Programmazione didattica e analisi disciplinare Il riferimento
normativo A livello di istituto (art. 1, DPR 275/1999). Le
istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e
provvedono alla definizione e alla realizzazione dellofferta
formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni e dei
compiti e funzioni trasferiti agli Enti Locali, ai sensi degli
articoli 138 e 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.
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Programmazione didattica e analisi disciplinare Il riferimento
normativo A livello di istituto (art. 3, DPR 275/99) Il POF E il
documento fondamentale costitutivo dellidentit culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nellambito della loro
autonomia
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Programmazione didattica e analisi disciplinare Il riferimento
normativo A livello di istituto CCNL 2006/2009 art. 28 2. Nel
rispetto della libert dinsegnamento, i competenti organi delle
istituzioni scolastiche regolano lo svolgimento delle attivit
didattiche nel modo pi adeguato al tipo di studi e ai ritmi di
apprendimento degli alunni. A tal fine possono adottare le forme di
flessibilit previste dal Regolamento sulla autonomia didattica ed
organizzativa delle istituzioni scolastiche di cui allarticolo 21
della legge n. 59 del 15 marzo 1997 e, in particolare, dellarticolo
4 dello stesso Regolamento-, tenendo conto della disciplina
contrattuale.
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Programmazione didattica e analisi disciplinare Il riferimento
normativo A livello di collegio dei docenti CCNL 2006/2009 art. 28
- Il piano annuale delle attivit. deliberato dal collegio dei
docenti nel quadro della programmazione dellazione
didattico-educativa e con la stessa procedura modificato, nel corso
dellanno scolastico, per far fronte a nuove esigenze. Di tale piano
data informazione alle OO.SS. di cui allart. 7 - Orario scolastico
e orari degli insegnanti e del personale non insegnante
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Programmazione didattica e analisi disciplinare A livello
docenti CCNL 2006/2009 art. 26, 3 3. In attuazione dellautonomia
scolastica i docenti, nelle attivit collegiali, attraverso processi
di confronto ritenuti pi utili e idonei, elaborano, attuano e
verificano, per gli aspetti pedagogico didattici, il piano
dellofferta formativa, adattandone larticolazione alle
differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto
socio - economico di riferimento, anche al fine del raggiungimento
di condivisi obiettivi qualitativi di apprendimento in ciascuna
classe e nelle diverse discipline. Dei relativi risultati saranno
informate le famiglie con le modalit decise dal collegio dei
docenti
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Programmazione didattica e analisi disciplinare A livello
docenti CCNL 2006/2009 art. 29 Attivit funzionali allinsegnamento
Tutte le attivit, anche a carattere collegiale, di programmazione,
progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento
e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi
collegiali, la partecipazione alle riunioni e lattuazione delle
delibere adottate dai predetti organi. 2. Tra gli adempimenti
individuali dovuti rientrano le attivit relative: a) alla
preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; b) alla
correzione degli elaborati; c) ai rapporti individuali con le
famiglie.
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Programmazione didattica e analisi disciplinare A livello
docenti Il CCNL 2006/2009 art. 27 PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE 1.
Il profilo professionale dei docenti costituito da competenze
disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche,
organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e
valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano
col maturare dell'esperienza didattica, l'attivit di studio e di
sistematizzazione della pratica didattica. I contenuti della
prestazione professionale del personale docente si definiscono nel
quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di
istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano
dellofferta formativa della scuola.
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Programmazione didattica e analisi disciplinare A livello
docenti Il CCNL 2006/2009 art. 27 PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE 1.
Il profilo professionale dei docenti costituito da competenze
disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche,
organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e
valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano
col maturare dell'esperienza didattica, l'attivit di studio e di
sistematizzazione della pratica didattica. I contenuti della
prestazione professionale del personale docente si definiscono nel
quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di
istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano
dellofferta formativa della scuola.
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Programmazione didattica e analisi disciplinare A livello
docenti Il CCNL 2006/2009 art. 27 PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE 1.
Il profilo professionale dei docenti costituito da competenze
disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche,
organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e
valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano
col maturare dell'esperienza didattica, l'attivit di studio e di
sistematizzazione della pratica didattica. I contenuti della
prestazione professionale del personale docente si definiscono nel
quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di
istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano
dellofferta formativa della scuola.
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Programmazione didattica e analisi disciplinare La
programmazione del docente Il dipartimento disciplinare - la mappa
disciplinare (lindividuazione dei nuclei fondanti della disciplina)
- lanalisi didattica (dalla disciplina alla materia, s elezione di
conoscenze significative rispetto ad unarea tematica
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Programmazione didattica e analisi disciplinare La
programmazione del docente Il consiglio di classe - La
progettazione del percorso didattico - Definizione metodi didattici
- Ridefinizione dei contenuti - Trasversalit, interdisciplinarit e
ricomposizione dei saperi - Definizione dei processi didattici
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Programmazione didattica e analisi disciplinare La
programmazione del docente Il consiglio di classe - I modelli
UU.DD. Moduli Aree di progetto Forme di flessibilit
curricolare
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Un processo di scomposizione e ricomposizione di una disciplina
scolastica per ottenere: - I nodi (concetti, idee chiave, regole
portanti) - I legami (le connessioni associative e discriminative
Per disegnare la mappa disciplinare
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Lanalisi disciplinare PRECONDIZIONI PER LA CONOSCENZA In primo
luogo dobbiamo notare che qualunque oggetto, evento, azione del
mondo esterno pu diventare una sorgente di informazione purch sia
incorporato in un circuito dotato di una rete opportuna in cui esso
possa produrre cambiamenti. (G. Bateson, Verso unecologia della
mente)
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Materie, discipline, saperi Sistemi di rappresentazione della
conoscenza Le mappe concettuali Lanalisi disciplinare Lanalisi
didattica Mappe e insegnamento Linee guida per lanalisi
disciplinare
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SISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE DELLA CONOSCENZA Sistema oggettivo
Ricerca e rappresentazione dei concetti e delle loro connessioni
Sapere disciplinare Individuazione di relazioni tra le competenze
dichiarative e le competenze procedurali Mappe concettuali Lanalisi
disciplinare
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MAPPE CONCETTUALI Sistemi grafici di rappresentazione delle
strutture della conoscenza ( informazioni e conoscenze)
Rappresentano una gamma di relazioni tra concetti, gerarchie,
legami trasversali Esplicitazione nuclei fondamentali MAPPA MENTALE
O COGNITIVA Rappresentazione della conoscenza elaborata dal
soggetto Riproduce lo stile cognitivo del soggetto Selezione di
conoscenze significative rispetto ad unarea tematica
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Stile cognitivo Procedure di apprendimento soggettive
Consuetudini di studio apprese e messe in atto le differenze
individuali durature ed internamente coerenti nellorganizzazione e
nel funzionamento cognitivo (Ausubel)
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Stile cognitivo Didattica analisi degli stili cognitivi e delle
strategie di apprendimento: ogni alunno ha la sua strategia (logica
del soggetto) da coniugare con la logica delloggetto (la
disciplina) decentramento del docente
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Lanalisi disciplinare SISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE DELLA
CONOSCENZA Sistema soggettivo Archivi mentali - Organizzazione del
proprio sapere Depositi organizzati di conoscenze Apprendimento
significativo FLESSIBILE Si modifica DINAMICO Si arricchisce
Strategie conoscitive: Insieme non lineare di Intuizioni
Associazioni Connessioni Integrazioni Formalizzazioni Astrazioni
Mappe cognitive
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Lanalisi disciplinare I QUATTRO PILASTRI DELLEDUCAZIONE
(J.Delors- UNESCO) Imparare a conoscere Imparare a fare Imparare a
vivere con gli altri Imparare a essere
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LE POLITICHE EUROPEE Il libro bianco di J. Delors Si afferma la
necessit dellapprendimento come processo che dura per tutto larco
della vita. Gli obiettivi del libro bianco: Valorizzare il capitale
umano per tutta la vita, innestando la formazione continua sulla
formazione iniziale; Garantire una solida formazione di base e il
collegamento tra la vita scolastica e la vita attiva; Incrementare
lattivit di apprendistato e di tirocinio presso le imprese per
facilitare la transizione alla vita attiva. Lanalisi
disciplinare
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Il libro bianco di Cresson e Flynn Insegnare e apprendere.
Verso la societ cognitiva LE POLITICHE EUROPEE Parole dordine:
Flessibilit nei sistemi di istruzione; Nuove metodiche per
linsegnamento degli adulti; Pluralit di linguaggi per rispondere
alle richieste di una societ multiculturale e multietnica; Maggiore
autonomia agli istituti scolastici per consentire risposte adeguate
a bisogni diversificati. Lanalisi disciplinare
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La societ cognitiva definita da: Societ dellinformazione con lo
sviluppo delle tecnologie della comunicazione che ha prodotto una
rivoluzione nellorganizzazione del lavoro e della produzione;
Estensione a livello mondiale degli scambi con lo sviluppo del
mercato globale; Civilt scientifica e tecnologica, con le
conseguenze in positivo e in negativo (rapporto scienza/etica ).
Lanalisi disciplinare
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Lanalisi delle discipline dalle discipline di studio
alluniverso dei saperi rapporto quantit/qualit di conoscenze e
competenze Trasferibilit delle conoscenze da generali a specifiche
Da specifiche a specifiche Lanalisi disciplinare
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DISCIPLINE SISTEMATIZZAZIONE DEL SAPERE Lanalisi disciplinare
STRUTTURE CONCETTUALI Modelli di indagine Sintassi Procedimenti
Comprensione Codificazione Elaborazione Costruzione del significato
Procedure di analisi Acquisizione dei livelli di padronanza
Sistematizzazione MAPPA COGNITIVA Selezione di conoscenze
significative rispetto ad unarea tematica
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Lanalisi disciplinare .. non scompone ma ricompone i saperi
Leducazione generale deve promuovere una intelligenza generale
capace di riferirsi al complesso, al contesto in modo
multidimensionale e al globale (Morin) Lanalisi disciplinare
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La complessit dei saperi Poich la nostra educazione ci ha
insegnato a separare e a non legare le conoscenze, linsieme di
queste costituisce un puzzle inintelleggibile. Le interazioni, le
retroazioni, i contesti, le complessit che si trovano nel no mans
land tra le discipline diventano invisibili. () Lincapacit di
organizzare il sapere sperso e compartimentato porta allatrofia
della disposizione mentale naturale a contestualizzare e a
globalizzare. (Edgar Morin, I sette pilastri del sapere, 1999)
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Lanalisi disciplinare Lanalisi disciplinare .. non scompone ma
ricompone i saperi
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Lanalisi disciplinare .. il processo di scomposizione e
ristrutturazione dei contenuti disciplinari lo strumento per la
programmazione didattica il fondamento per la costruzione della
mappa disciplinare LA MAPPA CONCETTUALE E COSTRUITA IN BASE A
NODILEGAMI Lanalisi disciplinare Concetti Idee chiave regole
Associazioni discriminazioni Mappe globali Mappe analitiche
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Dai saperi alle materie scolastiche SAPERI (discipline)
Lanalisi disciplinare MATERIE Sottoinsiemi strutturati secondo il
grado e il tipo di scuola MEDIAZIONE DELLA SCUOLA Definizione di:
FinalitPrincipi regolativi Obiettivi didatticiPrestazioni
osservabili e misurabili ModalitMetodi e tecniche LinguaggiAree
semantiche di settore Tipologia delle verificheCompetenze diverse
Programmazione delle modalit e delle fasi di controllo dei
processi
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MODELLOMODI DI APPRENDIMENTO STILE DI INSEGNAMENTO PROCESSO
Lista Albero Tabella Rete Accumulo Classificazione Sintesi
Connessione Lineare Gerarchico Multicomponenziale Ipertestuale
Crescere Salire Incrociare Navigare Lanalisi disciplinare RAPPORTO
TRA MAPPA E INSEGNAMENTO Giuseppe Martini, Lanalisi disciplinare
apre la programmazione in ANP Notizie,1994
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Linee guida per lanalisi disciplinare Possesso critico della
disciplina sviluppo storico Lanalisi disciplinare struttura Nuclei
concettuali Regole Metodologia dominante Ambiti di applicazione
Rapporti con altre discipline Valenza formativa Rilevanza sociale
Struttura concettuale Valore strumentale
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Linee guida per lanalisi disciplinare Possesso critico della
disciplina Lanalisi disciplinare Valenza formativaRilevanza sociale
Analisi epistemologica e pedagogica Potenziale di abilit mentali e
di capacit operative stimolabili Esigenze della realt Analisi delle
funzioni richieste dal sociale Analisi delle professioni e dei
compiti
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LA SELEZIONE DEI CONTENUTI Lanalisi disciplinare UNIVERSO DI
ARGOMENTI Insieme di argomenti capace di FAR COMPRENDERE La
struttura concettuale della disciplina (teorie, idee, principi,
concetti) La struttura sintattica (procedimenti, modelli,
strumenti) e di PORRE IN RELAZIONE logica delloggetto (da
conoscere, da apprendere) didattica logica del soggetto (chi
apprende)
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LA SCELTA DEI METODI Lanalisi disciplinare METODI Strutture
organizzative formali del sapere programmazioneadattamento Metodi e
strategie DIDATTICHE rivolti alle strutture cognitive di chi
apprende
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Principi centrali della programmazione in unit di apprendimento
significative Lanalisi disciplinare Materie significative
Differenziazione progressiva Conciliazione integrativa
Organizzazione sequenziale Organizzazione a spirale Uso di
organizzatori e temi integrativi Dimensione astratta/concreta dello
sviluppo cognitivo Consolidamento
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Principi centrali della programmazione in unit di apprendimento
significative Lanalisi disciplinare Differenziazione progressiva
Processo di perfezionamento e definizione dei concetti e dei
significati attraverso la differenziazione e laccesso controllato
ad una crescente complessit Lapprendimento significativo comporta
lorganizzazione gerarchica della struttura cognitiva, in termini di
una graduazione progressiva di inclusivit, e con un meccanismo di
accrescimento attraverso un processo di progressiva
differenziazione di unarea indifferenziata. (Ausubel 1968)
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Differenziazione progressiva Principi centrali della
programmazione in unit di apprendimento significative Gli allievi
che costruiranno mappe concettuali in concomitanza con lo sviluppo
di un determinato argomento, si impegneranno nella revisione dei
concetti sovraordinati e soprattutto nella suddivisione gerarchica
di questi in nuovi concetti subordinati via via pi specifici e
differenziati. Il processo didattico: Presentare prima le idee pi
generali Progressivamente differenziare specificit e particolarit
Conciliare le vecchie idee con le nuove Riferirsi ad un compito
precedente Fare integrazioni e rimuovere dissonanze cognitive
Lanalisi disciplinare
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Principi centrali della programmazione in unit di apprendimento
significative Lanalisi disciplinare Conciliazione integrativa Il
processo didattico -Evitare lorganizzazione per compartimenti
stagni -Mettere in evidenza i rapporti, le somiglianze, le
differenze significative -Dalla sequenzialit alla trasversalit
-Creare interazioni cognitive - Scoprire o riconoscere relazioni e
integrazioni costruttive tra concetti che in un primo momento
apparivano indipendenti o divergenti.. Questo processo, secondo
Novak, incentivato dalla ricerca e dalla definizione di legami
trasversali durante la costruzione di mappe concettuali
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cercare un solo complesso di schemi concettuali che abbracci
tutte le scienze altrettanto illusorio che cercare la fontana della
giovinezza o la pietra filosofale (Ausubel) Lanalisi
disciplinare