Download - Era accusato di rapina Assolto un 31enne del Fatebenefratelli ...quale era schizzato il sangue, aveva disteso il coniuge sul divano e gli aveva sistemato addosso delle coperte. Infine,

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    ATTUALITÀ4GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2012

    TRIBUNALE Il giovane era stato arrestato per un episodio accaduto nel 2010

    Era accusato di rapinaAssolto un 31enne

    Era accusato di rapina, ma èstato assolto per non aver com-messo il fatto. E’ la sentenzapronunciata dal Tribunale al ter-mine del processo a carico diMario Papa (avvocato AngeloLeone), 31 anni, di ToccoCaudio, che i carabinieri dellalocale Stazione avevano arre-stato il 18 giugno del 2010. Ilgiovane, rimasto alcuni mesi instato di detenzione (in carcere eai domiciliari), era ritenutoresponsabile di un episodioaccaduto il 12 aprile del 2010

    nel centro di Montesarchio, delquale era rimasto vittima un63enne.Tocco Caudio.Secondo l’accusa, Papa gliavrebbe dapprima portato via,spintonandolo e facendolocadere, i 250 euro appena ritira-ti con il bancomat presso unistituto di credito; poi, utiliz-zando la card del 63enne,avrebbe prelevato una sommadello stesso importo e si sareb-be allontanato. Il pm MariaAversano aveva chiesto la con-danna dell’imputato a 4 anni.

    POLIZIA MUNICIPALE

    «Rifiuti ospedalieridel Fatebenefratellinella differenziata»

    Rifiuti ospedalieri neisacchetti della differen-ziata. Lo denuncia ilComune di Beneventoche ha dato notizia ieridi un episodio davveroincrescioso verificatosial nosocomio cittadino‘Fatebenefratelli’.

    Secondo quanto rife-rito da Palazzo Mosti,“gli agenti del Nucleodi Polizia Ambientale,edilizia ed esposti dellaPolizia municipale(diretti dal tenenteFrancesco Casale) sonointervenuti stamani(ieri, ndr) presso l’o-spedale Fatebenefratellidove, nel corso di uncontrollo, è stato rinve-nuto un notevole quan-titativo di rifiuti ospe-dalieri all’interno dei

    sacchetti destinati allaraccolta differenziata”.

    “Gli agenti – aggiun-ge il Comune - hannoquindi proceduto alsequestro dei sacchettie alla denuncia deiresponsabili della strut-

    tura ospedaliera”.Palazzo Mosti rivelainoltre che “un’apposi-ta informativa è statainfine inoltrata allaProcura dellaRepubblica diBenevento”.

    CARABINIERI

    Colpo in un’abitazione di AmorosiDue arresti ed un obbligo di firma

    Sono accusati di unfurto commesso adAmorosi nell’agosto delloscorso anno. Per questo icarabinieri della Stazionedi Amorosi hanno arresta-to due cittadini rumeni. Sitratta di AleksandarDmitrovic, 20 anni, eSava Stevic, che di annine ha 19, entrambi già notialle forze dell’ordine,entrambi residenti a SantaMaria Capua Vetere. I duesono destinatari di un’or-dinanza di custodia caute-lare emessa anche nei con-

    fronti di Gabriele Busico,19 anni, della provincia diCaserta, sottoposto, inve-ce, all’obbligo di firma.

    Le indagini erano stateavviate la sera del 15 ago-sto scorso quando, secon-do l’accusa, i rumeni,accompagnati in auto dal19enne, avevano raggiun-to Amorosi e rubato16mila euro, gioielli e untelevisore dall’abitazionedi una coppia di professio-nisti. In quell’occasione,un residente della zona,aveva notato un’auto par-

    cheggiata nei pressi dellacasa finita nel mirino, eper questo aveva provve-duto a segnalare il numerodi targa ai militari cheavevano raccolto ladenuncia delle vittime.

    Martedì mattina, al ter-mine di un inseguimento, icarabinieri di Amorosi edei Nuclei operativi diCerreto Sannita e dellaCompagnia di SantaMaria Capua Vetere,hanno bloccato e condottoin carcere Stevic eDmitrovic.

    ISTITUTI PENITENZIARI / LO ANNUNCIA IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’E.I.P. ITALIA, TANTUCCI

    Prestigioso incaricoalla collega Teresa Lombardo

    “Il Consiglio direttivo nazionaleE.I.P. per l’Italia nomina per un triennio2012-2014 la dr. Teresa Lombardoquale Delegato regionaledell’Associazione in Campania, per ilcoordinamento delle attività culturali eformative nelle istituzioni carcerariedella regione”.

    E’ il prestigioso riconoscimento chegiunge alla collega Teresa Lombardo. Ilmittente è: il presidente nazionaledell’E.I.P. Italia, preside prof. Anna Paola Tantucciche, nel conferire la nomina, ha sottolineato: “Taleincarico viene attribuito alla dr. Lombardo a con-ferma del più vivo apprezzamento per il costanteimpegno nell’attività di volontariato svolta per ladiffusione della cultura dei diritti umani tra i reclu-

    si che è testimoniato anche dal volu-me, di cui è coautrice ‘Lo sguardo corto- Storia di vite nelle case di pena - EdFormez’. Tale opera, che le è valsal’assegnazione del Premio EcoleInstrument de Paix Italia 2011 ‘Un libroper i diritti umani’, approfondisce lerelazioni tra carcere e territorio, le poli-tiche di mediazione penale e di reinse-rimento nella vita sociale e lavorativa,con l’obiettivo di ripensare il sistema

    carcere come luogo di ‘opportunità’, inclusionesociale e cammino di speranza. Tale designazioneprevede il compito di coordinare le attività e le ini-ziative e i progetti per la materia e di rappresentarel’Associazione a livello territoriale presso le istitu-zioni locali e nelle manifestazioni ufficiali”.

    LA DENUNCIA

    Incasso fraudolento di un assegno

    Un 44enne di Benevento ha denunciato l’incasso fraudolento di un assegno1.725 euro a lui intestato e che invece è finito nelle mani di qualcuno che l’haincassato probabilmente utilizzando documenti falsi.

    CORTE D’ASSISE DI APPELLO

    Uccise il marito a colpi di mannaia Condanna ridotta ad un’anziana

    (r.c.) Sei anni, contro i 6 anni ed 8 mesidecisi in primo grado. Ridotta dalla Corte diAssise di Appello, che le ha concesso le atte-nuanti generiche, la condanna per PaolinaBellucci (avvocato Vincenzo Regardi), 76anni, di Benevento, arrestata dalla Mobilenella notte tra il 29 ed il 30 ottobre del 2009con l’accusa di aver ucciso il marito, BenitoVittorio Lombardi, 72 anni. La pena iniziale,come si ricorderà, era stata stabilita con ritoabbreviato, nel marzo dello scorso ano, dalgup Roberto Melone, che aveva riconosciutoalla signora, attualmente ai ‘domiciliari pres-so alcuni familiari, l’attenuante della provo-cazione e la seminfermità mentale.

    Il dramma si era consumato in un’abitazio-ne di via Masseria del Ponte: secondo unaprima ricostruzione, tra i coniugi i rapportierano da tempo tesi, la sera precedente ildelitto c’era stata una nuova lite per motivi digelosia. Paolina era convinta che il marito la

    trascurasse e dedicasse le sue attenzioni adaltre donne, probabilmente straniere. Lasignora aveva spiegato che l’ennesima discus-sione era stata scatenata dal ritrovamento diun fazzoletto con alcuni capelli e di unfoglietto sul quale erano riportati alcuninumeri di telefono che non conosceva. Avevachiesto di chi fossero, lui si era arrabbiato, eraandato a dormire in un’altra stanza e da quelmomento in poi non le aveva rivolto più laparola. L’allora 73enne aveva aggiunto che ilgiorno dopo il marito era rincasato, avevamangiato ed aveva continuato a stare in silen-zio. Una volta terminato il pranzo, si era sedu-to dinanzi alla tv per il telegiornale. Lei –aveva proseguito - aveva cercato di far pace,ottenendo, però, il suo rifiuto, accompagnatodall’invito ad andarsene. Era stato allora cheaveva raggiunto un deposito sul retro dell’a-bitazione e, prelevata una mannaia da macel-laio, l’aveva usata contro di lui. Almeno una

    decina – il dato era emerso dall’autopsia ese-guita dalla dottoressa Monica Fonzo – i colpiinferti alla testa, alla guancia destra, al voltoed alle mani della vittima.

    L’anziana aveva precisato di aver lavato lamannaia ed il pavimento, poi, dopo aver cer-cato di fare altrettanto anche con il muro sulquale era schizzato il sangue, aveva disteso ilconiuge sul divano e gli aveva sistematoaddosso delle coperte. Infine, dopo aver riflet-tuto a lungo, era prima andata da una vicinaper chiederle il numero dei carabinieri, quindiera tornata sulla scena dell’omicidio. E soloverso le 18.30 aveva chiamato un vicino,invitandolo a raggiungere subito casa sua.Una volta sul posto, l’uomo le aveva doman-dato dove fosse ‘zi Vittorio’, lei gli avevarisposto che l’aveva ‘cacciata’, aggiungendopoi che era sul divano. A quel punto, lo stessovicino era entrato e si era trovato di fronte unascena agghiacciante.