LETTERA APOSTOLICA PATRIS CORDE...a sostegno delle donne in Africa, era padre di tre bimbe. Si era...

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Parroco: don Diego Minoni Vicario Past. Giov.: don Simone Maggioni Parrocchia Ss. Ippolito e Cassiano via Pregnana 1, 20010 Vanzago tel 029340932 [email protected] www.facebook.com/oratorio.vanzago Parrocchia Cristo Re via Roma 54, 20010 Mantegazza tel 029342250 [email protected] www.facebook.it/oratoriomantegazza LETTERA APOSTOLICA PATRIS CORDE DEL SANTO PADRE FRANCESCO nel 150° anniversario della dichiarazione di S. Giuseppe, patrono della chiesa universale Al compiersi di 150 anni dalla sua dichiarazione quale Patrono della Chiesa Cattolica fatta dal Beato Pio IX, l’8 dicembre 1870, vorrei condividere con voi alcune riflessioni personali su questa straordinaria figura, tanto vicina alla condizione umana di ciascuno di noi. Tale desiderio è cresciuto durante questi mesi di pandemia, in cui possiamo sperimentare, in mezzo alla crisi che ci sta colpendo, che «le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo. […] Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti».[6] Tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in “seconda linea” hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza. A tutti loro va una parola di riconoscimento e di gratitudine. Padre amato… padre nella tenerezza… nell’obbedienza… nell’accoglienza… coraggioso… lavoratore… nell’ombra… Padri non si nasce, lo si diventa. E non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti. Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze. Forse per questo, accanto all’appellativo di padre, a Giuseppe la tradizione ha messo anche quello di “castissimo”. Non è un’indicazione meramente affettiva, ma la sintesi di un atteggiamento che esprime il contrario del possesso. La castità è la libertà dal possesso in tutti gli ambiti della vita. Solo quando un amore è casto, è veramente amore. L’amore che vuole possedere, alla fine diventa sempre pericoloso, imprigiona, soffoca, rende infelici. Dio stesso ha amato l’uomo con amore casto, lasciandolo libero anche di sbagliare e di mettersi contro di Lui. La logica dell’amore è sempre una logica di libertà, e Giuseppe ha saputo amare in maniera straordinariamente libera. AVVISI SETTIMANALI Domenica 14 marzo 2021

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Parroco: don Diego Minoni Vicario Past. Giov.: don Simone Maggioni

Parrocchia Ss. Ippolito e Cassiano via Pregnana 1, 20010 Vanzago

tel 029340932 [email protected]

www.facebook.com/oratorio.vanzago

Parrocchia Cristo Re via Roma 54, 20010 Mantegazza

tel 029342250 [email protected]

www.facebook.it/oratoriomantegazza

LETTERA APOSTOLICA

PATRIS CORDE DEL SANTO PADRE FRANCESCO

nel 150° anniversario della dichiarazione di S. Giuseppe, patrono della chiesa universale

Al compiersi di 150 anni dalla sua dichiarazione quale Patrono della Chiesa Cattolica fatta dal Beato Pio IX, l’8 dicembre 1870, vorrei condividere con voi alcune riflessioni personali su questa straordinaria figura, tanto vicina alla condizione umana di ciascuno di noi. Tale desiderio è cresciuto durante questi mesi di pandemia, in cui possiamo sperimentare, in mezzo alla crisi che ci sta colpendo, che «le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti,

trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo. […] Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti».[6] Tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in “seconda linea” hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza. A tutti loro va una parola di riconoscimento e di gratitudine. Padre amato… padre nella tenerezza… nell’obbedienza… nell’accoglienza… coraggioso… lavoratore… nell’ombra…

Padri non si nasce, lo si diventa. E non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti. Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze. Forse per questo, accanto all’appellativo di padre, a Giuseppe la tradizione ha messo anche quello di “castissimo”. Non è un’indicazione meramente affettiva, ma la sintesi di un atteggiamento che esprime il contrario del possesso. La castità è la libertà dal possesso in tutti gli ambiti della vita. Solo quando un amore è casto, è veramente amore. L’amore che vuole possedere, alla fine diventa sempre pericoloso, imprigiona, soffoca, rende infelici. Dio stesso ha amato l’uomo con amore casto, lasciandolo libero anche di sbagliare e di mettersi contro di Lui. La logica dell’amore è sempre una logica di libertà, e Giuseppe ha saputo amare in maniera straordinariamente libera.

AVVISI SETTIMANALI Domenica 14 marzo 2021

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Non ha mai messo sé stesso al centro. Ha saputo decentrarsi, mettere al centro della sua vita Maria e Gesù. La felicità di Giuseppe non è nella logica del sacrificio di sé, ma del dono di sé. Non si percepisce mai in quest’uomo frustrazione, ma solo fiducia. Il suo persistente silenzio non contempla lamentele ma sempre gesti concreti di fiducia. Il mondo ha bisogno di padri, rifiuta i padroni, rifiuta cioè chi vuole usare il possesso dell’altro per riempire il proprio vuoto; rifiuta coloro che confondono autorità con autoritarismo, servizio con servilismo, confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, forza con distruzione. Ogni vera vocazione nasce dal dono di sé, che è la maturazione del semplice sacrificio. Un padre consapevole di completare la propria azione educativa e di vivere pienamente la paternità solo quando si è reso “inutile”, quando vede che il figlio diventa autonomo e cammina da solo sui sentieri della vita, quando si pone nella situazione di Giuseppe, il quale ha sempre saputo che quel Bambino non era suo, ma era stato semplicemente affidato alle sue cure. In fondo, è ciò che lascia intendere Gesù quando dice: «Non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste». (Mt 23,9) http://www.vatican.va Luca Attanasio, diplomatico di 44 anni, uno degli ambasciatori più giovani del mondo, è stato ucciso in un attentato a Goma, nella Repubblica democratica del Congo. Insieme a lui hanno perso la vita un carabiniere della scorta e l’autista del mezzo. Luca era nato a Saronno, in provincia di Varese, era sposato con Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell'associazione umanitaria 'Mama Sofia' a sostegno delle donne in Africa, era padre di tre bimbe. Si era laureato con lode alla Bocconi nel 2001 e aveva intrapreso la carriera diplomatica nel 2003. Dopo diversi incarichi alla Farnesina, all'estero è stato capo dell’Ufficio economico e commerciale all’Ambasciata a Berna (2006-2010) e console generale reggente a Casablanca (2010-2013). Nel 2013 era rientrato alla Farnesina dove ha ricevuto l’incarico di capo segreteria della Direzione generale per la Mondializzazione e gli affari globali. Nel 2015 era tornato in Africa come primo consigliere all’Ambasciata di Abuja in Nigeria. Dal 5 settembre 2017 era a Kinshasa, prima come capo missione poi dal 31 ottobre 2019 come ambasciatore straordinario plenipotenziario. Don Valerio Brambilla parroco di Limbiate e amico di Attanasio dice di lui: “Lo incontravo quando rientrava a casa ci teneva a salutare gli amici a passare, a venire in chiesa, a fare un ‘salto‘ in oratorio. Chiedeva come andavano le cose e raccontava a sua volta. Luca era persona accogliente umile e poi sempre sorridente. Aveva un sorriso molto dolce che ti metteva a tuo agio. Si spendeva per tutti a prescindere dalla cultura dalla religione dalla storia. Anzi gli altri erano più importanti della sua persona”.

Date Sacramenti:

Prima S. Confessione: Sabato13 marzo ore 15.30 a Mantegazza Domenica 14 marzo ore 15.30 a Vanzago/Santuario

Prime Ss. Comunioni: Domenica 16 maggio ore 9.30 a Mantegazza Domenica 16 maggio ore 11.00 a Vanzago/Santuario

Ss. Cresime: Domenica 23 e 30 maggio ore 15.30 Vanzago/Santuario

Come ho già detto ai genitori presenti all’incontro Domenica 21/2, il cammino cristiano non è una catena di montaggio, se dei genitori ritengono opportuno per seri motivi (magari dopo averne parlato con il proprio figlio/a e catechista) rimandare la ricezione del Sacramento, non solo è possibile ma buona cosa. Chi deciderà di esserci facciamo il possibile per viverlo con fede, in pace, fiducia e serenità. Ne beneficeremo tutti.

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Voi pensate che i tempi sono cattivi, pesanti, difficili. Vivete bene e muterete i tempi. (S. Ambrogio)

A volte è come se io fossi già passata attraverso lo stadio dell'"Io" e del"Tu” Ascoltarsi dentro. Non lasciarsi più guidare da quello che si avvicina da fuori, ma da quello che s'innalza dentro.

Bisogna anche accettare i momenti "non creativi"; più li si accetta onestamente, più essi passano in fretta. Si deve avere il coraggio di fermarsi, di essere talvolta vuoti e scoraggiati. Bisogna combatterle come le pulci, le tante piccole preoccupazioni per il futuro

che divorano le nostre migliori forze creative. Bisogna essere sempre più parchi di parole insignificanti per trovare quelle parole di cui si ha bisogno. Il silenzio deve alimentare nuove possibilità di espressione. (Etty Hillesum)

Appuntamenti:

19 Marzo: Festa di S.Giuseppe (l’oratorio di Vanzago è a lui dedicato) Vorremmo celebrarla invitando in modo particolare tutti i papà alla S. Messa delle 20.45 in chiesa parrocchiale a Vanzago.

24 Marzo: Giornata dei Missionari Martiri. Preghiera e digiuno. Veglia ore 20.30 sul canale Youtube chiesadimilano.it.

28 Marzo: Domenica delle Palme ore 15.30 incontro biblico. Giacobbe ed Esaù, fratelli coltelli? • Il centro aiuto alla vita ci ha fatto pervenire il suo ringraziamento e ci comunica che le offerte

per le primule sono state di 629 €. • C’è qualcuno che per Pasqua può recuperare 2 uova di cioccolato (possibilmente al latte perché ai bambini piace di più) abbastanza grandi?

• La ditta che ha fatto manutenzione alle campane ci ha lasciato i 2 battacchi che abbiamo dovuto sostituire. Sono pezzi unici, antichi, alti più di un metro e pesano tra i 15 e 20 kg se qualcuno fosse interessato li diamo al miglior offerente. Ringraziamo chi ha fatto offerte straordinarie, e chi potrà e vorrà farle, per i lavori ricordati la volta scorsa. Il costo dei lavori non è 3.500,00 euro, come precedentemente scritto, ma 6.700,00 euro!

Siamo a metà Quaresima e volevo ricordare quelle possibilità di pregare insieme che forse a qualcuno sono sfuggite: Il mercoledì alle ore 6.30: s.Messa. Il venerdì i Vesperi dopo la Via Crucis dei ragazzi: le chiese rimangono poi aperte fino alle 2000 per l’adorazione della Croce e la preghiera personale. Il sabato alle ore 8.30: con le Lodi, il Vangelo della domenica e la riflessione comunitaria. Che ricchezza!!

CALENDARIO LITURGICO Dom 14 marzo IV DI QUARESIMA - DOMENICA DEL CIECO

8.30 Vanzago Per la comunità 10.00 Mantegazza Pravettoni Camillo,Giuseppina e Uboldi Epifanio; Famiglia Maggioni Luciano e

Deluca Pasquale; Maggioni Vittorio, Sergio e Famigliari 11.15 Santuario Per la comunità

18.00 Mantegazza Famiglie Ghisaura e Deriu Lun 15 marzo FERIA 8.30 Vanzago Rosa e Luigi - Martiri Pierino e Baroni Severina

17.30 Mantegazza Lovati Pierino, Maria, Giuseppina, Arturo e Maria; Famiglie Montorfano e Tunesi Mar 16 marzo FERIA 8.30 Vanzago Malacrida Alberto

17.30 Mantegazza Guerini Carlo, Antonio, Maria, Piera, Giancarlo, Sesio Luigia e Luigi

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Mer 17 marzo FERIA 6.30 Vanzago Per la comunità 8.30 Vanzago Liturgia della Parola

17.30 Mantegazza Magistrelli Severino, Sergio, Giuseppe, Rosa, Angelina e Antonio Gio 18 marzo FERIA

8.30 Vanzago Lombardi Aldo, Pastori Carlo e Zeni Luigia - Fam. Persegoni e Nino - Mecarozzi Massimo - Fam. Cariota/Di Martino - Vanini Luigia e Guido, Collini Casimiro e Maria, Della Vedova Carlotta, Arienti Graziosa

17.30 Mantegazza Per la comunità Ven 19 marzo S. GIUSEPPE SPOSO DELLA B. VERGINE MARIA 8.30 Vanzago Per la comunità

17.00 Mant. e Vanzago Via Crucis per ragazzi e adulti + Vesperi 17.30 Mantegazza S. Messa per i papà - Galeati Giancarlo, Maria, Antonio, Piera e Carlo; Agate

Pina; Oldani Giuseppe, Sioli Erminia, Felice e Luigia 20.45 Vanzago S. Messa per i papà Sab 20 marzo FERIA

18.00 Santuario Terzo, Giambattista e Rita Dom 21 marzo V DI QUARESIMA - DOMENICA DI LAZZARO

8.30 Vanzago Per la comunità 10.00 Mantegazza Cucchi Augusta, Oldani Mario, Genitori e Suor Angela

11.15 Santuario Per la comunità 18.00 Mantegazza Testa Antonio, Ceriotti Maria, Giuditta e Famiglia Testa, Famiglie Taverna e

Selmi Lun 22 marzo FERIA 8.30 Vanzago Anna e Enrico

17.30 Mantegazza Per la comunità Mar 23 marzo FERIA 8.30 Vanzago Nando Magistrelli

17.30 Mantegazza Per la comunità Mer 24 marzo FERIA 6.30 Vanzago Per la comunità 8.30 Vanzago Liturgia della Parola

17.30 Mantegazza Per la comunità Gio 25 marzo ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE 8.30 Vanzago Zeni Scolastica e Crespi Renato - Bazzanella Alma e Tranquillo

18.30 Mantegazza Famiglie Riva e Assandri Ven 26 marzo FERIA 8.30 Vanzago Per la comunità

17.00 Mant. e Vanzago Via Crucis per ragazzi e adulti + Vespri Sab 27 marzo FERIA

18.00 Santuario Selmi Luigi Dom 28 marzo DOMENICA DELLE PALME

8.30 Vanzago Rossi Carla 10.00 Mantegazza Nova Francesca, Magistrelli Vittorio e Famigliari; Maiorana Nino; Testa Mario e

Lazzaroni Pierina (legato) - Pravettoni Luigi - Fu Mario (legato) 11.15 Santuario Per la comunità

18.00 Mantegazza Pravettoni Pierangelo, Teresa, Giovanni e Gianfranco; Pravettoni Brigida, Giovanni e Gianluca

CONFESSIONI A VANZAGO Tutti i giorni: 7.00-8.00 Sabato: 16.45-17.50 in Santuario Prima e dopo ogni S. Messa (salvo eccezioni) CONFESSIONI A MANTEGAZZA Da Martedì a Venerdì: 6.30-8.30 e 16.30-17.30 Sabato: 10.00-11.00 e 15.00-16.30 Domenica: 17.15-17.50 Prima e dopo ogni S. Messa (salvo eccezioni)

ORARI SEGRETERIE

PARROCCHIA SS. IPPOLITO E CASSIANO VANZAGO dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 11.00 PARROCCHIA CRISTO RE MANTEGAZZA CON ROGOROTTO dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 11.30 martedì e venerdì dalle 17.00 alle 18.00