Corso teorico pratico sulla legittimit delluso della forza
nella difesa di se stessi e degli altri Sifu Roberto PasqualinoAvv.
Saverio Girgenti
Slide 2
IL DIRITTO PENALE Il diritto penale quel complesso di norme
giuridiche con cui lo Stato, mediante la minaccia di una sanzione
(Pena), proibisce determinati comportamenti umani, considerati
contrari ai fini che esso persegue (Reati). I principi fondamentali
dai quali il diritto penale retto, sono: 1. Il principio di legalit
(nullum crimen, nulla poena sine lege): esprime il divieto di
punire qualsiasi fatto che, al momento in cui stato commesso, non
sia espressamente previsto dalla legge come reato. Esso si articola
nei tre sottostanti principi interdipendenti: a) La riserva di
legge: secondo tale principio, un determinato fatto non pu essere
punito se non esiste una legge che lo consideri reato.
Slide 3
b) La tassativit: comporta per il legislatore il dovere di
procedere, al momento della creazione della norma penale, ad una
chiara e precisa determinazione del fatto punibile, affinch risulti
inequivocabilmente e tassativamente stabilito ci che rientra nella
sfera del penalmente illecito e, conseguentemente, ci che lecito.
c) Lirretroattivit: comporta la inapplicabilit della legge penale a
fatti commessi prima della sua entrata in vigore. 2. principio di
materialit (cogitationis poenam nemo patitur); 3. principio di
offensivit (nullum crimen sine iniuria); 4. principio di personalit
della responsabilit penale
Slide 4
PRINCIPIO DI TERRITORIALITA Art.3, comma I C.p. La Legge Penale
italiana obbliga tutti coloro che, cittadini o stranieri, si
trovino nel territorio dello Stato; Art.6, comma II C.p. chiunque
commette un reato nel territorio dello Stato punito secondo la
Legge italiana
Slide 5
PRINCIPIO DI TERRITORIALITA Ai sensi del comma 2 dellart.4 c.p.
territorio dello Stato: a) Il territorio della Repubblica Per
territorio si intende - la terraferma, nei limiti dai confini
politici; - il mare territoriale (o costiero), che comprende la
zona di mare dellestensione di 12 miglia marine lungo le coste
continentali ed insulari - lo spazio Aereo sovrastante il
territorio ed il mare territoriale - il sttosuolo, fin dove luomo
pu ricavare utilit.
Slide 6
PRINCIPIO DI TERRITORIALITA Ai sensi del comma 2 dellart.4 c.p.
territorio dello Stato: b) Le navi e gli aeromobili italiani,
dovunqie si trovino, salvo che siano soggetti, secondo il diritto
internazionale, a una legge straniera - le navi mercantili private
sono soggette alla legge nazionale fin quando si trovino in acque
internazionali o nazionali italiane - le navi militari sono sempre
da considerarsi quale territorio dello Stato indipendentemente da
dove si trovino.
Slide 7
Definizione, soggetti e oggetto del reato Reato: quel
comportamento umano volontario (azione od omissione), che il
legislatore ritiene contrario ai fini dello Stato ed al quale
ricollega, come conseguenza, lapplicazione di una sanzione penale.
Autore o soggetto attivo del reato colui che pone in essere il
comportamento vietato dalla norma incriminatrice. In relazione al
soggetto, distinguiamo: -reati comuni: posti in essere da qualunque
soggetto, indipendentemente da particolari caratteristiche
soggettive; - reati propri: posti in essere solo da soggetti che
rivestono determinate Qualifiche. Il soggetto passivo del reato il
titolare del bene o dellinteresse che la norma giuridica tutela e
che pertanto leso dal comportamento umano costituente reato.
Slide 8
Oggetto giuridico del reato il bene o linteresse protetto dalla
norma penale Il danno penale prodotto dal reato consiste nelloffesa
del bene giuridico tutelato, cio nellevento antigiuridico I reati
si distinguono in : -reati di danno e reati di pericolo e in due
grandi categorie: delitti e contravvenzioni.
Slide 9
RESPONSABILITA PENALE - La responsabilit penale consiste nel
commettere un fatto previsto dalla Legge come reato, provocando la
reazione dellordinamento giuridico sovraordinato e, di conseguenza,
lirrogazione di una pena. - La responsabilit penale soggetta ad una
graduazione direttamente proporzionale allelemento psicologico del
reato.
Slide 10
RESPONSABILITA CIVILE EXTRACONTRATTUALE Ai sensi dellart.2043
c.c. Chiunque, dolosamente o colposamente, cagioni altrui un danno
ingiusto tenuto a risarcirlo. Nel diritto civile il risarcimento ha
sempre la forma del ristoro economico: pagamento di una somma di
denaro.
Slide 11
Struttura del Reato Nellanalisi del reato, ci riferiremo alla
concezione analitica, optando per la teoria bipartita del reato. La
concezione analitica ha dato luogo, a due teorie: a) Teoria della
tripartizione Il reato si compone di tre elementi: 1) il fatto
tipico, inteso come fatto materiale comprensivo dei soli requisiti
oggettivi; 2) lantigiuridicit obiettiva, tesa allanalisi
dellassenza o meno di cause di giustificazione; 3) la colpevolezza,
intesa nelle sue due forme del dolo e della colpa.
Slide 12
Struttura del Reato b) Teoria della bipartizione. Il reato si
compone di due elementi: 1) lelemento oggettivo, cio il fatto
materiale in tutti i suoi elementi costitutivi; 2) lelemento
soggettivo, cio il diverso atteggiarsi della volont nelle forme del
dolo e della colpa.
Slide 13
Struttura della figura di reato AZIONE DEL RESPONSABILE
CONDOTTA PREVISTA DALLART 43c.p. REALIZZAZIONE DI UN DANNO NESSO
CAUSALE
Slide 14
Lelemento psicologico del reato Il reato colposo o contro
lintenzione se si realizza a causa di imprudenza, negligenza,
imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, norme, regolamenti,
ordini o discipline.
Slide 15
La Responsabilit (Art.43c.p.) DILIGENZA: AGIRE CON ATTENZIONE,
SOLLECITUDINE E ACCURATEZZA.
Slide 16
La Responsabilit (Art.43c.p.) PRUDENZA: AGIRE CON CAUTELA
ATTUANDO TUTTE LE MISURE ATTUALMENTE DISPONIBILI PER NON CAUSARE
DANNO
Slide 17
La Responsabilit (Art.43c.p.) PERIZIA AGIRE ATTENENDOSI ALLE
CONOSCENZE TECNICHE ORDINARIE
Slide 18
RESPONSABILITA OGGETTIVA RESPONSABILITA PER UN ACCADIMENTO
CAUSATO DA UNA AZIONE CHE PRESCINDE DALLA CONDOTTA COLPOSA
Slide 19
IL DOLO Secondo lart.43 c.p.: Il delitto doloso o secondo
l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che il
risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere
l'esistenza del delitto, dall'agente preveduto e voluto come
conseguenza della propria azione od omissione. Il dolo quindi il
convincimento, la volont di causare levento voluto.
Slide 20
Il DOLO La volont di cagionare levento tipico delle fattispecie
di reato pi gravi, quelle punite con una maggiore severit. Il
massimo grado di volizione e, quindi, del dolo la premeditazione.
Essa si configura quando un soggetto, non solo ha voluto levento,
ma lo ha addirittura pianificato, preparando i mezzi necessari a
realizzarlo. Un esempio tipico tendere un agguato a qualcuno con lo
scopo di ucciderlo.
Slide 21
PRETERNINTEZIONE Secondo lArt.43 III comma c.p.:
preterintenzionale, o oltre, quando allazione od omissione deriva
da un evento dannoso pi grave di quello voluto dallagente. Un
esempio tipico lomicidio preterintenzionale che si configura quando
lagente voleva percuotere o ferire il soggetto offeso causandone,
invece la morte.
Slide 22
ANTIGIURIDICITA Per la corretta configurazione ed esistenza del
reato , inoltre, richiesto il requisito dellantigiuridicit, inteso
come il contrasto esistente tra il fatto e lintero ordinamento
giuridico. Secondo tale requisito, ogni reato deve intendersi come
unoffesa allintero sistema sociale dello stato e, pertanto, deve
essere perseguito e punito.
Slide 23
ANTIGIURIDICITA Pur sussistendo tutti gli elementi del reato
fin qui analizzati, nel caso in cui, dovesse venire a mancare il
requisito dellantigiurdicit, il fatto, per quanto apparentemente
contrario alla norma, non pu e non deve essere considerato reato,
in quanto non contrario allordinamento giuridico.
Slide 24
CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE Lordinamento penale italiano conosce
talune circostanze in presenza delle quali un fatto, che di regola
costituisce un reato non considerato pi tale in quanto autorizzato
dalla Legge. Esse sono: - Lesercizio di un dovere o ladempimento di
un dovere; - Difesa Legittima; - Uso Legittimo delle Armi; - Stato
di necessit.
Slide 25
LESERCIZIO DEL DIRITTO Secondo lArt.51 c.p. Lesercizio di un
diritto o ladempimento di un dovere imposto a una norma giuridica o
da un ordine legittimo della pubblica autorit, esclude la
punibilit. Il fondamento di tale causa di giustificazione nel
principio di non contraddizione: se ad un soggetto viene
riconosciuta la possibilit di agire in un certo modo dalla Legge,
evidente che la sua condotta, nei limiti in cui consentita, non pu
costituire un fatto illecito.
Slide 26
ADEMPIMENTO DI UN DOVERE E disciplinato anchesso dallart.51
c.p. e stabilisce che: se un fatto costituente reato commesso per
ordine dellAutorit, del reato risponde sempre il pubblico ufficiale
che ha dato lordine. Questa causa di giustificazione necessita dei
seguenti requisiti essenziali per venire ad esistenza: 1- Una norma
di Legge che statuisca il diritto od il dovere; 2- Un rapporto di
subordinazione nei confronti dellAutorit che impartisce lordine di
mettere in atto il comportamento considerato come reato.
Slide 27
DUE ESEMPI PRATICI ESERCIZIO DI UN DIRITTO: il proprietario di
un immobile pu collocare sulla recinzione di esso del filo spinato,
o dei cocci di vetro rotti (offendicula) per difendere il proprio
bene. Il diritto protetto quello di propriet, riconosciuto dal
codice civile, tuttavia esiste un limite a questo esercizio: il
proprietario non pu predisporre sistemi atti ad offendere sia gli
aggressori che i non aggressori. Il filo spinato, per esempio,
risulta offensivo solo con chi tenti di scavalcare il recinto
violando la propriet altrui. Diverso, ed illegittimo, il caso in
cui venga predisposta unarma da fuoco automatica che spari a
chiunque tenti, solamente, di avvicinarsi alla recinzione.
Slide 28
DUE ESEMPI PRATICI ADEMPIMENTO DEL DOVERE: E il caso del
soldato che obbedisce agli ordini del proprio superiore. Occorre,
tuttavia che lordine sia legittimo, poich emanato da un superiore
che abbia il potere di emanarlo e diretto ad un sottoposto che
abbia il potere di eseguirlo, oltre che conforme alle procedure
atte ad emanarlo. Qualora lordine sia palesemente insensato ed il
sottoposto non abbia alcuna forma di sindacato, egli dovr
eseguirlo. Si tenga presente che lazione delittuosa cadr sempre in
capo a chi ha dato lordine.
Slide 29
LA LEGITTIMA DIFESA Art.52 c.p. Non punibile chi ha commesso il
fatto per esservi stato costretto dalla necessit di difendere un
diritto proprio od altrui con il pericolo attuale di unoffesa
ingiusta, sempre che la diesa sia proporzionata alloffesa. La
legittima difesa la pi antica delle cause di giustificazione
risalente, addirittura, allepoca romana, identificata con il
brocardo latino vim vi repellere, tradotto come: respingere la
violenza con la forza. Essa si basa sul principio dellinteresse
prevalente: nel conflitto fra linteresse dellaggredito (che si
difende) e quello dellaggressore (che attacca) lordinamento
giuridico tutela il primo, quello dellaggredito.
Slide 30
LA LEGGITTIMA DIFESA: ELEMENTI Gli elementi essenziali della
Legittima difesa sono: - laggressione; - la reazione;
Slide 31
LA LEGITTIMA DIFESA: ELEMENTI LAGGRESSIONE Oggetto delloffesa
deve essere un diritto, ivi compresi gli interessi tutelati
giuridicamente: non solo diritti personali (vita incolumit), ma
anche patrimoniali (propriet) e patrimoniali (propriet). Legittima
anche la difesa di un diritto altrui (soccorso difensivo). Di
precisa che, in questo caso, in caso di aggressione in corso a
carico di un terzo che esponga a pericolo anche colui che
interviene in aiuto, questultimo NON E tenuto ad intervenire,
qualora intervenga e commetta un reato, esso sar scriminato per
legittima difesa. Tuttavia, qualora laggressione si sia consumata
ed il terzo necessiti di aiuto, viger un obbligo di soccorso
sanzionabile ex art.593 c.p. (omissione di soccorso).
Slide 32
LA LEGITTIMA DIFESA: ELEMENTI LAGGRESSIONE Loffesa deve essere
ingiusta, cio non autorizzata da nessuna norma dellordinamento.
Loffesa riscontrabile anche quando sia cagionata da essere umani o
da cose, pertanto la difesa sar indirizzabile tanto verso lanimale
e la cosa, quanto nei confronti del titolare dellobbligo di
vigilanza su di essi. Quanto alla modalit delloffesa, il codice si
limita a parlare di offesa senza precisare che si tratti di offesa
violenta, pertanto la difesa sar legittima anche contro le offese
non violente.
Slide 33
LA LEGITTIMA DIFESA: ELEMENTI LAGGRESSIONE Il pericolo deve
essere attuale. Per pericolo deve intendersi la probabilit di un
danno. Attuale sia il pericolo incombente, cio quello che
scaturisce da una situazione che, se non interrotta sfocerebbe
nella lesione di un diritto, sia il pericolo perdurante (vedi
rapimento) La reazione ad un pericolo futuro non tollerata, dato
che laggredito potrebbe invocare laiuto delle Forze di Pubblica
Sicurezza, mentre la difesa da un pericolo passato costituirebbe
una ritorsione oppure una vendetta.
Slide 34
LA LEGITTIMA DIFESA:ELEMENTI LAGGRESSIONE Il pericolo non deve
essere stato determinato volontariamente dallagente. La
Giurisprudenza ha affermato il principio secondo cui lesimente in
esame non sia applicabile tutte quelle volte in cui taluno si sia
messo volontariamente nella situazione di pericolo conoscendo il
rischio cui andava incontro. Ne discende che in caso di rissa la
legittima difesa non sia applicabile. Tuttavia lesimente in
questione potr essere invocata quando il pericolo, effettivamente
corso, sia pi grave rispetto quello che si era preventivato.
Slide 35
LA LEGGITIMA DIFESA: ELEMENTI LA REAZIONE La reazione consta di
tre elementi: A) La Costrizione; B) La Necessit di difendersi; C)
La Proporzione con lOffesa
Slide 36
LA LEGGITTIMA DIFESA:ELEMENTI LA REAZIONE A- La Costrizione La
costrizione implica un conflitto di interessi nellaggredito, il
quale deve trovarsi nellalternativa bloccata di reagire o di essere
offeso: non ricorre, quindi, quando lagente ha intenzionalmente
provocato o ha consapevolmente accettato o non evitato il pericolo.
Ci risolve lannosa questione se sia legittima difesa di chi aveva
la possibilit di evitare loffesa con la fuga. Tuttavia, quando la
fuga esporrebbe il soggetto ad un rischio maggiore rispetto quello
cui si reagisce, allora lesimente esplicher i propri effetti. Si
pensi al rischio di investire i passanti a causa di una fuga in
macchina.
Slide 37
LA LEGGITTIMA DIFESA:ELEMENTI LA REAZIONE B- La Necessit di
Difendersi La necessit di difendersi importa che la reazione
rappresenti la soluzione inevitabile per sottrarsi alloffesa e sia
obiettivamente idonea a neutralizzarla. Sia linevitabilit che
lidoneit vanno valutate in concreto. Cos, giustamente, invocher la
legittima difesa la donna che, disponendo solo di un coltello, lo
usasse contro il violentatore uccidendolo. Altrettanto non pu fare
la praticante di arti marziali che potrebbe neutralizzare il
violentatore con una delle tecniche dellarte praticata.
Slide 38
LA LEGGITTIMA DIFESA:ELEMENTI LA REAZIONE C- Proporzione con
loffesa La proporzionalit implica che il male provocato
dallaggredito allaggressore risulti essere inferiore, uguale o
tollerabilmente superiore a quello subito. Pertanto non vi
proporzione fra offesa e difesa quando con un bastone o con un
altro corpo contundente si uccide chi, con lo stesso, si limitava a
percuotere. La proporzione deve sempre sussistere fra il male
minacciato e quello inflitto, mai sui mezzi utilizzati. In caso di
aggressione da parte di un gruppo di soggetti lecito presupporre
che lintenzione sia quella di ferire gravemente, se non di uccidere
e, pertanto, sar ammessa la legittima difesa se laggredito ferir od
uccider qualcuno degli aggressori.
Slide 39
LEGITTIMA DIFESA NEL PRIVATO DOMICILIO Ai sensi dellart.52 II
comma c.p. ricorre legittima quando: Nei casi previsti
dall'articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di
proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno
legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un'arma
legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
a) la propria o la altrui incolumit: b) i beni propri o altrui,
quando non vi desistenza e vi pericolo d'aggressione. La
disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in
cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove venga
esercitata un'attivit commerciale, professionale o
imprenditoriale
Slide 40
LEGITTIMA DIFESA NEL PRIVATO DOMICILIO Lipotesi prima
menzionate occorre tutte quelle volte in cui un soggetto violi il
domicilio od il luogo di unaltra persona, arrecando minaccia a
persone o cose. In questi casi il titolare dellimmobile potr usare
la forza, unarma dichiarata per esempio, per impedire che la
minaccia si concretizzi. Si badi bene: qualora la minaccia sia
attuale e rivolta verso una persona od un bene sar ammessa la
scriminante, se invece laggressore desiste o si da alla fuga, luso
della forza non sar in alcun modo tollerato in quanto assolutamente
antigiuridico, poich viene a mancare la minaccia.
Slide 41
USO LEGITTIMO DELLE ARMI Secondo lart.53 c.p.: F erme le
disposizioni contenute nei due articoli precedenti, non punibile il
pubblico ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio
ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro
mezzo di coazione fisica, quando vi costretto dalla necessit di
respingere una violenza o di vincere una resistenza all'Autorit e
comunque di impedire la consumazione dei delitti di strage, di
naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario,
omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona.
La stessa disposizione si applica a qualsiasi persona che,
legalmente richiesta dal pubblico ufficiale, gli presti assistenza.
La legge determina gli altri casi, nei quali autorizzato l'uso
delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica.
Slide 42
USO LEGITTIMO DELLE ARMI L'istituto dell'uso legittimo delle
armi una disposizione autonoma, ma sussidiaria ed aggiuntiva,in
quanto opera solo qualora difettino i presupposti della legittima
difesa e dell'adempimento del dovere, come si evince dalla clausola
d'apertura. Essendo tale scriminante riconoscibile solo in capo a
soggetti determinati, qualificabili come pubblici ufficiali, l'uso
dell'arma dovr essere considerato solo al fine di adempiere a un
dovere del proprio ufficio inciso ovvero, secondo l'interpretazione
fornita da parte della dottrina, di eliminare un ostacolo che si
frapposto tra il pubblico ufficiale e il dovere da adempiere.
Questa impostazione porta ad escludere la scriminante non solo nei
casi in cui il soggetto abbia agito per un fine privato (come uno
scopo di vendetta), ma anche i casi quando lo scopo fosse
l'adempimento di una facolt, non quindi un dovere del proprio
ufficio.
Slide 43
USO LEGITTIMO DELLE ARMI Sono due i casi in cui possibile che
il pubblico ufficiale faccia un uso legittimo delle armi ovvero
quando sar costretto dalla necessit di respingere una violenza
(rivolta nei confronti del pubblico ufficiale stesso o di cose o
persone ch questi ha il dovere di tutelare); - vincere una
resistenza, fermo restando il compito del giudice di valutare
concretamente se queste erano tali da dover essere vinte con le
armi. Si ricordi che la resistenza di cui parla la norma intesa
come resistenza attiva (si pensi ad esempio al caso di colui che al
momento dell'arresto esplode un colpo di pistola contro il pubblico
ufficiale e poi si d alla fuga). Non vi rientrano dunque i casi di
resistenza passiva, che ,per chiarire, quella opposta dagli
scioperanti che si distendono sui binari per impedire il passaggio
dei treni. La dottrina pi recente ha per criticato questa
impostazione, argomentando sulla base del fatto che la norma in
esame non distingue tra resistenza passiva e resistenza attiva e
giungendo cos a concludere che ammissibile anche se vi una condotta
passiva che mira a contrastare l'intervento dell'autorit, la quale
in ogni caso deve rispettare il criterio della proporzione.
Slide 44
USO LEGITTIMO DELLE ARMI La scriminante opera anche nei
confronti del privato, solo qualora la richiesta di intervenire,
rivoltagli dal pubblico ufficiale, sia stata fatta nei limiti e nei
casi previsti dagli artt. 652 c.p. e 380 c.p.p.. A proposito si
ricordi che bisogna distinguere i casi in cui sia il pubblico
ufficiale che fa direttamente uso o ordina di far uso delle armi,
dai casi n cui chi ne fa uso agisce per ordine del superiore, Nella
prima ipotesi opera la scriminante in esame, mentre nella seconda
l'adempimento del dovere, se ed in quanto ne sussistano i
presupposti.
Slide 45
LO STATO DI NECESSITA Ai sensi dellart.54 c.p. Non punibile chi
ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessit di
salvare s od altri dal pericolo attuale di un di un danno grave
alla persona ), pericolo da lui non volontariamente causato, n
altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al
pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un
particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo. La
disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche
se lo stato di necessit determinato dall'altrui minaccia; ma, in
tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi
l'ha costretta a commetterlo. )
Slide 46
LO STATO DI NECESSITA: ELEMENTI Gli elementi costitutivi dello
stato di necessit sono: A) La situazione di pericolo; B) Lazione
lesiva necessitata.
Slide 47
LO STATO DI NECESSITA: ELEMENTI LA SITUAZIONE DI PERICOLO Al
pari di quanto detto per la legittima difesa, anche in questo caso
la situazione di pericolo deve essere attuale, da intendersi come
immediato e certo, non probabile. Loggetto del pericolo deve essere
un danno alla persona, inteso come danno morale, ma mai
patrimoniale!!! Si pensi alla bagnante che, avendo perduto un pezzo
del proprio costume in mare, rubi unasciugamani per salvare il
proprio pudore Lagente non deve aver causato il pericolo, n deve
essere sottoposto al dovere di esporsi ad esso.
Slide 48
LO STATO DI NECESSITA: ELEMENTI AZIONE LESIVA NECESSITATA
Lazione deve essere: Costretta: ci si deve trovare, cio,
nellalternativa di agire oppure subire il danno. Assolutamente
necessaria per salvarsi: la necessit deve essere cogente al punto
da non lasciare altra scelta che ledere il diritto di un terzo;
Proporzionata al pericolo: dal momento che lazione diretta contro
un terzo incolpevole, il principio di proporzione DEVE essere pi
rigoroso rispetto alla legittima difesa, ancorato a tutti gli
elementi di valutazione possibili (lelemento soggettivo, la
situazione di pericolo, il grado di pericolo che minaccia il
bene).
Slide 49
LO STATO DI NECESSITA: COSTRINGIMENTO PSICHICO Lo stato di
necessit si applica anche quando un soggetto tiene un certo
comportamento antigiuridico, perch minacciato (un esempio il caso
di un automobilista che provoca un investimento perch spinto a
correre sotto la minaccia di una pistola). Il soggetto agente si
torva dunque di fronte a dunque aut aut:agire o subire il male
minacciato. La scriminante in esame, per, potr applicarsi solo se
la minaccia grave, seria e non evitabile, tale da creare
nell'agente un vero e proprio stato di necessit, di cui devono al
contempo essere presenti gli elementi costitutivi. Del fatto sar
chiamato a rispondere colui che ha posto in essere le minacce.
Slide 50
APPLICAZIONE DELLE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE Secondo lart.59
c.p. Le circostanze cheescludono la pena sono valutate a favore
dellagente anche se da lui non conosciute o da lui per errore
ritenute esistenti. Tale norma statuisce che le scriminanti
rilevano oggettivamente, cio: in virt della loro esistenza, a
prescindere dalla consapevolezza che lagente ne abbia. In sostanza:
in caso di aggressione mirata allomicidio, un soggetto che opponga
una difesa che provochi la morte dellaggressore, pur non sapendo
dellesistenza della legittima difesa come scriminante, non metter
in atto alcun comportamento anti giuridico.
Slide 51
APPLICAZIONE DELLE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE Sempre ai sensi
dellart.59 c.p. Se l'agente ritiene per errore che esistano
circostanze di esclusione della pena, queste sono sempre valutate a
favore di lui. Tuttavia, se si tratta di errore determinato da
colpa, la punibilit non esclusa, quando il fatto preveduto dalla
legge come delitto colposo. E unapplicazione diretta del principio
in dubbio pro reo: le scriminanti quando non esistono nella realt,
ma solo nella mente del soggetto, devono essere valutate a suo
favore. E il caso di un gioielliere che, credendo,sia in atto una
rapina, spara ad un burlone uccidendolo. E un caso di legittima
difesa putativa: viene esclusa la colpevolezza, ma non la
responsabilit civile.
Slide 52
ECCESSO COLPOSO NELLE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE Leccesso colposo
delle cause di giustificazione si configura ogni qual volta
esistono i presupposti di fatto delle cause di giustificazione, la
il soggetto ne travalica i limiti. Dato che leccesso colposo si
risolve in un abuso del diritto determinato da errore, pu essere
solo colposo. Il soggetto, quindi, travalica i limiti delle cause
di giustificazione per imprudenza, imperizia, negligenza
inosservanza di leggi regolamenti ed ordini.
Slide 53
ECCESSO COLPOSO DI LEGITTIMA DIFESA Leccesso colposo nella
legittima difesa postula il superamento colposo dei limiti imposti
dalla necessit della difesa. Tenendo presente quanto detto prima:
leccesso si configura quando, essendo stati presenti tutti i
requisiti previsti dalla legge, lattore supera i limiti della
proporzione fra offesa e difesa. Ad esempio sar responsabile di
omicidio colposo chi uccide quando per difendersi sarebbe stato
sufficiente percuotere.
Slide 54
REATI CHE POSSONO ESSERE COMMESSI IN CASO DI ECCESSO COLPOSO DI
LEGITTIMA DIFESA Una vola chiarito il concetto che il reato
derivante da eccesso colposo pu soltanto essere un reato colposo,
pare opportuno esaminare le fattispecie di cui si pu essere
accusati in caso di eccesso. Art.582/590 c.p.:lesione personale
(colposa) Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla
quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, punito con la
reclusione da uno a sei mesi o della multa da centoventitre euro a
seicentodiciannove euro. Se la malattia ha una durata non superiore
ai venti giorni la lesione si dice lieve. La norma prevede non una
percossa, ma una lesione, intesa come una menomazione funzionale da
cui derivi una malattia. Un esempio classico il provocare una
frattura a seguito di una leva
Slide 55
REATI CHE POSSONO ESSERE COMMESSI IN CASO DI ECCESSO COLPOSO DI
LEGITTIMA DIFESA Art.583/590 c.p. I comma: Lesioni personali gravi
(colpose). La lesione personale grave, e si applica la reclusione
da uno a sei mesi o della multa da centoventitre euro a
seicentodiciannove euro : 1) Se dal fatto deriva una malattia che
metta in pericolo la persona offesa, ovvero una malattia o
unincapacit di attendere alle ordinarie occupazioni superiore a
quaranta giorni; 2) Se il fatto produce lindebolimento permanente
di un senso o di un organo. Anche in questo caso occorre che il
fatto cagioni una malattia, intesa come uno stato di alterazione
patologico giudicato guaribile in 40 giorni. Si pensi ad un colpo
sferrato allorecchio che comprometta la funzionalit del
timpano.
Slide 56
REATI CHE POSSONO ESSERE COMMESSI IN CASO DI ECCESSO COLPOSO DI
LEGITTIMA DIFESA Art.583/590 c.p. I comma: Lesioni personali
gravissime (colpose) La lesione personale gravissima, e si applica
la della reclusione da tre mesi a due anni o della multa da
trecentonove euro a milleduecentotrentanove euro, se dal fatto
deriva: 1) una malattia certamente o probabilmente insanabile; 2)
la perdita di un senso; 3) la perdita di un arto, o una mutilazione
che renda l'arto inservibile, ovvero la perdita dell'uso di un
organo o della capacit di procreare, ovvero una permanente e grave
difficolt della favella; 4) la deformazione, ovvero lo sfregio
permanente del viso
Slide 57
REATI CHE POSSONO ESSERE COMMESSI IN CASO DI ECCESSO COLPOSO DI
LEGITTIMA DIFESA OMICIDIO COLPOSO ART.589 C.P. Chiunque cagiona per
colpa la morte di una persona punito con la reclusione da sei mesi
a cinque anni. Se il fatto commesso con violazione delle norme
sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la
prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena della reclusione da
due a sette anni. Si applica la pena della reclusione da tre a
dieci anni se il fatto commesso con violazione delle norme sulla
disciplina della circolazione stradale da: 1) soggetto in stato di
ebbrezza alcolica ai sensi dell'articolo 186, comma 2, lettera c),
del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive
modificazioni; 2) soggetto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti
o psicotrope. Nel caso di morte di pi persone, ovvero di morte di
una o pi persone e di lesioni di una o pi persone, si applica la
pena che dovrebbe infliggersi per la pi grave delle violazioni
commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non pu superare gli
anni quindici.
Slide 58
CONSIGLI LEGALI PRATICI IN CASO DI AGGRESSIONE O DI DIFESA IN
SOCCORSO 1- Per quanto possibile tentare di evitare lo scontro,
preferendo allontanarsi dal luogo della possibile aggressione; 2-
Mostrare il pi possibile di non volere arrivare allo scontro, anche
mantenendo una distanza appropriata dai possibili aggressori
(possibile strategia di giudizio); 3- Mantenersi quanto pi
possibile vicino luoghi affollati, sia per avere quanti pi
testimoni possibile, sia per scoraggiare i male intenzionati
dalliniziare laggressione; 4- Se proprio non si pu evitare lo
scontro, tenere sempre presente il principio di proporzionalit,
considerando lintenzione dellaggressore;
Slide 59
CONSIGLI LEGALI PRATICI IN CASO DI AGGRESSIONE O DI DIFESA IN
SOCCORSO 5- In caso di aggressione per le vie cittadine, tentare di
avvicinarsi il pi possibile ad esercizi commerciali di pregio,
quali gioiellerie o concessionarie di automezzi poich sicuramente
forniti di impianto di videosorveglianza (questo render pi semplice
provare laggressione e la conseguente difesa); 6- Siate sempre voi
a chiamare per primi le forze dellordine fornendo una descrizione
quanto pi precisa degli eventi e segnalando eventuali testimoni
dellaggressione. 7- Nel caso di aggressione con feriti, sicuramente
verrete portati in caserma a colloquio con il Magistrato di turno,
ricordate di essere precisi ed univoci nella ricostruzione del
fatto: non esagerate nulla e non aggiungete particolari che pensate
di ricordare; dite solo ci che ricordate perfettamente. 8- Tenete
ben presente che il Pubblico Ministero ha il compito di accertare
se il vostro stato un comportamento coperto da cause di
giustificazione, quindi fornitegli quanti pi elementi per
convincerlo.
Slide 60
CONSIGLI LEGALI PRATICI IN CASO DI AGGRESSIONE O DI DIFESA IN
SOCCORSO 9- Fate bene attenzione alle informazioni che fornite al
P.M. ed alla direzione in cui si muovono le sue domande: tenter di
dimostrare, preliminarmente, che NON si trattato di un caso in cui
operano le cause di giustificazione. 10- Nel caso in cui il
colloquio dovesse farsi troppo aggressivo, chiedete immediatamente
la presenza di un avvocato. 11- Ricordate che, non appena
ingaggerete il combattimento, il vostro unico scopo dovr essere
quello di uscirne vivi o il meno mal ridotti possibile.