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Foglio

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L'eccellenza lombarda al centro del confronto fra addetti ai lavori

Migliorare la burocrazia permigliorare le cure agli anziani

MILANO L'attuale com-plesso di norme e verifichevarato negli anni dalla Re-gione Lombardia rappresentaun indiscutibile valore che hapermesso l'adozione di elevatistandard operativi da partedelle RSA. Con l'innovazionetecnologica, a cui le strutturenon si sono sottratte, moltepratiche sono ora divenuteridondanti e talvolta super-flue fino a rappresentare unfreno a un'ulteriore crescitanella qualità dei servizi chele RSA vorrebbero poter ero-gare ai propri assistiti e ailoro famigliari. Basti pensareche in termini di ore, il 22%dell'attività lavorativa diun medico in servizio in unaResidenza Sanitaria perAnziani viene mediamenteassorbito dalla burocrazia.Lo stesso accade agli educato-ri professionali, figure profes-sionali impegnate in progettiper il mantenimento della vitadi relazione e dell'autonomia,(17%) e ai fisioterapisti (13%).

Risulta evidente che unosnellimento della burocrazia

I dati della ricercadell'OsservatorioSettoriale sulleRSA della LIUC

Business Schoole il contributo

non condizionatodi AGeSPILombardia

reso possibile dalla raziona-lizzazione e dalle tecnologieconsentirebbe al personalesanitario di concentrarsimaggiormente sulla sostanzae sulla qualità delle prestazio-ni erogate che non alla formae alle formalità obbligatorieper legge. Il risultato andreb-be a tutto vantaggio deglianziani ricoverati e dei lorofamigliari, i quali potrebberogodere di una assistenza piùaccurata e più attenta, oltreche di medici e di personaledi assistenza più presenti eaddirittura più motivati nelconcentrare il loro temponelle discipline che compe-tono loro.

I dati sono stati presen-tati lo scorso mercoledinel convegno "L'impattoeconomico-organizzativodelle attività burocrati-co-adempimentali nelleRSA lombarde : prospettivedi semplificazione", orga-nizzato dalla LIUCBusiness School conil contributo incon-dizionato di AGeSPI

Lombardia (Associa-zione Gestori Servizisociosanitari e curePost Intensive).

L'evento ha pre-sentato uno studioche per la primavolta misura e dàsostanza oggettiva aciò che l'esperienzaprofessionale constata quo-tidianamente in tutte le or-ganizzazioni che si occupanodi assistenza agli anziani nonautosufficienti (pubbliche,non profit e private). Nellaricerca è stato coinvolto uncampione di 77 RSA diogni natura giuridica, rap-presentativo di oltre 9.300posti letto . Si stima che lasola Lombardia offra oltreun terzo dei 267milaposti letto disponibiliin tutta Italia, con unnumero complessivodi oltre 65mila ope-ratori impiegati nelleRSA.

Dal punto di vistametodologico, l'inda-gine ha analizzato le

quattro macro areeche maggiormenteimpattano sull'attivi-

tà del personale delleRSA: debito informativo versole ATS (Agenzie di Tuteladella Salute); appropriatez-za; requisiti di esercizio eaccreditamento; ispezioni divigilanza. A titolo esemplifi-cativo, tra gli adempimentioggetto di indagine rientranola compilazione e trasmissio-ne della documentazione at-testante i requisiti soggettividell'ente gestore, piuttostoche la compilazione delleschede di monitoraggio dellecontenzioni o, ancora, la ren-dicontazione giornaliere delleattività fisioterapiche ed edu-cative erogate. Per ciascunadi queste aree operative si ègiunti dunque, per la primavolta, a dati certi, chiari,misurati e documentati cherappresentano un punto dipartenza fondamentale perdelineare un percorso diriorganizzazione del lavorodelle RSA di concerto conRegione Lombardia.

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