XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) · Marco Scarlino Stampa Universitalia GMG 2011 Pag. 4...

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XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) LE LETTURE D’OGGI Prima lettura Ml 1,14- 2,2.8-10 Salmo responsoriale Sal 130 Seconda lettura 1Ts 2,7-9.13 Vangelo Mt 23,1-12 ORARIO DELLE CELEBRAZIONI Feriali: 8.00, 13,15, 18.00 Festive: 12.00, 18.00 Al Campus Tutti i giorni alle 20:00 Email: [email protected] 30 ottobre 2011 Anno 3, numero 29 REALIZZAZIONE DI EFFATÀ Direttore responsabile P. John Idio, OMV Email: [email protected] Cell: +393318064780 Capo redattore Rita Tomasi Email: [email protected] Vice capo redattore Francesca Politi Email: [email protected] Redattori Francesca Politi, Marianna Dimasi, Maria Grazia Mascali, Massimo cosentino, Realizzazione Grafica P. John Idio, OMV Fotografia Marianna Dimasi Distribuzione Massimo Cosentino, Luca Salvaggio webmaster Marco Scarlino Stampa Universitalia GMG 2011 Pag. 4 PIL e FIL per valutare il benessere di una società Pag. 2 NOTIZIARIO SETTIMANALE Chiesa San Tommaso D’Aquino, Cappella dell’Università Tor Vergata Via Salamanca - 00133 ROMA effata.cappellauniversitariasantommaso.org www.cappellauniversitaria.uniroma2.it I l Vangelo d’oggi ci chiede la corrispon- denza e la coerenza fra il nostro dire e il nostro agire, tra la nostra fede e la nostra vita concreta. Nel nostro comportamento ci deve essere armonia e coerenza tra il dire e il fare. A che serve essere battez- zato, andare a Messa ogni giorno, fare la comunione se poi tutte queste cose non hanno una risonanza forte nella nostra vita prati- ca? Si può andare in chie- sa, partecipare alle cate- chesi, sentire mille belle prediche, ma se tutto que- sto non orienta il cuore e non diventa stile determi- nante della vita quotidiana, non possiamo considerarci cristiani veri. Che cosa significa, dunque, essere cristiano o discepo- lo? Gesù ha gia dipinto nel Vangelo la figura del vero discepolo (Mt 7, 21). «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” Essere cristiani vuol dire donare Cristo agli altri, mediante una vita cristiana sincera e coerente. Il cristiano opera l’integrazione tra fede e vita. È colui che diventa forza vivente del Vangelo di Cristo attraverso una vita piena di valori cristiani. Il sì della nostra fede deve diventare il sì della nostra vita quotidiana. Le parole delle nostre labbra devono diventare azione e gesto del nostro fare. Cosa dice San Giacomo sul dire e il fare? Siate di quelli che mettono in pratica la paro- la e non soltanto ascoltato- ri, illudendo voi stessi. (Giacomo 1, 22). Non basta essere un cri- stiano, si deve essere un buon cristiano e questo nasce dall'ascolto della parola di Dio e dall'attua- zione di essa nella pratica. Non basta ammirare il Van- gelo e gli insegnamenti di Gesù, occorre il coraggio di viverli da discepoli. Ai geni- tori e agli educatori: non basta parlare o insegnare, bisogna dare il buon esem- pio. Preghiamo Dio che ci dia la grazia e la forza di poter integrare il nostro dire con il nostro agire. P. John Idio, OMV I leader religiosi del mondo pregano per la pace ad Assisi Pag. 2

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XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

LE LETTURE D’OGGI

Prima lettura

Ml 1,14- 2,2.8-10

Salmo responsoriale

Sal 130

Seconda lettura

1Ts 2,7-9.13

Vangelo

Mt 23,1-12

ORARIO DELLE CELEBRAZIONI

Feriali: 8.00, 13,15, 18.00

Festive: 12.00, 18.00

Al Campus Tutti i giorni alle 20:00

Email: [email protected]

30 ottobre 2011

Anno 3, numero 29

REALIZZAZIONE DI EFFATÀ

Direttore responsabile

P. John Idio, OMV

Email: [email protected]

Cell: +393318064780

Capo redattore

Rita Tomasi

Email: [email protected]

Vice capo redattore

Francesca Politi

Email: [email protected]

Redattori

Francesca Politi,

Marianna Dimasi, Maria Grazia

Mascali, Massimo cosentino,

Realizzazione Grafica

P. John Idio, OMV

Fotografia

Marianna Dimasi

Distribuzione

Massimo Cosentino, Luca Salvaggio

webmaster

Marco Scarlino

Stampa

Universitalia

GMG 2011

Pag. 4

PIL e FIL per valutare

il benessere di una

società

Pag. 2

NOTIZIARIO SETTIMANALE Chiesa San Tommaso D’Aquino,

Cappella dell’Università Tor Vergata

Via Salamanca - 00133 ROMA

effata.cappellauniversitariasantommaso.org

www.cappellauniversitaria.uniroma2.it

I l Vangelo d’oggi ci

chiede la corrispon-

denza e la coerenza

fra il nostro dire e il nostro

agire, tra la nostra fede e

la nostra vita concreta. Nel

nostro comportamento ci

deve essere armonia e

coerenza tra il dire e il fare.

A che serve essere battez-

zato, andare a Messa ogni

giorno, fare la comunione

se poi tutte queste cose

non hanno una risonanza

forte nella nostra vita prati-

ca? Si può andare in chie-

sa, partecipare alle cate-

chesi, sentire mille belle

prediche, ma se tutto que-

sto non orienta il cuore e

non diventa stile determi-

nante della vita quotidiana,

non possiamo considerarci

cristiani veri.

Che cosa significa, dunque,

essere cristiano o discepo-

lo? Gesù ha gia dipinto nel

Vangelo la figura del vero

discepolo (Mt 7, 21). «Non

chiunque mi dice:

“Signore, Signore”, entrerà

nel regno dei cieli, ma colui

che fa la volontà del Padre

mio che è nei cieli.” Essere

cristiani vuol dire donare

Cristo agli altri, mediante

una vita cristiana sincera e

coerente. Il cristiano opera

l’integrazione tra fede e

vita. È colui che diventa

forza vivente del Vangelo di

Cristo attraverso una vita

piena di valori cristiani. Il

sì della nostra fede deve

diventare il sì della nostra

vita quotidiana. Le parole

delle nostre labbra devono

diventare azione e gesto

del nostro fare. Cosa dice

San Giacomo sul dire e il

fare? Siate di quelli che

mettono in pratica la paro-

la e non soltanto ascoltato-

ri, illudendo voi stessi.

(Giacomo 1, 22).

Non basta essere un cri-

stiano, si deve essere un

buon cristiano e questo

nasce dall'ascolto della

parola di Dio e dall'attua-

zione di essa nella pratica.

Non basta ammirare il Van-

gelo e gli insegnamenti di

Gesù, occorre il coraggio di

viverli da discepoli. Ai geni-

tori e agli educatori: non

basta parlare o insegnare,

bisogna dare il buon esem-

pio. Preghiamo Dio che ci

dia la grazia e la forza di

poter integrare il nostro

dire con il nostro agire.

P. John Idio, OMV

I leader religiosi del mondo

pregano per la pace ad

Assisi

Pag. 2

E conomia Tor Ver-

gata – Il PIL

(Prodotto Interno

Lordo) rappresenta uno

degli indicatori economici

più conosciuti e tra i più

utilizzati per valutare il

livello di benessere di una

società. Tuttavia la recen-

te “rivoluzione” araba,

come altri fenomeni socia-

li, mette in risalto i suoi

limiti in quanto la Libia, la

Tunisia o l’Egitto hanno

fatto segnare nel 2010

performance di PIL di tutto

rispetto considerando la crisi globale, con una crescita pari al

3-4%. Come spiegare allora lo scoppio della rivoluzione

“araba”?

La tesi del Dottor Roberto Sellaro (un giovane che frequenta

la Cappella universitaria) ha voluto mettere in evidenza pro-

prio questo aspetto, ossia il PIL è un mero indicatore del va-

lore della produzione nominale o reale annualmente prodotta

in un paese, catturando parzialmente il livello di benessere

della società. Pertanto la tesi propone di tener in considera-

zione anche altri indicatori come il FIL (Felicità Interna Lorda),

già applicato dal Bhutan (Asia), e in studio all’OCSE e in Fran-

cia, Inghilterra, Italia. L’obiettivo è quello di sintetizzare in un

unico indice aspetti non catturati dal PIL , ma che riguardano

più strettamente i problemi dell’uomo ( es. il tasso di suicidi,

l’utilizzo di farmaci antidepressivi, il grado di democrazia e

libertà, etc.). Insomma un progetto ambizioso quello messo in

evidenza da Roberto, ma che aiuterebbe senza dubbio a mi-

gliorare l’efficacia delle politiche economico-sociali verso il

loro obiettivo dello sviluppo integrale della persona.

Giacomo Papiccio

Congedo da Assisi al termine della Giornata di preghiera per la pace ASSISI, giovedì, 27 ottobre 2011

ASSISI, venerdì, 28 ottobre 2011

La Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la

giustizia nel mondo celebrata questo giovedì ad Assisi è stata

per Benedetto XVI “un’immagine di come la dimensione spiri-

tuale sia un elemento chiave nell’edificazione della pace”.

Il Papa lo ha affermato congedandosi dalla città umbra al ter-

mine di un lungo evento che ha visto riuniti leader religiosi di

tutto il mondo per pregare affinché la pace regni finalmente in

ogni angolo della terra.

“Attraverso questo pellegrinaggio abbiamo potuto impegnarci

nel dialogo fraterno, approfondire la nostra amicizia e unirci in

silenzio e preghiera”, ha sottolineato.

“Dopo aver rinnovato il nostro impegno per la pace”, “ci sen-

tiamo coinvolti sempre più profondamente” “nel nostro comu-

ne viaggio umano”.

“Continueremo a incontrarci, continueremo a essere uniti in

questo viaggio, nel dialogo, nell’edificazione quotidiana della

pace, nel nostro impegno per un mondo migliore, un mondo in

cui ogni uomo e ogni donna e tutti possano vivere secondo le

proprie legittime aspirazioni”.

Il Papa ha poi espresso “viva gratitudine” a chi ha reso possibi-le l'incontro, cominciando dalla città di Assisi, dalla comunità diocesana e dai francescani, “che custodiscono la preziosa ere-dità spirituale del Poverello di Assisi”.

Continua a pagina 3

Domenica scorsa in Cappella abbiamo fatto la condivisione dell’esperienza della

GMG, raccontandola alla nostra comunità attraverso parole, immagini e filmati.

Sono trascorsi circa due mesi dal nostro pellegrinaggio… Cosa resta oggi di quella

esperienza? L’entusiasmo nel ricordare quei giorni, la voglia di raccontare e di testi-

moniare agli altri, ma soprattutto quella di conoscere di più della nostra fede per

crescere “saldi”! Vogliamo concludere questo spazio su Effatà,che abbiamo dedica-

to per tre settimane alla GMG, con alcuni importanti passaggi dell’omelia di Bene-

detto XVI, durante la Celebrazione Eucaristica conclusiva della Giornata Mondiale

dei Giovani nella spianata di CuatrovVientos:

“… sono molti attualmente coloro che si sentono attratti dalla figura di Cristo e desi-

derano conoscerlo meglio. Percepiscono che Egli è la risposta a molte delle loro

inquietudini personali. Ma chi è Lui veramente? Come è possibile che qualcuno che

ha vissuto sulla terra tanti anni fa abbia qualcosa a che fare con me, oggi?

[…] la fede non è frutto dello sforzo umano, della sua ragione, bensì è un dono di

Dio: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne, né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli». Ha la sua ori-

gine nell’iniziativa di Dio, che ci rivela la sua intimità e ci invita a partecipare della sua stessa vita divina. La fede non dà solo alcune in-

formazioni sull’identità di Cristo, bensì suppone una relazione personale con Lui, l’adesione di tutta la persona, con la propria intelligen-

za, volontà e sentimenti alla manifestazione che Dio fa di se stesso.

[…] Fede e sequela di Cristo sono in stretto rapporto. E, dato che suppone la sequela del Maestro, la fede deve consolidarsi e crescere,

farsi più profonda e matura, nella misura in cui si intensifica e rafforza la relazione con Gesù, la intimità con Lui.

[…] Cari giovani, permettetemi che, come Successore di Pietro, vi inviti a rafforzare questa fede che ci è stata trasmessa dagli Apostoli, a

porre Cristo, il Figlio di Dio, al centro della vostra vita. Però permettetemi anche

che vi ricordi che seguire Gesù nella fede è camminare con Lui nella comunione

della Chiesa. Non si può seguire Gesù da soli. Chi cede alla tentazione di anda-

re «per conto suo» o di vivere la fede secondo la mentalità individualista, che

predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di

finire seguendo un’immagine falsa di Lui. Aver fede significa appoggiarsi sulla

fede dei tuoi fratelli, e che la tua fede serva allo stesso modo da appoggio per

quella degli altri.

[…] Non è possibile incontrare Cristo e non farlo conoscere agli altri. Quindi, non

conservate Cristo per voi stessi! Comunicate agli altri la gioia della vostra fede.

Il mondo ha bisogno della testimonianza della vostra fede, ha bisogno certa-

mente di Dio. Penso che la vostra presenza qui, giovani venuti dai cinque conti-

nenti, sia una meravigliosa prova della fecondità del mandato di Cristo alla

Chiesa: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatu-

ra» (Mc16,15)”

Benedetto XVI - Madrid, omelia 21 Agosto 2011

GMG 2011: NON CONSERVATE CRISTO PER VOI STESSI

A cura di Francesca Politi

“Un grazie anche ai numerosi giovani

che hanno compiuto il pellegrinaggio

a piedi da Santa Maria degli Angeli

per testimoniare come, tra le nuove

generazioni, siano in tanti ad impe-

gnarsi per superare violenze e divi-

sioni, ed essere promotori di giustizia

e di pace”, ha aggiunto. “Di tutto cuore ringrazio quanti di voi sono qui presenti per aver accettato il mio invito a venire ad Assisi come pellegrini di verità e di pace e saluto

ognuno di voi con le parole di San Francesco – ha concluso –: che il Si-gnore vi conceda la pace – 'Il Signore vi dia la pace'”.

Notizia da www.zenit.org

I LEADER RELIGIOSI DEL

MONDO PREGANO PER

LA PACE AD ASSISI

SALMEGGIARE CON GIOIA

di Rita Tomasi

S olo se avremo fiducia in Dio troveremo la pace e la felicità! Non esaltiamoci, non andia-

mo in cerca di cose grandi e più alte di noi, Dio ci insegna che chi si innalza sarà abbas-

sato e chi si abbassa sarà innalzato. Dobbiamo affidare la nostra anima a Lui e abbando-

narci nelle Sue braccia come un bambino si abbandona alle braccia di sua mamma. Liberiamoci

dalla vanità di desiderare riconoscimenti umani e impariamo l’umiltà del servizio ai nostri fratel-

li. Custodiscici, Signore, nell’umiltà e nella pace!

Calendario della settimana

Dal 24 ottobre al 30 ottobre

Lunedì 31

* In Cappella, Catechesi per universitari, II

livello, ore 19.30

Martedì 1

SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI

In Cappella Messe come alla domenica, ore

12.00 e 18.00

Mercoledì 2

COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

* In Cappella, Preghiera mariana, ore 18.30

* In Cappella, Catechesi per universitari, I

livello, ore 19.00

* In Cappella, Lectio Divina, ore 19.30

Giovedì 3

* In Cappella, Adorazione Eucaristica, ore

13.45 (dopo la Messa)

17.30 (prima della Messa)

* In Cappella, FUCI, ore 19.00

Venerdì 4

* In Cappella, Prove di canto per la liturgia,

ore 19.00

Domenica 6

* In Cappella, pranzo insieme e vita frater-

na.

PREGHIERA IN PREPARAZIONE ALL’INCONTRO DI

ASSISI: PELLEGRINI DELLA VERITA,

PELLEGRINI DELLA PACE

I cristiani non diventino lupi tra i lupi, ma lavorino per il regno

della pace di Cristo!

È’ stato questo il messaggio che Benedetto XVI

ha lanciato ai fedeli che lo hanno incontrato mer-

coledì 26 ottobre nell’Aula Paolo VI in occasione

del momento di preghiera in preparazione

all’incontro di Assisi. L’aula era gremita di gente,

tra gruppi di fedeli, cardinali e rappresentanti del-

le altre confessioni religiose. Per me, che ho par-

tecipato all’evento in maniera attiva, come cori-

sta del coro diocesano diretto da Mons. Marco

Frisina, è stata un’esperienza forte. L’incontro

infatti è stato animato dal coro della diocesi di

Roma e dalla Cappella musicale Pontificia. Alcuni

canti, ispirati alla pace, tra cui Pacem in terris, Cristo nostra pace e quello di

lode che ha concluso l’incontro (Iubilate Deo), hanno intensificato il momen-

to di preghiera e la liturgia della parola. La prima lettura, tratta dal libro di

Zaccaria, preannuncia l’arrivo di un re giusto e vittorioso, umile che annun-

cerà la pace alle nazioni. Amore e verita s’incontreranno, giustizia e pace si

baceranno, è stato il ritornello del salmo 84 e della preghiera dei fedeli, un’

invocazione a Dio, annunciatore di pace per il suo popolo. Il passo del Vange-

lo (Lc 10, 1-11) Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi ha ispi-

rato la riflessione di Benedetto XVI che durante l’omelia ha ricordato San

Giovanni Crisostomo: “finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo

circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi,

saremo sconfitti, perché saremo privi dell’aiuto del pastore”. Commentando

tale passaggio ha ricordato che “i cristiani non devono mai cedere alla tenta-

zione di diventare lupi tra i lupi; non è con il potere, con la forza, con la vio-

lenza che il regno di pace di Cristo si estende, ma con il dono di sé, con

l’amore portato all’estremo, anche verso i nemici”.

Francesca Politi

Pensiero sul Pellegrinaggio a Nettuno…

Vedere la salma del corpo di Maria Goretti e la

casa dove è stata martirizzata, mi ha fatto

ripercorrere mentalmente tutta la sua vicenda,

facendomi comprendere come questa ragazza,

appena dodicenne, abbia avuto una grande

forza d’animo per non scoraggiarsi e andare

avanti insieme alla sua famiglia, senza più

l’aiuto del padre… La sua uccisione ci ha inse-

gnato che, anche quando qualcuno ci fa vera-

mente del male, sia fisico che psicologico,

anche se tante volte è difficile, il perdono di-

venta l’unica soluzione a tutti i mali, perché ti

rende libero dentro. Anche noi dovremmo im-

parare a dire in queste occasioni:

“Io ti perdono”.

Maria Grazia Mascali

Buona domenica

e

buona lettura!