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F. Vespasiano Sociologia del turismo 1 Il viaggio (esperienza primordiale) è la prima azione volontaria che compiamo per venire alla luce. Si viaggia per Una breve premessa uscire da una necessità cercare se stessi entrare in contatto con altri diversi da sé incontrare nuove culture e nuovi ideali

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Il viaggio (esperienza primordiale) è la prima azione volontaria che compiamo per venire alla luce. Si viaggia per

Una breve premessa

uscire da una necessità

cercare se stessi

entrare in contatto con altri diversi da sé

incontrare nuove culture e nuovi ideali

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strumenti per allontanarsi dalla situazione ex ante della staticità e della insoddisfazione, alla ricerca di una dimensione altra e sempre più lontana dalla precedente, ma la più vicina e

soddisfacente possibile della diversità di ciascuno di noi.

Una breve premessa

viaggio viaggiare

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Viaggiando, l’uomo fa esperienza della propria diversità, sia di se stesso rispetto al gruppo di appartenenza, sia del proprio gruppo sociale

rispetto ad altri gruppi, altre culture, altre identità sociali

Una breve premessa

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è vissuta come l’esperienza dello spaesamento

Una breve premessa

Quando l’esperienza del viaggiare

interessa interi gruppi sociali, collettività e nazioni

si tratta di una vera e propria esperienza drammatica (gli esodi di

massa motivati dalla fame, dalle epidemie, dalle guerre, dalle

persecuzioni ).

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Le migrazioni dei popoli sono una forma particolare dell’esperienza del viaggiare, difficilmente definibili turistiche

Una breve premessa

fondative di grandi trasformazioni

collettive.

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La necessità/volontà di abbandonare il passato noto, per andare alla ricerca di un futuro diverso seppure ignoto fa muovere da sempre gli uomini per soddisfare bisogni elementari o di riconoscimento sociale e autoaffermazione.

Una breve premessa

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Una breve premessa

Rappresentazione del desiderio di libertà che accompagna gli uomini,

alla ricerca di un luogo più autentico che esula dalla quotidianità dei

compromessi e degli adattamenti necessari e inevitabili.

Viaggiare

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Chi viaggia sa che il ritorno non può essere esperienza del rientro nella situazione originaria, perché il tempo trascorso dal momento della partenza a quello del ritorno ha prodotto trasformazioni

Una breve premessa

Esperienza del viaggiare movimento unidirezionale normalmente accompagnata dal desiderio del ritorno al punto di partenza.

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Nessuno torna indietro nella situazione originaria così com’era prima di partire, per il semplice fatto che viaggiare è un’esperienza trasformativa: viaggiare cambia le persone, le società, le geografie, le idee, le conoscenze.

Una breve premessa

Zora Neal Hurston: «Il viaggio è l’anima della civiltà».

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fatto sociale totale, in cui il viaggiatore è l’attore principale

Una breve premessa

Viaggiare

esperienza relazionale

esperienza antropologica e sociologica

esperienza turistica

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Una breve premessa

in che modo il viaggiare ha agito e ancora agisce come una forza che ha mutato e muterà ancora il corso della storia?

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Una breve premessa

come può un semplice spostamento nello spazio influenzare gli individui, plasmare i gruppi sociali e modificare quelle durature strutture di significato che chiamiamo cultura?

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fa continuamente riferimento – non sempre in modo intenzionale e consapevole – ad un quadro valoriale che trova i suoi fondamenti in miti e archetipi di cui si è persa memoria consapevole.

Gli elementi costitutivi

Uomo soggetto/attore simbolico

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…il mito fondatore si riferisce all’uscita dalla situazione perfetta, ma fissata nel tempo, dell’Eden primordiale: lì l’uomo agisce contro il comando proibitivo e ottiene in cambio la libertà di agire autonomamente, ma assumendosi la responsabilità delle proprie azioni…

Gli elementi costitutivi

Cultura occidentale

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Deve, quindi, diventare responsabile di sé stesso, con i pericoli e i fallimenti che si accompagnano a questo lungo cammino.

Gli elementi costitutivi

Il viaggio dell’uomo

originaorigina da un gesto trasgressivo

porta con sé sia il significato di libertà acquisita, sia quello di sofferenza per la certezza perduta

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«Chi viaggia prova la caratteristica sensazione dello ‘spaesamento’, non riconosce più luoghi e forme (mentali o fisici) consueti, è costretto a forzare al limite della rottura gli strumenti di cui può disporre, per comprendere …»

Gli elementi costitutivi

L’esperienza dell’uscita e dell’incamminamento comporta

sradicamento dalla cultura di originespaesamento dalle relazioni territoriali

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L’essere radicato nella propria cultura facilita la costruzione di un ordine intelligibile, un assetto relazionale nel quale l’uomo trova alquanto facilmente la propria collocazione.

Gli elementi costitutivi

Il viaggio, invece, «pone in discussione l’ordine costruito dal pensiero, provoca ‘spaesamento’, e costruisce la premessa per la realizzazione di un

nuovo ordine»

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Gli elementi costitutivi

spaesamento

l’esperienza della perdita delle certezze e la necessità di trovarne delle nuove

viaggio

spazio dove si costruisce il futuro dell’uomo, singolo e collettivo

attiene alle dinamiche di sradicamento, da un lato, e di ricerca di nuovi ancoraggi, dall’altro

Globalizzazione

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Si fa esperienza del pericolo, del rischio, dell’incertezza, della liquidità

Gli elementi costitutivi

nella post-modernità o dopo-modernità si tratta dell’esperienza della diversità tra contigui, non più tra lontani nello spazio

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nella dinamica delle differenze si giocano il loro futuro prossimo venturo, sia in termini di comprensione reciproca, sia in termini di

cooperazione allo sviluppo, sia in termini di trasformazione delle logiche di potere.

Gli elementi costitutivi

Clifford Geertz

“Se vogliamo scoprire in che cosa consiste l’uomo, possiamo trovarlo solo in ciò che sono gli uomini: e questi sono soprattutto differenti”

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indebolisce l’identità del soggetto

Gli elementi costitutivi

L’esperienza della differenza e della diversità

Rinforza e trasforma l’identità del soggetto

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comando esterno, ricevuto da un dio che caccia dall’Eden il primo uomo e la prima donna

Gli archetipi

Leed

la prima spinta a viaggiare arriva dall’anànche, cioè da un ordine ricevuto da una divinità, o

dallo stesso fato, o da una forza superiore alla volontà degli uomini e che ne decide i destini

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Gli archetipi

In questo contesto, la figura del viaggiatore è:quella dello

straniero

quella del forestiero

quella del fuoriuscitoquella dell’esule

quella dell’errante costretto per motivi diversi a trovare un luogo diverso da quello d’origine

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Gli archetipi

colui che realizza in sé l’unità tra distanza e prossimità rispetto al gruppo sociale con il quale entra in contatto (Simmel)

Il forestiero

…lo fa impegnandosi a tradurre i modelli culturali con i quali viene in contatto in equivalenti comprensibili alla sua cultura di origine, e viceversa (Merton).

cerca di essere accettato o almeno tollerato (Schutz)…

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a un certo momento della loro vita terrena lasciavano i loro paesi e partivano per terre

lontane e nuovi paesi, spinti dal comando divino.

Gli archetipi

Fondatori e Profeti delle principali religioni

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F. VespasianoSociologia del turismo26vagabonda per diffondere il suo verbo

Gli archetipi

Nella cultura giudaico-cristiana

Abramo

Noè

Mosè

Nella cultura islamica

Maometto

Nella cultura buddista

Buddha

Confucio

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spinti da un potente bisogno religioso, hanno viaggiato per i luoghi santi per purificare i loro cuori, sono entrati in contatto con altri pellegrini, correligionari e non, con i quali spesso si scambiavano esperienze, culture, usi e costumi.

Gli archetipi

I Pellegrini

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I fondatori di potenti imperi – Gilgamesh, Alessandro Magno, Annibale, Giulio Cesare, Federico Barbarossa, Gengis Khan

Gli archetipi

rappresentano un altro archetipo del viaggio, non più di redenzione, ma di conquista politica.

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hanno reso possibile ampliare le conoscenze geografiche, ma anche mettere in relazione popoli diversi tra loro, con conseguenti scambi di beni e risorse.

Gli archetipi

I grandi esploratori : Marco Polo, Cristoforo Colombo

Con le scoperte dei grandi viaggiatori/esploratori si è verificata la possibilità di non pensarci più come i soli uomini presenti sulla terra.

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hanno appreso e veicolato conoscenze da un territorio all’altro, con i loro viaggi tra le cattedrali della cultura mondiale; a volte, fondando nuove

università del sapere, sempre accrescendo e migliorando le conoscenze disponibili

Gli archetipi

Gli studiosi che con l’Habita concesso da Federico Barbarossa nel 1158 cominciarono a viaggiare

con uno status giuridico di garanzia

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Esperienze analoghe le possiamo riscontrare nelle migrazioni di artisti (pittori, scultori, musicisti, ecc.), che

portavano da una corte all’altra le loro arti, e così facendo contribuivano a sviluppare

conoscenza e senso estetico, nonché comprensione reciproca tra popoli diversi.

Gli archetipi

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alla ricerca di mondi nuovi, nuove conoscenze e nuove esperienze valoriali, possono funzionare da apripista a prossimi flussi turistici consistenti, visto l’organizzazione che si sta sviluppando in questo campo

Gli archetipi

I viaggiatori spaziali

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modalità di viaggiare anomala: viaggiano nello spazio virtuale grazie alle ICT, che comprimono lo spazio del viaggio nei pochi minuti necessari alla connessione telematica

Gli archetipi

Cybernauti

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…la specie umana si è potenziata, differenziata, arricchita, grazie alla mescolanza delle culture, dei costumi sociali, dei saperi materiali

Gli archetipi

…i viaggi hanno consentito la comprensione di e tra lingue diverse; hanno fatto viaggiare beni e capitali finanziari, trasferendo cultura materiale da un paese all’altro, molto spesso contribuendo alla diffusione del benessere, altre volte trasferendo il benessere da un paese all’altro

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Nella letteratura sociologica, il punto di svolta viene identificato nell’esperienza dei viaggiatori del Grand Tour, nei secoli XVI e XVII, quando i giovani ‘da bene’, dell’aristocrazia prima e della borghesia dopo, intraprendevano un lungo viaggio tra alcune capitali europee della cultura artistica, ma anche del bel mondo dell’epoca; questa modalità assume la sua massima diffusione nel XVIII secolo, connotandosi come la prima forma turistica, sebbene non ancora di massa.

Del viaggiare per turismo

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Da quel momento quote crescenti della popolazione intraprendono viaggi per le maggiori città europee alla ricerca di nuove conoscenze, relazioni sociali, esperienze formative.

Del viaggiare per turismo

In questo modo, le famiglie cercavano

di formare i propri figli al superamento

delle difficoltà della vita

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Del viaggiare per turismo

Il fenomeno diventa talmente consistente e diffuso tra i ceti sociali

dell’epoca, che l’abate Giuseppe Toaldo, nel 1791, scrive che il pericoloso fenomeno

del viaggiare

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«è diventato un capo di moda: una certa smania, o vogliamla dir mania. Ha invaso gli spiriti; e, come al tempo delle Crociate, le persone di ogni condizione, i ragazzi stessi, colti da una spezie di sonnambulismo vanno correndo qua e là i paesi gli uni dietro gli altri, e dove gli uni vanno, e gli altri vanno, e lo perché non sanno: gioco che può in fine interessare e ferire, dopo tant’altre piaghe, l’economia, la morale, forse la politica stessa»

Del viaggiare per turismo

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I flussi originati dal Grand Tour spostavano singoli, famiglie e interi rami parentali da un paese all’altro,

ponendo le basi per scambi di ordine economico, politico, culturale e anche biologico/genetico

Del viaggiare per turismo

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…nel lontano 1845 Thomas Cook organizza i primi viaggi in treno e le prime vacanze di gruppo aperte ai ceti medi - e in seguito anche agli operai - rendendo accessibile a tutti un periodo di turismo perché economico.

Del viaggiare per turismo

Turismo di massa

…trova le sue motivazioni nel Grand Tour

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Negli anni Sessanta, con l’organizzazione delle Golden Hordes dei turisti, si dà vita a ciò che

chiamiamo turismo di massa.

Del viaggiare per turismo

Nella stessa scia si pone l’organizzazione fascista dei dopolavori e delle colonie estive

(nel 1925).Turismo di massa

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secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo il fenomeno interessa circa 700 milioni di persone che si spostano dai loro paesi di origine verso altri paesi

Del viaggiare per turismo

Viaggiare è da qualche decennio un Viaggiare è da qualche decennio un comportamento di consumo vistoso di massacomportamento di consumo vistoso di massa

nei prossimi 10 anni ci fa sapere che si raggiungerà circa 1 miliardo di persone che viaggeranno per il mondo.

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…giro economico di circa 500 miliardi di dollari

Del viaggiare per turismo

127 milioni di addetti

media di un quindicesimo

della forza lavoro occupata

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per il 2020 la previsione stima in oltre un per il 2020 la previsione stima in oltre un miliardo e mezzo le persone che gireranno il miliardo e mezzo le persone che gireranno il

mondomondo

Del viaggiare per turismo

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analisi del «movimento dei forestieri»

Del viaggiare per turismo

La sociologia del turismo ha origine negli anni Trenta

veniva individuato il crescente flusso di viaggiatori/turisti che incominciavano a circolare per le diverse città e nazioni agli inizi del Novecento.

Schutz, di Simmel, Von Wiese, Glucksmann

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…sul versante americano si struttura il paradigma analitico della sociologia del turismo

Del viaggiare per turismo

Simonicca

la sociologia del turismo si

definisce a partire dalla sua analisi del turismo di massa

- Dean Mac Cannell - Boorstin

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…lo «sguardo del turista» cambia al cambiare delle epoche storiche e dei contesti sociali al cui interno si realizza l’esperienza turistica stessa, in opposizione al resto dell’esperienza sociale

Del viaggiare per turismo

J. Urry

viene definito turismo il periodo di tempo

vissuto all’interno di spazi diversi

da quelli della quotidianità

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parte della complessità dell’esperienza di vita vissuta fuori della routine quotidiana, a partire da una rottura (il momento della partenza) e sviluppata durante il periodo del viaggiare e della permanenza limitata in un luogo diverso dal solito

Del viaggiare per turismo

lo spazio e il tempo turistici

Su questa premessa, Urry propone alcune caratteristiche minime dell’esperienza turistica:

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le destinazioni si differenziano dai soliti posti lavorativi e abitativi;

Del viaggiare per turismo

1è un’attività di leisure che presuppone il suo opposto (lavoro e impegno quotidiano);

2le relazioni turistiche nascono da un movimento di persone che partono per diverse direzioni;

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i posti visitati vengono scelti sulla base di un’anticipazione estetica creata dai mezzi di comunicazione di massa;

Del viaggiare per turismo

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4i luoghi visitati non sono connessi al lavoro dei viaggiatori;

gli spostamenti di massa verso alcune destinazioni creano uno sguardo turistico collettivo (vedere le stesse cose: l’esperienza dei sightseers);

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lo sguardo turistico cerca ciò che non trova nella quotidianità, prova a catturarlo (foto e riprese cinematografiche), per poi riviverlo come esperienza nel ricordo al momento del ritorno (i souvenirs).

Del viaggiare per turismo

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7lo sguardo turistico è creato su basi di comunanza simbolica (Venezia: romantica; Parigi: romantica e chic; Londra: energetica e tradizionale; ecc.);

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pongono in essere distinzioni, differenziazioni, diversificazioni, rotture rispetto al precedente e al contesto, ma individuano anche comunanza tra simili, tra simboli, tra gruppi sociali che fanno la

stessa esperienza turistica o di consumo.

Del viaggiare per turismo

comportamento turistico

comportamento del consumatore di beni posizionali

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l’esperienza turistica si basa su alcune altre formidabili esigenze:

Del viaggiare per turismo

di sperimentare nuovi stili di vita, nuovi contenuti culturali, nuove regole relazionali

° di uscire dalla routine del quotidiano;

°

°

di rompere la trama del vissuto faticoso e non sempre gratificante del lavoro e degli impegni

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…caratteristica fondamentale del turismo di massa del secondo dopoguerra è quella di fare rimanere i viaggiatori nella loro bolla ambientale trasferendo altrove la sicurezza degli schemi culturali di origine. In questo modo, i turisti non entrano in contatto con le culture, i modi di vita, gli schemi mentali dei residenti, bensì rimangono nel luogo turistico per il tempo della vacanza accontentandosi di vedere la facciata della vita del posto da visitare.

Del viaggiare per turismo

Cohen…

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accontenta i turistici di massa organizzati che, durante la visita cercano di vedere il più possibile ma nel minore tempo possibile, e alla fine portano a casa i souvenirs necessari per dimostrare che si è stati lì.

Del viaggiare per turismo

falsa autenticità

organizzata dai tour operator

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dinamica dei sei stages fondamentali lungo il continuum dal massimo della falsità al massimo

dell’autenticità.

Del viaggiare per turismo

Su questo punto

Il turista può essere soddisfatto ad uno dei seguenti livelli di contatto con la

realtà con la quale si incontra:

Mac Cannell

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front regionfront region, dove lo spazio è completamente predisposto per il turista (esperienza tipica dei viaggi tutto compreso, con un certo numero di visite all’ora o a chilometro percorso);

Del viaggiare per turismo

stage stage 11

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uno spazio scenico dove la front region viene abbellita da elementi della back region per soddisfare il turista di essere entrato almeno in parte in contatto con l’autenticità del luogo (per chi ne ha fatto esperienza, sa a cosa ci si riferisce: canti popolari tradizionali, sagre dei piatti tipici del territorio, abbellimenti dei negozi e quanto possa essere creduto come la vera quotidianità del luogo turistico);

Del viaggiare per turismo

stage 2stage 2

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simulazione della back region, per dare il più possibile l’impressione dell’autenticità del contatto (si deve pensare alle feste e alle sagre dove vengono organizzate rappresentazioni in costume dell’epoca, mostre di arnesi tradizionali, ecc.);

Del viaggiare per turismo

stage 3stage 3

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luogo della back region dove vengono ammessi alcuni selezionati turisti, guidati e controllati dall’organizzatore del viaggio (si può pensare alle visite di esperti, o di turisti speciali che vengono ammessi a vedere ciò che tutti gli altri non possono vedere);

Del viaggiare per turismo

stage stage 44

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una back region ripulita per la visita prevista dei turisti (per avere un’idea, si può pensare alle zone della città ripulite e abbellite in occasione della visita ufficiale di qualche personalità istituzionale);

Del viaggiare per turismo

stage stage 55

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è la vera back region, dove il contatto con l’autentica realtà del luogo non è più mediata da alcun artificio.

Del viaggiare per turismo

stage 6stage 6

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il passaggio da un livello all’altro esprime la crescita della consapevolezza e della loro cultura di base. Una crescente percentuale di turisti cerca di entrare in contatto con l’autentica realtà del luogo che visita, proprio perché molti di loro hanno un buon bagaglio culturale che li informa su cosa possono vedere di autentico.

Del viaggiare per turismo

TuristiTuristi

Non tutti si accontentano del contatto con la front region

Non tutti i turisti chiedono e cercano la back region

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…all’interno di un tale trend si deve leggere la crescita del turismo dei centri minori, dei giacimenti

culturali, dei percorsi enogastronomici, delle città d’arte

Del viaggiare per turismo

(…in qualche caso può essere equiparato al Petit o Grand Tour dei secoli

scorsi)

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In un’ottica del genere, si possano costruire percorsi specializzati su ciascun segmento turistico, senza

ricorrere ai tour organizzati per migliaia e milioni di persone, con una

consequenziale riduzione degli impatti ambientali e sociali sui luoghi

di maggiore attrazione turistica

Del viaggiare per turismo

riduzione degli impatti ambientali e sociali sui luoghi di maggiore

attrazione turistica

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…propone un continuum caratterizzato da quattro punti di crescita della qualità della domanda turistica, che parte dal livello del vedere la facciata del luogo (sightseeing) per giungere al livello dell’autenticità dell’esperienza del viaggiare…

Del viaggiare per turismo

Mac Cannell Cohen

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il turismo diffidente, dove si ha un rifiuto della stessa autenticità, rifiuto determinato dalle precedenti deludenti esperienze del turista

Del viaggiare per turismo

1il turismo pianificato, dove lo spazio è palesemente predisposto per il turismo

2

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il turismo autentico, dove lo spazio visitato è esclusivamente autentico e il turista ne è consapevole, anche perché non c’è organizzazione che possa predisporre la scenografia .

Del viaggiare per turismo

4

3il turismo dell’autenticità protetta, dove gli organiz-zatori hanno predisposto una rappresentazione del-l’autenticità, senza rendere i turisti consapevoli della rappresentazione;

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Queste relazioni vengono definite a partire da cosa significa quella

esperienza per il turista

Del viaggiare per turismo

turista

mondo di appartenenza

mondo visitato

Esperienze turistiche

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…vi sono turisti che viaggiano soltanto per andare in vacanza, per evadere dalla realtà, ma hanno l’obiettivo di ritornare nella situazione originaria

Del viaggiare per turismo

Cohen

turismo ricreativo, dove la ricerca dell’autenticità non esiste, e ci si

accontenta di una gratificante e poco destabilizzante front region;

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…vi sono turisti che cercano esperienze di nuove realtà, perché insoddisfatti della propria di origine

Del viaggiare per turismo

si tratta di turismo di evasione, dove il turista-viaggiatore cerca di rendere

sopportabile l’alienazione della sua vita quotidiana, senza la speranza di trovare in

un altrove i significati giusti per costruire un nuovo centro di valori vitali;

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…vi sono turisti che cercano disperatamente nuove esperienze senza fermarsi in alcuna di esse, perché sono più attratti dalla quantità delle novità che dall’approfondimento di una o poche di esse

Del viaggiare per turismo

secondo Cohen, qui si possono avere due modelli di turismo

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si viaggia alla ricerca di significati in un altrove diverso dal proprio mondo vitale quotidiano

Del viaggiare per turismo

turismo esperienziale esperienza estetica

questi turisti si fermano all’osservazione della qualità della vita che

vedono altrove, ma non sono ancora in grado di

assumere quei significati autentici nella propria vita

quotidiana

1

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turisti che non aderiscono più ai valori della propria civiltà, e che si impegnano attivamente nelle situazioni di autenticità che trovano lungo il proprio viaggiare

Del viaggiare per turismo

2 turismo sperimentale

sono continuamente alla ricerca del confronto tra esperienze, in cerca della

migliore possibile

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…vi sono turisti che cercano il proprio centro di significati in luoghi e in culture diverse da quella di appartenenza, ma sanno cosa cercano, e provano a trovarlo in un altrove

Del viaggiare per turismo

turismo esistenziale

il turista si coinvolge profondamente e attivamente in

un’esperienza e la elegge a nuovo centro di autenticità.

3

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…qualunque sia la motivazione del viaggiatore, l’esperienza del viaggiare parte da un bisogno di espansione dei confini della realtà individuale quotidiana e, nell’insieme, dei limiti inevitabili della rete di relazioni istituzionali di un sistema sociale.

Del viaggiare per turismo

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l’ottica si capovolge: si sa tutto del viaggio,

fin dall’inizio, e un’assicurazione offre la

garanzia che non vi sarà alcuna sorpresa

lungo il percorso prestabilito

)

Del viaggiare per turismo

turismo di massa

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In conclusione

…ogni momento del viaggio sembra servire e generare una serie distinta di esigenze

partenze

generano e soddisfano un bisogno di ‘individualità’ e autonomia

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soddisfano e generano un bisogno di movimento, di stabilità in una situazione di squilibrio, di immutabilità in uno stato transitorio, di coerenza in un clima di dissociazione.

In conclusione

Transito e spostamento

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danno una risposta al bisogno di appartenenza e possono successivamente dare luogo a un crescente bisogno di partenza, libertà e fuga.

In conclusione

arrivi

percepiti come contraddittori non sono conflittuali quando sono in sequenza, nella forma del viaggio

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a) esigenza vitale

b) generativa di nuove esperienze

In conclusione

esperienza del viaggiare

Leed

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ricrea i tessuti culturali, identitari e valoriali, grazie ai contatti tra culture e popoli diversi.

In conclusione

…quindi

non può essere repressa né ridotta a suoi simulacri

da una parte soddisfa il bisogno di uscire dallo status quo, dall’altro lato, induce il timore del nuovo e dell’ignoto

1

2

3

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…i mutamenti che vengono registrati come abiti mentali, obiettività, astrazione, relativismo, coscienza comparativa, generalità, procedono dal soma, dalla sensazione e da reazioni alle sensazioni del movimento.

In conclusione

…e ancora

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…importanza dello spostamento fisico per evidenziare all’intera collettività l’avvenuto

passaggio da una condizione identitaria e sociale all’altra

In conclusione

Van Gennep«il passaggio da una posizione

sociale a un’altra sia identificato con lo spostamento territoriale».

(da minore irresponsabile ad adulto responsabile)

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viaggiando il viaggiatore accresce le proprie conoscenze, il proprio bagaglio di saggezza, la propria capacità di capire le nuove situazioni e

trasformarle positivamente.

In conclusione

turismo metafora della saggezza e della conoscenza

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gli insegna a parlare nuove lingue, a pensare seguendo altri schemi sintattici, a comportarsi secondo altre norme e regole sociali

In conclusione

il viaggio

mette il viaggiatore di fronte a ciò che non sa

lo costringe in nuove relazioni sociali

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In conclusione

Tutto ciò accresce conoscenze, capacità e competenze del

viaggiatore

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l’autenticità ricercatal’autenticità ricercata può fermarsi alla facciata, alla scenografia ricostruita artificialmente dagli operatori del posto: non c’è esperienza di conoscenze né crescita di saggezza, perché non c’è contatto con la realtà altra da sé.

In conclusione

…per alcuni la ricerca di autenticità autenticità dell’esperienzadell’esperienza e dello stesso luogo che si visita è un’esigenza indispensabile

…per altri, CohenCohen e Mac CannellMac Cannell

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…come Odisseo, dopo un lungo e periglioso viaggio, torna a casa (come ha sempre pensato di fare lungo quegli anni di peregrinazioni e accidentali incontri) così tornare a casa è il desiderio della gran parte dei viaggiatori, almeno di tutti quelli non disposti a tagliare le proprie radici culturali.

In conclusione

la metafora del ritornometafora del ritorno

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la voglia di tornare a casa si può trasformare in un bisogno di recupero del sé originario

In conclusione

in questi termini il tornare a casa è un’esperienza fondamentale, perché assicura il viaggiatore

contro quelle componenti fobiche che accompagnano

l’intera esperienza del viaggiare

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…ma chiunque abbia fatto una esperienza di viaggio, non ritornerà mai a casa così com’era

partito; così si dà anche il caso di colui che viaggiando, decida di non tornare più a casa,

perché è nel luogo dove sta viaggiando che trova la sua vera casa

In conclusione