indoerupoeo
• Apriamo una parentesi: l’Indoeuropeo, sistema linguistico antenato delle lingue indoeuropee (protolingua);
• Parlata ipoteticamente circa 7.000 anni fa;
• Gli indoeuropei erano un popolo probabilmente nomade e guerriero;
• La linguistica comparativa e la linguistica storica ne suppongono l’esistenza per via delle radici comuni di molte parole in tutte le lingue dette appunto “indoeuropee”.
Il corso di Linguistica generale
• Pone le basi della moderna linguistica, secondo una impostazione strutturalista
• Sincronia e diacronia
• Langue e parole
• Significato e significante (ricordatevi sempre il Nome della Rosa)
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• Il testo come lo conosciamo oggi è stato messo insieme da due dei suoi studenti, raccogliendo gli appunti delle lezioni tenute da Saussure tra gli anni 1906-1911 a Ginevra;
• A questi appunti sono state unite le pochissime note autografe ritrovate tra le sue carte;
• Purtroppo egli distruggeva quotidianamente gli appunti che scriveva per prepararsi le lezioni;
Segno, significante, significato
• Sono i componenti essenziali del processo d i significazione
• La relazione tra significante e significato definisce il segno linguistico
• Segno linguistico = significato + significante
• Significato = concetto
• Significante = suono e segni grafici, parte fisicamente percepibile
• Il legame tra significante e significato nelle lingue storico-naturali è normalmente arbitrario, anche se talora vi sono elementi d i iconicità, per esempio nelle onomatopee e in altri casi d i fonosimbolismo.
Significato?
• Normalmente noi pensiamo solo in termini di significante e significato. Nel nostro senso comunque il segno coincide col significante (fumo = fuoco);
• “il linguaggio è un sistema di segni, dove per segno si intende la corrispondenza tra significato e significante” [F. de Saussure]
• Il problema, molto diffuso, è quello di definire il concetto di significato
• Scrivo la lettera A
• Il (di)segno a forma di “A” sulla lavagna (grafema) è il segno• L’elemento A (quel disegno rappresenta una lettera a lfabetica , cioè una entità portatrice di significato), così
come lo esprimo, lo pronuncio, lo detto a qualcuno, è il significante
• Il concetto di lettera A è il significato (quel disegno rappresenta una lettera a lfabetica , cioè una entità portatrice di significato)
Il primo triangolo semiotico
• es. la parola cane
• kane “cane”• â â• la vo ce,la pro nun cia,il suon o ciò ch e a noi vien e in men te
• è il sig n ifican te èil sig nificato
• Il triangolo è s tato cre ato, e laborato e a mpl iato con i l conc et to di r eferen te apartire dall’idea di Saussure da Ogden e Richard.
• Per Saussure il segno linguistico è un’entità a due facce (significante/significato = espressione/contenuto) e il significato va ricercato all'interno delle relazioni tra elementi linguistici
• Gli elementi extra linguistici non sono tenuti in considerazione
• Il legame fra significante e significato non è naturale, non è necessario (=non può non essere così). È quindi arbitrario (in un certo momento e in una certa cultura, si stabilisce che sia così).
Langue e Parole
• La langue rappresenta l’aspetto sociale del linguaggio, il sistema che ècomune a tutti. Un insieme di significati e significanti condivisi che permettono gli atti di parole (e che si sono formati grazie alla continua esposizione agli atti di parole).
• La parole rappresenta l’aspetto individuale del linguaggio, cio che fa riferimento alla singola esecuzione. Quello della parole, quindi, è il campo delle singole fonazioni (nessuna è mai uguale all’altra) e dei singoli sensi (che, allo stesso modo, variano sempre in qualche aspetto, anche se minimo).
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La lingua è dunque concretamente esistente perché parlata
Deriva dunque dall’interazione tra parlanti Bibliografia
• Ferdinand de Saussurre, Corso di linguistica generale, Laterza, 2009
• Massimo Prampolini, Ferdinand de Saussure, Roma, Meltemi, 2006
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