SAVIGLIANO – Annullatol’incontro di venerdì scorso, ildirettore del consorzio“Obiettivo Sociale” spera cheil faccia a faccia con l’asses-sore regionale alla Sanitàpossa finalmente “sbloccare”l’iter per il trasferimento deiquaranta posti letto per nonautosufficienti dalla casa dirisposo “Giovanni XXIII” diGenola alla residenza “Chia-noc” di via Donatori del San-gue.

«Sono fiducioso – è i lcommento del direttore,Paolo Spolaore –. L’assesso-re ha accettato di incontrarmigiovedì a Cuneo per discute-re della questione, mentre ladirezione dell’Asl ha fissatocon me un appuntamento pervenerdì pomeriggio. Credosia un segnale positivo, cheindica una nuova attenzioneal problema della casa diriposo: dobbiamo procederevelocemente per riorganizza-re la struttura».

Nonostante l’approvazio-ne all’unanimità dei Consiglicomunali di Savigliano eGenola, il protocollo d’intesache consentirebbe alla “Chia-noc” di ospitare cento anzianinon autosufficienti è fermo inRegione. Non sono chiare leragioni per cui gli uffici tardi-no a dare il via libera.

L’unica certezza è che lanuova direzione della casa diriposo sarà costretta a “rive-dere” l’organizzazione delpersonale se l’approvazioneal trasferimento non dovessearrivare.

Infatt i , nel documentosiglato a dicembre dello scor-so anno, l’attuale amministra-zione della “Chianoc” s’impe-gnava a garantire lo stessonumero di dipendenti a frontedi un aumento dei posti lettoper non autosufficienti. «Ilprotocollo d’intesa, firmatoanche dall’Asl, prevedevaproprio questo – spiega Spo-laore –. Oggi, il servizio d’as-sistenza è già calibrato sulleprospettive future: ovvero, ilmonte ore complessivo èdecisamente superiore aquanto previsto dalla legge.Mi auguro che la pratica sisblocchi al più presto, cosìda rassicurare tutte le fami-glie e le lavoratrici».

In pratica, se la “Chianoc”non dovesse ottenere il tra-sferimento dei letti (con leconseguenti convenzioni), ladirezione non sarebbe ingrado di fare fronte alleattuali spese legate al perso-nale: il servizio d’assistenzaverrebbe rivisto secondo iparametri stabiliti dalle normecon inevitabili conseguenzesui dipendenti.

«Resteremo vigili sullasituazione – è il commento diDanila Botta, sindacalistaCgil che ha seguito il lungo

braccio di ferro tra la prece-dente amministrazione e idipendenti –. Non capiamoperché la Regione tardi adautorizzare il trasferimento:sarebbe un peccato, dopotanti sacrifici, mandare tuttoall’aria. Se sarà necessario,siamo pronti ad accompa-gnare le famiglie, i lavoratori,gli amministratori comunali el’attuale direzione sotto gliuffici torinesi per chiedereche tutti mantengano la paro-la data».

Anche Luciano Marchiso-ne (Cisl), crede che la praticasi sbloccherà entro qualchesettimana, ma invita tutti afare «le giuste pressioni poli-tiche».

«Non si tratta di esserefiduciosi, ma razionali – diceBotta –. Fermarsi a questopunto del processo di risana-mento della Chianoc sarebbeuna follia».

a.g.

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Mons. Cesare Nosiglia

SAVIGLIANO – Sarà neces -sario più di qualche giorno peraprire le buste contenenti leofferte presentate dalle settantu-no imprese che hanno parteci-pato al bando di gara per l’appal-to del primo lotto di lavori sul tor-rente Mellea. Un numero decisa-mente elevato, che però nonspaventa l’assessore ai LavoriPubblici, Claudio Cussa. «Cisaranno più documenti da con-trollare, ma questo non rallenteràl’avvio dei lavori», assicura.

Se tutto dovesse filare peril verso giusto, se nessunaditta esclusa presenterà ricor-so al tribunale, le prime draghe

nel fiume si potrebbero vederegià a fine gennaio. Ma l’espe-rienza insegna ad essere deci-samente cauti.

Intanto, mentre dalla Re -gione arrivano alcune dichiara-zioni che invitano gli ammini-stratori locali a chiedere losblocco dei fondi Fas diretta-mente a Roma, a Savigliano sisollevano polemiche sullamancata convocazione di unConsiglio comunale aperto sulMellea: il presidente AntonioMotta accusa l’opposizione(eccezion fatta per l’Udc), piùche di indifferenza, di codardia.

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