Dott. Ing. Fernando Imbroglini - Direttore Regionale per l’Emilia Romagna
Seminario di confronto tra addetti ai lavori per evidenziare idee ed esperienze per la
gestione di quanto previsto in finanziaria 2005 in tema di catasto.
Bologna 19 maggio 2005.
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Temi della relazione
Contenuti della relazione
Indirizzi e le linee guida per l’attuazione operativa della legge
Finanziaria – Premesse
Obiettivi strategici per la “Qualità dei dati”
Obiettivi strategici per la “Qualità dei servizi”
DPR 138/98
OMI
Indirizzi operativi per l’attuazione della finanziaria 2005 –
Interventi programmati
La gestione dei rapporti con i Comuni – Implicazioni
organizzative
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Indirizzi e linee guida per l’attuazione operativa della
legge Finanziaria 2005
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La legge finanziaria 2005 – Premesse
comma 300 – revisione delle tariffe, delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali catastali. Monitoraggio per via telematica delle variazioni dei diritti reali sugli immobili, rilevanti ai fini della pubblicità immobiliare;
comma 335 – revisione dei classamenti delle unità immobiliari ubicate in microzone caratterizzate da “significativi” scostamenti tra valori di mercato e valori catastali;
comma 336 – avvio di procedure per fare emergere unità immobiliari non dichiarate in catasto o con classamento incoerente rispetto agli interventi edilizi eseguiti;
comma 339 – emanazione del provvedimento del Direttore dell’Agenzia del territorio d’intesa con la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali
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La legge finanziaria 2005 – Premesse
comma 340 – modifica della superficie di riferimento ai fini TARSU nel caso
risulti inferiore all’80% della superficie catastale;
comma 367÷373 – divieto di riutilizzazione commerciale di documenti ed informazioni catastali ed ipotecarie se non regolamentate da specifiche convenzioni con l’Agenzia del territorio;
comma 374 – presentazione degli atti di aggiornamento per via telematica, mediante un modello unico sottoscritto con firma digitale, con modalità di
pagamento senza la diretta interazione con l’ufficio;
comma 375 – notifica delle rendite catastali con procedure automatizzate.
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La legge finanziaria 2005 – Premesse
Perché la finanziaria ha introdotto rilevanti attività in materia catastale?
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La legge finanziaria 2005 – Premesse
per i COMUNI:
emersione di evasione fiscale
recupero di elusione fiscale
Con ricadute importati nei confronti dell’entrate ICI e TARSU
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La legge finanziaria 2005 – Premesse
per l’AGENZIA:
miglioramento della qualità dei dati
ottimizzazione della qualità dei servizi
Ritenuti obiettivi strategici di intervento
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La legge finanziaria 2005 – Premesse
per entrambi:
attività sinergiche finalizzate all’efficienza ed economicità della Pubblica
Amministrazione.
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Obiettivi strategici per la “Qualità dei dati”
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Cosa abbiamo già fatto
Informatizzazione processi di aggiornamento
Codifica e diffusione informazioni (stradari, sezioni censuarie, codifica titolo possesso …)
Completamento recupero arretrato documentale
Bonifica e standardizzazione delle informazioni
Bonifica informazioni in convenzione con comuni per costituzione anagrafe immobiliare fiscale per gestione ICI
Banca dati cartografica: 40% in formato vettoriale e 60% in formato raster.
Nuovo modello gestione dati in “banca dati integrata”
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Le 2 direttrici del Piano d’azione
Dic. 04 Lug. 06
Prima dispon. B.D.I.
% c
om
pl.
Qualità Infrastruttura
Dic. 04 Lug. 06
Prima dispon. B.D.I.
% c
om
pl.
Qualità Infrastruttura
Realizzazione nuova piattaforma tecnologica. Interventi miglioramento della qualità delle
banche dati.
Dic. 04 Lug. 06
Trasf. nuovo amb.
Liv
ello
qu
alit
ativ
o
BonificaVariazioni re
golamenti
Qualità Dati
Dic. 04 Lug. 06
Trasf. nuovo amb.
Liv
ello
qu
alit
ativ
o
BonificaVariazioni re
golamenti
Qualità Dati
Revisione processi
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Nuova piattaforma tecnologica
Scopo:
prevenire la nascita di disallineamenti e di incoerenze
innalzare il livello di convalida dei dati relativi ai nuovi atti
Prevede:
Indici univoci di riconoscimento degli elementi fondamentali degli archivi, basati su elementi formalmente completi e corretti.
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Interventi migliorativi sulle Banche Dati:
Soggetti titolari di diritti reali
Identificativo catastale
Dati di classamento
Indirizzo
Dati grafici (planimetrie, cartografia)
Conservatoria
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Operiamo in modo pianificato: 2005 - 2007
ID Nome attività Inizio Fine
1 Rilevazione dei livelli di integrazione 11/11/04 30/06/06
2 definizione livelli integrazione immobili e soggetti 11/11/04 05/04/05
3 definizione livello integrazione titolarità 11/11/04 08/07/05
4 rilevazione livelli 04/04/05 30/06/06
5 Azioni di bonifica 11/11/04 29/12/06
6 correzione intestazioni errate 28/02/05 23/06/06
7 bonifica titoli 03/01/05 29/12/06
8 verifica esiti voltura automatica 03/01/05 29/12/06
9 classamento unità residuali 03/01/05 30/12/05
10 completamento indirizzi 03/01/05 30/12/05
11 completamento raster planimetrie 03/01/05 30/12/05
12 allineamento censuario - planimetrico 03/01/05 29/12/06
13 validazione dati note ottiche 11/11/04 29/12/06
14 monitoraggio attività di bonifica 03/01/05 29/12/06
16 Interventi sui processi di aggiornamento 30/11/04 29/12/06
17 Revisione critica ed analitica dei processi 30/11/04 30/06/06
18 interventi di automazione 03/01/05 29/12/06
19 estensione modello unico 03/01/05 30/12/05
20 automazione 3/spc 03/01/05 30/12/05
21 ulteriori interventi 02/01/06 29/12/06
22 Snellimento processo rettifica su richiesta 03/01/05 30/12/05
23 attivazione ed estensione Contact Center 03/01/05 30/12/05
24 Aggiornamento telematico 03/01/05 30/12/05
25 Costituzione BDI 01/04/04 30/10/07
26 realizzazione procedure 01/04/04 30/12/05
27 attivazione ufficio pilota 02/01/06 30/06/06
28 conversione uffici 03/07/06 28/09/07
29 costituzione indici catastali 02/05/06 30/10/07
A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M2004 2005 2006 2007 2008
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Obiettivi strategici per la “Qualità dei servizi”
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La “Qualità percepita” nel 2004: azioni
Da 11 a 29 gli Uffici con la Carta della Qualità.
Indagine di Customer satisfaction per servizi di pubblicità immobiliare, (già fatta per i servizi catastali)
“Qualità percepita” tra gli obiettivi operativi della Dirigenza, ai fini della valutazione delle prestazioni
Attivazione procedura Reclami e segnalazioni
Attivazione del Contact Center sperimentale
E’ in diffusione il rapporto 2004 sul “Barometro d. Q”.
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12.000 questionari customer satisfaction P.I.
Giudizio complessivo: 80% soddisfatti, di cui, però, il 43% è solo “abbastanza soddisfatta”.
Maggiore soddisfazione per aspetti relazionali
Media soddisfazione per tempestività, semplicità e chiarezza
Criticità: pulizia e confort dei locali per il pubblico e dei servizi igienici.
Priorità di intervento: tempi di esecuzione delle annotazioni, pulizia e confort dei locali.
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Reclami e segnalazioni
I principali problemi emergentiin ordine d’importanza:
Fonte: elenco di segnalazione reclami – totale reclami: 1536
“Tempo di attesa in coda”
”Comportamento del personale”
“Tempi di espletamento pratiche”
“Errori in banca dati”
Verifichiamo la rispettiva situazione localee definiamo le azioni correttive
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Reclami: le “lezioni” apprese
Nei servizi “a diretto contatto” il momento della verità è costituito dalla gestione dei disservizi che inevitabilmente si verificano.
Essa fa parte della normale attività dell’ufficio e porta alla soluzione dei problemi.
Segnalazioni e reclami sono un utile strumento per “tastare il polso” dell’utenza.
Spesso offrono utili suggerimenti su aspetti specifici del servizio.
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ATTIVITA' CONTACT CENTER periodo 23/11/2004-28/2/2005Totale richieste pervenute: 6.739
In lavorazione3%
Sospese1%
In attesa di presa in carico
4%
Non evase8%
Richieste evase92%
IL CONTACT CENTER “FUNZIONA”
La maggior parte delle richieste non evase è di competenza degli uffici provinciali.
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Il barometro della qualità nel 2004Andamento barometro qualità Italia
70%
78% 79% 78%81% 80% 79% 79%
75%
82%84%
44%
59%61% 60%
62%
57% 56% 57%
64%
76%
82%
81%81%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
gen-04 feb-04 mar-04 apr-04 mag-04 giu-04 lug-04 ago-04 set-04 ott-04 nov-04 dic-04
% O
bie
ttiv
i rag
giu
nti
Servizi pubblicitàimmobiliare
Servizi catastali
Nettomiglioramentonel 2° semestre
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CARTA DELLA
QUALITA’
PUBBLICA-ZIONE DEI RISULTATI
LE PROSPETTIVE 2005
1. Estendere il barometro della qualità, ai fini del sistema incentivante, ai servizi di pubblicità immobiliare
2. Integrare gli indicatori con dati sul portafoglio / deflusso
3. Standardizzare i sistemi di misura (uso del protocollo, omogeneità con i dati di pianificazione e controllo)
4. Pubblicare la Carta della Qualità in altri 40 uffici (vedi obiettivi di Convenzione)
5. Più comunicazione verso
l’utenza
SISTEMA DI MISURA DELLA QUALITA’
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Regolamento per la revisione generale delle zone censuarie, delle tariffe d’estimo delle unità
immobiliari urbane. (DPR 138/98)
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Finalità del DPR
IL D.P.R. 138/98
Tale regolamento ha previsto un completo processo revisionale, mirato a razionalizzare il sistema
tecnico estimale, principalmente attraverso i seguenti strumenti innovativi:
revisione delle zone censuarie
articolazione del territorio in microzone
determinazione delle rendite catastali con procedure automatiche
adozione dell’unità di misura “mq” di superficie, come unico parametro di consistenza per le u.i. a
destinazione ordinaria
adozione di un nuovo quadro di qualificazione generale e classificazione delle u.i.
partecipazione dei comuni alle operazioni revisionali
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La zona censuaria
IL D.P.R. 138/98
Rappresenta una porzione omogenea di territorio provinciale, che può comprendere un solo
comune o una porzione del medesimo, ovvero gruppi di comuni caratterizzati da similari
caratteristiche ambientali e socio-economiche.
In sostanza rappresenta, di norma, un ampio comprensorio avente elementi di omogeneità
morfologico-ambientale (fascia costiera, pianura interna, collina, montagna, alta montagna,
ecc.) e socio-economica (economia rurale a carattere estensivo o intensivo, area a bassa,
media o alta industrializzazione, area a basso, alto o medio interesse terziario-turistico, ecc.)
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La microzona
IL D.P.R. 138/98
E’ una porzione continua del territorio comunale, individuata catastalmente da uno o più fogli di
mappa, che presenta omogeneità nei caratteri di posizione, urbanistici, storico-ambientali, socio-
economici degli insediamenti, nonché nella dotazione dei servizi e delle infrastrutture urbane.
In ciascuna microzona le unità immobiliari sono uniformi per caratteristiche tipologiche, epoca di
costruzione e destinazione prevalenti.
Essa individua, ambiti territoriali di mercato omogeneo sul piano dei redditi e dei valori, ed in
particolare per l’incidenza su tali entità delle caratteristiche delle u.i.
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La microzona
IL D.P.R. 138/98
I comuni provvedono a delimitare nell’ambito del proprio territorio, le microzone,
in base ai criteri definiti nelle norme tecniche allegate al regolamento.
I comuni possono procedere ad una nuova delimitazione delle microzone, con
deliberazione del consiglio comunale, da comunicare al competente ufficio
provinciale dell’Agenzia del territorio.
La deliberazione ha effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo.
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L’Osservatorio del Mercato Immobiliare
dell’Agenzia del territorio (OMI)
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Finalità dell’OMI
OMI
L’Agenzia gestisce l’Osservatorio ai sensi del D.Lgs. n° 300/99
L’Osservatorio ha l’obiettivo di:
concorrere alla trasparenza del mercato immobiliare
fornire elementi informativi necessari alle attività dell’Agenzia nel campo estimale.
L’Osservatorio gestisce, per l’intero territorio nazionale, una banca dati :
delle quotazioni dei valori immobiliari
delle locazioni
Tale banca dati è consultabile, relativamente all’ultimo semestre rilevato, sul sito dell’Agenzia.
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La struttura dell’OMI
OMI
Il territorio di ogni comune è suddiviso in fasce, le quali individuano aree territoriali che rispecchiano
una collocazione urbanistica consolidata (centrale, semicentrale, periferica, rurale).
All’interno di ogni fascia sono definite più zone omogenee, descritte con l’indicazione dei quartieri e
delle vie principali.
La tipologia prevalente individuata nelle destinazioni (residenziale, terziario, commerciale,
produttiva), consente di caratterizzare, in ciascuna zona omogenea OMI, la specie immobiliare più
diffusa tra quelle presenti in banca dati.
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La struttura dell’OMI
OMI
In seguito all’articolazione del territorio comunale in microzone, si è proceduto alla
corrispondenza territoriale delle microzone catastali con le zone omogenee OMI,
precisando che le microzone possono contenere una o più zone OMI.
Nella banca dati dell’OMI risultano:
n° 26.290 zone omogenee
n° 16.037 microzone catastali
n° 9.531 zone OMI sono coincidenti con altrettante microzone catastali
le restanti microzone catastali contengono, mediamente, 2.5 zone OMI
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Indirizzi operativi per l’attuazione dellafinanziaria 2005
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Comma 335Revisione parziale classamento microzone
Articolo 1, comma 335, della legge 311 del 2004
Provvedimento Direttoriale di cui all’art. 1 comma 339e Linee guida approvate dalla Conferenza Stato-Città ed
autonomie locali
Migliorare il livello di perequazione degli attuali estimi catastali nell’ambito urbano, attraverso interventi revisionali del classamento in microzone “critiche” cioè in microzone i cui valori medi di mercato si discostano in modo “significativo” dai corrispondenti valori medi catastali
ScostamentScostamento medioo medio
++ΔΔ
- - ΔΔ
Microzone n1 2 n-1………… …………
FINALITA’ ANTI ELUSIVA, A DIFFERENZA DEI COMMI 336 - 340
Finalità
Il calcolo del Rc a livello comunale, cioè del valore medio del rapporto tra il Valore medio di mercato aggiornato di microzona (VMAm) ed il Valore medio catastale di microzona(VCm) per l’insieme delle microzone, presuppone la presenza di due o più microzone
I Comuni potenzialmente interessati da processi revisionali sono quelli caratterizzati
da un numero di microzone uguale o superiore a tre
L’individuazione delle microzone “anomale” rispetto all’insieme delle microzone, presuppone che detto insieme sia costituito da almeno tre microzone
Comuni potenzialmente interessati
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L’individuazione delle microzone critiche presuppone la definizione:
A.del rapporto tra i valori medi di mercato e i corrispondenti valori medi catastali per ciascuna microzona
B.dell’analogo rapporto a livello comunale
C.del valore di soglia dello scostamento tra il rapporto relativo alla specifica microzona e quello relativo all’intero Comune, oltre il quale il Comune medesimo è legittimato a richiedere all’Agenzia del Territorio la revisione parziale del classamento
=V Mm
V C m
RM
=∑ RM
n° Microz
RC
Δ ± k %
Presupposti
Valore medio di mercato aggiornato di microzona
A tal fine, vengono precisate le seguenti nozioni:
Valore medio catastale di microzona
Media dei rapporti tra VMAm e VC m relativi all’insieme delle microzone comunali
Rapporto tra VMAm e VC m di microzona
VMAm
VC m
RC
RM
Nozioni utilizzate
Zoom…
Zoom…
Zoom…
Ciascun Comune ha la facoltà di assumere per quale valore soglia uno scostamento più elevato di quello fissato dal provvedimento direttoriale (± 35%), per cui detto valore può assumere l’entità variabile:
Variazioni del valore di soglia
RM > (1 + K) * RC
La discrezionalità del Comune
RM < (1 - K) * RC
In cui:
(X C > 0 ; K > 0,35)K = 0,35 + X C
oppure
Potranno essere interessati dalle attività di revisione circa 1700 Comuni e 2000 delle 7500
microzone in cui gli stessi sono articolati
Impatto presumibile a livello nazionale
Comune
Microzona
Circa 1700 Comuni
Circa 2000 Microzone
Ambito Condizione
Quantità Numero
microzone ≥ 3
Soglia scostamento > 35%
L’impatto presumibile su Comuni e microzone
Microzone da non considerare
Esempio
A titolo esemplificativo si illustra una simulazione relativa ad un comune con cinque microzone
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MICROZONAVMAm
(1)VCm
(2)RM
(3=1/2)RC
SCOSTAMENTO (SC=RM-RC)
% DI
SCOSTAMENTO (|SC|/RC)
I 2.500 950 2,63
1,92
0,71 37%
II 2.000 1.000 2,00 0,08 4%
III 1.800 1.050 1,71 -0,21 11%
IV 1.500 900 1,67 -0,25 13%
V 1.200 750 1,60 -0,32 17%
Esempio
Dott. Ing. Fernando Imbroglini - Direttore Regionale per l'Emilia Romagna 43
1,92 1,92 1,92 1,92 1,92
0,71
-0,21 -0,25 -0,32
0,08
-0,10
0,20
0,50
0,80
1,10
1,40
1,70
2,00
2,30
I II III IV V
MICROZONA
VA
LO
RI
RC
SCOSTAMENTI
Esempio
1. Per l’anno 2005, entro cinque mesi dall’entrata in vigore del provvedimento del Direttore dell’Agenzia del territorio, quest’ultima predispone i dati e le elaborazioni per determinare i valori ed i rapporti di cui al criterio operativo
2. Una volta predisposti i dati e le elaborazioni, questi sono resi disponibili entro trenta giorni dalla data dell’eventuale richiesta del Comune
3. Le operazioni di revisione parziale del classamento sono richieste dai Comuni tramite motivata istanza da trasmettere ai competenti Uffici provinciali dell’Agenzia del territorio.
Attività propedeutiche di AdT e Comuni.. 1/2
4. Il Direttore dell’Agenzia del territorio emana, previa verifica dei presupposti delle richieste pervenute dai Comuni, entro il 31 maggio e il 30 novembre i provvedimenti di attivazione della revisione del classamento di cui all’articolo 1, comma 335, ultimo periodo, della legge 31 dicembre 2004, n. 311, relativi alle richieste pervenute rispettivamente entro il 15 aprile e il 15 ottobre di ciascun anno.
Attività propedeutiche di AdT e Comuni.. 2/2
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Primi indirizzi operativi 1/2
Attività revisionali all’interno delle microzone
Sono in corso di definizione procedure semiautomatiche mirate a supportare le attività di verifica e di classamento che saranno sviluppate dagli Uffici.
I criteri generali assunti alla base delle suddette procedure sono i seguenti:
Segmentazione geografica e tipologico-funzionale del patrimonio immobiliare all’interno della microzona analizzata;
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Individuazione degli scostamenti di ciascun segmento dal valore medio di microzona;
Scala delle priorità in relazione alla rilevanza degli
scostamenti riscontrati;
Interventi revisionali (semiautomatici), mirati alla
eliminazione delle in coerenze con il “contesto”
delle microzone limitrofe.
Primi indirizzi operativi 2/2
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Comma 336
Revisione classamento singole u.i.u.
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Modalita’ di interscambio 1/2 Agenzia del Territorio rende disponibile una procedura
per la creazione di un DB informatico
I Comuni inseriscono nel DB i dati relativi a Identificativo u.i.u. o particella terreni Dati di toponomastica Generalità e domicilio destinatari della richiesta Data e protocollo della richiesta inoltrata Data di avvenuta notifica Sintesi dei dati accertati come incoerenti Data cui riferire la violazione degli adempimenti
catastali
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I Comuni inviano i dati agli Uffici Provinciali con cadenza mensile.
Gli UP dell’Agenzia del Territorio restituiscono ai Comuni il DB integrato con i dati relativi a:
Nuovi dati di censimento attribuiti Data di inserimento in atti del nuovo accertamento Data di avvenuta notifica dei nuovi accertamenti
Modalita’ di interscambio 2/2
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Il processo revisionale per microzone comporta:
per l’Agenzia, un impegno progettuale ed operativo rilevante per risorse umane e finanziarie;
per i Comuni, una attenta valutazione del rapporto costi/benefici soprattutto sul piano finanziario e politico.
Appare pertanto fortemente opportuno che:
i Comuni avviino con carattere di priorità le attività di cui al comma 336; in modo da favorire anche l’eventuale riduzione del numero delle microzone “critiche”;
gli Uffici provinciali accelerino le attività propedeutiche (ad es: collegamento NCT-CF), soprattutto al fine di favorire l’adozione di metodiche semiautomatiche.
Punti di attenzione sui commi 335 e 336 - 1/3
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La rivisitazione dei classamenti per
microzona, promossa dai Comuni in base alle
proprie valutazioni ed aspettative, deve tener
conto dell’impatto sul contesto dell’esistente
sistema estimativo, soprattutto delle
condizioni “al contorno” con le altre
microzone non interessate dall’intervento.
Punti di attenzione sui commi 335 e 336 - 2/3
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L’organizzazione delle strutture e delle risorse deve poter far fronte ad un processo non pianificabile a priori, da sviluppare comunque con il pieno e responsabile supporto delle categorie professionali.
Le modalità di interscambio previste costituiscono un modo di dialogo standardizzato con i Comuni; ma è indispensabile che le stesse siano supportate da un efficace rapporto collaborativo.
Il processo di rivisitazione dei classamenti, conseguito nell’ottica di un recupero di equità impositiva, deve costituire anche presupposto per il recupero della qualità delle informazioni gestite e prerequisito per l’impianto di un nuovo sistema estimativo catastale.
Punti di attenzione sui commi 335 e 336 - 3/3
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Comma 340Calcolo superfici ai fini
TARSU
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Il ruolo dei comuni …
Facolta’ di avviare la procedura di controllo sulle dichiarazioni in essere.
Incrocio dei dati superfici catastali con quelle derivanti dalle dichiarazioni TARSU
Sollecitazione agli intestatari catastali per la presentazione delle planimetrie all’Agenzia, se non presenti in archivi catastali
Gestione del contenzioso in commissione tributaria, per rettifiche d’ufficio ed accertamenti effettuati.
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… e il ruolo dell’Agenzia
Offrire sostegno al comune per il contenzioso, soprattutto per correggere eventuali errori contenuti nei dati metrici e di superficie messi a disposizione dall’Agenzia medesima.
Mettere a disposizione superfici + dati metrici u.i.u., + informazioni per abbinare unita’ immobiliare a quella dichiarata fini tarsu e quindi:
L’IDENTIFICATIVO CATASTALE
L’INDIRIZZO
GLI INTESTATARI CATASTALI
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Per la qualitá della banca dati
Obiettivo implicito, d’interesse sia di Comuni che di Agenzia: migliorare qualitá e completezza della banca dati del catasto attraverso:
recupero planimetrie mancanti
processo virtuoso di interscambio di informazioni tra Agenzia del territorio e comuni per l’allineamento dei dati catastali e comunali
Il recupero planimetrie mancanti dipenderà dalla capacitá del Comune di richiedere l’adempimento necessario agli intestari catastali.
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Comma 374
Presentazione telematica
degli atti di aggiornamento catastali
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Il quadro normativo: comma 374
Il Direttore dell’Agenzia del territorio definisce: modello unico informatico di aggiornamento
degli atti catastali e modalità trasmissione progressiva attivazione del servizio modalità conservazione documenti originali
cartacei che non saranno più presentati all’ufficio provinciale.
Il documento informatico sarà sottoscritto con la firma elettronica avanzata rilasciata dall’Agenzia del territorio.
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Fasi del processo
Abilitazione al servizioAbilitazione al servizio
Costituzione del depositoCostituzione del deposito
Invio del documentoInvio del documento
Accettazione del documentoAccettazione del documento
Controllo e registrazioneControllo e registrazione
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I nuovi servizi telematici: piano attivazione
Marzo: inizio sperimentazione Docfa in 6 province
Aprile: nuovi modelli Pregeo in 3 province
Giugno: inizio speriment.ne estratto di mappa telem.
Settembre: inizio speriment.ne Pregeo telematico
Settembre: rilascio nuova procedura Docfa
Ottobre: avvio piano estensione Docfa telematico
Gennaio 2006: avvio piano estensione Pregeo telem.
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La gestione dei rapporti con i Comuni.
Implicazioni organizzative
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La gestione dei rapporti con i Comuni: Modalità tecnico – operative di interscambio non esauriscono la
problematica “rapporto con i Comuni”.
Questa deve poggiare su tessuto relazionale cooperativo tra Agenzia e Comune.
Revisione parziale classamenti è .. “materia sensibile”: dovremo evitare che sull’Agenzia e sui Comuni si scarichino tensioni, per limiti nella cura dei rapporti con l’esterno.
Finanziaria 2005 offre all’Agenzia ed ai Comuni una grande occasione per agire in sinergia
La gestione del rapporto, quindi, richiede l’adozione di un approccio idoneo e di un presidio organizzato di questo aspetto.
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Impegni dell’Agenzia
diffondere e focalizzare le incombenze della finanziaria
2005 su tutto il territorio (Incontri a livello centrale,
regionale e provinciale con tutto il personale dipendente)
individuare di concerto con i Comuni i possibili problemi che potranno presentarsi e concordare le azioni appropriate.
rapportarsi con le forme associative dei Comuni (Anci, Consorzi, Comunità Montane, ecc.).
acquisire al più presto notizie sugli orientamenti dei Comuni, utili a prevedere il carico di lavoro indotto.
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Implicazioni organizzative dell’Agenzia
Comma 336 comporterà un incremento quantitativo di flussi già noti, da trattarsi con le procedure consolidate, migliorando le modalità di impiego del Personale.
In particolare, dovranno definirsi precise responsabilità e modalità di gestione dello scadenziario delle richieste comunicate dai Comuni.
A livello centrale è già attivo il necessario sistema di monitoraggio dell’incremento dei flussi e del loro smaltimento.
Le nuove modalità telematiche, più avanti nel tempo, agevoleranno la gestione dei flussi, anche in termini di cooperazione (telelavoro) tra uffici.
FINE
dalle Amministrazioni Comunali,
ovvero in carenza di determinazione dei Comuni, dagli Uffici provinciali dell’Agenzia del territorio, nel processo di definizione delle microzone comunali.
Valore medio di mercato di microzona
E’ il valore individuato ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138:
VMm
Valore medio di mercato
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Valore medio di mercato aggiornato di microzona
Il VMAm è il valore individuato ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138, aggiornato utilizzando i valori dell’O.M.I.. riferiti al II semestre 2004, e relativi alla zona ovvero alle zone territoriali corrispondenti alla microzona esaminata• Primo caso (1 microzona = 1 zona territoriale OMI), il VMAm è definito dal
valore centrale dell’intervallo dei valori indicati nell’Osservatorio, con riferimento alla tipologia immobiliare omogenea a quella del valore medio di mercato individuato ai sensi del citato regolamento
• Secondo caso (1 microzona = 2 o più zone territoriali OMI), il VMAm è definito dalla
media dei relativi valori centrali
VMAm
Valore medio di mercato aggiornato
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• la sommatoria dei valori costituenti la base imponibile dell’imposta comunale sugli immobili relativi alle unità immobiliari ubicate nella microzona e omogenee, per destinazione e categoria catastale, a quelle di riferimento per il VMm ( valore medio di mercato),
• e la superficie complessiva delle medesime unità immobiliari, ricavata direttamente dalla banca dati catastale o indirettamente attraverso il vano medio;
Valore medio catastale di microzona
Σ Valore imponibile ICI
Σ Sup
Σ V ICI
Σ Sup
=VCm
Il VCm, cioè il valore unitario per metro quadrato di superficie, è eguale al rapporto tra :
=Σ V ICI
Σ Sup
VC m
Valore medio catastale
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RM rappresenta il rapporto tra il valore medio di mercato aggiornato e il valore medio catastale ai fini dell’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili, per ciascuna microzona
Rapporto tra VMAm e VC m di microzona
V C m
Valore medio di mercato aggiornato
Valore medio catastale=
V M Am=RM
RM
Rapporti tra i valori
RC rappresenta la media dei rapporti tra VMAm e VC m delle microzone comunali interessate
=RCΣ
numero microzone
V M Am / V C m
Media dei rapporto tra VMAm e VC m per il ComuneRC
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Media dei rapporto tra VMAm e VC m per il Comune
RC rappresenta la media dei rapporti tra VMAm e VC m delle microzone comunali interessate
=RC
Σ
numero microzone
V M Am / V C m
RC
Media dei rapporti di valore
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le microzone afferenti a porzioni di territorio comunale prive di possibili valorizzazioni di fabbricati, con riferimento ai dati presenti nell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del territorio
le microzone caratterizzate dalla prevalenza di unità immobiliari non ordinarie per destinazione e tipologia catastale
Le linee guida precisano che non debbono essere prese in considerazione per il calcolo del rapporto RC:
Microzone da non considerare
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