Crisi, austerità e finanza
SCENARIO DI CRISI: Nel 2013 rispetto al 2007 * il PIL è inferiore del 9%, *l’occupazione di 1,5 milioni di persone, *la produzione industriale del 24%, *i consumi delle famiglie dell’7-8%, *gli investimenti del 26%... etc.
La bilancia di parte corrente è in surplus (debito estero al 24% del PIL). L’indebitamento netto è al 3%, quello strutturale allo 0,5%. La pressione fiscale è al 44% (53% quella effettiva), la spesa al 51%
Fonte: Bortolotti, 2013, p. 22.
• Indice di Gini: il valore 100 corrisponde alla situazione dove una persona percepisce tutto il reddito del paese mentre tutti gli altri hanno un reddito nullo, il valore 0 alla totale uguaglianza.
• il valore nominale dei contratti derivati a livello mondiale alla fine del 2007 (anno cruciale) era stata stimata in oltre 600 trilioni di dollari, pari a 11 volte il PIL dell’intero pianeta (10 anni prima tale valore non superava i 75 trilioni di dollari)
• Circa il 99% dell’uso derivati è per operazioni speculative, e non di copertura
In UE tra il 2008 e il 2011 gli aiuti di stato per coprire i buchi generati dalla crisi finanziaria ed evitare il fallimento delle banche sono stati pari a
4500 mld. (37% di PIL) + moral hazard (Prof. Baglioni tavola rotonda SSEF dicembre 2013).
Sono i soldi che la collettività ha pagato per ripianare i debiti della speculazione finanziaria.
UN PO’ DI CONFRONTI INTERNAZIONALI….
UN PO’ DI CONFRONTI INTERNAZIONALI….
Growth rates of per capita GDP
1951-
1972
1973-1982
1983-1992
1993-2002
2003-2008
2009-2011
2012
United States
2,4 1,3 2,4 2,0 2,4 0,5 2,2
Italy 4,6 2,8 2,3 1,4 0,9 -0,1 -2,4
France 4,0 2,1 1,7 1,5 1,6 O,2 0,0
Germany 5,1 2,0 1,8 1,1 1,6 0,7 0,7
United Kingdom
2,3 1,4 2,2 2,3 2,6 -0,8 0,2
17
Labour cost per hour in the business economy (2010). Euro
18
Taxes on the average worker as a percentage of labour cost
19
A quotation from a recent article in The New York Times
February 23, 2012
America is Europe by David Brooks• We Americans cherish our myths. Another myth is that the
government is smaller here than in Europe.• The U.S. does not have a significantly smaller welfare state than the
European nations. We’ re just better at hiding it. The Europeans provide welfare provisions through direct government payments. We do it through the back door via tax breaks.
• For example, in Europe, governments offer health care directly. In the U.S., we give employers a gigantic tax exemption to do the same thing. European governments offer public childcare. In the U.S., we have child tax credits.
• You might say that a tax break isn’t the same as a spending program. You would be wrong.
20
SPESE PER RICERCA E SVILUPPODati Eurostat (26 ottobre 2011)
• Finlandia (3,96%)• Svezia (3,62%)• Danimarca (3,02%)• Germania (2,82%) • Austria (2,75%)• Francia (2,21%)• Regno Unito (1,87%)• Spagna (1,38%) • Italia 1,27%
• nel 2009, la quota di PIL investita in R&D nell’UE a 27 è stata pari al 2,01%
• Strategia UE 2020: migliorare le condizioni per la ricerca e lo sviluppo, per portare al 3% del PIL la spesa per investimenti pubblici e privati in R&D
ISTRUZIONE Dati Eurostat (20 ottobre 2011)
tasso di dispersione scolastica dei giovani tra 18 e 24 anni (2010)
(14,1% nell’UE-27)• 11,9% in Germania• 12,8% in Francia, • 14,9% in U.K., • 18,8% in Italia, • 28,4% in Spagna;
quota di persone fra i 30 e i 34 anni con istruzione terziaria
(33,6% nell’UE a-27)
• 43,5% in Francia,• 43% in Regno Unito• 29,8% in Germania • 19,8% in Italia
Spesa per la Protezione Sociale (lorda) in PPP pro capite, 2010
Nota: Nei dati italiani è incluso il TFR (circa 1,7% del Pil) 23
From gross public and private social spending to total net
spending, 2007France Germany Italy Sweden United
KingdomUnited States
Gross public social expenditure
32,8 28,4 28,8 32,1 23,3 17,4
Gross private social expenditure
3,4 3,2 2,5 3,4 6,6 11,2
-(Taxes and social contributions) +(Tax breaks)
3,5 3,2 4,7 7,7 3,0 0,9
Net total social expenditure
32,7 28,4 26,4 27,8 26,9 27,524
Età di pensionamento media nel 2009
Totale Uomini
Francia 60 60,3
Germania 62,2 62,6
Italia 60,1 60,8
Svezia 64,3 64,7
Danimarca 62,3 63,2
Regno Unito 63 64,1
Fonte: Eurostat 25
Le prospettive del sistema pensionistico
• La popolazione nel 2060 dovrebbe essere pari a 64,9 milioni contro i 60,5 milioni del 2010• La quota di popolazione anziana (>65) dovrebbe salire dal 20% del 2010 al 30% del 2040 per poi stabilizzarsi
26
Saldi Finanziari dei Maggiori Paesi (2011, % Pil) Fonte: Mauro et al. (2013)
ITALIA FRANCIA GERMANIA
UK USA
Debito pubblico lordo
126 90 83 89 107
Debito pubblico netto
103 84 58 84 84
Saldo primario
2,6 -2,2 1,4 -5,6 -6,5
Debito lordo famiglie
51 67 64 99 86
Debito pubblico detenuto all’estero
46 58 51 28 32
27
Fig.4: Spesa Complessiva 2007-2010 (% Pil) Fonte: OECD
28
Spesa Complessiva al netto degli interessi 2007 - 2010 (% PIL)
29
Altre anomalie italiane• Una classe dirigente (nel pubblico
come nel privato) particolarmente “anziana”
• il tasso di occupazione femminile
• la longevità degli italiani (dato positivo) e la percentuale di popolazione inattiva (dato negativo conseguente ma non necessario) con un trend previsto in continuo peggioramento (e l’Italia è già fanalino di coda in Europa)
Finanze pubbliche..
Fonte: Eurostat
Rapporto deficit/Pil per area (medie non ponderate)
-16,0
-14,0
-12,0
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Nord PIIGS Est
Rapporto debito/Pil per area (medie non ponderate)
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
110,0
120,0
130,0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Nord PIIGS Est
Il moltiplicatore della spesa autonoma
Y = C + I + G + (X- M)
Y = domanda aggregata = PIL
C = consumi privati (famiglie e imprese) = c(Y-tY) cioè funzione del reddito disponibile
con t = pressione fiscale e
c = propensione al consumo
I = spesa per investimenti
G = spesa pubblica
X – Y = export – import (li trascuriamo)
Moltiplicatore : m = _____1______
(nel breve periodo) 1 – c (1 - t)
c = propensione marginale al consumo
c e t sono compresi tra 0 e 1
Per semplicità: m = 1/(1-c’) Con 0 < c’ < 1 1 < m < 1 1 < m < 1
1-0 1-1 1 0
1 < m < ∞
Quindi: se aumentiamo di 1€ la spesa pubblica il PIL aumenta di
PIU’ DI 1€. E, purtroppo, viceversa.
E’ per questo che l’austerità ci ammazza:
se B/Y è il rapporto debito/Pil diminuendo B di 1, Y diminuisce di più di 1 e il rapporto, normalmente, cresce anziché diminuire B – 1 > B
Y – mY Y
Disciplina fiscale: il Trattato fonte Giarda-Ambrosanio
37
Trattato di Maastricht : sorveglianza e coordinamento delle politiche di bilancio degli Stati membri della UEValori di riferimento:•3% del PIL per il deficit•60% del PIL per il debito
divieto di finanziamento monetario dei deficit da parte del sistema europeo banche centrali; clausola di no-bail-out: uno stato membro non può accollarsi le obbligazioni finanziarie di un altro Stato membro; procedura per i disavanzi eccessivi (PDE)
Il Fiscal Compact (fonte Giarda-Ambrosanio)
38
2 regole per i Paesi firmatari
Prima regola:
•Il conto della PA deve essere in pareggio o in avanzo: la regola è rispettata se l’indebitamento netto strutturale è pari (o converge velocemente) all’OMT del paese come definito dal PSC, con un limite inferiore di -0,5% (-1% per paesi con debito/PIL inferiore al 60%)
•In caso di deviazioni, anche per circostanze eccezionali, sono obbligatori meccanismi automatici di correzione
Il Fiscal Compact fonte Giarda-Ambrosanio
39
•La regola del pareggio deve essere inserita nella normativa nazionale, preferibilmente a livello costituzionale
•Organismi indipendenti nazionali devono monitorare il rispetto della regola
Il Fiscal Compact fonte Giarda-Ambrosanio
40
Seconda regola:
•Se il rapporto debito/PIL è superiore al 60%, l’eccedenza del rapporto rispetto alla soglia del 60% deve essere ridotta in media di un ventesimo all’anno, come previsto dai regolamenti UE
•Il Fiscal Compact ribadisce quanto già disposto dal Six-Pack
Il reddito….
• Fo
Tasso di crescita del Pil reale per area (medie non ponderate)
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Nord PIIGS Est
Fonte: Eurostat
Meccanismo Europeo di Stabilità(ESM) Il nuovo “fondo salva stati” è una
organizzazione intergovernativa volta a "mobilizzare risorse finanziarie e fornire un sostegno alla stabilità, secondo condizioni
rigorose commisurate allo strumento di assistenza finanziaria scelto, a beneficio dei
membri dell'Esm che già si trovino o rischino di trovarsi in gravi problemi finanziari, se
indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso e quella dei suoi Stati membri" (art.3 trattato istitutivo)
l'Esm ha una disponibilità di 700 miliardi di euro garantiti dagli stessi Stati della zona euro con una quota calcolata in base al proprio pil. I maggiori "azionisti“ sono:
• Germania (190 miliardi di euro)
• Francia (142,7 miliardi di euro)
• Italia (125 miliardi di euro)
• Spagna (83 miliardi di euro)
• Gli altri 13 paesi dell'area euro hanno quote inferiori ai 40 miliardi di euro.
• Per fornire quote così ingenti (un impegno irrevocabile e incondizionato, come descritto nell'art. 8) i paesi dovranno per forza di cose chiedere a prestito (ovvero aumentare il proprio debito) e sarà per alcuni paesi impossibile, data soprattutto la congiuntura economica, rispettare gli impegni che la stessa zona euro si è presa attraverso il Fiscal Compact di riduzione del deficit e del debito pubblico.
Art. 32: "i beni, le disponibilità e le proprietà dell'Esm, ovunque si trovino e da chiunque siano
detenute, godono dell'immunità da ogni forma di giurisdizione" e quest'ultime "ovunque si trovino e da chiunque siano detenute, non possono essere
oggetto di perquisizione, sequestro, confisca, esproprio e di qualsiasi altra forma di sequestro o
pignoramento derivanti da azioni esecutive, giudiziarie, amministrative o normative“
e "tutti i beni, le disponibilità e le proprietà dell'Esm sono esenti da restrizioni, regolamentazioni,
controlli e moratorie di ogni genere"
art. 35: Anche il personale dell'Esm gode "dell'immunità di giurisdizione per gli atti da
loro compiuti nell'esercizio ufficiale delle loro funzioni e godono dell'inviolabilità per tutti gli
atti scritti e documenti ufficiali redatti“ ''I membri o gli ex membri del Consiglio dei
Governatori e del Consiglio di Amministrazione, il personale che lavora, o ha lavorato o ha rapporti con il Mes, sono
“tenuti, anche dopo la cessazione delle loro funzioni, a non divulgare informazioni che per
loro natura sono protette dal segreto professionale''.
• L'art 35 conferisce inoltre l'immunita' di giurisdizione del personale per gli atti da loro compiuti nell'esercizio ufficiale delle loro funzioni e dell'inviolabilita' per tutti gli atti scritti e i documenti ufficiali redatti. Qualsiasi questione inerente all'interpretazione o alle disposizioni di applicazione delle norme del trattato e' sottoposta alla decisione degli stessi organi dell'ente
Cosa ne pensano i cittadini europei….
Da slide prof. Bourdignon
La percezione dell’UE dei cittadini europei
Il livello di fiducia nelle istituzioni Europee e nazionali
La fiducia nell’euro
La percezione della situazione economica nella media europea
E nei diversi paesi
Possibilità da valutare- Riforma istituzione europee e maggiore potere al
Parlamento Europeo, rappresentativo- Euro moneta vera e BCE prestatore di ultima
istanza- Eurobond, ma, meglio, nazionalizzazione delle
banche. Nomine per concorso. - (o, in alternativa, uscita dall’euro, euro 2
velocità/area mediterranea, ecc.)
- TTF (Tobin Tax) ma, meglio, abolizione dei derivati
Top Related