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Famiglia ORTHOMYXOVIRIDAE
• Virus responsabili negli animali e
nell’uomo di infezioni acute,
generalmente respiratorie e altamente
contagiose denominate Influenza
• Suddivisi in 3 generi
– Influenza virus A e B
• Influenza equina
• Influenza suina
• Influenza aviare
– Influenzavirus C
– Thogoto-like viruses
Generalità
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– Virus di forma sferica o pleomorfa, bastoncellare o filiforme
– Diametro 80-120nm, alcuni micron le forme filamentose
– Provvisti di envelope con proiezioni glicoproteiche – HA (Emoagglutinina)
– Attivata da proteasi cellulari si lega a recettori cellulari contenenti acido sialico, e permette la fusione dell’envelope con la membrana cellulare
– NA (Neuraminidasi)
– Dopo che il virus si è legato alla cellula sensibile, la NA scinde il recettore cellulare aprendo una breccia nella membrana cellulare
– Capside a simmetria elicoidale
– RNA suddiviso in 8 segmenti
Eziologia Caratteristiche morfologiche
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– Sensibili ai solventi dei lipidi e ai detergenti anionici,
cationici e neutri
– Labili a pH 5 e a 56°C
– Inattivati da formaldeide, b-propiolattone, raggi UV e
raggi gamma
Resistenza ad Agenti Fisici e Chimici
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Caratteristiche antigeniche
• Suddivisi in sottotipi e varianti in relazione a specificità antigene di
HA e NA
• Si conoscono 16 HA e 9 NA
• Minime sono le reazioni crociate tra i diversi sottotipi
• Gli antigeni HA e NA vanno incontro a variazioni di diversa entità
• Antigenic drift (deriva antigenica)
• Comporta variazioni degli antigeni H e N nell’ambito dello stesso sottotipo con
comparsa di varianti in seguito a mutazione di uno o alcuni aminoacidi
• Antigenic shift (salto antigenico)
• Comporta la sostituzione totale di HA o NA con comparsa di nuovi sottotipi in
seguito a fenomeni di ricombinazione e sostituzione genica
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Ciclo di Replicazione
Adsorbimento
Svestimento
Penetrazione
Replicazione
Assemblaggio
Liberazione
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Nomenclatura
• Si basa sul tipo di conformazione antigenica
superficiale del virus
– A/Tokio/3/67(H2N2)
– A/equi/Prague/1/56 (H7N7)
– A/Turkey/England/50-92/91 (H5N1)
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Virus Tipo A
Emoagglutinante
Recettivi cavalli, asini e muli di tutte le età
La malattia prevale nei soggetti giovani e nei cavalli sportivi
Replica su embrione di pollo e colture cellulari di origine diversa
ECP caratterizzato da sincizi e inclusioni citoplasmatiche eosinofile
INFLUENZA EQUINA
Nel cavallo sono noti 2 sottotipi
H7N7 – H3N8
Malattia respiratoria altamente contagiosa, a decorso acuto ed esito benigno caraterizzata da febbre, tosse persistente e ipertermia
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Epidemiologia
Responsabile in passato di gravi pandemieNel 1956 (1° isolamento) grave pandemia in Europa (H7N7)
Nel 1963 (2° isolamento) grave pandemia in USA (H3N8)
Malattia diffusa su scala mondiale con andamento stagionale (autunno – inverno) H3N8 rappresenta il sottotipo dominante mentre H7N7 provoca infezioni sub-
cliniche e viene isolato raramente
Modalità di trasmissioneTrasmissione aerogena per inalazione di aerosol contaminato
Possibilità di trasmissione con l’accoppiamento (isolato dal seme)
Trasmissione indiretta (ruolo importante svolto dagli automezzi contaminati)
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App. respiratorio
Reazione infiammatoira con iperemia, ispessimento della parete, infiltrazione leucocitaria, trombosi
capillare, edema ed essudazione
Adesione e replicazione nelle cellule della mucosa nasale,
faringea, tracheale e bronchiale
Porta d’ingresso
Degenerazione e necrosi cellulare, desquamazione e occlusione dei passaggi aerei
Patogenesi
Raramente si osserva viremiaPresenza di virus ad alto titolo nell’espettorato
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• Periodo d’incubazione 1-3gg
• Esordio improvviso con comparsa di febbre che persiste per circa 3gg
• Rinite catarrale e scolo nasale sieroso e poi mucoso
• Tosse profonda inizialmente secca e poi produttiva che dura 1-3sett, dispnea
• Laringotracheite e bronchite
• Depressione, dolori muscolari, aumento di volume dei linfonodi della testa
• Fotofobia, lacrimazione e protrusione della congiuntiva
• Secrezione oculare mucopurulenta e opacamento corneale
• Decorso in 2-10gg e convalescenza di 1-3 settimane
• Possibili infezioni batteriche secondarie
• Bronchiolite con essudato sieroso e mucoide nel lume dei bronchioli
• Nelle forme letali si osserva edema polmonare, broncopolmonite, pleurite,
miosite necrotizzante e miocardite interstiziale
Sintomi e lesioni
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Di laboratorio
Isolamento e Identificazione da Materiale patologico:
secrezioni nasali e faringee (tampone)
Inoculazione su uova embrionate o colture cellulari
Identificazione mediante HA/IH, AGID, SN, ELISA
DIFFERENZIALE
Malattia respiratoria ad alta diffusibilità che coinvolge animali di tutte le età
Insorgenza improvvisa dei sintomi e mortalità nulla nei casi non complicati
*EHV-1 - EHV-4 Rinopolmonite – Aborto viraleSindrome respiratoria a carattere diffusivo nei giovaniElevata attitudine abortiva di EHV-1
in giumenteRare le forme neurologiche
Diagnosi
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• Sanitaria
– Mantenimento di elevati standard igienici
– Evitare i fattori stressanti e immunodepressivi
– Accurata disinfezione dei mezzi di trasporto
– Isolamento degli animali di nuova introduzione per circa 10gg
– Porre particolare attenzione agli indumenti, utensili e ricoveri
Profilassi
• Immunizzante= VACCINAZIONE– Utilizzati vaccini inattivati contenenti entrambi i sottotipi virali
– (Bivalenti: H7N7 e H3N8 )– Emulsionati in idrossido di alluminio e oli minerali– 2 interventi a distanza di 3-12sett all’età di 6mesi e ripetuti annualmente negli
adulti. Tramite iniezione e controllo della reazione vaccinale
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INFLUENZA SUINA H1N1 - H3N2
Malattia acuta febbrile altamente contagiosa, caratterizzata da insorgenza improvvisa, sintomi esclusivi a carico dell’apparato respiratorio, elevata morbilità e rapida
guarigione. Mortalità inferiore al all’1%
Malattia sostenuta dai sottotipi H1N1
e H3N2 (forse di origine umana) Virus Tipo A
Emoagglutinante
Recettività :
Suino-uomo-avicoli
Replicano su embrione di pollo e colture cellulari di suino,
pollo e uomo. Non determina mortalità embrionale ed ECP
• H1N1 risulta antigenicamente stabile
– In seguito a drift antigenico nel 1979 si sono evidenziate 2 varianti “europea” e “americana” che presentano immunità crociata
– Correlazioni antigeniche sono state evidenziate con alcuni stipiti isolati dall’uomo e dai volatili
• H3N2 è antigenicamente omologo a quello derivato dall’uomo e dai volatili
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Epidemiologia
• Il suino è il principale serbatoio dei virus H1N1 e H3N2
• H1N1 segnalato per la prima volta nel ’18 in USA contemporaneamente alla
pandemia di “spagnola” le 2 malattie sono state causate da virus H1N1
strettamente correlato
• Si ipotizza H1N1 sia uno stipite suino adattato all’uomo, a sua volta
derivato da stipiti aviari
• H3N2 isolato per la prima volta nel 1968 nell’uomo a Hong Kong e l’anno
successivo nel suino
• Rimasto antigenicamente stabile nel suino
• È scomparso nell’uomo nel ’75
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Il virus successivamente persiste nel gruppo e la malattia si ripresenta ciclicamente
I focolai di influenza suina compaiono in seguito all’introduzione di nuovi soggetti con infezione asintomatica
Fattore scatenante è rappresentato dalle basse temperature e dalle
ampie escursioni termiche giornaliere
La trasmissione avviene per
inalazione di virus presente
nelle secrezioni respiratorie
degli individui infetti o
malati
Focolai si presentano contemporaneamente in più allevamenti
posti anche a notevole distanza e non collegati tra loro
La conservazione in natura è assicurata dalle infezioni
asintomatiche che si verificano durante tutto l’arco dell’anno e dai
soggetti guariti che eliminano il virus anche per 3mesi p.i.
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App. respiratorio
Reazione infiammatoira con iperemia, ispessimento della parete, edema ed essudazione
Adesione e replicazione nelle cellule della mucosa respiratoria
Porta d’ingresso
Degenerazione, necrosi, desquamazione cellulare e alterazione della attività fagocitaria
Patogenesi
Possibile insorgenza di infezioni batteriche secondarie
Non si osserva viremia
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Sintomi
• La malattia inizia con sintomi respiratori in pochi soggetti per poi diffondersi
rapidamente all’intero effettivo
• Insorgenza improvvisa con febbre elevata accompagnata a sintomi
generali: prostrazione, anoressia difficoltà di movimento, rigidità muscolare
e dolorabilità muscolare ed articolare
• in 2°-3° giornata compaiono Sintomi respiratori : scolo oculo-nasale
sieroso, respirazione affannosa e tosse profonda
• Morbilità elevatissima (oltre 90%)
• Decorso di una settimana ed esito in guarigione salvo complicazioni
• Mortalità dovuta a complicazioni batteriche-carenze igienico sanitarie
• Si possono osservare infezioni asintomatiche (vedi 10% morbilità)
Periodo d’incubazione 1-3gg
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Lesioni
• Iperemia della mucosa faringea e laringotracheale che appare
rivestita da essudato denso
• Ostruzione dei piccoli bronchi che conduce ad atelectasia
polmonare
• Aree di epatizzazione rossa ed aree enfisematose polmonari
• Edema e aumento di volume dei linfonodi cervicali, bronchiali e
mediastinici
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Diagnosi
Clinica
Malattia acuta febbrile a rapida insorgenza di natura respiratoria
Di laboratorio
Isolamento e identificazione virus•Materiale patologico: secreto nasale (tampone)
•Isolamento su colture cellulari o uova embrionate di pollo
•Identificazione mediante AGID, FdC, HA/IH
Sierologia
HA/IH
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– Mantenimento di elevati standard igienici
– Evitare i fattori stressanti e immunodepressivi (mangimi-aflatossine)
– Isolamento degli animali di nuova introduzione (quarantena e controlli)
– Accurata disinfezione degli ambienti dei mezzi di trasporto e attrezzature
Profilassi
Sanitaria
Immunizzante
• Vaccini inattivati ( mono e bivalenti per H1N1e H3N2)
• Somministrati a suinetti dopo le 10settimane di vita, con richiamo dopo 3 sett
• Protezione fino al 9° mese
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Test di Emoagglutinazione (HA) e di Inibizione dell’Emoagglutinazione (HI) per Virus Emoagglutinanti
Componenti che interagiscono nel test
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Emoagglutinina1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
Uomo * * *Equino * *Suino * *Aviare * * * * * * * * * * * * * * * *
Neuroamminidasi1 2 3 4 5 6 7 8 9
Uomo * *Equino * *Suino * *Aviare * * * * * * * * *
INFLUENZA VIRUS TIPO A
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16 HA subtipi
9 NA subtipi
Serbatoi di InfluenzaSerbatoi di Influenza AA
Circolazione dei virus dell’Influenza A negli uomini nell’ultimo secolo
1918 1957 1968 1977
Influenza Spagnola
Influenza Asiatica
InfluenzaHong Kong
H1N1 H2N2 H3N2
H1N1
?
Ag drift
Ag shift
Influenza Pandemics of the 20th Century - David K. Shay (Influenza Branch- National Center for Infectious Diseases-Centers for Disease Control and Prevention
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37.2
37.7
38.3
38.8
39.4
Tem
pera
tura
ora
le (°
C)
Giorni dall’inizio della malattia 0 1 2 3 4 5 6 7 8
Raffredore-Rinite
Mal di gola
Mialgia
Cefalea
Tosse
Inappetenza
Astenia
I vari sintomi nel decorso clinico della sindrome influenzale
37.2
37.7
38.3
38.8
39.4
Tem
pera
tura
ora
le (°
C)
9 10Giorni dall’inizio della malattia 0 1 2 3 4 5 6 7 8
Rinite
Mal di gola
Mialgia
Cefalea
Tosse
Inappetenza
Astenia
I vari sintomi nel decorso clinico del raffreddore
33
37.2
37.7
38.3
38.8
39.4
Tem
pera
tura
ora
le (°
C)
Giorni dall’inizio della malattia 0 1 2 3 4 5 6 7 8
Raffredore-Rinite
Mal di gola
Mialgia
Cefalea
Tosse
Inappetenza
Astenia
I vari sintomi nel decorso clinico della sindrome influenzale
37.2
37.7
38.3
38.8
39.4
Tem
pera
tura
ora
le (°
C)
9 10Giorni dall’inizio della malattia 0 1 2 3 4 5 6 7 8
Rinite
Mal di gola
Mialgia
Cefalea
Tosse
Inappetenza
Astenia
I vari sintomi nel decorso clinico del raffreddore
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• Febbre (>38°C)
• Dispnea
• Infiltrati polmonari
• Tosse (anche produttiva)
• Diarrea
• Faringodinia
• Linfopenia
Segni e sintomi predominanti dell’ influenza aviaria nell’uomo
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