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Workshop di architettura Il recupero dell’identità Alvito (FR) - complesso San Nicola, 24 – 29 agosto 2014 LAVORI IN CORSO CON: > Massimo Alvisi > Walter Angonese > Nicola Di Battista > Pino Pasquali RIFLESSIONI CON: > Luciana De Rosa (Pica Ciamarra Associati, Napoli) > Francesco Melaragni - Marina Campagna (Studio Archimmagine, Atina) > Mario Morganti – Gianfranco Cautilli – Renato Morganti (Studio MCM, Sora) > Antimo Rocereto (Pica Ciamarra Associati, Napoli) INCURSIONI: > Matteo Capuani (consigliere C.N.A.P.P.C.) > Giuliana De Vito (Regione Lazio, Area Pianificazione paesistica e territoriale) > Duilio Martini (Sindaco Comune di Alvito) > Bruno Marzilli (Presidente Ordine degli Architetti P. P. C. di Frosinone) > Loreto Policella (Presidente G.A.L. Versante laziale del P.N.A.) > Antonia Pasqua Recchia (Segretario Generale Mi.B.A.C.) CRITICA FINALE: > Tatiana K. Kirova > Massimo Pica Ciamarra CURATORI: Ester Chioccini - Angelo Ricciardi - Rachele Visocchi Richiesta attribuzione di n° 15 crediti formativi, ai sensi delle vigenti linee guida sull’aggiornamento e lo sviluppo professionale continuo. Costo di iscrizione € 100,00 (ridotto a € 80,00 per studenti e giovani laureati non iscritti negli Ordini professionali).

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Workshop di architettura

Il recupero dell’identità

Alvito (FR) - complesso San Nicola, 24 – 29 agosto 2014

LAVORI IN CORSO CON: > Massimo Alvisi

> Walter Angonese > Nicola Di Battista > Pino Pasquali

RIFLESSIONI CON: > Luciana De Rosa (Pica Ciamarra Associati, Napoli) > Francesco Melaragni - Marina Campagna (Studio Archimmagine, Atina) > Mario Morganti – Gianfranco Cautilli – Renato Morganti (Studio MCM, Sora) > Antimo Rocereto (Pica Ciamarra Associati, Napoli) INCURSIONI: > Matteo Capuani (consigliere C.N.A.P.P.C.) > Giuliana De Vito (Regione Lazio, Area Pianificazione paesistica e territoriale) > Duilio Martini (Sindaco Comune di Alvito) > Bruno Marzilli (Presidente Ordine degli Architetti P. P. C. di Frosinone) > Loreto Policella (Presidente G.A.L. Versante laziale del P.N.A.) > Antonia Pasqua Recchia (Segretario Generale Mi.B.A.C.) CRITICA FINALE: > Tatiana K. Kirova

> Massimo Pica Ciamarra

CURATORI: Ester Chioccini - Angelo Ricciardi - Rachele Visocchi

Richiesta attribuzione di n° 15 crediti formativi, ai sensi delle vigenti linee guida sull’aggiornamento e lo sviluppo professionale continuo. Costo di iscrizione € 100,00 (ridotto a € 80,00 per studenti e giovani laureati non iscritti negli Ordini professionali).

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1. IL WORKSHOP NELL’AMBITO DEL FESTIVAL DELLE STORIE

Dal 23 al 31 agosto 2014 la Valle di Comino torna ad animarsi con mille volti e mille racconti in

occasione della quinta edizione del Festival delle Storie.

Il Festival delle Storie ha l’ambizione di guardare al futuro della Valle di Comino come un luogo di

formazione, in cui sia possibile venire per creare opportunità, per favorire l’incontro tra chi arriva e chi sta

(…), immagina la valle come universitas. [1]

Tanti gli scrittori, gli artisti, gli intellettuali che ogni giorno si racconteranno, mescolandosi tra il pubblico

della rassegna culturale, scambiandosi storie ed esperienze in un dialogo aperto e alla pari, senza distanze o

barriere.

Il Festival delle Storie è sapere e saper fare. Tanti laboratori, tutti i giorni e in tutta la valle, per fare propri

gli strumenti del racconto guidati dagli autori, ma anche per riscoprire manualità e antichi mestieri,

declinandoli a nuovi usi. Scrittura creativa, fotografia, fumetto, favole, architettura. (…). Come fa un’idea a

cambiare il futuro di un luogo? (…). [2]

La manifestazione, pur avendo avuto inizialmente un’impronta prettamente letteraria e giornalistica

da parte di Vittorio Macioce, che ne è stato l'ideatore e continua ad esserne il direttore artistico, nel corso

di questi cinque anni ha voluto aprirsi ai più diversi ambiti disciplinari, quindi anche all’architettura.

E’ in questo spirito che si inserisce il workshop di architettura dal titolo Il recupero dell’identità.

Il tema scelto per il laboratorio sottende un concetto importante: il progetto di recupero dell’architettura

diventa strumento per il recupero dell’identità di un luogo.

Con riferimento alla trama dei Tarocchi di cui parla Vittorio Macioce nella presentazione “Cosa è il

Festival delle Storie”, il workshop di architettura trova la sua coerenza e la sua giusta collocazione

nell’ambito generale del Festival stesso:

L’appeso rappresenta la precarietà della nostra vita [3]

Il momento storico che stiamo vivendo è precario, non solo per la congiuntura economica, ma soprattutto

perché caratterizzato da una preoccupante crisi di identità, dalla mancanza di senso di appartenenza, in

sintesi da una profonda crisi culturale.

La ruota è la fatica e la forza necessarie per cambiare la situazione [4]

Riemergere dal baratro richiede un impegno coraggioso.

La carta dell’imperatore rovesciata è il potere che perde saggezza [5]

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Come non sentirsi abbandonati da governanti corrotti, da una politica troppo spesso miope e incurante dei

nostri discorsi?

L’alchimista è colui che cerca la cura, un sognatore, un mago, qualcuno che si muove ai confini

dell’impossibile. [6]

L’architetto in tal senso è un alchimista. E’ lui che lavora per ritrovare la bellezza, per recuperare il nostro

patrimonio perduto. [7] E’ lui che immagina un mondo migliore, un nuovo mondo (…) che sta a metà tra

l’identità del passato e l’azzardo del futuro. [8] E' lui che costruisce o ricostruisce senza cancellare le tracce

del passato, che non è solo tempo passato, ma rappresenta l'identità della gente.

Il mestiere dell’architetto esige una lucida interpretazione del tempo e dello spazio in cui egli opera,

e quando il luogo è la Valle di Comino, così ricca di caratteri identitari, non può far altro che fondare il suo

lavoro sulla attenta lettura e sulla successiva rielaborazione di quei caratteri, sempre in equilibrio tra storia e

contemporaneità, che non va confusa con la moda.

Osservare e rispettare le preesistenze, sia materiali sia sociologiche, e pur nel rispetto di esse,

imprimere una forte connotazione di contemporaneità all' intervento: solo in questo modo il progetto di

architettura diventa veicolo attraverso il quale tramandare i caratteri identitari di un luogo, evitando che si

disperdano.

Allora le parole chiave sono: recupero, rinascita, ma anche ciclicità, rinnovamento, termini che

anticipano il tema generale del laboratorio.

[1] Vittorio Macioce, Cosa è il Festival delle Storie, 2014.

[2] Idem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

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2. ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA’

__ DATE __

Da domenica 24.08.2014 a venerdì 29.08.2014.

__ SEDE DEL WORKSHOP __

Tutte le attività del workshop, ad esclusione dei sopralluoghi sugli oggetti di intervento, si svolgeranno

presso il complesso ex Convento San Nicola, Via Rampe San Nicola, 03041 - Alvito (FR).

Lat. 41° - 41’ - 14.1’’ N

Long. 13° - 44’ - 47.2’’ E

__ PROGRAMMA __

1^ GIORNATA – domenica 24.08.2014

Alvito, complesso ex Convento San Nicola:

Ore 9.30 – 11.30 registrazione dei partecipanti; formazione dei gruppi di lavoro; distribuzione

del materiale didattico;

Ore 11.30 – 13.30 sopralluoghi sugli oggetti di intervento.

2^ GIORNATA – lunedì 25.08.2014

Alvito, complesso ex Convento San Nicola:

Ore 9.30 – 12.30 lavori in corso con Walter Angonese

Ore 12.30 – 13.30 Walter Angonese, Costruirsi una identità.

Ore 13.30 – 15.00 pausa pranzo

Ore 15.00 – 16.30 caffé con l’architetto:

- lettura;

- incursione: Bruno Marzilli (Presidente Ordine degli Architetti P. P. C. di

Frosinone);

- riflessione con Francesco Melaragni - Marina Campagna (Studio

Archimmagine, Atina)

3^ GIORNATA – martedì 26.08.2014

Alvito, complesso ex Convento San Nicola:

Ore 9.30 – 12.30 lavori in corso con Pino Pasquali

Ore 12.30 – 13.30 Pino Pasquali, Architettura come biografia.

Ore 13.30 – 15.00 pausa pranzo

Ore 15.00 – 16.30 caffé con l’architetto:

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- lettura;

- incursione: Loreto Policella (Presidente G.A.L. Versante laziale del

P.N.A.)

- riflessione con Mario Morganti – Gianfranco Cautilli – Renato

Morganti (Studio MCM, Sora)

4^ GIORNATA – mercoledì 27.08.2014

Alvito, complesso ex Convento San Nicola:

Ore 9.00 – 12.30 lavori in corso con Massimo Alvisi

Ore 12.30 – 13.30 Massimo Alvisi, Verso una nuova sostenibilità.

Ore 13.30 – 15.00 pausa pranzo

Ore 15.00 – 16.30 caffé con l’architetto:

- lettura;

- incursione: Giuliana De Vito (Regione Lazio, Area Pianificazione

paesistica e territoriale);

- riflessione con Antimo Rocereto (Pica Ciamarra Associati, Napoli)

5^ GIORNATA – giovedì 28.08.2014

Alvito, complesso ex Convento San Nicola:

Ore 9.30 – 12.30 lavori in corso con Nicola Di Battista

Ore 12.30 – 13.30 Nicola Di Battista, Contro il formalismo.

Ore 13.30 – 15.00 pausa pranzo

Ore 15.00 – 16.30 caffé con l’architetto:

- lettura;

- incursione: Matteo Capuani (Consigliere C.N.A.P.P.C.);

- riflessione con Luciana De Rosa (Pica Ciamarra Associati, Napoli)

Gallinaro, Piazza Cuore di Gesù:

Ore 17.00 Domus – la città dell’uomo, incontro con Nicola Di Battista.

6^ GIORNATA – venerdì 29.08.2014

Alvito, complesso ex Convento San Nicola:

Ore 9.30 – 10.00 Massimo Pica Ciamarra, Sul recupero dell’identità

Ore 10.00 – 10.30 Tatiana K. Kirova, La tutela dell’identità

Ore 10.30 – 11.30 presentazione dei lavori

Ore 11.30 – 13.30 critica finale con Tatiana K. Kirova e Massimo Pica Ciamarra;

- incursioni: > Duilio Martini (Sindaco Comune di Alvito)

> Atonia Pasqua Recchia (Segretario Generale Mi.B.A.C.)

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__ TEMA __

Il tema generale del workshop, come si è detto precedentemente, è il recupero: il recupero dell’architettura

come strumento essenziale per il recupero dell’identità.

Nell’ambito di questo tema sono stati scelti tre diversi brani di territorio, tutti nel Comune di Alvito, ma

diversi per scala e caratteristiche, che saranno al centro dei lavori dei partecipanti al workshop:

1. il borgo Cortignale

E’ un borgo rurale fantasma, sito a circa 900

metri di quota, di edificazione medievale e

disabitato a partire dalla fine dell’800.

2. la Piana di Alvito

L’area pianeggiante a valle del centro storico, di

interesse archeologico, si ricorda la sua storica

funzione agricola. Abusata da decenni, oltre che

da un’edilizia diffusa di scarsa qualità, anche

dalla presenza di alcune aziende che vi si sono

insediate, oggi è ancor più in pericolo a causa di

un P.I.P. di recente approvazione e di un

faraonico quanto incoerente progetto per la

realizzazione di un villaggio denominato “Città

dell’emigrante”.

3. la torre La Palombara

Si tratta di una torre per piccioni

viaggiatori, appartenuta dal 1496 a Mario

Equicola (Alvito 1470 – Mantova 1525),

colpita lo scorso gennaio da un importante

crollo causato dall’incuria.

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A ciascun gruppo di lavoro verrà assegnato uno degli oggetti illustrati sopra e i partecipanti

svilupperanno idee progettuali su di essi, con il coordinamento degli architetti ospiti e traendo spunti dalle

lezioni che essi terranno. È auspicabile che almeno due gruppi lavorino sullo stesso tema, così da avere

possibilità di confronto.

Gli architetti ospiti, insieme ad eventuali collaboratori che li seguiranno e insieme ai toutor individuati

dall’organizzazione, coordineranno i lavori del laboratorio.

__ ASPETTI GENERALI __

La partecipazione al workshop prevede un’ iscrizione, che può avvenire contattando i referenti

indicati in fondo, previo versamento di un contributo di € 100,00 per ciascun partecipante. La quota è ridotta

ad € 80,00 per gli studenti e peri i giovani laureati non iscritti negli Albi professionali.

Per i partecipanti provenienti da fuori è possibile acquistare pacchetti completi che includono la

quota di iscrizione al laboratorio, il soggiorno con servizi di pensione completa (6 giorni / 5 notti) e la

partecipazione alle altre attività del Festival (dopo le ore 17.00), per un costo complessivo di € 550,00

(ridotto a € 530,00 per studenti e giovani laureati non iscritti negli Albi).

Il pagamento del contributo per la sola iscrizione o l’acquisto del pacchetto completo possono essere

effettuati con bonifico bancario su conto corrente presso Banca Popolare del Cassinate, Ag. di Atina,

intestato a: a.p.s. Il Festival delle Storie - IBAN: IT92 F 05372 74340 000010548261.

Prima di effettuare il bonifico di iscrizione o di acquisto del pacchetto completo si

consiglia di prendere contatti con i referenti.

La scadenza del termine utile per l’iscrizione è fissata per il giorno 14.08.2014.

Entro le ore 11.30 della prima giornata saranno registrati tutti i partecipanti; a seguire saranno

formati i gruppi di lavoro con un numero congruo di componenti e sarà distribuito i materiale necessario al

lavoro.

Per ragioni logistiche, legate agli spazi a nostra disposizione, per la partecipazione attiva al workshop

saranno accolte le prime 60 iscrizioni e sarà data peraltro priorità ad eventuali gruppi precostituiti che

vorranno aderire congiuntamente all’iniziativa.

Di contro sarà possibile la partecipazione in maniera libera alle lezioni degli architetti ospiti, che si

terranno dalle 12.30 alle 13.30 delle quattro giornate centrali, ai “caffé con l’architetto” del pomeriggio e alla

giornata conclusiva della critica.

I partecipanti avranno a disposizione un laboratorio allestito per il lavoro di gruppo e sarà fornito loro

materiale di supporto allo svolgimento delle attività: notizie storiche, materiale fotografico, cartografia, rilievi

in formato Dwg, ecc.

Lo stesso materiale sarà anticipato via e.mail a ciascun partecipante contestualmente alla conferma

di iscrizione che riceverà a seguito dell’avvenuto bonifico.

Rimangono invece a carico dei partecipanti tutti i materiali e gli strumenti di lavoro, informatici o

tradizionali, necessari alla elaborazione delle idee progettuali. La tecnica espressiva è assolutamente libera.

La lingua ufficiale del workshop è l’italiano.

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Si raccomanda ai partecipanti di arrivare muniti di un abbigliamento idoneo per la prima giornata in

cui si effettueranno i sopralluoghi, ma anche in generale per la partecipazione alle attività serali del festival:

di sera infatti le temperature potrebbero scendere sensibilmente rispetto alla ore diurne.

Il workshop si rivolge prioritariamente a giovani architetti.

Per la partecipazione al workshop è stata richiesta l’attribuzione di n° 15 crediti

formativi, ai sensi delle vigenti linee guida sull’aggiornamento e lo sviluppo professionale

continuo (solo per gli architetti iscritti nel rispettivo Albo professionale).

Per ulteriori informazioni relative al workshop e per iscrizioni gli interessati possono rivolgersi a:

Angelo Ricciardi [email protected] 347.7956198

Per ulteriori informazioni relative al pacchetto turistico e per prenotazioni gli interessati possono

scrivere a: Naida Caira [email protected]

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LAVORI IN CORSO CON … MASSIMO ALVISI

Verso una nuova sostenibilità

1967 Nasce a Barletta (Bari) 1986 Iscrizione alla facoltà di Architettura di Firenze Principali esperienze didattiche

Idea per il restauro di Palazzo Pitti: video per il Dipartimento dell’Educazione Concorso internazionale per un video di architettura, FIFARC, Bordeaux (Francia): “Barletta e il suo Colosso: un’ipotesi di restauro urbano” Progettazione urbanistica per l’area dell’ex stazione di Colle Val d’Elsa (Siena) in collaborazione con il prof. Breschi Borsa di studio ERASMUS alla Fachhochshule di Darmstadt (Germania) per la durata di due anni

1994 Laurea in architettura con il voto di 110/110 e lode e borsa di studio per la tesi: “Seine Rive Gauche, la Gare d’Austerlitz” in collaborazione con l’Ecole d’Architetcure La Villette di Parigi (Francia). In seguito alla tesi è stato attivato stabilmente lo scambio tra le due Università

Principali esperienze lavorative 1994 Collaborazione con l’architetto Fuksas associati, Roma e Parigi

Concorso internazionale di idee per un centro agroalimentare a Bologna EUROPARK, centro commerciale a Salisburgo (Austria), progetto esecutivo Tremblay en France, progettazione urbanistica Concorso internazionale “Caisse Francaise de Developpement”, secondo posto

1994-2003 Architetto del Renzo Piano Building Workshop, Genova: Responsabile della progettazione esecutiva, della cantierizzazione e della esecuzione del Centro Nazionale per la Scienza e la Tecnologia “New Metropolis”, Amsterdam (Olanda) Responsabile della redazione del Piano di Riqualificazione Urbana dell’ex stabilimento Barilla, Parma Progetto di ristrutturazione, restauro e riprogettazione dell’ex zuccherificio Eridania con riconversione a Sala Concerti per 800 posti, Parma Concorso Internazionale ad inviti a Malmo (Svezia), secondo posto Progettazione architettonica ed esecutiva dell’Auditorium di Roma Responsabile della Direzione Artistica per la realizzazione dell’Auditorium di Roma

2002 Alvisi Kirimoto Design 2008 Alvisi Kirimoto + Partners Srl

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WALTER ANGONESE

Costruirsi una identità

Walter Angonese, 1961, Kaltern/Caldaro, Sudtirolo. Si laurea all’ IUAV di Venezia nel 1990. Esperto per la tutela dei monumenti presso la Sovrintendenza del Sudtirolo fino al 1992. Nel 1992 fonda "a5 architetti" a Bozen/Bolznao con Elena Galvagnini e Markus Scherer. Nel 2002 trasferisce il proprio ufficio a Kaltern/Caldaro. Insegna presso le Università di Innsbruck e Vienna, tiene conferenze e critiche in numerose facoltà di Architettura europee. E' guest-professor presso l’ Accademia di Architettura di Mendrisio dal 1997 al 2001. Vince il concorso internazionale per il ruolo di professore ordinario presso l’Accademia di Mendriso. Vive tra Mendrisio e Kaltern/Caldaro.

La sua filosofia è: modificare nella continuità.

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NICOLA DI BATTISTA

Contro il formalismo

Nicola Di Battista è nato a Teramo il 20 ottobre 1953. Tra il 1981 e il 1985 compie il suo apprendistato nello studio di Giorgio Grassi a Milano, collaborando a diversi progetti. Nel 1986 fonda uno studio professionale a Roma, dove risiede e lavora. Dal 1989 al 1995 è vicedirettore della rivista Domus. Dal 1997 al 1999 è professore di progettazione architettonica all’ETH di Zurigo. Svolge un’ampia attività didattica in varie sedi universitarie italiane ed estere, affiancando all'attività didattica e di ricerca anche quella progettuale. Attualmente è professore di progettazione alla Facoltà di Architettura di Cagliari in Sardegna. Le opere in corso di realizzazione (riqualificazione del Castello Fienga a Nocera e riqualificazione del Castello San Michele a Santa Maria del Cedro – entrambi con Eduardo Souto de Moura –, Museo Naturalistico-Archeologico a Vicenza, Fondazione Lewitt a Praiano), testimoniano una maniera di lavorare che con consapevolezza si basa sulla conoscenza del passato e in continuità con esso cerca una innovazione per il progetto contemporaneo. Nel 2011 vince il concorso per l’ampliamento del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Con il numero di settembre 2013 la Direzione di Domus passa dalle mani di Joseph Grima – che ha concluso il triennio del suo mandato – all’architetto Nicola Di Battista, noto progettista e uno dei più profondi conoscitori dell’architettura contemporanea, già vicedirettore di Domus negli anni Novanta.

La nuova Domus diretta da Di Battista intende riportare al centro dell’attenzione il lettore, accentuando quella missione della rivista tutta tesa a contribuire ad ampliare conoscenze e orizzonti culturali necessari per la professione dell’architetto. A questo scopo, oltre a un rinnovamento dei contenuti e della grafica, Di Battista inaugurerà un innovativo concetto di direzione chiamando al suo fianco un collegio dei Maestri formato da alcuni tra i più importanti e riconosciuti protagonisti dell’architettura contemporanea: David Chipperfield, Kenneth Frampton, Hans Kollhoff, Werner Oechslin e Eduardo Souto de Moura. In parallelo, si avvarrà della collaborazione del centro studi, un pool di giovani professionisti selezionati per la loro capacità di portare uno sguardo nuovo sull'architettura contemporanea.

“La scelta precisa di un collegio di Maestri, con la loro presenza, le loro opinioni, il loro incitamento, ma anche il loro monito”, afferma Di Battista, “viene anche dalla convinzione che si debba ricreare tra i Maestri e i giovani quel particolare rapporto di simpatia e complicità capace di fare avanzare la disciplina nel mondo. In questo modo, la rivista vuole riempire una lacuna evidente nel panorama della pubblicistica di architettura, con una pubblicazione di alto livello, garantita dall'alto profilo dei Maestri, a cui sarà chiesto di essere protagonisti della rivista stessa, discutendone e fissandone con loro le linee strategiche e culturali”.

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PINO PASQUALI

Architettura come biografia

Giuseppe Pasquali nasce a Roma nel 1949. Laureandosi in Architettura nel 1975 presso l’Università La Sapienza di Roma, si dedica a studi e ricerche sulla città del razionalismo italiano che confluiscono in mostre e pubblicazioni. E’ promotore e redattore della rivista Eupalino diretta da Paolo Portoghesi. Nel 1981 fonda e dirige Forma & Memoria azienda di produzione e commercializzazione di oggetti di design. E’ Professore di Progettazione dell’Architettura presso l’Istituto Europeo di Design e l’Università La Sapienza di Roma. Ha tenuto seminari su “Creatività e Lavoro” presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, e conferenze sui suoi progetti all’Architectural Association University di Londra, alla Facoltà di Architettura di Roma e all’Istituto Nazionale di Architettura (IN/ARCH) di Roma. Insignito del Premio Internazionale Design Plus di Francoforte, 1995. Miglior progettista al 9° Concorso Sistema d’Autore Metra – Brescia, 2001. Menzione d’onore Premio Medaglia d’Oro per l’Architettura Italiana, Triennale di Milano, 2003.

Quando hai capito di voler diventare architetto? Dopo la laurea Chi è stato il tuo maestro? Il mio psicanalista Quando progetti, qual'è la prima cosa che fai? Cerco di pensare ai progetti durante il dormiveglia, è un momento magico per iniziare La tua casa brucia, quale libro, quale film e quale opera salvi? Libri e dvd della serie Harry Potter, devo prima pensare ai figli Con quale architetto del passato faresti volentieri quattro chiacchiere? Adolf Loos Qual è il tuo materiale da costruzione preferito? Il mattone Beatles o Rolling Stones? Beatles, ancora meglio Dylan Mac o PC? E' indifferente, non li uso. Anche se mi girano intorno dal 1986 Le Corbusier o Mies? Entrambi geniali, ma ho guardato di più altri architetti Mouse o matita? Da sempre penna Bic nera

Firmitas, Utilitas, Venustas. Hanno ancora un senso oggi? Per me sempre di più Esiste architettura senza architetti? Si, spesso è quella che preferisco Esiste l'architettura senza la costruzione? No, è come una sedia a due gambe La casa che vorresti abitare? Una grande casa contadina che guarda il mare Qual è la cosa che disprezzi di più nell'architettura di oggi? Tutte le architetture da Luna Park Gli architetti possono essere pericolosi? Si, insieme ai politici hanno devastato l'Italia attraverso l'urbanistica La tecnologia digitale ha un ruolo nella definizione dell'architettura di oggi? Certamente, anche se illude schiere di giovani !! Qual è il tuo motto? Rispettare il luogo

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CRITICA FINALE

TATIANA K. KIROVA Preside della facoltà di Lettere-Beni Culturali Università Telematica Internazionale Uninettuno, già Professore Ordinario di Restauro

presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e Direttore dell’Istituto di Architettura della Facoltà di Ingegneria della

Università degli studi di Cagliari. Esperto UNESCO.

Nei Comitati Scientifici Internazionali dell’’ICOMOS UNESCO membro permanente per il CIAV - Comité International d’Architecture

Vernaculaire - e Vice Presidente per il CIVVIH - Comité International des Villes et Villages Historiques - dal 1981 e del TICCIH -

Comitato Internazionale Architettura Industriale - dal 1997, membro associato del CIF - Comitato Internazionale Formazione - dal 2000,

attualmente membro dell' ICORP - International Committee on Risk Preparedness - e del ISCTC - Theory of Conservation - dal 2008.

Membro del Direttivo dell’ICOMOS Italiano dal 2008 al 2010.

Esperto UNESCO dal 1980 per la valutazione delle candidature nell’iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale dal 1985, ha compiuto

numerose missioni all’estero istruendo numerosi dossier di candidature e procedure per la Word Heritage List (Portogallo, Algeria,

Montenegro, ecc.). E’ inserita nell’albo degli esperti italiani per l’UNESCO ai sensi della Dichiarazione congiunta sulla cooperazione in

materia di patrimonio culturale e naturale fra il Governo italiano e l’UNESCO, (15.03.2001) ed è Membro della Commissione costituita

nell’ambito del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per i Piani di Gestione per la definizione dei sistemi turistici locali dal 2002 dei

Siti Italiani iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Ha seguito la stesura dei Piani di Gestione UNESCO dei siti del Val di Noto, del sito archeologico di Siracusa e per il Comune di San

Gimignano, del complesso di Santa Maria delle Grazie a Milano, della redazione delle linee guida al Piano di Gestione in collaborazione

con il Piano Strutturale; per il Comune di Tivoli per i Piani di Gestione dei Siti UNESCO di Villa Adriana e Villa d’Este e della candidatura

di Villa Gregoriana, per il sito di Dunarobba e per il Parco Nazionale del Cilento. Ha coordinato inoltre la candidatura nella tentative list

della festa della perdonanza dell’Aquila e quella per il centro storico di Taranto oltre ad aver redatto il management plan dei Paesaggi

vitivinicoli del Piemonte: Langhe - Roero e Monferrato il cui processo d’ iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale (WHL) è in itinere.

Consultant and representative of Persepoli Project (Iran) per il Research Centre for Conservation of Cultural Relics (RCCCR) (Iranian Cultural

Heritage Organization) dal 2002 al 2003.

Consulente per la valorizzazione dei beni culturali per la Repubblica del Montenegro (2003-2004).

Consulente per i restauri architettonici del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) dal 1998 al 2005.

Presidente A.S.S.I.R.C.O. (Associazione Italiana Recupero e Consolidamento Costruzioni) dal 2006 al 2008.

Dal 2006 membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in qualità di Esperto nel settore Restauro e Compatibilità Ambientale.

Professionista esperto nel restauro architettonico, archeologico, urbano e ambientale e per i piani di gestione UNESCO. Ha coordinato il

gruppo di lavoro del Piano Territoriale Paesistico del Nord Sardegna, e realizzato in tutto il territorio regionale progetti di riqualificazione

urbana, dei centri storici e dell’arredo urbano. Progettista, inoltre di recuperi ambientali e analisi del territorio in importanti compendi italiani

e stranieri come Sicilia nord occidentale(Piano di Gestione Val di Noto), Piano di Conservazione di Betlemme (Palestina), Piano di

Conservazione di Mdina (Malta), Piano di Valorizzazione della baia di Ieranto (Punta Campanella-Napoli), compendi minerari del Sulcis

Iglesiente in Sardegna (Monteponi, Montevecchio, Carbonia,

Funtanaraminosa, ecc.). Progettista e direttore lavori in molti

restauri architettonici e archeologici come Villa Gregoriana (Tivoli),

la Palazzina Gregoriana al Quirinale (Roma), è autrice di numerosi

saggi e testi nel settore della conservazione e del restauro.

E’ coordinatore del Progetto di Cooperazione tra Politecnico di

Torino, ICCROM e Università di Pamukkale (Turchia) per i siti

archeologici di Laudicea, Bodrum e del complesso bizantino di San

Giovanni di Efeso (Selgiuk) e della Missione Italiana di Hierapolis di

Frigia.

E’ coordinatore del Consorzio delle Università di Venezia IUAV,

Politecnico di Bari e L’Aquila per i casi studio del comportamento

sismico dei Beni Architettonici (categoria palazzi) danneggiati dal

sisma del centro storico de L’Aquila.

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MASSIMO PICA CIAMARRA Massimo Pica Ciamarra, titolare del Laboratorio di progettazione coordinata e integrata Pica Ciamarra Associati, con sede a

Napoli (http://www.picaciamarra.it/), è fra i soci fondatori di IDIS - Istituto per la diffusione e valorizzazione della cultura scientifica;

membro del Committee ’30 - Council of Tall Building and Urban Habitat Lehight University - Pennsylvania, USA;Socio onorario

dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura; dal 2012 Professor I.A.A. - International Academy of Architecture.

Laurea 1960; libero docente 1969, dal 1971 al 2007 professore di Progettazione Architettonica nell’Università di Napoli; dal 1997 al

2011 vicepresidente nazionale INARCH - Istituto Nazionale di Architettura; vicepresidente BIOA - “Fondazione Italiana per la

Bioarchitettura e l’Antropizzazione sostenibile dell'ambiente”; Presidente del Comitato Scientifico di “Bioarchitettura®”, Coordinatore del

Comitato Scientifico INARCH.

In Francia, come Presidente O.I.A. - Observatoire international d‘architecture- nel 1997 ha promosso il progetto di « Directive

européenne sur l’architecture et le cadre de vie ». Dal 2006 è direttore de « le Carré Bleu, feuille internationale d’architecture » che nel

2008 –nell’occasione del cinquantenario della rivista- ha lanciato il progetto di “Dichiarazione dei Doveri dell’Uomo” in rapporto ad

habitat e stili di vita e che, con il n°1/2011, ha dato avvio (con Bioarchitettura® e INARCH) al programma di “Alfabetizzazione

all’ecologia ed alla qualità dell’architettura”.

Fra le pubblicazioni: Integrare. Il progetto sul finire dell’età della separazione, Jaca Book 2010; Etimo: costruire secondo principi,

Liguori 2004; Interazioni - principi e metodi della progettazione architettonica, Clean 1997; La cultura del progetto, Graffiti 1996;

Qualità e concezione del progetto, Officina 1994; Città futura, Clean 1988; Architettura e dimensione urbana, Ceec 1977.

…nelle case a Posillipo e a Massalubrense, ho trovato riferimenti forse inconsci a quel particolare momento dell'interpretazione napoletana del razionalismo che si incentrava su Cosenza, De Luca e Cocchia: c'è quella ricchezza quella morbidezza, quella generosità che erano state introdotte in Italia dall'architettura napoletana, più che da quella milanese o romana.

Giancarlo De Carlo, Osservando una mostra ...Qualità certa di questa architettura è il suo inserimento nello spazio di natura senza violenze, almeno per ciò che attiene alla compenetrazione morfologica fra il geometrico e l'organico...

Renato De Fusco, Pica Ciamarra Associati - Architettura per i luoghi

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__ COME RAGGIUNGERCI __

Da Roma:

A1 (Milano - Napoli), uscita Ferentino. Superstrada Frosinone – Sora, uscita Sora. Superstrada Sora –

Cassino, ingresso Broccostella, uscita Vicalvi. S.S. "della Vandra" direzione Atina, bivio per Alvito.

Da Napoli:

A1 (Napoli - Milano), uscita Cassino. Superstrada Cassino – Sora, direzione Sora, uscita Casalvieri - Alvito.

S.S.”della Vandra" direzione Sora, bivio per Alvito.

Google Maps:

https://www.google.it/maps/place/03041+Alvito+FR/@41.6919542,13.7469429,16z/data=!3m1!4b1!4m2!3

m1!1s0x133aa7c8d9a6bf07:0x711d52d0c5eb6d9a

Complesso ex Convento San Nicola, Via Rampe San Nicola, 03041 - Alvito (FR).

Lat. 41° - 41’ - 14.1’’ N

Long. 13° - 44’ - 47.2’’ E

VALLE DI COMINO

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DI BIASE MIRIAM PIAVia La Croce Ferraio,31 03041 Alvito FR

[email protected] Tel 3923087858

Fax 07761800682

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TAGLIO LASER – PUNZONATURA – WATER JET – LAVORAZIONE LAMIERE

La Facchini sa.fer. opera nel settore LAVORAZIONE LAMIERE da oltre 20 anni con personale altamente qualificato e macchinari sempre all'avanguardia. La sede, sita in Broccostella (FR), è costituita da un'area di circa 10.000 m², dei quali 2.500 m² coperti.Grazie al parco macchine all'avanguardia è in grado di lavorare lamiere di qualsiasi materiale con spessori massimo di 20 mm. Qualsiasi lavoro, dal più semplice al più complesso, viene eseguito con estrema professionalità al fine di garantire, sempre, la massima soddisfazione del cliente.La professionalità e la volontà di soddisfare sempre il cliente, anche quello più esigente, sono i punti di forza di una realtà industriale in rapida espansione che è riuscita, nel corso degli anni, a consolidare rapporti di lavoro con importanti società italiane e straniere.

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