WMS-Time web service per la gestione dell’impatto...

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Francesco Massa 1 , Sara Venturini 2 , Sara Costa 1 , Giorgio Fanciulli 2 , Vito Labbe 1 , Paolo Povero 1 1 Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DISTAV) 1 , Corso Europa 26 I-16132, Genova - ITALY 2 Area Marina Protetta di Portofino, Viale Rainusso 1, I-16034, S. Margherita Ligure - ITALY WMS-Time web service per la gestione dell’impatto della nautica da diporto nell’ A.M.P. di Portofino CONCLUSIONI Il servizio qui proposto è strettamente dipendente dalla disponibilità di previsioni meteo-marine a breve e medio termine: ad oggi è in grado di fornire ogni tre ore una previsione di occupazione dei singoli settori fino a quattro giorni. I risultati sono stati pubblicati sul portale dell’AMP di Portofino al fine di fornire un dato facilmente fruibile sia al gestore che ai diportisti con l’intento di attuare una politica di gestione consapevole e partecipata. Questo risultato rappresenta un importante strumento per la gestione dell'impatto antropico dovuto alla nautica da diporto: esso fornisce ai decision-maker le informazioni necessarie a una gestione sostenibile della nautica da diporto e consente di evidenziare le aree maggiormente interessate dal fenomeno. Questo ai fini gestionali potrà tradursi in azioni mirate di gestione (limitazione numero natanti per settore, gestione razionale degli ormeggi e delle attività dell’AMP come manifestazioni e/o gare, volte a spostare interesse e pressione in settori meno sfruttati, etc). La diffusione capillare di questo tipo di informazione potrebbe inoltre avere già di per sé un “effetto tampone” per l’impatto antropico nell’area: il diportista, informato delle aree libere e, in accordo con le condizioni meteorologiche previste, cercherà di ormeggiare nella zona meno affollata, riducendo di fatto la pressione sui singoli settori AMP. WMS-Time Web Service Il modello previsionale sviluppato e validato dal DISTAV costituisce la base del servizio WMS-Time qui di seguito descritto che consente di visualizzare l’occupazione di ognuno dei 18 settori individuati all’interno della zona protetta nell’AMP in un certo giorno della settimana, sulla base delle condizioni meteo-marino previste (Fig. 2). Il modello tiene conto della diretta correlazione esistente tra la presenza di imbarcazioni e le condizioni meteo-marine riscontrate nei giorni feriali o festivi (bel tempo, brutto tempo, condizioni intense di vento prevalente) ed è in grado di ricavare una stima del numero totale di unità da diporto presenti nell’AMP . Conoscendo il numero totale di unità presenti e la distribuzione percentuale delle unità da diporto nei vari settori, per quel dato giorno (feriale/festivo) e per quelle date condizioni meteo- marine (al momento sono stati individuati sette differenti casi) il modello è in grado di fornire la previsione di occupazione per ciascun settore di sosta dell’AMP . BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA 1 Rapporto sul turismo nautico, 2012 2 CATTANEO VIETTI R. e TUNESI L., 2007. Le aree marine protette in Italia, problemi e prospettive. Aracne Editrice srl, Roma: 252 pp. 3 CONISMA-AMP PORTOFINO (2006) Valutazione dell’impatto antropico sul sistema costiero, con particolare riferimento alla pressione antropica all’interno dell’Area Marina Protetta del Promontorio di Portofino. A cura di Simone Bava, Valentina Cappanera, Riccardo Cattaneo-Vietti, Maddalena Fava, Paolo Povero. Rapporto tecnico 267pp. 4 A web authoring tool configurator for GIS projects, Prague, at the Foss4G European Conference, 2012 5 OpenGIS Web Map Service (WMS) Implementation Specification 06-042 IS (v. 1.3.0) http://portofino.macisteweb.com/ http://www.gisclient.org/ http://www.remare.org/nautica/ http://www.macisteweb.com I dati previsionali (meteoreologici e marini) in ingresso in formato XML (fonte www.ilmeteo.it ) vengono allineati ed inseriti dentro la struttura dati predisposta nel geodatabase PostgreSQL/PostGIS mediante una procedura sviluppata col software ETL GeoKettle eseguita lato server in MACISTE. All’interno del geodatabase il modello previsionale è stato implementato tramite la scrittura di un’opportuna funzione di PL/pgSQL: tale funzione consente di determinare il caso corrispondente e fornisce la stima del numero di imbarcazioni presenti e la distribuzione nei diversi settore dell’AMP . L’aggiornamento continuo dei risultati è garantito dalla creazione sul database di opportune viste. Il risultato di questo modello è stato reso disponibile nel portale Plone® per la consultazione tramite GISClient 3.0 (4) e Plomino (Fig. 3), creando un WMS-Time Service (5) (servizio OGC standard) col quale è stato possibile realizzare mappe di occupazione prevista aggiornate dinamicamente al variare del giorno scelto e dei parametri meteo-marini in ingresso. La tematizzazione del layer avviene on-the-fly con una scala cromatica giallo-arancione-rosso crescente in base all’occupazione prevista rapportata al massimo numero di unità per settore di ormeggio (carrying capacity). Fig. 3 : WMS-Time service per la previsione dell’occupazione dei settori INTRODUZIONE Nel quinquennio 2007-2011 il numero di infrastrutture portuali sul territorio nazionale ha registrato un incremento di oltre il 7,6% raggiungendo le 540 unità di cui 348 porti polifunzionali, 116 punti di ormeggio e 76 porti turistici. Il rapporto sul turismo nautico ha evidenziato nel 2011 l’esistenza di oltre 157.000 posti barca (contro i 153.027 del 2010), concentrati soprattutto in Liguria (21.716, pari al 13,8% del totale) e Sardegna (20.175, pari al 12,8%) (1) . Mentre sembra positivamente risolto il possibile contrasto tra tutela ambientale e gestione delle attività subacquee, la pesca e la nautica da diporto rappresentano ancora punti critici per i quali sarà necessario trovare rapidamente un equilibrio (2) . La nautica da diporto rappresenta certamente un'importante attività economica, le cui positive ricadute si manifestano sia a livello locale che nazionale, ma rappresenta una altrettanto rilevante fonte di disturbo per le comunità biologiche, soprattutto a causa dell’azione delle ancore, dell'inquinamento acustico prodotto e dell'alterazione del moto ondoso nei momenti di traffico intenso. Le aree marine protette per la loro eccellenza sono certamente luoghi di attrazione e fruizione per i diportisti e per questa ragione all’interno di unArea Marina Protetta (AMP) la valutazione dell’impatto prodotto da questa attività deve essere oggetto di studi specifici, finalizzati a valutare gli indicatori di tendenza, i meccanismi d’azione e i limiti di sostenibilità. Nell’AMP di Portofino (Fig. 1) è stato stimato che in media sostano più di 11000 unità/anno. Al fine di attuare un piano di gestione sostenibile, l’Area Marina Protetta (AMP) di Portofino ed il DISTAV dal 2005 (3) compiono specifiche campagne di monitoraggio allo scopo di conoscere la portata reale del problema, individuare i settori dell’AMP più a rischio e ottimizzare le strategie gestionali già in atto. I dati, raccolti e informatizzati, sono archiviati, analizzati e pubblicati mediante il sistema MACISTE (MArine Coastal Information SysTEm). Le campagne di monitoraggio (“visuale da battello e/o fotografico) svolte nella stagione estiva mensilmente, da più di sette anni, rappresentano un dataset sufficientemente ampio per formulare un modello previsionale di occupazione all’interno della zona protetta della AMP. XIV meeting degli utenti italiani GRASS e GFOSS Genova presso la Scuola Politecnica dell'Università degli Studi di Genova 6-9 Febbraio 2013

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Page 1: WMS-Time web service per la gestione dell’impatto …geomorfolab.arch.unige.it/genova2013/images/presentazioni...2Area Marina Protetta di Portofino, Viale Rainusso 1, I-16034, S.

Francesco Massa1, Sara Venturini2, Sara Costa1, Giorgio Fanciulli2, Vito Labbe1, Paolo Povero1

1Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DISTAV)1, Corso Europa 26 I-16132, Genova - ITALY 2Area Marina Protetta di Portofino, Viale Rainusso 1, I-16034, S. Margherita Ligure - ITALY

WMS-Time web service per la gestione dell’impatto della nautica da diporto nell’A.M.P. di Portofino

CONCLUSIONI Il servizio qui proposto è strettamente dipendente dalla disponibilità di previsioni meteo-marine a breve e medio termine: ad oggi è in grado di fornire

ogni tre ore una previsione di occupazione dei singoli settori fino a quattro giorni. I risultati sono stati pubblicati sul portale dell’AMP di Portofino al fine di fornire un dato facilmente fruibile sia al gestore che ai diportisti con l’intento di attuare una politica di gestione consapevole e partecipata.

Questo risultato rappresenta un importante strumento per la gestione dell'impatto antropico dovuto alla nautica da diporto: esso fornisce ai decision-maker le informazioni necessarie a una gestione sostenibile della nautica da diporto e consente di evidenziare le aree maggiormente interessate dal fenomeno. Questo ai fini gestionali potrà tradursi in azioni mirate di gestione (limitazione numero natanti per settore, gestione razionale degli ormeggi e delle attività dell’AMP come manifestazioni e/o gare, volte a spostare interesse e pressione in settori meno sfruttati, etc).

La diffusione capillare di questo tipo di informazione potrebbe inoltre avere già di per sé un “effetto tampone” per l’impatto antropico nell’area: il diportista, informato delle aree libere e, in accordo con le condizioni meteorologiche previste, cercherà di ormeggiare nella zona meno affollata, riducendo di fatto la pressione sui singoli settori AMP.

WMS-Time Web Service Il modello previsionale sviluppato e validato dal DISTAV costituisce la base del servizio

WMS-Time qui di seguito descritto che consente di visualizzare l’occupazione di ognuno dei 18 settori individuati all’interno della zona protetta nell’AMP in un certo giorno della settimana, sulla base delle condizioni meteo-marino previste (Fig. 2).

Il modello tiene conto della diretta correlazione esistente tra la presenza di imbarcazioni e le condizioni meteo-marine riscontrate nei giorni feriali o festivi (bel tempo, brutto tempo, condizioni intense di vento prevalente) ed è in grado di ricavare una stima del numero totale di unità da diporto presenti nell’AMP.

Conoscendo il numero totale di unità presenti e la distribuzione percentuale delle unità da diporto nei vari settori, per quel dato giorno (feriale/festivo) e per quelle date condizioni meteo-marine (al momento sono stati individuati sette differenti casi) il modello è in grado di fornire la previsione di occupazione per ciascun settore di sosta dell’AMP.

BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA 1 Rapporto sul turismo nautico, 2012 2CATTANEO VIETTI R. e TUNESI L., 2007. Le aree marine protette in Italia, problemi e prospettive. Aracne Editrice srl, Roma: 252 pp. 3CONISMA-AMP PORTOFINO (2006) Valutazione dell’impatto antropico sul sistema costiero, con particolare riferimento alla pressione antropica all’interno dell’Area Marina Protetta del Promontorio di Portofino. A cura di Simone Bava, Valentina Cappanera, Riccardo Cattaneo-Vietti, Maddalena Fava, Paolo Povero. Rapporto tecnico 267pp.

4 A web authoring tool configurator for GIS projects, Prague, at the Foss4G European Conference, 2012 5 OpenGIS Web Map Service (WMS) Implementation Specification 06-042 IS (v. 1.3.0)

• http://portofino.macisteweb.com/ • http://www.gisclient.org/ • http://www.remare.org/nautica/ • http://www.macisteweb.com

I dati previsionali (meteoreologici e marini) in ingresso in formato XML (fonte www.ilmeteo.it) vengono allineati ed inseriti dentro la struttura dati predisposta nel geodatabase PostgreSQL/PostGIS mediante una procedura sviluppata col software ETL GeoKettle eseguita lato server in MACISTE.

All’interno del geodatabase il modello previsionale è stato implementato tramite la scrittura di un’opportuna funzione di PL/pgSQL: tale funzione consente di determinare il caso corrispondente e fornisce la stima del numero di imbarcazioni presenti e la distribuzione nei diversi settore dell’AMP. L’aggiornamento continuo dei risultati è garantito dalla creazione sul database di opportune viste.

Il risultato di questo modello è stato reso disponibile nel portale Plone® per la consultazione tramite GISClient 3.0 (4) e Plomino (Fig. 3), creando un WMS-Time Service (5) (servizio OGC standard) col quale è stato possibile realizzare mappe di occupazione prevista aggiornate dinamicamente al variare del giorno scelto e dei parametri meteo-marini in ingresso. La tematizzazione del layer avviene on-the-fly con una scala cromatica giallo-arancione-rosso crescente in base all’occupazione prevista rapportata al massimo numero di unità per settore di ormeggio (carrying capacity).

Fig. 3 : WMS-Time service per la previsione dell’occupazione dei settori

INTRODUZIONE Nel quinquennio 2007-2011 il numero di infrastrutture portuali sul territorio nazionale ha registrato un

incremento di oltre il 7,6% raggiungendo le 540 unità di cui 348 porti polifunzionali, 116 punti di ormeggio e 76 porti turistici. Il rapporto sul turismo nautico ha evidenziato nel 2011 l’esistenza di oltre 157.000 posti barca (contro i 153.027 del 2010), concentrati soprattutto in Liguria (21.716, pari al 13,8% del totale) e Sardegna (20.175, pari al 12,8%) (1). Mentre sembra positivamente risolto il possibile contrasto tra tutela ambientale e gestione delle attività subacquee, la pesca e la nautica da diporto rappresentano ancora punti critici per i quali sarà necessario trovare rapidamente un equilibrio (2). La nautica da diporto rappresenta certamente un'importante attività economica, le cui positive ricadute si

manifestano sia a livello locale che nazionale, ma rappresenta una altrettanto rilevante fonte di disturbo per le comunità biologiche, soprattutto a causa dell’azione delle ancore, dell'inquinamento acustico prodotto e dell'alterazione del moto ondoso nei momenti di traffico intenso.

Le aree marine protette per la loro eccellenza sono certamente luoghi di attrazione e fruizione per i diportisti e per questa ragione all’interno di un’ Area Marina Protetta (AMP) la valutazione dell’impatto prodotto da questa attività deve essere oggetto di studi specifici, finalizzati a valutare gli indicatori di tendenza, i meccanismi d’azione e i limiti di sostenibilità. Nell’AMP di Portofino (Fig. 1) è stato stimato che in media sostano più di 11000 unità/anno.

Al fine di attuare un piano di gestione sostenibile, l’Area Marina Protetta (AMP) di Portofino ed il DISTAV dal 2005(3) compiono specifiche campagne di monitoraggio allo scopo di conoscere la portata reale del problema, individuare i settori dell’AMP più a rischio e ottimizzare le strategie gestionali già in atto. I dati, raccolti e informatizzati, sono archiviati, analizzati e pubblicati mediante il sistema MACISTE (MArine Coastal Information SysTEm). Le campagne di monitoraggio (“visuale ” da battello e/o fotografico) svolte nella stagione estiva mensilmente, da più di sette anni, rappresentano un dataset sufficientemente ampio per formulare un modello previsionale di occupazione all’interno della zona protetta della AMP.

XIV meeting degli utenti italiani GRASS e GFOSS Genova presso la Scuola Politecnica dell'Università degli Studi di Genova 6-9 Febbraio 2013