ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MACHERIONE”95011 CALATABIANO -PIEDIMONTE
VIA VITTORIO VENETO
PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Tomo 21
a.s. 2013/2014
1.PROGETTO “SCUOLA SICURA”RESPONSABILESALVATRICE BENEDETTO
FINALITA’Creare mentalità di prevenzione verso le calamità naturali ed assumere comportamenti corretti in caso di emergenza.
OBIETTIVI SPECIFICI
Alunni 2°ciclo e Scuola media Conoscere le cause naturali ed artificiali che possono determinare un incendio Conoscere le cause naturali che determinano i terremoti Individuare nella ricostruzione storica di eventi calamitosi, le conseguenze ambientali
antropologiche da esse determinateAlunni Scuola materna, elementare,media
Acquisire atteggiamenti di prevenzione e sicurezza, per sé e per gli altri Conoscere ed apprendere le modalità di comportamento da assumere in situazioni di
emergenza Conoscere ed identificare i percorsi di sfollamento dell’edificio scolastico Conoscere le aree di attesa in caso di emergenza
DESTINATARITutti gli alunni dei tre ordini di scuola
CONTENUTI
La sicurezza a scuola Il decalogo dei comportamenti in caso di emergenza Le norme di sicurezza I percorsi di sfollamento I segnali di sicurezza ricostruzione storica di eventi calamitosi
ATTIVITA' Alunni 2°ciclo e Scuola media
Lezioni frontali supportate da proiezioni e filmati Ricerca e indagine storica relativa ai fenomeni calamitosi avvenuti nel territorio Visite guidate presso la caserma dei Vigili del fuoco di Riposto Visite guidate presso l’Osservatorio sismico di Acireale
Alunni Scuola materna,elementare, media
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Esplorazione dell’edificio scolastico e degli spazi adiacenti alla scuola Costruzioni di percorsi di sfollamento e di segnaletica Addestramento ed esercitazioni pratiche sui comportamenti da assumere in caso di
emergenza
VERIFICACome riscontro di quanto attuato si prevedono simulazioni di emergenza, esercitazioni di esodo forzato, realizzazioni di produzioni di elaborati grafico- pittorici
RISORSE UMANE
TEAM DI PROGETTAZIONE: Benedetto, Puopolo, Gerarda Valastro, DOCENTI COLLABORATORI: Finocchiaro, Laguzza, Intelisano.
COLLABORAZIONI ESTERNE: vigili urbani, croce verde, reangers
RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONIProtezione civile,vigili urbani ,vigili del fuoco, croce verde
TEMPI DI SVOLGIMENTOIl progetto avrà durata annuale e sarà articolato secondo le seguenti fasi operative:
1° fase:Progettazione 2° fase: lezioni ed addestramento
LUOGHI Aule, sal proezioni, spazi esterni
STRUMENTIAutovisivi, computer, cartellonistica, visite guidate, riviste
VERIFICAEsercitazioni di esodo forzato
BUDGET ASSEGNATO EURO ……………………………………….
DISTINTA IMPEGNI SPESA
LA REFERENTE
Ins. Salvatrice Benedetto
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02. PROGETTO “LABORATORIO MUSICA E TEATRO”
RESPONSABILI PROGETTOIns. Salvatrice Benedetto /Ins.AngelaPrestigiovanni
FINALITA’ Suscitare negli alunni il desiderio di vivere momenti di festa e di divertimento conoscendo
tradizioni e usanze delle festività Cooperare alla completa formazione e maturazione dell’alunno promovendo la sua
partecipazione attiva all’esperienza della musica e della drammatizzazione sia nel momento del “fare musica” o del “recitare” sia nel momento “dell’ascoltare” o “comprendere i testi teatrali”.
OBIETTIVI SPECIFICI Consolidare e potenziare la capacità di socializzazione e autocontrollo dell’alunnaattraversol’inserimento in lavori di gruppo. Sviluppare la propria creatività con conseguente sicurezza nel saper fare. Promuovere anche nei più piccoli la conoscenza, attraverso la musica e la recitazione, di
mondi e realtà diversi da quelli in cui viviamo. Aumentare la capacità emotiva scoprendo la potenzialità espressiva del movimento Saper ascoltare una canzone, comprenderne e interpretarne il testo con il canto e /o altri
mezzi espressivi Facilitare i processi di identificazione dei bambini nei personaggi rappresentati per acquisire
le competenze di gestione della propria emotività
DESTINATARIAlunni della scuola dell’infanzia, primaria ed eventuali alunni scuola secondaria di primo grado
Il progetto prevede due spettacoli natalizi e momenti di verifica in occasione della PasquaI recital natalizi coinvolgeranno bambini della scuola dell’infanzia,(4 e 5 anni), alunni delle classi prime di Calatabiano, coordinati dall’insegnante Angela Prestigiovanni; alunni delle classi seconde, terze, quarte, quinte della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado coordinati dall’insegnante Salvatrice Benedetto.(Calatabiano) e Gerarda Valastro (Piedimonte )
ATTIVITA’ Ricerca di tradizioni locali natalizie ;ricerca e ascolto di musiche e canti e memorizzazione dei testi in dialetto sicilianoDrammatizzazione di testi dialettali ( alunni delle classi seconde, terze, quarte, quinte della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado di Calatabiano coordinati dall’insegnante Salvatrice Benedetto).Drammatizzazione di testi relativi al NataleAscolto, memorizzazione e esecuzione di canti natalizi
Le attività inerenti al progetto si svolgeranno in orario extracurriculare
CONTENUTI4
IL NATALE E LA PASQUA VERIFICHE
Recital natalizio Recital pasquale(Scuola dell’infanzia) Canti sotto l’albero sulle piazze del territorio
RISORSE UMANETEAM DI PROGETTAZIONE:Ins. Salvatrice Benedetto /Angela Prestigiovanni /Gerarda Valastro
DOCENTI COLLABORATORILaguzza Grazia, Bucolo, Finocchiaro, Martorana,Rapisardi Catena ( scuola primaria Calatabiano)Anna Vinciguerra, Brischetto, Chiappazzo, Torrisi(scuola dell’infanzia Calatabiano)Scaringi Grazia, Valastro Ignazia, Palazzolo Francesca, Currenti Maria, Intelisano Ignazia(scuola primaria Piedimonte Etneo)SUPPORTO ATA : Lamarre, Trefiletti (Calatabiano)COLLABORAZIONI ESTERNE: Genitori degli alunni coinvolti per la realizzazione dei costumi.
TEMPI DI SVOLGIMENTOIl progetto natalizio avrà durata bimestrale: novembre /dicembre (20 ore strutturate in 8 incontri di 3 ore )Il progetto di fine anno avrà durata trimestrale (marzo/ maggio)LUOGHILocali scolastici, Auditorium STRUMENTI
Audiovisivi, spartiti e testi di canzoni , testi teatrali, audiocassette, CD, videocassette.
VERIFICARecital natalizioRecital pasqualeRecita fine anno
LE REFERENTIAngela Prestigiovanni
Salvatrice Benedetto
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03.PROGETTO “ APPRENDIAMO E NAVIGHIAMO SICURI”
RESPONSABILE :Prof.ssa Antonina D’AgostinoProf. Mario Musumeci
FINALITA’Il progetto si propone di proseguire quanto già appreso dai ragazzi nei due anni precedenti sul tema della sicurezza informatica. L’idea di fondo della progettualità è che solo una conoscenza strutturata può guidare il ragazzo verso comportamenti corretti e sicuri nell’uso e nella gestione delle tecnologie informatiche. La pervasività dell’informatica e il suo essere ormai indispensabile nella vita quotidiana hanno reso utile l’inserimento del suo insegnamento nei processi formativi. Tale esigenza si è tradotta, pertanto, nell’introduzione delle tecnologie informatiche nella pratica curricolare.Il progetto si propone di favorire una corretta introduzione dell’informatica in modo che, in questa fase non prevalga la dimensione tecnicistica su quella teorica o, viceversa, che non si ecceda nel perseguire obiettivi di conoscenza concettuale trascurando quella applicativa.Le Indicazioni Nazionali del 2012, d’altra parte, tracciano un profilo dello studente per la Scuola del primo ciclo che ha buone competenze digitali ed è in grado di usare con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare ed analizzare dati e informazioni e per distinguere informazioni attendibili. Inoltre, sulla scia delle certificazione delle competenze che concludono questo primo segmento di scolarizzazione, si vuole dare l’opportunità ai ragazzi che lo desiderino di certificare le competenze acquisite utilizzando come riferimento il conseguimento dei moduli base della la Patente europea del computer ( ECDL).
DESTINATARI Alunni della classe quinta della scuola primaria Alunni della scuola secondaria di primo grado
OBIETTIVI SPECIFICI
Sapere usare correttamente il computer Saper gestire dei file
Sapere elaborare correttamente dei testi
Conoscere le reti informatiche e internet
CONTENUTI
Patente a LIVELLO START :
Modulo 2 - Uso del computer - Gestione file Modulo 3 - Elaborazione testi
Modulo 7 - Reti informatiche - Internet
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ATTIVITA’
Lezioni frontali Guida pratica all’uso di internet
Incontri per gli alunni e le famiglie con la Polizia postale
VERIFICA
Si prevedono per gli alunni che lo desiderano il superamento degli esami ECDL.
Il ricorso a test automatici va considerato come una risorsa didattica e formativa poiché non solo abitua lo studente a misurarsi con questo modo di accertare le competenze, oggi molto diffuso in contesti non scolastici, ma costituisce per il docente l’occasione per analizzare gli errori, individuarne le cause e correggere l’impreciso percorso logico seguito da chi li ha commessi.
RISORSE UMANE TEAM DI PROGETTAZIONE: D’Agostino - Musumeci COLLABORAZIONI ESTERNE: dirigente polizia postale
RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI
Polizia postale
TEMPI DI SVOLGIMENTO
Il progetto avrà durata quadrimestrale
1° fase:Progettazione 2° fase: Lezioni sui due/tre moduli
3° fase: Incontri con istituzioni esterne specialiste nel settore
4° fase: Esami
LUOGHI Aule, laboratorio informaticoSTRUMENTIComputer. LIMBUDGET ASSEGNATO …………………………….€ I responsabili
Prof.ssa A. D’Agostino Prof. M. musumeci
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04. PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE
RESPONSABILEProfessore Puopolo Ciro Emiliano
FINALITA'Adottare uno stile di vita che mira al raggiungimento di un equilibrio personale in armonia con la famiglia, l’ambiente e il mondo esterno. Educare alla salute ed al “ben-Essere” soprattutto in un’ottica di responsabilità e rispetto di sè.
OBIETTIVI SPECIFICI
Prendere coscienza della propria immagine fisica ed interiore. Comprendere l’importanza delle norme igienico-sanitarie soprattutto a scopo
preventivo. Conoscere i vari tipi di alimenti ed il loro valore nutrizionale. Acquisire un’etica alimentare nutrizionale, comprendendo quanto possa essere
nociva una scorretta alimentazione. Avviare ad una riflessione critica nei confronti della pubblicità degli alimenti. Comprendere l’importanza di una corretta postura. Prevenire malattie collegate all’apparato scheletrico. Conoscere le problematiche e i rischi legati all’AIDS, all’uso di droghe e alcool. Conoscere le problematiche ed approfondire il tema della pubertà. Sapersi integrare armoniosamente nei vari contesti di vita rimanendo saldi
nella propria identità, riuscendo a dare un contributo creativo e personale. Prendere coscienza delle proprie modalità espressive e comunicative. Sapersi relazionare con gli altri:
a) Saper ascoltareb) Saper comunicarec) Saper esprimere le emozioni.
Sapere utilizzare linguaggi nuovi e creativi nell’espressione di sé e di comunicazione con l’altro: suono, movimento, gioco e respiro.
DESTINATARITutti gli alunni dei tre ordini di scuola, genitori e cittadini.
METODOLOGIAAttività ludiche e psicomotorie;Improvvisazione guidata e verbalizzazione condivisa;Lavoro di gruppo;Dibattiti e Conferenze;Laboratorio esperienziale:
a) Musicoterapia e costruzione di strumenti con materiale povero;b) Danzaterapia e movimento creativo;c) Tecniche di rilassamento e Yoga;d) Yoga della risata;e) Elementi di floriterapia e naturopatia;
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f) Laboratori espressivo-creativi con l’uso del colore e del mandala.
CONTENUTI Scuola dell’infanzia
Introduzione alle norme igienico-sanitarie; La corretta alimentazione a tavola; L’espressione attraverso il gesto, il suono, il colore; Comunicazione non verbale attraverso la corporeità ed il mandala; Espressione creativa e giocosa delle proprie emozioni utilizzando le tecniche
dello Yoga della risata.
Scuola primaria Norme da seguire per una corretta igiene del corpo e dell’ambiente, come
prevenzione delle malattie; Alimentazione; Postura; La comunicazione attraverso il gesto, il suono-ritmo-movimento, il colore; La rappresentazione di sé attraverso l’arte, la voce, il corpo; Intreccio di relazioni armoniose canalizzate attraverso l’uso del mandala e
tecniche di rilassamento.
Scuola secondaria di primo gradoPrime classi Igiene, pulizia del corpo; Paramorfismi; Principi di educazione alimentare; Esplorazione dei parametri musicali; Il movimento, la voce, l’ascolto e la produzione di semplici forme di suono
organizzato; Esercizi di visualizzazione guidata ed esperienze di danze mandaliche in
cerchio.
Seconde classi Le malattie infettive e allergie; Alimentazione nell’adolescenza; Paramorfismi; Musica ed emozioni. Creatività ed espressività; Giochi di squadra e motivazionali.
Terze classi I cambiamenti del corpo nella pubertà; Droga, fumo, alcool e AIDS; Obesità, bulimia e anoressia; Educazione all’affettività ed alla sessualità; L’interazione attraverso i suoni, l’improvvisazione sonora; Giochi e dinamiche di relazione interattiva e costruttiva; Utilizzo del mandala, del respiro consapevole e della visualizzazione creativa.
ATTIVITA'Il progetto sarà articolato nelle seguenti fasi operative:
- 1a fase: progettazione e stesura del progetto- 2a fase: presentazione dei contenuti, con sensibilizzazione degli alunni, dei
genitori e delle persone coinvolte, attraverso incontri con esperti.9
VERIFICAVerifica in itinere e finaleValutazione mediante l’osservazione diretta degli alunni e dei loro comportamenti e tramite la somministrazione di questionari
RISORSE UMANE
- TEAM DI PROGETTAZIONE: Puopolo Ciro Emiliano.- DOCENTI COLLABORATORI: R.Raiti, G.Cubito,R.Mazzeo, D.Rinaldi, M.Grasso,
Donzuso,G.Turrisi,G.Brunetto COLLABORAZIONI ESTERNE: Medici e specialisti nel campo della nutrizione,
dell’ortopedia,della naturopatia, del benessere psico-fisico e della musicoterapia.
RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONIAsl 3, Consultorio familiare, A.S.L., A.I.R.C.
TEMPI DI SVOLGIMENTODa ottobre a maggio
LUOGHI Auditorium, Aule, Laboratori, Sala proiezioni.
STRUMENTIMezzi multimediali ed audiovisivi a disposizione della scuola.Libri, quotidiani e riviste.
BUDGET ASSEGNATO EURO …………………….
Il responsabileProfessore Puopolo Ciro Emiliano
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05.PROGETTO MITI E RITI…. LA SICILIA NEL CUORE
REFERENTE Ins. Amelia Finocchiaro/ Maria Grazia Speziale
FINALITA’La corsa verso la conoscenza di più lingue straniere, valida perché cittadini d’Europa, ci ha portato, sicuramente o quasi, a “dimenticare” le nostre origini , la nostra lingua, i canti , le poesie, i racconti che uomini siciliani hanno prodotto ispirati dalla storia e dalla bellezza della nostra terra. ”Riappropriarci”, nel nostro piccolo, delle opere più o meno popolari è lo scopo di questo progetto: riscoprire il valore della propria terra nella conoscenza della lingua dialettale, dei riti e dei mitidella cultura popolare.
OBIETTIVI SPECIFICI Conoscere il rapporto dialetto-lingua
Conoscere come la lingua influisce sullo stile di vita quotidiana e sulle usanze di un popolo
Conoscere le tradizioni, le credenze ,i riti, i miti, e le leggende storiche
Conoscere la tradizione folcloristica e culturale del proprio territorio per il confronto con altri territori
Conoscere il valore degli antichi mestieri, antichi giochi, antiche tradizioni legate ai momenti significativi del territorio
Conoscere il significato profondo delle nenie e dei canti che scaturivano dal lavoro nei campi o in altre attività (caccia –pesca- vendemmia-raccolta ulivi)
Conoscere le opere significative di autori siciliani
Conoscere racconti, poesie, canti e danze tipiche del luogo
“Riappropriarsi” di alcune opere più o meno popolari. Ricerca nel territorio della “memoria storica” Drammatizzare in lingua dialettale
DESTINATARI Alunni scuola primaria e secondaria di Calatabiano e Piedimonte Etneo
CONTENUTI (alunni scuola Calatabiano) Leggende sulla nascita della terra di Sicilia Il dialetto una lingua da conoscere Riti e credenze religiose e non Il folclore nelle danze Testi teatrali di scrittori siciliani
CONTENUTI (alunni scuola Piedimonte Etneo) Racconti, canti e danze della zona
ATTIVITA’ Lettura di versi, nenie, poesie , filastrocche e brevi racconti scritte da vai autori; semplici versi e detti
italiani tradotti in dialetto
Le tradizioni del mio paese durante le feste religiose e non
Fotografie su scene di vita quotidiana, giochi antichi, antichi mestieri11
Attività teatrale
Canti e tarantelle
VERIFICA
Allestimento mostra fotografica su scene di vita quotidiana, giochi e antichi mestieriOpera teatrale e spettacolo folcloristico ( Calatabiano)
Attività finale di drammatizzazione (Piedimonte Etneo)
RISORSE UMANE ( Scuola di calatabiano)TEAM DI PROGETTAZIONE : Amelia FinocchiaroDocenti collaboratori : da definireRapporti con altre istituzioni: ASSOCIAZIONE “PROMO LOCO “
TEMPI DI SVOLGIMENTO
Aprile- Maggio (alunni di Calatabiano )Novembre- Maggio (alunni di Piedimonte Etneo)
RISORSE UMANE (scuola di Piedimonte Etneo)
TEAM DI PROGETTAZIONE: Prof.sssa M.G. Speziale DOCENTI COLLABORATORI: Ins. Gerarda Valastro, Ignazia Valastro PERSONALE ATA DOMINIQUE LAMARRE, SANTORO COLLABORAZIONI ESTERNE: Atelier delle culture, esperti esterni, i genitori degli alunni
LUOGHI I locali della scuola, il territorio di Piedimonte e Calatabiano
STRUMENTI
Testi in dialetto siciliano, macchina fotografiche, registratori, videocamera, computers, CD e quanto necessario per la realizzazione della rappresentazione.
Le referenti Amelia Finocchiaro
Maria Grazia Speziale
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07. PROGETTO GIOCANDO IN MOVIMENTO
RESPONSABILI DEL PROGETTO
Ins. Accordino Antonina- Mazzeo Rosa
DESTINATARI: tutti i bambini di 5 anni frequentanti la scuola dell'infanzia di Piedimonte Etneo
FINALITA’
L’educazione psicomotoria riveste nella Scuola dell’infanzia grandissima importanza, dal momemto che permette al bambino di acquisire la conoscenza del sé, delle cose, degli altri.L’essere umano si avvicina alla realtà, agli altri, al mondo esterno grazie ad un mediatore unico ed insostituibile: il corpo. Una giusta prospettiva del proprio corpo significa per il bambino avere ben chiare tutte le possibilità che il corpo stesso può sviluppare, sia nella sua globalità sia in rapporto alle sue parti, permettendogli di padroneggiare il proprio comportamento e di vivere incertezze e paure. Compito delle insegnanti sarà di aiutare il bambino a scoprire, conoscere ed “utilizzare” il proprio corpo per raggiungere una crescita completa e positiva che mira a “star bene” con se stessi e con gli altri.
OBIETTIVI SPECIFICI -Presa di coscienza del sé corporeo, - ----Conoscenza e utilizzo dei sensi;
- Padronanza del proprio corpo attraverso l’acquisizione delle regole in giochi collettivi ;
- Vivere attraverso il gioco le fasi dei vari stadi dello sviluppo infantile in modo da offrire un contesto adeguato e facilitante la relazione con gli altri, il proprio rapporto con lo spazio e il tempo, la conquista della propria autonomia e identità .
METODOLOGIA
I nuclei del progetto sono:
Uso del gioco spontaneo in situazioni educative di “contenimento psicologico”; Organizzazione degli spazi e dei tempi; Osservazione e rispetto di regole; Scelte e organizzazione di materiali strutturati e non.
Atteggiamento dell’insegnante di ascolto, di empatia, di comprensione e mediazione.
ATTIVITA’
Giochi psicomotori con materiale finalizzato e non;
Percorsi strutturati ;
Studio delle posture e del movimento; Giochi simbolici; Canzoni e filastrocche mimate; Giochi cooperativi; Rappresentazioni grafiche sulla conoscenza del proprio corpo;
VERIFICA
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La verifica sarà effettuata con un momento finale ( nella prima decade del mese di maggio) presso il cortile esterno della scuola, o nei locali della palestra o negli spazi esterni della scuola dell’infanzia in caso di ultimazione dei lavori in atto e conseguente consegna di detti locali..
RISORSE UMANE
Le insegnanti responsabili del progetto con la collaborazione delle altre insegnanti e dei collaboratori scolastici .
COLABORAZIONI ESTERNE: Comune di Piedimonte Etneo, genitori degli alunni…..
TEMPI DI SVOLGIMENTO : gennaio /maggio
MODALITÀ ATTUATIVE
30 h da effettuare in orario extrascolastico con n. 20 incontri della durata di h.1.30
LUOGHI
palestra comunale - salone della scuola - spazi esterni adiacenti la scuola STRUMENTI e MEZZI
Tutti i materiali a disposizione della scuola: cerchi, bastoni, coni, materassini, palle, corde, panche, CD, lettore CD, stoffe e materiale non strutturato…
ACCORDINO ANTONINA
MAZZEO ROSA
08 PROGETTO ORIENTAMENTO
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Responsabile Prof.ssa Vera Indelicato
FINALITA’ E CONTENUTI
ORIENTARSI E SAPER ORIENTARE
CHE COSA FARAI DA GRANDE?
Il successo formativo e il benessere di vita si basano su unità multifunzionali che insieme confluiscono a dare allo studente una risposta unitaria per le scelte future. Diventa dunque determinante ricorrere a strategie risolutive come il ruolo interrelato della scuola, della famiglia e dei media, affinché si possano strutturare competenze adeguate per fronteggiare le nuove barriere che l’economia sta ponendo alle persone. Diventa allo stesso tempo necessario proporre una didattica orientante in cui l’orientamento trovi una sua collocazione chiara e sia orientamento formativo nel quotidiano, quello che deve lasciare il segno, non essere neutrale.
“Che cosa farai da grande?” non è più un problema del singolo, ma della famiglia, della scuola e del contesto; quest’ultimo in particolare è determinante in quanto è influenzante, così come lo sono i media. Spesso infatti le informazioni pubblicizzate diventano nocive, nel senso che “orientano le scelte”, per cui le scelte si concentrano tutte sull’oggetto mediatico e seguono quella precisa fonte di informazione, in quel caso gli studenti devono essere in grado di usare correttamente le informazioni stesse e di conseguenza essere preparati ad analizzare e catturare solo quelle rilevanti. La scuola e i genitori dovranno dunque fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per poter riconoscere e smascherare i vari stereotipi di tipo professionale, in quanto il problema del futuro sarà quello di poter passare da un contesto lavorativo ad un altro evitando, dove possibile, forme di differenziazione legate solamente alla meritocrazia.
Fin dai tempi di Parsons in realtà l’orientamento ha ritenuto possibile prevedere gli sviluppi delle persone e dei contesti formativi e lavorativi, che dopo i tempi di formazione arrivassero i tempi per il lavoro, che esistesse persino l’opportunità della scelta tra opzioni lavorative diverse, spesso similmente attrattive e che si dovessero stimolare i giovani a ridurre le proprie opzioni e a focalizzare la loro attenzione su quella o quelle maggiormente promettenti. Oggi non è più così, è per questo che diventa necessario incrementare le attitudini durante il processo di apprendimento ed è per questo che bisogna insegnare ai ragazzi a saper cogliere le occasioni facendole diventare occasioni di incremento delle competenze. Diventa determinante allo stesso tempo trasmettere fiducia ai giovani affinché pensino positivamente al loro futuro ed il loro sistema motivazionale rimanga saldo, senza sentirsi bloccati in un presente fatto di precarietà, quindi bisogna consolidare i punti di forza degli studenti, sostenere i loro interessi e valori, fare in modo che sappiano cogliere le occasioni, esplorino nuovi scenari e nuove possibilità, si confrontino con gli altri e trasformino l’indecisione, quando c’è, in opportunità, evitando stili decisionali disadattanti.
Fare orientamento non significa “suggerire”, ma fare in modo che i ragazzi colgano la scommessa della scelta, d’altra parte l’undicesimo comandamento recita:
credo in me stesso…anche perché mi conviene.
DESTINATARI - CLASSI TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI
Saranno attivate al riguardo le seguenti iniziative:
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presentazione delle varie attività di orientamento e distribuzione in ciascuna classe di materiale informativo contenente il nuovo impianto organizzativo dei percorsi scolastici della Suola secondaria di II grado e le linee guida per la scelta degli indirizzi di studio;
visite guidate e, se programmate, lezioni presso le Scuole superiori o presso l’Istituto Comprensivo G. Macherione - Calatabiano – Piedimonte Etneo
adesione ad eventuali progetti tenutesi nella provincia di Catania , gli eventuali incontri saranno concordati successivamente.
organizzazione di vari “ open day” con gli Istituti superiori .
Le iniziative di cui sopra saranno calendalizzate successivamente nei mesi di dicembre- gennaio- febbraio dopo aver concordato gli incontri con le scuole secondarie di II grado di Giardini Naxos- Linguaglossa- Giarre- Riposto .
IL team di progettazione al fine di guidare gli alunni delle classi III verso una scelta consapevole degli studi superiori, intende offrire un approccio all’orientamento che aiuti gli studenti a maturare le proprie scelte professionali.
BUDGET ASSEGNATO EURO ……………………………………….
Responsabile Prof.ssa V. Indelicato collaboratori: Salpietro Riccardo
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09. PROGETTO CINEMARESPONSABILE PROGETTO Prof. Ciro Emiliano Puopolo
DOCENTE COLLABORATOREProf. Ssa Daniela RinaldiDESTINATARISeconde e terze classi della scuola secondaria di CalatabianoFINALITA’il progetto cinema propone ai ragazzi la visione di sei film scelti che affrontano problemi della realtà contemporanea, preoccupazioni ed esperienze adolescenziali, attraverso un linguaggio artistico e culturale diverso da quello letterario. Appartenendo ormai all’immaginario collettivo, quello delle immagini è diventato il linguaggio più diffuso e condiviso per raccontare e rappresentare, con i diversi registri, tanti aspetti della vita quotidiana, della società attuale, del passato e di un ipotizzato futuro. Siamo ormai entrati, del resto, in quella che Simone definisce “terza fase”, uno stadio in cui le conoscenze sono veicolate dai mezzi di comunicazione di massa, fase in cui la conoscenza sequenziale è sostituita da una simultanea, propria di ogni sistema visivo, momento in cui la “fatica”del leggere trova man mano risoluzione nella “facilità” del guardare. E nella complessità delle infinite informazioni che provengono dal mondo delle immagini, per non esserne travolti, è indispensabile interpretarle in modo quanto mai critico e consapevole. A tal fine, il percorso si propone quindi di educare gli studenti ad essere spettatori e interpreti attivi e coscienti, sia dei contenuti veicolati sia del modo stesso in cui questi vengono trasmessi. OBIETTIVI SPECIFICI
Conoscere i momenti essenziali della storia del Cinema Comprendere i contenuti della narrazione filmica (tempo, spazio, soggetto, …) Conoscere le caratteristiche salienti del linguaggio cinematografico (inquadratura, movimenti
macchina, scena, sequenza, luce, colore, …) Comprendere il messaggio di un film Saper effettuare un’analisi critica Prestare attenzione all’importanza che la colonna sonora assume in un prodotto cinematografico Saper riscrivere una scena cambiando setting, finale, caratteristiche del personaggio Lavorare in gruppo e nell’ottica di squadra Riuscire a socializzare le proprie opinioni e accettare il confronto con quelle degli altri
CONTENUTISi propone la visione di sei film su tematiche differenti, dopo la visione dei quali si attiverà un dibattito all’interno del gruppo. Prima della proiezione di ogni film, sarà dedicato un po’ di tempo all’illustrazione delle caratteristiche principali del linguaggio cinematografico, aspetti successivamente ripresi nel momento della discussione collettiva.
1. Jona nel ventre della balena2. Stelle sulla terra3. Avatar4. La storia di Hikbal5. Billy Helliot6. Luna
ATTIVITÀSi prevedono otto incontri di cui sei dedicati all’individuazione delle caratteristiche principali del linguaggio cinematografico, alla visione dei film proposti e al relativo dibattito. Gli ultimi due incontri prevedono un’attività laboratoriale, in cui i ragazzi divisi in sei gruppi e lavorando in cooperative learning si cimenteranno nella riscrittura di alcune scene ritenute particolarmente significative. TEMPI20 ore strutturati in 8 incontri di 2 ore e mezzo, durante il secondo quadrimestre. METODOLOGIALezione frontale, dialogata, cooperative learning, proiezione di film a temaVERIFICHEDibattiti e rielaborazione scritta di alcune parti relative alla sceneggiatura dei film propostiSTRUMENTI E SPAZI
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Dvd, videocassette, proiettore, lim, videoregistratore, aula scolastica e cinematografica
Il responsabileProfessore Puopolo Ciro Emiliano
BUDGET ASSEGNATO: €
Il responsabileProf. Puopolo
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10. PROGETTO “Pallavolando”
RESPONSABILE: PATTI SEBASTIANO
DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO (numero ore): 20 Piedimonte + 30 CalatabianoORE COMPLESSIVE DA RETRIBUIRE: 50PERIODO DI REALIZZAZIONE: NOVENBRE 2012 – APRILE 2013
FINALITÀ Promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la consapevolezza che
impegnarsi in uno sport di squadra, come la Pallavolo, può dare un importante contributo alla
formazione della persona e del cittadino;
Permettere agli alunni di svolgere gratuitamente una sana, armonica e coinvolgente attività sportiva,
approfondendo uno sport di squadra tramite le lezioni pomeridiane di pallavolo tenute dagli insegnanti di
scienze motorie, e la partecipazione ai tornei di minivolley, che coinvolgeranno tutti i bambini che
aderiscono al progetto, alla fine del percorso;
Raggiungere una progressiva consapevolezza delle proprie capacità finalizzata alla padronanza e alla
scioltezza dei movimenti;
Conoscere se stessi e la propria corporeità;
Favorire la socializzazione e il rispetto delle regole attraverso gli scambi tra esperienza e realtà socio-
culturali differenti:
Contrastare fenomeni di dispersione scolastica, prevenire e rimuovere i disagi e le devianze giovanili.
OBIETTIVI
Promuovere lo sviluppo psicomotorio degli alunni e garantire, attraverso una sana competizione, la
formazione umana e la crescita sociale degli stessi;
Conoscenza, sviluppo e potenziamento delle condotte motorie di base;
Avviare alla conoscenza e alla pratica sportiva, quale momento formativo di autodisciplina e controllo
delle energie fisiche e mentali;
Percepire ed usare consapevolmente gli impulsi del movimento;
Sperimentare la plasticità del corpo;
Acquisire la capacità di organizzarsi, muoversi e situarsi all’interno di un determinato spazio;
DESTINATARI :N.40 ALUNNI DELLE CLASSI IV –V DELLA SCUOLA PRIMARIA METODOLOGICHE
Si adotterà un metodo che rispetterà i ritmi di crescita e i tempi di apprendimento degli alunni, si lavorerà senza sovraccaricare, motivando e sfruttando il gioco come mezzo educativo. Le lezioni si effettueranno in gruppo impostando un lavoro di collaborazione cooperazione al fine di educare al vero spirito sportivo.
CONTENUTI/ATTIVITA’Esercizi individuali a coppie e in gruppo, da eseguire con gradualità modulando la distribuzione dei carichi, secondo i giusti parametri fisiologici e rispettando le fasi di recupero, con un allenamento funzionale al mantenimento di uno stato di salute ottimo.
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Conoscenza delle norme di igiene dello sportivo. Fondamentali e propedeutici del gioco di squadra (palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro,ecc..) Schemi di rotazione in campo, difesa ed attacco, tattica di gioco. Conoscere i gesti degli arbitri.Alla fine del percorso si realizzeranno mini-tornei che coinvolgeranno tutti gli alunni coinvolti nel progetto.
VERIFICA E VALUTAZIONE DEI RISULTATIVerifiche sistematiche e periodiche delle attività, attraverso le quali si accertano i progressi compiuti dagli alunni rispetto alla situazione di partenza, il livello di acquisizione delle abilità e delle competenze, hanno una funzione regolativa per il docente che così può orientare sui risultati conseguiti.
BENI E/O SERVIZI DA ACQUISTAREN° 20 palloni da pallavolo di tipo scolastico omologati FIPAV marca: Mikasa o Molten..N° 2 sacche porta palloni.
RISORSE UMANE
Patti Sebastiano n.20 ore – La Guzza M.Rosaria n.30 ore
BUDGET ASSEGNATO EURO ……………………………………….
FIRMA DEI PROPONENTI
11. PROGETTO “Giochi sportivi studenteschi”RESPONSABILI DEL PROGETTO: LA GUZZA M.R/ PATTI. S.
I. DATI IDENTIFICATIVI DELLA SCUOLA
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DENOMINAZIONE ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO “ G.MACHERIONE “
Codice meccanografico CTIC82100AOrdine di scuola Istituto Comprensivo StataleVia, città, cap. provincia Via Vittorio Veneto 95011 CALATABIANOTelefono e fax 095 645610e-mail [email protected] scolastico Prof. Salvatore PuglisiCodice fiscale scuola 83002490874
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
I. Titolo del progetto
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MACHERIONE”
II. Ambito tematico in cui si colloca il progetto:
Costituzione di un Centro Sportivo Scolastico permanente a Calatabiano e Piedimonte per l’espletamento dei “Giochi sportivi studenteschi”
III. Destinatari
Alunni scuola secondaria 1° grado dell’Istituto Comprensivo.
Il progetto è rivolto a tutti gli alunni delle classi I II III della scuola media.La prima fase, quella d’Istituto, vedrà coinvolta la totalità degli alunni compresi i diversamente abili, attraverso gare, tornei fra classi parallele e in ruoli di giudice e arbitro.La fase provinciale coinvolgerà gli alunni più capaci e meritevoli come rappresentanti dell’Istituto. Gli alunni son suddivisi in due categorie:cadetti gli alunni della seconde e terze classi;ragazzi/e gli alunni delle prime classi
IV. Premessa
Per ampliare l’offerta formativa sportiva, in sintonia con le finalità dettate nella progettazione del Centro Sportivo Scolastico, costituito nel nostro istituto nell’anno scolastico in corso la scuola si impegna ad attivare corsi pomeridiani
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che possano interessare il maggior numero di alunni, favorendo anche la partecipazione di quelli in difficoltà. Il progetto non è finalizzato solo alla competizione sportiva ma mira, soprattutto, alla formazione dei discenti sia in campo sportivo sia in campo socio-affettivo-relazionale. Lo sport, infatti, è un fattore di crescita, di inserimento, di partecipazione alla vita sociale, di tolleranza, di accettazione delle differenze e di rispetto delle regole. Stare insieme, condividere regole ed obiettivi, misurarsi con le proprie capacità e con quelle dei compagni di squadra o di gruppo, favoriscono l'inclusione sociale e aiutano a prevenire situazioni di disagio. Il Progetto del nostro Centro Sportivo Scolastico, promuove una concreta azione dell' Avviamento alla pratica sportiva, che si concretizza attraverso la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi. Il progetto inoltre vuole realizzare orientamento allo sport e diffusione dei suoi valori positivi e del fair play. Risponde all'esigenza di promuovere la conoscenza di sé, dei differenti ambienti e delle differenti possibilità di movimento, nonché alla necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere.
V. Finalità
Lotta contro il bullismo, la dispersione scolastica, il disagio giovanile ed ogni altra forma di disaffezione scolastica, familiare e sociale. Fare cultura sul valore del movimento all' interno di uno stile di vita.Valorizzazione del Merito attraverso azioni rivolte al giusto riconoscimento e gratificazione del lavoro svolto, della passione, del talento, del comportamento eccellente accompagnato da un profitto soddisfacente. Formazione dei cittadini attraverso una cultura sportiva corretta che unisca l'educazione ludico – sportiva e salutistica al sostegno e all'interesse equilibrato per “l‘ambiente” ed il rispetto dello stesso. Avviamento alla pratica sportiva per tutti
VI. Obiettivi
Migliorare e consolidare gli schemi motori di base, le capacità coordinative e condizionali;
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abituare ad una regolare pratica sportiva, senza eccessi agonistici, nel rispetto dei valori formativi, una sana competizione e uno stile di vita sano;
sviluppare una nuova cultura sportiva e contribuire ad aumentare il senso civico, favorendo l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione;
considerare la competizione come una nuova sfida da cogliere per favorire la comunicazione, il dialogo e lo spirito di squadra;
acquisire la consapevolezza che solo un impegno continuo e intenso consente il raggiungimento di una migliore prestazione;
acquisire la capacità di dare il proprio contributo allo svolgimento di un gioco di squadra nel rispetto dell’organizzazione e del sistema di gioco della squadra (tattica di gioco).
VII. Organicità e coerenza con il POF di Istituto
In continuità con il POF, le attività motorie e sportive extracurriculari (Giochi sportivi e studenteschi) integrano le attività motorie già esistenti nel curricolo, giocano un ruolo fondamentale nella motivazione alla frequenza e all’impegno scolastico degli alunni a rischio di dispersione. “Fare più sport e farlo tutti è lo scopo del Centro sportivo scolastico”Ampliando le occasioni di pratica delle attività sportive scolastiche integrandole nei Piani dell’Offerta Formativa ed assicurandone la continuità nel corso dell'anno scolastico, il progetto del C.S.S. propone un modo nuovo di fare sport o meglio, si vuole riappropriare di quei principi sportivi scritti sulle carte del CONI e riportati su tutti gli statuti di ogni Federazione e società sportiva troppo spesso disattesi, cioè: rispetto delle regole, dell'uguaglianza e convivenza pacifica tra popoli e razze per uno sport senza doping e senza violenza. L' attività sportiva si concretizza dunque, con l' adesione ai Giochi Sportivi Studenteschi, come momento di verifica in itinere di un lavoro svolto con continuità dai docenti di educazione fisica nelle proprie scuole. Vivere la competizione come momento di verifica di se stessi e non come scontro o aggressione dell' avversario creando le condizioni perché ci sia un 'educazione alla competizione e si sviluppi la capacità di vivere correttamente la vittoria ed elaborare la sconfitta in funzione di un miglioramento personale.
VIII. Breve sintesi attività
Modulo di atletica leggera e corsa campestre23
Questo modulo cerca di realizzare il consolidamento e il coordinamento degli schemi motori di base attraverso le varie discipline caratteristiche dell’atletica leggera, al fine di migliorare le abilità del correre, saltare, e lanciare. Con la corsa campestre si cercherà di migliorare la resistenza dinamica generale.
Modulo di minivolley e pallavolo maschile e femminile
Questo modulo prevede attività di minivolley per gli alunni delle classi prime e pallavolo per gli alunni delle classi seconde e terze.Ha lo scopo di favorire la comunicazione, il dialogo e lo spirito di squadra e prevenire le varie forme di devianze giovanili grazie al rispetto delle regole e della lealtà sportiva. Mira a sviluppare la coordinazione dinamica generale, l’equilibrio dinamico e posturale e la strutturazione spazio-temporale.
Modulo di calcio
Lo scopo di questo progetto è il miglioramento della socializzazione e dell’integrazione tra i plessi. Tende a creare una educazione alla competizione, attraverso il rispetto delle regole e la lealtà sportiva. Migliorando, attraverso tattica, la capacità di risoluzione di problemi in situazioni di gioco. Il progetto sarà articolato in due fasi, la prima fase per gli alunni delle classi seconde e terze, la seconda fase per gli alunni delle classi prime.
IX. Durata prevista
Da ottobre a maggio, oltre alle attività svolte normalmente in orario scolastico; anche in orario pomeridiano scandito in due incontri settimanali di tre ore per modulo e per docente. Le palestre dell’istituto saranno impegnate durante la settimana il lunedì e il mercoledì.
X. Risultati attesi
Che il 90% degli studenti partecipanti sia capace di relazionarsi con gli altri in 24
modo positivo; Che diminuisca il numero delle note disciplinari in classe, grazie all’acquisizione
di buone regole di comportamento sociale Che l’85% degli studenti sia capace di eseguire movimenti con coordinazione ed
espressività corporea. Che gli alunni H partecipanti ai Giochi prendano maggiore coscienza del proprio
se corporeo e consapevolezza delle proprie capacità fisiche Che il 95% degli studenti sappia assumere e controllare in forma consapevole
diversificata posture del corpo con finalità espressive Che il 99% degli studenti sia capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e
rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettarel’altro Che tutti gli studenti sappiano organizzare condotte motorie sempre più
complesse, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione
Che tutti gli studenti sappiano riconoscere e valutare le distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti e agli altri
Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto
Gli allenamenti pomeridiani si effettueranno nella palestra scolastica di Calatabiano e/o Piedimonte Etneo nel cortile del plesso di Piedimonte e nel campo comunale di calcio di Calatabiano e/o di Piedimonte. Si utilizzeranno le attrezzature in dotazione dell’Istituzione scolastica.
BUDGET ASSEGNATO EURO ……………………………………….
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12. PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNA STRANIERA“ UNA SCUOLA AMICA
PER IMANE”
DESTINATARIA:Il presente progetto è indirizzato alla bambina marocchina Imane Mounour inserita all’inizio di questo anno scolastico nella classe quarta sez. E della scuola primaria.
RESPONSABILI: Le insegnanti Anna Rita Sorbello e Giovanna Calandra.. FINALITA’L’intento è quello di utilizzare tutte le risorse per instaurare, fin dai primi giorni di scuola, un clima di serenità ed accoglienza e predisporre i necessari interventi pedagogici e didattici per una effettiva integrazione nel rispetto della cultura di provenienza dell’alunna.
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Promuovere una competenza nell’italiano parlato e scritto è indispensabile poiché la lingua è il primo e principale strumento della comunicazione quotidiana attraverso la quale è possibile avviare l’inserimento sociale e veicolare i saperi.L’apprendimento dell’italiano come seconda lingua inoltre è un modo per avviare alla comprensione e alla condivisione culturale nel reciproco rispetto.E’ importante anche riconoscere e valorizzare le competenze pregresse in ambiti diversi da quello linguistico quale l’utilizzo dei linguaggi non verbali, l’ambito logico-matematico e tecnologico.
OBIETTIVI FORMATIVI
- Fornire e/o arricchire le conoscenze linguistiche dell’alunna straniera necessarie per migliorare, accrescere e completare le competenze comunicative.
- Fornire un nuovo strumento di organizzazione delle conoscenze.- Permettere una comunicazione più libera con parlanti nativi di lingua italiana.- Avviare alla comprensione e alla condivisione culturale attraverso la conoscenza della cultura
italiana e la promozione della propria.- Promuovere la convivenza pacifica fra individui appartenenti a culture diverse, nella consapevole
conoscenza e accettazione di se stessi e degli altri, nel rispetto della pari dignità di ogni diversità, sia essa individuale, sociale o culturale.
CONOSCENZE
Le conoscenze sono da intendere non solo come un elenco di contenuti da apprendere per memorizzare ma un insieme di contenuti reali e pratici indispensabili per vivere democraticamente e pacificamente in una società in continua trasformazione.Saranno fornite all’alunna le conoscenze relative alle principali strutture linguistiche per iniziare ad interagire verbalmente e un lessico sempre più ricco riguardate tutti gli aspetti della vita scolastica e quotidiana. Inoltre si provvederà alle conoscenze in merito alla strumentalità della letto-scrittura per poter raggiungere in un livello successivo la capacità di comprendere semplici testi anche con supporto di immagini e ad elaborarne di propri in modo semplice, comprensibile ed inerente anche se con qualche errore formale.
COMPETENZE
Alla fine del percorso educativo didattico riferito all’apprendimento della lingua italiana si dovrà rilevare che l’alunna:
Interagisce verbalmente con l’insegnante ed i compagni salutando, presentandosi, avanzando richieste, esprimendo vissuti, esperienze, stati d’animo.
comprende storie/testi ascoltati; legge e comprende brevi frasi, biglietti, brevi testi in contesti diversi; si esprime in modo semplice attraverso la lingua scritta.
INTERDISCIPLINARITA’
STORIA: (Collocazione nel tempo di fatti e esperienze vissute).ARTE E IMMAGINE: ( Decodifica di immagini e produzioni grafiche finalizzate).CITTADINANZA: (Analisi dell’atteggiamento di reciproco rispetto e riconoscimento dei valori che regolano i rapporti di amicizia)GEOGRAFIA: ( Concetti topologici anche alla base della letto-scrittura).SCIENZE MOTORIE: ( Uso del corpo e del movimento)MUSICA: ( Riproduzione di semplici canti per imitazione)
TEMPI E MODALITA’
Il progetto si espleterà se necessario durante tutto l’anno scolastico in orario curriculare, sarà curato delle insegnanti Anna Rita Sorbello e Giovanna Calandra con ore d’insegnamento residue d’insegnamento messe a disposizione per interventi educativo-didattici.
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In un primo momento, allo scopo di accelerare l’apprendimento della letto-scrittura e di elaborare un lessico base funzionale alla comunicazione e trasversale a tutte le discipline, si terrà il rapporto insegnante-alunna, in seguito si passerà a supportare l’alunna nelle varie attività anche all’interno della classe. Allo scopo di evitare sovrapposizioni metodologiche le insegnanti, in un primo tempo, ripartiranno i loro compiti. L’insegnante Giovanna Calandra si occuperà maggiormente dell’apprendimento della letto-scrittura sulla scia di una programmazione di classe prima/seconda della scuola primaria mirando ai seguenti obiettivi specifici d’apprendimento:
- Riconoscere le vocali nei diversi caratteri di scrittura: stampato e corsivo sia minuscolo che maiuscolo.
- Riconoscere le consonanti (M-N-R-L-S-F-B-P-D-T-V-Z-C-Q- CQU) sul piano grafico e fonico e utilizzarle per completare parole.
- Leggere e scrivere sillabe e semplici parole.- Analizzare le parole discriminando al loro interno le lettere.- Unire consonanti e vocali per formare sillabe.- Unire sillabe per formare nuove parole.- Comporre e scomporre parole.- Riconoscere la funzione grafica della lettera H.- Riconoscere i suoni dolci e i suoni duri.- Eseguire dettati e autodettati di semplici parole utilizzando le sillabe note.- Completare parole con vocali, lettere e sillabe mancanti.- Leggere e scrivere parole e frasi.- Riconoscere e usare i digrammi.- Trascrivere i testi dallo stampato al corsivo.- Leggere immagini e produrre autonomamente semplici frasi. - Leggere brevi testi nei diversi caratteri e relativa comprensione.- I nessi consonantici complessi MB – MP.- Leggere e scrivere parole più complesse.- Conoscere e sapere usare i segni di punteggiatura.- Rielaborare un semplice brano letto.- Saper usare “è” verbo e “e” congiunzione, “c’è”, “c’era”, “ ci sono”.- Riconoscere il verbo come azione.- Saper usare il nome.- Riconoscere l’aggettivo come qualità.- Riconoscere gli articoli determinativi e indeterminativi.- Leggere testi narrativi e comprenderne il senso globale.- Scrivere parole utilizzando lettere doppie in corrispondenza di un suono prolungato.- Effettuare la divisione in sillabe delle parole.- Produrre frasi e testi relativi ad esperienze personali o collettive.- Produrre brevi testi narrativi e descrittivi seguendo una traccia-guida.- Conoscere le persone del verbo.- Il verbo essere e il verbo avere.- La struttura della frase.- La frase minima e l’espansione.- Usare il vocabolario per arricchire il lessico.- Usare le tecniche di lettura ( silenziosa, ad alta voce, espressiva ).
L’insegnante Anna Rita Sorbello farà in modo di promuovere maggiormente le abilità d’interazione orale sulla base della stessa glotto-didattica messa in atto per l’insegnamento della
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lingua inglese. Pertanto dialogando con l’alunna farà in modo che vengano utilizzate le strutture linguistiche necessarie per:
- salutare e presentarsi;- chiedere e dire l’età- esprimere bisogni, stati d’animo, gusti e preferenze;- descrivere se stessa, le persone, gli animali, le cose;- chiedere e dire l’ora;- dare e ricevere comandi ed istruzioni;- raccontare una storia rispettando le sequenze temporali anche con l’uso d’immagini;- parlare di esperienze personali e collettive.- Il lessico riguarderà:- i colori;- i numeri fino a mille;- gli oggetti e gli arredi scolastici;- gli animali;- i componenti della famiglia;- la casa e i rispettivi arredi;- i capi d’abbigliamento;- i cibi;- i mestieri e le professioni;- i giocattoli;- le stagioni e i mesi;- i giorni della settimana e le materie scolastiche;- l’orologio;- le parti del corpo- gli sport.- gli aggettivi qualificativi.- le preposizioni di luogo.
Fino a quando l’alunna non avrà acquisito la strumentalità della letto-scrittura, la parola scritta sarà usata solo a scopo di comprensione globale e in abbinamento ad immagini.
Interventi interculturali saranno curati in prossimità di specifiche festività e in riferimento a stili di vita riguardanti il cibo, l’organizzazione scolastica e quant’altro possa emergere in itinere.Si utilizzeranno anche schede strutturate e supporti audio-visivi di ogni genere. Si farà riferimento anche a giochi, conte e filastrocche tipici dei bambini italiani.A scansione periodica saranno somministrate prove di verifica scritte e orali sugli argomenti trattati.
BUDGET ASSEGNATO EURO ……………………………………
LE INSEGNANTI : Anna Rita Sorbello Giovanna Calandra ……………………….. ………………………
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13. PROGETTO “EDUCARE ALLA CITTADINANZA E ALLA SOLIDARIETÀ”IO …TU…NOI … A SCUOLA DI LEGALITÀ E SOLIDARIETÀ
RESPONSABILI PROGETTOProf.ssa Agata Puliatti Ins. Concetta Zagami
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FINALITA’ Rispettare e fare rispettare le regole e le norme mirate all’applicazione della legalità nel vivere
quotidiano, contribuendo allo sviluppo della persona, e alla formazione di uomini e cittadini consapevoli del valore delle norme che regolano la vita civile ed all’accoglienza della cultura della mondialità.
Promuovere in tutti gli alunni prospettive, atteggiamenti e comportamenti interculturali e solidali.
OBIETTIVI SPECIFICI Favorire l’empatia tra scuola e territorio. Rafforzare la presa di coscienza che la scuola è un bene pubblico da rispettare. Introdurre nei curricula scolastici le “ buone pratiche”. Individuare nella Costituzione Italiana i principi fondamentali che ispirano le istituzioni
democratiche e i valori portanti su cui si basa la convivenza civile. Riconoscere che la democrazia è un’espressione qualificata della sovranità popolare. Individuare il contributo che ciascuno può dare alla comunità locale. Conoscere e interiorizzare il rispetto delle regole e della legalità. Rispettare l’altro in situazione di handicap fisico, la sua dignità e corrispondere ai suoi bisogni. Combattere la piaga dell’omertà assai diffusa in questo ambiente. Fare rispettare le regole e le norme mirate all’applicazione della legalità nel quotidiano. Costruire una società di onesti. Accogliere e condividere i valori delle culture e delle civiltà degli altri popoli. Educare ed incrementare una cultura della condivisione,del rispetto e della solidarietà attraverso
gesti semplici ma concreti. Valorizzare il tempo libero degli alunni e dei loro familiari finalizzandolo ad azioni di sostegno
solidale. DESTINATARITutti gli alunni dei tre ordini di scuola. RAPPORTI ALTRE ISTITUZIONIAmministrazione comunale, Forze dell’ordine, Enti operanti nel territorio, Genitori, Esperti del settore.
METODOLOGIELezioni frontali e dialogate, lavori di gruppo, incontri con esperti, partecipazione dei ragazzi a qualche seduta del Consiglio Comunale, coinvolgimento degli alunni nell’individuazione e nella soluzione di problemi; elaborazione di materiale pubblicitario (slogan, cartelloni,volantini); giochi di simulazione; discussioni-dibattito (tra Sindaco, Assessori, e Segretario comunale) sul rispetto dei diritti dei ragazzi in città, a scuola, a casa. Cineforum.
CONTENUTISCUOLA DELL’INFANZIA
Educare al rispetto delle regole.SCUOLA PRIMARIA
Educare al rispetto delle regole (tutte le classi).
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Conoscenza del Regolamento d’Istituto (tutte le classi).1. Cenni sulla Costituzione italiana (con particolare riferimento agli articoli riguardanti la
persona; 2. Educare alla tolleranza, al dialogo e alla integrazione con persone di Paesi diversi
Elezioni Amministrative (procedure per l’elezione del Baby Consiglio Comunale) (classe Va
scuola primaria). SCUOLA SECONDARIA I GRADO 1° anno
Regolamento d’Istituto La Costituzione italiana (con particolare riferimento agli articoli riguardanti la persona) Forze dell’ordine: incontro Arma dei Carabinieri.
2° anno Regolamento d’Istituto La Costituzione italiana (con particolare riferimento agli articoli riguardanti la persona) Magistratura e Forze dell’ordine: incontro Guardia di Finanza ed esercitazione delle “Unità Cinofile”
3° anno Regolamento d’Istituto La Costituzione italiana (con particolari riferimento agli articoli riguardanti il mondo del lavoro,
l’inserimento e la tutela degli extracomunitari nel lavoro). 1. Diritti e doveri dello Stato e del cittadino italiano nei confronti degli immigrati 2. Statuto delle studentesse e degli studenti e successive integrazioni e modifiche (D.P.R. n.
249/1998)3. Elezioni Amministrative (procedure per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale).4. Magistratura e forze dell’ordine:incontro con la Guardia di Finanza – Unità Cinofile5. Incontro con le Associazioni Antiracket e gli imprenditori operanti nel territorio
DURATA ED ATTIVITA’Il progetto avrà durata annuale e sarà articolato in tre sezioni (Simulazione elezioni comunali -Educazione alla legalità ed alla solidarietà) che interagiscono ed hanno obiettivi comuni.
1ª FasePer educare i giovani alla “democrazia partecipata” è necessario che la scuola crei un percorso di “educazione civica pratica” per eliminare quelle forme di pace rassegnata verso il “non vivere”; infatti, se si saprà amministrare se stessi si potrà amministrare la cosa pubblica.
Elezioni “Baby Sindaco”
a) Raccolta di dati sulle caratteristiche del territorio.b) Collegamenti col mondo esterno attraverso contatti con l'Amministrazione Comunale e
designazione di un referente. c) Incontro tra Sindaco, Assessori, Segretario comunale e gli alunni per esporre esigenze e
problematiche sociali, scolastiche e del territorio ( classe quintscuola primaria e scuola secondaria I grado).
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d) Discussione collettiva per individuare punti programmatici che siano l'espressione della classe con l’individuazione di un capolista e di 12 consiglieri (secondo la disponibilità numerica degli alunni rispettando le “quote rosa”).
e) Stesura del Programma Elettorale.f) Individuazione del "motto" e del "logo".g) Campagna elettorale.h) Creazione tessera elettorale.i) Costituzione e allestimento del seggio elettorale.j) Operazione di voto (spoglio, pubblicazione dei risultati, verbali, ...).k) Nomina del Sindaco e dei Consiglieri.l) Insediamento del Baby Consiglio Comunale. m) Protocollo UNICEF per nomina Baby Sindaco (difensore ideali dei bambini e dei ragazzi).
2ª FaseLa scommessa vera, in un paese democratico, che vuole crescere, è quella di formare nella scuola le giovani generazioni alla cultura della legalità.
Educazione alla legalità
Incontri degli alunni e dei loro genitori con esponenti autorevoli della Magistratura della Prefettura, del mondo giornalistico e di comunità di recupero.
Attività di Cineforum. Incontro dibattito con la collaborazione di associazione anti racket del territorio e degli imprenditori
locali. Festa dell’albero. “Un albero per non dimenticare” in memoria di tutti coloro che hanno lottato e
si sono immolati per la difesa della legalità,della libertà, della giustizia e della pace ( tempo e sito da stabilire).
Giornata della legalità “La memoria si fa a scuola” dai luoghi della memoria ai luoghi del fare e dell’impegno. Organizzazione di incontri dibattito con autorevoli esponenti della magistratura, famigliari di vittime della mafia, esperti.
Partecipazione degli alunni delle classi terze alla manifestazione “Una Città per la Costituzione” patrocinata dall’IIS (ITN, ITG, IPS) di Riposto, dal coordinamento "Docenti referenti Educazione alla Legalità”, dall’ASAEC “Libero Grassi” di Catania, dal comune di Riposto e dalle Associazioni Culturali e Antiraket del Territorio Jonico-etneo.
3ª Fase
Educazione alla solidarietà“Metti il cuore ... anche tu!
Incontro dibattito referenti UNICEF e associazioni di volontariato. Istituzione di un “banco alimentare” con raccolta di generi alimentari da devolvere alla
CARITAS locale. “Un libro per la solidarietà” (raccolta di libri usati da devolvere all’Ospedale San Vincenzo di
Taormina, ampliamento ludoteca).
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“Il segnalibro della speranza” (creazione di originali segnalibro la cui vendita sosterrà le adozioni a distanza).
Istituzione di due Borse di studio in favore degli alunni dell’Istituto: “Bravo bravissimo” ( per valorizzare le eccellenze), “Dora Torrisi” ( premio bontà per incentivare la pratica dei buoni esempi
comportamentali nei confronti di compagni in momentanea situazione di difficoltà). Pizza day. Sagra del dolce ( S. Martino) Sostegno all’Associazione Piera Cutino con la vendita di panettoni Manufatti provenienti dal laboratorio artistico(lavorazione della creta) Mercatino della Solidarietà (Sagra delle nespole Calatabiano). Un “Uovo per la Vita” (Piedimonte). Tombolata di solidarietà.
Verifiche a) Questionari, verifiche frontali, osservazione attenta alle attività socializzanti, lavori
d’approfondimento, verifiche scritte sui temi trattati, modifiche di comportamento, partecipazione attiva con interventi personali durante gli incontri con i vari esperti.
b) Elezioni del Baby Consiglio Comunale e attuazione programma elettorale. c) Inserimento delle attività sul sito dell’I.C.
Questo progetto è da intendersi non soltanto come presupposto etico e culturale di contrapposizione decisa a tutti i fenomeni di illegalità, ma anche come sostegno operativo quotidiano per un impegno a fianco di quelle azioni individuali che, altrimenti, senza un diffuso impegno civile, rischiano di rimanere isolate. In particolare agli alunni sarà richiesto l’impegno nella vita quotidiana, affinché le norme non appaiano prescrizioni astratte, ma vengano calate nel “DOVER ESSERE”.
RISORSE UMANE
TEAM DI PROGETTAZIONE Scuola Infanzia Ins. Zagami scuola secondaria Prof.ssa Puliatti team di collaborazione: Proff.sse Visco, Mafale, Fazio, Parisi , Ins. Finocchiaro A., Sorbello R.
Gambino G., Buemi, Tornabene, Palazzolo, Scarinci MC, Brunetto, Tulletti, Nucifora.
Responsabili “Baby Consiglio Comunale” Scuola Secondaria Calatabiano: Prof.ssa Puliatti A. Scuola Secondaria Piedimonte Prof.ssa. MafaleScuola Primaria Calatabiano Ins. BenedettoScuola Primaria Piedimonte
COLLABORAZIONI ESTERNE
Amministrazione comunale, Forze dell’Ordine, Enti operanti nel territorio, Genitori, Esperti del settore. LUOGHIAule, auditorium, sala proiezione e sedi Istituzionali e delle Forze dell’Ordine.
STRUMENTI34
Audiovisivi, computer, cartelloni, riviste, visite guidate.
Le responsabiliProf.ssa Agata PULIATTI
Ins. Concetta ZAGAMI
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14. PROGETTO “IL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO”
RESPONSABILI PROGETTOIns. Pafumi Mariachiara
FINALITA’ Nell’ambito generale dell’educazione ambientale fornire al ragazzo strumenti utili a completare e
ad approfondire la propria conoscenza dell’habitat. Incoraggiare la diffusione della cultura animalista,stimolando gli studenti ad una migliore
conoscenza del cane.OBIETTIVI SPECIFICI
Promuovere il senso civico e sensibilizzare gli studenti sulle problematiche ambientali legate ad un rapporto sbagliato con i cani(abbandono,randagismo,zoonosi,violenze ecc.)
Favorire l’approccio individuale all’ambiente per ristabilire un corretto rapporto uomo-
animale-ambiente. Nell’ambito specifico dell’educazione cinofila fornire al ragazzo gli strumenti elementari per
avvicinarsi al cane. Creare con lui un rapporto costruttivo ed equilibrato. Favorire lo sviluppo psicofisico del ragazzo,attraverso un approccio corretto con il cane.
CONTENUTI: In ambito letterario verranno proposti dei racconti aventi come protagonista il cane.1.Carlo Collodi-Le memorie di un cane.2.Anatole France-I pensieri di Riquet.3.O.Henry-Ricordi di un cane giallo.4.Mario Rigoni Stern-Il cane che vidi piangere.5.Alarico Cassè-I due fanciulli.6.Raffaele La Capria-Caro guappo.Raffaele La capria-L’ultima passeggiata con guappo.I primi quattro racconti sono raccolti in “Storie di cani.I racconti più belli”-Einaudi.Il quinto è stato pubblicato da “Linea di ombra”ed è tratto da “Il topo Chuchundra”-Feltrinelli.Gli ultimi due ,di La Capria,da “Guappo e altri animali”-Mondadori.Altri arricchimenti curriculari potranno essere proposti anche da insegnanti di altri ambiti curriculari.
DESTINATARIAlunni della scuola primaria e secondaria del plesso di Piedimonte e Calatabiano.
RISORSE UMANETEAM DI PROGETTAZIONE:Ins. Pafumi Mariachiara
DOCENTI INTERNI:a supporto del progetto saranno coinvolti uno o due docenti del corpo insegnate,che per le materie che insegnano o per motivazioni personali siano interessati al progetto.
COLLABORAZIONI ESTERNE: esperti animalisti –educatori cinofili.
TEMPI DI SVOLGIMENTOIl percorso didattico si svolgerà nell’arco di 5 mesi,a partire da gennaio fino a maggio,con incontri mensili per un totale di 4 ore di lezione frontale in aula(per ognuna delle classi).Le lezioni potranno inserirsi nell’ambito delle attività svolte normalmente dalla scuola. La durata prevista per ogni
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lezione è di un’ora. Il percorso formativo impegnerà alunni ed insegnanti per un totale di 16 ore,a parte il tempo relativo alle preventive escursioni ambientalistiche.
METODOLOGIA Il progetto intende perseguire tali obiettivi attraverso una serie di incontri che esperti del settore ,principalmente volontari animalisti,terranno con i ragazzi,servendosi di materiale didattico vario sia per un primo approccio alle varie tematiche sia per gli approfondimenti e le ricerche.Qui di seguito la scaletta degli incontri previsti:
1° incontro:il mondo del cane,la sua storia e i primi rapporti con l’uomo.Il fenomeno del randagismo:come nasce e come si sviluppa. Dibattito.
2° incontro:Come prendersi cura del cane(alimentazione,igiene e cure mediche). 3° incontro:I diversi utilizzi del cane:il cane da utilità e difesa,il cane da soccorso,il cane
terapeuta(pet-therapy).L’etologia e lo studio del comportamento. 4° incontro:leggi nazionali e regionali sulla tutela dei diritti degli animali.Dibattito
LUOGHILocali scolastici, Auditorium,spazi esterni. STRUMENTI
Audiovisivi, spartiti e testi di canzoni , testi teatrali, audiocassette, CD, videocassette.
VERIFICARelazioni-cartelloni-questionari-manifestazione finale a conclusione del progetto :”La giornata
del cane”.A completamento della parte teorica si potranno effettuare dei sopralluoghi
dimostrativi su campi d’addestramento per cani e in rifugi per animali abbandonati( Fornazzo ).In questo modo i ragazzi avranno un riscontro
immediato e concreto di quanto appreso in aula.
LA REFERENTE
Pafumi Mariachiara
15. PROGETTO PER L’INCLUSIONE
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L’Istituto Comprensivo “G Macherione “ di Calatabiano nel realizzare il piano dell’offerta formativa in conformità con il profilo normativo vigente, propone l’attuazione di un PROGETTO EDUCATIVO DI INTEGRAZIONE PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ recependo le finalità della legge quadro 104/92 .In base al dettato costituzionale, la scuola è chiamata a trasmettere cultura intesa non solo come acquisizione di abilità fondamentali e competenze specifiche, ma soprattutto come mezzo di formazione dell’uomo e del cittadino ,in particolar modo per gli alunni diversamente abili che necessitano di una piena integrazione attraverso la costruzione di un percorso formativo ad hoc che superi la didattica concentrata sul deficit e tenga piuttosto conto di sviluppare al meglio le potenzialità e colmare i rispettivi bisogni, in quanto necessitano di:
a) Autostima e rispetto reciproco,b) Sviluppo di abilità metacognitive e meta-emozionali per iniziare a prendere coscienza del
proprio sé e del proprio agire ,in relazione al mondo circostante.c) Capacità di lavorare in gruppo,d) Capacità di comunicare attraverso diversi linguaggi,e) Costruire un percorso atto a superare le difficoltà personali ed gli ostacoli presenti
nell’ambiente.
Essi hanno bisogno inoltre che la scuola individui le difficoltà di apprendimento e di relazione e promuova loro l’integrazione, attraverso progetti in sintonia con le linee generali del P.O.F. e realizzi un percorso che miri all’uguaglianza valorizzando le diversità.Attraverso i progetti si propone di creare una strada più agevole e più consona all’ integrazione e alla socializzazione che rappresentano le due esigenze fondamentali da conciliare.Le strategie che si intendono adottare per sviluppare le potenzialità presenti o residue saranno quelle che mireranno a favorire esperienze didattiche alternative e soluzioni organizzative diverse, dove saranno coinvolti con ruolo attivo tutti gli alunni, al fine di favorire lo sviluppo di rapporti di amicizia e di reciproco aiuto, il lavoro con gruppi di apprendimento cooperativo, il tutoring( alunni che si aiutano tra loro).La scuola si predispone ad accogliere utili indicazioni provenienti dall’esterno es .genitori degli alunni con disabilità in modo da programmare con maggiore efficacia l’intervento educativo.
Obiettivi generali Favorire l’integrazione sociale. Favorire l’integrazione scolastica Sviluppare l’autonomia Rafforzare l’autostima Consolidare o sviluppare il livello di organizzazione motoria generale e fine. Ampliare i tempi di attenzione. Aumentare le capacità mnemoniche. Potenziare il livello di organizzazione spazio temporale Ampliare e sviluppare il linguaggio con attenzione all’aspetto morfosintattico e fonologico
articolatorio.
Obiettivi educativi per assi specifiche Asse cognitivo –indicatore: di attenzione,associazione e memorizzazione. Asse affettivo - indicatore :relazionare e partecipare. Asse comunicazionale indicatore: usare codici diversi per comunicare. Asse linguistico indicatore:comprendere,produrre e comunicare con diversi linguaggi. Asse sensoriale indicatore:vedere udire toccare. Asse motorio-prassico indicatore: conoscere ed agire con il proprio corpo. Asse dell’autonomia indicatore:esprimere potenzialità in relazione all’autonomia personale e
sociale.
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Asse neuro-psicologico indicatore: memorizzare, attivare processi attentivi e orientarsi nello spazio e nel tempo.
Asse dell’apprendimento indicatore:giocare,scrivere,leggere,calcolare.
Metodologia La metodologia dei progetti si fonda sulla collaborazione dei docenti che scambiandosi competenze ed esperienze significative creeranno e troveranno situazioni stimolo ,nelle quali gli alunni liberamente potranno esprimersi ed interagire ,dando spazio alla creatività.È prevista l’adozione di strategie, metodi e tecniche adeguate al tipo di handicap per il raggiungimento degli obbiettivi programmati.
I materiali strutturati e non : saranno specifici per ciascun progetto .
Pertanto gli insegnanti di sostegno ritengono opportuno proporre i seguenti progetti per soddisfare i bisogni di socializzazione e apprendimento degli alunni diversamente abili iscritti per l’anno scolastico 2013/14 attraverso ad un progetto unitario per tutti gli alunni diversamente abili, in particolare per il nuovo anno scolastico verrà attuato il “Progetto un arcobaleno di idee”” che si propone. in considerazione dell’ampliamento dell’ offerta formativa,attività di : Progetto-laboratorio INFORMATICA. IN ORARIO CURRICULARE Progetto -laboratorio MOTORIO. IN ORARIO CURRICULARE. Progetto –laboratorio MANIPOLATIVO- CREATIVO. IN ORARIO CURRICULARE Progetto –laboratorio ABILITA’ FUNZIONALI E SOCIALI IN ORARIO
CURRICULARE (scuola secondaria di primo grado) Progetto –ACQUATICITA’IN ORARIO CURRICULARE Il lavoro verrà svolto in un’ottica interdisciplinare attraverso disegni, relazioni, letture e argomenti correlati con scienze, italiano ed arte e immagine. I docenti di sostegno dopo un’ analisi della situazione di partenza degli alunni in difficoltà programmano gli obiettivi raggiungibili dall’alunno, commisurandoli sia alla propria realtà esistenziale sia alle proprie capacità.Con la sigla DSA si intendono i Disturbi Specifici di Apprendimento, definiti anche con la sigla F81 nella Classificazione Internazionale ICD-10 dell'Organizzazione mondiale della sanità e compresi nel capitolo 315 del DSM-IV americano -Legge 8 ottobre 2010, nº 170.Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi personalizzati nell'ambito scolastico .Si tratta di disturbi di alcune abilità specifiche che non permettono una completa autosufficienza. Le difficoltà si sviluppano sulle attività di lettura, di scrittura e/o il far di conto.Sono previste per legge, l’adozione di strumenti compensativi e dispensativi, che i docenti devono proporre mediante azioni didattiche idonee.E’ stata elaborata una scheda/proposta aggiunta alla modulistica d’istituto, di individuazione per raccogliere le informazioni utili ed indispensabili di cui discutere con le rispettive famiglie e per l’elaborazione di PDP confacenti alle esigenze degli alunni.È stato elaborato e approvato , a norma della C.M. n.8 del 6 marzo 2013 inerenti alla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, il PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI” nel quale sono state raccolte tutte le azioni consigliate e previste dalla norma e tutte le modalità di intervento auspicabili per poter in maniera complessiva intervenire nel miglior modo possibile per sostenere nell’integrazione non solo gli alunni coinvolti ma anche le famiglie e anche i docenti in un percorso formativo più efficace e professionale.
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Sono coinvolti anche tutti gli alunni che per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che la scuola offra adeguata e personalizzata risposta. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Anche per questi alunni, è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative.A norma della su citata cm.8/2013, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola.Tale Gruppo di lavoro assumerà la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione eintervento sulle criticità all’interno delle classi.Il GLI svolgerà le seguenti funzioni:rilevazione dei BES presenti nella scuola;raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
Referenti Cucinotta/Bucolo
16.PROGETTO DI PRE-SCUOLA E POST-SCUOLA
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Caratteristiche e denominazione del progetto
Titolo del progetto: “Progetto di pre-scuola e post-scuola”
Destinatari: il progetto si rivolge agli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo
Grado di Piedimonte. L’accesso al servizio avviene a domanda dei genitori.
Gruppo organizzativo di progetto
Docenti fiduciarie della Scuola SdPG e della Scuola Primaria
Prof.ssa Antonina D’Agostino, coordinatore interno
Premessa
In linea con la normativa sulla Autonomia scolastica, che ipotizza ampliamenti dell'offerta formativa che
tengano conto delle esigenze del contesto culturale e socio- economico della realtà locale e dei bisogni delle
famiglie, la Scuola ipotizza lo svolgimento per il corrente anno di un servizio di pre e post scuola a favore
dei propri alunni, in coerenza con le finalità accolte nel POF.
Il servizio di pre e post Scuola è rivolto ai minori (alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di
Primo Grado) che frequentano l’Istituto Comprensivo, i quali, per esigenze familiari (genitori impegnati in
attività lavorative) o per altri motivi oggettivi (limiti legati al trasporto scolastico svolto dai Comuni), hanno
bisogno del servizio di pre e/o post scuola.
Il servizio è erogato a richiesta dei genitori degli alunni, da avanzare con domanda scritta e firmata almeno
da uno dei genitori esercenti la potestà genitoriale.
Il servizio non è da ricondurre ad un semplice “parking”, con mera custodia dei bambini confinati nelle
pertinenze esterne della scuola, ma si configura comunque come attività formativa, e si prevede che gli
alunni vengano accolti e vigilati, ma anche intrattenuti con proposte educative di stampo ludico-
socializzanti.
Finalità
provvedere all'accoglienza ed alla sorveglianza dei minori all'interno di uno spazio attrezzato e
specificamente programmato, che permetta forme d'intrattenimento creativo e di socializzazione;
agevolare le famiglie degli utenti, nella gestione del tempo ed in particolare degli impegni
quotidiani;
offrire una risposta alla domanda di diversificazione e flessibilità degli orari dei servizi per
conciliare gli orari di lavoro e degli spostamenti con i tempi della genitorialità .
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Risorse
Ente Locale: per il servizio pre-scuola di Calatabiano l’Ente ha messo a disposizione due maestre comunali
( plesso centrale Calatabiano e plesso Pasteria); il Comune di Piedimonte non ha ancora stabilito quale
contributo offrire.
Istituzione Scolastica: disponibilità dei docenti ad effettuare un quarto d’ora o mezz’ora al giorno per il
servizio pre e post scuola (da recuperare o incentivare con accesso al FIS o con altre modalità
compensatorie).
Famiglie: anche se i servizi di pre e post Scuola sono dappertutto finanziati dalle Famiglie, si ritiene
opportuno evitare oneri aggiuntivi a carico delle famiglie, anche se è quanto mai indispensabile che anche le
famiglie si impegnino offrendo collaborazione.
Modalità, tempi e luoghi di attuazione
Il servizio pre-scuola si svolge nell’orario prima dell’inizio delle lezioni secondo le seguenti modalità:
CALATABIANO
dalle ore 8.00 alle ore 8.30 Primaria plesso Veneto e plesso Pasteria (Cortile antistante ingresso principale)
PIEDIMONTEdalle ore 8.00 alle ore 8.15 Primaria plesso Centrale (Cortile antistante ingresso principale) ; dalle ore 8.15 alle ore 8.30 Scuola secondaria I grado (Cortile antistante ingresso principale) ;
Il servizio post-scuola si svolge in orario compreso fra la fine delle lezioni e l’arrivo dei pulmini trasporto alunni
CALATABIANO dalle ore 13.30 alle ore 14.00 Primaria plesso Veneto e plesso Pasteria (Cortile antistante ingresso principale) ;
PIEDIMONTEdalle ore 13.15 alle ore 13.30 Primaria plesso Centrale (Cortile antistante ingresso principale) ; dalle ore 13.15 alle ore 13.40 Primaria plesso Presa (Cortile antistante ingresso principale)dalle ore 13.30 alle ore 13.45 Scuola secondaria I grado (Cortile antistante ingresso principale).
Verifica, valutazione e socializzazione degli esiti del progetto
Dopo la fase di sperimentazione volta a rilevare con precisione i bisogni degli alunni e delle famiglie, fase che si concluderà il 14 Ottobre 2013 e che si è resa necessaria per poter ipotizzare al meglio l’intervento progettuale, si prevede una verifica intermedia (prima delle feste natalizie), con possibilità di apportare modifiche alle modalità di svolgimento previste. Le quali, fra l’altro, potrebbero essere correlate ad interventi degli Enti Locali interessati. Si prevede, inoltre, un monitoraggio e una valutazione finale del progetto con socializzazione degli esiti (articoli sul giornalino scolastico, sul sito della scuola, sulla stampa locale, con apposita conferenza di fine anno, ecc.).
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