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III PROVA AREA CLINICA
Dott.ssa Antonia Pappalardo – DOCENTE TERZA PROVA ESAME DI STATO AREA CLINICASocio Fondatore di Obiettivo Psicologia srl, società che gestisce la prima community italiana di Psicologi www.opsonline.itResponsabile Formazione Obiettivo Psicologia srlPsicologa iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio dal 2002
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Il corso on line di preparazione all’IMPOSTAZIONE della prova clinica è basato su una
METODOLOGIA IN 4 FASI per l’impostazione dei casi clinici
che rappresenterà uno strumento pratico, piuttosto che un insieme di nozioni teoriche.
FOCUS DEL CORSO: LA METODOLOGIA
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Le DISPENSE DIDATTICHE:
• Scheda riassuntiva delle categorie diagnostiche tratte dal DSM IV-R (sintomi, terapia)
• Scheda riassuntiva dei principali test psicologici (MMPI, Rorschach)
• Tracce di casi clinici di precedenti esami su cui esercitarsi
I MATERIALI DIDATTICI
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ESERCITAZIONI CON FEED-BACK
Il corso prevede esercitazioni sui casi clinici per ogni singola fase presentata e un’esercitazione finale che prevede l’applicazione di tutte e quattro le fasi della metodologia esposta durante il corso.
I feed-back forniti saranno:
• Di gruppo nel forum didattico
• Individuale via e-mail, personalizzato
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Il candidato, nel caso clinico di un adulto presentato dalla traccia, indichi:
a.Quale IPOTESI DIAGNOSTICA prenderebbe in considerazione
b.La DIAGNOSI DIFFERENZIALE
c.QUALI ASPETTI MERITEREBBERO APPROFONDIMENTI ULTERIORI E QUALI MODALITA’ potrebbero essere utilizzate a tale scopo
d.Se sia necessario avvalersi di CONSULENZA SPECIALISTICA e, se sì, QUALE
a.Quali indicazioni di INTERVENTO PROPORREBBE, chiarendone MOTIVAZIONI ED OBIETTIVI
LA TRACCIA D’ESAME:Cosa richiede al candidato
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1. ERRORE DI IMPOSTAZIONE DELL’IPOTESI DIAGNOSTICA (avanzare ipotesi non legate ai dati presentati)
2. ERRORE DI IMPOSTAZIONE DELLA DIAGNOSI DIFFERENZIALE (non inserire la diagnosi differenziale)
3. ERRORE DI RACCOLTA INFORMAZIONI(non citare sintomi mancanti)
4. ERRORE DI IMPOSTAZIONE DELL’IPOTESI DI INTERVENTO (incongruenza tra approcci teorici)
GLI ERRORI PIU’ COMUNIAttenzione a:
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LE 4 FASI
DELLA METODOLOGIA DI IMPOSTAZIONE
DEL CASO CLINICO
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• Come distinguere i dati sintomatici dai restanti dati presentati dalla traccia d’esame • Come impostare un’ipotesi diagnostica corretta
ed ancorata ai dati presentati dalla traccia (impostare ipotesi realistiche)
FASE 1L’impostazione
dell’ipotesi diagnostica
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Come scegliere la diagnosi differenziale più idonearispetto ai dati presentati dalla traccia d’esame
(i sintomi presentati dalla traccia sono pochi e comuni a piùcategorie diagnostiche, per cui bisogna scegliere un’ipotesiprincipale ed un’ipotesi alternativa che diventerà la diagnosidifferenziale)
FASE 2Impostazione della diagnosi
differenziale
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1. Inserire strumenti per effettuare un’adeguata raccolta informazioni per avvalorare l’ipotesi diagnostica:
• colloqui psicologici• test psicodiagnostici
2. Indicare quali altri sintomi ci si aspetterebbe per avvalorare l’ipotesi diagnostica avanzata
FASE 3Raccolta informazioni
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Come scegliere il trattamento più idoneo in base all’ipotesi diagnostica avanzata
• Gli approcci (psicodinamico, cognitivo-comportamentale, sistemico relazionale etc.)
• Le tipologie di intervento (individuale, di coppia, familiare, di gruppo)
FASE 4Impostazione dell’ipotesi di trattamento
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RICAPITOLANDO:PER IMPOSTARE UN CASO CLINICO CORRETTAMENTE E’ NECESSARIO…
1. Conoscere i principali sintomi delle categorie diagnostiche del DSM IV
2. Applicare la metodologia di impostazione del caso clinico in 4 fasi
• Ipotesi diagnostica• Diagnosi differenziale• Raccolta informazioni• Ipotesi di trattamento
3. Evitare gli errori più comuni relativi ad ogni fase
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Nella giornata di oggi riceverete una e-mail con:
• il link per poter rivedere le slide proiettate oggi • il link per poter riascoltare il webinar in podcast.
CONCLUSIONE
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