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VIII° Tema: i partiti politici
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Prima parte: definizioni, funzioni ed
evoluzione storica
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Le definizioni di partito - I
• Weber (1922): “associazioni fondate su una adesione libera, costituite al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza all’interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi le possibilità per il perseguimento di fini oggettivi o per il perseguimento di vantaggi personali, o per tutti e due gli scopi”
– Il partito è una associazione (formalmente organizzato e basato su forme volontarie di partecipazione)
– La sfera propria dell’agire dei partiti è quella della potenza
– In particolare, i partiti operano prevalentemente nel sistema politico nel tentativo di influenzare le decisioni politiche…
– …attraverso principalmente (anche se non esclusivamente) la partecipazione alle elezioni
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Le definizioni di partito - II
• Downs (1957) “una compagine di persone che cercano di ottenere il controllo dell’apparato governativo a seguito di regolari elezioni”
• Sartori (1976) “gruppo politico identificato da un’etichetta ufficiale che si presenta alle elezioni e attraverso di esse è capace di collocare candidati alle cariche pubbliche”
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Le funzioni dei partitiLe funzioni dei partiti
• Strutturazione delle domande: semplificare la complessità
• Strutturazione del voto: l’ordine nel caos• Socializzazione politica• Reclutamento dei governanti• Controllo sul governo• Partecipazione alla formazione delle politiche
pubbliche
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I partiti nell’approccio razionale e in quello identitario
• Razionale:
1) Gli elettori e i partiti sono razionali
2) Le preferenze sono date
3) I partiti perseguono la rielezione e a tal fine rispondono alle preferenze degli elettori intesi come attori coerenti
• Identitario:1) Le preferenze non sono
definite 2) I partiti contribuiscono
attraverso l’ideologia alla costituzione di identità collettive e alla formazione delle preferenze
3) Attività identificante e attività efficiente
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Partito dei notabili e partito di massa (Weber 1922): tra rappresentanza individuale e integrazione sociale
•Suffragio elettorale allargato
•Competizione elettorale ristretta
•Situazione in cui si sviluppa
•Lavoratori •Borghesia •Base sociale
•Integrare i membri nella società e nello stato
•Eleggere un individuo•Funzione
•Apparato burocratico con associazioni di massa
•Comitati elettorali •Struttura organizzativa
•Permanente•Campagna elettorale•Attività del partito
•Delega •Deferenza•Risorsa dei politici
•Politici di professione•Notabili, dotati di risorse autonome
•Personale di partito
•Partito di massa•Partito di notabili
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Strutture organizzative e tipologia di partiti (Duverger 1951)
Comitato Sezione Cellula Milizia
N. componenti
Nucleo notabili (10-5)
Organismo di massa
Organismo ristretto
Piccoli gruppi
Tipo di adesione
Cooptazione Iscrizione formale
Inquadramento permanente
Reclutamento militare
Risorse dei membri
Prestigio sociale
Attivismo Partecipazione comunitaria
Fedeltà
Luogo di adesione
Circoli borghesi
Territoriale Fabbrica =
Tipo di struttura
Informale Burocratica Totalizzante Gerarchica
Tipo di partito
Partiti liberali Partiti socialisti
Partiti comunisti Partiti fascisti
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Una ulteriore (e utile) distinzione (Duverger)Una ulteriore (e utile) distinzione (Duverger)
• Partiti parlamentari• Partiti extraparlamentari• Partiti antiparlamentari
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Testi di riferimento per la lezione
• Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo Morlino, Fondamenti di scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2001, cap.7
• Donatella Della Porta, I partiti politici, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1 e 2
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Seconda parte:la crisi dei partiti di massa
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La crisi del partito di massa
• La legge ferrea dell’oligarchia (Michels 1909)• Il partito pigliatutto (Kirchheimer 1966)• Il partito professionale-elettorale (Panebianco
1982)• Il Cartel party (Katz e Mair 1995)
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La legge ferrea dell’oligarchia - I (Michels, 1909)
• Trasformazione dei partiti: da strutture democratiche aperte alla base a strutture dominate da una oligarchia
• La causa:– Conseguenza della stessa crescita organizzativa:
tanto più grande è il numero dei membri, tanto maggiore il bisogno di competenze specialistiche e quindi di una struttura complessa l’oligarchia si afferma grazie alla sua capacità di rispondere ai bisogni di efficienza delle organizzazioni complesse
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La legge ferrea dell’oligarchia - II (Michels, 1909)
• Implicazioni:• “..quanto più si estende e si ramifica l’apparato ufficiale del
partito, cioè quanto maggiore è il numero dei membri, quanto più si riempiono le sue casse, quanto più aumenta la stampa di partito, tanto più si riduce il potere popolare sostituito dall’onnipotenza dei comitati e delle commissioni (..) Gli ex lavoratori si appropriano di una routine che li fa ascendere sempre più al di sopra dei loro mandanti, così che infine perdono il senso di comunità con la classe che li ha espressi; ne deriva una vera differenza di classe tra i capi ex proletari e i gregari proletari (..) Con una sostituzione dei fini originari l’organizzazione diventa da mezzo scopo e infine scopo assoluto”
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La legge ferrea dell’oligarchia - III
Riassumendo: imperativi organizzativi, risorse politiche,
formazione di un’oligarchia
Imperativi organizzativi
Risorse dei funzionari
Oligarchia
Per prendere le decisioni è
indispensabile la presenza di
funzionari stipendiati e a tempo pieno
Centralità nel sistema delle informazioni e delle cariche e loro
riproducibilità
Un numero limitato di funzionari
controlla e guida iscritti male informati
e manipolabili
Eterogenesi dei fini
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Critica a Michels e approccio organizzativo (Panebianco 1982)
• I dirigenti partitici non godono di un’autonomia assoluta. Il potere è relazionale ossia è basato su uno scambio di risorse, che sebbene in misura diseguale, sono possedute sia dai leaders che dalla base
• Le ideologie non sono del tutto manipolabili. Sono un punto di riferimento per la costruzione di solidarietà interne e strumento di continuità dell’organizzazione. Si ha non una sostituzione dei fini ma una loro articolazione
• La struttura organizzativa dei partiti tende dunque a variare al variare dell’ideologia, delle origini di un partito, dei vincoli ambientali (teoria della contingenza), delle scelte strategiche di leaders e attivisti
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Partito pigliatutto – I(Kirchheimer 1966)
• Una drastica riduzione del bagaglio ideologico
• Un rafforzamento dei gruppi dirigenti di vertice
• Una riduzione del ruolo singolo membro del partito
• Una minore accentuazione del riferimento ad una specifica classe sociale
• Un maggiore accesso di diversi gruppi di interesse
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Partito pigliatutto - II (Kirchheimer 1966)
• Le cause dell’emergere del partito pigliatutto:– Trasformazioni sociali, economiche e culturali
si indeboliscono i sentimenti di appartenenza di classe e le credenze religiose (società più complessa)
– Crescita di importanza dei media e innovazioni tecnologiche meno importanza dei militanti, relazione diretta con l’elettorato
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Partito di massa e partito professionale-elettorale (Panebianco): dalla burocrazia ai tecnici
• accento sulle issues e sulla leadership. Centralità dei carrieristi e dei gruppi di interesse dentro l’organizzazione
• accento sull’ideologia. Centralità dei credenti dentro l’organizzazione
• finanziamento tramite gruppi di interesse e fondi pubblici
• finanziamento tramite tesseramento e attività collaterale
• preminenza dei rappresentanti pubblici, direzioni personalizzate
• preminenza dei dirigenti interni, direzioni collegiali
• partito elettorale, legami verticali deboli, appello all’elettorato di opinione
• partito di membership, legami organizzativi verticali forti, appello all’elettorato di appartenenza
• centralità dei professionisti• centralità della burocrazia
•Partito professionale elettorale•Partito burocratico di massa
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Media e politica
• Quanto contano i media?
– Poco (strategie selettive di ascolto) o invece in modo non trascurabile
• Effetti dei media sulla politica:
– Minore importanza della struttura partitica (partiti personali?)
– Maggiore importanza delle risorse finanziarie
– Personalizzazione della politica
– Mediatizzazione della politica
– Videocrazia? • In realtà i media contribuiscono a definire l’agenda (agenda
setting) piuttosto che nel determinare come il pubblico pensa sulle diverse questioni
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Il Cartel party (Katz e Mair 1996)• I tre livelli dei partiti: partiti nelle istituzioni, nella
società, come apparato• Origine: trasformazioni socio-economiche, indebolimento
nella identificazione partitica e diminuzione negli iscritti necessità di ottenere risorse esterne
• Soluzione: crescente collusione dei partiti, facilitata dalla minore distanza ideologica, che formano cartelli per ottenere risorse pubbliche reciproca complicità e diminuzione della competizione, minore importanza dei militanti
• Conseguenze: minore capacità dei partiti di organizzare la società civile, ma rafforzata la posizione dei partiti nello stato
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Il costo della politica
• Finanziamento privato o pubblico dei partiti?– Due opposte esigenze
• Principio di uguaglianza tra i cittadini e il principio di libertà
• Obbiettivo di offrire ai partiti sufficienti risorse ma evitare abusi
• Una strada “di mezzo” virtuosa?
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La ricostruzione dei sistemi di partito di Rokkan - I
Origini Frattura/
Cleavages
Tipo di partiti
Oggetto del conflitto
Costruzione dello stato nazionale
Centro/Periferia Regionalisti Lingua
Stato/Chiesa Religiosi -Liberali
Istruzione
Rivoluzione industriale
Città/Campagna Contadini Barriere doganali
Capitale -Lavoro
Conservatori e socialisti
Ruolo dello stato
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La ricostruzione dei sistemi di partito di Rokkan - II
• I cleavages vengono tradotti, e non semplicemente riflessi, in sistemi partitici
• Il ruolo dei partiti politici come agenti principali della trasformazione dei conflitti presenti a livello sociali in divisioni politiche
• I cleavages si caratterizzano in definitiva per essere una sorta di “coalizioni di lungo periodo” tra certi settori della popolazione e corrispondenti organizzazioni partitiche
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Ipotesi del congelamento e sue ragioni (Lipset e Rokkan 1967)
• “In ciascun paese, l’insieme dei partiti presenti negli anni sessanta riflette ancora, con poche eccezioni significative la struttura delle fratture degli anni venti (periodo di estensione del suffragio universale)”
• Causa:– I partiti nati dalle fratture sociali contribuirebbero in
modo determinante a riprodurre quelle fratture, offrendo ad esse simboli e rappresentanza. Essi sarebbero capaci non solo di incanalare i conflitti ma anche di plasmarli
• Gli effetti
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Lo scongelamento nel sistema dei partiti
• Indicatori:– Cambiamento nel peso relativo delle diverse
famiglie spirituali– Crescita della volatilità elettorale– Riduzione degli iscritti– Nascita di nuovi partiti e di nuove fratture
• Effetti negativi e positivi dello scongelamento
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Mutamenti nelle iscrizioni ai partiti tra il 1980 e il 2000
Paesi Rapporto % membri/elettori
1980
Rapporto % membri/elettori
2000
Mutamento nel rapporto %
membri/elettori
Mutamento nel n.
membri
Francia 5,05 1,57 -3,48 -1.122.128
Italia 9,66 4,05 -5,61 -2.091.887
Regno Unito
4,12 1,92 -2,20 -853.156
Norvegia 15,35 7,31 -8,04 -218.891
Austria 28,48 17,66 -10,82 -446.209
Germania 4,52 2,93 -1,59 -174.967
Spagna 1,20 3,42 +2,22 +808.705
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Tipologie delle famiglie spiritualidei partiti (Ware 1996)
• Partiti liberali e radicali• Partiti conservatori • Partiti socialisti e socialdemocratici• Partiti democratici cristiani• Partiti comunisti• Partiti agrari• Partiti etnici-regionalisti• Partiti della destra radicale• Partiti ecologisti
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Testi di riferimento per la lezione
• Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo Morlino, Fondamenti di scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2001, cap.7
• Donatella Della Porta, I partiti politici, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 3, 4, 5, 6, 8
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Terza parte: competizione e sistemi di
partito
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I sistemi di partito
• I sistemi di partito rappresentano più che la somma delle loro unità, includendo anche il tipo di interazioni (competitive o cooperative) che intercorrono tra loro
• Sistemi di partito e numero dei partiti (Duverger 1951): centralità del sistema elettorale
• Sistemi monopartitici, bipartitici, multipartitici
• Intenti descrittivi e normativi
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Elementi fondamentalinella tipologia di Sartori (1976)
Il formato del sistema (ovvero il tipo di frammentazione che emerge da un conteggio intelligente)
La distanza ideologica
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Come contare i partiti in modo intelligente ? (parte I)
• L’indice dell’effettivo numero dei partiti:
2
1
1n
ii
Np
dove pi è la forza percentuale del partito i-esimo e la somma è estesa a tutti i partiti considerati
• Vantaggi: si tiene conto della distribuzione del consenso più o
meno uniforme entro il sistema se i partiti ricevono per lo più gli stessi suffragi, la struttura del sistema è assai diversa rispetto al caso di un partito che ottiene abitualmente la maggioranza assoluta
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Come contare i partiti in modo intelligente ? (parte II)
Sistemi partitici Esempi ipotetici di distribuzione dei seggi tra i
partiti
Numero effettivo dei partiti
Sistema bipartitico 55 45 2,0
Sistema (quasi) mono-partitico
80 20 1,5
Sistema a due partiti e mezzo
45 40 15 2,6
Multipartitismo con partito dominante
45 20 15 10 10 3,5
Multipartitismo senza partito dominante
25 25 25 15 10 4,5
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Come contare i partitiin modo intelligente ? (parte III)
Sartori: certamente il criterio iniziale è basato sulla grandezza elettorale (scegliere una soglia di rilevanza)
Esistono tuttavia altri due criteri:
• il potenziale di coalizione
• il potenziale di ricatto
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Tipologia dei sistemi di partito (Sartori)
Sistemi monopartitici: Singolo: un unico partito è legale
Egemonico: altri partiti sono legali, ma sono partiti satelliti del partito principale
Predominante: più partiti sono legali ma uno conquista il potere
Sistemi bipartitici 1. Due partiti competono per ottenere la maggioranza, 2. Un partito riesce ad ottenere la maggioranza, 3. Quel partito vuol governare da solo, 4. L’alternanza al potere è un’aspettativa credibile
Sistema multipartitico
moderato
1. Numero di partiti che contano inferiore a 5, 2. Bassa distanza ideologica, 3. Governo di coalizione, 4. Bipolarismo, 5. Competizione centripeta per conquistare l’elettorato fluttuante, 6. Aspirazione di tutti i partiti di andare al governo
Pluralismo polarizzato 1. Numero di partiti superiore a 5, 2. Forte distanza ideologica, 3. Partiti antisistema, 4. Centro occupato, 5. Due opposizioni bilaterali, 6. Competizione centrifuga; 7. Irresponsabilità
Multipartitismo segmentato
1. Numero di partiti superiore a 5; 2. Bassa polarizzazione idelogica
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La tipologia di Sartori (1976)
pluripart. moderati
bipartitismi
alta
Distanza
ideologica
bassa
2 3 4 5 6 7
formato del sistema (numero di partiti)
pluripart. polarizzati
multiparti. segmentato
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Il partito come attore non unitario
• Le linee di conflitto possibili all’interno di un partito:
• partito come organizzazione centrale vs. partito come organizzazione locale
• partito al governo vs. democrazia di partito
• partito coeso vs. partito frazionalizzato
•Tendenze e fazioni
•Fazioni ideologiche e di potere
• Origini e conseguenze (negative e positive)
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Testi di riferimento per la lezione
• Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo Morlino, Fondamenti di scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2001, cap.7
• Donatella Della Porta, I partiti politici, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 7
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