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Il sistema dell’ “alta formazione professionale” (AFP) nella Provincia Autonoma di Trento
A cura di Arduino SalatinDirettore dell’Iprase, Trento
M.I.U.R. Direzione Generale per l’Istruzione e formazione Tecnica Superiore e per i rapporti formativi delle Regioni
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Fonti: www.vivoscuola.it,
D.Carlini (a cura di), Formare tecnici superiori nella prospettiva europea, Angeli, Milano, 2009
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1. Il contesto economico e sociale provinciale
Popolazione residente: 530.000 abitanti (di cui il 20% concentrati nella città di Trento)
Occupati: 230.000
PIL pro-capite: € 30.700
Imprese operanti sul territorio: 49.000
Ricercatori: 2.500 (150 milioni di euro annui di investimento a livello provinciale)
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Il sistema formativo trentino
Il sistema educativo di base e universitario è gestito direttamente dalla Provincia. Esso si articola in:
Primo ciclo 55 istituti comprensivi con oltre 42.000 studenti
Secondo ciclo31 istituti di istruzione (compresi 6 paritari) con oltre 21.000 studenti22 CFP (di cui 2 provinciali) con circa 4.500 allievi + circa 400
apprendisti (entro i 18 anni)
Alta formazione professionale (AFP): Studenti: 110 (media annuale nei vari percorsi attivati)
UniversitàStudenti (nelle 7 facoltà): circa 15.000
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2. La normativa provinciale di riferimento per l’AFP
Il sistema di Alta Formazione Professionale è stato istituito dalla Legge Provinciale n. 5 del 15 marzo 2005, art. 11 ed è disciplinato dalla Legge Provinciale n. 5 del 7 agosto 2006 “Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino”, art. 67.
La struttura dei percorsi (comma 2)I percorsi di alta formazione professionale hanno durata
massima triennale e si concludono con il rilascio di un diploma … secondo le modalità e i criteri definiti dalla Provincia
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I destinatari e i requisiti di accesso (comma 3)Possono accedere all’alta formazione professionale gli studenti in
possesso di diploma professionale di durata quadriennale o che hanno superato l’esame di Stato al termine di un percorso del secondo ciclo
La governance (comma 5)Per approfondire e monitorare i fabbisogni delle professioni, per
definire le figure professionali, programmare gli indirizzi … e progettare i percorsi da attivare attraverso le istituzioni scolastiche e formative è istituito un apposito comitato composto da rappresentanti
della Provincia, delle istituzioni scolastiche e formative, delle forze sociali, delle associazioni di categoria, della cooperazione, dei soggetti no profit, degli ordini professionali e dell’università.
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3. Le finalità dell’AFP
Formare figure professionali di “dotate di elevata preparazione” coerenti con i reali bisogni del territorio e del sistema socio economico, anticipando anche le tendenze del cambiamento dei sistemi produttivi.
Rispondere alla domanda di specializzazione e di sviluppo professionale di medio-alto livello, espressa da coloro che provengono non solo dal sistema scolastico e formativo, ma anche dal mondo del lavoro.
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Strutturare un segmento di offerta autonomo, in grado di dare verticalità alle filiere della formazione tecnica e professionale, fino alla formazione superiore non accademica, con titoli spendibili e riconoscibili anche in ambito nazionale ed europeo.
Promuovere una sistematica cooperazione e interazione tra le istituzioni formative (scuole, centri d formazione e università) e le realtà produttive e professionali, al fine di incrementare l’attrattività e la rilevanza dell’apprendimento professionale sia nel sistema formativo, sia nella vita lavorativa.
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4. La progettazione del dispositivo
E’ stato costituito un gruppo tecnico-scientifico con il compito di procedere alla:
- ricognizione dei modelli di formazione terziaria non accademica e di formazione degli adulti in Europa e in Italia e all’individuazione del livello di riferimento per le figure professionali di sbocco (livello 5 dell’EQF)
- definizione dei criteri per l’elaborazione dei referenziali professionali e formativi e per l’ammissione degli studenti
- analisi dei fabbisogni territoriali e all’individuazione delle aree prioritarie di intervento in relazione alle politiche provinciali
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Individuazione delle Aree prioritarie
di intervento
Programmadi sviluppoprovinciale
Gruppo progetto
Gruppo progetto
Gruppo progetto
Gruppo progetto
Individuazione delle figureDelineazione dei referenziali professionali
Comitato
AFPDelineazione dei referenziali formativi
Gruppo progetto
Gruppo progetto
Gruppo progetto
Gruppo progetto
Conoscenza
Competitività
Solidarietà e lavoro
Identità e territorio
Innovazione Imprenditorialità
Internazionalizzazionedelle imprese
Gestione aziendaleavanzata
Analisi della domanda di competenze e di
profili tecnici
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5. La progettazione dei singoli percorsi
Inizialmente la Provincia e il Comitato hanno identificato quattro settori prioritari di intervento.
Il gruppo di lavoro ha delineato le linee guida per l’elaborazione dei percorsi sulla base di una ricognizione dei settori professionali e in un’ottica di filiera.
Sono state poi individuate le istituzioni formative (istituti tecnici e centri di formazione professionale) presso cui appoggiare l’attuazione dei progetti formativi relativi ai quattro settori.
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La costruzione dei referenziali
La delineazione delle figure professionali e del relativo referenziale (strutturato per competenze) è stato affidato a gruppi di progetto, composti da:
- esperti del settore- esperti di progettazione formativa, - rappresentanti di aziende o associazioni di
categoria, - rappresentanti della Provincia- rappresentanti del soggetto attuatore.
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Area professionale di riferimento
Gestione dei processi di automazione industrialefigura: tecnico superiore dei processi industriali automatizzati
Area professionale di riferimento
Gestione dei processi di grafica industrialefigura: tecnico superiore dei processi grafici
Area professionale di riferimento
Gestione dei processi aziendali di programmazione e controllo amministrativo, contabile e finanziariofigura: tecnico superiore di programmazione e controllo dei processi amministrativi, contabili e finanziari
Area professionale di riferimento
Gestione dei servizi alberghieri e della ristorazionefigura: assistente alla direzione di unità ricettiva
I primi 4 referenziali professionali
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Processi / attivitàlavorative
Competenze richiestedalle attività lavorative
Unità di Competenze
Standard di competenze
Unità Formative
Risorse formative
Impianto formativo
Referenziale formativo
Referenziale professionale
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FORMAT DESCRITTIVO DEL REFERENZIALE PROFESSIONALE DELLA FIGURA
Denominazione della figura professionale
Correlazione con le professioni della Classificazione ISTATCorrelazione con le figure professionali di riferimento IFTSCorrelazione con la classificazione europea dei titoli e delle qualifiche (ECTS)Correlazione con il quadro europeo delle qualifiche (FRAMEWORK EQF)Descrizione sintetica della figura professionaleAttività economiche di riferimento (Classificazione ATECO 2002)Caratterizzazione e collocazione organizzativa
processi fondamentali attività/compiti interazioni principali nel contesto lavorativo
Competenze connotativeEvoluzione professionale prossima
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Il tecnico superiore dei processiprocessi industriali automatizzati è una figura specialistica con responsabilitàresponsabilità d’interventod’intervento su aspetti e problematiche tecnico/gestionalitecnico/gestionali relative all’automazione del processo produttivo, nello specifico al funzionamento, al collaudo e alla messa in servizio di impianti automatizzati. InteragisceInteragisce con varie figure ai fini del miglioramento dell’efficienza dei processi, della qualità del prodotto e delle prestazioni globali delle risorse tecnologiche e umane impegnate.
L’assistente di Direzione di unità ricettiva assisteassiste il responsabile dell’unità ricettiva nella gestione dei processiprocessi di albergo (commerciale, room division, food and beverage, congressuale e gestione di eventi); lo affiancaaffianca nell’analisi, nella valutazione e nella formulazione di proposte per il miglioramento; gestisce in gestisce in prima personaprima persona, su delega del responsabile, la struttura o parte di essa (uno o più reparti dell’albergo ) a seconda della complessità
Esempi di descrizione del profilo
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6. Le Linee guida per la progettazione e gestione dei percorsi
L’articolazione per moduli o “unità formative” e la personalizzazione dei percorsi
Il modello blended learning (didattica in presenza, in situazione/alternanza e a distanza)
ll praticantato (40% del monte ore) e le attività di ricerca in azienda e le “comunità di pratica”
L’apertura dell’esperienza di tirocinio fuori del Trentino (Italia ed Europa)
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Il dispositivo di valutazione
Il bilancio valutativo in ingresso dei candidati e il riconoscimento dei crediti formativi e professionali
La valutazione in itinere: la valutazione degli apprendimenti, dei moduli, il bilancio valutativo intermedio e finale
La valutazione conclusiva ai fini del rilascio del titolo finale
La certificazione finale e il “supplemento al diploma”
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7. Il modello organizzativo
La gestione del partenariato territoriale: le proposte di partnership, il consiglio di corso, la direzione e il coordinamento didattico
La tutorship formativa e aziendale Il dossier generale del corso e personale dello studente La documentazione e gli archivi dinamici: studenti,
docenti, tutor dell’apprendimento, tutor aziendali imprese L’attività di monitoraggio e di valutazione esterna dei
soggetti attuatori e dei risultati La piattaforma web e le azioni di accompagnamento.
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8. La sperimentazione sul campo
Assistente di direzione unità ricettiva(mangement turistico)
Automazione industriale
Controllo di gestione
Processi grafici(arti grafiche)
Progettazione e Gestione del verde
Edilizia sostenibile
Energia e Ambiente
Cucina e ristorazione
Grafico multimediale(arti grafiche)
Gli 8 profili professionali attivati (“tecnico superiore di”)
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Studenti coinvolti nel periodo 2006-2011
Anno
2006-2007: 56 2007-2008: 88 2008-2009: 111 2009-2010: 110 2010-2011: 103
Totale generale: 468
di cui il 70% in possesso del diploma di Stato e il
40% circa proveniente da aziende
Tasso medio di occupazione coerente degli allievi che hanno conseguito il diploma di tecnico superiore:
90%
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Anno 2006-2007 Anno 2007-2008 TOTALI
I annualità n. studenti
II annualità
Assistente di direzione unità ricettiva
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Automazione industriale 10
Controllo di gestione 13
Processi grafici 22
TOTALE 56 56
Anno 2007-2008
I annualità II annualità
Gestione del verde 17 Ass-dir.Unità ricettive 7
Edilizia sostenibile 12 Automaz. industriale 10
Energia e Ambiente 15 Controllo di gestione 7
Processi grafici 20
TOTALE 2007-2008 44 44 88
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Anno 2008-2009
I annualità n. studenti II annualità n. studenti totale
Servizi ricettivi e turistici 15 Gestione del verde 14
Automazione Industriale 17 Edilizia sostenibile 12
Cucina e ristorazione 18 Energia e ambiente 14
Grafico 21
TOTALE 2008-2009 71 40 111
Anno 2009-2010
I annualità II annualità
Edilizia sostenibile 18 Servizi ricettivi e turistici 13
Energia e ambiente 15 Automazione industriale 15
Gestione del verde 16 Cucina e ristorazione 13
Grafico 20
TOTALE 2009-2010 49 61 110
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Anno 2010-2011
I annualità n. studenti
II annualità n. studenti
totale
Automazione industriale
16 Edilizia sostenibile 16
Cucina e ristorazione 17 Energia e ambiente 12
Grafico multimediale 26 Gestione del verde 16
TOTALE 59 44 103
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Percorsi di AFP da attuare nel periodo 2011-2013 e relativi soggetti attuatori
Tecnico Superiore per l’Energia e l’AmbienteCentro di formazione professionale Enaip- sede di Villazzano
Tecnico Superiore per l’edilizia sostenibileCentro di formazione professionale Enaip- sede di Villazzano
Tecnico Superiore del verdeFondazione Mach di S. Michele all’Adige
Tecnico Superiore per la gestione del Centro Benessere
Centro di formazione professionale Opera Armida Barelli di Rovereto
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9. Bilancio dell’esperienza
Per gli studentiLa rispondenza alla domanda del mercato del lavoro (l’indice di
occupazione coerente)L’integrazione tra competenze culturali, professionali e sociali Per i soggetti attuatoriLa “descolarizzazione” e flessibilizzazione del modello organizzativo, L’innovazione della cultura formativa (praticantato, approccio per
competenze, valutazione della qualità e dei risultati, …) Per il sistema localeIl ruolo potenziale di “volano per l’innovazione” a livello tecnologico e/o
organizzativo (dati i contesti prevalenti di piccola e media impresa e i settori professionali di riferimento)
Il consolidamento e sviluppo della cooperazione scuola impresa e delle reti territoriali per la formazione
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10. Alcune criticità e questioni aperte
La domanda delle imprese e il raccordo con le dinamiche del mondo del lavoro (quali e quanti percorsi? Quale flessibilità nel tempo?Le dimensioni provinciali sono sufficienti?)
La selezione in ingresso e l’eterogeneità dei partecipanti (giovani e adulti, occupati e in cerca di occupazione): un problema o un’opportunità?
Il riconoscimento del titolo al di fuori del Trentino. Il livello EQF e l’accordo PAT-MIUR
Il riconoscimento dei crediti universitari e la partnership con l’Università per una integrazione dei percorsi formativi
La gestione dei percorsi AFP e i limiti degli istituti scolastici e formativi come “soggetti attuatori” : quale discontinuità tra secondo ciclo e formazione terziaria non accademica? Verso un sistema autonomo unitario: agenzia provinciale, fondazione territoriale?
La costruzione del sistema: quali dimensioni di scala sono sostenibili (n. corsi, studenti, …) in termini economici a regime?
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