T R A D E M A G A Z I N E D E L G A R D E N I N G I TA L I A N O
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FILIALE DI MILANO - € 1,55
Anno IX _N° 65/2015 _marzo
L’Agricola del Lago di Varese è
diventata Agricola Home&Garden: non
solo un cambio di logo, ma un profondo
processo di rinnovamento e un nuovo
format ricco di innovazioni.
Nasce l’Agricola 2.0
_NormativeAttenzione al marchio CE
sulle pompe
_Bio FoodGli ultimi dati da Biofach di
Norimberga
_Flora TradeIntervista con Patrizia
Cecchi di Rimini Fiera
_RetailIl Leroy Merlin “Vision” di
Solbiate Arno
_John StanleyL’evoluzione del packaging
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FERTIL s.r.l. - Via Ninola, 34 - 24050 CALCINATE (BG) - Tel. 035 442.32.99 r.a. - Fax 035 442.33.02 - [email protected] - www.fertil.it
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Non potevamo che pensare a loro: ai futuri giardinieri.Un’esigenza che avvertivamo forte: dar vita ad un prodotto interamente dedicato all’infanzia con finalità ludiche ed educative. Un gioco per avvicinare i bimbi al gardening ed ai valori ambientali della raccolta differenziata. L’opportunità per il moderno garden center di incontrare il mondo dell’infanzia.Coltiva oggi il business del domani.
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GREEN IS THE NEW BLACK
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in questo numero_marzo 2015
7 OpinioniLa shopping experience del verde fa un salto di qualitàdi Paolo Milani
La visione del futurodi Paolo Montagnini
Collins s.r.l.Via G. Pezzotti, 4 - 20141 [email protected]
Direttore ResponsabileDavid Giardino
Direzione CommercialeNatascia Giardino: [email protected]
Direttore editorialePaolo Milani: [email protected]
Coordinamento redazionalePaola Tamborini: [email protected]
Traffico impiantiCarlo Sangalli: [email protected]
La redazione Marco Ugliano, Anna Tonet, Manuela Lai, Riccardo Ricotti.
CollaboratoriEnrico Bassignana, Valentina Bonadeo (Studio Montagnini), LorenzoLuchetta, Marc Mignon (Meravigliosamente), Paolo Montagnini (StudioMontagnini), Andrea Pironi, Paolo Ricotti (Planet Life Foundation),Severino Sandrini (Mc Sinergie), John Stanley.
Consulenti tecniciAntonio D’Ambrosio (Rabensteiner), Cristian Pisoni (Rp Soft), Paolo Tenca (Tecnova), Fabio Torrini (Florinfo), Elisabetta Ferrari (Dettagli), Roberta Casartelli (Dettagli), Paolo Notaristefano (AIPSA).
Concessionaria esclusiva per la pubblicità:Collins Srl - Via G. Pezzotti, 4-20141 Milanotel. 02/8372897-8375628 - fax 02/[email protected] - www.netcollins.com
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Cover story10
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17 In primo piano> Il verde torna a Milano> Il futuro dei garden secondo McSinergie > Cifo sempre più leader nei prodotti a base di alghe > Tuttogiardino lancia Demostand > Verde Libera Tutti: un orto per le scuole> Inghilterra: il garden cresce meglio del brico> Nel piacentino il nuovo deposito di Leroy Merlin> Florbusiness: la domanda incontra l’offerta > In apertura 16 shop in shop Weber> Fiskars debutta in tv> Spoga+Gafa cambia look> Intermarchè cambia l’esperienza dell’acquisto con l’NFC> 7-10 maggio: in attesa di uno Zoomark da record
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28 Ambiente
30 Innovazione
Nasce Agricola 2.0
L’Agricola del Lago di Varese è diventata AgricolaHome&Garden: un cambio di logo che nasconde un profondoprocesso di rinnovamento e un nuovo format ricco diinnovazioni. Ce ne parla il suo promotore, Giacomo Brusa.
di Paolo Milani
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Tools
32 elho/elho punta all’Italiadi Paola Tamborini
36 Alubox/Alubox presenta MIATwistdi Paola Tamborini
42 Flora Trade/Flora Trade:il florovivaismo visto da Riminidi Paolo Milani
44 Normative/Pompe: attenzione al marchio CEdi Paolo Milani
Trade mktg
48 packaging/L’evoluzione del packagingdi John Stanley
50 Vigorplant/Vigorplant on air!di Paola Tamborini
52 Retail Big Show/Il futuro del retaildi Paola Tamborini
56 biologico/Il bio diventa protagonista di Paola Tamborini
60 Franzini/Franzini: l’open house è sempre un successoa cura della redazione
64 Leroy Merlin/Leroy Merlin presenta la nuova Visiondi Carlo Sangalli
70 Business Meeting/Bricofer riunisce tutte le sue forzedi Carlo Sangalli
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AGRATIAL.FE. SRLALMAPLASTBAMABAVICCHIBONFANTECABRE SRLCAMAFLORCENIGOMMACHERUBIN SILVIOCOMPOEPOCAERBAEUROPROGRESSFERRARI GROUPFERTILFLORA TRADEFLORAFIRENZEGARDENLINEGESALGIEFFEHUSQVARNA ITALIA SPANICOLIORGANIZZAZIONEORLANDELLIPALLETWAYSPIRCHERPSENNERSODIFERSUDEST EUROPE SRLSYNGENTATEA SYSTEMTERCOMPOSTIVALAGROVEBIVERDEMAXVIGLIETTAVIGORPLANTVIVAI CAPITANIOZAPIZOOMARK
inserzionisti
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Amen* www.triplo.pro
* dal Nuovo Testamento: “in verità vi dico”
Nei primi mesi di quest’anno sono statiinaugurati due punti vendita moltointeressanti per il mercato del giardinaggioitaliano. Due esperienze differenti ma inqualche modo assimilabili, se non altroperché sono nello stesso bacino d’utenza,cioè la provincia di Varese.
Il primo è il Leroy Merlin di Solbiate Arno, inaugurato afebbraio dopo una profonda trasformazione. Non si tratta di unsemplice re-modelling: tutto lo staff di Leroy Merlin ha lavoratoper più di due anni al Progetto Vision, con l’obiettivo diimmaginare il centro bricolage del 2020. Quello di SolbiateArno è il primo “negozio Vision” d’Italia ed è su questoconcept che verranno costruiti i nuovi punti vendita eristrutturati gli esistenti, ove possibile.Le novità sono moltissime e vanno colte nei minimi particolari:alcune sono davvero innovative (come la conciergerieall’ingresso, la coda unica per le casse come agli aeroporti oil soffitto nero), altre sono salti di qualità rispetto aglistandard attuali (come l’ingresso che permette a camion efurgoni di entrare nel punto vendita per caricare i materialipesanti, aperto dalle 7.30).Ma ciò che più colpisce è l’idea di privilegiare il concetto di“progetto” rispetto al singolo prodotto, perché in effetti ilcliente del centro bricolage è spesso alla ricerca di unasoluzione (cambiare il box doccia, ristrutturare la camera dei
figli, ecc.) e non di un prodotto. Così i banchi d’esposizionecon i lavandini tutti in fila sono stati sostituiti da quinteambientate, in cui vengono mostrati una serie di progetti dibagni, differenti per colori, età/target e dimensioni.Privilegiando davvero la shopping experience, innalzando illivello di servizio percepito dal cliente, nel tentativo dimigliorare il valore aggiunto del punto vendita senza doverricorrere necessariamente a esposizioni massive o promozionidi prezzo. Va in questa direzione anche la nuova Agricola di Varese, cuiabbiamo dedicato la cover, che ha puntato su un nuovo layoutsenza percorso obbligato, con l’unione dell’area decor con lepiante d’appar tamento per dar luogo a quinte ambientate, incui poter esaltare i giusti abbinamenti tra piante, vasi earredi e offrire suggerimenti e stimoli alla clientela. Unprogetto sviluppato da un pool di professionisti, comeLogotel per la design experience e Quark per il layout, che haprivilegiato il format ThinkGreen, in cui è il punto vendita chedetta le scelte e a cui il cliente si affida, rispetto alMakerGreen, in cui è il cliente al centro dell’attenzione epar tecipa anche alla scelta dell’assor timento dei prodotti.Vista la storia ultradecennale dell’Agricola, è stataprivilegiata la riconosciuta qualità e professionalità, valorifor ti dell’azienda, ma anche il format MakerGreen che statrovando consensi all’estero sarebbe stato un’innovazioneinteressante per il mercato italiano.
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opinioni
La shopping experience del verde fa un salto di qualità
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L’Agricola del Lago di Varese è diventatal’Agricola Home&Garden: un cambio di logoche nasconde un profondo processo dirinnovamento e un nuovo format ricco diinnovazioni. Ce ne parla il suo promotore,Giacomo Brusa.
Il 7 marzo è stato inau-gurato ufficialmente ilnuovo corso dell’Agricola delLago, uno dei garden center “pionie-ri” della provincia di Varese, conun’evoluzione nel corso dei decennida rivendita agraria a centro giardi-naggio e – dal 7 marzo – a store espe-rienziale multicanale dedicato all’ho-me&garden. Un obiettivo subito rico-noscibile dal nuovo logo, Agricola Ho-me&Garden, che fotografa perfetta-mente l’offerta al suo interno. Oltreall’immagine, il punto vendita è statocompletamente ripensato e modifica-to, sia nella viabilità sia nei reparti,pur mantenendo la stessa superficie:2.000 mq di serra coperta, 2.000 mq
di serra fredda e 2.500 mq di vivaio,con una copertura facilmente rimovi-bile che permette di ampliare o ridur-re la parte scoperta. Per saperne dipiù abbiamo incontrato Giacomo Bru-sa, titolare di Agricola.
Un lavoro di squadra per 14 mesi
Greenline:Come è nata l’esigenza di un “re-modelling”?Giacomo Brusa: Tutto è partito dauna forte voglia di rinnovamento. Inquesti nove anni abbiamo capito cheavevamo tantissimi valori inespressi,che avremmo dovuto comunicare ainostri clienti. Il cliente che ci conosce
personalmente e parla con noi, capi-sce che c’è professionalità, dedizio-ne, servizio e assortimento, ma la no-stra storia non era così fruibile per tut-ti: siamo in 38 e curiamo tantissimo ilservizio, ma nelle giornate di forte af-flusso è impossibile dare un serviziopersonale. Abbiamo ripensato il pun-to vendita facendo un lavoro di squa-dra, che ha coinvolto tutti i dipenden-ti e ognuno ha collaborato con idee
per migliorare ilproprio reparto.
di Paolo Milani
coverstory>>Agricola Home&Garden
Nascel’Agricola 2.0
I portaprezzo sottolineano dei valori (Fatto da Noi per lecomposizioni) o dei percorsi tematici (Speciale per la Pasqua).Un modo per evidenziare gli articoli senza necessariamentericorrere a promozioni sul prezzo o esposizioni massive.
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Greenline: Quando avete iniziato?Giacomo Brusa: 14 mesi fa. Abbiamocommissionato un attento e profondostudio a S’nce Group azienda svizzeradi comunicazione di marketing integra-to. Da un’analisi dettagliata del mer-cato competitivo e dei business mo-del, attraverso un’analisi del consu-matore, abbiamo mappato i valori diAgricola percepiti e desiderati. Que-sta è stata la base analitica attraverso
cui S’nce Group ha definito la missionaziendale (che potete trovare ben illu-strata nel nuovo sito) da cui ha poi tra-dotto il nuovo logo delineando le basiper la ridefinizione dell’intera corpora-te aziendale e tutta la strategia e im-plementazione comunicativa futura(Social network, CRM, Campagna Adv,Promozioni, ecc.). In collaborazionecon la milanese Logotel abbiamo poiorganizzato due percorsi di formazio-
ne specifici per i dipendenti, orientatialla gestione del cambiamento e allavendita il tutto in perfetta coerenzacon la mission. I capireparto hannoseguito corsi sulla coordinazione delpersonale e delle risorse, e da que-st’anno inizieranno un percorso di ge-stione del prodotto. Stiamo cercandodi evolverci e trasformare un’aziendafamigliare in una realtà managerialesenza però perdere quelle radici cheda sempre ci distinguono dagli altri.
Greenline: Non avete inserito un reparto dialimenti bio: lo farete?Giacomo Brusa: Lo stiamo valutando.Ma ogni week end mettiamo a dispo-sizione gratuita l’area davanti al gar-den center a una serie di produttori lo-cali. Lo facciamo in una logica servi-zio, per permettere ai clienti di trovareprodotti a chilometro zero: frutta, ver-dura, formaggi dop del Luinese, unazona ricca di produttori di formaggi dicapra, miele, riso e tre aziende vitivini-cole di Varese.
Piante brandizzate e ambientate
Greenline: Quello che più colpisce dellanuova Agricola è che nella serra caldaavete unito le piante con i prodotti perla decorazione della casa, creando moltearee ambientate, accanto alla tradiziona-le esposizione sui bancali…Giacomo Brusa: La multifunzionalitàdel garden è basilare, ma deve avereuna centralità nel verde e la pianta èuna dei maggiori elementi di espres-sione. È il primo passo di un lavoro di
Appena il cliente entra nel punto vendita si trova nella“piazza”, riconoscibile dai lampioni e dalla fontana, cherappresenta il centro del punto vendita. In “piazza” c’è unaConciergerie per accogliere e assistere i clienti.
La serra calda e il decor sono stati uniti, dando luogo aspazi ambientati in cui le piante si sposano con gli arredi econ i vasi.
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coverstory
brandizzazione con il nostro marchio:abbiamo già la nostra produzione ecollaboriamo con alcuni coltivatori peravere tutto il prodotto brandizzato.
La multicanalità nel garden center
Greenline: Oltre al punto vendita, aveterinnovato l’immagine, il sito web e le atti-vità social. In che modo legherete il puntovendita con la rete?Giacomo Brusa: Abbiamo compresoche ai giorni nostri e con le nuove tec-nologie i punti di contatto con i clientiattuali e potenziali non possono es-ser collegati solo all’esperienza sulpunto vendita o a una campagna advclassica sulla carta stampata: ci so-no sempre occasioni, momenti e luo-ghi in cui si può comunicare con ilconsumatore, anche in modo interat-tivo, per crescere insieme. La nuovaAgricola non è solo immagine: grazie
all’attività di S’nceGroup la rivoluzio-ne è stata totale,coinvolgendo l’in-tero stile comuni-cativo, ora perfet-tamente centratoin ottica digital conun nuovo sito mol-to più usabile per i
consumatori, con i principali canali so-cial e con una relazione costante coiconsumatori attraverso i più modernistrumenti di CRM.Quello che vogliamo è far vivere ai no-stri clienti la stessa experience tantoin negozio quanto sul sito: Agricolaoggi si racconta in maniera chiara eidentificabile anche attraverso i videoe le immagini realizzate utilizzando ilgarden come set e i prodotti comeprotagonisti, così come nel punto ven-dita assistiamo e formiamo i nostriconsumatori anche attraverso le piat-taforme digitali. Ma non finisce qui:vogliamo essere un punto di riferimen-to per tutti coloro che cercano un’ispi-razione per la propria casa o giardinoo per chi vuole imparare a vivere inmaniera sana e naturale. Oggi c’è unatotale corrispondenza di stile e conte-nuti tra mondo reale e digitale: il no-stro cliente è in grado di entrare nelmondo di Agricola stando comoda-mente a casa sua, scaricando mate-riali, prendendo ispirazioni dalle no-stre fotografie, scegliendo quale cor-
so frequentare tra quelli di BBQ, artefloreale, giardinaggio, ecc. Tutto rac-conta di un ambiente accogliente incui è facile sentirsi a casa e con cui èimmediato identificare la propria casa.
Greenline: Avete previsto di sviluppareanche un sito di e-commerce?Giacomo Brusa: Momentaneamen-te si tratta di un sito istituzionale, svi-luppato in collaborazione con SnceGroup (che insieme a Logotel si è oc-cupata della comunicazione del mar-chio, ma sotto di sé ha una piattafor-ma di e-commerce che partirà questaprimavera, con 8.000 prodotti in ven-dita online, principalmente dei repartiVerde&Soluzioni, Animali&Coccole eMacchine. Da Natale proporremo unassortimento dell’area Casa&Fiori el’idea è di arrivare a vendere anche lepiante entro due anni. Stiamo già lavo-rando sul verde vivo e stiamo speri-mentando diverse soluzioni di spedi-zione in tutta Italia.
Ú www.agricolashop.it
In ogni reparto è presente una postazione per for-nire assistenza ai clienti e ricordate tutti i servizi.
Un’idea da copiare! Ognidipendente ha in tasca questicartoncini e li usano per dareconsigli di coltivazione aiclienti che chiedono assistenza.Viene infilato nel vaso e ilcliente porta a casa l’appuntocon i consigli di coltivazione.
milano, 12-13 maggio 2015www.buyerpoint.it
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Oppure partecipa da protagonista insieme a:
Elenco aggiornato al 6 marzo.
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Il verde torna a MilanoLa prima edizione di Myplant, la nuova mo-stra milanese, è partita con il piede giusto eha gettato le basi per un ritorno a Milano del flo-rovivaismo, come succedeva negli anni Novanta conMiflor. 300 espositori e 8.500 professionisti hannodato vita a Milano alla prima edizione di Myplant & Garden, lanuova mostra primaverile dedicata al florovivaismo promossada un Consorzio di imprese del settore insieme a FieraMilano.Nonostante gli spazi limitati (dei due padiglioni occupati solouno era veramente attivo) Myplant ha raggiunto l’obiettivo di in-curiosire i manager del mercato italiano del verde e portare aMilano un buon numero di visitatori: i padiglioni erano decisa-mente “vivi” dalla 10 alle 15 per poi scemare nel pomeriggio,probabilmente a causa del basso numero di espositori e padi-glioni da visitare. Un difetto destinato a scomparire con l’au-
mento di importante della manifestazione,sulla quale gli organizzatori sono molto fidu-
ciosi. “Abbiamo for temente voluto questa fie-ra per rilanciare il comparto del florovivaismoe i segnali che abbiamo raccolto sono decisa-
mente positivi – ha spiegato Gianpietro D’Adda, presidente delConsorzio Myplant -. Da qui inizia un nuovo percorso di cresci-ta: in futuro aumenteranno gli espositori, i visitatori, le super-ficie e l’assortimento. Vogliamo diventare il riferimento unicoper il settore”.
Ú www.myplantgarden.com
17greenline
IL FUTURO DEI GARDEN SECONDO MCSINERGIE
A causa di un infortunio, Severino Sandrini,
fondatore di McSinergie, non ha potuto
partecipare alla Tavola Rotonda promossa
da Aicg a Myplant, nella quale un pool di
esperti, operatori e giornalisti si è
interrogato sul futuro dei centri
giardinaggio in Italia.
Ecco cosa avrebbe detto.
di Severino Sandrini
Se fossi stato presente, sarei partito
dall’analisi della situazione economica
italiana. Quali riforme hanno fatto ridurre il
debito dell’Italia? Quali prospettive a breve
di reale cambiamento nella gestione del
paese? Difficile vedere dei miglioramenti a
breve, indipendentemente da come la si
pensi politicamente!
In questo contesto difficile come hanno
affrontato i centri giardinaggio la crisi? Una
parte si sono persi e hanno chiuso, tanti
hanno mantenuto le quota di
mercato/fatturato e una parte ha
continuato a crescere anche se non tutti
allo stesso modo. Quanto il risultato
dipende dalla situazione economica e
quanto dalle scelte aziendali? Secondo me
il 10% è imputabile alla situazione e il 90%
all’azienda: non è semplice da calcolare ma
se confrontiamo i dati
di crescita negli anni
precedenti con quelli
di questo periodo, a
parità di iniziative,
questo è il valore che
esce. Fatta questa
premessa posso rispondere alla domanda
della tavola rotonda: i centri giardinaggio
hanno davanti un futuro di successi! A
patto che abbiamo un’identità. È inutile far
finta di niente: la maggioranza dei garden
italiani mancano d’identità, per
dimensione, per offerta merceologica o per
layout. La maggior parte è un insieme più o
meno ordinato e bello contenente di tutto:
più simili a bazar o brico che a centri di
giardinaggio specializzati.
Il futuro si gioca proprio nel riuscire a
essere di dimensioni adeguate, avere una
proposta seria e qualificata in piante da
interno, stagionali ed esterno, avere quei
prodotti di complemento specializzati nella
cura e protezione delle piante, avere una
spazio, proporzionato al negozio, di decor,
arredo, barbecue, ecc., avere una fioreria
qualificata e avere, dove possibile ed
opportuno, un settore per animali vivi e
pet. Per avere un’identità è necessario
fare delle scelte, precise, concrete e
chiare! Non possiamo considerare i centri
di giardinaggio genericamente “piante e
fiori” assimilati alle fiorerie come
pretendono tanti comuni. Ma come dargli
contro se entrando in un garden trovano di
tutto e di più mescolato insieme?
Solo con una identità chiara, definita e
correttamente risposta, si possono
affrontare le già complicate normative
relative alla tassazione degli spazi, RSU e
norme di sicurezza. Ottenere un CPI
(certificato di prevenzione incendi) con
spazi correttamente predisposti è più
facile, economico e facile da rinnovare. La
difficoltà maggiore viene dalla diffidenza
da parte dei comandi VVFF relativamente a
un settore di “anarchici”, dove appena
ottenuto il certificato rimescolano tutti i
prodotti.
Nella foto un momento della Tavola Rotonda organizzata daAicg, con Paolo Montagnini, Paolo Milani e Giacomo Brusa.
www.trovrr acompo.iooo ttt
P R O M O G I A R D I N A G G I OS O C I O
W W W . P R O M O G I A R D I N A G G I O . O R G
Lo scorso 11 febbraio Cifo ha annunciatol’acquisizione del 49% della canadeseWest Coast Marine Bio Processing, daparte della capogruppo Biolchim,consolidando il suo ruolo nel mercato deiprodotti a base di alghe marine.Il Gruppo canadese è specializzato nellaproduzione di prodotti per l’agricoltura e ilgiardinaggio a base di macrocystis, alghemarine che vivono nel nord America conuna forte presenza di potassio, acido
alginico, iodio e oligoelementi, moltoutilizzati nell’industria alimentare,farmaceutica, cosmetica e tessile.Materie prime che West Coast MarineBio Processing utilizza per realizzarebiostimolanti, atti a stimolare i processinaturali per migliorare l’assorbimento edei nutrienti e la tolleranza a stressabiotici, incrementando le rese e laqualità delle colture. Già dal 2006 Cifo distribuiva in esclusivain Italia i prodotti canadesi a base dimacrocystis, come Macys nel mercatoprofessionale e Algatron per il consumer.Da oggi avrà un controllo diretto.“Questo accordo arriva dopo due anni distretta collaborazione nello sviluppo dinuovi prodotti – ha spiegato LeonardoValenti, amministratore delegato di Cifo edella capogruppo Biolchim – e saràfunzionale alla penetrazione della lineaMacys anche sui mercati internazionali ea seguire la missione di forteorientamento alla sostenibilità che ilgruppo persegue da anni”.
Ú www.cifo.it
Cifo sempre più leader nei prodotti a base di alghe
TUTTOGIARDINO LANCIADEMOSTAND
Il 19 febbraio si è svolta la prima edizione
di Demostand, la prima fiera interna di
Tuttogiardino, la catena di centri
giardinaggio in franchising promossa da
Ifs. Più di 130 responsabili dei punti
vendita hanno potuto toccare con mano
l’offerta di 20 fornitori e la nuova linea di
private label brandizzate Tuttogiardino e
realizzate da aziende italiane. Un
appuntamento utile per i produttori, che
hanno preso contatto personale con tutta
la rete, e per i rivenditori, che hanno avuto
l’occasione di approfondire la conoscenza
di alcune linee di prodotto.
Visto il successo della prima edizione,
Demostand verrà ripetuto anche nel 2016.
Ú www.tuttogiardino.it
in primo piano>>
Verde libera tutti: un orto per le scuole Anche quest’anno torna dal 13 al 19 aprile Verde Libera Tutti, la settimana dedicataal verde promossa da Promogiardinaggio, l’associazione che dal 2008 è impegnatain progetti divulgativi per promuovere la cultura del verde in Italia.
Per questa terza edizione, la “chiamata alle zappe”collettiva è rivolta al mondo della scuola, con unagara di creatività per costruire il più bell’or to scola-stico: dal 13 al 19 aprile, i dieci progetti più signifi-cativi verranno premiati e le scuole riceveranno tuttoil materiale necessario per realizzare il proprio orto.Il progetto sarà supportato dagli strumenti web e so-cial: attraverso il sito www.verdeliberatutti.org,
completamente rinnovato e ampliato, e la pagina facebook che le scuole potrannoutilizzare per presentare i progetti.“Se davvero vogliamo consegnare alle future generazioni un ambientevivibile, nel senso più ampio del termine – ha spiegato Laura Galli pre-sidente di Promogiardinaggio - non possiamo che cominciare a sensi-bilizzare il mondo della scuola sull’importanza della natura e del viverein un contesto eco sostenibile, a partire da ciò che produciamo e man-giamo. Quest’anno Promogiardinaggio ha commissionato a Eurisko-GfK una ricerca sull’orto che ha già evidenziato in fase qualitativa co-me la passione per la coltivazione domestica di frutta e verdura sia so-stenuta e accompagnata da amore e rispetto per la natura e l’ambien-te. Ed è proprio questo amore che vogliamo trasmettere alle giovani ge-nerazioni con un un’iniziativa che lo trasformi in azione concreta”.
Ú www.verdeliberatutti.org
Ú www.promogiardinaggio.org
Inghilterra: il gardencresce meglio del bricoSecondo i dati Gfk, le vendite complessivenel mercato britannico nel 2014 sono au-mentate del 3% nel canale DIY, e del 10% nelsolo comparto garden.L'e-commerce si conferma un canale di di-stribuzione importante nel mercato britanni-co: nel dicembre 2014 le vendite online han-no raggiunto un nuovo massimo storico (rag-giungendo la quota di mercato del 25%); nel-la sola merceologia elettroutensili, le venditaonline sono cresciute di quattro volte rispet-to a quella nei negozi fisici.
Per diventare provetti chef al barbecueservono tutti gli strumenti giusti: dalguanto alla spazzola, dalla pinza allagriglia fino all’utilissimo set del sistemaGourmet System. L’idea diWeber–Stephen è stata di creare sedicishop in shop sul nostro territorio, dovesono collocate isole tematiche dibarbecue a carbone dalle formetondeggianti e dai coinvolgenti colorifashion. Spazi dedicati ai barbecue agas, nelle prestanti gamme in acciaioinox e smaltate. Aree studiate per ibarbecue elettrici, maneggevoli e pocoingombranti. È possibile inoltre trovare,
per esempio, libri di ricette e consigli,combustibili, legna da affumicatura.Cento metri quadri di esposizione sono aConcorezzo (MI) presso il garden AgriBrianza già sede della Grill Academy byWeber, prima scuola di cucina in Italiadedicata al barbecue, che organizza corsitematici per professionisti e neofiti. Altricento metri quadri di esposizione sono alCentro Internazionale del Barbecue diSan Marino e altri spazi di 50 mq in tuttaItalia per dare al pubblico unapanoramica completa dell’articolato edinamico mondo dei barbecue Weber. Unformat distributivo facilmente
riconoscibile nei sedici shop in shop inprima apertura, ma apprezzato dai clientianche negli 850 punti vendita Weberselezionati da nord a sud.
Ú www.weberstephen.it
In apertura 16 shop in shop Weber
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Entro l’inizio del 2016 sarà operativa a Castel San Giovanni (PC) la nuova piattaformaLeroy Merlin, che si svilupperà all’interno del parco logistico da oltre 1,3 milioni dimetri quadri, situato alle porte di Milano.Collegato direttamente all’autostrada Torino - Brescia a pochi chilometri da Piacenza edall’A1, il deposito sarà più baricentrico e vicino a negozi e fornitori Leroy Merlin, e ingrado di adattarsi alle esigenze di crescita cross canale che potranno emergere nelfuturo. Il deposito avrà una superficie calpestabile di 90.000 mq, di cui 15.000 mq disoppalco. Sarà, inoltre, un deposito altamente tecnologico, grazie all’alto livello diautomatizzazione, alla totale illuminazione a LED, all’isolamento termico e al sistemaBMS (Building Management System) per il controllo automatizzato delle aree di lavoroa livello di illuminazione, ventilazione e sicurezza.
Ú www.leroymerlin.it
Nel piacentino il nuovo deposito di Leroy Merlin
FLORBUSINESS: LA DOMANDAINCONTRA L’OFFERTA
Chiude con soddisfazione l’edizione 2015
di Florbusiness, l’appuntamento con la
floricoltura pugliese nato sette anni fa e
promosso da dieci produttori
florovivaistici: Apulia Plants,
Auricchio&Sons, Camaflor, Prima Vita,
Caporalplant, Florpagano, Pagano Fiori,
Pagano Piante, Vivai Cantatore Michele e
Vivai Capitanio.L’originalità del progetto
Florbusiness è la possibilità per buyer e
grossisti di visitare personalmente le
serre e stringere accordi direttamente
con un pool di 10 produttori. Aziende
eterogenee che offrono un’ampissima
gamma di piante da esterno e da interno,
su 150 ettari di coltivazioni a ombrai e
all’aperto e 120 ettari di serre coperte.
Ú www.florbusiness.it
22 greenline
È andato in onda per un paio di settima-ne lo spot di Fiskars sulle principali re-ti televisive nazionali: una divertentesit-com tra vicini di casa per presentarel’innovativo Universal Cutter, attrezzoper tagliare rami fino a 6 m di altezzasenza ricorrere alla scala, nonché pro-dotto icona di Fiskars Garden. Il format,parte di una campagna internazionale diFiskars Group già in onda in diversi Pae-si europei, è stato adattato per il nostromercato da TheCream, agenzia da diver-si anni partner esclusivo di Fiskars Italyper la comunicazione, ufficio stampa epubbliche relazioni. La pianificazione è acura di Carat.“Gli attrezzi per il giardinaggio Fiskarssono famosi in tutto il mondo per funzio-nalità, innovazione e design. Questacampagna contribuirà a far apprezzare econoscere i nostri prodotti dal taglio per-fetto alle famiglie italiane, che incontre-ranno il brand anche sul punto vendita,con esclusivi e impattanti materiali dicomunicazione, e promozioni attive incittà strategiche su tutto il territorio na-zionale” dichiara Alessandra Maggi,marketing manager di Fiskars Italy.
Ú www.fiskars.it
Fiskars debutta in tv
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Azienda leader giardinaggio cercavenditori per potenziamentostruttura distributiva nazionale conparticolare riferimento alle regioniLombardia, Veneto, Puglia, Sicilia.Offriamo portafoglio clienti, ottimiincentivi. Richiesta iscrizione albo,introduzione presso garden,agrarie, ferramenta.Inviare curriculum a:ORVITAL S.p.A. all’[email protected] l’autorizzazione altrattamento dei dati (D:L: 675/96).La ricerca è rivolta a candidati diambo i sessi. I dati verranno trattatiai sensi dell’art.13 D.lgs 196/03.
in primo piano>>
SPOGA+GAFA CAMBIA LOOK
La prossima edizione di Spoga+Gafa a
Colonia, in programma dal 30 agosto all’1
settembre, sarà completamente rinnovata: i
5 segmenti espositivi diventeranno 4 e
saranno ridistribuiti sull’area espositiva.
Il primo segmento Garden living sarà
dedicato all’arredamento per esterno e
occuperà la zona sud-est della Fiera di
Colonia, in particolare i padiglioni 1, 2, 3, 9,
10.1 e 11. Il padiglione 1 sarà dedicato
esclusivamente a Weber e Kettler come
nella scorsa edizione.
Garden unique, dedicato alla fascia
premium dell’outdoor, occuperà il secondo
piano del padiglione 10. I settori GardenCare
e GardenCreation sono stati riuniti in
Garden creation&care su 2 padiglioni: il 5
ospiterà il verde vivo, i terricci e i
fertilizzanti, mentre il padiglione 6 sarà
dedicato a macchine, attrezzi, irrigazione e
illuminazione. Il quarto settore sarà Garden
bbq&fun: la costante crescita di rilevanza
del segmento del barbecue ha indotto gli
organizzatori a scorporarlo da Garden
Living e assegnargli una sezione dedicata
nel padiglione 7. Nello stesso padiglione
verranno ospitati gli articoli per lo sport, il
gioco, il camping e il tempo libero. Il
padiglione 7 dedicato al barbecue è posto
strategicamente vicino al padiglione 8 che
ospiterà la vera novità di quest’anno: la
prima edizione di Tag des Gartens, una
Giornata del Verde dedicata ai consumatori
finali, che si svilupperà anche nell’area
all’aperto vicina al parco sul Reno.
“Questa nuova strutturazione dei segmenti
dell’offerta e anche la loro ridistribuzione
nei padiglioni comportano vari vantaggi – haspiegato Katharina C. Hamma, ceo di
Koelnmesse -. I segmenti che evidenziano
per i buyer una certa attinenza si
avvicineranno gli uni agli altri e allo stesso
tempo lo snellimento dei segmenti ridurrà
la complessità dell’enorme varietà di
prodotti in mostra a Spoga+Gafa, rendendo
così più facile orientarsi in fiera”. A
Spoga+Gafa sono attese circa 2.000
aziende e a febbraio il 75% dell’area
espositiva (240.000 mq lordi) era già stata
assegnata.
Ú www.tagdesgartens-koeln.com
Ú www.spogagafa.com
Lancia Classic Ideale per pulire e irrigare con un getto fine nebulizzato.
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Il nuovo negozio di Intermarchè alleporte di Parigi (a Issy-les-Moulineaux) staoffrendo ai clienti un’esperienzad’acquisto completamente nuova.Un’app da scaricare sullo smartphone diself scanning, che interagendo con leetichette elettroniche permettono alcliente di comporre il proprio carrello
della spesa avvicinando il telefono alloscaffale. In questo modo il cliente puòbeneficiare di buoni scontopersonalizzati oltre a sapere in ognimomento il totale della spesa, senzadover svuotare il carrello alla cassa.Smartphone ed etichette elettronichedialogano grazie alla tecnologia Nfc(Near Field Communication).Intermarchè è stata una delle primecatene a investire nell’utilizzo dietichette elettroniche e oggi più di 1.300supermercati sono già equipaggiati.Il progetto è stato da realizzato daBudgetbox in stretta collaborazione conStore Electronic Systems, leader nelleetichette elettroniche per il retail, che inoccasione dell’inaugurazione dello storedi Parigi ha presentato la nuova linea G-tag+NFC, che offrono la possibilità diproiettare le promozioni del rivenditore epromuovere politiche di fidelizzazionegrazie a schermi dinamici e l’interattivitàcon gli smartphone dei clienti.
Ú www.store-electronic-systems.com
Intermarché cambia l’esperienza dell’acquisto con l’NFC
7-10 MAGGIO: IN ATTESA DIUNO ZOOMARK DA RECORD
Mentre il mercato fieristico non vive anni
di gloria, ci sono alcuni appuntamenti che
sembrano non essere toccati dalla crisi:
Zoomark di Bologna è uno di questi e già a
febbraio, a tre mesi dall’evento, ha
dichiarato il “tutto esaurito” avendo
venduto tutti gli spazi espositivi. Più di 600
espositori, 65% di aziende estere e 30% di
nuove aziende, tra cui giovani realtà e
ritorni di importanti brand.
L’internazionalità di Zoomark è
confermata dalla massiccia presenza di
imprese estere (65%) con forti presenze
da Cina, Stati Uniti, Gran Bretagna,
Germania e Francia. La 16esima edizione
della biennale internazionale del pet di
Bologna, si preannuncia quindi come un
appuntamento imperdibile: è già attiva la
biglietteria online.
Ú www.zoomark.it
Floragard Vertriebs-GmbHGerhard-Stalling-Strasse 726135 OldenburgGERMANYFon: +49 (0) 441 / 2092-0Fax: +49 (0) 441 / 2092-292info@fl oragard.dewww.floragard.de
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È un problema di natura politica il
principale responsabile che
rischia di frenare lo
svecchiamento del mercato
dell'illuminazione in tutta Europa.
È infatti in atto, in questo
periodo, la discussione
riguardante il sesto stadio di
miglioramento dell'efficienza del
parco lampadine europee che
prevede la messa al bando delle
alogene di qualità peggiore
(categoria C e D) ma, a causa di
Germania ed Italia, non c’è la
maggioranza necessaria per
approvare questo provvedimento
utile per l'ambiente. I due Paesi
si sono alleati in difesa delle
alogene e contro il Led. Come
denuncia Legambiente, il
ministero dello Sviluppo
Economico italiano e l’Enea
(l'Agenzia nazionale per
l'energia e le nuove tecnologie)
hanno dichiarato la loro
opposizione al bando delle
lampade alogene. Secondo
l'Enea vi sono problematiche
tecniche e normative di
sicurezza tali da non consentire
la piena sostituzione delle
lampade entro il 2015. La
Germania è uno dei principali
produttori europei di alogene, di
conseguenza ha tutto l'interesse
nel frenare l'avanzata dei Led.
Da tempo l'Unione Europea ha
adottato standard di progressiva
efficienza delle lampadine e
degli altri corpi luminosi,
attraverso queste norme si è
arrivati, alla messa al bando dei
bulbi a incandescenza e
all'applicazione dell'etichetta
energetica anche alle lampadine
(obbligatoria sulle confezioni dal
1° settembre 2013).
Anche il cibo sprecato, non consumato, può essere una fonte diinquinamento; lo spiega il Dipartimento di gestione ambientale e
delle risorse naturalidella Fao, che duran-te lo scorso 2013 harilevato 3,3 miliardidi tonnellate di Co2emesse proprio dal-le sostanze scaduteo non consumate. Inoccasione della Gior-nata nazionale di
prevenzione dello spreco alimentare, il Wwf ha sottolineato che lospreco alimentare non è solo un problema di alimenti ma anchedi impatti sulla biodiversità e sul clima. La responsabilità è divisaa metà tra consumatori e sistema produttivo: ogni famiglia spre-ca in media 316 euro l’anno in cibo che per disattenzione o negli-genza viene buttato senza essere consumato, inoltre anche il si-stema produttivo consuma cibo durante la filiera, fino al 50% del-le perdite totali, prima ancora che arrivino al consumatore. L’alle-anza stretta dal Wwf con aziende della grande distribuzione e fo-od service per campagne dedicate, consentirà di veicolare consi-gli e buone pratiche contro lo spreco alimentare verso ungrandissimo numero di cittadini.
28 greenline
ambientecommercio eco-consapevole
>>
RIFIUTI SPECIALIDA RECORD
Se il numero di rifiuti
“semplici” diminuisce,
purtroppo il livello di quelli
“speciali”, ossia altamente
pericolosi per l’ambiente, sta
aumentando. In particolare
nel nostro paese è quattro
volte il numero dei rifiuti
urbani tradizionali, spesso
provenienti da attività
economiche "non
individuate" o "non censite"
nei parametri Istat. Sulle
modalità di raccolta,
trattamento e smaltimento,
l'Italia presenta un quadro
piuttosto eterogeneo e non
tutte le regioni si dimostrano
virtuose. La Toscana tuttavia
risulta essere tra le regioni
dove, a fronte della sesta
posizione per quantità
prodotta, solo l'8% dei rifiuti
pericolosi finisce in discarica
o verso gli inceneritori. Ma è
su scala nazionale che
secondo gli operatori del
settore occorre mettere a
punto strategie operative e
arrivare al termine del
trattamento nella maniera
più sostenibile, sia per
l'ambiente che sotto il profilo
finanziario per garantire una
sempre più forte tracciabilità
di tutto il percorso, dalla
raccolta alle modalità di
smaltimento.
Anche la spazzatura produce Co2
ITALIA E GERMANIA CONTRO L’ILLUMINAZIONE LED
La dissalazione è un proces-so moderno capace di porta-re acqua potabile anche in zo-ne aride o difficilmente rag-giungibili da strutture idrauli-che, questa tecnologia, perora, richiede però delle mac-chine costose con un alto as-sorbimento energetico. A fa-cilitare il raggiungimento del-l’obiettivo in tempi più ridottipotrebbe però essere Desole-nator: un piccolo desalinatoreportatile solare. Il team diprogettisti e sviluppatori diDesolenator promette infattiil più basso costo per litro diacqua potabile prodotta (15
litri al giorno) mai raggiuntoprima. Simile ad un pannellosolare, questa macchina èdotata di ruote per lo sposta-mento, i moduli fotovoltaicisono utilizzati per convertirela luce solare in energia elet-trica, mentre ilsuo particolaredesign accumulail calore per por-tare ad ebollizio-ne l’acqua. Il va-pore formatosiviene raccolto edistillato in ac-qua pulita. Il pri-mo prototipo fun-
zionante esiste già e oral’azienda sta cercando di rac-cogliere 150.000 dollari suIndiegogo per costruireun’unità su scala maggiore eraggiungere la produzione dimassa alla fine del 2015.
Il dissalatore solare
NOVITÀ
PER IL FLORO
VIVAISMO
Syngenta è uno dei principali attori dell’agro-industria mondiale. Il gruppo impiega più di 26.000 persone in oltre 90 paesi che operano con un unico proposito:Bringing plant potential to life (Sviluppare il potenziale delle piante al servizio della vita). ® e TM Marchi registrati di una società del Gruppo Syngenta.
www.syngenta.it
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e ne aumenta la shelf life, per soddisfare le richieste di tutta la liera.
30 greenline
innovazionericerca e sviluppo
di Riccardo Ricotti
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cani di piccola taglia: inostri amici dormono nella
parte inferiore mentre ilpiano superiore è
composto da un elegantecristallo trasparente.
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serie Star Trek. La plancia dicomando della famosa
astronave Enterprise è stataricreata completamente condei morbidi cuscini. Vista su
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Non tutte le trappole perinsetti hanno un look
sgradevole ed inadatto algiardino: Japanese beetle
trap imita un enorme narcisoche, in realtà, nasconde alsuo interno delle efficaci
trappole per coleotteri.
Uncommongoods.compresenta una serie di giochi
per cani inusuali edivertenti; una volta
afferrati simuleranno delleenormi lingue o dei baffi
giganti, sono realizzati ingomma 100% naturale.
>>
Questa decorazione ricreauna piccola casa intagliatain un tronco d’alberosecolare; cavo all’internopuò essere riempito di terrae rivelarsi un vasodecisamente originale. Vistosu www.plowhearth.com
Ideali sia per gli ambientioutdoor sia per verande ospazi interni, le lampade didesign D+I lamp sonointeramente in polistirene;una piacevole luce soffusa èirradiata tramite la lorostruttura a forma di ceppo.
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Con oltre 50 anni di esperienza e ricerca, elho è uno dei top player alivello globale nel settore vasi. Dal 2015 l’azienda olandese inizia lavendita diretta in Italia: una decisione che porterà sostanzialicambiamenti anche nel rapporto con i distributori. Claudio Furlan, Sales manager South Europe elho ci racconta la genesidi questo cambiamento.
di Paola Tamborini
Greenline: Il primo ingresso di elho in Ita-lia risale al 2009: nonostante l’aziendaolandese sia presente nel territorio dadiversi anni, possiamo dire che è nel 2015che elho entra definitivamente nel mer-cato italiano. Cosa ha spinto l’azienda acompiere questo passo?Claudio Furlan: L’Italia e, più in gene-rale, il Sud Europa rappresentaun’area strategica ad altissimo po-tenziale per elho: gli italiani amano ildesign, la qualità, la continua innova-zione e trovano nel nostro concetto divendita una risposta moderna allenuove esigenze dei consumatori. Cisiamo presi un po’ di tempo per stu-diare la struttura del mercato e le suedinamiche, abbiamo raccolto infor-mazioni sulla concorrenza e suitrends, abbiamo cercato di capirequale dovesse essere la strategiagiusta per competere in un mercatocosì particolare come quello italiano.Ora siamo finalmente pronti! Il mio
Nel 1964 Otto e SaskiaElderenbosch hannogettato le basi di elho,azienda olandese specializzata nellaproduzione di vasi, oggi tra i top pla-yer a livello mondiale. Uno dei se-greti del successo, fin dagli albori, èstata la capacità di anticipare i gustidei consumatori e trasformarli in ve-ri e propri trend da imporre al mer-cato ed esportare in tutto il mondo.Alla base della filosofia di elho c’è,innanzitutto, la soddisfazione delcliente, per il quale ogni anno vengo-no progettati prodotti mai visti e,soprattutto, mai pensati prima. Grazie a uno staff di 140 persone,ogni anno elho sviluppa oltre 50 no-vità e produce oltre 27 milioni di va-si, distribuiti in 75 Paesi. Abbiamo intervistato Claudio Furlan,Sales manager South Europe elho,che dall’inizio del 2015 guida lo svi-luppo di elho in Italia e in Spagna.
La nuova missione: l’Italia
Greenline: Abbiamo sempre parlato di el-ho attraverso le persone che se ne sonooccupate in precedenza. Ma chi è vera-mente elho? Un’azienda familiare con 50anni di esperienza e presente in 75 Paesidel mondo…Claudio Furlan: Si, in effetti elho ènata più di 50 anni fa e da alloranon ha mai smesso di crescere finoa diventare ciò che è oggi, e cioèl’azienda leader di mercato nellosviluppo, produzione e vendita di va-si sintetici. Il successo di elho risie-de nella continua innovazione, neimateriali utilizzati che garantisconoalti standard qualitativi, nell’attentascelta dei colori e soprattutto in unmarketing davvero unico. Un’azien-da estremamente dinamica che vuo-le continuare a stupire e a ispirare isuoi clienti, creando un mondo divasi colorati e divertenti.
elhopuntaall’ItaliaLa linea B.For Soft, caratterizzata da forme delicate e colorimorbidi, si arricchisce nel 2015 del nuovo B.For Soft Air,il vaso pensile che aggiunge un tocco di verde in casa. Lacorda regolabile permette di creare suggestive composizioni indiverse altezze.
tools>>elho
Corsica Easy Hanger è il modo piùsemplice e accattivante per decorare ibalconi. Grazie al sistema universale dicui è provvisto, è adatto a tutti i tipidi ringhiere. Disponibile in tantissimi
colori, nel 2015 è presente anche nellaversione Trio, tre portavasi con piattino
sempre di altissima qualità.
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Corsica Easy Hanger
Un esempio di corner elhoper il punto vendita.
ruolo sarà quello di definire una stra-tegia commerciale, promuovendo ilbrand e i suoi valori, coordinando larete vendita e scegliendo accurata-mente i nostri partner commerciali.Elho è un premium brand ed è quindiimportante avere ben chiaro quali so-no i canali di vendita e la tipologia diclientela a cui ci vogliamo rivolgere.Non venderemo tutto a tutti, questo èevidente. Lavoreremo a stretto con-tatto con chi condivide il nostro con-cetto di vendita, con chi crede che “ilbrand può fare la differenza”, con chipreferisce “innovare”anzichè seguirelogiche di mercato ormai obsolete. Noi siamo convinti che l’Italia siapronta per elho.
Greenline: Quale strategia svilupperà el-ho in Italia? Come affronterà i suoi com-petitor locali?Claudio Furlan: Dopo una collabora-zione durata circa tre anni con un di-stributore italiano, elho ha deciso dicambiare strategia approcciando ilmercato direttamente con consegnedall’Olanda al punto vendita. Il risulta-to più immediato è quello di avere unposizionamento prezzi decisamentepiù basso e al tempo stesso poter of-frire ai nostri clienti la possibilità di ac-quistare l’intera gamma elho. Abbia-mo anche deciso di abbassare il mini-mo d’ordine a 500 euro per consenti-re ai nostri clienti di ordinare più fre-quentemente senza accollarsi il ri-schio di uno stock eccessivo. Per noiè importante garantire continuità diservizio e farlo in tempi brevi. Perquanto riguarda la politica di canale, ilnostro focus principale sono e saran-no sempre i garden center. Scegliere-
mo accuratamente i nostri partners econ alcuni di loro investiremo nellacreazione di uno shop in shop elho,un’area dedicata ai nostri prodotti conuna presentazione efficace e sedu-cente per i consumatori che stimolil’acquisto d’impulso e il cross-selling.Il tutto rigorosamente in “elho style”.Ovviamente siamo interessati anchealla GD specializzata ma utilizzeremoun approccio diverso e una gammadedicata che non vada in sovrapposi-zione con quella offerta ai garden. Cistiamo lavorando proprio in questo pe-riodo. Per quanto riguarda la concor-
renza locale, crediamo che nel merca-to ci sia posto per tutti. Ognuno giocala sua partita e noi giocheremo la no-stra restando fedeli ai nostri valori ealla filosofia elho.
Greenline: L’Italia ha molto da imparare dal-l’estero: il modo di esporre i vasi lontanodalle piante, tipico di alcuni garden centeritaliani, porta spesso a mancate vendite. Incosa possono migliorare i garden center?Claudio Furlan: La battaglia più dura èconvincere i clienti a cambiare direzio-ne, a tentare nuove strade, a seguiremodelli vincenti importati dall’estero,a credere nella forza dell’innovazione.Il cambiamento è sempre positivo,ma a volte spaventa. Capisco l’insicu-rezza di molti operatori che non si vo-gliono assumere rischi, specie in unperiodo così particolare dell’econo-mia, ma so per esperienza che i gar-den vincenti sono quelli che “osano”,quelli che sanno stupire i loro clienti,quelli che hanno la voglia di cresceree di essere diversi dagli altri. elho cre-de in questa filosofia da sempre ed èuna delle ragioni per cui è riuscita a di-ventare ciò che è oggi. Quindi credoche si possa migliorare con l’aperturaal cambiamento, dando spazio allenuove idee e a nuovi progetti.
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tools
Greenline: Con 4.000 negozi riforniti in tut-to il mondo, elho candidamente ammette“we know the business like no other”: qualè il valore aggiunto per il garden centerche distribuisce i vostri prodotti?Claudio Furlan: elho fonda il suosuccesso su 5 capisaldi che rappre-sentano il nostro valore aggiunto ri-spetto agli altri.Più specializzazione: concentriamo il100% delle nostre energie sui vasisintetici e lo facciamo da più di 50 an-ni controllando interamente la supplychain e garantendo la miglior qualitàpossibile.Più innovazione: abbiamo un assorti-mento completo e dinamico, introdu-ciamo almeno 50 novità all’anno elanciamo le nuove tendenze colore.Più affidabilità: garantiamo sempreun tasso di consegne superiore al95%, la qualità dei nostri prodotti ègarantita dai severi controlli che effet-tuiamo quotidianamente. Grazie adun servizio rapido ed efficiente i no-stri clienti non avranno più scaffalivuoti: il nostro magazzino è il magaz-zino dei nostri clienti.Più supporto marketing: prodotti at-traenti e una comunicazione efficace:offriamo un’ampia gamma di materia-li a supporto della vendita per rende-re gli scaffali più accattivanti e sedu-centi per i consumatori.Più sostenibilità: Il 40% dei nostri va-si è prodotto con plastica riciclata, uti-lizziamo imballi intelligenti e riciclabilial 100%. Nel nostro piccolo cerchia-mo di contribuire alla salvaguardiadel pianeta e continuiamo ad investi-re in questa direzione.
Greenline: La filosofia che sta alla base dielho è l’Ispirazione, come se il vaso fosseun complemento d’arredo dinamico. Que-sta filosofia è sottolineata spesso da elho,soprattutto a livello di comunicazione...Claudio Furlan: Sì, è vero. Vogliamoispirare i nostri clienti e i clienti deinostri clienti. Il giardinaggio è un’atti-vità spensierata e divertente e noicerchiamo di trasmettere questa filo-sofia con i nostri prodotti, i nostri co-lori e le nostre innovazioni.
Greenline: Parlaci dei prodotti di punta del2015. Uno in particolare ha attirato la no-stra attenzione, Grow Table XXL…Claudio Furlan: Uno dei temi che ciha maggiormente ispirato nella realiz-
zazione dell’Inspiration guide 2015 èstato quello della coltivazione dome-stica o grow your own. Sempre piùpersone vivono in aree urbane manon vogliono rinunciare al gusto dicoltivare le proprie verdure. Food isthe new gold: questa è la tendenzache ci ha ispirato per la realizzazionedel Grow Table XXL: si tratta di un ta-volino in plastica iniezione dotato diuna serra trasparente che consentiràa tutti di avere un piccolo orto in ca-sa, funzionale e divertente. Ci siamoanche concentrati sulla decorazionedel balcone e abbiamo inventato unnuovo modo di appendere le piante albalcone di casa: Easy Hanger e Easyhanger trio. Due ottime alternative al-la solita cassetta, design moderno,colori vivaci e una pratica riservad’acqua.
www.elho.com
Un design unico molto curato è quello di GrowTable XXL, unmodo nuovo e intelligente di coltivare ortaggi sul proprio bal-cone. Una fioriera rialzata e vassoio miniserra, realizzati in pla-stica riciclata, che permettono di lavorare comodamente senzadoversi piegare troppo in basso.
Grow Table XXL
La mission “we generate no waste”sottolinea quanto sia profondo l’impe-gno dell’azienda olandese nei confrontidell’ambiente: ogni anno, il 40% deivasi elho è realizzato in plastica ricicla-ta. Una percentuale in continuo aumen-to (nel 2011 era il 15%). L’utilizzo dienergia pulita, come la luce solare, èstata incrementata nel 2015, grazie allacostruzione di una pala eolica. Grandeattenzione anche agli imballaggi: sac-chetti riciclati e più òeggeri e cartone100% riciclabile, composto per il 60% damateriale riciclato.
elho: l’impegno nella sostenibilità
tools>>Alubox
Nel 2013 Alubox ha lan-ciato MIABox, un innova-tivo progetto di marketingsviluppato sul concetto di persona-lizzazione del prodotto. Il primo testè stato effettuato sulle cassette po-stali, core business dell’azienda diPianoro (Bo). La novità consiste nel-la possibilità di personalizzare lapropria cassetta postale, cambian-do l’immagine a seconda delle sta-gioni, dell’umore o degli eventi osemplicemente seguendo il propriogusto estetico e personale. Si trattadi un passo importante, quello dellapersonalizzazione di un oggetto diuso comune come la cassetta po-stale, perché il desiderio di distin-guersi dalla massa attira sempre ilconsumatore. Inoltre, un prodotto diuso quotidiano, spesso omologatoe “uguale” per tutti, si eleva a veroe proprio complemento d’arredo. Visto il successo di MIABox, doveMIA sta appunto per My InnovativeAlubox, l’azienda ha deciso di esten-dere il progetto ad altri prodotti: lanovità del 2015 è MIATwist, la gam-
ma di tre prodotti porta-spirali anti-zanzara che grazie ad Alubox diven-teranno veri complementi d’arredodi design.Abbiamo incontrato Lorenzo Scan-dellari, responsabile GD Alubox,che ci ha presentato l’innovativoprogetto MIATwist.
Greenline: Dalla nascita del progettoMIABox, Alubox ha intrapreso la stradadella personalizzazione di prodotti chefino a ieri restavano un po’ anonimi: dadove nasce l’esigenza di personalizzareoggetti di uso comune?Lorenzo Scandellari: La nascita e losviluppo del progetto MIAbox, graziealla sua particolarità, ci ha permessodi cambiare l’approccio a un merca-to in continua evoluzione. Un merca-to in cui i produttori europei devonocompetere con produttori di paesi abasso costo, ma dove il consumato-re sempre più spesso richiede pro-dotti adatti alle proprie peculiarità.Questa tendenza è testimoniata dalnotevole aumento di esperienze digi-tali che il consumatore oggi vive, dal-
l’utilizzo massiccio del web ai i socialnetwork, che promuovono l’idea cheil singolo consumatore debba essereintegralmente coinvolto nella proget-tazione e nella creazione di prodotti eservizi su misura. Possiamo affer-mare che, con MIAbox e il suo confi-guratore online, Alubox è stata la pri-ma azienda nel settore a dare questaopportunità al consumatore e a for-nirgli un prodotto personalizzato a unprezzo competitivo.
L’oggetto quotidianodiventa design
Greenline: La novità 2015 è MIATwist: dicosa si tratta?Lorenzo Scandellari: MIAtwist faparte del progetto MIA (my innovati-ve Alubox), un nuovo progetto Alu-box made in Italy pensato per gliamanti del design e delle originalisoluzioni di arredo. Sempre funzio-nali, colorati e vivaci, i prodotti MIAsi distinguono per la qualità dellamateria prima e della lavorazione eper l’estetica innovativa e accatti-
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Alubox presenta
MIATwist
Lo staff Alubox con alcune personalizzazioni MIAbox.
di Paola Tamborini
Dopo il successo diMIABox, Alubox lanciala novità MIATwist,una gamma dedicataai porta-spiraliantizanzara. LorenzoScandellari ciracconta il nuovoprogetto dell’azienda.
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vante. Nello specifico MIAtwist èuna linea di 3 prodotti, ZampirINO,ZampirELLA e ZampirONE, che of-frono un’alternativa divertente aiclassici supporti di spirali e citronel-le anti-zanzare, trasformando unprodotto “povero” e un po’ “banale”in un oggetto di design.
Greenline: Parlaci delle tre lineeZampirONE, ZampirINO e ZampirELLA.Lorenzo Scandellari: ZampirONE èun porta spirale d’appoggio con va-schetta raccogli cenere disponibilein 8 soggetti diversi e colorati.ZampirINO è l’originale porta spi-rale da vaso. I dieci simpatici e co-lorati animaletti della linea posso-no essere inseriti direttamentenella terra o posizionati ovunquegrazie al pratico ‘piede d’appog-gio’. ZampirELLA è l’originale por-
ta citronella o candela, anche que-sto disponibile in 8 soggetti.
Greenline: I prodotti in questione sonoinevitabilmente legati alla stagionalitàdegli antizanzare: possono essere “riuti-lizzati” nelle altre stagioni?Lorenzo Scandellari: I prodottiMIAtwist sono principalmente lega-ti alla stagione del mondo anti-zan-zara. ZampirELLA, però, può avereanche tanti altri utilizzi non legati al-la stagionalità. Può diventare unsimpatico portacandela, portacellu-lare oppure un originale segnapostoa tavola. Anche Zampirone può di-ventare un fermalibro, semplice-mente ripiegando le alette della va-schetta raccogli cenere.
Greenline: Come avete intenzione didistribuire la nuova gamma? Tra tradi-
zionale e specializzato ci saranno diffe-renze? Lorenzo Scandellari: Non ci saran-no particolari differenze, se non nel-la scelta dei soggetti in quanto lagamma MIAtwist è adatta a tutti isettori Brico, Home e Garden.
Greenline: L’E-commerce rientra neicanali distributivi?Lorenzo Scandellari: Sì. Tutti i pro-dotti MIA saranno presenti anchesul sito dedicato di e-commerce perpoter raggiungere anche il consuma-tore più remoto dove la distribuzio-ne in store non arriva.
Greenline: Perché la scelta del gardencenter?Lorenzo Scandellari: Perché tutti iprodotti MIA, tra cui i MIAtwist, siprestano benissimo ad essere di-stribuiti nei garden center e nei ne-gozi brico con il reparto garden.
Le soluzioni per il punto vendita
Greenline: Che soluzioni avete pensatoper l’esposizione all’interno del puntovendita?Lorenzo Scandellari: Abbiamo crea-to diversi supporti per la vendita infunzione della dimensione del nego-zio e delle sue potenzialità: esposi-tore autoportante per i negozi piùgrandi; espositore da banco per inegozi medi; espositore a gancioper i negozi più piccoli o per attivitàdi cross-selling.
Greenline: Avete sviluppato anche uningegnoso progetto di cross selling: incosa consiste?Lorenzo Scandellari: Riteniamo cheoffrire strumenti di cross-selling siain primo luogo un servizio al cliente.Per esempio, affiancare alle spiralianti-zanzare i prodotti MIAtwist of-frirà al cliente la possibilità di com-prare un supporto innovativo e d’ar-redo per la propria casa, soddisfa-cendo così un bisogno e miglioran-do l’esperienza d’acquisto. Tali stru-menti, inoltre, possono servire araggiungere e stimolare l’acquistoanche nel consumatore che non eraalla ricerca del prodotto specifico.
www.alubox.it
tools>>Flora Trade di Paolo Milani
La prima edizione diFlora Trade, la nuovafiera del florovivaismo edel paesaggio organizzata daRimini Fiera in collaborazione conFlorasì e Florconsorzi e con ilpatrocinio del Ministero dellePolitiche Agricole Alimentari eForestali, si terrà dal 23 e al 25settembre e sarà concomitantecon Macfrut, il più importanteappuntamento fieristico dedicatoall’or tofrutta. Un’unione sinergica tra le duefiliere per creare un evento piùimportante e con maggiori motividi interesse: ne abbiamo parlatocon Patrizia Cecchi, direttorebusiness unit di Rimini Fiera.
Ambiente e benessere sono di casa a Rimini
Greenline: Cosa nasce il progetto FloraTrade e l’abbinamento a Macfrut?Patrizia Cecchi: Siamo entusiastidi aver intrapreso questa nuova av-ventura e abbiamo abbracciato il pro-getto di Flora Trade perché è affinealla linea strategica di Rimini Fiera,incentrata sull’ambiente e sul benes-sere. Avevamo già toccato il florovivai-smo in occasione di SUN, ma abbia-mo capito che il mercato richiedevauna manifestazione verticale. La recente acquisizione di Macfrutnel calendario di Rimini Fiera (primadi svolgeva a Cesena – ndr) ci hapermesso di creare, insieme a Flo-ra Trade, un polo agricolo specia-lizzato, con due eventi concomitan-ti ma con progetti differenziati.
Greenline: Chi sarà il visitatore di FloraTrade?Patrizia Cecchi: La nostra focalizza-zione su benessere e ambiente èmolto forte e sempre più caratteriz-zata. Flora Trade non sarà sempli-cemente una manifestazione a Ri-mini, ma sarà parte di una rete diopportunità condivise con le altremanifestazioni: oltre a garden cen-ter, fioristi, buyer della distribuzionespecializzata e della grande distribu-zione italiana ed estera, paesaggistie progettisti del verde pubblico e pri-vato, ci saranno anche gli investito-ri del mondo del contract e del realestate, i proprietari di strutture ri-cettive e di pubblici esercizi, cam-peggi e villaggi turistici, gestori diparchi di divertimento, strutturesportive e campi da golf, nonchè leamministrazioni locali che si occu-pano del verde pubblico. Una rete dicompetenze e un patrimonio di rela-zioni costruito in questi anni nelle suemanifestazioni, che Rimini Fiera puòmettere al servizio del florovivaismo.Conosciamo una serie di pubblici cheè già polarizzata su Rimini e che sache quando sviluppiamo un progettolo facciamo con contenuti importanti.Non si tratta di mettere dei quadratinisu una mappa, ma essere al serviziodi un settore industriale per sviluppa-re business in Italia e all’estero.
Greenline: Flora Trade sarà una fiera in-ternazionale?Patrizia Cecchi: L’internazionalizza-zione è uno degli elementi chiave diRimini Fiera. Stiamo già lavorandoper portare a Rimini buyer dall’Euro-
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La nuova mostradedicata alflorovivaismo di RiminiFiera, Flora Trade,sarà affiancata daMacfrut, il saloneinternazionaledell’ortofrutta. ConRimini Fiera ilflorovivaismo entra inrete con le fieredell’ambiente e delbenessere.
Flora Trade:il florovivaismovisto da Rimini
pa, dal blocco balcanico, dalla Tur-chia e dai paesi dell’est. Inoltre Flo-ra Trade potrà utilizzare la piattafor-ma informatica che già utilizziamo perle altre manifestazioni, che permettedi mettere in relazione domanda e of-ferta prima dell’evento, per prefissa-re incontri da realizzare in fiera.
Greenline: Avevate in programma un ap-puntamento a febbraio, che è stato rin-viato: come mai?Patrizia Cecchi: I tempi erano strettie avevamo la necessità di realizzareun evento vincente a settembre. Poiabbiamo chiuso l’operazione Macfrute ci è sembrato dispersivo, e anchecontraddittorio per il mercato, metter-
si in contrapposizione con un eventoche era partito prima temporalmente.Greenline: In futuro è quindi escluso unevento a febbraio a Rimini?Patrizia Cecchi: Lo scenario, comesempre nelle prime edizioni, è moltoaperto. Sicuramente non farei unaseconda manifestazione a febbraiocon le caratteristiche di quella disettembre o di altre manifestazioni.Però niente è escluso, perché nelnostro mestiere il percorso lo detta-no le esigenze del mercato.
Greenline: Come è stata accolta dal mer-cato Flora Trade?Patrizia Cecchi: Ci stiamo muovendoda poco tempo, ma abbiamo già cir-
ca 150 aziende interessate e in ge-nerale riscontriamo propensione e in-teresse verso la nostra destinazione.Rimini è anche una città facile da rag-giungere, abbiamo un treno con 16corse al giorno che si ferma dentro ilquartiere e un’offerta alberghieramolto ampia e con una gamma diprezzi capace di soddisfare tutte leesigenze di una trasferta di lavoro.
Ú www.floratrade.itÚ www.macfrut.com
“LA NOSTRA FOCALIZZAZIONE SUBENESSERE E AMBIENTE È MOLTOFORTE E SEMPRE PIÙCARATTERIZZATA. FLORA TRADE NONSARÀ SEMPLICEMENTE UNAMANIFESTAZIONE A RIMINI, MA SARÀPARTE DI UNA RETE DIOPPORTUNITÀ CONDIVISE CON LEALTRE MANIFESTAZIONI”.Patrizia Cecchi, direttore business unit di Rimini Fiera.
tools
Pur non avendo alcunmotore, le pompe a pres-sione o a zaino utilizzatedagli hobbisti per l’Unione Europeasono “macchine”. Forse pochi losanno, ma lo chiarì, già nel 2008, unaCommissione europea che, in virtùdel fatto che le pompe ad azionamen-to manuale contengono un’energianel pompante e nel serbatoio, fecerientrare nella Direttiva Macchine(2006-42 CE) le pompe a spalla e lepompe a pressione (oltre 3 litri).Probabilmente un eccesso di zelo nor-mativo, poiché non si vede cosahanno a che fare le pompe a spallada “caricare” manualmente destinateagli hobbisti, con le grandi macchineper l’agricoltura. Precedentemente ilsettore era normato dal 2002 da unaIso, che dettava le caratteristiche delprodotto, ma era una norma facoltati-va; già nel 2004 Enama proponevauna certificazione conforme alla nor-mativa (ISO 19932-1 2002).I veri problemi sorgono nel 2009,quando entra in vigore la Direttiva2009-127, destinata a modificare laDirettiva Macchine, in particolare pergli apparecchi utilizzati per l’applica-zione di agro-farmaci. E’ una normati-va che ha come obiettivo la difesadell’ambiente e quindi è orientata al
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minor spargimento di prodotti danno-si per il pianeta. È la Normativa, peresempio, che ha obbligato i posses-sori di grandi atomizzatori utilizzati inagricoltura a una revisione annuale,un po’ come succede per le automo-bili. La Direttiva 2009-127 ha recepi-to in modo armonizzato la normativaprecedente (l’Iso facoltativa) e il 28febbraio 2013 l’ha trasformata nellaUNI EN 19932. Quindi obbligatoria.Quella che prima era una normafacoltativa, adesso è una norma tec-nica armonizzata e indica il requisitominimo per questi prodotti vendutinella Comunità Europea.
Cambia tutto,a favore dell’ambienteLa nuova UNI EN 19932 introduceun numero abnorme di requisitiper le pompe a pressione e a spal-la: dalla lunghezza della lanciaall’uso di filtri, dalla dimensione dellabocca del serbatoio al peso totaledelle macchine (abbiamo riassunto inun grafico i requisiti facilmenteriscontrabili osservando il prodotto).Il senso della Normativa è di tutelaremaggiormente il pianeta e tutte lemodifiche sono finalizzate alla mino-re dispersione di erbicidi e agro-far-maci nell’ambiente: da questo punto
Normative
Una normativa europea ha ridisegnato il mercato consumer dellepompe a pressione e a zaino per irrorazione dal 28 febbraio 2013: sene sa poco, ma i rivenditori rischiano multe da 4.000 a 24.000 euro.
Pompe:attenzioneal marchio CE
di vista, presenta aspetti positivi,come il minor consumo di agro-far-maci con vantaggi per il portafoglioe per l’ambiente.Il cambiamento più importante èl’obbligo di un erogazione omogeneae costante, con la portata litri/minu-to dichiarata sul manuale d’uso. Lanorma suggerisce di utilizzare unregolatore di pressione, ma lascialibere le industrie di utilizzare altrisistemi purché con i requisiti richie-sti. Il problema è che inserire un rego-latore di pressione ha senso su mac-chine che erogano quintali di agro-far-maci: su una pompa a spalla a usohobbistico serve a poco per l’ambien-te e aumenta soltanto il prezzo finale.
di Paolo Milani
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LA NORMA UNI EN 19932-1PREVEDE LA POSSIBILITÀ DISMALTIRE LE SCORTE DIMAGAZZINO: MA SE VOLETEEVITARE MULTE, PER I NUOVIAPPROVVIGIONAMENTI FATEATTENZIONE ALLA PRESENZADEL MARCHIO CE EACQUISTATE SOLTANTO PRODOTTIA NORMA, FORNITI DAPRODUTTORI AFFIDABILI.
Di Martino: “Non siamo contenti, ma ora sirispetti la norma”
Abbiamo commentato la notizia con Ada Di Martino, socio e
amministratore delegato dell’azienda omonima che ha fatto
la storia di questo mercato, in Italia e nel mondo.
Greenline: Cosa ne pensi?
Ada Di Martino: Se mi chiedi se sono contenta, ti dico di no:
è una follia applicare a un prodotto così povero, una norma
che impatta in modo così pesante sul prezzo finale. Anche
se noi abbiamo prodotti a norma, marchiati Cee e certificati
Iso già dal 2009, per adeguarci alle nuove normative
abbiamo dovuto affrontare investimenti importanti.
Greenline: L’adeguamento avrà come conseguenza
l’aumento dei prezzi delle pompe a pressione?
Ada Di Martino: Sarà inevitabile: la normativa impone un
aumento dei componenti e quindi un aumento di prezzo.
Noi abbiamo indicato un prezzo a listino con un gap
inferiore a quello che avremmo dovuto. Specialmente sui
modelli di minor costo: sulla Unica l’impatto è zero, perché
abbiamo sostituito il manometro con il regolatore e il resto
dei requisiti erano già assolti.
Greenline: Quanto vi è costato l’adeguamento?
Ada Di Martino: Abbiamo dovuto realizzare nuovi impianti
molto costosi, soldi che francamente avrei speso più
volentieri per fare ricerca su nuovi prodotti, visto che
l’innovazione è ciò su cui ci siamo concentrati negli ultimi
anni.
La normativa ha dei risvolti positivi e permette un minor
consumo di diserbanti, con un risparmio economico e
ambientale. Ora però dobbiamo farla rispettare.
Ú www.dimartino.it
Nella foto il regolatore di pressione utilizzato da Di Martino, conforme alla normativa UNI EN ISO19932. Con il sistema tutto in uno, sono 4 le impostazioni facilmente azionabili ruotando lamanopola superiore (1, 2, 3 bar) e la ghiera inferiore (on, off) per la pulizia della pompa.
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Anche in modo importante: infatti igap di prezzo tra i modelli base equelli più accessoriati si è compres-so. Una certa “leggerezza” nell’ana-lizzare gli impatti della normativa sulmercato hobbistico è evidente daaltri particolari: per esempio sonostate escluse dalle norme le pompedestinate all’automotive, con ilrischio di trovare prodotti simili sulmercato, ma con la scritta “non adat-to per agricoltura e giardinaggio”.
Cosa deve fare un rivenditoreÈ importante sapere che dal no-vembre 2013 non si possono piùvendere pompe a pressione supe-
riori a 3 litri sprovviste di marchioCE a garanzia del rispetto dellenorme armonizzate e dell’indica-zione nel libretto di istruzioni del-la conformità alla Direttiva Mac-chine (2006/48/CE), alla Diretti-va 2009/127/CE e alla normaUni (En Iso 19932-1). A dire la ve-rità la presenza del marchio CE èobbligatoria dal 2009, anche se èfacile trovare in commercio dellepompe che ne sono sprovviste, mala novità è che oggi c’è una normasanzionatoria, con multe da4.000 a 24.000 euro a carico deicommercianti sorpresi a rivende-re prodotti non a norma. Ovvia-mente il rivenditore potrà cercare
di rivalersi sul fornitore, a pattoche sia perseguibile e non dall’al-tra parte del mondo.Il fatto che la normativa non con-templi l’esistenza del mercatoconsumer di questi prodotti, siintuisce anche dall’entità dellemulte: for tunatamente per oral’ente preposto ai controlli, l’Inail,cioè il braccio tecnico-operativodel Ministero dello SviluppoEconomico, è concentrato sull’ap-plicazione della norma nel mondoagricolo e non ci sono giunte noti-zie di rivenditori multati: ma è undato di fatto che la norma è obbli-gatoria, è in vigore e le sanzionisono salate.La norma UNI EN 19932-1 prevedeovviamente la possibilità di smaltirele scorte di magazzino: ma se vole-te evitare multe, per i nuovi approv-vigionamenti fate attenzione allapresenza del marchio CE e acqui-state soltanto prodotti a norma,forniti da produttori affidabili.
Requisiti minimi richiesti dalla norma Uni En 19932-1 facilmente verificabili osservando il prodottoPOMPE A PRESSIONE
POMPE A ZAINO
Maniglia di sollevamento e trasportoFiltroStruttura ermeticaCinghia regolabile non assorbente larga minimo 25 mmVolume nominale + 25% = volume totaleScala graduata a litri interiPeso massimo 15 kgStabile su pendenza di 8,5°Getti in dotazione con portata dichiarataLunghezza lancia minima 500 mmGetto regolabileTubo anticollasso lungo 1200 mmPortalancia per operazione di riempimento (per proteggere daintasamento il getto)Imbuto di riempimento con diametro di almeno 10 mmRegolatore di pressione variabile o regolabile senza contamina-zione dell’operatore o dell’ambiente
Maniglia di sollevamentoFiltroStruttura ermeticaCinghie regolabili non assorbenti Spallacci larghezza min 50 mm e lunghezza min 100 mmSgancio rapidoVolume nominale + 5% = volume totalePeso massimo 25 kgGetti in dotazione con portata dichiarataLunghezza lancia minima 500 mmGetto regolabileBocca di riempimento con diametro di almeno100 mmTubo anticollasso lungo 1200 mmRegolatore di pressione variabile o regolabile senza con-taminazione dell’operatore o dell’ambiente
Un vuoto legislativo: la norma parla di “attrezzature traspor-tabili a spalla o spalleggiabili”, dimenticandosi le pompe car-rellate che diventano così un prodotto borderline, apparente-mente esente dalla normativa. Eppure la destinazione d’usoè identica. È un evidente lacuna legislativa, che verrà colma-ta nelle prime modifiche.
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Alcuni mesi fa ho scrit-to un articolo intitolato“Smettetela di venderearticoli nudi”, che ha suscitato uncerto interesse. Il messaggio erache spesso i clienti cercano un pro-dotto completamente “vestito”,costituito dalla pianta giusta inseritanel vaso adatto, ma che noi comevenditori spesso rendiamo loro diffi-cile l’acquisto. Il nostro ruolo è quel-lo di combinare i pezzi per i clienti edi vendere loro il pacchetto che desi-derano invece che i singoli pezzi delpuzzle. Troppi dettaglianti posiziona-no lontano l’uno dall’altro prodottiche invece dovrebbero stare insie-me, e ciò fa sì che diventi difficile peril cliente del negozio fare acquisti inmodo logico: la conseguenza è laperdita di vendite.Ciò è particolarmente vero quandoiniziamo a guardare al mercato delMillennio e al fatto che questi clientirappresentano i nostri nuovi clienti.
crescere la pianta in un contenitorepiù economico e poi di abbellire ilvaso con una “confezione esterna”che ne rende più attraente la pre-sentazione. La vera novità è portarequesto concetto a un livello succes-sivo. Raymond Evison Clematis,produttore di Clematidi da oltre 50anni, ha portato quest’idea ancorapiù in là. Infatti, l’azienda sta utiliz-zando la carta da regalo colorata
Queste persone selezionano i prodot-ti in un modo diverso da quanto face-va la generazione precedente alla lo-ro e noi dobbiamo soddisfare le esi-genze altrettanto bene quanto lo fac-ciamo con i clienti di età più avanza-ta. Il settore si trova in una fase di ra-pida trasformazione, dato che vedela possibilità di attirare il mercato delMillennio: perciò, il ruolo del vaso stacambiando. Questa evoluzione è di-ventata lampante quest’anno alla fie-ra IPM Essen, in Germania, dovemolti fornitori hanno rivisto e reinven-tato il vaso come un elemento dellaconfezione che può aiutare a ispirareil cliente.
La confezione double-face
Mettere una carta da regalo intornoa un vaso per renderlo più attraenteper il cliente non è una novità, datoche è un’idea in circolazione da mol-ti anni. Consente al coltivatore di far
trade mktg>>packaging
L’avvento dei Millennials cambia anche ilconcetto di packaging, che non è più
semplice involucro. Molteplici le funzionalitàe le possibilità di quello che è destinato adiventare il nuovo “vestito” della pianta.
L’evoluzione del
packaging
di John Stanley
per promuovere il proprio marchio,ma basta togliere la carta e girarladall’altra parte per trovare delle "in-formazioni riservate" o una guidaper piantare, far crescere e prender-si cura della propria pianta. La cartafornisce lo spazio per dare tutte leinformazioni di cui il cliente ha biso-gno. Ciò nonostante, non crea con-fusione con l’“attrattiva del marchio”costituita dalla carta regalo. Agli oc-chi dei clienti, questo fatto posizionaRaymond Evison come il guru delleclematidi. Si tratta di un modo astutoper trasformare la confezione in unulteriore strumento di marketing perla propria attività.
Tazze da caffè comestrumento di marketing
Uno dei segreti per il successo è quel-lo di prendere qualcosa di familiareper i propri clienti e di usarlo in mododiverso per promuovere qualcos’altro.Tutti noi conosciamo molto bene letazze da caffè da asporto, realizzatein carta e con un rivestimento internodi cera. Fanno parte della nostra vitafin dal 1919, quando venne inventatala tazza “Dixie”: perciò, quando riu-sciamo a prendere il concetto e ausarlo per aggiungere valore a un altroprodotto, come per esempio una pian-ta, si sviluppa un’opportunità.Floramedia, azienda olandese spe-cializzata nel packaging e nel design
delle etichette, ha presentato le “Cu-pies”, sostanzialmente delle tazzeda caffè da asporto più ampie delnormale, che sono state decorate eche possono essere utilizzate comecontenitori decorati per le piante. An-che questa idea consente al coltiva-tore di far crescere la pianta in uncontenitore economico e successiva-mente di vestire la pianta in modoadeguato. Ciò offre al cliente anchela possibilità di vestire la propriapianta, facendo un discorso di modache rifletta se stesso oppure la per-sona alla quale è destinato il regalo.Consentire al singolo di personalizza-re la pianta è un aspetto che attira ilmercato del millennio.Le “Cupies” si differenziano fra la taz-za personalizzata per coltivatori spe-cifici e il prodotto retail. La versionepersonalizzata è rivolta a coltivatoriche cercano di portare il loro prodot-to sul mercato. Il layout è disegnatoper un cliente specifico.Il prodotto retail è destinato invecead attirare i clienti nel negozio al det-taglio. L’idea è quella di disporre diuna confezione regalo già pronta peri clienti, cosa che consente loro di ac-quistare delle piante in vaso comeoggetti da regalare. I layout sono de-stinati a fungere anche da biglietto diauguri.I coltivatori di Surfinia, il leader mon-diale nel campo delle petunie, hannoportato questo concetto su un altro li-vello ancora. Questa pianta ha avutoun grande successo nel corso deglianni, ma, come tutti i prodotti, avevabisogno di essere rivitalizzata. L’arri-vo del concetto delle “cupies” ha con-sentito a un coltivatore di prendereun prodotto ormai consolidato e dipresentarlo al consumatore in un mo-do nuovo.L’arrivo del consumatore
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