F. VespasianoSociologia del turismo1
Il viaggio (esperienza primordiale) è la prima azione volontaria che compiamo per venire alla luce. Si viaggia per
Una breve premessa
uscire da una necessità
cercare se stessi
entrare in contatto con altri diversi da sé
incontrare nuove culture e nuovi ideali
F. VespasianoSociologia del turismo2
strumenti per allontanarsi dalla situazione ex ante della staticità e della insoddisfazione, alla ricerca di una dimensione altra e sempre più lontana dalla precedente, ma la più vicina e
soddisfacente possibile della diversità di ciascuno di noi.
Una breve premessa
viaggio viaggiare
F. VespasianoSociologia del turismo3
Viaggiando, l’uomo fa esperienza della propria diversità, sia di se stesso rispetto al gruppo di appartenenza, sia del proprio gruppo sociale
rispetto ad altri gruppi, altre culture, altre identità sociali
Una breve premessa
F. VespasianoSociologia del turismo4
è vissuta come l’esperienza dello spaesamento
Una breve premessa
Quando l’esperienza del viaggiare
interessa interi gruppi sociali, collettività e nazioni
si tratta di una vera e propria esperienza drammatica (gli esodi di
massa motivati dalla fame, dalle epidemie, dalle guerre, dalle
persecuzioni ).
F. VespasianoSociologia del turismo5
Le migrazioni dei popoli sono una forma particolare dell’esperienza del viaggiare, difficilmente definibili turistiche
Una breve premessa
fondative di grandi trasformazioni
collettive.
F. VespasianoSociologia del turismo6
La necessità/volontà di abbandonare il passato noto, per andare alla ricerca di un futuro diverso seppure ignoto fa muovere da sempre gli uomini per soddisfare bisogni elementari o di riconoscimento sociale e autoaffermazione.
Una breve premessa
F. VespasianoSociologia del turismo7
Una breve premessa
Rappresentazione del desiderio di libertà che accompagna gli uomini,
alla ricerca di un luogo più autentico che esula dalla quotidianità dei
compromessi e degli adattamenti necessari e inevitabili.
Viaggiare
F. VespasianoSociologia del turismo8
Chi viaggia sa che il ritorno non può essere esperienza del rientro nella situazione originaria, perché il tempo trascorso dal momento della partenza a quello del ritorno ha prodotto trasformazioni
Una breve premessa
Esperienza del viaggiare movimento unidirezionale normalmente accompagnata dal desiderio del ritorno al punto di partenza.
F. VespasianoSociologia del turismo9
Nessuno torna indietro nella situazione originaria così com’era prima di partire, per il semplice fatto che viaggiare è un’esperienza trasformativa: viaggiare cambia le persone, le società, le geografie, le idee, le conoscenze.
Una breve premessa
Zora Neal Hurston: «Il viaggio è l’anima della civiltà».
F. VespasianoSociologia del turismo10
fatto sociale totale, in cui il viaggiatore è l’attore principale
Una breve premessa
Viaggiare
esperienza relazionale
esperienza antropologica e sociologica
esperienza turistica
F. VespasianoSociologia del turismo11
Una breve premessa
in che modo il viaggiare ha agito e ancora agisce come una forza che ha mutato e muterà ancora il corso della storia?
F. VespasianoSociologia del turismo12
Una breve premessa
come può un semplice spostamento nello spazio influenzare gli individui, plasmare i gruppi sociali e modificare quelle durature strutture di significato che chiamiamo cultura?
F. VespasianoSociologia del turismo13
fa continuamente riferimento – non sempre in modo intenzionale e consapevole – ad un quadro valoriale che trova i suoi fondamenti in miti e archetipi di cui si è persa memoria consapevole.
Gli elementi costitutivi
Uomo soggetto/attore simbolico
F. VespasianoSociologia del turismo14
…il mito fondatore si riferisce all’uscita dalla situazione perfetta, ma fissata nel tempo, dell’Eden primordiale: lì l’uomo agisce contro il comando proibitivo e ottiene in cambio la libertà di agire autonomamente, ma assumendosi la responsabilità delle proprie azioni…
Gli elementi costitutivi
Cultura occidentale
F. VespasianoSociologia del turismo15
Deve, quindi, diventare responsabile di sé stesso, con i pericoli e i fallimenti che si accompagnano a questo lungo cammino.
Gli elementi costitutivi
Il viaggio dell’uomo
originaorigina da un gesto trasgressivo
porta con sé sia il significato di libertà acquisita, sia quello di sofferenza per la certezza perduta
F. VespasianoSociologia del turismo16
«Chi viaggia prova la caratteristica sensazione dello ‘spaesamento’, non riconosce più luoghi e forme (mentali o fisici) consueti, è costretto a forzare al limite della rottura gli strumenti di cui può disporre, per comprendere …»
Gli elementi costitutivi
L’esperienza dell’uscita e dell’incamminamento comporta
sradicamento dalla cultura di originespaesamento dalle relazioni territoriali
F. VespasianoSociologia del turismo17
L’essere radicato nella propria cultura facilita la costruzione di un ordine intelligibile, un assetto relazionale nel quale l’uomo trova alquanto facilmente la propria collocazione.
Gli elementi costitutivi
Il viaggio, invece, «pone in discussione l’ordine costruito dal pensiero, provoca ‘spaesamento’, e costruisce la premessa per la realizzazione di un
nuovo ordine»
F. VespasianoSociologia del turismo18
Gli elementi costitutivi
spaesamento
l’esperienza della perdita delle certezze e la necessità di trovarne delle nuove
viaggio
spazio dove si costruisce il futuro dell’uomo, singolo e collettivo
attiene alle dinamiche di sradicamento, da un lato, e di ricerca di nuovi ancoraggi, dall’altro
Globalizzazione
F. VespasianoSociologia del turismo19
Si fa esperienza del pericolo, del rischio, dell’incertezza, della liquidità
Gli elementi costitutivi
nella post-modernità o dopo-modernità si tratta dell’esperienza della diversità tra contigui, non più tra lontani nello spazio
F. VespasianoSociologia del turismo20
nella dinamica delle differenze si giocano il loro futuro prossimo venturo, sia in termini di comprensione reciproca, sia in termini di
cooperazione allo sviluppo, sia in termini di trasformazione delle logiche di potere.
Gli elementi costitutivi
Clifford Geertz
“Se vogliamo scoprire in che cosa consiste l’uomo, possiamo trovarlo solo in ciò che sono gli uomini: e questi sono soprattutto differenti”
F. VespasianoSociologia del turismo21
indebolisce l’identità del soggetto
Gli elementi costitutivi
L’esperienza della differenza e della diversità
Rinforza e trasforma l’identità del soggetto
F. VespasianoSociologia del turismo22
comando esterno, ricevuto da un dio che caccia dall’Eden il primo uomo e la prima donna
Gli archetipi
Leed
la prima spinta a viaggiare arriva dall’anànche, cioè da un ordine ricevuto da una divinità, o
dallo stesso fato, o da una forza superiore alla volontà degli uomini e che ne decide i destini
F. VespasianoSociologia del turismo23
Gli archetipi
In questo contesto, la figura del viaggiatore è:quella dello
straniero
quella del forestiero
quella del fuoriuscitoquella dell’esule
quella dell’errante costretto per motivi diversi a trovare un luogo diverso da quello d’origine
F. VespasianoSociologia del turismo24
Gli archetipi
colui che realizza in sé l’unità tra distanza e prossimità rispetto al gruppo sociale con il quale entra in contatto (Simmel)
Il forestiero
…lo fa impegnandosi a tradurre i modelli culturali con i quali viene in contatto in equivalenti comprensibili alla sua cultura di origine, e viceversa (Merton).
cerca di essere accettato o almeno tollerato (Schutz)…
F. VespasianoSociologia del turismo25
a un certo momento della loro vita terrena lasciavano i loro paesi e partivano per terre
lontane e nuovi paesi, spinti dal comando divino.
Gli archetipi
Fondatori e Profeti delle principali religioni
F. VespasianoSociologia del turismo26vagabonda per diffondere il suo verbo
Gli archetipi
Nella cultura giudaico-cristiana
Abramo
Noè
Mosè
Nella cultura islamica
Maometto
Nella cultura buddista
Buddha
Confucio
F. VespasianoSociologia del turismo27
spinti da un potente bisogno religioso, hanno viaggiato per i luoghi santi per purificare i loro cuori, sono entrati in contatto con altri pellegrini, correligionari e non, con i quali spesso si scambiavano esperienze, culture, usi e costumi.
Gli archetipi
I Pellegrini
F. VespasianoSociologia del turismo28
I fondatori di potenti imperi – Gilgamesh, Alessandro Magno, Annibale, Giulio Cesare, Federico Barbarossa, Gengis Khan
Gli archetipi
rappresentano un altro archetipo del viaggio, non più di redenzione, ma di conquista politica.
F. VespasianoSociologia del turismo29
hanno reso possibile ampliare le conoscenze geografiche, ma anche mettere in relazione popoli diversi tra loro, con conseguenti scambi di beni e risorse.
Gli archetipi
I grandi esploratori : Marco Polo, Cristoforo Colombo
Con le scoperte dei grandi viaggiatori/esploratori si è verificata la possibilità di non pensarci più come i soli uomini presenti sulla terra.
F. VespasianoSociologia del turismo30
hanno appreso e veicolato conoscenze da un territorio all’altro, con i loro viaggi tra le cattedrali della cultura mondiale; a volte, fondando nuove
università del sapere, sempre accrescendo e migliorando le conoscenze disponibili
Gli archetipi
Gli studiosi che con l’Habita concesso da Federico Barbarossa nel 1158 cominciarono a viaggiare
con uno status giuridico di garanzia
F. VespasianoSociologia del turismo31
Esperienze analoghe le possiamo riscontrare nelle migrazioni di artisti (pittori, scultori, musicisti, ecc.), che
portavano da una corte all’altra le loro arti, e così facendo contribuivano a sviluppare
conoscenza e senso estetico, nonché comprensione reciproca tra popoli diversi.
Gli archetipi
F. VespasianoSociologia del turismo32
alla ricerca di mondi nuovi, nuove conoscenze e nuove esperienze valoriali, possono funzionare da apripista a prossimi flussi turistici consistenti, visto l’organizzazione che si sta sviluppando in questo campo
Gli archetipi
I viaggiatori spaziali
F. VespasianoSociologia del turismo33
modalità di viaggiare anomala: viaggiano nello spazio virtuale grazie alle ICT, che comprimono lo spazio del viaggio nei pochi minuti necessari alla connessione telematica
Gli archetipi
Cybernauti
F. VespasianoSociologia del turismo34
…la specie umana si è potenziata, differenziata, arricchita, grazie alla mescolanza delle culture, dei costumi sociali, dei saperi materiali
Gli archetipi
…i viaggi hanno consentito la comprensione di e tra lingue diverse; hanno fatto viaggiare beni e capitali finanziari, trasferendo cultura materiale da un paese all’altro, molto spesso contribuendo alla diffusione del benessere, altre volte trasferendo il benessere da un paese all’altro
F. VespasianoSociologia del turismo35
Nella letteratura sociologica, il punto di svolta viene identificato nell’esperienza dei viaggiatori del Grand Tour, nei secoli XVI e XVII, quando i giovani ‘da bene’, dell’aristocrazia prima e della borghesia dopo, intraprendevano un lungo viaggio tra alcune capitali europee della cultura artistica, ma anche del bel mondo dell’epoca; questa modalità assume la sua massima diffusione nel XVIII secolo, connotandosi come la prima forma turistica, sebbene non ancora di massa.
Del viaggiare per turismo
F. VespasianoSociologia del turismo36
Da quel momento quote crescenti della popolazione intraprendono viaggi per le maggiori città europee alla ricerca di nuove conoscenze, relazioni sociali, esperienze formative.
Del viaggiare per turismo
In questo modo, le famiglie cercavano
di formare i propri figli al superamento
delle difficoltà della vita
F. VespasianoSociologia del turismo37
Del viaggiare per turismo
Il fenomeno diventa talmente consistente e diffuso tra i ceti sociali
dell’epoca, che l’abate Giuseppe Toaldo, nel 1791, scrive che il pericoloso fenomeno
del viaggiare
F. VespasianoSociologia del turismo38
«è diventato un capo di moda: una certa smania, o vogliamla dir mania. Ha invaso gli spiriti; e, come al tempo delle Crociate, le persone di ogni condizione, i ragazzi stessi, colti da una spezie di sonnambulismo vanno correndo qua e là i paesi gli uni dietro gli altri, e dove gli uni vanno, e gli altri vanno, e lo perché non sanno: gioco che può in fine interessare e ferire, dopo tant’altre piaghe, l’economia, la morale, forse la politica stessa»
Del viaggiare per turismo
F. VespasianoSociologia del turismo39
I flussi originati dal Grand Tour spostavano singoli, famiglie e interi rami parentali da un paese all’altro,
ponendo le basi per scambi di ordine economico, politico, culturale e anche biologico/genetico
Del viaggiare per turismo
F. VespasianoSociologia del turismo40
…nel lontano 1845 Thomas Cook organizza i primi viaggi in treno e le prime vacanze di gruppo aperte ai ceti medi - e in seguito anche agli operai - rendendo accessibile a tutti un periodo di turismo perché economico.
Del viaggiare per turismo
Turismo di massa
…trova le sue motivazioni nel Grand Tour
F. VespasianoSociologia del turismo41
Negli anni Sessanta, con l’organizzazione delle Golden Hordes dei turisti, si dà vita a ciò che
chiamiamo turismo di massa.
Del viaggiare per turismo
Nella stessa scia si pone l’organizzazione fascista dei dopolavori e delle colonie estive
(nel 1925).Turismo di massa
F. VespasianoSociologia del turismo42
secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo il fenomeno interessa circa 700 milioni di persone che si spostano dai loro paesi di origine verso altri paesi
Del viaggiare per turismo
Viaggiare è da qualche decennio un Viaggiare è da qualche decennio un comportamento di consumo vistoso di massacomportamento di consumo vistoso di massa
nei prossimi 10 anni ci fa sapere che si raggiungerà circa 1 miliardo di persone che viaggeranno per il mondo.
F. VespasianoSociologia del turismo43
…giro economico di circa 500 miliardi di dollari
Del viaggiare per turismo
127 milioni di addetti
media di un quindicesimo
della forza lavoro occupata
F. VespasianoSociologia del turismo44
per il 2020 la previsione stima in oltre un per il 2020 la previsione stima in oltre un miliardo e mezzo le persone che gireranno il miliardo e mezzo le persone che gireranno il
mondomondo
Del viaggiare per turismo
F. VespasianoSociologia del turismo45
analisi del «movimento dei forestieri»
Del viaggiare per turismo
La sociologia del turismo ha origine negli anni Trenta
veniva individuato il crescente flusso di viaggiatori/turisti che incominciavano a circolare per le diverse città e nazioni agli inizi del Novecento.
Schutz, di Simmel, Von Wiese, Glucksmann
F. VespasianoSociologia del turismo46
…sul versante americano si struttura il paradigma analitico della sociologia del turismo
Del viaggiare per turismo
Simonicca
la sociologia del turismo si
definisce a partire dalla sua analisi del turismo di massa
- Dean Mac Cannell - Boorstin
F. VespasianoSociologia del turismo47
…lo «sguardo del turista» cambia al cambiare delle epoche storiche e dei contesti sociali al cui interno si realizza l’esperienza turistica stessa, in opposizione al resto dell’esperienza sociale
Del viaggiare per turismo
J. Urry
viene definito turismo il periodo di tempo
vissuto all’interno di spazi diversi
da quelli della quotidianità
F. VespasianoSociologia del turismo48
parte della complessità dell’esperienza di vita vissuta fuori della routine quotidiana, a partire da una rottura (il momento della partenza) e sviluppata durante il periodo del viaggiare e della permanenza limitata in un luogo diverso dal solito
Del viaggiare per turismo
lo spazio e il tempo turistici
Su questa premessa, Urry propone alcune caratteristiche minime dell’esperienza turistica:
F. VespasianoSociologia del turismo49
le destinazioni si differenziano dai soliti posti lavorativi e abitativi;
Del viaggiare per turismo
1è un’attività di leisure che presuppone il suo opposto (lavoro e impegno quotidiano);
2le relazioni turistiche nascono da un movimento di persone che partono per diverse direzioni;
3
F. VespasianoSociologia del turismo50
i posti visitati vengono scelti sulla base di un’anticipazione estetica creata dai mezzi di comunicazione di massa;
Del viaggiare per turismo
6
5
4i luoghi visitati non sono connessi al lavoro dei viaggiatori;
gli spostamenti di massa verso alcune destinazioni creano uno sguardo turistico collettivo (vedere le stesse cose: l’esperienza dei sightseers);
F. VespasianoSociologia del turismo51
lo sguardo turistico cerca ciò che non trova nella quotidianità, prova a catturarlo (foto e riprese cinematografiche), per poi riviverlo come esperienza nel ricordo al momento del ritorno (i souvenirs).
Del viaggiare per turismo
8
7lo sguardo turistico è creato su basi di comunanza simbolica (Venezia: romantica; Parigi: romantica e chic; Londra: energetica e tradizionale; ecc.);
F. VespasianoSociologia del turismo52
pongono in essere distinzioni, differenziazioni, diversificazioni, rotture rispetto al precedente e al contesto, ma individuano anche comunanza tra simili, tra simboli, tra gruppi sociali che fanno la
stessa esperienza turistica o di consumo.
Del viaggiare per turismo
comportamento turistico
comportamento del consumatore di beni posizionali
F. VespasianoSociologia del turismo53
l’esperienza turistica si basa su alcune altre formidabili esigenze:
Del viaggiare per turismo
di sperimentare nuovi stili di vita, nuovi contenuti culturali, nuove regole relazionali
° di uscire dalla routine del quotidiano;
°
°
di rompere la trama del vissuto faticoso e non sempre gratificante del lavoro e degli impegni
F. VespasianoSociologia del turismo54
…caratteristica fondamentale del turismo di massa del secondo dopoguerra è quella di fare rimanere i viaggiatori nella loro bolla ambientale trasferendo altrove la sicurezza degli schemi culturali di origine. In questo modo, i turisti non entrano in contatto con le culture, i modi di vita, gli schemi mentali dei residenti, bensì rimangono nel luogo turistico per il tempo della vacanza accontentandosi di vedere la facciata della vita del posto da visitare.
Del viaggiare per turismo
Cohen…
F. VespasianoSociologia del turismo55
accontenta i turistici di massa organizzati che, durante la visita cercano di vedere il più possibile ma nel minore tempo possibile, e alla fine portano a casa i souvenirs necessari per dimostrare che si è stati lì.
Del viaggiare per turismo
falsa autenticità
organizzata dai tour operator
F. VespasianoSociologia del turismo56
dinamica dei sei stages fondamentali lungo il continuum dal massimo della falsità al massimo
dell’autenticità.
Del viaggiare per turismo
Su questo punto
Il turista può essere soddisfatto ad uno dei seguenti livelli di contatto con la
realtà con la quale si incontra:
Mac Cannell
F. VespasianoSociologia del turismo57
front regionfront region, dove lo spazio è completamente predisposto per il turista (esperienza tipica dei viaggi tutto compreso, con un certo numero di visite all’ora o a chilometro percorso);
Del viaggiare per turismo
stage stage 11
F. VespasianoSociologia del turismo58
uno spazio scenico dove la front region viene abbellita da elementi della back region per soddisfare il turista di essere entrato almeno in parte in contatto con l’autenticità del luogo (per chi ne ha fatto esperienza, sa a cosa ci si riferisce: canti popolari tradizionali, sagre dei piatti tipici del territorio, abbellimenti dei negozi e quanto possa essere creduto come la vera quotidianità del luogo turistico);
Del viaggiare per turismo
stage 2stage 2
F. VespasianoSociologia del turismo59
simulazione della back region, per dare il più possibile l’impressione dell’autenticità del contatto (si deve pensare alle feste e alle sagre dove vengono organizzate rappresentazioni in costume dell’epoca, mostre di arnesi tradizionali, ecc.);
Del viaggiare per turismo
stage 3stage 3
F. VespasianoSociologia del turismo60
luogo della back region dove vengono ammessi alcuni selezionati turisti, guidati e controllati dall’organizzatore del viaggio (si può pensare alle visite di esperti, o di turisti speciali che vengono ammessi a vedere ciò che tutti gli altri non possono vedere);
Del viaggiare per turismo
stage stage 44
F. VespasianoSociologia del turismo61
una back region ripulita per la visita prevista dei turisti (per avere un’idea, si può pensare alle zone della città ripulite e abbellite in occasione della visita ufficiale di qualche personalità istituzionale);
Del viaggiare per turismo
stage stage 55
F. VespasianoSociologia del turismo62
è la vera back region, dove il contatto con l’autentica realtà del luogo non è più mediata da alcun artificio.
Del viaggiare per turismo
stage 6stage 6
F. VespasianoSociologia del turismo63
il passaggio da un livello all’altro esprime la crescita della consapevolezza e della loro cultura di base. Una crescente percentuale di turisti cerca di entrare in contatto con l’autentica realtà del luogo che visita, proprio perché molti di loro hanno un buon bagaglio culturale che li informa su cosa possono vedere di autentico.
Del viaggiare per turismo
TuristiTuristi
Non tutti si accontentano del contatto con la front region
Non tutti i turisti chiedono e cercano la back region
F. VespasianoSociologia del turismo64
…all’interno di un tale trend si deve leggere la crescita del turismo dei centri minori, dei giacimenti
culturali, dei percorsi enogastronomici, delle città d’arte
Del viaggiare per turismo
(…in qualche caso può essere equiparato al Petit o Grand Tour dei secoli
scorsi)
F. VespasianoSociologia del turismo65
In un’ottica del genere, si possano costruire percorsi specializzati su ciascun segmento turistico, senza
ricorrere ai tour organizzati per migliaia e milioni di persone, con una
consequenziale riduzione degli impatti ambientali e sociali sui luoghi
di maggiore attrazione turistica
Del viaggiare per turismo
riduzione degli impatti ambientali e sociali sui luoghi di maggiore
attrazione turistica
F. VespasianoSociologia del turismo66
…propone un continuum caratterizzato da quattro punti di crescita della qualità della domanda turistica, che parte dal livello del vedere la facciata del luogo (sightseeing) per giungere al livello dell’autenticità dell’esperienza del viaggiare…
Del viaggiare per turismo
Mac Cannell Cohen
F. VespasianoSociologia del turismo67
il turismo diffidente, dove si ha un rifiuto della stessa autenticità, rifiuto determinato dalle precedenti deludenti esperienze del turista
Del viaggiare per turismo
1il turismo pianificato, dove lo spazio è palesemente predisposto per il turismo
2
F. VespasianoSociologia del turismo68
il turismo autentico, dove lo spazio visitato è esclusivamente autentico e il turista ne è consapevole, anche perché non c’è organizzazione che possa predisporre la scenografia .
Del viaggiare per turismo
4
3il turismo dell’autenticità protetta, dove gli organiz-zatori hanno predisposto una rappresentazione del-l’autenticità, senza rendere i turisti consapevoli della rappresentazione;
F. VespasianoSociologia del turismo69
Queste relazioni vengono definite a partire da cosa significa quella
esperienza per il turista
Del viaggiare per turismo
turista
mondo di appartenenza
mondo visitato
Esperienze turistiche
F. VespasianoSociologia del turismo70
…vi sono turisti che viaggiano soltanto per andare in vacanza, per evadere dalla realtà, ma hanno l’obiettivo di ritornare nella situazione originaria
Del viaggiare per turismo
Cohen
turismo ricreativo, dove la ricerca dell’autenticità non esiste, e ci si
accontenta di una gratificante e poco destabilizzante front region;
F. VespasianoSociologia del turismo71
…vi sono turisti che cercano esperienze di nuove realtà, perché insoddisfatti della propria di origine
Del viaggiare per turismo
si tratta di turismo di evasione, dove il turista-viaggiatore cerca di rendere
sopportabile l’alienazione della sua vita quotidiana, senza la speranza di trovare in
un altrove i significati giusti per costruire un nuovo centro di valori vitali;
F. VespasianoSociologia del turismo72
…vi sono turisti che cercano disperatamente nuove esperienze senza fermarsi in alcuna di esse, perché sono più attratti dalla quantità delle novità che dall’approfondimento di una o poche di esse
Del viaggiare per turismo
secondo Cohen, qui si possono avere due modelli di turismo
F. VespasianoSociologia del turismo73
si viaggia alla ricerca di significati in un altrove diverso dal proprio mondo vitale quotidiano
Del viaggiare per turismo
turismo esperienziale esperienza estetica
questi turisti si fermano all’osservazione della qualità della vita che
vedono altrove, ma non sono ancora in grado di
assumere quei significati autentici nella propria vita
quotidiana
1
F. VespasianoSociologia del turismo74
turisti che non aderiscono più ai valori della propria civiltà, e che si impegnano attivamente nelle situazioni di autenticità che trovano lungo il proprio viaggiare
Del viaggiare per turismo
2 turismo sperimentale
sono continuamente alla ricerca del confronto tra esperienze, in cerca della
migliore possibile
F. VespasianoSociologia del turismo75
…vi sono turisti che cercano il proprio centro di significati in luoghi e in culture diverse da quella di appartenenza, ma sanno cosa cercano, e provano a trovarlo in un altrove
Del viaggiare per turismo
turismo esistenziale
il turista si coinvolge profondamente e attivamente in
un’esperienza e la elegge a nuovo centro di autenticità.
3
F. VespasianoSociologia del turismo76
…qualunque sia la motivazione del viaggiatore, l’esperienza del viaggiare parte da un bisogno di espansione dei confini della realtà individuale quotidiana e, nell’insieme, dei limiti inevitabili della rete di relazioni istituzionali di un sistema sociale.
Del viaggiare per turismo
F. VespasianoSociologia del turismo77
l’ottica si capovolge: si sa tutto del viaggio,
fin dall’inizio, e un’assicurazione offre la
garanzia che non vi sarà alcuna sorpresa
lungo il percorso prestabilito
)
Del viaggiare per turismo
turismo di massa
F. VespasianoSociologia del turismo78
In conclusione
…ogni momento del viaggio sembra servire e generare una serie distinta di esigenze
partenze
generano e soddisfano un bisogno di ‘individualità’ e autonomia
F. VespasianoSociologia del turismo79
soddisfano e generano un bisogno di movimento, di stabilità in una situazione di squilibrio, di immutabilità in uno stato transitorio, di coerenza in un clima di dissociazione.
In conclusione
Transito e spostamento
F. VespasianoSociologia del turismo80
danno una risposta al bisogno di appartenenza e possono successivamente dare luogo a un crescente bisogno di partenza, libertà e fuga.
In conclusione
arrivi
percepiti come contraddittori non sono conflittuali quando sono in sequenza, nella forma del viaggio
F. VespasianoSociologia del turismo81
a) esigenza vitale
b) generativa di nuove esperienze
In conclusione
esperienza del viaggiare
Leed
F. VespasianoSociologia del turismo82
ricrea i tessuti culturali, identitari e valoriali, grazie ai contatti tra culture e popoli diversi.
In conclusione
…quindi
non può essere repressa né ridotta a suoi simulacri
da una parte soddisfa il bisogno di uscire dallo status quo, dall’altro lato, induce il timore del nuovo e dell’ignoto
1
2
3
F. VespasianoSociologia del turismo83
…i mutamenti che vengono registrati come abiti mentali, obiettività, astrazione, relativismo, coscienza comparativa, generalità, procedono dal soma, dalla sensazione e da reazioni alle sensazioni del movimento.
In conclusione
…e ancora
F. VespasianoSociologia del turismo84
…importanza dello spostamento fisico per evidenziare all’intera collettività l’avvenuto
passaggio da una condizione identitaria e sociale all’altra
In conclusione
Van Gennep«il passaggio da una posizione
sociale a un’altra sia identificato con lo spostamento territoriale».
(da minore irresponsabile ad adulto responsabile)
F. VespasianoSociologia del turismo85
viaggiando il viaggiatore accresce le proprie conoscenze, il proprio bagaglio di saggezza, la propria capacità di capire le nuove situazioni e
trasformarle positivamente.
In conclusione
turismo metafora della saggezza e della conoscenza
F. VespasianoSociologia del turismo86
gli insegna a parlare nuove lingue, a pensare seguendo altri schemi sintattici, a comportarsi secondo altre norme e regole sociali
In conclusione
il viaggio
mette il viaggiatore di fronte a ciò che non sa
lo costringe in nuove relazioni sociali
F. VespasianoSociologia del turismo87
In conclusione
Tutto ciò accresce conoscenze, capacità e competenze del
viaggiatore
F. VespasianoSociologia del turismo88
l’autenticità ricercatal’autenticità ricercata può fermarsi alla facciata, alla scenografia ricostruita artificialmente dagli operatori del posto: non c’è esperienza di conoscenze né crescita di saggezza, perché non c’è contatto con la realtà altra da sé.
In conclusione
…per alcuni la ricerca di autenticità autenticità dell’esperienzadell’esperienza e dello stesso luogo che si visita è un’esigenza indispensabile
…per altri, CohenCohen e Mac CannellMac Cannell
F. VespasianoSociologia del turismo89
…come Odisseo, dopo un lungo e periglioso viaggio, torna a casa (come ha sempre pensato di fare lungo quegli anni di peregrinazioni e accidentali incontri) così tornare a casa è il desiderio della gran parte dei viaggiatori, almeno di tutti quelli non disposti a tagliare le proprie radici culturali.
In conclusione
la metafora del ritornometafora del ritorno
F. VespasianoSociologia del turismo90
la voglia di tornare a casa si può trasformare in un bisogno di recupero del sé originario
In conclusione
in questi termini il tornare a casa è un’esperienza fondamentale, perché assicura il viaggiatore
contro quelle componenti fobiche che accompagnano
l’intera esperienza del viaggiare
F. VespasianoSociologia del turismo91
…ma chiunque abbia fatto una esperienza di viaggio, non ritornerà mai a casa così com’era
partito; così si dà anche il caso di colui che viaggiando, decida di non tornare più a casa,
perché è nel luogo dove sta viaggiando che trova la sua vera casa
In conclusione
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