XXV Domenica Tempo Ordinario segui L’Ormaorma settimanale... · no, si mettono in comune le...

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Parrocchia San Lorenzo, Riozzo 24 settembre 2017 XXV Domenica Tempo Ordinario segui L’Orma A che serve? La parrocchia, a cosa serve? Nel mondo contemporaneo ha ancora un ruolo? La parrocchia come “ultima localizzazione della Chiesa è, in un certo senso, la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli” (Christifedeles laici, n. 4): è la Chiesa che vive sul posto. E la Chiesa “è Cristo che continua nei secoli, il suo Corpo mistico” (San Bonaventura) poiché dove sono due o tre riuniti nel suo nome, “io sono in mezzo a loro” garantisce Gesù (Mt 18,20). La parrocchia è, sulla terra, il modo attuale di Gesù risorto di avere relazioni con gli uomini, di entrare in contatto con essi per annunciare loro il vangelo della salvezza e dell’amore. In che modo questa presenza si fa viva e significativa? Certamente, e prima di tutto, per l’impegno di Gesù che ha voluto coinvolgersi, essere uni- to alla realtà umana fino all’estrema conseguenza: la comunità dei credenti è prolungamento dell’azione di Gesù, proprio grazie alla sua presenza. E gli uo- mini sono comprimari, chiamati da lui a prolungare la sua missione che met- tono in atto anzitutto con la comunione fraterna. Ancora Giovanni Paolo II nell’esortazione Christifideles laici, seguita al Sinodo dei Vescovi del 1988, scri- ve: “la parrocchia è il luogo della comunione dei credenti e, insieme, segno e strumento della vocazione di tutti alla comunione” (CL n. 27). La comunione dei credenti, come in una famiglia, funziona se si condividono i doni di ciascu- no, si mettono in comune le proprie capacità, si vive l’uno per l’altro, ci si ama e rispetta scambievolemnte. Visitando una parrocchia romana di periferia (1969), Paolo VI disse: “la parrocchia è un prodigio sociale, una bellezza socia- le. Qui siete riuniti da una rete di rapporti spirituali, qui vi volete bene, vi uni- sce il vincolo della carità: questo è il cemento che fa di una popolazione così varia e diversa, un cuor solo e un’anima sola”. Questo cemento è il comune riferimento a Gesù: in suo nome impariamo ad amarci gli uni gli altri, a perdo- nare, a sopportare, a non cercare l’interesse individuale, a non vantarci, a non tener conto del male ricevuto, a compiacersi della verità (cfr 1Cro 13,1-13). Dunque non principalmente una struttura, un territorio delimitato, un edificio, ma una famiglia, una fraternità, una casa aperta a tutti e anche, come amava dire Giovanni XXIII, “la fontana del villaggio” alla quale tutti ricorrono per la loro sete: bisogno di umanità, di fede, di accoglienza, di ascolto di una parola che non sia solo umana, ma divina. La parrocchia serve ad annunciare ancora, oggi, a noi e attraverso noi, la parola di salvezza e i segni dell’amore di Cristo. È la nostra vocazione, il nostro impegno, il nostro programma. dL COSA C’È DENTRO? Promemoria: catechesi ragazzi 2 Calendario della comunità 2 Vita parrocchiale: famiglie in pole 3 Appuntamenti importanti 3 Il Vangelo 4 Buono a sapersi 4 IN PRIMO PIANO Domenica 24 settembre apre, dopo la pausa estiva, il Museo Diocesano d’Arte Sacra. È una interessante collezione di oggetti liturgici e de- vozionali, legati alla storia della Diocesi di Lodi, con opere pregevoli per senso artistico e due capolavori assoluti e unici al mondo dalla do- nazione quattrocentesca del vesco- vo Pallavicino. Dalle 15 alle 18.

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Parrocchia San Lorenzo, Riozzo 24 settembre 2017 XXV Domenica Tempo Ordinario

segui L’Orma

A che serve? La parrocchia, a cosa serve? Nel mondo contemporaneo ha ancora un ruolo?

La parrocchia come “ultima localizzazione della Chiesa è, in un certo senso, la

Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli” (Christifedeles laici, n.

4): è la Chiesa che vive sul posto. E la Chiesa “è Cristo che continua nei secoli,

il suo Corpo mistico” (San Bonaventura) poiché dove sono due o tre riuniti nel

suo nome, “io sono in mezzo a loro” garantisce Gesù (Mt 18,20). La parrocchia

è, sulla terra, il modo attuale di Gesù risorto di avere relazioni con gli uomini,

di entrare in contatto con essi per annunciare loro il vangelo della salvezza e

dell’amore. In che modo questa presenza si fa viva e significativa? Certamente,

e prima di tutto, per l’impegno di Gesù che ha voluto coinvolgersi, essere uni-

to alla realtà umana fino all’estrema conseguenza: la comunità dei credenti è

prolungamento dell’azione di Gesù, proprio grazie alla sua presenza. E gli uo-

mini sono comprimari, chiamati da lui a prolungare la sua missione che met-

tono in atto anzitutto con la comunione fraterna. Ancora Giovanni Paolo II

nell’esortazione Christifideles laici, seguita al Sinodo dei Vescovi del 1988, scri-

ve: “la parrocchia è il luogo della comunione dei credenti e, insieme, segno e

strumento della vocazione di tutti alla comunione” (CL n. 27). La comunione

dei credenti, come in una famiglia, funziona se si condividono i doni di ciascu-

no, si mettono in comune le proprie capacità, si vive l’uno per l’altro, ci si ama

e rispetta scambievolemnte. Visitando una parrocchia romana di periferia

(1969), Paolo VI disse: “la parrocchia è un prodigio sociale, una bellezza socia-

le. Qui siete riuniti da una rete di rapporti spirituali, qui vi volete bene, vi uni-

sce il vincolo della carità: questo è il cemento che fa di una popolazione così

varia e diversa, un cuor solo e un’anima sola”. Questo cemento è il comune

riferimento a Gesù: in suo nome impariamo ad amarci gli uni gli altri, a perdo-

nare, a sopportare, a non cercare l’interesse individuale, a non vantarci, a non

tener conto del male ricevuto, a compiacersi della verità (cfr 1Cro 13,1-13).

Dunque non principalmente una struttura, un territorio delimitato, un edificio,

ma una famiglia, una fraternità, una casa aperta a tutti e anche, come amava

dire Giovanni XXIII, “la fontana del villaggio” alla quale tutti ricorrono per la

loro sete: bisogno di umanità, di fede, di accoglienza, di ascolto di una parola

che non sia solo umana, ma divina. La parrocchia serve ad annunciare ancora,

oggi, a noi e attraverso noi, la parola di salvezza e i segni dell’amore di Cristo.

È la nostra vocazione, il nostro impegno, il nostro programma. dL

COSA C’È DENTRO? Promemoria: catechesi ragazzi 2

Calendario della comunità 2

Vita parrocchiale: famiglie in pole 3

Appuntamenti importanti 3

Il Vangelo 4

Buono a sapersi 4

IN PRIMO PIANO

Domenica 24 settembre apre, dopo la pausa estiva, il Museo Diocesano d’Arte Sacra. È una interessante collezione di oggetti liturgici e de-vozionali, legati alla storia della Diocesi di Lodi, con opere pregevoli per senso artistico e due capolavori assoluti e unici al mondo dalla do-nazione quattrocentesca del vesco-vo Pallavicino. Dalle 15 alle 18.

PROMEMORIA Ritiro spirituale parrocchiale

Perché? Che bisogno c’è? Perché al sabato? Perché

così tante ore? Semplice: perché ne abbiamo la ne-

cessità. Tutti dobbiamo richiamare i principi della

nostra vita cristiana e, di tanto in tanto, un tempo

dedicato solo al Signore fa soltanto bene. Ogni fedele

si senta chiamato dal Signore ad ascoltare, meditare,

pregare. Certo, il tempo è disteso (sono tre ore, come

due partite di calcio, un po’ più di un gran premio,

meno di certe serate televisive insulse…): ne abbia-

mo bisogno. C’è da rendere più forte la nostra deci-

sione di essere credenti e servire il Signore a partire

dal vangelo. Ancor più, se abbiamo qualche incarico

di servizio in parrocchia, c’è urgente necessità di ri-

scoprirne le ragioni. Mettiamo in programma la par-

tecipazione a tutto il ritiro o almeno ad una parte si-

gnificativa e abbondante (vedi programma a p.3).

Catechesi dei ragazzi

Invito ai genitori per due incontri: si veda a p. 3.

I catechisti possono partecipare alla formazione

specifica come indicato a p. 3 e nell’invio dei giorni

scorsi. Nei prossimi giorni si preciseranno anche i

gruppi di preadolescenti, adolescenti e adulti.

Rosario

Tradizione del mese di ottobre che rinnoveremo ogni

sabato, dal 7, alle ore 17, prima della messa.

Caritas

Il parroco incontra le volontarie dell’efficiente ed ef-

ficace gruppo Caritas, martedì 26, ore 9, “sul posto”.

Celebrazioni

In settimana la Messa è sempre al mattino.

Mercoledì, dopo la Messa, Adorazione Eucaristica.

Sabato 30, chi arriva per la Messa delle 17.30 con-

servi silenzio e raccoglimento, perché in chiesa c’è il

ritiro spirituale: anzi, è l’occasione per partecipare!

Festa dei nonni

Lunedì 2 ottobre, alle ore 15, i bambini della Scuola

Materna fanno festa ai nonni, per dire grazie e per la

gioia d’incontrarsi. Giovedì 28 iniziano gli incontri

per i genitori delle singole classi, secondo il calenda-

rio comunicato.

Battesimi

Le prossime celebrazioni saranno: il 15 ottobre, 19

novembre e 17 dicembre.

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OGGI IN CHIESA INCONTRI Sabato 23 S. Pio da Pietrelcina, memoria

16.00 Possibilità di confessarsi 11.00 Giunta del Consiglio Pastorale 17.30 Messa secondo intenzione dell’offerente; def. Vincenzo, Angela, Giacinto

DOMENICA 24 SETTEMBRE

XXV DEL TEMPO ORDINARIO

8.00 Messa 10.00 Possibilità di confessarsi 10.30 Messa pro populo 18.00 Messa def. fam. Pelizzola, Braga; Roberto e Lena, Giuseppe e Paola; Guerrino Trespidi, Luisa Massoni

Lunedì 25 8.10 Lodi mattutine 8.30 Messa

Martedì 26 Beato Paolo VI

8.10 Lodi mattutine 9.00 Riunione gruppo Caritas 8.30 Messa def. Amabile Ferrari 13.00 Riunione maestre Scuola materna 14.30 Incontro volontarie sacrestia

Mercoledì 27 S. Vincenzo de’ Paoli, memoria

8.10 Lodi mattutine 21.00 Lodi, Carmelo: Incontro AC 8.30 Messa def. Linda e Erminio; Adorazione Eucaristica

Giovedì 28 S. Venceslao, memoria

8.10 Lodi mattutine 9.45 Codogno: Ritiro spirituale dei preti 8.30 Messa 17.30 Genitori Sc.Materna: classe Rossa

Venerdì 29 S.MICHELE,GABRIELE,RAFFAELE,festa

8.10 Lodi mattutine 17.30 Genitori Sc.Materna: sez. Primavera 8.30 Messa def. Mauro Paviani 21.00 Genitori Catechesi 1-2 el. e 1 med.

Sabato 30 S. Girolamo, memoria

15.45 Ritiro Spirituale: Ora media, Meditazione, Confessioni 17.30 Messa per Sofia; per un’ammalata; def. Francesca Cremonesi; Vincenzo, Nicola, Graziella, Luigi, Marco, Stefano, Giuseppina; Fiorina Martinangeli 18.00 Ritiro Spirituale: Meditazione, Adorazione, Vespri

DOMENICA 1 OTTOBRE

XXVI DEL TEMPO ORDINARIO

8.00 Messa def. Maria Rosaria 10.00 Possibilità di confessarsi 10.30 Messa def. Carlo e Amabile Ferrari; 11.15 Genitori Catechesi 3-4-5 elem. don Luigi e fam. Miglio 18.00 Messa pro populo

VITA PARROCCHIALE

Con i catechisti che hanno dato la disponibilità a seguire i gruppi dei ragazzi ci si è riu-

niti più volte per offrire cammini di fede migliori che ci liberino dall’angusta idea che si

va a catechesi per fare la Comunione o la Cresima. Tant’è che la catechesi più impor-

tante è quella degli adulti: sono essi che, con una scelta responsabile e personale di

fede, accompagnano i più giovani all’incontro con Cristo. Per i ragazzi, i primi adulti

credenti sono genitori e nonni. Venerdì 29, alle ore 21, il parroco presenta ai genitori il

nuovo cammino di fede che coinvolge, per quanto possibile, le famiglie: sono invitati

papà e mamme dei bambini di 1-2 elementare e dei ragazzi di 1 media. I genitori dei

ragazzi di 3-4-5, invece, sono invitati domenica 1 ottobre, alle 11.15, dopo la Messa.

Ottobre, mese missionario. Stranamente, nella nostra comunità questa attenzione non

è molto viva: come fare per renderci più sensibili all’impegno di evangelizzazione e pro-

mozione umana tra noi e in terre lontane? Potranno essere d’aiuto i Centri d’ascolto

della Parola di Dio: è un’attività di annncio evangelico, è un momento in cui può cre-

scere la sensibilità per l’azione missionaria della Chiesa, cioè nostra.

In ottobre riprenderà anche l’incontro periodico del gruppo famiglie: l’invito si rinnova

a tutte le famiglie e Dio solo sa quanto bene può fare il riunirsi, il confronto, la condivi-

sione delle tematiche di vita di coppia e di famiglia: proviamo a pensarci?

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Sabato 30 settembre

Ritiro spirituale Tutti sono invitati

15.45 Ora media 16.00 Meditazione Tempo di silenzio Confessioni 17.30 Messa 18.00 Meditazione Adorazione Euc. 18.45 Vespri

Sabato 7 ottobre 8.30-15, Seminario di Lodi

Convegno delle Caritas parrocchiali Dopo i saluti, la Lectio divina (1Gv 3,18) e poi la relazione: “L’amore non ammette alibi” di don Bruno Bignami, presidente fondaz. “Don Primo Mazzolari”, Bozzolo. Seguono lavori di gruppo, pranzo e pre-sentazione di varie attività in programma

Vicariato di Lodivecchio

Formazione Catechisti Lunedì 25 settembre: La struttura sacramentale della storia della salvezza Venerdì 29 settembre: La continuità e l’attualità della storia della salvezza Lunedì 2 ottobre: I Sacramenti dell’Iniziazione cristiana

Mercoledì 27 settembre Lodi, Carmelo S. Giuseppe

Meditazione: Icona biblica dell’anno Azione Cattolica

IL MOMENTO GIUSTO

La partecipazione a Messa è segnale importante della nostra vita di fede. Impe-gniamoci in qualche gesto di attenzione in più. L’orario: mettiamocela tutta per arrivare puntua-li, anzi con tre o quattro minuti d’anticipo: sarà più semplice trovare posto, si-stemarsi, prepararsi. Arri-vare in ritardo (oltre ad essere segnale di poco in-teresse per quel che si fa) può causare disturbo, sco-modare altri fedeli, provo-care distrazione. Il ritardo occasionale è più che com-prensibile, ma il ritardo a-bituale è da correggere. Il posto: la cosa migliore è occu- pare prima i posti più a- vanti. L’a- bitudine a scegliere quelli più defilati ri- vela qual- che difficol- tà… E non c’è bisogno di trasferirsi dall’ ultima alla prima fila: basta spostarsi due, tre panche più avanti. Chi arriva in anticipo (e fa bene) potrà dare buon e-sempio anche sulla buona postazione per partecipa-re. Chi arriva in ritardo non giri tutta la chiesa: si fermi silenziosamente alla porta per individuare i po-sti liberi e poi… cerchi di arrivare prima!

Il vangelo

dei ragazzi

Di solito, i primi sono quelli che vinco-no di più. Se la Juve è prima in clas-sifica lo deve alle sue vittorie: come dire, se lo merita. E perché Gesù rac-conta una parabola in cui i primi e gli ultimi sono trattati allo stesso modo? Non sembra un’ingiustizia? Certamente i primi operai hanno fati-cato tanto, ma il padrone non fa ingiustizia: aveva pro-messo un de-naro e quello gli ha dato. Nessuno nega il loro duro la-voro, sono stati bravi. Il padrone vuol essere bravo un po’ di più: non si ferma al dovere, è generoso al di là di quel che ci si aspetta. Qualche volta sarà capitato anche a te di fare qualcosa in più… di essere più buono del dovuto… O no?

Sulle orme del Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 20,1-16)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavora-tori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò". Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far nien-te?". Gli risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Ed egli disse loro:

"Andate anche voi nella vigna". Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi". Venuti quelli delle cinque del pome-riggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ri-cevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone di-cendo: "Questi ultimi hanno lavorato un' ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo". Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io vo-glio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?". Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

segui L’Orma Settimanale parrocchiale

Parrocchia San Lorenzo martire Via Pietra di Bismantova, 11—Riozzo

20070 Cerro al lambro 02.9830.657

[email protected] www.parrocchiariozzo.it

Scuola materna: 02.9823.2498 trova il parroco: 347.047.5299

Pro manuscripto

DIDASCALIA

Francesco Umbertini, La parabola dei Vignaioli, 1560 ca, coll. priv., Firenze Non esprimono soddisfazione gli operai che verificano la cifra ricevuta: uno osserva mesto il padrone che dà la paga all’ultimo venuto. Così quasi nulla della splendida luce dell’abito del signore sembra espandersi intorno! A p. 1: Vetrata del rosone della Cattedrale di Strasburgo

Buono a sapersi

In Italia da quando ha 16 anni, venduta dai suoi familiari, oggi Nadia, ro-

mena, è in una residenza protetta. Ma quella prima sera non la dimenti-

ca, con la minigonna, su una strada buia, un quarto d’ora per 35 euro.

“Tutte le notti così, fino all’alba, e tornare con meno di mille euro erano

botte da massacro. Dopo tre anni supplicavo Dio di ammazzarmi”. Il 37%

della ragazze forzate a prostituirsi ha tra i 13 e i 17 anni e se sono incinta

è meglio, perchè una nuova tendenza nel catalogo di perversioni dei

“clienti” è la ragazza giovanissima e in attesa. Fino al sesto mese, poi

sono costrette ad abortire. “Ci costringono a sembrare volgari e alla fine

impari. Se no, non porti a casa i soldi” è il racconto di Benedetta, finita a

13 anni da Benin City ai parcheggi dei camionisti nella periferia torinese,

liberata un anno fa dai volontari dell’associazione Giovanni XXIII fondata

da don Benzi. L’andamento del mercato lo decidono i clienti, ultimo anel-

lo di una catena identica a quella di antiche schiavitù. (da Avvenire)