28 novembre 2011
Anna Di Sapio
Per una storia del colonialismo italiano:
Scrittrici e scrittori africani e italiani
Kebedech Seyoum
… Ci eravamo quasi dimenticate della celebrazione quando degli scoppi, come di tuoni fragorosi, ci fecero trasalire. Saba uscì dall'alloggio per chiedere cosa stesse succedendo. «Non sappiamo», rispose uno degli ascari di guardia nel cortile. A distanza di mezz'ora dagli scoppi cominciammo a sentire urla di gente che scappava. Da quel momento iniziò il finimondo.
Due ore dopo il maggiore si presentò in caserma ansimando. Era tornato a piedi. Con il suo arrivo la notizia dell'accaduto si sparpagliò per tutta la caserma. Due giovani avevano gettato delle bombe per uccidere il maresciallo Graziani...
Regina di fiori e di perle di Gabriella Ghermandi
Arco temporale: dal 1935 al 2000
Un racconto-cornice in cui si incastonano altri racconti
Il racconto-cornice riguarda la difficoltà di memoria di Mahlet
1990 rientra in Etiopia dopo soggiorno di studio in Italia
Yacob, uno degli anziani della famiglia, è morto da poco,
l'elaborazione del lutto si rivela difficile per Mahlet
Ad aiutarla saranno i racconti di conoscenti e non, che riguardano storie del passato
Mahlet riconquista una memoria personale ee collettiva
ma i racconti dei suoi interlocutori sono affollati di italiani
si tratta di un passato che etiopi e italiani hanno in comune
Memoria
tema estremamente complesso
negli ultimi decenni notevole proliferare di studi relativi alla memoria
sia dal punto di vista storico che sociologico
Nel passato: stretto legame tra
memoria e politica
Oggi: il legame è piuttosto
tra memoria e i media
Oggi disponiamo di opere di scrittrici/scrittori che
provengono dalle nostre ex colonie
alcuni sono nati in Italia ma da genitori originari del Corno d'Africa
altri sono nati nelle ex colonie da genitori italiani o vi hanno soggiornato
possono aiutarci a rileggere criticamente il passato soprattutto
se facciamo interagire
memorie e punto di vista di africani e italiani
incrocio di memorie e doppio sguardo
Perché utilizzare testi letterari per trattare di colonialismo o di storia?
riescono a spiegare un'epoca, un momento, un problema storico, meglio di un saggio
fanno sentire come si viveva la vita quotidiana nella sua concretezza, particolarità
contribuiscono a far capire gli eventi, il senso di ciò che accade
- Come considera l'uso di fonti letterarie?- Lo considero fondamentale. Dicevo ai miei studenti: se volete studiare la campagna di Russia di Napoleone, leggete prima Guerra e pace. Oggi direi: se volete studiare la guerra in Russia durante il secondo conflitto mondiale, leggete prima Vita e destino di Vassilij Grossman, centrato sulla battaglia di Stalingrado.
Claudio Pavone
una finta autobiografia di Adriano che ci dice cose molto più intense, più ricche di quel mondo così lontano da noi di quanto non facciano trattati di storia romana
Edouard Glissant 1929-2011
Il quarto secolo
abbraccia tutta la storia della Martinica, dall'inizio della tratta degli schiavi a oggi
attraverso le traversie di due famiglie evoca una parte della storia martinicana raramente narrata dai
libri di storia
lascia intuire le profonde ripercussioni di questa storia drammatica sulla vita di oggi
Un'opera letteraria
ci mostra individui immersi nel loro tempo, nel loro contesto
li mostra nella vita quotidiana
nei vari ruoli sociali
possiede ampie potenzialità conoscitive, estetiche, critiche
dà la possibilità di capire che esistono visioni del mondo diverse
punti di vista diversi
permette di sperimentarli nell'immaginazione
Ogni esperienza letteraria
abbraccia la sfera psicologica e relazionale, ma anche quella cognitiva
permette di insinuarsi in vicende, emozioni, punti di vista vissuti o fantasticati da altri esseri umani
Il lettore
fa un'esperienza di identificazione,
di proiezione e introiezione
interpreta
argomenta
Josif Brodskij:
“... perché la diversità umana è la materia prima della letteratura, oltre a costituirne la ragion d'essere (…) la letteratura è una maestra di finesse umana, la più
grande di tutte.”
Il romanzo
registra tempestivamente
riesce a cogliere, a preannunciare
le crisi della sensibilità collettiva
di ogni persona coglie una molteplicità di identità
ma anche i sogni e i fantasmi
non è solo la società ad essere complessa, ma anche l'individuo
Storia di Yacob
La storia d'amore tra Amarech e Daniel suggerisce:
Il tema dei meticci
i nati da unioni miste avrebbero potuto essere un ponte tra le due culture
ma nella realtà coloniale l'incrocio tra culture è inammissibile
i meticci finiscono per essere rifiutati da una parte e dall'altra
L'incontro tra Europa e Africa fu un incontro mancato,
perché non fu un incontro tra pari, ma tra chi si credeva
superiore e chi veniva considerato un essere
inferiore da civilizzare. Il colonialismo ha prodotto
relazioni deformate tra le culture, che durano ancora.
Joseph
Ki Zerbo
Ribka Sibhatu, Aulò canto per l'Eritrea
Mio nonno si chiama Zeneghebriél. Mia nonna Hiritì … diventò interprete per gli italiani...
La storia d'amore tra Amarech e Daniel suggerisce La storia d'amore tra Amarech e Daniel suggerisce anche:anche:
Il tema degli italiani che combatterono nella resistenza etiope
non sono frutto della fantasia dell'autrice, sono veramente esistiti
“Paulus” (Ilio Baroncini da Cecina) insegna la guerra psicologica e l'uso delle mine, ciclostila giornali, trasmette gli ordini del negus
“Johannes” (Antonio Uckmar), “Petrus” (Bruno Rolla)
alcuni arrivano dopo la guerra di Spagna
Sulla stampa pseudo-scienziati spiegavano che
i figli di unioni miste rischiavano tare fisiche e morali
che il meticciato era la rovina degli imperi e della civiltà
le “Norme relative ai meticci” proibivano al padre italiano di riconoscere il figlio, disponevano altri odiosi provvedimenti discriminatori
Madamismo
dapprima tollerato e preferito al rapporto occasionale con prostitute
in seguito ritenuto pericoloso per l'integrità della razza e per il prestigio dell'Italia imperiale
Erminia dell'Oro, L' abbandono. Una storia eritrea
Shirin Ramzanali Fazel, Nuvole sull'equatore. Gli italiani dimenticati. Una storia
Henri Lopes, Cercatore d'Afriche
- Realtà dei meticci: uno dei tanti drammi scaturiti dalla colonizzazione si prolunga al di là del periodo coloniale
- A.F.I.S. Somalia 1950-1960: molti bambini nati da madri somale e da padri italiani inviati lì come militari o funzionari
- non riconosciuti dai padri, ancora piccoli vennero sottratti alle madri
- allevati in collegi di religiosi italiani prima in Somalia e poi in Italia
Ricordano: “Eravamo malvisti perché considerati bastardi e in più di pelle scura. Subimmo insulti razziali, violenze, soprusi.”
Leggere le opere di queste scrittrici/ori:
permette di affrontare alcune delle questioni storiografiche più attuali, che i libri di testo spesso ignorano
ci dicono molto sull'immaginario collettivo, costruito durante epoca coloniale e che sopravvive
fanno scaturire una visione complessa delle ex colonie italiane, paesi che il senso comune ancora oggi individua come “arretrati”, “poveri”, “primitivi”, “selvaggi”
ci raccontano della nostra storia coloniale, delle migrazioni, delle discriminazioni, degli incontri, dei mescolamenti di lingue
Uoldelul Chelati Dirar:
“In un'epoca caratterizzata da massicci flussi migratori che, con una delle frequenti ironie della storia, ripercorrono in senso inverso le grandi rotte dell'espansione coloniale, questa situazione di vuoto culturale, ha comportato per l'Italia la totale impreparazione al contatto con i nuovi cittadini.
Da un lato le amministrazioni (almeno quelle disponibili) si sono viste costrette all'affannosa ricerca di strumenti culturali idonei, dall'altro la popolazione si è trovata in una situazione di sostanziale confusione, oscillando tra un incerto solidarismo ed una timorosa ostilità.
Si pone quindi urgente per la cultura e più in generale per la società italiana l'imperativo di individuare strategie opportune per superare questa situazione di impasse.”
Arrivo di migranti dall'Africa = fatto riemergere una memoria coloniale fin qui nascosta o rimossa, ha riattivato meccanismi, pregiudizi, rappresentazioni sull'altro africano, riaperto il dibattito su identità e memoria divisa della nazione
La lettura di queste scrittrici/ori:
- permette di affrontare alcune delle questioni storiografiche più attuali, che i libri di testo spesso ignorano
- ci dicono molto sull'immaginario collettivo, costruito durante epoca coloniale e che sopravvive
- fanno scaturire una visione complessa delle ex colonie italiane, paesi che il senso comune ancora oggi individua come “arretrati”, “poveri”, “primitivi”, “selvaggi”
- ci raccontano della nostra storia coloniale, delle migrazioni, delle discriminazioni, degli incontri, dei mescolamenti di lingue
- è utile non solo per percorsi di storia, ma anche per percorsi di educazione interculturale, ai diritti, alla pace, alla cittadinanza.
- raccontano storie d'amore che possono coinvolgere meglio ragazzi adolescenti
Volto nascostoVolto nascostoUnico fumetto italiano di ambientazione colonialeUnico fumetto italiano di ambientazione coloniale
- graphic-novel in 14 numeri della Sergio Bonelli Editore
- l'avventura coloniale viene presentata come un'aggressione ingiusta
- fonde storia, avventura, amore
- la simpatia dell'autore Gianfranco Manfredi va ai vinti della storia
- ogni albo completato da informazioni storiche e bibliografiche
- efficace strumento divulgativo, culturale
- Alcuni titoli: I predoni del deserto-Amore e morte - Amba Alagi - Gli eroi di Makallè- La strada per Adua-Il prigioniero di Menelik
Stessa storia, stessi luoghi... altro punto di vista
Ennio FlaianoTempo di uccidere
allegoria dell'esperienza coloniale italiana
sguardo del protagonista = sguardo di un ufficiale di un esercito coloniale = uno “sguardo cieco”
Africa primitiva, arretrata, senza tempo, Africani inerti
assenti i resistenti etiopi, quando compaiono vengono definiti briganti
aleggia senso di disagio, di colpa
Gabriella GhermandiRegina di fiori e di perle
voce, sguardo del colonizzato
Africa reale
resistenza di popolo, fatta di nobili e contadini, di donne anziane e giovani, di preti e militari
figure eroiche di guerriglieri/e
infiltrati etiopi nell'esercito italiano (ascari di giorno, informatori di notte)
soldati come Daniel e il sergente
“ e loro, i tre venerabili anziani di casa, me lo dicevano sempre negli anni dell'infanzia, durante i caffè delle donne: 'Da grande sarai la nostra cantora'. Poi un giorno il vecchio Yacob mi chiamò nella sua stanza, e gli feci una promessa. Un giuramento solenne davanti alla Madonna dell'icona. Ed è per questo che oggi vi racconto la suasua storia. Che poi è anche la miamia.. Ma pure la vostravostra”.
… il romanzo di Ghermandi costituisce oggi un gesto verso l'elaborazione di una memoria che, nell'Italia contemporanea, segna finalmente il tempo di sanare quella ferita invisibile.
Cristina Lombardi Diop
Bibliografia: letteratura
Testi generaliTesti generali
Mauceri M.C., Negro M. G., Nuovo Immaginario Italiano. Italiani e stranieri a confronto nella letteratura italiana contemporanea, Sinnos, Roma 2009
Comberiati D., La quarta sponda. Scrittrici in viaggio dall'Africa coloniale all'Italia di oggi, Edizioni Pigreco, Roma, 2007
Gnisci A. (a cura di), Nuovo Planetario Italiano. Geografia e antologia della letteratura della migrazione in Italia e in Europa, Città Aperta Edizioni, Troina (En) 2006,
Ricci L., La lingua dell'impero. Comunicazione, letteratura e propaganda nell'età del colonialismo italiano, Carocci, Roma, 2005
Pagliara M., Il romanzo coloniale. Tra imperialismo e rimorso, Laterza, Roma-Bari, 2001Tommasello G., La letteratura coloniale italiana dalle avanguardie al fascismo, Sellerio, Palermo,
1984
FumettoFumetto
Manfredi G., Volto nascosto, 14 volumetti, Sergio Bonelli editore, 2007-2008
Un libro a parteUn libro a parte
Knud Holmboe, Incontro nel deserto, Longanesi, Milano 2005 (un danese convertito all'Islam attraversa nel 1930 il Nord africa scoprendo il vero volto del
colonialismo italiano)
Narrativa
Abate A., Ultima estate in suol d'amore, Neri Pozza, Vicenza 2011Mohamed Aden Kaha, Fra-intendimenti, Nottetempo, Roma 2010 Ramzanali Fazel S., Nuvole sull’equatore. Gli italiani dimenticati. Una storia, Nerosubianco, Cuneo 2010 Giardina R., Il mare dei soldati e delle spose, Bompiani, Milano 2010Scego I., La mia casa è dove sono, Rizzoli, Milano 2010Sibhatu R., Aulò. Canto-poesia dall'Eritrea, Sinnos, Roma, 2009Matar H., Nessuno al mondo, Einaudi, Torino 2008Scego I., Babilonia, Donzelli, Roma, 2008Stella G. A., Carmine Pascià (che nacque buttero e morì beduino), Rizzoli, Milano, 2008al-Koni I., La patria delle visioni celesti e altri racconti del deserto, e/o, Roma, 2007Ali Farah C., Madre piccola, Frassinelli, Milano, 2007Ghermandi G., Regina di fiori e di perle, Donzelli, Roma, 2007 Dell'Oro E., L'abbandono. Una storia eritrea, Einaudi, Torino, 2006Flaiano E., Tempo d'uccidere, BUR, Milano, 2006 Spina A., I confini dell'ombra, Morcelliana, Brescia, 2006 Garane G., Il latte è buono, Cosmo Iannone editore, Isernia, 2005Nasibù M., Memorie di una principessa etiope, Neri Pozza, Vicenza, 2005Capretti L., Ghibli, Rizzoli, Milano, 2004 Magiar V., E venne la notte, Edizioni La Giuntina, Firenze, 2003 Marrocu L., Debrà Libanòs, Il Maestrale, Nuoro, 2002Tobino M., Il deserto della Libia, Oscar Mondadori, Milano, 2001Cavagnoli F., Una pioggia bruciante, Frassinelli, Milano, 2000Dell'Oro E., Asmara addio, Torino, Einaudi 1993 (Dalai Editore 1997Ramzanali Fazel S., Lontano da Mogadiscio, Datanews, Roma, 1994Berto G., Guerra in camicia nera, Marsilio, Vicenza, 1985
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