ANESTESIA NELLE SPECIALITA’
CHIRURGIA ORTOTRAUMATOLOGICA
PROBLEMI SPECIFICI NEI PAZIENTI ORTOPEDICI
1. ARTRITE REUMATOIDE
2. SPONDILITE ANCHILOSANTE
POSIZIONI SUL LETTINO
SUPINA PRONA LATERALE GINECOLOGICA VARIATA
PROBLEMI CONNESSI ALLE POSIZIONI CHIRURGICHE
• EMBOLIA GASSOSA
• STIRAMENTI E MALPOSIZIONE DI STRUTTRE NERVOSE
• PRESSIONE DIRETTA DI STRUTTURE NERVOSE E OCCHI
• COMPRESSIONE DI VENE E ARTERIE
PROBLEMI RELATIVI ALLA POSIZIONE PRONA
Vie aereeDislocamento e inginocchiamento del tubo endotracheale
edema delle vie aeree superiori fino all'ostruzione respiratoria postoperatoria
Strutture vascolari Occlusione venosa o arteriosa dei vasi delle estremità superioriinginocchiamento e compressione della vena femorale che predispone alla trombosi
venosa profondaaumento della pressione addominale, con conseguente aumento della pressione del
sistema spinale ed aumento del sanguinamento negli interventi di laminectomia
Strutture nervose Stiramento e compressione del plesso brachialecompressione dell'ulnare all'olecrano
compressione del peroneale per pressione laterale sulla testa tibialetrauma del femorale cutaneo per pressione sulle creste iliache
Testa e collo Iperflessione ed iperestensione del capopressione esterna sui bulbi oculari con compromissione dell'arteria retinica
abrasioni cornealicompressione del nervo sovraorbitario
stiramenti del plesso brachiale dovuti ad eccessiva rotazione del collo
Genitali e mammelle
compressione
Esiti di stiramenti nervosi
ESTREMITÀ SUPERIORI
Plesso brachiale Generalmente si risolve ma dopo mesi
Nervo ulnare Non infrequente, paralisi postoperatoria che esita in parestesie del 4 e 5 dito
Nervo radiale Paresi del polso
CAPO
Nervo sovraorbitario Disestesie alla fronte
ESTREMITÀ INFERIORI
femorocutaneo laterale Parestesie della zona laterale di coscia e ginocchio
femorale Parestesie della parte anteriore della coscia e della parte mediale della gamba
Peroneale comune Piede cadente, può anche essere dovuta a sindrome compartimentale
Checklist anti-malposizionamento
Controllare la funzionalità nervosa preoperatoria
Controllare problemi di laccio, tempi e pressioni (100 mm Hg oltre la PA massima)
Controllare il posizionamento sul lettino
Controllare i fattori chirurgici, tenendo presente che il rischio di neuroprassia aumenta negli interventi molto lunghi
Controllare le posizioni postoperatorie, docce, gessi, bendaggi, tutori per evitare sindromi compartimentali
Gestione degli interventi maggioriintervento Durata prevista Perdite di sangue Monitoraggi e tecniche
Protesi totale d'anca 2-4 h 1-6 unità Predepositopa cruenta, cvccatetere peridurale (opzionale)ipotensione controllata e/o emodiluizionecatetere vescicale (opzionale)
Protesi totale di ginocchio
2-4 h 0-2 usando il laccio Predepositopa cruentacatetere periduralecatetere vescicale
Chirurgia spinale maggiore
3-8 h 2-10 Predepositopa cruenta, cvccatetere vescicaleipotensione controllata e/o emodiluizionepotenziali evocati o wake-up test
Trapianti ossei 2-8 h 2-10 Predepositopa cruenta, cvccatetere vescicaleipotensione controllata e/o emodiluizioneperidurale
Chirurgia pelvica 2-8 h 2-10 Predepositopa cruenta, cvccatetere vescicaleipotensione controllata e/o emodiluizioneperiduralepotenziali evocati (?)
Modificazioni fisiologiche dovute al laccio
Effetti neurologiciabolizione dei potenzi evocati somatosensoriali e della conduzione nervosa entro 30 minutidopo più di 60 min dolore e ipertensionedopo 2 ore si ha neuroprassia postoperatoriapuò essere evidente la lesione nervosa a livello cutaneo sotto il bordo del laccio
Modificazioni muscolariipossia cellulare dopo 10 minutidiminuzione della creatina cellulareprogressiva acidosi cellularelesione endoteliale dopo 2 oreraffreddamento della coscia
Effetti sistemici al gonfiaggioaumento della pressione arteriosa e della pressione dell'arteria polmonare. Quest'effetto generalmente e modesto se il laccio è applicato ad un solo arto, e in tiva
Effetti sistemici allo sgonfiaggiocaduta della temperatura corporeaacidosi metabolica transitoriatransitoria caduta della Sv O2rilascio di metaboliti in circolocaduta della pressione sistemica e polmonareaumento transitorio dell'end-tidal co2
RACCOMANDAZIONI NELL'USO DEL LACCIO:
• rispettare le controindicazioni assolute e concordare il certi casi con il chirurgo il suo utilizzo
• Utilizzare un manicotto adatto alla taglia del paziente• La pressione di gonfiaggio deve essere 100 mm Hg oltre la
pressione massima nell'arto superiore, e 150 mm Hg nell'arto inferiore
• la durata del gonfiaggio deve essere di 90 min all'arto superiore e di 120 minuti max in quello inferiore
• Non si dovrebbe rigonfiare il laccio dopo averlo gonfiato• anticipare la sospensione del laccio con l'alleggerimento
dell'anestesia e con infusione di fluidi per evitare ipotensione.• aumentare la ventilazione per 10 minuti immediatamente dopo
la sospensione per correggere l'ipercapnia
MEZZI DI SINTESI
• CHIODI
• VITI
• PLACCHE
• FILI
• PROTESI
PROTESI
• TOTALI ARTROPROTESI
• PARZIALI ENDOPROTESI
• ANCA
• GINOCCHIO
• SPALLA
L’anestesia ideale?
Anestesia periferica?
Anestesia generale?
LA SCELTA DEL TIPO DI ANESTESIA DIPENDE DA VARI FATTORI
• PREFERENZE DEL PAZIENTE
• CONDIZIONI DELLA SUA SALUTE
• ESPERIENZA DELL’ANESTESISTA
• DURATA E TIPO DELLA PROCEDURA
• PREFERENZE DEL CHIRURGO
NOVITA’?
• ERITROPIOETINA RICOMBINANTE
• ULTRASUONI
• FONDAPARINUX
• IONSYS
• MORFINA DEPO
• KETAMINA, CLONIDINAPER L’IPERALGESIA
EMBOLIA GRASSOSAEMBOLIA
GRASSOSA
TEMPERATURATEMPERATURA
EMBOLIA POLMONARE
EMBOLIA POLMONARE
CEMENTOCEMENTOPOSIZIONI
SUL LETTINO
POSIZIONI SUL
LETTINO
LACCIOLACCIO
EMOSTASIEMOSTASI
ANTICOAGULANTIANTICOAGULANTI
TROMBOEMBOLIA VENOSA
TROMBOEMBOLIA VENOSA
PROBLEMIPROBLEMI
SALUTI E BACI
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