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Federico RajolaCeTIF - Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
ICT e Paesi in via di sviluppo: alcune riflessioni preliminari
V Conferenza Mondiale InfopovertyAttori e Strategie per lo Sviluppo. Tecnologie Digitali per Combattere la Povertà
Milano, 13 maggio 2005
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano2
Le prospettive sul Digital Divide Internazionale
1. mancanza di connessione fisica e di formazione della popolazione;
2. scarsa disponibilità di computer e sistemi, accesso e competenze. Tempo come variabile risolutiva;
3. difficoltà a disporre di computer, connessione e assenza di competenze. Elemento aggravante: politiche nazionali inefficaci;
4. opportunità persa da gruppi di persone svantaggiate. Causa: incapacità di comprendere come le tecnologie potrebbero migliorare la qualità della loro vita;
5. riflessione sull’assenza di conoscenze di base, sulla povertà, sulla salute e su altre urgenti questioni sociali che affliggono le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano3
Alcune considerazioni (I)
l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie nei Paesi in via di sviluppo è in crescita. Ciononostante la disparità con i Paesi sviluppati continua ad accentuarsi
Digital Divide: un fenomeno complesso
Teledensity (fixed + mobile) per region
ICT applications worldwide
The World Bank 2005
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano4
Alcune considerazioni (II)
il Digital Divide non è un fenomeno unitario ma un mosaico che comprende vari livelli:
• problemi di accesso; mancanza di competenze;
• limiti o assenza di infrastrutture;
• questioni sociali e inerzie politiche
COMPLESSITA’ DEL FENOMENO
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano5
Alcune criticità (I)
incapacità diincapacità di comprendere comprendere quali benefici quali benefici per la qualità per la qualità della vita della vita possono possono derivare derivare dall’impiego dall’impiego delle delle tecnologietecnologie
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano6
Alcune criticità (II)
sebbene ogni contesto abbia le proprie peculiarità, è opportuno trovare il metodo per replicare gli aspetti positivi di alcune esperienze
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano7
Una proposta
Approccio OLISTICO e SISTEMICO
Azioni dei governi e delle istituzioni internazionali
Mercato Enti e organizzazioni
a scopo umanitario
•nuovi mercati•globalizzazione•integrazione
•norme•Iniziative •comitati ed enti stabili dedicati
•programmi umanitari•azioni locali•coordinamento
L’azione delle istituzioni
L’azione del mercato L’azione degli enti
Obiettivo: integrazione efficace e sostenibile delle tecnologie nel tessuto sociale
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano8
Le questioni in gioco (I)
l’accesso e la disponibilità delle tecnologie rappresentano un presupposto non sufficiente, però, a fare dell’ICT un mezzo in grado di migliorare sensibilmente le condizioni di vita delle popolazioni svantaggiate
al fine di consentire un “reale” accesso è necessario considerare un complesso di variabili
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano9
Le questioni in gioco (II)
• accesso fisico alle tecnologie;• tecnologie appropriate;• tecnologie economiche;• competenze;• la presenza di contenuti
rilevanti da gestire; attraverso le tecnologie;
• l’integrazione delle tecnologie con lo stile di vita;
• fattori socio-culturali;• fiducia;• norme e sistema legislativo;• tessuto economico locale;• contesto macroeconomico;• volontà politica
Federico Rajola – CeTIF, Università Cattolica di Milano10
Grazie per la Vostra gentile attenzione