ZOOANTROPOLOGIA: GLI ASPETTI APPLICATIVI DI TIPO … · panorama di analisi del rapporto...

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02/12/2013 1 ZOOANTROPOLOGIA: GLI ASPETTI APPLICATIVI DI TIPO SOCIALE, EDUCATIVO E ASSISTENZIALE MANUELA MOLTENI CONSULENTE E FORMATORE IN ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA LA ZOOANTROPOLOGIA Nasce negli anni ’80 ad opera di Roberto Marchesini Ha rappresentato un evento significativo nel panorama di analisi del rapporto uomo- animale, perché ha portato avanti quel lavoro di avvicinamento alla conoscenza dell’alterità animale inaugurata dall’evoluzionismo darwiniano e proseguita dalla ricerca delle scienze comportamentali e cognitive. si avvale del contributo di diverse discipline: psicologia etologia pedagogia neuroscienze antropologia Zooantropologia

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ZOOANTROPOLOGIA: GLI ASPETTI APPLICATIVI DI TIPO

SOCIALE, EDUCATIVO E ASSISTENZIALE

MANUELA MOLTENI CONSULENTE E FORMATORE

IN ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA

LA ZOOANTROPOLOGIA

• Nasce negli anni ’80

ad opera di Roberto Marchesini

• Ha rappresentato un evento significativo nel panorama di analisi del rapporto uomo-animale, perché ha portato avanti quel lavoro di avvicinamento alla conoscenza dell’alterità animale inaugurata dall’evoluzionismo darwiniano e proseguita dalla ricerca delle scienze comportamentali e cognitive.

si avvale del contributo di diverse discipline:

– psicologia

– etologia

– pedagogia

– neuroscienze

– antropologia

Zooantropologia

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LA ZOOANTROPOLOGIA

• OBIETTIVI: 1. STUDIARE LA RELAZIONE

fra persona e altri animali

negli eventi interattivi e relazionali

2. VALUTARE I CONTRIBUTI

apportati all’uomo da questa relazione

LA ZOOANTROPOLOGIA: I PRINCIPI

RICONOSCERE IL

VALORE DELL’ANIMALE

ATTRAVERSO

la REFERENZA e la RELAZIONE

LA ZOOANTROPOLOGIA: I PRINCIPI

• REFERENZA in pedagogia:

– Sostegno, un aiuto, una base sicura

– Scacco

– Modello ispiratore : offre idee

– Orientamento, indirizzo

– Quesiti

LA ZOOANTROPOLOGIA: I PRINCIPI

• REFERENZA:

è il contributo esterno al cambiamento che l’animale è in grado di apportare all’interno della relazione con la persona

– Importantissimo :

• Il ruolo che l’animale assume nell’incontro – confronto con l’uomo

• I benefici che la dimensione di relazione rende disponibili

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LA ZOOANTROPOLOGIA: I PRINCIPI

• RELAZIONE:

è un piano di incontro – confronto caratterizzato da

– COLLABORAZIONE

– DIALOGO partecipazione attiva e soggettiva dei due poli

– SCAMBIO A DOPPIO FLUSSO di contenuti

fra i due soggetti

ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DELLA RELAZIONE SI VUOLE SUPERARE

VISIONE ZOOTECNICA PERFORMATIVA

VISIONE PIETISTICA ANTROPOMORFICA

I PREDICATI DI ALTERITA’: PER LA ZOOANTROPOLOGIA L’ANIMALE E’

• SOGGETTO : NON REIFICARE

non è una cosa e quindi capace di dialogare con l’uomo

• DIVERSO : NON ANTROPOMORFIZZARE

dotato di diversità sua peculiare e in quanto tale capace

di contaminare l’uomo

• SINGOLO : NON CATEGORIZZARE

E’ RIVOLUZIONE!

• E’ dotato di mente

• Possiede una sua peculiare comunicazione specie specifica

• Possiede un suo peculiare profilo caratteriale

fatto di motivazioni, attivazione emozionale, emozioni

• Non è mai risolto , ma sempre in divenire

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È dotato di mente?????

Il modello macchinomorfo:

“ ... la mente non esiste ... gli animali sono oggetti,

simili alle macchine, mentre l’uomo è un soggetto”

Il modello antropomorfo:

“ ... la mente esiste ... gli animali sono più vicini

all’uomo rispetto alle macchine”

Il modello mentalistico:

“ ... gli animali hanno una mente ed il

comportamento è frutto di processi elaborativi”

Ma in pratica cosa significa riconoscere una mente animale?

L’ANIMALE

NON E’ entità reattiva: si limita a dare risposte se

e quando stimolata (teorie behavioriste)

entità pulsionale: si propone nel mondo

secondo istinti e pulsioni (teorie

psicoenergetiche)

Ma in pratica cosa significa riconoscere una mente animale?

MA ha una sua idea del mondo

elabora in modo flessibile e complesso le

sue risposte e le sue proposte

ha delle aspettative e dei piani

è in grado di ragionare sul mondo

AMBITI APPLICATIVI DELLA ZOOANTROPOLOGIA

• l’area educativa, nota come zooantropologia didattica, rivolta essenzialmente alle scuole e alle ludoteche;

• l’area assistenziale, nota come pet therapy, rivolta essenzialmente alle strutture socio-assistenziali, agli ospedali, ai centri di recupero e alle comunità;

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AMBITI APPLICATIVI DELLA ZOOANTROPOLOGIA

• l’area consulenziale ,di costruzione del rapporto, nota come training zooantropologico, che ha l’obiettivo di realizzare la coppia di pet-ownership;

• l’area socio-affiliativa, nota come zooantropologia urbana, per migliorare il rapporto uomo-animale all’interno delle città.

CONOSCERE LA PET THERAPY

PET THERAPY- definizione-

ATTIVITA' DI RELAZIONE CON IL PET CHE AIUTANO LA PERSONA A REALIZZARE UN

PROCESSO DI CAMBIAMENTO

E A RAGGIUNGERE OBIETTIVI

PREFISSATI

A CHI E' DIRETTA? • anziani autosufficienti

• anziani con patologie

• post comatosi

• post traumatici

• fruitori affetti da problematiche di natura psichica (depressione, ansia, disturbi psicologici- anoressia, bulimia-)

• fruitori affetti da problematiche psichiatriche (psicotici, Corea di Huntigton, abusi di tossici, demenza)

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A CHI E' DIRETTA? • malati terminali

• bambini con problematiche nella sfera psicologica (fobie, ansia, tic, disturbi dell'alimentazione, aggressività, bullismo)

• bambini con ritardo mentale

• sindrome di Down

• autismo

• tossico dipendenza

• detenuti in strutture di pena

PET THERAPY

RISCHI Approccio generalista:

“l'animale fa sempre bene”

Approccio genericista:

“qualunque attività fa bene”

COSI’

viene a mancare il rispetto per

la persona, per l'animale e per l'attività

PET THERAPY ZA

RUOLO DELL'ANIMALE: non è un guaritore, non è uno strumento, non è un sostituto

PARTNERSHIP: la relazione porta ad un cambiamento

RICONOSCIBILITA': necessità di professionalità

TIPO DI SERVIZIO: contenuti concertati

LA PET THERAPY

approccio zootecnico performativo:

l'operatore accompagna il cane

che fornisce delle performance

approccio cognitivo-zooantropologico:

effetto beneficiale deriva dalla relazione, l'operatore arbitra la seduta (promuove, indirizza, rende sicura)

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PET THERAPY

RISPETTO NORME IGIENICO-SANITARIE

RISPETTO DELLA SICUREZZA E DEL BENESSERE

INCONTRO IMPRONTATO SULLA RELAZIONE

INCONTRO DIMENSIONATO SUL FRUITORE

PET THERAPY

MA COS'E' LA RELAZIONE?

Differisce da:

REAZIONE: reagisco ad uno stimolo

INTERAZIONE: mi confronto

FRUIZIONE: strumento per , “animale da”

PET THERAPY C'è RELAZIONE se

l'altro è un referente

se è

RICONOSCIUTO

(soggetto, diverso, singolare) non un oggetto, non uguale a me, non uno stereotipo

e

ACCREDITATO

(ha un valore, è interessante, mi può cambiare)

LA PET THERAPY

NECESSITA DI:

VALUTAZIONE (fattibilità, struttura, costi, fruitori)

PROGRAMMAZIONE (obiettivi, attenzioni)

PRESCRIZIONE (dimensioni prescritte e proscritte)

PIANIFICAZIONE (stesura di attività APR)

ATTUAZIONE (le sedute)

VALUTAZIONE E MONITORAGGIO

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PET THERAPY

L'EQUIPE

figure di riferimento: formula gli obiettivi

team prescrittivo: valuta la plausibilità, stende il progetto, dimensiona le attività

team operativo:struttura, attua, arbitra la seduta

COSA FA L'EQUIPE?

DEFINISCE GLI OBIETTIVI

DIMENSIONA LE RELAZIONI

LA PROGRAMMAZIONE: AAA e TAA

ATTIVITA' ASSISTITA

DA ANIMALI AAA

TERAPIA ASSISTITA

DA ANIMALI TAA

TAA DEVONO DARE UN RISCONTRO CLINICO

EVIDENZIABILE

SONO INDIVIDUALI

E' PRESENTE IL TERAPEUTA UMANO

SI DEVE SEGUIRE UN PRECISO PROTOCOLLO

HA EFFETTO COADIUVANTE E DI ASSISTENZA

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AAA

INDIVIDUALE O COLLETTIVA

RAFFORZA LE RISORSE DELLA PERSONA

NON AGISCE SUL PROBLEMA SPECIFICO

C'E' MAGGIOR TOLLERANZA PROSCRITTIVA

LA PROGRAMMAZIONE: GLI OBIETTIVI

• PROMOZIONE DEL BENESSERE

• PROMOZIONE DELL'INTEGRAZIONE

• PROMOZIONE DI PROCESSI RIABILITATIVI

• COADIUVANZA DI PROCESSI TERAPEUTICI

LA PRESCRIZIONE: LE DIMENSIONI DI RELAZIONE

AREA LUDICA

AREA EPISTEMICA

AREA AFFETTIVA

LA PRESCRIZIONE: LE DIMENSIONI DI RELAZIONE

AREA EDONICA

AREA SOCIALE

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COSA FA L'OPERATORE?

TRADUCE LE DIMENSIONI IN ATTIVITA'

LE ATTIVITA' DI PET-RELATIONSHIP

ATTIVITA' REFERENZIALI

ATTIVITA' IMPLICITATIVE

ATTIVITA' OSSERVATIVE

ATTIVITA' INTERATTIVE GUIDATE

ATTIVITA' GESTIONALI

ATTIVITA' PERFORMATIVE

CARATTERISTICHE DELL'OPERATORE

DISPONIBILITA' DI TEMPO

FORTE MOTIVAZIONE

CONCERTAZIONE E INTESA CON IL PET

CARATTERISTICHE DELL'OPERATORE

CAPACITA' DI COMPRENDERE

LE SITUAZIONI

EMPATIA VERSO PET E PERSONE

FORMAZIONE

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Agisce in triangolazione

1 Conosco il mio cane: allineamento

2 Lavoro su me stesso:

sapere :cultura,

saper fare : esperienza,

saper essere :avere consapevolezza del proprio sapere e saper fare

3 Conosco il paziente

CARATTERISTICHE DELL'ANIMALE

ANIMALE DOMESTICO

ANIMALE ADULTO

ANIMALE FORMATO PER QUESTA ATTIVITA'

ANIMALE ORIENTATO VERSO QUESTA ATTIVITA'

ANIMALE CERTIFICATO

CARATTERISTICHE DEL CANE LA COINVOLGIBILITA'

SOCIALIZZAZIONE

PROSOCIALITA‘

DOTI CARATTERIALI

CONOSCENZE

ABILITAZIONE

SOCIALIZZAZIONE

SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA

SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA PROFONDA

riconosco tutte le persone come partner sociali

posseggo le modalità relazionali adeguate

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PROSOCIALITA'

SOCIEVOLEZZA: desiderio di relazione

DOCILITA': capacità di lasciarsi guidare

EXPERTISE: repertorio di comportamenti corretti

DOTI CARATTERIALI

EQUILIBRIO (motivazioni compensate, arousal medio, emozioni positive, funzioni cognitive ampie)

PREVEDIBILITA' (autocontrolli, disciplina delle motivazioni, rappresentazioni corrette,

AFFIDABILITA' (comp. solo positivi, somestesi corretta, segnali di arresto, rango adeguato)

ADATTABILITA' (abitudine alle differenze e ai problemi, flessibilità cognitiva, ampie rappresentazioni)

CONOSCENZE

AUMENTARE IL PIANO PROSSIMALE DI ESPERIENZA

conosco gli strumenti,

posseggo tante soluzioni,

so introdurmi nelle relazioni sociali,

so organizzare il movimento,

so tollerare le manipolazioni,

so intervenire nella realtà,

so muovermi nello spazio

ABILITAZIONE della COPPIA

VERIFICA:

• INTESA: ci conosciamo e sappiamo capirci

• CONCERTAZIONE: lavoriamo insieme

• EMPATIA: ci sentiamo una coppia

• COLLABORATIVITA': stiamo bene se lavoriamo insieme

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FORMAZIONE DELL'OPERATORE

CORSO DI FORMAZIONE

LETTURE

CONFRONTO

TIROCINIO

FORMAZIONE DEL CANE

EDUCAZIONE DI BASE

ISTRUZIONE AVANZATA

ESPERIENZE PROGRESSIVE

CARTA MODENA

Documento accolto nelle sue linee guida

dal MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI

della Repubblica Italiana

grazie