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www.wireless4innovation.it giugno | 2012 COVER STORY Creatività e tecnologia per la Mobility Intervista ad Andrea Rossetti, CEO di Extra.it, società milanese che ha realizzato originali progetti per smartphone e tablet INTERVISTA Expo 2015, la Smart City del futuro Sarà un modello innovativo di città intelligente ad accogliere a Milano i 20 milioni di visitatori previsti. Il responsabile IT Matteo Veneziani illustra i progetti tecnologici del grande evento OSSERVATORI L’Internet of Things in Italia Una ricerca del Politecnico di Milano analizza le numerose iniziative basate sul nuovo paradigma

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Numero 24: Creatività e tecnologia per la mobility

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COVER STORY

Creatività e tecnologia per la Mobility Intervista ad Andrea Rossetti, CEO di Extra.it, società milanese che ha realizzato originali progetti per smartphone e tablet

INTERVISTA

Expo 2015, la Smart City del futuroSarà un modello innovativo di città intelligente ad accogliere a Milano i 20 milioni di visitatori previsti. Il responsabile IT Matteo Veneziani illustra i progetti tecnologici del grande evento

OSSERVATORI

L’Internet of Things in ItaliaUna ricerca del Politecnico di Milanoanalizza le numerose iniziative basate sul nuovo paradigma

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BETWEEN TECHNOLOGY & BUS INESSB R I D G I N G T H E G A P

Executive

BETWEEN TECHNOLOGY & BUS INESSB R I D G I N G T H E G A P

Event

Prof. Giuliano Noci Ordinario di Marketingpresso il Politecnico di Milano

E V E N T

L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALEStrategie e strumenti per la creazione di valore

K E Y N O T E S P E A K E R

P A R T N E R

T O

R . S . V . P . | g iu l iano.fa in i@ict4execut ive . i t

A G E N D AD E S C R I P T I O N

ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane.

La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più a�ermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla di�usione sempre maggiore di dispositivi mobili - Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.

GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.

10.00_ Registrazione e welcome coffee

10.15_ Benvenuto di Oracle

10.30_ L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano

11.15_ Dibattito e confronto con i partecipanti

13.00_ Fine dei lavori e light lunch

W H E N W H E R E

08 Marzo 201110:00 – 13:00

Spazio ChiossettoVia Chiossetto 20, Milano

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I | www.ict4event.it

Event

Organizzazione di diverse tipologie di evento(tavola rotonda a porte chiuse, evento open, smart meeting, webinar, ecc.) in una formula “chiavi in mano”, a supporto delle attività di lead generation.

Progettazione della strategia di comunicazione multicanaleverso un target selezionato da un database di oltre 400.000 contatti.

Ideazione e realizzazione di contenuti a valore(presentazioni, realizzazione di casi di studio, ecc.)grazie ad una partnership con i migliori docenti universitaried analisti delle differenti tematiche.

ICT4EXECUTIVE SUPPORTA I PROPRI CLIENTI NELL’IDEAZIONE E NELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTIA VALORE RIVOLTI AD UN TARGET BUSINESS SELEZIONATO

PER INFORMAZIONI| tel. +39 02 87 06 94 87 | [email protected] | www.ict4executive.it |

Event

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SOMMARIO

Per abbonarsi a Wireless4innovationCollegati al sito www.wireless4innovation.it e clicca su Abbonati.Abbonarsi on line conviene, è veloce e sicuro. Per ulteriori informazioni: [email protected] Tel. +39 (02) 3657 8869

Abbonamento annuale: 49 euro

Comitato ScientificoPresidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Confindustria Digitale), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi)

Hanno collaborato a questo numeroLuigi Alicante, Romina Arata, Paola Capoferro Ronchetta, Andrea Ferretti, Luigi Ferro, Alessandro Longo, Angela Malanchini, Mario Maschio, David Melazzi, Giovanni Miragliotta, Emanuela Pala, Valeria Portale, Angela Tumino, Marta Valsecchi, Vincenzo Zaglio

DIRettORe ReSPOnSAbIleManuela [email protected]

PubblICItà[email protected]

[email protected]. +39 (02) 3657 8869

WIReleSS4InnOvAtIOnè una testata di ICT and Strategy S.r.l.Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista trimestrale distribuita in abbonamentoCopyright © 2000.

testi e disegni: riproduzione vietata.

Registrazione presso il Tribunale di Milano.

Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008

Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446

Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI)

Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI)

Immagini: copyright Thinkstock

Associato a

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eDItORIAle5 MOBILE APP, RADIOGRAFIA DI UN FENOMENO ESPLOSIVO di Manuela Gianni

COveR StORy10 CREATIVITà E INNOVAZIONE PER PROGETTI DI SUCCESSO NEL MOBILE Intervista ad Andrea Rossetti, CEO di Extra.it di Luigi Ferro

APPROfOnDIMentI16 FOCUS CIO Expo 2015, una Smart City del futuro di Manuela Gianni

20 OSSERVATORI L’Internet of Things in Italia di Giovanni Miragliotta, Alessandro Perego e Angela Tumino

25 SPECIALE Mob App Awards @ Smau Roma e Padova di Andrea Ferretti

32 SCENARI L’innovazione dei pagamenti passa dal Mobile di Valeria Portale e David Melazzi

34 SCENARI Le reti cellulari verso il 4G di Alessandro Longo

PublIReDAzIOnAlI9 modomodo24 Vidiemme30 Minteos36 Wolters Kluwer

RubRICHe6 Ricerche dal mondo38 Wireless Supply Chain40 RFId43 Mobile Internet & App 46 Mobile Marketing & Service49 Smart Working52 Eventi e formazione54 Brevi dalle aziende62 Cambio di poltrone

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editoriale

Mobile app, radiografia di un fenomeno esplosivo

l successo strepitoso delle App ha scar-dinato in pochi anni abitudini consoli-date sia nella vita privata sia in quella lavorativa. Il fenomeno si è esteso a macchia d’olio, raggiungendo gli am-biti più disparati: c’è ormai un’App per qualunque cosa, dai giochi per bambini di due anni fino agli applicativi azien-dali utilizzati dai top manager delle multinazionali. Ma quando vale, in termini di fatturato,

e come è articolato questo mercato in Italia? E quali sono le opportunità per gli sviluppatori? Una recente ricerca della School of Management del Politecnico di Milano ha analizzato nel detta-glio il mercato delle Mobile App scaricabili dagli Application Store stimando nel nostro Paese un valore complessivo di 75 milioni di euro nel 2011, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Per la stragrande maggioranza, circa l’85%, i ricavi derivano dalla spesa degli utenti per applicazioni scaricate a pagamento, soprattutto per acquisti “in-app billing”, ovvero in quelle applicazioni a download gratuito che richiedono all’utente l’ac-quisto di contenuti o servizi aggiuntivi all’inter-no delle applicazioni stesse. Il restante 15% dei ricavi deriva dall’advertising.

Il mercato è oggi teatro della grande battaglia fra Apple e Android, ma è la società della mela a dominare. E ciò nonostante la diffusione di terminali con il sistema operativo di Google ab-bia ormai superato quella di Apple e l’offerta di App su Google Play sia molto più simile a quella dell’App Store rispetto ad un anno fa. I ricerca-tori evidenziano che esistono ancora significati-ve differenze sul livello di utilizzo dei due mar-ketplace e che nel mondo Android manca ancora un sistema di pagamento consolidato.

Analisi periodiche e puntuali sulle classifiche Top 50 di App Store e Google Play hanno anche permesso di scattare una fotografia delle Appli-cazioni di maggior successo. Predominano, come

noto, i giochi, con un peso superiore al 50%. Al secondo posto su entrambi gli Store si trova la categoria Utility, mentre in terza posizione su App Store vi è l’Infotainment e su Google Play la categoria Navigazione.Purtroppo, i ricavi vanno perlopiù all’estero. Sul fronte degli sviluppatori, infatti, il peso delle aziende italiane in classifica è limitato: tra il 10 e il 20% - a seconda dei periodi - su Apple e ancor meno su Google Play.

Del resto, trarre profitto dalle App non è affatto un’impresa semplice. Lo rivela una survey che ha coinvolto quasi 200 sviluppatori italiani da cui emerge che molto spesso i risultati non con-sentono neanche di ripagare i costi di sviluppo. Infatti, circa la metà dei rispondenti dichiara di aver guadagnato dalle proprie applicazioni B2c meno di 1.000 euro in un anno. Si tratta di una conferma di quanto emerge da ricerche inter-nazionali che evidenziano come gli Application Store abbiano ormai superato il milione e mezzo di applicazioni, ma di queste solo una minima parte riesca a ottenere risultati soddisfacenti.

I casi di successo, però, sono numerosi anche in Italia: sviluppatori indipendenti e software hou-se che, avendo compreso bene come sfruttare al meglio gli Application Store, sono riusciti a otte-nere risultati molto significativi, con ricavi pari a diverse migliaia di euro al mese.L’opportunità esiste e va cercata, non solo guar-dando al mercato italiano, ma a quello globale.

di manuela Gianni

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Il Mobile rivoluzionario per il business di oggi come fu Internet in passato

Il 70% circa delle aziende in tuttoil mondo destinerà oltre il 20% del proprio budget alle tecnologie mobili, in particolare nei paesi emergenti. Una ricerca Accenture

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Il 67% dei CIO e dei professionisti IT a li-vello mondiale ritiene

che il Mobile influirà sulle loro aziende al pari o più di quanto non abbia fatto Internet negli anni novan-ta. Questo quanto emerge dai risultati di una ricerca Accenture che ha coinvol-to 240 professionisti in 23 paesi del mondo, condotta in parallelo a un’indagine online indirizzata agli svi-luppatori di applicazioni Mobile. Lo studio ha sve-lato che quest’anno quasi il 70% delle aziende nel mondo destinerà più del

gli sviluppatori in tema di sicurezza: più della metà (53%) ha affermato che iOS di Apple offre il miglior livello attualmente dispo-nibile, mentre il 24% ha indicato come il più sicuro Android di Google. La ricerca ha poi eviden-

i costi (43%) sono in cima alla lista, seguiti dall’inte-roperabilità con i sistemi esistenti e dalla scarsa co-noscenza dei vantaggi.Inoltre, nessuno dei siste-mi operativi più diffusi per smartphone ha ottenuto la completa approvazione de-

20% del proprio budget al potenziamento della dota-zione di tecnologie mobili, con una forte differenza tra i mercati emergenti (94%) e i mercati maturi (35%).Allo stesso modo, il 48% degli intervistati nei mer-cati emergenti dispone di una strategia di Mobility ampiamente sviluppata, contro il solo 12% degli intervistati all’interno dei mercati maturi.Lo studio ha individuato una serie di criticità da af-frontare nella gestione della Mobility, dove la sicurezza (50% degli intervistati) e

Mercato tablet verso il raddoppio

Sono 119 milioni i ta-blet che verranno venduti nel mondo

nel 2012 secondo Gartner. Quasi il doppio rispetto al 2011, in cui ne sono stati venduti 60 milioni.Apple, al momento leader indiscusso, continuerà a dominare il mercato anche nell’anno in corso, aggiudi-candosi una quota del 61%, malgrado l’atteso appro-do di Microsoft al merca-to tablet – con il prossimo lancio di Windows 8 - e la diffusione su scala inter-nazionale dell’economico Kindle Fire di Amazon. Sembrano quindi vani i tentativi dei produttori di

personal computer e tele-foni che hanno provato ad aggiudicarsi una fetta del-la torta del nuovo mercato tablet, finora senza risulta-ti. In questi primi mesi del 2012 – sostiene Gartner – sembra che i principali player abbiano deciso di aspettare le mosse di Apple, dato che sia in occasione del Consumer Electronics Show di Las Vegas che del Mobile World Congress di Barcellona gli annunci re-lativi a nuovi dispositivi tablet sono stati pochi.Molti produttori aspetteran-no il nuovo sistema operati-vo di Microsoft Windows 8, puntando sulla polivalenza

Continua il dominio di Apple, mentre cresce Android e si attende Windows 8. Le previsioni Gartner

di tale piattaforma per en-trare contemporaneamente sia sul mercato consumer che su quello business.Gartner stima che i tablet basati su piattaforma Mi-crosoft arriveranno a con-tare il 4,1% delle vendite complessive quest’anno, e l’11,8% nel 2016. Nella vi-sione degli analisti il siste-ma operativo di Microsoft sarà il preferito dai dipar-timenti IT delle aziende, abituate da tempo a lavo-rare in questo ambiente. La vendita di tablet per l’area Enterprise conterà il 35% del totale nel 2015, anche se l’acquisto potrà essere effettuato dal singo-

lo utente nell’ottica di un programma di BYOD (Bring Your Own Device), il nuovo trend che prevede l’utiliz-zo in azienda di dispositivi personali.I tablet, per conquistare il mercato enterprise, do-vranno dunque essere ac-cattivanti agli occhi degli utenti. Un trend che inte-ressa sempre più anche i produttori di smartphone e che ben conoscono azien-de come Blackberry. I ta-blet Android quest’anno conteranno per il 31,9% del mercato. Il principale problema con questa piat-taforma, secondo Gartner, è la mancanza di applica-zioni dedicate specificata-mente ai tablet in grado di sfruttarne le caratteristiche peculiari.

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Sono 119 milioni i tablet che verranno venduti nel mondo

nel 2012 secondo Gartner. Quasi il doppio rispetto al

66 miliardi le App che verranno scaricate nel 2016

Continua il travolgente successo delle App per smartphone e tablet: una recente ricerca di Juniper Research prevede che nel 2016 saranno scaricate più di 66 miliardi di applicazioni, con-tro 31 miliardi del 2011.La larga maggioranza (l’87%) sarà costituito da App gratuite, anche se nel periodo di previsione le entrate degli editori ini-zieranno a crescere grazie alla vendita di servizi o sottoscrizioni a contenuti extra. Il trend continuerà per il momento ad essere guidato dagli smartphone, ma la società di ricerca afferma che entro il 2016 un download di App su quattro sarà per dispo-sitivi tablet. La categoria più scaricata continuerà ad essere quella dei gio-chi, seguita da quella dei contenuti multimediali. Seppur at-tualmente ci sia una netta supremazia delle App sviluppate per particolari piattaforme, la ricerca prevede che di qui al 2016 le applicazioni Web basate su HTML5 prenderanno il sopravvento. In ottica business, tale contesto suggerisce che le App rivesto-no un ruolo sempre più importante all’interno delle strategie di acquisizione e mantenimento dei clienti, che richiedono un accesso sempre disponibile ai servizi retail, finance, informativi e di intrattenimento.Le aziende che operano in tali settori, per rimanere competi-tive, non possono prescindere dall’integrare le App nella loro strategia multicanale, elemento ormai determinante per creare engagement e creare un rapporto di valore reciproco coi propri utenti.

E le applicazioni Web basate su HTML5 prenderanno il sopravvento. Una ricerca Juniper Research

ziato le difficoltà dovute alla frammentazione del mercato e al gran numero di piattaforme e dispositivi mobili esistenti, che, se-condo il parere degli svi-luppatori, costituiscono un ostacolo che rende più dif-ficile la gestione delle App e la loro monetizzazione. A livello d’impresa, il 42% de-

gli intervistati ha dichiarato di voler utilizzare il Mobile per migliorare i processi in-terni e il rapporto col clien-te, consentendo l’accesso istantaneo ai database e ai dati aziendali, nonché la possibilità di concludere transazioni.Gli sviluppatori hanno in-vece citato download (41%),

acquisti integrati nelle ap-plicazioni (29%), pubblicità tradizionale (24%) e abbo-namenti (20%) come le più importanti fonti di revenue.Lo studio ha inoltre eviden-ziato alcune interessanti differenze a livello geogra-fico. Emerge, in particolare, che nei mercati emergenti, i professionisti IT sono molto

più attenti al Mobile rispet-to ai mercati maturi. Il 93% dei latinoamericani e l’81% degli asiatici ha infatti af-fermato che esso consentirà di conseguire nuovi e signi-ficativi ricavi, mentre solo il 66% degli intervistati europei e il 56% degli ame-ricani concordano con tale affermazione.

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Samsung e Apple alla guida del mercato smartphone

Samsung è in cima alla classifica mon-diale dei produttori

di smartphone, seguito da Apple che continua però a registrare ricavi più alti. Il vendor coreano è anche il numero uno nei telefoni cellulari “feature phone”, avendo ormai scalzato No-kia, leader di lunga data del mercato.Secondo l’ultimo report pubblicato da Juniper Re-search e relativo al primo trimestre del 2012, i ricavi della divisione Mobile di Apple si attestano a 22,7 miliardi di dollari tenen-do conto esclusivamente degli iPhone (29,3 miliardi se vengono compresi an-che gli iPad), a fronte dei 17 miliardi di dollari regi-strati dall’intera divisione smartphone di Samsung. Ciò testimonia il succes-

so che la casa coreana sta registrando, oltre che con i suoi modelli di punta (come il Samsung Galaxy SII e il Galaxy Note), in particolare con i termina-li di fascia medio-bassa, come il Galaxy Y.Samsung e Apple rappre-sentano insieme il 60% delle vendite mondiali di smartphone – dice Juniper Research - con 139 milioni di pezzi (Samsung a quota 46,9 milioni, Apple a 35,1 milioni), un incremento del 14% rispetto alla quo-ta del 46% registrata ne-gli ultimi tre trimestri del 2011. Quote leggermente inferiori sono state fornite da IDC (Samsung 42,1 mi-lioni e Apple 35,1 milioni).Nella classifica dei pro-duttori di smartphone, Htc si piazza quinta, alle spalle di Nokia e Rim. Il

Il colosso coreano produttore numero uno nel mondo di smartphone e “feature phone”. Le stime di Juniper Reasearch e IDC

lancio del nuovo modello Lumia da parte di Nokia non ha alterato i trend di vendita globali della so-cietà finlandese, con 11,9 milioni di smartphone venduti nel primo trime-stre – riferisce Juniper -, ovvero meno della metà dei pezzi venduti nello stesso periodo del 2011. I recenti risultati di Rim confermano inoltre il dif-ficile periodo attraversato della casa canadese, con Blackberry che continua a perdere colpi. Juniper prevede che il mercato degli smartphone raddoppierà entro il 2017, passando da 600 milioni di pezzi venduti quest’anno a 1,1 miliardi fra cinque anni, prospettando così ot-time opportunità di cresci-ta per tutti i vendor, anche se l’imminente lancio sul

mercato del Samsung Ga-laxy S3 e del nuovo iPho-ne di Apple renderanno la vita dura ai competitor.Secondo i dati rilasciati da IDC relativi al Q1 del 2012, Samsung avrebbe superato (considerando il mercato dei telefoni cellulari nel suo complesso) anche Nokia, da lungo tempo leader indi-scusso, vendendo 93,8 mi-lioni di pezzi a livello mon-diale, contro gli 82,7 milioni della casa finlandese.IDC evidenzia inoltre come nel Q2 il mercato globale degli smartphone è cre-sciuto del 42,5% anno su anno rispetto al Q1 2011, con 144,9 milioni di pezzi venduti, mentre il merca-to dei telefoni cellulari nel suo complesso si è con-tratto dell’1,5% (398,4 mi-lioni di pezzi venduti nel Q1 2012).

Top 5 produttori di smartphone nel mondo (milioni di unità, primo trimestre 2012)

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Azienda Unità distribuite 1° trim. 2012

% mercato1° trim. 2012

Unità distribuite1° trim. 2011

% mercato1° trim. 2011

Differenza %2011/2012

Samsung 42,2 29,1 11,5 11,3 267,0

Apple 35,1 24,2 18,6 18,3 88,7

Nokia 11,9 8,2 24,2 23,8 -50,8

Research in Motion 9,7 6,7 13,8 13,6 -29,7

HTC 6,9 4,8 9,0 8,9 -23,3

Altri 39,1 27,0 24,5 24,1 59,6

ToTAle 144,9 100,0 101,7 100,0 42,5

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TotalErg spinge sull’acceleratore dell’innovazione con modomodo Sconti, assistenza stradale, ricerca dei distributori, acquisto di ricariche in un’App multipiattaforma nata per conquistare e fidelizzare i clienti

uno digitale. Infatti, gli utenti che possie-dono già una carta fisica, possono digita-lizzarla e trovare sull’App tutti i punti e i vantaggi accumulati, conservando comun-que la possibilità di utilizzare sia l’una che l’altra. Gli utenti che scaricano l’App e non sono ancora iscritti al programma fedeltà di TotalErg, possono farlo direttamente attraverso l’App: la carta digitale sarà ge-nerata istantaneamente e potrà essere at-tivata ed utilizzata da subito.Grazie alla piattaforma applicativa modo-modo, TotalErg è riuscita a presidiare tutti gli store e ad accedere ad un sistema di re-portistica che ha reso ancora più efficaci le attività di CRM.modomodo è stata al centro di un progetto che ha visto lo sviluppo e la declinazione di una vera e propria strategia applicativa.Un progetto caratterizzato da un lato, dal coordinamento e da una forte spinta pro-positiva da parte di TotalErg dall’altro, da una collaborazione continua e convinta tra aziende fornitrici di varie tipologie di servizi e tecnologie: chi sviluppa e gestisce il programma loyalty e i servizi Erg mobile sui POS delle stazioni di rifornimento, chi gestisce le attività di CRM, chi sviluppa e gestisce il sito web e il concorso on line.TotalErg, che aveva già integrato tutti i suoi sistemi, ha aggiunto alla sua architettura on line il collegamento con l’App, attraver-so la piattaforma applicativa modomodo.Questa nuova ed importante esperienza ha permesso anche a modomodo di sfruttare e sviluppare ulteriormente la sua compe-tenza e la sua esperienza nell’implemen-tazione di una mobile application strategy particolarmente innovativa.

I benefici per TotalErgLa nuova App permette di acquisire in ma-niera immediata nuovi clienti con i quali è possibile dialogare direttamente e con-sente il tempestivo aggiornamento di dati all’interno del CRM aziendale.

Info: [email protected]

otalErg è il terzo operato-re italiano nel settore della distribuzione e commer-cializzazione di prodotti petroliferi, con una Rete di circa 3.300 punti vendita (quota di mercato: circa il 12%) e vendite di carbu-ranti pari a 3,9 milioni di mc/anno.Nel settore della distribu-

zione carburanti la gestione del cliente e la sua fidelizzazione sono aspetti strategici di primaria importanza. I programmi di fide-lizzazione sono uno dei principali strumen-ti per rafforzare la relazione con il cliente, che a volte effettua acquisti di carburante presso insegne differenti o preferisce non partecipare a raccolte punti di tipo tradi-zionale. In quest’ottica, uno strumento che offre agli utenti una serie di vantaggi e ser-vizi utili, informazione e intrattenimento sempre a portata di mano e nel frattempo permette di dematerializzare il programma fedeltà, rappresenta un importante fattore distintivo per l’insegna.

L’App TotalErgTotalErg, da sempre attenta all’innovazione tecnologica come fattore distintivo della sua offerta, ha sviluppato diversi progetti Mobile con obiettivi di CRM. Il primo passo in questa direzione è stato fatto utilizzan-do il canale Sms per inviare ai propri clienti promozioni e sconti relativi al programma fedeltà TotalErg Più e “personalizzati” sulle esigenze delle singole tipologie di clientela.Oggi invece TotalErg spinge sull’accele-ratore dell’innovazione con un’App per smartphone. Per farlo, l’azienda ha scelto modomodo, società italiana che ha svi-luppato un’innovativa soluzione tecnolo-gica che consente alle aziende di costru-

Tire un’efficace strategia applicativa. L’App TotalErg è subito disponibile per tutti i sistemi operativi mobile: iOS, Android, Windows Phone, BlackBerry. È in grado di mettere a disposizione degli automobilisti informazioni e servizi utili e di veicolare sconti e promozioni dedicate; attraverso il servizio di geolocalizzazione permette di ricevere assistenza stradale (tramite un servizio erogato in partnership con Aci) e di trovare il distributore del gruppo più vicino. Attraverso l’App è inoltre possibile richiedere ricariche telefoniche Erg Mobile utilizzando i punti fedeltà accumulati, atti-vare traffico dati ERG Mobile omaggio (chi attiva la carta digitale ha infatti diritto a 3 mesi di traffico dati omaggio ERG Mobile) e interagire con giochi e fan page dedicate. Un elemento interessante e da sottolinea-re, è legato alla possibilità, acquisita grazie allo sviluppo dell’applicazione, di avviare la transizione da un programma loyalty “le-gacy” (quindi con carte fedeltà “fisiche”) ad

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creatività e innovazione per progetti di successocreatività e innovazione per progetti di successo nel Mobile

L’onda del Mobile l’aveva prevista an-che in anticipo e, ora che è arrivata, Extra.it riesce a ca-valcarla con agilità e destrezza unendo l’anima comunica-tiva con quella tec-nologica. La Web Agency milanese è

protagonista nel mondo del-la comunicazione digitale in mobilità sia che si parli di App per smartphone e tablet che di m.site, con una fortissima at-tenzione al contenuto, come precisa il CEO Andrea Rossetti. «Già nel 2008 avevamo intuito che la fruizione dei contenuti in mobilità sarebbe stata la nuova frontiera - afferma il manager -. Incominciammo quindi a progettare la piattaforma Mo-bileWave, una soluzione che, sfruttando diverse componenti tecnologiche, rende disponibili sui dispositivi mobili i conte-nuti progettati per essere fruiti su device tradizionali». Distribuita in modalità SaaS (Software as a Service), Mobi-leWave, adottata da clienti del calibro di laRinascente, Rova-gnati e lo Storico Carnevale di Ivrea, individua di fatto la ti-pologia di apparato mobile che sta effettuando il browsing e consente una gestione perso-nalizzata dei contenuti.Completano la soluzione le funzionalità di Loyalty & Fide-

Andrea RossettiCEO Extra.it

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lity con card e Coupon Digitali, Store Locator e QR Code.

La diffusione massiva di tablet e smartphone di questi ultimi anni ha ulteriormente aperto il mercato delle App. In que-sto contesto nasce quindi Extra App Catalog, una piattaforma enterprise pensata e realizza-ta da Extra.it per agevolare e semplificare il lavoro di chi opera in mobilità. Collezioni di prodotti scor-rono sulle pagine dei tablet, riducendo sensibilmente il

time-to-market, grazie anche all’introduzione di nuove fun-zionalità che valorizzano le ca-ratteristiche dei device di ulti-ma generazione. Questo permette alle aziende di ottimizzare i costi di produzione dei materiali a sup-porto delle forze commerciali, oltre che di valorizza-re maggiormente i propri prodotti,

trasformare idee digitali originali in soluzioni concrete, che permettano ai clienti di essere più competitivi. È l’approccio di extra.it, società milanese che unisce spirito creativo e competenze tecnologiche nello sviluppo di progetti di comunicazione integrata che spaziano dal Web al Mobile. intervista al ceo Andrea rossetti

rovagnati: i tablet innovano la venditaRovagnati, industria alimentare leader nella produzione di prosciutti e insaccati, è da sempre attenta all’innova-zione, sia nelle tecnologie di produzione sia nei sistemi a supporto del proprio business.In quest’ottica si inserisce la scelta di innovare gli stru-menti ausiliari alla presentazione e alla vendita con l’a-dozione di un progetto per tablet, basato sulla soluzione Extra App Catalog: il catalogo multimediale di prodotto per la navigazione cross category della vasta gamma Ro-vagnati.La soluzione tablet propone anche una presentazione istituzionale dell’azienda e dei suoi valori oltre a conte-nuti multimediali di advertising.Il progetto, in fase avanzata di test, andrà a coinvol-gere tutta la rete nazionale degli agenti, dotandoli di

uno strumento innovativo di branding e di supporto alla vendita, e di un canale di comunicazione tra l’azienda e la rete nazionale e internazionale.Extra.it cura da diversi anni anche tutta la comunicazio-ne digitale di Rovagnati.A livello corporate gestisce gli aspetti di brand reputa-tion online sui canali social e i contenuti corporate per il blog, e ha sviluppato il nuovo sito www.rovagnati.it; per quanto riguarda la comunicazione di prodotto, ha realizzato diverse iniziative speciali per la linea Pana-tine, tra cui Panateen nel 2010 e Panacity nel 2011 e, a breve, lancerà la nuova campagna per la linea Snello che prevede azioni di viral marketing sui social network e la pubblicazione di un’App su Apple Store per creare engagement.

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trasferendo a tutti gli effetti nuove emozioni ai clienti. Con la raccolta degli ordini è possibile caricare l’anagrafica clienti, il listino prezzi e l’indi-cazione del quantitativo che si intende acquistare, generando automaticamente un ordine che viene immediatamente trasferi-to in azienda e processato. Oltre all’originalità della pre-sentazione, per l’azienda que-sto significa l’abbattimento dei costi grazie alla dematerializ-zazione, l’integrazione con i sistemi gestionali, il trasferi-mento di innovazione sul pro-prio mercato, grazie anche a elementi multimediali che sup-portano l’azione del venditore e la possibilità di aggiornare in modo semplice le informazioni, di prezzo o prodotto, rendendo-le disponibili immediatamente a tutta la rete vendita.

«Siamo trasversali e abbiamo la capacità di poter offrire solu-zioni a clienti che si occupano di moda, food, design e servizi. È chiaro che essendo noi partiti dal concetto di presentazione del contenuto abbiamo iniziato da aziende che hanno la ne-cessità di presentare al meglio

prodotti di largo consumo belli da vedere», aggiunge Rossetti. Da parte sua, il venditore ha meno problemi nella gestione del campionario e, nei casi di applicazioni aziendali, ha sem-pre mostrato un certo entusia-smo nell’utilizzo del tablet. «Le aziende cercano funzionalità e risparmio dei costi – osserva il CEO di Extra.it –. L’ottimizza-zione dei processi e il saving che ne deriva sono i driver che guidano il mercato».

Focus su Device e Application Management«Con l’incremento della dif-fusione dei dispositivi mobili all’interno delle aziende ci sia-mo resi conto che anche la ge-stione dei dispositivi diventava mission critical – spiega Luca

«con l’incremento della diffusione dei dispositivi mobili all’interno delle aziende la gestione dei dispositivi diventa mission critical»

AstraZeneca gestisce i device mobili con Maas360Premiato al Mobile World Congress di Barcellona come migliore piattaforma del 2012, MaaS360 è il software di Mobile Device Management utilizzato da AstraZeneca, azienda biofarmaceu-tica focalizzata su scala internazionale nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci etici. Secondo il business ser-vice manager Fabio Frezza, «la soluzione permette la fruizione in modalità SaaS con investimento legato all’implementazione pressoché nullo e un costo utente/device competitivo. Inoltre, nonostante la semplicità e la rapidità di installazione, le mol-teplici funzionalità sono integrate in maniera trasparente con i sistemi operativi mobili». I numeri del progetto parlano da soli: per il set up e la configurazione di tutto l’ambiente (persona-lizzazione, definizione delle policy e upload delle App) è ba-stato un giorno; in meno di cinque giorni lavorativi sono stati inizializzati e resi disponibili 650 device (iPad 2), mentre in un weekend sono stati distribuiti più di 7200 package.

Sala, Sales Manager di Extra.it –. Gli IT manager, infatti, devono continuare a garantire il massimo livello di sicurezza e compliance anche quando i dati e le informazioni vengono utilizzate da un numero cre-scente di persone, all’interno e all’esterno dell’azienda».Per questo è arrivato l’accordo di partnership con l’americana Fiberlink, leader, con la sua piattaforma MaaS360, nel mer-cato delle soluzioni enterprise per i dispositivi mobili e la ge-stione sicura delle applicazioni.Extra.it è diventato quindi di-stributore in Italia di MaaS360,

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creatività e innovazione per progetti di successo nel Mobile

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una fra le piattaforme più inno-vative per MDM (Mobile Device Management) e MAM (Mobile Application Management) pre-senti oggi sul mercato, come testimoniato dall’ultimo report magic quadrant di Gartner che consacra il prodotto fra quelli leader.

Complice la crisi, il numero di progetti e-commerce da inizio anno è aumentato in maniera significativa, grazie soprattutto alle potenzialità di Ready To Shop, la piattaforma di e-com-merce sviluppata interamente da Extra.it in modalità cost & revenue sharing.Altro asset fondamentale di Extra.it è il proprio Data Cen-ter, che ospita, oltre alle appli-cazioni sviluppate dalla Web Agency milanese, anche im-portanti progetti di complex outsourcing per primari clienti sia nazionali che internazio-nali.

larinascente conquista i clienti con il MobilelaRinascente, da sempre attenta alla relazione con il cliente, nel 2012 ha lanciato le versioni mobile dei pro-pri siti, come vetrine e strumenti di informazione al pubblico nazionale e internazionale. Grazie alla piatta-forma Mobile Wave, che eroga e ge-stisce servizi di appliance detection e content management, è stato possi-bile selezionare e ottimizzare i conte-nuti per l’utenza mobile, migliorando l’esperienza di navigazione e la frui-zione di informazioni e servizi.Il progetto consente di offrire agli utenti mobile site dinamici e sempre aggiornati, in grado di comunicare gli eventi che laRinascente ospita e organizza presso i propri punti ven-dita (come www.hackedmilan.it, in occasione del Salone del Mobile di Milano), di fornire informazioni, servizi di stores location e contatti aziendali, utili in particolare ai vi-sitatori internazionali, nonché di

svolgere attività di couponing e pro-grammi di loyalty dedicati ai posses-sori de IaRinascentecard.Le soluzioni mobile site sviluppate nel 2012 rappresentano solo l’ulti-ma delle attività realizzate da Extra.it per laRinascente, nell’ambito di un rapporto di collaborazione plurien-nale e soddisfacente.Tra i progetti sviluppati in preceden-za da Extra.it, di poco antecedente è l’e-commerce www.rinascentelista-nozze.it, dedicato agli sposi e ai do-natori, per la creazione e la gestione delle liste nozze. I futuri sposi, dota-ti di un palmare, scelgono i prodotti di loro interesse sul punto vendita; al termine di questa operazione, i barcode degli articoli selezionati vengono scaricati dal device e inse-riti direttamente nella lista. Amici e parenti possono quindi acquistare i doni direttamente online, nella se-zione dedicata alla coppia.

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publiredazionale

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P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O w w w . o s s e r v a t o r i . n e t

LE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT) svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle e�cacemente per ottenere bene�ci signi�cativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali.

GLI OSSERVATORI:• B2b – eProcurement e eSupply Chain• Business Intelligence• Canale ICT• Cloud & ICT as a Service• eCommerce B2c• eGovernment• Enterprise 2.0• eProcurement nella Pubblica Amministrazione• Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione• Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione • Gestione Strategica dell’ICT• Gioco Online• HR Innovation Practice• ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail• ICT & Commercialisti• ICT & PMI• ICT Accessibile e Disabilità• ICT in Sanità• ICT nel Real Estate• ICT nelle Utility• ICT Strategic Sourcing• Information Security Management• Intelligent Transportation Systems• Internet of �ings• Intranet Banche• Mobile & Wireless Business• Mobile Banking• Mobile Internet, Content & Apps• Mobile Marketing & Service• Multicanalità• New Media & New Internet• New Slot & VLT• New Tablet & Business Application• NFC & Mobile Payment• RFId• Smart Working• Uni�ed Communication & Collaboration

SEZIONE PREMIUMper avere accesso alla più ampia

base di conoscenza online sugli impatti di business

delle tecnologie ICT in Italia

www.osservatori.net

GLI OSSERVATORI si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità o�erte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.

GLI OSSERVATORI si rivolgono anche a tutte le aziende che o�rono soluzioni e servizi ICT (so�ware vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotogra�e approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di o�erte più e�caci.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT, con i suoi 80 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 100 eventi tra Convegni e Workshop.

W O R K S H O P D I A P P R O F O N D I M E N T OA C O N D I Z I O N I A G E V O L AT E

1 6 0 O R E D I V I D E OO N D E M A N D

O L T R E 1 4 0R E P O R T

O L T R E 6 5 0 P R E S E N TA Z I O N I

D E I R E L AT O R I A I C O N V E G N I

O L T R E 2 0 0 0 C A S I D I S T U D I O

D I R E T TA W E BD E I C O N V E G N I

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P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O w w w . o s s e r v a t o r i . n e t

LE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT) svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle e�cacemente per ottenere bene�ci signi�cativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali.

GLI OSSERVATORI:• B2b – eProcurement e eSupply Chain• Business Intelligence• Canale ICT• Cloud & ICT as a Service• eCommerce B2c• eGovernment• Enterprise 2.0• eProcurement nella Pubblica Amministrazione• Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione• Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione • Gestione Strategica dell’ICT• Gioco Online• HR Innovation Practice• ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail• ICT & Commercialisti• ICT & PMI• ICT Accessibile e Disabilità• ICT in Sanità• ICT nel Real Estate• ICT nelle Utility• ICT Strategic Sourcing• Information Security Management• Intelligent Transportation Systems• Internet of �ings• Intranet Banche• Mobile & Wireless Business• Mobile Banking• Mobile Internet, Content & Apps• Mobile Marketing & Service• Multicanalità• New Media & New Internet• New Slot & VLT• New Tablet & Business Application• NFC & Mobile Payment• RFId• Smart Working• Uni�ed Communication & Collaboration

SEZIONE PREMIUMper avere accesso alla più ampia

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delle tecnologie ICT in Italia

www.osservatori.net

GLI OSSERVATORI si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità o�erte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.

GLI OSSERVATORI si rivolgono anche a tutte le aziende che o�rono soluzioni e servizi ICT (so�ware vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotogra�e approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di o�erte più e�caci.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT, con i suoi 80 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 100 eventi tra Convegni e Workshop.

W O R K S H O P D I A P P R O F O N D I M E N T OA C O N D I Z I O N I A G E V O L AT E

1 6 0 O R E D I V I D E OO N D E M A N D

O L T R E 1 4 0R E P O R T

O L T R E 6 5 0 P R E S E N TA Z I O N I

D E I R E L AT O R I A I C O N V E G N I

O L T R E 2 0 0 0 C A S I D I S T U D I O

D I R E T TA W E BD E I C O N V E G N I

Alcuni esempi di domandea cui gli Osservatori contribuisconoa dare risposta

• Quali sono le priorità di investimento ICT

nel 2012?

• Come varia il budget ICT nel 2012?

C I O

• Quanto è cresciuto il mercato del Mobile

Advertsing negli ultimi anni in Italia?• Che risultati si possono concretamente

ottenere con il Mobile Marketing?

M O B I L E M A R K E T I N G

• Quali sono le opportunità che le soluzioni

basate sul Cloud computing o�rono

agli operatori del canale ICT?• Qual è la redditività degli operatori

del Canale ICT?

C A N A L E I C T

• Quali sono le dinamiche di crescita dell’eCommerce B2c italiano nei principali comparti merceologici (turismo, elettronica, libri, assicurazioni, moda, ecc.)?

• Quali sono le reali potenzialità della multicanalità per un retailer?Come possono essere sfruttate al meglio?

E C O M M E R C E B 2 C

• Quanto sono di�use le soluzioni ICT

erogate in modalità as a Service

(sia a livello infrastrutturale

che applicativo) nelle PMI italiane?

• Quali sono i fattori che condizionano

la di�usione dei servizi applicativi

e infrastrutturali in modalità

“as a Service”?

I C T & P M I

• Come stanno evolvendo i meccanismi di governance e le logiche contrattuali per gestire e�cacemente i nuovi modelli di o�erta as a Service?

• Quali sono i principali ostacoli della delocalizzazione dei servizi ICT?Quali sono gli impatti sulla governancedella relazione cliente-fornitore?

I C T S T R AT E G I C S O U R C I N G

• Quali sono i bene�ci di una soluzionedi Fatturazione Elettronica e come si valutano concretamente?

• Quali sono i principali “fattori criticidi successo” di un progetto di Fatturazione Elettronica?

FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A

• Quali sono i casi di successo

di Mobile Payment in Italia

e all’estero?

• Che spazio c’è in Italia

per i solution Provider?

N F C & M O B I L E PAY M E N T

• Quanto vale il mercatodelle mobile application in Italia?

• Quali sono i comportamentidegli utenti che naviganodal telefonino?

M O B I L E I N T E R N E T, C O N T E N T & A P P S

• Quali sono i trend di investimento in

iniziative Enterprise 2.0 in relazione alla

dimensione, al settore di appartenenza e

al livello di internazionalizzazione delle

aziende?

• Quanto sono di�usi blog, wiki,

podcasting e servizi di social networking

nelle aziende? Come si possono utilizzare

all’interno dei processi aziendali?

E N T E R P R I S E 2 . 0

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Ffocus cIo

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Expo 2015

on solo un sito ad alto tasso di tecnologia digi-tale, ma una piccola cit-tà del futuro, un modello di innovazione possibile che sarà sotto i riflettori di tutto il mondo per la durata dell’evento. E che ne rappresenta anche l’e-redità, la ricchezza che resterà sul territorio dopo

che le luci si saranno spente. È con questo ambizioso obiettivo che si sta oggi progettando il sito espositivo di Expo Milano 2015 che accoglierà i 20 milioni di visitatori previsti: costruire una Smart city del futuro, un quartiere intelligente ed ecolo-gico nell’uso della tecnologia e dell’energia. Accanto a questo, si lavora a un Expo virtuale, accessibile dal computer a chi a Milano non ci sarà.

NNe parliamo con Matteo Vene-ziani, Direttore Sistemi Infor-mativi Expo 2015.

Quali sono i principali progetti di Expo, dal punto di vista della tecnologia?La tecnologia di Expo Milano 2015 sarà al servizio del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Per farlo conoscere al maggior numero di persone nel mondo stiamo lavorando su due fronti. Il primo riguarda il sito espositivo, che sarà una piccola città nella città e nel quale vo-gliamo realizzare una Digital Smart City, in grado di acco-gliere i 20 milioni di visitatori previsti, consentendo loro di vi-vere un’esperienza unica grazie a servizi tecnologici, altamente innovativi. Il secondo fronte è rappresentato dalla Cyber Expo,

Expo 2015una smart city del futuro

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Matteo Veneziani, Direttore sistemi Informativi Expo 2015, racconta il grande evento dal punto di vista delle tecnologie

digitali. 20 milioni i visitatori previsti a Milano, un miliardo quelli che lo seguiranno online

una piattaforma virtuale che consentirà alle persone che non verranno a Milano di vivere lo stesso tipo di esperienza: l’obiet-tivo è raggiungere un miliardo di visitatori virtuali in tutto il mondo. Il tema di Expo è infatti talmente rilevante per l’umanità che deve essere diffuso anche fuori dallo spazio e dal tempo dell’Esposizione Universale. La tecnologia può essere di grande supporto in questo… Va poi ricordato che anche la società Expo 2015 SpA ha biso-gno dei sistemi informatici che tutte le aziende hanno. Qui la complessità nasce dal fatto che la società attraverserà in poco tempo varie fasi: in questo mo-mento siamo di fatto una società di progettazione, construction e R&D/innovazione, poi diven-teremo una società di logistica

e servizi che gestisce un evento che può essere per certi versi pa-ragonato a una fiera. Abbiamo dunque la necessità di introdurre nuovi processi ogni anno, e quindi stiamo svilup-pando i nostri sistemi interni tenendo conto delle esigenze di flessibilità.

Expo 2015una smart city del futuro

Il progetto ha una durata limita-ta e da qui alla fine dell’evento la società dovrà cambiare pelle più volte. In che modo questi aspetti influenzeranno le scelte tecnolo-giche?Sul fronte dei sistemi informa-tivi siamo partiti da un foglio bianco e questa è una grande

di MANuELA GIANNI

«forniremo un biglietto elettronico intelligente che permetterà anche di definire il profilo dei visitatori, in modo da consentire a ogni persona di personalizzare la propria visita»

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occasione. Possiamo permetter-ci di disegnare la migliore so-luzione informatica possibile, senza la preoccupazione di do-ver salvaguardare investimenti passati. Ma abbiamo un vinco-lo che intendiamo tradurre in opportunità: il 31 ottobre 2015 l’Expo finirà e larga parte dei sistemi sviluppati non sarà più

necessaria. Per questo, stiamo valutando con i nostri partner e sponsor le tecnologie che tra-sformeranno gli investimenti in servizi, ad esempio il Cloud computing, in particolare il sof-tware as a service, e tutto quello che ci permetterà una fruizio-ne a tempo delle soluzioni ne-cessarie a Expo. Inoltre stiamo

sviluppando best practice che possano essere replicate in altri ambiti, non solo della Pubbli-ca Amministrazione: la Digital Smart City sarà un modello per le città del futuro e la soluzione informatica a supporto del Pro-tocollo di Legalità firmato con la Prefettura di Milano potrà es-sere adottata da altri soggetti in circostanze differenti. Vogliamo costruire una legacy di soluzio-ni, di servizi, di tecnologie che Expo Milano 2015 lascerà ai propri stakeholder, che in fondo siamo tutti noi.

Come saranno gestiti gli ingressi all’Expo?Forniremo un biglietto elettro-nico intelligente che permetterà anche di definire il profilo dei visitatori, in modo da consen-tire a ogni persona di perso-nalizzare la propria visita e di avere a disposizione strumenti informativi capaci di adeguarsi ai propri interessi e personalità. Grazie a meccanismi di predicti-ve analysis, queste informazioni consentiranno anche di risolve-re il problema delle code. All’E-sposizione Universale del 2010 a Shanghai i cinesi hanno fatto sei-otto ore di coda per entrare in un padiglione: nel 2015 a Mi-lano non è pensabile.

E quali dotazioni tecnologiche utilizzerete nella Smart City?Per un anno Expo 2015 sarà una “città nella città” che farà di Milano un esempio sulla sce-

Expo Milano 2015Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospiterà l’Esposizione Universale. Il tema attorno cui si svilupperà la manifestazione è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. In un mondo in cui oltre un miliardo di persone soffre di fame, o al contrario di obesità, e che nel 2050 sarà abitato da 9 miliardi di individui, i problemi legati all’alimentazione si impongono con urgenza. Expo Milano 2015 affronterà il tema dal punto di vista economico, scien-tifico, culturale e sociale, chiamando a raccolta intelligenze e competenze da tutto il mondo.

I Paesi partecipanti saranno chiamati a proporre soluzioni concrete per ri-spondere ad alcune sfide decisive: assicurare il diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti; garantire la sostenibilità ambientale, so-ciale ed economica della filiera agroalimentare e salvaguardare la consape-volezza del gusto e della cultura del cibo. L’obiettivo di Expo Milano è dare al mondo le linee guida, ragionate e condivise, per vincere tali battaglie.

I padiglioni sorgeranno su una superficie di 1,1 milioni di metri quadrati, lungo l’asse di Rho-Fiera e di Malpensa. È un’area strategica, collegata a due autostrade, a pochi chilometri dagli aeroporti di Linate e Malpensa, servita dalla linea ferroviaria ad alta velocità e dalla metropolitana.

L’esposizione e le migliaia di appuntamenti (eventi culturali e spettacoli), previsti per i sei mesi della manifestazione, porteranno a Milano più di 20 milioni di visitatori, 140 Nazioni e 10 Regioni internazionali, aziende e organizzazioni. Ad oggi Expo Milano 2015 conta 85 adesioni ufficiali (83 Paesi, più l’Italia e l’Onu).

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Expo 2015, una smart city del futuro

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Il Data Center più efficien-te del mondo

na mondiale delle potenzialità delle tecnologie nel costruire le comunità del futuro. L’in-frastruttura prevede reti IP di nuova generazione, una capil-lare infrastruttura Wi-Fi a lar-ghissima banda e la copertura radiomobile 4G. Sensori di varia natura permetteranno di loca-lizzare le persone, di indirizzarle verso la meta prescelta e servir-le. La raccolta e la gestione di dati di questi sistemi comples-si avverrà nel centro operativo dell’Expo che dovrà elaborare e incrociare in tempo reale tantis-simi dati per fornire una “situa-tion awareness” molto chiara e poter reagire tempestivamente e garantire la sicurezza. Utilizze-remo il meglio che la tecnolo-gia può offrire sul tema dei Big Data, delle real time analytics e delle predictive analytics.

Quali sono, in concreto, le inizia-tive già avviate?

In ambito sistemi informativi aziendali il primo progetto av-viato riguarda l’introduzione di un sistema ERP per la gestione di processi di base – contabi-lità, controllo e gestione degli acquisti - in piena trasparen-za rispetto ai soci: Comune di Milano, Regione Lombardia, Provincia di Milano, MEF e Ca-mera di Commercio. Si tratta di un aspetto fondamentale per un’azienda come Expo 2015 SpA che deve rendere conto dell’utilizzo dei fondi ricevu-ti dalle istituzioni. Lo stesso principio di trasparenza viene applicato per le gare, i contrat-ti e i rapporti con fornitori di diversa natura, incluse le varie sponsorizzazioni che caratte-rizzano l’evento. Abbiamo poi sviluppato le ap-plicazioni per la gestione del cantiere, della progettazione, delle commesse e degli appal-ti che consentiranno di moni-

torare in modo puntuale tem-pi e costi di costruzione. Lo scambio di documentazione tra Expo 2015, le imprese, i Part-ner istituzionali e gli organi di vigilanza è gestito interamente in modalità elettronica, garan-tendo massima tracciabilità di ogni attività.Un altro progetto importante è stato lo sviluppo della piat-taforma di gestione dei Parte-cipanti che consente alla Dire-zione Affari Internazionali di collaborare con tutti i Paesi che hanno già aderito a Expo.

È prevista una capillare rete Wi-fi e copertura 4G. Vari sensori permetteranno di localizzare le persone, indirizzarle verso la meta prescelta e servirle

Matteo Veneziani

Direttore dei Sistemi Informativi

2015 SpA

chi è Matteo Veneziani Matteo Veneziani, bergamasco, classe 1966. Si laurea in Ingegneria Elettronica, indirizzo Sistemi Informativi e Gestionali, nel 1991 e inizia a lavorare in Andersen Consulting (ora Accenture). Nel 1994 entra in Olivetti per occuparsi di organizzazione, processi e sistemi in-formativi nell’ambito della Direzione Amministrativa di Gruppo. Nel 1996 diventa Assistente dell’Ammini-stratore Delegato di FIV Bianchi, azienda leader nella produzione di biciclette (Gruppo Piaggio), ed è anche responsabile della Pianificazione. In seguito alla ces-sione da parte di Piaggio della Bianchi, nel 1997 tor-na in Accenture come manager e si occupa di Shared Services Amministrativi; in particolare si occupa delle tematiche di Service Management, e ricopre il ruolo di Service Manager in Achieve (centro servizi ammi-

nistrativi del Gruppo Impregilo). Dal 2000 al 2003 è in Bain, Cuneo e Associati (ora Bain & Co. Italia) e nel 2003 entra in AEM dove progetta, realizza e gestisce il Centro Servizi Amministrativi di Gruppo e si occupa di progetti di Miglioramento Continuo. Dal 2006 al 2009, attraverso una propria società, è Direttore Si-stemi Informativi del Gruppo Lombardini (temporary manager). A fine 2009 entra in Expo dove attualmen-te ricopre il ruolo di Direttore dei Sistemi Informativi.Socio fondatore del Lions Club Bergamo S. Alessandro, appassionato di volo a vela (brevetto di volo consegui-to nel 2007), sci e nuoto.

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Oosservatori

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L’internet of things in Italiaespressione In-ternet of Things descrive un per-corso nello svi-luppo tecnologico in base al quale, attraverso la rete Internet, poten-zialmente ogni oggetto della no-stra esperienza quotidiana acqui-

sta una sua identità nel mondo digitale. Alla base del nuovo e affasci-nante paradigma ci sono infat-ti gli “smart objects”, oggetti intelligenti che possono essere localizzati e che hanno capaci-tà di interazione con l’ambien-te circostante e di elaborazione dati. Gli oggetti sono tra loro interconnessi in modo che sia possibile scambiare le infor-mazioni possedute, raccolte e/o elaborate: l’intelligenza quindi si spinge fin dentro alla natura della rete che li interconnette. Si tratta di un percorso di svi-luppo che è partito dall’iden-tificazione basata su tag RFId (Radio Frequency Identifica-tion) e si è sviluppato fino a comprendere reti di sensori e attuatori che collegheranno in tempo reale il mondo fisico e il mondo digitale. In questo per-corso, nuove tecnologie e nuovi

La school of Management del Politecnico di Milano ha analizzato lo stato dell’arte delle applicazioni basate sugli oggetti intelligenti in italia. Ne emerge un panorama decisamente variegato, con centinaia di progetti avviati e alcuni ambiti applicativi già consolidati, come quello dei contatori “smart”

L’paradigmi di rete lavoreranno insieme per offrire al mondo fisico quelle caratteristiche di accessibilità, interconnessione, in definitiva di intelligenza, che oggi sono un’esclusiva dell’e-sperienza digitale.Gli ambiti applicativi sono in-numerevoli e molti di questi potrebbero avere impatti im-portanti sulle attività di impre-se e pubbliche amministrazioni, incidendo progressivamente sul tessuto economico e sociale di ogni nazione, modificando – in meglio, auspicabilmente – la vita della gente.Dall’autovettura che dialoga con l’infrastruttura stradale per prevenire incidenti, agli elettro-domestici di casa che si coor-dinano per ottimizzare l’impe-

L’internet of things in Italia

Le soluzioni che sfruttano la comunicazione cellulare sono sempre più diffuse: a fine 2011 nel nostro Paese erano circa 3,9 milioni gli oggetti interconnessi tramite siM

gno di potenza; dagli impianti di produzione che scambiano dati con i manufatti per la ge-stione del loro ciclo di vita, ai semafori che si sincronizzano per creare un’onda verde per il passaggio di un mezzo di soc-corso; dai dispositivi medicali che si localizzano nel presidio di un pronto soccorso, agli sci che inviano informazioni sullo stato della neve, o sulla severità di una caduta.Sono stati recentemente pre-sentati i risultati della prima edizione dell’Osservatorio In-ternet of Things (www.osserva-tori.net), promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Elettronica e Informazione e con il supporto di BTicino, Engineering, Eni, Italtel, Minteos, Softec, Telecom Italia, Telit, Vodafone, Exprivia e Indesit Company. La Ricerca ha analizzato nel dettaglio oltre 350 applicazioni con l’obiettivo di definire una tassonomia non solo concettualmente corretta, ma anche empiricamente vali-data, e di valutare quale fosse il grado di maturità e diffusione

di GiovaNNi MiraGLiotta, aLessaNdro PereGo e aNGeLa tuMiNo school of Management del Politecnico di Milano

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L’internet of things in ItaliaL’internet of things in Italiail progetto Muovetevi del comune di CagliariCTM, azienda che opera nel settore del trasporto pubblico locale nell’a-rea vasta di Cagliari, ha avviato nel 2002 insieme al Comune di Cagliari il progetto “Muovetevi”, finanziato dalla Comunità Europea. L’idea del progetto nasce dalla volontà di migliorare la mobilità in una città come Cagliari che vede, a fronte di circa 350.000 abitanti, il transito di oltre 180.000 veicoli al giorno. L’iniziativa ha portato alla creazione di una sala per la gestione e il controllo del trasporto pubblico e una per il con-trollo della mobilità privata, fortemente integrate tra loro. I dati relativi ai mezzi pubblici e al traffico sono rilevati tramite diversi dispositivi sul territorio – quali sensori ambientali, spire per rilevare il traffico e l’accesso ai parcheggi, telecamere per il controllo degli accessi alle zone a traffico limitato – connessi in rete mediante fibra ottica o sistemi GPRS. La centralizzazione dei dati provenienti da questi dispositivi ha permesso di realizzare la centralizzazione semaforica (attuando sistemi di preferenziamento semaforico per il trasporto pubblico), di comunicare la situazione del traffico ai cittadini in tempo reale tramite paline in-formative e di migliorare la gestione dei parcheggi, indicando il numero e la localizzazione dei posti liberi. Tutto ciò ha consentito di migliorare i servizi al cittadino, sia per quanto riguarda il trasporto pubblico – con una riduzione del tempi di percorrenza del 15% e un aumento della puntualità – sia per la mobilità privata - grazie all’aumento delle velo-

cità medie e alla migliore ge-stione dei parcheggi. Il pro-getto è attualmente in corso di estensione all’area vasta di Cagliari. L’ing. Proto Tilocca, respon-sabile CTM del progetto, sottolinea che «la soluzione adottata ha portato a un ap-proccio diverso, “manageria-le”, della mobilità cittadina, che consente non solo di pia-nificare interventi futuri, ma anche di avere una gestione più diretta e operativa. È ora possibile svolgere utili attività di analisi e di simulazione che prima del progetto si riusciva-no a fare pochissimo e senza continuità».

nei diversi ambiti applicativi. A valle di una ricerca ampia, ab-biamo poi voluto analizzare più in profondità tre ambiti appli-cativi che sono giustamente al centro dell’attenzione mediati-ca: Smart City&Environment, Smart Home&Building, Smart Metering & Smart Grid.

La maturità delle applicazioniIl panorama delle applicazioni in Italia è decisamente variegato, ma vi sono alcuni ambiti appli-cativi già consolidati. Tra questi troviamo alcune soluzioni “sem-plici”, con oggetti dotati di una sola funzione specifica e che ri-specchiano solo marginalmente le caratteristiche di apertura e raggiungibilità che caratterizzano l’Internet of Things: l’antintrusio-ne e la videosorveglianza (Smart Home & Building, Smart City & Smart Environment), la gestione delle flotte aziendali (Smart Lo-

di GiovaNNi MiraGLiotta, aLessaNdro PereGo e aNGeLa tuMiNo school of Management del Politecnico di Milano

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intesa sanpaolo misura e riduce i consumi energeticiIntesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario italiano presente in Italia con 5.600 filiali, a cui si aggiungono oltre 1.600 spor-telli nel resto del mondo.Nel 2002 il gruppo ha avviato un progetto per il monitoraggio dei consumi energetici delle proprie filiali che ha portato nel 2007 all’inserimento di tale dotazione nei capitolati per le ri-strutturazioni e le nuove filiali: attualmente sono circa 1.500 le filiali di cui viene monitorato il consumo elettrico comples-sivo e si sta procedendo a una graduale estensione. L’iniziativa ha portato inoltre all’implementazione di una soluzione, in collaborazione con Energy Team e Telecom Italia, attiva su un gruppo di 24 filiali, atta a monitorare oltre ai consumi elettri-ci totali anche quelli relativi a illuminazione, climatizzazione e delle altre utenze (ad esempio PC, stampanti, fotocopia-trici). Il progetto prevede inoltre la raccolta, tramite sensori ambientali, di informazioni relative alla temperatura interna dei locali per il monitoraggio delle condizioni di comfort. I dati relativi al consumo, sia totale che parziale, sono rilevati tramite “datalogger”, mediamente da uno a tre per edificio a seconda della dimensione e della struttura dell’impianto elet-trico, che comunicano con una centrale via GPRS: a causa dei requisiti di sicurezza di un ambiente quale quello bancario è stato infatti necessario implementare una soluzione autono-ma rispetto alla rete aziendale. I dati elaborati sono accessibili da remoto con diversi livelli di aggregazione (singola filiale, gruppo di filiali). La possibilità di monitorare i consumi reali delle filiali, unita all’analisi dei dati mensili delle bollette elettriche, ha per-messo a Intesa Sanpaolo di creare degli indicatori di pre-stazione energetica di riferimento per cluster articolati in zona geografica, tipologia di impianto (caldaia autonoma a combustibile / pompa di calore) e grandezza della filiale, sulla cui base sono stati definiti dei target di consumo aggiornati annualmente. Il confronto dell’indicatore di prestazione di ogni filiale con il valore target, ne evidenzia le criticità a livello energetico.La riduzione dei consumi energetici è ottenuta agendo su due fronti: da un lato riducendo gli sprechi dovuti a guasti e/o inefficienze operative, grazie alla possibilità di rilevarli tempestivamente, dall’altro implementando azioni di ade-guamento sulla base di obiettivi di miglioramento, grazie alla possibilità di individuare siti potenzialmente critici sulla base del confronto tra i consumi reali e i valori target del cluster. Recentemente le filiali vengono dotate di “datalogger” che, oltre a rilevare i consumi, gestiscono anche gli orari di fun-zionamento dei principali impianti, ottimizzandoli.Tali iniziative hanno portato Intesa Sanpaolo ad ottenere pro-gressivamente una riduzione nel 2011, rispetto alla baseline 2008, pari a circa il 10% annuo dei consumi elettrici delle sue principali filiali; più in generale, l’insieme delle iniziative di carattere ambientale che Intesa Sanpaolo persegue nel tempo, nel solo 2011 hanno consentito di evitare emissioni di CO2 per 11.495 t rispetto al 2010, ovvero la quantità di CO2 assorbita in un anno da 383.167 alberi.

gistics), la tracciabilità di “oggetti di valore”, come ad esempio ap-parecchiature elettrobiomedicali, e la manutenzione di dispositivi e impianti (Smart Asset Manage-ment), il monitoraggio del traf-fico cittadino tramite telecamere o spire conduttive e la localizza-zione dei mezzi utilizzati per il trasporto pubblico (Smart City & Smart Environment, si veda Box Muovetevi – Città di Cagliari).Al gruppo degli ambiti conso-lidati appartengono però anche soluzioni già più “vicine” al para-digma Internet of Things, caratte-rizzate da una maggiore raggiun-gibilità degli oggetti e, in alcuni casi, dalla presenza di funziona-lità di elaborazione dati in locale: i contatori intelligenti per la mi-sura dei consumi elettrici (Smart Metering elettrico), le soluzioni domotiche per l’energy manage-ment, la sicurezza delle persone e la gestione di scenari ambientali (Smart Home & Building, si veda Box Intesa Sanpaolo), i servizi di infomobilità e i box GPS per la localizzazione dei veicoli privati e la registrazione dei parametri di guida (Smart Car). Per tutti que-sti ambiti sono già presenti solu-zioni sul mercato e riteniamo si debba lavorare lungo le direttrici di apertura e standardizzazione; inoltre, per quelle non ancora pienamente diffuse, sarà fon-damentale la comprensione del valore generato e, in alcuni casi, la ridefinizione delle strategie di comunicazione con i potenziali utenti. La maggior parte delle applica-zioni più “evolute” in ottica Inter-net of Things si trova però ancora a uno stadio embrionale o speri-mentale. Le soluzioni basate su tecnologie RFId (Radio Frequency Identification) per la gestione del-la supply chain (Smart Logistics), pur rappresentando i “primi pas-si” del concetto di Internet of Things, stentano ancora a decol-lare: la principale difficoltà rima-ne la modalità di collaborazione tra i diversi attori della filiera, si-tuazione aggravata in taluni casi da una ripartizione non omoge-nea di costi e benefici e dalla con-seguente necessità di trovare un modello attrattivo per tutti. Qual-

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sperimentazioni di piccola scala volte a mettere a punto le solu-zioni tecnologiche e/o gestionali in grado di dare concretezza al concept stesso. Tra queste appli-cazioni, quelle più avanzate sono quelle per la gestione dell’energia all’interno degli edifici e quelle relative alle Smart Grid.

La diffusione in ItaliaLa rete più diffusa di oggetti con-nessi in Italia è certamente quella dei contatori elettrici, con oltre 34 milioni di Smart Meter instal-lati che comunicano tramite onde convogliate, ovvero attraverso la modulazione del segnale elettrico con cui sono alimentati. Su que-sto fronte la copertura del territo-rio è ormai praticamente conclu-sa e la frontiera della ricerca si è spostata sull’offerta di funzionali-tà aggiuntive, soprattutto nell’ot-tica di sviluppo delle Smart Grid.In aggiunta, hanno sempre mag-giore diffusione le soluzioni che sfruttano la comunicazione cellu-lare: a fine 2011 erano circa 3,9 milioni gli oggetti interconnessi tramite SIM, con una crescita del 13% rispetto al 2010. Lo Smart Car è l’ambito più rilevante, con un peso del 43% in termini di numero di oggetti connessi: ci attendiamo che questo valore sia destinato a crescere ulterior-

che segnale incoraggiante si ini-zia a vedere con l’avvio di alcuni progetti pilota di filiera, seppur su piccola scala, come ad esempio il progetto i.Trace per la tracciabi-lità dei prodotti di elettronica di consumo ad alto valore dai cen-tri di distribuzione italiani fino ai punti vendita. La situazione non è molto differente all’estero, con alcune significative eccezioni (ad esempio l’RFId-based Automotive Network, un articolato program-ma progettuale che ha l’obiettivo di sviluppare uno standard per l’utilizzo della tecnologia RFId nel settore automobilistico in Germania).In ambito eHealth l’interesse verso le soluzioni di telemoni-toraggio dei pazienti nasce dalla volontà di ridurre il ricorso all’o-spedalizzazione, riducendo i co-sti e al contempo migliorando la qualità di vita e cura dei pazien-ti. Le tecnologie sono disponibili ma si riscontra una certa lentezza nel passare dai pilota ai progetti esecutivi: riteniamo che in questo senso il ruolo del soggetto pub-blico sia fondamentale. Vi sono infine numerosi ambiti applicativi, che abbiamo definito embrionali, in cui il valore del-le soluzioni Internet of Things è stato solo immaginato a livello di concept: prevalgono quindi

mente, sia per quanto riguarda le applicazioni di monitoraggio delle autovetture per finalità assi-curative sia per quelle di infomo-bility. Seguono al secondo posto, con il 32%, lo Smart Metering e lo Smart Asset Management nel-le Utility: vi è una netta preva-lenza del settore elettrico per la trasmissione di dati di consumo da parte dei concentratori e delle cabine secondarie, mentre è an-cora marginale il contributo delle altre Utility: crediamo vi sarà una forte crescita nei prossimi anni, sulla spinta delle regolamentazio-ni in ambito gas e calore. Al terzo posto, in termini di diffusione, si colloca lo Smart Home & Buil-ding, con una quota pari all’10%: le soluzioni più diffuse sono quelle relative ad antintrusione e videosorveglianza e, in seconda battuta, la gestione di impianti da remoto (ad esempio di riscalda-mento e raffrescamento). È an-cora limitata la diffusione di reti di sensori wireless: questo è un terreno chiave su cui si giocherà la partita dell’Internet of Things e su cui riteniamo che già dai prossimi anni si possano iniziare a registrare numeri interessanti, trainati inizialmente da appli-cazioni in ambito Smart City & Smart Environment e Smart Me-tering non elettrico.

L’internet of things in italia: una visione d’insieme

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La diffusione è misurata in termini relativi, ovvero rispetto al numero totale di oggetti che, in ciascun ambito, potrebbero diventare smart. Ad esempio, la diffusione dello Smart Metering elettrico è alta in quanto pressoché la totalità del parco contatori installati è smart

embrionale

Grado di maturità - Diffusione

sperimentale

alto

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Gra

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IoT

consolidato

smart Grid

smart Home & Building

smart Logistics(Gestione supply chain)

smart Logistics(trasporto merci)

smart City & smart environment(monitoraggio traffico, trasporto

pubblico, illuminazione)

smart asset management

telecontrollo riscaldamento

allarmi antintrusione, gestione accessi e videosorveglianza

smart Metering (non elettrico)

smart Metering (elettrico)

smart Home & Building smart Car

eHealth

smartFactory

smart City & smart environment

smart agricolture

smart Car (reti di veicoli v2v e v2i)

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Tablet in azienda: le risposte di Vidiemme Consulting alle domande del business

La società ha sviluppato soluzioni verticali specifiche per i diversi ambiti di impiego

Manifatturiero. In maniera analoga al farmaceutico, il tablet è diventato stru-mento chiave in ottica commerciale, non solo per la presentazione dei cataloghi cartacei, ma anche per l’organizzazione del giro visite, la condivisione di listini e della documentazione commerciale e – infine – per la presa ordini, dove Vi-diemme propone sia l’interazione diretta con il catalogo attraverso il modulo di m-commerce di FlipIt che con un’appli-cazione nativa ad hoc integrabile con il CRM del cliente.

Gestione eventi. Smartphone per gli invitati, tablet per lo staff. Su questa logica si basa Pass Square, la proposta di Vidiemme per le aziende che hanno deciso di passare al mobile per la gestio-ne degli eventi, dalle sfilate di moda alle manifestazioni di settore. Veri e propri mobile ticket sviluppati in maniera cross platform in HTML5 che accompagnano l’invitato prima, durante e dopo l’evento; e iPad per la lettura degli ingressi, che avviene leggendo codici RFID, QR Code o semplici badge.

Retail. Al recente Linkontro 2012 orga-nizzato da Nielsen, Vidiemme ha presen-tato le sue proposte mobile per il retail: campagne multicanale che utilizzano QR Code e realtà aumentata, soluzioni di mobile couponing per portare il clien-te in punto vendita, cataloghi digitali e strumenti di rilevazione in punto vendita.Un approccio completo quindi il cui suc-cesso è testimoniato da più di 100 pro-getti mobile in tre anni.

Per ulteriori informazioni: www.vidiemme.it, [email protected]

uanti venditori utilizzano i tablet per presentare cataloghi digitali ai loro clienti? Quanti mana-ger utilizzano quotidia-namente il mobile per accedere a documen-tazione e applicazioni enterprise? “Sempre di più” è la risposta sotto gli occhi di tutti e i dati

dell’osservatorio del Politecnico di Mila-no ce lo confermano, stimando che ben il 45% dei CIO abbia già introdotto i tablet all’interno delle aziende. Un fenomeno si-curamente importante, che vede coinvolta l’azienda ed i partner tecnologici che la supportano in un rapporto di partnership sempre più stretto. È così almeno per Vi-diemme Consulting – leader nello sviluppo e nella consulenza in ambito mobile – che affianca già da tre anni i principali player italiani nella definizione e nell’implemen-tazione dei loro processi su piattaforme mobili, proponendo soluzioni verticali nei principali mercati toccati dall’arrivo dei ta-blet. Vediamo le principali.

Editoria. Sicuramente il primo settore coinvolto dal fenomeno tablet, dove FlipIt – soluzione nata nel 2006 in ambito web – si è evoluto consentendo agli editori di di-stribuire le proprie riviste prima su iPad, poi su tablet Android e su web con tecnologia HTML5. A partire dal debutto di Panorama

Qsu iPad nel giugno 2010, FlipIt si è evoluto con nuove funzionalità, quali in-app pur-chase, subscriptions e editing tools quali evidenziatore, note e bookmark.

Farmaceutico. Questo settore è stato tra i primi a vedere nei tablet un valido stru-mento di empowerment per la propria Field Force. Oltre alle esigenze di digitalizzazione dei contenuti, per le quali – oltre a FlipIt – sono state sviluppate applicazioni native e presentazioni digitali interattive, Vidi-emme ha accompagnato le principali case farmaceutiche nell’adozione delle licenze Enterprise, nella scelta delle migliori suite di MDM e nello sviluppo dei PEAS (Private Enterprise Application Store), che permet-tono la distribuzione sicura e selettiva delle apps alle diverse linee di business.

Company profile

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Mobile App Awards @ Smau 2011

uccesso per le tappe di Roma e Padova dei Mob App Awards, il concorso indetto dagli Osservatori della Scho-ol of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Smau per premiare le migliori App (già fun-zionanti o in fase di

sviluppo) basate sui dispositivi mobili di nuova generazione (tablet, pad e smartphone). Alla presenza di un numeroso pub-blico, il 22 marzo scorso pres-so la Nuova Fiera di Roma e il 19 aprile in occasione di Smau Padova, sono stati annuncia-ti i vincitori fra le decine di candidati in ambito business e consumer, fra cui molti giovani sviluppatori.Un interesse che conferma come la Mobile economy, e in particolare il mondo delle App, rappresentino oggi «una grande opportunità imprenditoriale per l’Italia», come ha sottolineato Marta Valsecchi del Politecni-co di Milano, perché si tratta di un mercato che, seppur ancora piccolo, promette di crescere a ritmi velocissimi, e non solo per il mondo Apple ma sempre più verso altre piattaforme, An-droid in primis. In queste pagine presentiamo i vincitori delle tappe di Roma e Padova - business e consumer - di ciascuna delle differenti categorie previste dal bando di partecipazione. Dopo la tappa di Bologna del 6 e 7 giugno, il Mob App Awards

Le migliori App Business e Consumer premiate dal Politecnico di MilanoS

Mobile App Awards @ Smau Roma e Padova

ulteriori informazioni sul con-corso e sulle modalità di parte-cipazione: www.smau.it

Mob App Camp: a Smau un ciclo di incontri dedicati allo sviluppo di AppSmau Roma è anche stato il trampolino di lancio di una nuova iniziativa lanciata da Smau in collaborazione con gli Osserva-tori della School of Management del Politecnico di Milano, il Mob App Camp, che verrà riproposto in tutte le tappe del circuito Smau Business. Un pomeriggio dedicato ai protago-nisti del settore Mobile, che, in un contesto informale quale è quello di un BarCamp, hanno potuto confrontarsi sui temi più attuali legati allo sviluppo di App e ai dispositivi mobili di nuova generazione, tablet, pad e smartphone. All’evento han-no infatti partecipato come relatori imprenditori, sviluppatori e manager che operano nel settore, alimentando così un di-battito che ha messo in luce i trend più innovativi, i principali problemi di sviluppo e le opportunità della cosiddetta Mobile Revolution.Nella tappa di Roma i lavori sono stati aperti da Oscar Gu-tierrez Isiegas di Nokia, che ha spiegato come monetizzare le App sulla piattaforma Windows Mobile, sia con il modello In App Purchase (download gratuito della versione base e ac-quisto di funzionalità o livelli aggiuntivi) sia tramite banner pubblicitari. I numerosi interventi successivi hanno trattato, sia dal punto di vista tecnico sia di scenario, svariati argo-menti di grande interesse: il posizionamento SEO delle App, i nuovi servizi, applicazioni e potenzialità dei terminali NFC, l’emergente tematica degli Open Data nella PA, lo sviluppo in HTML5, l’integrazione dei Social Network nelle App, la Mobi-lity a supporto del business.

di AndReA FeRRetti

vedrà la conclusione della sua prima edizione in occasione Smau Milano, a ottobre. Per

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Dentalwave è un’App per tablet iPad pensata per l’or-ganizzazione dell’attività clinica dei dentisti. Realizza-ta ed ideata da un odontoiatra e dal giovane ingegnere Mattia Campolese, è indirizzata a tutti i colleghi che cercano ergonomicità, semplicità e una soluzione che consenta un’organizzazione rapida, completa e precisa delle cartelle cliniche dei propri pazienti. L’applicazione è infatti organizzata come una cartella clinica cartacea, con la possibilità di archiviare e mo-dificare per ogni paziente le varie sezioni di interesse. L’operatore sanitario ha inoltre la possibilità di scattare foto direttamente dall’iPad ed archiviarle nelle cartelle dei pazienti, oltre che di personalizzare con un’imma-gine e i propri dati l’intestazione di default.È poi possibile salvare ogni cartella in formato PDF e inviare il file per email, oppure stamparla direttamen-

te con AirPrint. Anche il Preven-tivo terapeutico è totalmente perso-nalizzabile e con-divisibile, con la possibilità di in-viare o stampare lo stesso in tempo reale in maniera molto intuitiva.

Attualmente in fase di sviluppo, è un’applicazione di nuova concezione che consente ad ogni PMI e libero professionista di disporre sul proprio tablet di un uf-ficio virtuale all’interno del quale gestire preventivi, fatture, tributi e controllare l’andamento del proprio business. L’utilizzo del Cloud permette di cambiare il paradigma con il quale negli ultimi decenni PMI e professionisti hanno gestito le fatture: non più localmente sul pro-prio computer utilizzando i più diffusi pacchetti office ma in completa mobilità e con la possibilità di con-dividere on-line i documenti con clienti, fornitori e il proprio commercialista. Quando un’azienda crea una fattura, il suo commer-cialista avrà così istantaneamente a disposizione il do-cumento, potrà elaborarlo con il proprio strumento di

contabilità e met-tere a disposizione del suo cliente il tributo indicando la data di scadenza del pagamentoFattura24 permette alle le P.IVA italia-ne di gestire il pro-prio business con il massimo dell’in-teroperabilità tra Computer, Internet e Mobile.

ROMA - businessCategoria:

App Task-specificCategoria:

Altre App innovative

Dentalwave di ivano Conti e Mattia Campolese

Fattura24 di Fattura24

Mattia Campolesesviluppatore dell’applicazione

Carlo CamussoFounder e Business Developer di Fattura 24

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ROMA - COnsuMeRALLdriver di eustema

better di Lottomatica

italyGuides: Roma viaggio nella cultura di ComPart Multimedia e Mercedes Benz italia

The space Cinema di XAOS systems e the Space Cinema

utility, strumenti & Produttività

Giochi, intrattenimento & Media

Turismo

Mobile Marketing & Payment

Realizzata da Eustema e prossima al lan-cio, ALLdriver è un’applicazione mobi-le multidevice che si avvale della realtà aumentata per la navigazione indoor. Permette di visualizzare sullo schermo del proprio smartphone il percorso da se-guire all’interno di siti industriali, musei, ospedali, fiere, o qualsiasi altro edificio opportunamente mappato, ricevendo una serie di informazioni addizionali relative a specifici punti di interesse. Per indivi-

duare una specifica posizione o elaborare un percorso, il sistema sfrutta la “trian-golazione” di segnali Wi-Fi provenienti da access point, la tecnologia barcode (per il costante aggiornamento di un database di Point Of Interest) e l’image processing.L’utente scatta una foto con la foto-camera del proprio dispositivo mobi-le, e l’applicazione provvede a calcolare il percorso e a guidarlo a destinazione,

Lanciata lo scorso anno ad aprile, è stata la prima applicazione “real money” di-sponibile in Italia dedicata alla raccolta delle Scommesse Sportive. Better App è un modo semplice per scommettere in qualsiasi momento su tutti gli eventi sportivi; inoltre, trami-te l’applicazione, si possono consultare

le quote e i risultati in tempo reale e scommettere su tutti gli sport anche in modalità live. Nell’agosto 2011, è sta-to inserito all’interno dell’applicazione Better il gioco del Bingo. L’App, per dispositivi iPhone, è disponi-bile sull’AppStore di Apple e ha già regi-strato più di 600mila download.

Realizzata da ItalyGuides.it e Mercedes-Benz, si tratta di un’applicazione per iPho-ne dedicata alla capitale italiana che si è posta l’obiettivo di re-inventare le audio-guide tradizionali. La dinamica di fruizione, infatti, è molto coinvolgente per l’utente, grazie al ricorso a fotografie in HD, a con-tenuti video e multimediali di alto livello e a voci narrative di attori che raccontano la

storia di Roma Antica. Il progetto è stato studiato in maniera approfondita a partire da circa 3 anni fa e ha l’obiettivo di diffon-dere la conoscenza delle bellezze artistiche italiane grazie alle più moderne tecnologie e agli strumenti più avanzati. L’App è scaricabile gratuitamente ed è sta-ta sviluppata dalla media agency ComPart Multimedia.

L’azienda The Space Cinema, proprietaria di numerosi cinema su tutto il territorio nazionale, ha sviluppato questa applica-zione Mobile con l’obiettivo di offrire un servizio aggiuntivo ai propri clienti attra-verso un canale innovativo. L’App consente di consultare la program-mazione delle sale cinematografiche del circuito e di comprare i biglietti utilizzan-do la carta di credito o carte prepagate del gruppo.

La scelta dei posti in sala viene effettuata direttamente dall’utente attraverso una mappa interattiva fedele alla realtà, con visualizzazione dei posti ancora disponi-bili e di quelli occupati. L’applicazione – lanciata inizialmente solo per iPhone - è stata resa disponibile anche per Android a novembre 2011. È stata realizzata da XAOS System e dal lancio ha registrato più di 200mila download complessivi sul-le due piattaforme.

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Unico3 Mobile è un’applicazione rivolta ai tecnici che effettuano la manutenzione degli impianti termici, to-talmente integrata con il gestionale cloud Unico3 Net.Il suo obiettivo è rendere più efficiente il lavoro dell’in-tera azienda, permettendo ai tecnici di diventare più autonomi nello svolgere il proprio lavoro ed evitando loro di dover produrre e trasportare documentazione cartacea da inserire poi manualmente nel sistema dagli operatori in ufficio. L’App fornisce inoltre un canale di comunicazione alternativo e più efficace per essere in-formati di variazioni all’agenda degli interventi o per ottenere informazioni.L’applicazione è stata sviluppata con tecnologia mul-tipiattaforma HTML5 per essere compatibile con smartphone e tablet Android e iOS. Il programma utiliz-za funzionalità di offline storage per permetterne l’uso

anche in situazioni di assenza di coper-tura, adatta l’inter-faccia al formato dello schermo per fornire sempre l’u-sabilità ottimale su tutti i device e sfrutta i sensori di posizione integrati, il riconoscimento vocale (per ricerche e inserimenti) e il sistema di naviga-zione.

Sviluppato da Mentis per Network Training, Learning App è un innovativo strumento di Mobile Learning, un nuovo modo di concepire la formazione aziendale. Il programma prevede che per 12 settimane i corsisti dell’azienda ricevano sul loro tablet o smartphone conte-nuti formativi - disponibili per la consultazione in qual-siasi luogo e momento della giornata - che esprimono concetti chiari e diretti da applicare all’attività lavorativa in maniera efficace grazie al supporto di filmati, eserci-tazioni e test.Lo strumento prevede di dedicare ogni giorno ad un singolo aspetto del corso e ogni settimana ad un argo-mento/capitolo, dando così la possibilità di fissare nella memoria i concetti formativi ed applicarli immediata-mente nel lavoro quotidiano, aiutati anche da una serie di reminder e notifiche inviate tramite sms e mail.

La modalità mobile permette di svolgere le sessioni formati-ve in qualsiasi luo-go e momento della giornata, sfruttando i tempi morti (in pausa, in attesa di un appuntamen-to…) senza dedicare giornate alla for-mazione d’aula o aspettare di trovarsi davanti ad una po-stazione per vedere un video-corso.

PADOVA - businessCategoria:

App “Task-specific”Categoria:

Altre App innovative

unico3Mobile di Futura Soluzioni informatiche

LearningApp di Mentis e network training

Massimo GravaSoftware Development Engineer, Futura SI

Luigi MigliorePresidente di Network Training

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PADOVA - COnsuMeRbikesharing 2.0

di telecom italia - Skil (Semantics & Knowledge innovation Lab)

iGyno di Mirco Bettelini (sviluppatore indipendente)

Angelo salvavita di davide terranova (sviluppatore indipendente)

Mithos di Active121

servizi per il cittadino

Giochi, intrattenimento & Media

Mobile Marketing & service

Menzione speciale

Bikesharing 2.0 è un assistente per tutti gli utenti che amano usare la bicicletta in città. L’applicazione consente di vi-sualizzare la mappa delle stazioni di bike sharing nelle proprie vicinanze e la di-sponibilità delle bici, creare un percor-so personalizzato e condividerlo con la community, ottenere informazioni sui monumenti visibili lungo il percorso, e una lista di possibili itinerari scelti per

categoria, difficoltà e durata, oltre che di ricevere informazioni commerciali e sul meteo. L’applicazione, di cui si sta at-tualmente ultimando lo sviluppo, è stata realizzata dal laboratorio SKIL (Seman-tics & Kwnowledge Innovation LAB) di Telecom Italia, nato nell’Aprile 2011 a Trento e sarà scaricabile gratuitamente e disponibile per molteplici sistemi opera-tivi su smartphone.

iGyno è un ginecologo virtuale che aiuta la donne a gestire tutti gli aspetti del mondo femminile, oltre ad un valido mezzo di informazione e prevenzione per la diagnosi delle malformazioni tumorali attraverso l’uso di video e immagini.L’applicazione permette di calcolare il ciclo mestruale, le date di ovulazione, i giorni fertili, oltre a gestire il proprio calendario mestruale e generare report

PDF personalizzati con tutti i dati per-sonali da far esaminare al ginecologo. L’applicazione è stata lanciata a dicem-bre 2011 dallo sviluppatore Mirco Bet-telini ed è scaricabile al prezzo di 79 centesimi dall’AppStore. Dal momento del lancio ha già fatto registrare quasi 500mila download e ha registrato otti-mi risultati, anche in America, Inghilter-ra, Germania e Svizzera.

Angelo Salvavita è un’App gratuita per iPhone pensata per avvisare familiari o amici di una situazione potenzialmente pericolosa – come una caduta - comu-nicando la propria posizione per essere soccorsi. L’App, tramite i sensori integrati nello smartphone, percepisce l’inclinazio-ne del proprio corpo, del braccio o della borsa (a seconda di dove si tiene l’iPhone) e nel caso venga persa la posizione verti-cale attiva un allarme, informando i cono-

scenti delle circostanze con una chiamata e inviando una mail con la posizione esat-ta. L’applicazione è scaricabile gratuita-mente dall’AppStore ed è stata sviluppata da Davide Terranova, Medico specialista in cardiologia, editore e giornalista scienti-fico, nonché sviluppatore di applicazioni mediche per iOS.Ad oggi, l’App ha totalizzato più di 1400 download in Italia e circa 10000 nel mondo.

Mithos è un’applicazione per smartphone che permette di gestire da remoto con uno smartphone il cronotermostato Mithos Gsm prodotto da Vemer Spa.Utilizzando l’App l’utente può facilmente spegnere ed accendere l’apparecchio, ri-levare la temperatura interna ed esterna dell’ambiente in cui è posizionato, oltre ad impostarne il funzionamento (automatico/manuale) e la temperatura desiderata.

L’App è stata lanciata ad ottobre 2011, è di-sponibile gratuitamente su iOS, Android e BlackBerry e si interfaccia con il sistema di messaggistica Sms di cui è dotato l’appa-recchio. L’applicazione è stata lanciata da Active121, web agency presente sul mercato da oltre 10 anni, il cui core business è lo sviluppo di innovative soluzioni tecnologiche per il Web ed il Mobile.

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Una rete intelligente di sensori per la diga di San Nicolao a Moncenisio

Enel si affida alla tecnologia Minteos per tenere sotto controllo parametri strutturali, dati meteo,

temperature e livelli idrici

temperatura, umidità dell’aria e velocità del vento. Le misurazioni di ciascun senso-re vengono trasmesse continuativamente attraverso la rete wireless ad un’unità di raccolta dati che si interfaccia al sistema locale installato su un PC presso la casa di guardia, che a sua volta si occupa di inviare i dati al sistema centrale Enel.L’azienda è così in grado di monitorare da remoto sia le condizioni strutturali della diga, sia le condizioni operative del bacino di San Nicolao senza necessità di alcun in-tervento umano. L’architettura garantisce inoltre una completa scalabilità: il sistema potrà infatti essere facilmente ampliato accrescendo numero e tipologia dei sen-sori, ad esempio inserendone di nuovi per monitorare la stabilità delle sponde adia-

centi o il livello del manto nevoso sopra il bacino. Enel sta ora valutando la possibi-lità di estendere la soluzione ad altri siti dato che l’architettura wireless permet-terebbe di risolvere diversi problemi. È per esempio frequente il danneggiamen-to della strumentazione presso alcuni siti per via delle scariche elettriche dei fulmini attirati dalle reti di cavi presenti nelle strutture. Il progetto è stato seguito per Minteos dall’Ing. Raffaele Calabrese, Project Manager dell’azienda.

nel, in collaborazione con Minteos, ha realizzato un sistema automatizzato basato su una rete wire-less di sensori intelligenti per monitorare le condi-zioni ambientali e strut-turali della diga di San Nicolao a Moncenisio, in Piemonte. Il sistema, in grado di funzionare in

modalità always-on 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e senza necessità di intervento umano, permette di rilevare una serie di parametri, come temperatura, umidità, condizioni del vento, della struttura e livello dell’acqua, e di inviare i dati alle applicazioni gestionali/tecniche del sistema informativo Enel.Il progetto, avviato per iniziativa dell’Ing. Fornari, Head of NW Civil Engineering Unit presso Enel Produzione, Torino, utilizza la soluzione NaturAlert sviluppata da Minte-os che si basa sulla tecnologia innovativa

Edelle Wireless Sensor Network (WSN), at-traverso il quale i sensori intelligenti sono in grado di tramettere i valori rilevati in completa autonomia senza necessità di cablaggi e collegamenti fisici.Il sistema è costituito da diverse unità di acquisizione e trasmissione dei dati. Nello specifico: 4 inclinometri ad altissima preci-sione e 14 estensimetri per i controlli strut-turali, 1 sensore di temperatura dell’acqua e 1 stazione meteo, riscaldata per lavorare a basse temperature e in grado di rilevare

Chi è MinteosMinteos nasce nel 2005 a Torino, incubata presso il Politecnico di Torino. Nel 2008, dopo tre anni di ricerca e sviluppo, lancia la propria tecnologia sul mercato: un sistema wireless M2m ad alta efficienza energetica specializzato nella prevenzione dei pericoli ambientali qua-li incendi, alluvioni e frane. Lo stesso anno nasce la EnvEve SA per la commercializzazione internazione della tecnologia Minteos e viene ammessa presso il Tecnopolo di Lugano. EnvEve e Minteos cominciano quindi a ottenere un crescente numero di commesse internazionali.

Per informazioni: Tel +39 0110200455 - Fax +39 0114785226Website: www.minteos.com - E-mail: [email protected]

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L’innovazione dei pagamenti passa dal Mobile

Italia è il paese del contante: oltre il 90% delle transa-zioni avvengono in contanti (Fonte Ban-ca d’Italia, 2010) e all’anno mediamente ogni italiano effettua solo 27 transazioni con carte di credito o debito, ovvero una

transazione ogni due settimane, mentre in Francia siamo a una ogni tre giorni, in UK una ogni due (Fonte BCE, 2010).Nonostante la percezione co-mune, il contante costa. Al con-tante, infatti, sono associati co-sti di gestione non trascurabili per il sistema paese (conteggio, trasporto, rischio di furti, ecc) stimati in più di 10mld di euro (Fonte McKinsey/ABI, 2009), a cui si aggiunge il costo dell’eva-sione fiscale legata all’utilizzo del contante.Con il decreto “Salva Italia” e con interventi successivi il Go-verno sta cercando di limitare il problema con iniziative come il limite di 1.000 euro per qual-siasi transazione in contante e la decisione di erogare stipendi e pensioni in modalità elettro-nica. Queste iniziative sono un primo passo importante verso la riduzione del contante, tuttavia è ragionevole pensare che que-sto solo non sarà sufficiente per convertire gli italiani alla mo-neta elettronica.

il cellulare può accelerare l’uso della moneta elettronica nel nostro Paese, dove domina il contante e dilagano gli smartphone. La strada è ancora lunga, ma c’è fermento: diversi servizi sono già attivi e di recente sono stati lanciati alcuni progetti pilota che lasciano ben sperare per il futuro

L’Il Mobile Payment in ItaliaUna delle possibili risposte che potrebbe contribuire almeno in parte a ridurre l’utilizzo del contante viene dal mondo delle telecomunicazioni mobili dove l’Italia è all’avanguardia a li-vello mondiale. L’Italia conta 48 milioni di utenti di telefonia mobile - quasi la metà di questi dotati di smartphone -, circa 3,5 milioni di utenti iPhone, qua-si 16 milioni di Mobile Surfer (Fonte Comscore, 2012) e un settore ricco di eccellenze a li-vello mondiale.Un mondo come quello mobile che corre da più di 15 anni (da quando fu introdotto TimCard il primo abbonamento prepagato al mondo) potrebbe trainare i pagamenti elettronici. Il Mobile Payment, attivazione del pagamento tramite telefo-no cellulare, è già una realtà in diverse parti del mondo. In moltissime città scandinave (ad esempio Helsinki dal 2001) è possibile acquistare il biglietto dell’autobus inviando un sem-plice Sms. Negli Stati Uniti l’ap-plicazione di Fandango, la più importante catena di sale cine-matografiche del paese, è stata scaricata più di 20 milioni di volte e alcuni film (ad esempio l’ultimo della saga Harry Potter) hanno visto circa il 20% dei bi-glietti acquistati tramite telefo-no cellulare.

L’innovazione dei pagamenti passa dal Mobile

Anche in Italia esistono diversi servizi già attivi, benché i ri-sultati non sono comparabili ai livelli raggiunti in altri paesi. A Firenze, ad esempio, è già oggi possibile acquistare il biglietto del tram inviando un Sms sfrut-tando la piattaforma BeMoov, che prevede l’addebito su carta di credito, o la nuova soluzio-ne promossa da Ericsson e dagli Operatori telefonici che permet-te, per la prima volta in Italia, l’addebito su credito telefonico. Le soluzioni che replicano su Mobile l’esperienza tipica dell’e-

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L’innovazione dei pagamenti passa dal MobileCommerce da PC - ad esempio i servizi offerti da player come eBay, Trenitalia, Yoox o Alita-lia - hanno generato nel 2011 un transato di circa 80 milioni di euro, circa l’1% del totale eCommerce.

L’innovazione dei pagamenti passa dal Mobileuna transazione con una carta di pagamento, valorizzando però le peculiarità offerte dal te-lefono cellulare ovvero la mul-timedialità e l’interattività. Il consumatore, in un futuro non troppo lontano, potrà ricevere coupon sconto sul proprio cel-lulare, redimerli contestualmen-te al pagamento e vedersi con-temporaneamente aggiornato il saldo punti della propria tesse-ra fedeltà. Le opportunità sono molteplici e ancora non piena-mente esplorate.Il Giappone, che per primo ha introdotto queste tecnologie di prossimità, registra oggi circa 78 milioni di telefoni abilitati e oltre 15 milioni di utilizzatori. Addirittura, alcuni ricercatori giapponesi indicano questa so-luzione di pagamento come uno dei fattori che spiega il calo del-la quantità di denaro circolante registrato in Giappone.Anche nei paesi occidentali stanno emergendo le prime so-luzioni commerciali. In Fran-cia, gli operatori telefonici, congiuntamente alle principali banche e ad alcuni service & technology provider, hanno co-struito un ecosistema atto ad abilitare servizi di prossimità riuniti sotto il brand Cityzi, of-frendosi inoltre come provider di questa tipologia di tecnologie a livello mondiale.Negli Stati Uniti, invece, Go-ogle ha lanciato, nel corso del 2011, il Google Wallet su piat-taforma Android e 3 dei 4 prin-

cipali operatori mobili, con-giuntamente, lanceranno prima dell’estate la propria soluzione conosciuta con il nome di ISIS. Visa e Samsung, worldwide top partners dei Giochi Olimpici, doteranno tutti gli atleti che gareggeranno a Londra di un cellulare abilitato ad effettuare pagamenti in uno degli oltre 50.000 punti vendita sparsi sul suolo britannico.

Manca l’ecosistemaA differenza di molti altri pae-si, europei e non, in Italia non si è ancora assistito a nessun annuncio di accordo program-matico volto a costruire un ecosistema di Mobile Proximi-ty Payment. Tuttavia, nel corso del 2011 e dei primi mesi del 2012, sono stati lanciati alcu-ni progetti pilota che lasciano ben sperare per il futuro. Intesa Sanpaolo all’interno del proget-to Move & Pay ha dotato 600 utenti di telefonini Samsung per effettuare acquisti nei punti Ma-stercard Paypass abilitati (più di 5000 in Italia). Telecom Italia e ATM hanno sperimentato una soluzione, Mobile Pass, per ac-cedere al trasporto pubblico nel territorio milanese attraverso il telefono cellulare. Edenred, a breve, attiverà una sperimenta-zione per l’utilizzo dei buoni pa-sto Ticket Restaurant su disposi-tivi BlackBerry. Il mercato si sta formando e il 2012 può essere un anno di grandi novità anche per Italia.

Il più grande fermento intor-no alla tematica del Mobile Payment deriva però dall’intro-duzione della tecnologia NFC (Near Field Communication). L’NFC permette l’interazione a corto raggio (tipicamente 4 cm) tra due device abilitati. I telefoni NFC e i POS contactless si stan-no diffondendo anche in Italia: si contano ormai quasi 700.000 cellulari NFC (Fonte Comscore, 2012) e più di 5.000 POS Con-tactless (Fonte Osservatorio NFC & Mobile Payment, 2011) già abilitati oltre a decine di miglia-ia dormienti.Il pagamento in prossimità con il cellulare, il cosiddetto Mobi-le Proximity Payment, offre un ventaglio di occasioni di uso superiore al semplice Sms o all’Applicazione; potenzialmen-te ovunque può essere effettuata

di vaLeria PortaLe e DaviD MeLazzischool of Management del Politecnico di Milano

Le maggiori aspettative sono riposte nella tecnologia nFc: i telefoni abilitati sono ormai quasi 700mila, i Pos contactless più di 5mila

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n Italia è partita la mac-china dell’LTE (Long Term Evolution), pre-parandosi al debutto di fine 2012 (se tutto va bene). Fervono le spe-rimentazioni al pubbli-co, da parte di Telecom Italia (Tim) e Vodafo-ne, con velocità di 100 Mbps in download e 50

Mbps in upload. Pure 3 Italia e Wind riscaldano i motori, con sperimentazioni interne.Sono buone notizie, ma la mac-china dovrà fare i conti anche con condizioni della strada in-certe. Permangono infatti inco-gnite sulla liberazione delle fre-quenze necessarie all’LTE.

Piani e investimentiGli operatori hanno già speso 4,2 miliardi di euro in frequen-ze per l’LTE e complessivamente dovranno investirne 6 miliar-di nelle nuove reti nei prossimi anni. Tutti contano di fare il pri-mo lancio commerciale tra fine 2012 e inizi 2013; eccetto 3 Ita-lia che può già annunciare, con una certa sicurezza, un debutto entro fine anno. È il solo opera-tore infatti a non essere sogget-to all’incognita degli 800 MHz, visto che non si è aggiudicato all’asta queste frequenze. Quello che non si sa è se effettivamente le tv locali le libereranno entro fine 2012 (come dovrebbero, in base a decreto del precedente governo).L’Italia insomma è in pista per

Partono le prime sperimentazioni dell’LTe, mentre si avvicina il lancio commerciale, atteso per fine anno. Ma gli ostacoli lungo il cammino delle telco sono ancora molti: in primis le frequenze, occupate dalle tivùIessere tra i principali Paesi eu-ropei a puntare sulla quarta generazione di reti mobili. La Germania ha già l’LTE, ma solo da quest’anno avrà una copertu-ra di buon livello (Vodafone DE promette di raggiungere il 90 per cento della popolazione entro fine 2012). Il 4G diventerà quin-di un grosso business a partire dal 2013, in Europa. Secondo un rapporto di gennaio di IHS iSup-pli, la spesa in infrastruttura LTE arriverà a 20,3 miliardi di dol-lari nel 2013 e a 36 miliardi nel 2015, nel mondo, contro gli 8,7 miliardi del 2012. Le incogniteIncombono però molteplici pro-blemi sulle frequenze, lungo la strada per il lancio dell’LTE in Italia. È noto lo scontro con le tivù locali, che per altro si sta acuendo in questi giorni; ma al-tre questioni si affollano e adesso i vari soggetti coinvolti si appre-stano ad affrontarle: le interfe-renze con il segnale televisivo a 800 MHz; il bisogno di attendere la liberazione dei 2.600 MHz da parte del Ministero della Difesa.

Le reti cellulari verso il 4GLe reti cellulari verso il 4G

Certo, l’incognita più grave è sempre la stessa: le tivù locali libereranno i canali 61-69 delle frequenze 800 MHz, già aggiu-dicati dagli operatori mobili per l’LTE? Il governo richiede di far-lo entro il primo gennaio 2013, ma “non ci sono le condizioni per liberare i canali 61-69” en-tro quella data, ha scritto il pre-sidente di Frt, Maurizio Giunco, in una lettera al sottosegretario allo Sviluppo economico, Mas-simo Vari. Chiedono quindi una proroga, “almeno un mese di tempo in più”. E potrebbe essere solo l’antipasto di una battaglia più feroce, visto che comunque le locali stanno valutando qual-cosa di ben più radicale di una richiesta di proroga: un ricorso contro l’ordine di liberare le fre-quenze. Continuano a giudicare inadeguato, infatti, l’indennizzo riservato per loro dallo Stato.

Ed è televisivo anche un altro problema: le possibili interfe-renze che ci saranno tra segnale tivù e LTE. A riguardo, a marzo il Ministero allo Sviluppo eco-nomico ha aperto un tavolo di

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di aLessandro Longo

lavoro con i soggetti coinvolti. Sono due gli aspetti da consi-derare. Primo, ci sarà un’inter-ferenza su canali contigui e ri-guarderà soprattutto Wind (che ha il 60). Secondo, il segnale LTE potrebbe accecare quello televi-sivo saturando gli amplificatori delle antenne sui tetti. Il rischio è nelle zone in cui il segnale mo-bile è molto più forte di quello tivù e il motivo è che gli amplifi-catori amplificano entrambi. La soluzione? Un’accurata pianifi-cazione delle reti per direzionare il segnale LTE e, come extrema ratio, montare amplificatori più sofisticati, che lo filtrino (quindi lo escludano).

Ultima questione: riusciranno gli operatori a ottenere le fre-quenze 2.600 MHz dal Ministero della Difesa prima di gennaio 2013? La loro liberazione sareb-be prevista per questa data, ma gli operatori premono per un an-ticipo: solo così infatti potranno lanciare l’LTE già nel 2012 nelle principali città. Hanno bisogno almeno dei 2.600 MHz, infatti, per assicurare velocità degne

della quarta generazione (100/50 Mbps per cella). I 1.800 MHz- già disponibili- non sono suffi-cienti: l’asta LTE ne ha assegnati solo tre lotti, da 5 MHz ciascuno (a Telecom Italia, Vodafone e 3 Italia). Com’è noto, la velocità raggiungibile è proporzionale alla quantità di spettro (MHz) a disposizione. Tanto che alcuni operatori già pensano di desti-

Una manna per i vendorSecondo un rapporto di gennaio di IHS iSuppli, la spesa in infra-struttura LTE arriverà a 20,3 miliardi di dollari nel 2013 e a 36 miliardi nel 2015, nel mondo, contro gli 8,7 miliardi del 2012. L’LTE incoraggerà la crescita del mercato delle infrastrutture wireless, che comunque già nel 2011 è salito dell’8 per cento (a 42,5 miliardi), dopo la stagnazione dei precedenti due anni. Finora la parte del leone per gli investimenti Lte l’ha fatta gli Stati Uniti. Oltre ai vendor di reti e agli operatori, un attore im-portante sono i produttori di terminali. I principali nell’LTE sono Samsung, Lg e Htc (nell’ordine). Il primo ha una quota del 41 per cento sui cellulari Lte (1,7 milioni di unità vendute nel quarto trimestre 2011), secondo Strategy Analytics. Ma presto entreran-no in scena anche Apple e Nokia.

nare all’LTE anche frequenze 1.800 MHz ora utilizzate per il segnale Gsm, in modo da avere maggiore capacità per la banda larga mobile.Queste incertezze fanno male ai piani di investimento degli operatori, allo sviluppo dell’in-novazione. Come se ne esce? Un’opportunità, per sanare la questione delle tivù locali, po-trebbe venire dall’asta del digi-tale terrestre (700 MHz), previ-sta in estate. Sulla quale però i dettagli sono ancora da definire. Già, anche la soluzione è venata di incertezze. E non è finita: da qui al 2015 l’Italia dovrà liberare uLTEriore 1 GHz di frequenze, come richiesto dall’Europa, per lasciare spazio alla banda larga mobile. Il governo ha già deci-so che parte delle frequenze 700 MHz, liberate con lo switch off al digitale terrestre, serviranno a questo scopo. Altre frequenze a 700 Mhz si libereranno, per la banda larga mobile, grazie al passaggio al Dvb-t2 (futuro di-gitale terrestre), nel 2015 o poco dopo.Come si vede, il futuro della banda larga mobile richiede una gestione della convivenza con i segnali televisivi, su vari fronti. E spetterà alle istituzioni affron-tare la questione.

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L’Erp si apre alla collaborazione

Il software gestionale di Wolters Kluwer Italia, utilizzato da migliaia di piccole e medie imprese e di commercialisti, evolve verso il Cloud e la Mobility

ell’epoca della collaboration e dei social network, Wol-ters Kluwer Italia ridefinisce il concetto di Erp che esce dalle mura aziendali e si cala in una realtà fatta di rapporti difficili con le banche, massima atten-zione alla solvibilità dei clienti,

analisi dei costi di ogni operazione da fare con gli istituti di credito e un rap-porto con il commercialista che si sta evolvendo. Alla ricerca di innovazione in un settore come quello degli Erp, che sembra avere detto già molto, la società, forte di un parco clienti che comprende 12mila aziende e 25mila commercialisti ha scelto di focalizzarsi sulle tematiche del momento, «in un’ottica di supporto all’azienda» come spiega Adriana Coletti, Direttore Marketing Software di Wolters Kluwer Italia, società del gruppo multi-nazionale Wolters Kluwer, che opera nel mercato dell’editoria professionale, del software, della formazione e dei servizi.In un momento in cui reperire risorse finanziarie è il tema caldo, è d’obbligo fornire alle aziende strumenti che per-mettano di migliorare il rating, punto-chiave per spuntare migliori condizioni di finanziamento, ma anche di mettere a confronto le condizioni proposte dal-le banche.Accanto agli strumenti di controllo e pianificazione finanziaria ci sono quelli

N di business intelligence che permetto-no di tenere sotto controllo i parametri principali del business aziendale. Come spiega Coletti, la fruibilità dei dati e il supporto all’interpretazione sono le linee guida a cui ci si è ispirato lo sviluppo delle soluzioni software per aziende. La maggior parte dei clienti ha una media di 8-10 dipendenti.Piccole imprese dove l’imprenditore spesso concentra le funzioni di direttore commerciale, finanziario e del personale, in contesti in cui la crescente complessi-tà rende più arduo tenere sotto controllo i dati e prendere decisioni sulla base di variabili ambientali e interne in continua evoluzioneArca Evolution è la suite applicativa base che soddisfa le diverse esigenze azienda-li che vanno dalla contabilità generale al controllo di gestione, dalla logistica alla produzione, dalle vendite agli acquisti, dall’analisi dei dati alle applicazioni web.A questo si aggiungono le soluzioni ap-plicative come FINmanager, “il software per il tesoriere aziendale”, che permetto-no di tenere sotto controllo e migliorare la redditività attraverso il monitoraggio dei rapporti con gli istituti di credito e dei flussi finanziari.Così se da una parte sono gli aspetti finanziari a essere messi sotto osserva-zione, dall’altra l’azienda può valutare in tempo reale l’affidabilità dei clienti/

Adriana ColettiDirettore Marketing Software Wolters Kluwer Italia

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fornitori e la loro solvibilità con un col-legamento diretto alla banca dati degli “eventi negativi”. «Cerchiamo di caratterizzarci grazie all’offerta di servizi per le piccole e me-die imprese», aggiunge la responsabiledel Marketing Software che contempo-raneamente lavora sul fronte dei com-mercialisti, ai quali viene chiesto però un salto culturale, uno sforzo per fare evol-vere il proprio ruolo.«Il professionista deve intervenire a monte della “certificazione” dei fatti contabili e fiscali – spiega Coletti – en-trare nel merito della gestione». Percor-so non facile perché richiede una forte proattività da parte del commercialista e un legame più diretto con l’impren-ditore, che è tanto più disposto a con-dividere le proprie scelte quanto più il commercialista si dimostra in grado di supportarlo sul piano dell’efficienza e dell’ottimizzazione dei costi e nei rap-porti con le banche.A tal fine, Wolters Kluwer Italia sta rila-sciando un’applicazione per il corporate banking collaborativo che consente al professionista di collaborare con l’azien-da cliente nel controllo della sua posizio-ne finanziaria, con un occhio alla liquidi-tà. In un mondo di “lupi solitari” come è quello delle piccole e medie imprese del-la Penisola non è cosa facile. Ma questa è l’era della collaborazione, dell’apertura

Il Crm va su tablet e smartphoneUn tema dominante per Wolters Kluwer Italia è quello della Mo-bility. La consumerizzazione del mondo IT e l’automazione della forza vendita stanno cambiando gli assetti organizzativi. I nuovi device, smartphone e ta-blet, sono strumenti di lavoro sempre più diffusi e sempre di più dipendenti e manager lavora-no da remoto con i relativi pro-blemi di sicurezza per l’impresa. Bisogna decidere a chi dare l’ac-cesso e a quali dati. Da qui, ad esempio, l’apertura al web della

soluzione di Business Intelligen-ce e del CRM Player, per lavorare, analizzare i dati e prendere deci-sioni anche tramite tablet, e della soluzione ToCheck per la rileva-zione e la gestione delle presenze.Nel mondo HR, sempre via web, l’azienda può effettuare simula-zioni su costo del lavoro per ave-re una proiezione degli impatti sul budget del personale sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo con i differenti costi parametrizzati sulle qualifi-che degli addetti.

a nuove forme di interattività con gli al-tri attori presenti sulla scena economica che permettano di sopperire anche alle normali carenze che può avere una pic-cola impresa.Anche in questo modo è possibile ovviare in parte alle dimensioni ridotte delle im-prese che a volte rappresentano un limi-te. Per il commercialista può essere una strada per allargare la gamma dei servi-zi, per competere non solo sul prezzo ma con un’offerta articolata che gli consen-te di consigliare l’imprenditore su quale banca sia meglio appoggiare le proprie linee di credito. «Non più adempimenti al miglior costo, ma servizi per evitare di infilarsi in una spirale di riduzione dei prezzi», riassume la manager di Wolters Kluwer Italia.Da parte loro, però, i professionisti temo-no la ritrosia delle aziende ad affrontare una situazione di questo tipo. Fonda-mentale è che ne capiscano i vantaggi

fra i quali vi è il fatto che l’imprendi-tore può concentrarsi sul core business aziendale. La collaborazione può spin-gersi fino all’utilizzo di Tandem, gestione aziendale condivisa, una delle proposte in Cloud Computing di Wolters Kluwer Italia.La nuova rivoluzione del mondo IT ar-riva fino alle piccole aziende grazie a soluzioni come questa che prevedono la condivisione degli applicativi fra profes-sionista e impresa.In questo caso nulla deve essere instal-lato sui pc aziendali dai quali, tramite browser, gli operatori inseriscono prima nota e presenze direttamente nell’ap-plicativo del professionista che elabo-ra i dati e pubblica su web, attraverso webdesk, i documenti fiscali, contabili e paghe. Anche il cedolino può arrivare direttamente nella casella di posta elet-tronica dei singoli dipendenti.Il filo diretto con i clienti e il costante confronto tra i dipartimenti di Ricerca e Sviluppo delle società del gruppo mul-tinazionale Wolters Kluwer permettono di cogliere in anticipo le esigenze emer-genti e indirizzare lo sviluppo dei propri prodotti.L’offerta per le aziende si sta adeguando a un mondo in continuo cambiamento dove le parole d’ordine diventano anyti-me, anywhere, any device. «Non è un caso - spiega Coletti - che il 60% delle nuove vendite software Wolters Kluwer Italia riguardi soluzioni in the Cloud».Le imprese si stanno muovendo verso la “nuvola” alla ricerca dell’agilità che può derivare dall’utilizzo di nuove forme di organizzazione dove se si ha bisogno di nuova potenza di calcolo bastano pochi clic per avere a disposizione un nuovo server. L’azienda estesa è ormai una re-altà e gli applicativi si muovono per as-secondare le mutate esigenze che vanno tutte in direzione del web.

Le nuove soluzioni per il corporate banking collaborativo mettono il commercialista in condizione di cooperare più attivamente con le PMI

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Voice picking nei magazzini Guzzini

Per avere sotto controllo tutti i materiali dalle materie prime ai semilavorati, dai prodotti finiti ai prototi-pi, alle attrezzature di lavorazione per una logistica

completamente integrata, F.lli Guzzini – noto marchio del design presente in 150 Paesi con 6.000 punti vendita - ha intrapreso un progetto di innovazione dei magazzini con l’introduzione del picking vocale. Grazie al terminale MX8 LXE e relative cuffiette, collegate in modalità wireless, l’operatore inizia l’attività di prelievo accedendo al sistema con un ordine vocale: l’ordine da eva-dere è assegnato in automatico a sistema, viene stampato da una apposita stampante di etichette e gli indica il tipo di contenitori (pallet/cartoni) per la raccolta sulla base del volume e del tipo di pezzi. Alla partenza di ciascun ordine si genera un numero che identifica il pallet per la spedizione: l’intera missione si ef-fettua attraverso un dialogo vocale con il sistema, che pre-vede il raggiungimento del posto picking, la conferma con

Tecnologia RFid per Patrizia Pepe

Per migliorare i flus-si logistici, Patrizia Pepe ha intrapreso

un progetto per l’adozio-ne della tecnologia RFId a supporto della complessa attività di gestione e di distribuzione: dall’ingres-so dei capi dalle sedi di produzione alla loro mo-vimentazione all’interno del magazzino, dal loro prelievo e confeziona-mento alla distribuzione ai negozi. Il modello strategico del noto marchio (di Tessil-form) prevede sia le tra-dizionali collezioni sta-gionali, sia una serie di collezioni settimanali a tiratura limitata per for-nire alle boutique prodotti sempre nuovi: per questo la società - in collabora-zione con Solos (System Integrator) e Idnova (Har-dware RFID) - ha adottato

la nuova applicazione che utilizza il codice a barre EAN 13 abbinato al tag RFID sullo stesso cartel-lino del singolo capo per un’evasione più rapida del prodotto. Tali cartelli-ni pre-codificati vengono inviati ai produttori che li appongono ai prodotti finiti. Idnova ha realizzato degli appositi tunnel che assicu-rano la lettura di tutti i tag all’ingresso del magazzino direttamente all’interno dei cartoni ed effettuano anche la pesatura, grazie ad un apposito sistema, per un controllo ulteriore del contenuto.Se in precedenza l’azienda gestiva con la lettura del codice a barre circa 180-

Il brand del fashion migliora la logistica nel magazzino passando dal codice a barre alla radiofrequenza

Più velocità e meno errori con la tecnologia vocale

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lettura del check digit e la conferma del numero di pezzi prelevati. Il nuovo sistema installato a gennaio 2012 ha per-messo un recupero di efficienza pari al 10%. Oltre ad una maggior velocità di esecuzione, il sistema vocale ha con-tribuito all’aumento della precisione con una diminuzione degli errori, conseguenza positiva derivata da un miglio-ramento da parte dell’operatore delle proprie condizioni di lavoro grazie alla possibilità di “lavorare a mani libere”.La tecnologia voice che permette, grazie ai terminali LXE ed al software vo-CE, una preparazione degli ordini ottimale influenzando profondamente i processi logistici.In particolare, è stato implementato il software di magaz-zino Intellimag in collaborazione con Id-Solutions Group (divisione Id-Logistics) - in veste di integratore e fornitore dei terminali di raccolta dati LXE di Honeywell - e di It-works con il software vocale vo-CE che si trova a bordo dei terminali e che si integra direttamente con il Warehouse Management Software (WMS) di Infolog.

GGP unisce i magazzini in wireless

GGP (Global Garden Products) - gruppo multinazio-nale che si occupa della produzione di macchine ra-saerba, trattori e attrezzi per giardinaggio presente sul mercato da 75 anni - aveva la necessità di informatiz-zare la logistica di magazzino e rendere più efficiente l’automazione dell’area produzione e il collegamento dati tra i due stabilimenti situati in provincia di Trevi-so, a Castelfranco Veneto e a Campigo (per un totale di 75.000 mq), distanti fra loro 3 km. In collaborazio-ne con Aton, dopo un’analisi ambientale, ha realizzato l’integrazione dell’infrastruttura radio e dotato i due stabilimenti veneti e quello slovacco di 94 termina-li MC9090 Gun con lettore barcode, utilizzati dagli operatori per registrare picking e refill di merci, per un totale di 4 mila movimentazioni giornaliere.In particolare, GGP ha adottato la tecnologia Mesh di Motorola che consente di connettere tra loro punti non raggiungibili dalla rete LAN e la tecnologia MIMO (Multiple-input and multiple-output) che ottimizza l’efficacia e l’affidabilità della copertura sfruttando le onde riflesse senza ricorrere a banda addizionale per garantire un collegamento efficiente in un contesto difficile come quello di un magazzino caratterizzato da componenti metalliche (dalle scaffalature agli stessi articoli). I due stabilimenti veneti sono stati collegati tra loro attraverso un ponte radio Motorola a 54 megabit: at-tualmente l’intera struttura del magazzino principale di Campigo è stata replicata in uno stabilimento di GGP in Slovacchia. Grazie alla nuova infrastruttura, GGP può contare su un servizio globale che va dall’a-nalisi iniziale ai servizi di manutenzione hardware (configurazione e sostituzione terminali) su tutto l’im-pianto compreso il magazzino in Slovacchia. In questo modo vengono assicurati tempi certi e la sicurezza di ottenere il ripristino in caso di crash sia della configu-razione dei terminali, sia della copertura. L’attuale tecnologia RF ha consentito a GGP la dimi-nuzione drastica dei ritardi nella consegna dei pro-dotti, anche conseguenza del totale azzeramento delle inefficienze produttive causate dagli errori nella fase di approvvigionamento, ha contribuito al migliora-mento del servizio reso al cliente.

Il gruppo multinazionale collega in ponte radio due sedi italiane e adotta nuovi lettori di barcode

200 capi all’ora in ingres-so, al momento è in grado di processare con la RFID circa 380-400 capi all’o-ra, mentre all’uscita si è passati da 140 a 330 capi all’ora. Oggi il magazzino è ge-stito unicamente con la tecnologia RFID per un to-tale di 2,2 milioni di capi all’anno con una riduzione nell’ultima stagione degli avvisi di errore da parte dei clienti a garanzia - ol-tre che di un incremento dell’efficienza - anche di un miglioramento in ter-mini di precisione. Inoltre, nei negozi di Fi-renze e di Roma sono stati installati totem interattivi, che, grazie ai tag, forni-scono informazioni in più sugli abiti: dettagli di pro-duzione, video delle sfila-te, suggerimenti di abbina-mento o accessori.

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In vacanza con l’RFId

Marina di Loano (Savona), inizia-tiva portuale del

Gruppo Fondiaria SAI, ha attivato a partire dalla scorsa stagione un siste-ma basato su tecnologie RFId per agevolare la fru-izione dei propri servizi a turisti e utenti della ma-rina e minimizzare l’im-patto della circolazione, in ingresso e in uscita dal porto, rispetto alla viabili-tà pubblica. La Marina è composta da

Tecnologia RFId per i Taxi a Milano Malpensa

Presso lo scalo aeroportuale di Malpensa è stata intro-dotta una soluzione che ha coinvolto 5.300 taxi accre-ditati presso il bacino aeroportuale e che prevede l’u-tilizzo di tag RFId per aumentare il livello di servizio e affrontare il problema degli abusivi. Per accedere all’area di parcheggio riservata ai tassisti in attesa dei clienti, da oggi sarà necessario essere riconosciuti alla sbarra tramite il tag apposto sul parabrezza dell’auto. Il sistema, identifica-to il taxi, inserisce l’informazione nel sistema ed espone su un tabellone elettronico il codice identificativo della prima vettura disponibile a partire. I tassisti, in questo modo, non potranno più rifiutare un viaggiatore perché il tragitto ri-chiesto è troppo corto: le corse saranno infatti registrate e le code sorvegliate.Il sistema mira inoltre a risolvere il problema dei tassisti abusivi e ad evitare il ripetersi di sgradevoli episodi di or-dine pubblico che si sono verificati in passato tra tassisti.

un porto in grado di ac-cogliere un migliaio di imbarcazioni, una spiag-gia, tre ristoranti ed uno Yacht Club, nonché di-versi negozi ed attività commerciali ed un Circolo Nautico. La soluzione “Attiva & Paga Card”, sviluppata da I.P.S. Systems su compo-nenti hardware di Soft-work, si basa su tecno-logie RFId HF e permette la gestione di accessi pedonali e veicolari alla

della card dei lettori posti a lato delle casse. A que-sto, la tessera aggiunge poi speciali programmi di loyalty per i clienti, che usufruiscono così di scon-tistiche personalizzate in modo rapido e sicuro.

A Marina di Loano si accede ai servizi e si paga con una tessera contactless

Al via un servizio che tiene lontani gli abusivi e migliora il servizio ai clienti

Marina, nonché il paga-mento di servizi quali ri-storazione e spiaggia. In particolare la tessera RFId pre-carica un importo sta-bilito fino ad un massimo di 300 euro che viene poi scalato tramite la lettura

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Assicurare la sicurezza sul luogo di lavoro è una problematica

sempre attuale, in particolar modo in contesti caratteriz-zati dalla movimentazione carichi e dalla compresenza di mezzi in movimento e pedoni, come i magazzini. Per questo motivo diverse aziende, che vogliono al momento restare anonime, stanno sperimentando un sistema basato su tecnolo-gia RFId per ridurre il ri-schio di incidenti dovuti alla collisione tra carrelli eleva-tori e pedoni in magazzino. In particolare il sistema, sviluppato da Transmon Engineering, crea un “peri-metro elettronico” intorno

Un tag nell’orecchio dei maiali

L’identificazione del bestiame tramite tag RFId è oramai un’applicazione consoli-data, nonché diffusa, grazie anche alla normativa in merito. Vista “l’ostilità” di sangue e tessuti ad alcune frequenze tali soluzioni utilizzano tag LF per l’identi-ficazione e la tracciabilità degli animali, con una serie di limitazioni legate alla distanza di lettura ed alla difficoltà di effettuare letture multiple di animali in movimento. Proprio per superare tali limitazioni il Pig Research Centre Danish Agriculture & Food Council, Prosign RFID, RF-Labeltech e il Danish Technological Institute han-no avviato il progetto Pig Tracker, per lo sviluppo e la sperimentazione di una soluzione basata su tag UHF per l’identi-

ficazione dei maiali. La sperimentazione, durata tre anni, ha coinvolto cinque al-levatori danesi per più di 3000 capi e si è appena conclusa positivamente. Il tag UHF EPC Gen2, appositamente sviluppato da RF-Labeltech e posizionato sull’orec-chio dell’animale, ha consentito l’iden-tificazione dei maiali ad una distanza di circa due metri, con un tasso di lettura del 100% in cinque diverse ambientazio-ni. Durante il pilota si è inoltre verificata la possibilità di utilizzare lettori palmari per la registrazione di interventi come le vaccinazioni. L’utilizzo di tag UHF permette, oltre all’i-dentificazione dell’animale, di tracciarne gli spostamenti, localizzandolo all’interno dell’allevamento / mattatoio.

Sicurezza sul lavoro in radiofrequenza

al mezzo, avvisando tem-pestivamente l’autista della presenza di pedoni all’in-terno di tale area. Il sistema prevede l’utilizzo da parte del personale, di tag attivi RFId operanti a 2,4 GHz,

metri di lato) per altrettanti perimetri. Diverse velocità e diversi ambienti comporta-no infatti un grado diverso di rischio. Nel caso in cui il sistema rilevi la presen-za di un tag all’interno del perimetro stabilito vengono attivati degli alert automa-tici (suoni, luci) e/o il mezzo decelera o frena automati-camente. Il tag a disposizio-ne degli operatori permette inoltre, tramite un apposito pulsante, di avvisare il car-rello in avvicinamento, cosa non sempre fattibile a voce data la rumorosità di alcuni ambienti, così da allertarlo del pericolo prima che ven-ga superata la soglia peri-metrale stabilita.

Un sistema RFid per prevenire collisioni fra carrelli elevatori e pedoni

In Danimarca conclusa con successo una sperimentazione per l’identificazione del bestiame

e di carrelli elevatori equi-paggiati con appositi rea-der. Il sistema è strutturato in modo da poter impostare diverse distanze di lettura (da 0.5 a 6 metri davanti e dietro il mezzo, e fino a 4

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Il rilancio passa dalle nuove imprese innovative

Il ministro dello Svilup-po economico, Corrado Passera, ha annuncia-

to la nascita di una task force governativa sulle start up, per arrivare a concepire un pacchetto di misure di varia natura – amministrative, fiscali, di semplificazione burocra-tica, di credito d’imposta e in generale di incentivi, di sostegno all’interna-zionalizzazione – in gra-do di alimentare in Italia un ambiente nuovo che incoraggi e promuova la creazione e la crescita di imprese innovative. Pas-sera ha sottolineato che bisogna incentivare e so-stenere le nuove realtà at-

fasi di selezione e scre-matura, che accompagne-ranno i candidati fino al 2014, verranno proclamati tre progetti vincitori per il Premio per l’Innovazione, dedicato agli studenti uni-versitari e ai neolaureati, e sarà pubblicata una ri-stretta lista delle migliori micro-imprese emergenti, per la sezione dedicata alle start-up.Altra iniziativa è Wind Business Factor, la piat-taforma di business co-aching e di networking rivolta a start-up e nuo-

vi imprenditori, ideata da Wind, che ha lanciato la Wind Business Factor Competition 2012, il pri-mo ‘’campionato” italiano che consentirà a trenta gruppi di nuove aziende di accedere a un percorso di mentorship.Le 3 migliori idee di im-presa e start-up avranno l’opportunità di incon-trare dal vivo durante gli Investor Meeting venture capitalist, business angels e imprenditori di succes-so. Anche Telecom con Wor-king Capital, giunto al suo terzo anno di attività, pro-segue con il suo sostegno all’innovazione grazie a un investimento di 2,5 milioni per i prossimi tre anni. Fino a oggi l’inizia-tiva ha raccolto oltre 2500 business plan e progetti innovativi, contribuendo alla fondazione di 13 start up e all’avvio di altre 34, oltre al finanziamento di 58 progetti di ricerca.In piena attività è anche Start-up Boosting, inizia-tiva della School of Ma-nagement del Politecnico di Milano: si tratta di un “call for ideas” associato agli Osservatori ICT della School of Management del Politecnico di Milano che indagano il mondo dell’innovazione, fra cui l’effervescente mondo del Mobile Internet. L’obietti-vo è di aiutare almeno 20 start-up l’anno.

traverso strumenti finan-ziari ad hoc, in particolare il venture capital.L’importante annuncio del governo arriva in un periodo denso di interes-santi novità per il mondo delle start-up. Di recente, ad esempio, ha preso il via la quinta edizione del Programma Ego 2012, at-traverso il quale Ericsson si propone di aiutare gio-vani studenti di talento e ambiziose start-up nella realizzazione di un pro-prio progetto di business.Attraverso una serie di

Si moltiplicano le iniziative per favorire l’imprenditorialità nel digitale e nel Mobile in Italia

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Termina il mandato di Calabrò: ecco il bilancio degli ultimi 7 anni

Facebook, Groupon e Zynga a caccia di start-up nel mondo Mobile

Gli occhi dei grandi Over the Top inter-nazionali sono tutti

puntati sul Mobile. Non stupisce, quindi, che negli scorsi mesi Facebook ab-bia annunciato - nel giro di poche settimane - due acquisizioni rilevanti e che aziende come Groupon e Zynga (anch’esse recen-temente quotate in Borsa) spendano a ritmo sostenu-to centinaia di milioni di dollari in acquisizioni di start-up del mondo Mo-bile.Durante i primi tre mesi del 2012 le tre aziende americane hanno compra-to ben 21 start-up, più del doppio delle acquisizioni che avevano effettuato nello stesso periodo dello scorso anno.Facebook – che nel 2012 ha già effettuato ben 12 acquisizioni - a inizio aprile ha comprato In-stagram, l’azienda che ha sviluppato l’omonima App di photo sharing che in un anno e mezzo ha raggiunto trenta milioni di utenti soltanto su iPho-ne (dato di metà aprile) e al lancio su Android, a inizio aprile di quest’an-no, ha ottenuto un milio-ne di download già nella prima giornata e oltre 10 nel primo mese. L’accordo

vale, secondo una nota ufficiale, «circa un mi-liardo di dollari», inclusi titoli azionari del social network. Secondo quan-to dichiarato dallo stesso CEO Zuckerberg, l’acqui-sizione è finalizzata ad integrare la tecnologia dell’azienda nella Mobile Strategy di Facebook, al fine di ampliare la propria presenza sul Mobile.È di inizio maggio, invece, l’annuncio dell’acquisizio-ne di Glancee, azienda di “Geo-Social Discovering” fondata da due sviluppa-tori italiani e un canadese (ma con sede in Califor-nia), che consente di indi-viduare in base alla posi-zione dell’utente i contatti che condividono gli stessi interessi e le medesime passioni e di entrare subi-to in contatto con loro.Zynga, grande compagnia del social gaming, ha in-vece recentemente acqui-sito per 180 milioni di dollari Omgpop, l’azienda che ha sviluppato la nota applicazione Draw So-mething. Ad aprile l’App era stata scaricata da 35 milioni di utenti in sole 6 settimane e sembra ge-nerare 250.000 dollari di ricavi al giorno. Groupon, l’azienda di Chi-cago che propone sconti

nei negozi locali di città in tutto il mondo, ha com-prato 3 aziende nei primi mesi del 2012, 7 nell’inte-ro 2011. Ma, a differenza di Fa-cebook e Zynga, non sta spendendo grosse somme: in tutto 28,4 milioni di dollari quest’anno.Tra le acquisizioni, rile-

21 le acquisizioni delle tre aziende americane nei primi mesi del 2012

vante quella di Kima Labs di febbraio, azienda ope-rante nel settore del Mobi-le Payment. Secondo quanto dichiara-to dall’azienda, l’acquisi-zione ha l’obiettivo di re-perire talenti e tecnologie per costruire una nuova offerta tecnologica e di prodotto.

Si è tenuta il 2 mag-gio scorso la presen-tazione del Presidente dell’AGCOM - Corrado Calabrò - del bilancio di mandato 2005-2012.Tra i temi principalmente trattati Tv, Internet e Te-lecomunicazioni. «Dagli inizi del secolo al 2006, in anni di stagnazione dell’economia italiana, il settore delle telecomu-nicazioni ha continuato a svilupparsi a un tasso superiore al 6% annuo - ha dichiarato Calabrò, che

ha continuato: «Il peso del settore sul PIL è oggi del 2,7%». Le telecomu-nicazioni rappresentano quindi una fetta impor-tante del prodotto nazio-nale; a guidare il settore è soprattutto la telefonia mobile, che prevale sta-bilmente su quella fissa.Da parte dell’ex Presiden-te non è mancato però un monito importante: «Il ri-tardo nello sviluppo della banda larga costa all’I-talia tra l’1 e l’1,5% del PIL: senza infrastrutture

Le TLC continuano a crescere trainate dalla telefonia mobile, ma serve più banda larga

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Lo sviluppo di App è economicamente sostenibile?

Facebook ha lancia-to l’App Center, una piattaforma basata

sul social network più fa-moso al mondo che con-sentirà agli utenti di tro-vare applicazioni sia per dispositivi mobili sia Web App, e agli sviluppatori di accedere a un’ulterio-re significativa vetrina in cui presentare le proprie creazioni. L’App Center è accessibile da qualsia-

Una recente ricerca condotta dall’a-zienda canadese

AppPromo ha quantificato le difficoltà di monetizza-zione per la maggior parte dei creatori di Applicazio-ni distribuite sulle princi-pali piattaforme Mobile.Dall’analisi in questione emerge che, indipendente-

si browser web, nonché dall’applicazione Facebook per iOS e Android. I circa 900 milioni di utenti di Fa-cebook potranno quindi a breve scegliere da un’am-pia selezione di applicazio-ni e giochi, gratuiti o a pa-gamento, direttamente dal social network.Possono entrare a far parte dell’App Center le appli-cazioni che si basano su Facebook e utilizzano la

App Center di Facebook: l’Application Store si fa “social”

mente dal modello di bu-siness utilizzato (pay, pay con in app billing o fre-emium), i ricavi generati non riescono a ripagare l’investimento necessa-rio allo sviluppo dell’app nel 59% dei casi, ma so-prattutto non consentono agli sviluppatori di avere un business sostenibile nell’80% dei casi.Il 68% degli sviluppato-ri intervistati guadagna al massimo 5.000 dollari dalla app di maggior suc-cesso. È anche vero però che il 52% degli sviluppa-

Nel 59% dei casi i ricavi non ripagano gli investimenti e nell’80% il business non è sostenibile

Ora è possibile scaricare App per dispositivi mobili e Web App direttamente dal Social Network

funzionalità Facebook con-nect. Ogni App è corredata da una pagina che ne spie-ga nel dettaglio le caratteri-stiche, oltre che i commenti e le interazioni dei propri contatti. Non si tratta di un AppStore in senso stretto, quanto di un hub in cui gli utenti possono trovare una selezione di applicazioni mobili trasversali alle di-verse piattaforme (iOs, An-droid, Web, ecc.).

in realtà la percentuale di app che non raggiungono il break even point possa anche essere di molto su-periore (alcuni sviluppato-ri sostengono addirittura il 90%)!È inoltre necessario effet-tuare un distinguo tra le app realizzate per Apple e quelle create per Android: la società di analisi ameri-cana Flurry ha provato a mettere a confronto i rica-vi generati dai download sulle due piattaforme: se un’app sviluppata per iOs genera un guadagno di un dollaro per lo sviluppato-re, per Android il corri-spettivo valore è di soli 24 centesimi.

a banda ultra larga i si-stemi economici avanzati finiscono su binari morti. L’economia Internet in Italia vale solo il 2% del PIL; la stessa stima con-duce a valutare l’internet economy del Regno Uni-to pari al 7,2% del PIL».Nonostante l’Italia sia il Paese col maggior nu-mero, in Europa, di te-lefoni cellulari e con la maggiore diffusione di apparecchi connessi – come smartphone, tablet, chiavette USB -, il nostro Paese è sotto la media europea per quanto ri-guarda la banda larga fissa (con 21 linee ogni 100 abitanti contro le 27 dell’Europa), per il nume-ro di famiglie connesse a internet (62% contro il 73% dell’Europa) e per la percentuale di famiglie che accedono a internet veloce (52% contro il 67% dell’Europa).

tori non investe nulla in marketing, nonostante il 91% sia convinto che sia necessario per il successo.Guardando all’altra faccia della medaglia – ossia a chi genera ricavi soddisfa-centi – emerge che il 12% guadagna più di 50.000 euro. Spendendo però il 14% del tempo in promo-zione dell’app. Questa indagine ha trova-to ulteriori conferme an-che da interviste ad alcuni sviluppatori condotte dal-la testata web Ars techni-ca che evidenziano come

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Mobile Advertising, in Italia funziona meglio

Dopo aver visto una pubblicità sul pro-prio tablet, il 32%

dei consumatori italiani ha deciso di effettuare un ac-quisto online via Pc, il 13% direttamente tramite il pro-prio device mobile mentre il 19% in un negozio fisi-co. Percentuali leggermente più basse per i possessori di smartphone: il 27% ha effettuato un acquisto da Pc dopo aver visto un an-nuncio, il 12% dal proprio dispositivo mentre il 18% si è recato in un negozio.Questi i risultati di una ri-cerca Nielsen che ha messo a confronto i comporta-menti di consumatori ita-liani, statunitensi, inglesi e tedeschi, rivelando un’alta propensione all’acquisto da parte dei nostri connazio-nali.Negli Stati Uniti la propen-sione è in generale molto più bassa che nei Paesi eu-ropei. Per quanto riguarda i possessori di smartphone solo il 4% dei consumatori ha effettuato un acquisto usando il proprio dispositi-vo dopo aver visto un an-nuncio (contro l’8% dei te-deschi e il 7% degli inglesi) e solo l’11%, incuriosito, ha cliccato sul banner per ave-re maggiori informazioni, contro il 27% degli italiani, il 19% dei tedeschi e il 17% degli inglesi.Più in linea con gli italiani invece i cugini europei: il 10% dei consumatori inglesi e tedeschi ha effettuato un

acquisto dal proprio tablet dopo aver visto un annun-cio, rispettivamente il 27% e il 32% ha invece preferito usare il proprio Pc mentre il 17% degli inglesi e il 18% dei tedeschi si è recato in un negozio fisico.Più alte le percentuali per i possessori di smartphone: il 27% degli inglesi e il 34% dei tedeschi ha effettuato un acquisto da Pc dopo aver

Il cellulare aiuta a prevenire il rischio di contagio da HIV Una soluzione basata sul GSM riduce drasticamente in Mozambico la possibilità di trasmissione del virus dalle madri ai loro neonati In Mozambico è stata adottata una soluzione che permette di sfruttare la rete GSM cellulare per inviare i risultati degli esami HIV delle donne in gravidanza a distanza di pochi giorni dal test. Quasi 400 ambulatori del Paese sono stati dotati di una pic-cola ed economica stampante - realizzata da una collaborazione tra Telit e Sequoia Technology nell’ambito di un progetto finanziato dalla fondazione Clinton e dal Mi-nistero della Salute del Mozambico – che, aggirando i limiti infrastrutturali del Paese e sfruttando gli Sms, è in grado di collegarsi ad un gateway cellulare GSM e così di ricevere in completa sicurezza i risultati degli esami di laboratorio.Grazie a questa tecnologia le donne incinte risultate positive al test hanno potuto assumere farmaci antiretrovirali in anticipo, riducendo la percentuale di possibilità di trasmissione del virus ai loro neonati dal 40% a meno dell’1%. Attualmente, quasi la metà dei bambini nati in Mozambico che ha contratto l’HIV muore nei primi 2 anni di vita. Le infrastrutture sanitarie in Africa sono carenti e la maggior parte degli ambu-latori non può essere raggiunta dalle autovetture, non dispone di servizi e-mail e di nessuna linea telefonica: l’unico canale di comunicazione presente quasi ovunque è appunto la rete cellulare. Data l’economicità e la funzionalità del sistema, i Ministeri della Salute dei principali Paesi africani hanno già espresso il proprio interesse per la soluzione, che potrà essere utilizzata anche per ottenere i risultati delle analisi di laboratorio di altre malattie, come malaria e tubercolosi.

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Sono in nostri connazionali i più propensi all’acquisto dopo aver visto una pubblicità su smartphone o tablet

visto una pubblicità sul pro-prio dispositivo, ma rispet-tivamente solo l’8% e il 7% ha utilizzato il proprio devi-ce, mentre il 14% degli in-glesi e il dei 15% di tedeschi si è recato in un negozio.L’11% dei consumatori ita-liani ha inoltre utilizzato un coupon ricevuto su un dispositivo mobile per usu-fruire di sconti e promozio-ni dedicate, contro il 10%

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Generali lancia un’App per denunciare subito gliincidenti stradali

Non si sa mai dove possono capitare gli imprevisti: a

casa, in auto o per la stra-da. Per questo motivo il Gruppo Generali ha scelto di stare accanto ai propri clienti in ogni momento e di rendere disponi-bili i propri servizi in modo, diverten-te ed innovativo. ePolizza, l’app svi-luppata da modo-modo, è stata creata proprio con questo scopo: offrire ser-vizi utili, e talvolta indispensabili, attra-verso uno strumento pratico e familiare come lo smartphone. ePolizza permette in-fatti ai clienti di Al-leanza, Assicurazioni Generali, Augusta,

Fata Assicurazioni, Ina Assitalia, Lloyd Italico e Toro di denunciare alla compagnia sinistri auto, malattie o incidenti do-mestici direttamente dallo smartphone, attraverso la semplice compilazione di un modulo e con la pos-sibilità di allegare addi-rittura foto e documenti. Non mancano poi servizi estremamente utili come la possibilità di richiede-re soccorso stradale, avere un’indicazione sul proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida, pre-notare una visita medica in una struttura conven-

zionata, calcolare la re-sponsabilità di incidente. Per non limitare l’offerta di questi utili servizi solo ad una porzione ristretta della propria base clienti, le compagnie del Gruppo Generali si sono affida-te alla grande flessibilità della piattaforma appli-cativa di modomodo, che permette di sviluppare immediatamente applica-zioni compatibili con tutti i sistemi operativi mobili per smartphone (iPhone, Android, Symbian, Win-dows Phone, BlackBerry), tablet e Internet TV.

Possibile localizzare l’officina convenzionata più vicina, richiedere soccorso stradale e verificare il proprio tasso alcolemico

degli americani e il 9% di inglesi e tedeschi.Rilevante anche il fenome-no delle applicazioni utiliz-zate per lo shopping (App di prodotto, cataloghi e store locator): la ricerca ha mo-strato che sono diffuse tra l’81% di chi scarica applica-zioni per tablet e tra il 17% di chi lo fa per smartphone. La penetrazione di utilizzo varia sensibilmente tra ta-blet e smartphone per via dell’esperienza utente molto differente.I dati mostrano il ruolo cre-scente che i contenuti vei-colati tramite i dispositivi mobili hanno nell’influen-zare le nostre scelte d’ac-quisto, evidenziando come il Mobile non possa più es-sere escluso dalle strategie di relazione con il cliente delle aziende.

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Total Erg ha sviluppato diveCoca-Cola ha lan-ciato a marzo in colla-

borazione con Google una campagna pubblicitaria ba-sata su Mobile che - ripren-dendo lo slogan “buy the world a coke” coniato per una pubblicità televisiva storica del 1971– permette di regalare una lattina di Coca Cola ad un ignaro for-tunato nel mondo tramite il proprio smartphone.Gli utenti Android e iOs che

navigando su internet clic-cano sul banner della pub-blicità Coca Cola hanno let-teralmente la possibilità di regalare una lattina di cola ad un fortunato passante che si ferma di fronte ad uno degli speciali distribu-tori che l’azienda ha distri-buito nelle principali città nel mondo. La bibita può

inoltre essere accompagna-ta da un messaggio per l’i-gnaro destinatario, che avrà la possibilità di ringraziare rispondendo direttamente dal distributore con un vi-deomessaggio girato grazie alla videocamera integrata.L’utente può scegliere in quale città nel mondo de-sidera inviare la lattina

Uno “shopping wall” virtuale nelle strade di New YorkBasta inquadrare il prodotto con la fotocamera integrata nello smartphone per effettuare l’acquisto e riceverlo a casa

Regalare una lattina di Coca Cola con lo smartphone

gratuita, e la piattaforma è in grado di tradurre in automatico il messaggio di accompagnamento nella lingua del ricevente.La campagna fa parte di una serie di pubblicità re-alizzate da Google sul cal-co di alcuni spot televisivi di successo degli anni ’60 e ‘70, di cui fanno inoltre parte lo spot Avis “We Try Harder” e la campagna Volvo “Drive it like you hate it”.

Un’originale campagna internazionale di Mobile Marketing

Glamour – magazine statunitense di moda e bellezza – ha realizzato a New York uno “shop-ping wall”: un muro su cui sono rappresentati diversi prodotti di bellezza come se fossero ap-poggiati a degli scaffali acquistabili col pro-prio smartphone grazie al Qr-Code associato.L’articolo, una volta inquadrato il codice con la fotocamera integrata nel proprio smartpho-ne e effettuato l’acquisto, verrà spedito a casa all’orario desiderato. I prodotti presenti sono di brand come John Frieda, Elizabeth Arden, Clearasil e Versace, partner pubblicitari di lun-ga data del magazine. L’idea è stata ispirata dall’iniziativa lanciata lo scorso anno da Te-sco – nota catena di supermercati inglese - in Corea del Sud, che ha allestito un reparto di supermercato virtuale nelle banchine della metropolitana per permettere ai viaggiatori di fare acquisti mentre aspettano il treno in arrivo.

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In un mondo in cui di-lagano smartphone e tablet il tema della

riduzione delle emis-sioni delle reti 4G assume sempre maggior rilievo. A occuparsene è il pro-

presenti nel mondo – nel 2020 saranno oltre 11 mil-ioni –, che rappresentano gli elementi più voraci di energia della rete. Al progetto hanno par-tecipato Alcatel-Lucent, Ericsson, Telecom Italia, DoCoMo e le università di Belgio, Francia, Finlandia, Germania, Ungheria, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito; i risultati arriveranno sul mercato nel 2014, contribuendo a ridurre la bolletta ener-getica degli operatori, a mantenere i costi dei ser-vizi su livelli accettabili e a limitare l’inquinamento e le emissioni di carbonio.

nel 2020 le emissioni di CO2 imputabili al settore mobile saranno il triplo di quelle attuali, pari a quelle prodotte in un anno dallo stato del Lussemburgo. Oltre all’impatto ambien-tale in termini di inquina-mento si avrà una ricaduta anche in termini di costi aggiuntivi per operatori e consumatori. È proprio per contrastare questo sce-nario tutt’altro che confor-tante che è nato il progetto EARTH, che, finanziato dalla Ue con 10 milioni di euro, ha l’obiettivo princi-pale di ottimizzare i con-sumi delle circa 5 milioni di base station 4G/LTE

Troppa energia per le reti 4GL’Unione Europea ricerca i modi per ottimizzare i consumi delle stazioni radio base

Referti a portata di App

L’Azienda ULSS n° 9 di Treviso ha lanciato recente-mente “Referti Mobile”, un’applicazione gratuita per la visualizzazione dei referti prodotti dall’Azienda su dispositivi mobili che operano su piattaforme iOS e Android.«L’iniziativa si colloca all’interno di un percorso più ampio di dematerializzazione e di virtualizzazione degli sportelli aziendali, il progetto “Veneto ESCAPE” – spie-ga Claudio Dario, Direttore Generale ULSS 9 di Treviso – , che grazie ai finanziamenti del Ministero dell’In-novazione Tecnologica consente di estendere a livello regionale i servizi al cittadino, rispetto alle nuove tec-nologie emergenti (smartphone e tablet), sperimentati presso l’Azienda trevigiana. Al momento possono usu-fruire del servizio “Referti Mobile” circa 400mila veneti ma si prevede che entro la fine dell’anno saranno 5mi-lioni, ovvero l’intero bacino di utenza della nostra re-gione». Il servizio prevede che il paziente, all’atto della

prenotazione al Centro Unico Prenotazioni, riceva un promemoria cartaceo dell’appuntamento con i codici di accesso per il download dei referti (codice fiscale e co-dice identificativo, forniti anche in modalità QR Code). Utilizzando la fotocamera del proprio smartphone o tablet, l’utente può inserire automaticamente le cre-denziali per accedere al servizio, eccezion fatta per gli ultimi 5 caratteri del codice fiscale che, per motivi di tutela della privacy, devono essere inseriti manualmen-te. Una volta effettuato l’accesso al sistema, l’applica-zione presenta una maschera di ricerca attraverso cui l’utente può visualizzare e salvare il referto sul proprio dispositivo. Con l’introduzione di questo servizio la ULSS punta ad ampliare significativamente le possi-bilità per un cittadino di scaricare il proprio referto da Internet in poco tempo e in qualsiasi momento della giornata. L’applicazione, già presente negli Application Store, ha fatto registrare centinaia di download.

A Treviso i pazienti accedono ai documenti medici da dispositivi mobili

getto EARTH a cui parte-cipa anche l’Italia. I servizi dati di nuova generazione consumano più energia delle chiamate tradizion-ali e degli sms: l’Unione Europea ha calcolato che

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Roma Capitale e il Qa-tar Science e Tech-nology Park (QSTP)

stanno collaborando allo sviluppo di un progetto congiunto di telemedicina basato sull’innovativa piat-taforma “Rasad” che con-sente il trasferimento veloce di dati wireless. L’obiettivo è contribuire alla preven-zione e al monitoraggio delle malattie cardiometa-boliche che sempre più si stanno diffondendo nella Capitale sin dalle prime fasce di età – a 8-9 anni il 10,6% dei bambini è obeso e il 24,6% in sovrappeso – in gemellaggio con una nazione come il Qatar che sta lottando da anni contro questi disturbi – basti pen-sare che il 40% della popo-lazione è obesa e il 20% è diabetica –. L’accordo pre-vede l’applicazione della tecnologia Rasad a progetti di telemedicina italiani. «I progetti in corso o in fase di partenza a Roma sono quattro - spiega Luciano De Biase, professore as-sociato di Cardiologia, università La Sapienza e responsabile dei progetti -. Il primo riguarda le ri-cadute dell’attività sportiva sulla salute del cuore e co-involge una quarantina di persone che frequentano un centro sportivo del Co-mune. Attraverso un sen-sore, che registra sia il seg-nale Ecg, e un misuratore della quantità di attività fisica si studia cosa accade

durante la performance sportiva. Presso le case di riposo del Comune invece 200 anziani saranno sot-toposti a monitoraggio per individuare i fattori predit-tivi di eventi indesiderati quali cadute o mortalità e il consumo di farmaci. Una cinquantina di diabetici in-vece saranno telemonitora-ti per due anni per valutare come l’allenamento fisico possa incidere sui livelli di glicemia, di lipidi del sangue e sul consumo di farmaci. L’ultimo progetto prevede il monitoraggio dell’attività fisica di una cinquantina di bimbi degli asili nido del Comune».

Application Store a misura di aziendaSe in ambito Consumer la modalità di distribuzione di contenuti per smartphone e tablet che si è dimostrata vincente è quella dei gran-di Application Store (come Google Play e l’AppStore di Apple), lo stesso non vale in ambito Enterprise. Le elevate necessità di perso-nalizzazione delle aziende e la tipologia di target ri-chiedono, infatti, sistemi differenti, come i Priva-

Una soluzione per il monitoraggio delle malattie cardiometaboliche

te Enterprise Application Store (PEAS) o i Business Application Store dei Pro-vider. I primi sono ambienti ad accesso esclusivamente privato che le imprese de-dicano ai propri dipendenti o ai propri business partner, mentre i secondi sono piat-taforme di distribuzione che cercano di coniugare la logica tipica degli Store Consumer con quella del-le App personalizzate di

Le scelte disponibili e l’opinione dei CIO italianisupporto a processi spe-cifici. Attraverso i PEAS le aziende distribuisco-no applicazioni specifiche alle famiglie professionali che devono farne uso, così come applicazioni “trasver-sali”, discrezionali “sugge-rite” dall’organizzazione ai dipendenti per affrontare i processi di business - deci-sionali, operativi o di sup-porto al coordinamento.Dalla Ricerca 2011 dell’Os-

Roma e il Qatar collaborano per la telemedicina

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Smartphone e tablet, poca attenzione alla sicurezza

6,6 dipendenti, in media. Ma oltre la metà (56 per cento) di questi terminali usava firmware obsoleto (quindi potenzialmente a rischio di intrusioni informatica). An-cora più preoccupante, circa il 39 per cento dei terminali che avevano credenziali per accedere ai server aziendali risultavano inattivi da oltre 30 giorni. È possibile quindi che i dipendenti li avessero persi, venduti o tenuti in-custoditi da qualche parte (ipotizza Mobilesafe). Alla mercé di malintenzionati che potevano così otte-nere informazioni preziose sull’azienda.Mobilsafe è arrivata a que-

sti risultati con un campi-one di 38 milioni di utenti della sua applicazione Saas (cloud computing). Le aziende (tra i 15 e i 2,500 dipendenti) possono utiliz-zarla per analizzare il livello di sicurezza della propria infrastruttura mobile. An-che in Italia il numero dei mobile worker ha superato il 50 per cento del totale, come rilevato da School of Management-Politecnico di Milano. La consapevolez-za dei rischi si fa strada a fatica, come capita con tutti i fenomeni nuovi e dirom-penti. E i problemi riguar-dano non solo i terminali aziendali dati al dipendente, ma anche quelli suoi per-sonali, dove comunque pos-sono finirci informazioni o credenziali di accesso riser-vate. Certo è che le aziende specializzate in sicurezza hanno capito che questa è la nuova frontiera dove puntare.Al recente Mobile World Congress di Barcellona tutti i principali marchi di soft-ware security hanno pre-sentato nuovi prodotti e una strategia rinnovata per i terminali mobili (Syman-tec, Trend Micro, F-Secure, Kaspersky, tra gli altri). Il mercato dei software di si-curezza per smartphone e tablet arriverà a 3,7 miliardi di dollari nel 2016, del resto, secondo Juniper Research. Di questa quota, il 69 per cento verrà dal pubblico af-fari. Alessandro Longo

Le PMI hanno abbrac-ciato il lavoro in mo-bilità, consentono o

incentivano i propri dipen-denti a portarsi in giro cellu-lari e tablet contenenti dati importanti per l’azienda; ma a quanto risulta da una ricerca della società ameri-cana MobilSafe condotta a livello globale non hanno ancora imparato a gestire il fenomeno in modo sicuro.È quanto risulta da una re-cente analisi di Mobilsafe, una start up specializzata in questo settore. Ha scop-erto che l’80 per cento dei dipendenti delle Pmi (su un campione mondiale) utilizza cellulari o tablet; uno ogni

Una ricerca rivela che le PMI non hanno ancora affrontato il problema della protezione dei dati

servatorio New Tablet & Business Application del-la School of Management del Politecnico di Milano emerge come ben tre CIO su quattro intervistati ri-tengono che sia possibi-le trasporre il concetto di Application Store anche in ambito aziendale – sottoli-neando però, nel 60% dei casi, la necessità di consi-derare alcuni importanti elementi di attenzione. Tra i CIO favorevoli all’introdu-zione dell’Enterprise Appli-cation Store, il 7% ha già implementato un proprio PEAS (tra cui Benetton e Luxottica), mentre un al-tro 6% lo implementerà a

breve (tra cui Laboratoires Boiron). Il 44% ne sta va-lutando l’introduzione nel medio termine mentre il restante 43% a oggi pen-sa che non lo introdurrà affatto. I PEAS, laddove esistono o sono pianifica-ti, nelle intenzioni dei CIO devono contenere preva-lentemente applicazioni “specifiche”, in particolare, di tipo commerciale o di reportistica. Seguono le ap-plicazioni a supporto della produttività individuale, quelle collaborative infine quelle discrezionali (23%). Altro modello è quello dei Business Application Sto-re dei Provider (per esem-

pio AppExchange di Sa-lesForce.com, Bell Business Apps Store, Cisco AppHQ Marketplace, Olivetti Ap-plication Warehouse, SAP Ecohub, ecc.). In questi “Store” si trova un nume-ro di applicazioni molto limitato se paragonato ai Consumer Application Sto-re che si rivolgono quasi esclusivamente al suppor-to dei processi di Business. Le App sono ricercabili per settore e/o per categoria di processo supportato (CRM, eCommerce, Financial Ma-nagement, Office Mana-gement, Sales, ecc.) e in alcuni casi richiedono una personalizzazione.

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Eventi e Formazione

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11 giugno - Undicesima edizione dell’evento dedicato al Mobile Internet, Content & Apps

Start-up Boosting è un’iniziativa della School of Mana-

gement del Politecnico di Milano finalizzata ad accrescere il tasso di im-prenditorialità nei setto-ri delle tecnologie e dei mercati digitali in Italia. Attraverso Call 4 Ideas collegate ai diversi Os-

servatori, il programma si pone l’obiettivo di identi-ficare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi e di sup-portarne concretamente il loro sviluppo.Alla selezione possono partecipare persone fisi-che, singolarmente o in gruppo, aziende in fase

di start-up o già avviate in possesso di un’idea di business fortemente inno-vativaI candidati che supereran-no il processo di valuta-zione saranno supportati dal team degli Osservatori nella messa a punto del progetto imprenditoriale, avranno la possibilità di

frequentare gratuitamente un percorso di alta for-mazione presso il MIP - la Business School del Poli-tecnico di Milano – e sa-ranno inoltre aiutati nella ricerca dei capitali di ri-schio necessari.Per maggiori informazioni visitare il sito: www.osservatori.net

27 e 28 giugnoQUID Innovation Italysoluzioni di identificazione automaticaQUID Innovation Italy aprirà le porte il 27 e 28 giugno a Milano per la sua sesta edizio-ne, offrendo due giorni di approfondimento e scambio per coinvolgere CIO, CTO e IT manager di istituzioni, enti e azien-de italiane interessati a rendere più efficienti e produttivi i processi e i servizi di cui hanno la responsabilità attraverso le soluzioni di identifi-cazione automatica.L’evento si offre come piattaforma per la con-divisione di esperien-ze cross-industry e per il technology sourcing volto alla realizzazione di progetti innovativi, coinvolgendo un nume-

ro importante di decisori lato end-user attivi nei diversi settori verticali di mercato, nonché tutti gli attori critici del ca-nale dell’identificazione automatica e dell’ICT specializzato. Il programma di quest’anno vede in agenda sei conferenze, due delle quali aperte gratuitamente a tutti i visitatori dell’esposizio-ne e offre percorsi dedi-cati ai diversi segmenti, sia per gli approfondi-menti verticali, sia per la creazione di “ponti” suggerendo nuovi con-tatti tra segmenti di-versi.Per ulteriori informazio-ni: http://www.qu-id.it/

Torna l’edizione 2012 di uno dei convegni di maggior successo

organizzati dalla School of Management del Po-litecnico di Milano, vero e proprio punto di rife-rimento per chi gravita nell’universo Mobile.In un mercato caratte-rizzato da fortissime di-namiche di crescita sia dell’offerta di contenuti e Applicazioni, sia del loro utilizzo da parte dei con-sumatori, in cui svilup-patori e start-up giocano la loro partita a fianco di media company e grandi publisher, la ricerca 2012 si pone l’obiettivo di va-lutare approfonditamente le dinamiche quantitative del mercato Mobile Inter-net, Content e Application nelle sue diverse artico-lazioni (pay, advertising,

connettività), inquadran-dole nel contesto delle evoluzioni strategiche del mercato delle telecomuni-cazioni mobili.La ricerca ha previsto un’a-nalisi puntale dei temi ine-renti il Mobile Internet e gli Application Store , oltre ad una precisa definizione dei ruoli dei diversi attori della filiera: Telco, Over the Top, Media company, Internet company, Svilup-patori e Software house, Mobile content & service provider, produttori di ter-minali e sistemi operativi.Il Convegno si terrà lunedì 11 giugno alle 9:30 pres-so l’Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano, Campus Bovisa, in Via Durando 10.Per informazioni e iscri-zioni: www.osservatori.net

Start-up Boosting L’iniziativa che aiuta le idee di business innovative a prendere il decollo

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Smau Business a ottobre a Milano

Si chiuderà con la Main Edition di ot-tobre a Milano la

quinta edizione di Smau Business, il roadshow iti-nerante che ha portato l’innovazione ICT in sce-na nelle principali città italiane, di cui per ultime Bologna e Padova, rispet-tivamente lo scorso 6/7 giugno e 18/19 aprile.Nelle giornate dedicate all’innovazione tecnologi-ca per il business si sono viste tra gli stand oltre 100 novità tecnologiche pre-sentate dai principali pro-tagonisti del settore, tra cui Adobe, Google Enter-prise, Fujitsu, Amd e Hp, IBM, Infor, Intel, Micro-soft, Olivetti, SAP, Telecom Italia e Xerox e dai partner del territorio che hanno proposto al pubblico pro-dotti e soluzioni in grado di modificare radicalmente il lavoro in azienda: dal cloud computing ai siste-

8 e 9 novembre, Corso MIP Politecnico di Milano: Innovare il Business con le soluzioni WirelessLa Mobile EnterpriseIl corso intende fornire a CIO e Manager operanti nelle Direzioni ICT di imprese private e PA un’am-pia panoramica circa gli impatti delle diverse tecnologie Mobile e Web nei processi di business.Nelle due giornate di formazio-ne verranno delineati gli scenari emergenti con riferimento alle diverse tecnologie Mobile & Wi-reless (Reti cellulari, WiFi, WiMax,

RFId, NFC, WSN, UWB, ecc.) e alle diverse opportunità di innovazio-ne aperte dalle soluzioni Mobile: Mobile Workspace e Mobile For-ce, Wireless Supply Chain, Mobi-le Marketing & Service, Unified Communication, Infomobility, M2M, ecc.I docenti esamineranno le prin-cipali criticità da affrontare nell’introduzione di tali soluzioni

e mostreranno come valutarne puntualmente i benefici, oltre ad approfondire le opportunità di innovazione in alcune filiere par-ticolarmente significative (Largo Consumo, Sanità, Bancario, ecc.)Il corso di terrà presso il MIP Po-litecnico di Milano l’8 e il 9 no-vembrePer maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it

mi di unified communica-tion & collaboration, dalle nuove tecnologie satellita-ri per diffondere la banda larga nelle zone in digital

Mob App Awards e Mob App Camp @ Smau Milano a ottobre

Mob App Awards e Mob App Camp sono due iniziative realizzate dagli Osservatori della School of

Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Smau in tutte le tappe del roadshow itinerante di Smau Busi-ness, con l’obiettivo di sostenere la cul-tura dell’innovazione in ambito Mobile.Il Mob App Awards è un contest che pre-mia le migliori App per smartphone e tablet in ambito business e consumer. Il progetto ha avuto inizio lo scorso ottobre in occasione di Smau Milano, quando più di 200 tra software house e sviluppatori indipendenti hanno inoltrato oltre 260

candidature. Il Mob App Camp ha preso invece il via con l’edizione di Padova e si tratta di un’iniziativa nata per creare una community di confronto sui temi più attuali legati allo sviluppo di App e ai di-spositivi mobili di nuova generazione. La partecipazione all’incontro è gratuita ed è inoltre possibile candidarsi come spe-aker per prendere la parola insieme ad esperti del settore in sessioni dedicate ad una platea di manager, sviluppatori, con-sulenti e imprenditori interessati ai temi Mobile. Per informazioni e iscrizioni: http://www.smau.it/invite/smaumobapp

divide, alla stampa digitale ai tablet e App per il bu-siness.Per informazioni e iscri-zioni: http://www.smau.it

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Da Samsung un display multi-touch Samsung ha presentato SUR 40, un display multi-touch creato per il business e basato su piattaforma Microsoft Surface. Il nuovo moni-tor di casa Samsung è costituito

Cisco: sempre più dispositivi personali e video in aziendaNel corso dei prossimi 5 anni, secon-do Cisco, il mondo dell’ICT sarà inte-ressato da tre grandi trend. In primo luogo la proliferazione dei device, in ambito consumer così come in quello business, anche se la distinzione tra i due andrà sempre più affievolendosi. Nel 2020 saranno circa 7 miliardi i di-spositivi connessi in rete utilizzati da persone, 50 miliardi gli oggetti intel-ligenti. A ciò si aggiunge un sempre maggior quantitativo di dati, e la con-seguente necessità di datacenter più capaci ed efficienti. Terzo importante trend è l’affermarsi del video come maggiore componente del traffico Internet, anche in ambito business. È stato stimato da Cisco che i dati gene-rati da videoconferenze e video azien-dali aumenteranno di 6 volte tra 2010 e 2015. «Videoconferenze e video di formazione per i dipendenti si affer-meranno sempre più – spiega Jean-Pascal Goninet, Direttore Borderless Networks South Europe di Cisco -. Se fino a qualche tempo fa l’utilizzo era limitato, lo stato della tecnologia attuale permette di realizzare prodotti facili da usare e che offrono un’espe-rienza davvero realistica, incentivan-done l’utilizzo».Altro importante fenomeno è quello del BYOD (Bring Your Own Device), che vede la propria causa nella cre-scente consumerizzazione dell’IT e consiste nell’utilizzare il proprio di-spositivo personale anche sul luogo di lavoro. Una recente ricerca Cisco ha mostrato che il 70% degli impiegati nel mondo ammette di aver infranto le policy IT aziendali per svolgere il pro-prio lavoro, dato che gli era impedito

di utilizzare programmi e applicazioni per loro utili. «Il ruolo della tecnologia deve essere quello di portare sempli-cità in un mondo complesso, quello dell’IT – continua Goninet -. Se una tecnologia non crea valore ma, al con-trario, incide negativamente sulla pro-duttività dei dipendenti, significa che qualcosa non funziona. Preso atto dei fenomeni in corso, le aziende devono munirsi della tecnologia e delle com-petenze necessarie per farvi fronte e trarne vantaggio». Il punto critico per l’applicazione di tale paradigma rima-ne la sicurezza. Il sistema deve essere in grado di stabilire policy di accesso contestualizzate rispetto a luogo, ora-rio e modalità di accesso. Se ci si trova fuori dall’ufficio e si tenta di accedere a dati sensibili tramite un dispositivo mobile in un orario inconsueto, le po-licy saranno più restrittive. Viceversa, se le condizioni lo permettono, l’ac-cesso sarà semplice e immediato.

da un ampio pannello LCD da 40” che è possibile utilizzare in verti-cale oppure in orizzontale grazie a quattro gambe, che all’occorrenza lo trasformano in un pratico tavolo di lavoro interattivo. Caratterizza-to da funzionalità multi-touch d’a-

vanguardia (è possibile interagire contemporaneamente con ben 52 punti di contatto differenti), con-sente all’utente di interagire con molteplici contenuti multimediali ed è inoltre in grado di riconoscere oggetti dotati di un apposito Tag quando questi vi vengono appog-giati. Le possibili applicazioni van-no dall’Hospitality, in cui gli ospiti di una struttura alberghiera posso-no per esempio utilizzarlo per ve-rificare quali sono i servizi offerti o le attrazioni turistiche presenti in zona, al Retail, come soluzione di comunicazione visiva innovativa e coinvolgente attraverso cui, per esempio, catturare l’attenzione dei clienti mentre fanno la spesa e tra-smettere informazioni come offer-te speciali o confronti tra prodotti disponibili. Il nuovo display di Samsung si presta, inoltre, ad esse-re utilizzato in ambiente scolastico e universitario, per incentivare un approccio collaborativo e interatti-vo, e nel settore finanziario, come innovativo mezzo per mostrare ai clienti in filiale le opportunità di investimento e le modalità di ge-stione dei propri conti.

Mastercard lancia il portafoglio elettronico Paypass WalletMastercard ha annunciato l’immi-nente lancio europeo di PayPass Wallet, un avanzato portafoglio digitale che permetterà di acqui-stare online e nei negozi fisici in maniera semplice e veloce anche in modalità contactless, usando smartphone e tablet PC dotati di tecnologia NFC (Near Field Com-munication). Punto forte del progetto sarà la sua apertura agli sviluppatori, aspetto inedito sino a oggi per una piat-taforma di pagamenti digitali. L’a-zienda fornirà infatti delle apposite API di programmazione affinché gli sviluppatori possano realizzare soluzioni personali che integrino direttamente PayPass. In questo modo, aziende terze come portali di eCommerce e ban-che potranno realizzare un proprio sistema di pagamenti personaliz-

Jean-Pascal Goninet, Direttore Borderless Networks South Europe di Cisco

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zato basato su PayPass a proprio marchio, oppure utilizzare la piat-taforma originale Mastercard. PayPass Wallet è attivo da maggio negli Stati Uniti in versione di test, nel corso dell’estate verrà inoltre lanciato in UK e quindi in Italia entro la fine dell’anno: hanno già siglato l’accordo Intesa San Paolo e SIA, fornitore di soluzioni tec-nologiche per il settore bancario e finanziario.

Zanox: transazioni via Mobile in crescita sul network di online advertsing Il fatturato generato da disposi-tivi mobili sul circuito di Zanox - network globale di publisher che conta oltre 3800 advertiser - è cresciuto del 313 percento dal 2010 al 2011. L’iPad è il device maggiormente utilizzato per ef-fettuare acquisti in mobilità e nel periodo, in Europa, si è registrata una transazione ogni 15 secon-di. Nel 2011 sono state effettuate oltre 2 milioni di transazioni via mobile attraverso il network Za-nox, per un volume di affari ge-nerato pari a 120 milioni di Euro. A livello Europeo la Scandinavia è il leader nel Mobile Commerce, con la maggiore quota di fatturato veicolata tramite il canale mobile (il 3%) e seconda come tasso di crescita dal 2010 al 2011 (693 %). L’Italia ha registrato una cresci-ta del 400% tra il 2010 e il 2011 e una quota di fatturato Mobile dell’1,6%. Per quanto riguarda i dispositivi, l’iPad ha veicolato nel 2011 il 50% del fatturato genera-to attraverso il canale Mobile. Il ricavo medio per operazione ge-nerato dall’iPad è superiore del 63% rispetto a quello generato dall’iPhone e il doppio di quello dei dispositivi Android.

IBM Puresystem: server, storage, virtualizzazione e networking in un unico chassisIBM PureSystem è un sistema in cui hardware, software, virtualiz-

Verizon punta sul Cloud con TerramarkCloud, mobilità e Big Data sono i temi caldi che stanno rivoluzionan-do il mercato ICT mondiale, e Veri-zon – azienda statunitense che opera a livello globale nella fornitura di connessione di rete fissa e mobile a banda larga e servizi correlati – si sta preparando per affrontarli al meglio.La società ha circa un anno fa acqui-sito Terramark, e tramite essa eroga servizi in modalità Cloud. Si tratta di un mercato dall’alto potenziale: se-condo le previsioni formulate dall’a-zienda, infatti, entro il 2012 il 45% delle aziende farà ricorso al Softwa-re-as-a-Service. “Quando si parla di servizi erogati in Cloud, la capacità di rispondere effi-cientemente e in tempi rapidi ai biso-gni espressi dai clienti è cruciale, - ha dichiarato Karry Bailey, CIO di Verizon Enterprise Solutions - e credo che gli investimenti da noi sostenuti in que-sta direzione abbiano chiaramente mostrato al mercato la nostra volon-tà di supportarne la crescita presente e futura”.Verizon si sta sempre più spostan-do verso l’erogazione di servizi ed è in grado di fornire specializzazioni

verticali pensate per rispondere al meglio a mercati con caratteristiche diverse. L’azienda ha oggi 200 data center in tutto il mondo, nel 2011 ha fatturato 111 miliardi di dollari, conta oltre 192 mila dipendenti ed è presente in più di 150 paesi. Dopo l’acquisizione, Terramark è cresciuta sensibilmente, passando dai mille di-pendenti precedenti all’integrazione ai 2.900 attuali e da una presenza in 5 paesi agli attuali 25.

zazione, management, networ-king, storage e le migliori prati-che di business vengono fornite in un’unica macchina. Il risultato è un sistema intuitivo da installa-re e poco oneroso da mantenere, sviluppato da IBM in due anni di lavoro e con un investimento di due miliardi di dollari.“Per noi questa novità segna un passaggio epocale – ha dichiara-to Enrico Cereda, vice president Systems & Technology Group di IBM – per la prima volta l’har-dware, il software e i servizi cloud vengono veicolati attraver-so una piattaforma unica e total-mente aperta.”Pure System viene fornito con

il software necessario come il middleware e può inoltre con-tare su dei pattern applicativi sviluppati da IBM che raccolgo-no in un file di configurazione le “best practise” mondiali per l’implementazione del software da installare, derivanti dalla co-noscenza delle esperienze di mi-gliaia di clienti in tutto il mondo. La semplicità applicata ai sistemi complessi è l’obiettivo dell’azien-da, che insieme a Pure System lancia anche uno store online di applicazioni business che rende semplice acquistare e installare App aziendali (dagli Erp ai sof-tware di Business Intelligence) in maniera rapida ed intuitiva.

Karry Bailey, CIO di Verizon Enterprise Solutions

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WebSense garantisce la sicurezza dei dispositivi mobili in aziendaI dispositivi mobili aziendali e l’a-vanzare del fenomeno bring-your-own-device (BYOD) stanno rapida-mente eludendo la sicurezza e le policy IT delle aziende italiane.Da una recente ricerca del Pone-

mon Institute è emerso che Il 92% dei 304 professionisti IT coinvolti ritiene che l’uso di dispositivi mo-bili sul posto di lavoro sia impor-tante per raggiungere gli obiettivi di business, ma solo il 17% di loro mette in atto adeguati controlli di sicurezza e il 34% utilizza policy rinforzate specifiche.Durante l’ultimo anno, il 58% delle

aziende coinvolte nella ricerca ha subito una perdita di dati causata dall’uso non protetto dei dispositi-vi dei dipendenti, tra cui notebook, smartphone, device USB e tablet. Secondo gli addetti IT intervistati nel corso di una precedente ricerca, il 63% delle violazioni si è verifi-cato a causa dei dispositivi mobili, mentre solo il 28% ha indicato i PC come causa. Per utilizzare disposi-tivi mobili in ambito lavorativo nella massima sicurezza, Websense propone Websense Triton Mobile Security, che unisce quattro ele-menti chiave (sicurezza Web, dati, mobile malware, App protection e funzionalità di mobile device ma-nagement) in un’unica soluzione.

Easynet massimizza l’efficienza delle prestazioni di reteEasynet Global Services - fornitore internazionale di soluzioni gestite per reti, hosting e servizi di inte-grazione Cloud – offre la soluzio-ne Application Performance Audit (APA), un servizio pensato per l’ottimizzazione delle prestazioni di rete. La soluzione è in grado di gestire le problematiche relative alle prestazioni delle applicazioni e permette di individuare i colli di bottiglia che ostacolano il corretto funzionamento della rete consen-tendo di intervenire rapidamente per risolvere le problematiche.Secondo i risultati dello studio ‘Killer Apps 2012’ - realizzato dall’azienda in collaborazione con Ipanema Technologies sulla base di un’indagine che ha coinvolto 550 intervistati tra CIO e altri respon-sabili IT - le problematiche relative alle prestazioni di rete sono molto diffuse, con il 74% degli intervista-ti che indica come maggiormente a rischio le applicazioni aziendali critiche, quali line-of-business, ERP o CRM e applicazioni video. Secondo la ricerca, inoltre, i re-sponsabili IT non hanno una completa visibilità delle prestazio-ni della propria rete e vengono a conoscenza dei malfunzionamenti solo a seguito delle segnalazioni degli utenti.

Acer si rinnova per mantenere la leadership nel mercato dei pcMargini ridotti all’osso, alti tassi di obsolescenza dei prodotti e vendi-te in calo, anche per il successo di smartphone e tablet: il mercato dei pc è sempre più complesso. E così Acer - secondo produttore di pc in Euro-pa come unità vendute nel Q1 2012 dopo HP, secondo Gartner - ha deciso di rivedere la propria strategia, foca-lizzandosi sull’Execution e ridisegnan-do le logiche distributive e i processi di business, per mantenere la propria posizione di leadership nel mercato e chiudere i bilanci con margini positivi. E di rinnovare il management, in Eu-ropa e in Italia. «Il 2011 è stato un anno difficile - spiega Oliver Ahrens, Senior Corpo-rate Vice President e President Emea Operations - ma abbiamo imparato la lezione. In un mercato in declino, dove l’innovazione è rapidissima, non basta più spingere sulle vendite, ma serve un approccio top down, un’a-zione di intelligence che garantisca profittabilità e time to market». La nuova strategia è partita lo scorso anno con una politica di smaltimen-to delle scorte per fare spazio a una rinnovata segmentazione dei prodotti, rivolti all’85% del mercato: è esclusa la fascia più alta delle grandi aziende e quella più bassa del consumer entry level. La gamma dei notebook è oggi semplificata anche nei nomi (Aspire e una semplice sigla), con un ruolo cen-trale per gli Ultrabook – fra i più sot-tili al mondo – e mantenendo il brand

Packard Bell per l’utenza consumer. I primi risultati sembrano premiare le scelte del management: IDC e Gart-ner evidenziano un incremento di share nel Q1 e la profittabilità è in crescita. A livello di Gruppo, il 2011 si era chiuso con fatturato in calo e uti-le negativo, per la prima volta dopo molti anni di crescita. Un importante banco di prova per la “nuova” Acer saranno le Olimpiadi di Londra (e le Paraolimpiadi dedicate ai disabi-li), che vedono il vendor impegnato come partner, come già era avvenuto per Vancouver 2010. Imponente lo schieramento di forze e di tecnologia: 12.500 desktop, 2000 notebook, 900 server, 8500 monitor e un team mul-tinazionale di 350 persone sul campo.

M.G.

Marco Cappella, da luglio 2011

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VMware aggiorna View a abbraccia le esigenze di mobilità VMware, azienda che fornisce so-luzioni per la virtualizzazione e per il cloud, ha rilasciato la nuova versione della piattaforma View (la 5.1) e un portafoglio aggiorna-to di soluzioni per l’utenza finale che mirano a rendere il contesto enterprise più agile, produttivo e connesso. Le nuove soluzioni per-metteranno alle aziende di far leva su risorse cloud ibride per fornire ai loro dipendenti nuovi metodi di collaborazione tra applicazioni e dati, utilizzando qualsiasi tipo di dispositivo dove e quando neces-sario, pur mantenendo un elevato standard di sicurezza.“Oggi i clienti richiedono soluzioni in grado di superare le barriere tec-nologiche per spostare l’attenzione

verso servizi accessibili ovunque e da qualunque dispositivo”, ha spiegato Brian Gammage, Chief Market Technologist di VMware. “VMware View 5.1, insieme al no-stro sempre più ricco portafoglio di soluzioni per il personal cloud, risponde a questa richiesta di sem-plificazione tecnologica favorendo una gestione più efficiente e una connettività maggiore per i dipen-denti”.

La Enterprise Mobility di BlackBerry apre le porte ai device di altri vendorDopo aver brillato per anni, la stella di BlackBerry sembra essersi appannata, offuscata dal successo di iPhone, dall’avanzata di Google con Android e dagli spiacevoli in-cidenti che hanno lasciato milioni

di utenti senza mail per alcune ore. «Ma la crescita della società non si è arrestata e neanche l’innovazione dei prodotti – ha affermato Franco Dradi, Enterprise Sales Director RIM-BlackBerry, in un recente in-contro con i clienti organizzato a Milano -. Il fatturato di quest’an-no è in linea con l’anno scorso, dato che il calo degli Usa è com-pensato da altri Paesi. In Europa come in Italia i clienti continuano a crescere, le soluzioni Blackberry sono considerate importanti, sicu-re e funzionali per il business». E in Italia i device attivi nel mondo Enterprise, ovvero le aziende che hanno almeno 200 dipendenti e che utilizzano il server BES, sono cresciuti del 32% anno su anno, e il trend si manterrà anche 2012. Oltre ai nuovi smartphone, sono diverse le novità annunciate di re-

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cente da Rim, che mostra di voler aprire il proprio mondo permetten-do agli utenti di utilizzare il device preferito. BlackBerry Mobile Fu-sion, la piattaforma di Unified De-vice Management, oggi supporta anche altri sistemi operativi (Ap-ple e Android per ora) e consente dunque di gestire tutti i tablet e gli smartphone in un’unica vista.Evolve anche PlayBook il tablet di Rim, che, ammette Dradi «non è stato un successo», ma nella ver-sione 2.0 è più robusto e sicuro.La suite Balance, altra novità, ri-sponde alla richiesta degli utenti di poter utilizzare device aziendali per le esigenze personali: consente

infatti di isolare in maniera “sta-gna” il perimetro aziendale e quello personale, ad esempio impedendo l’invio di dati aziendali ai contatti della mail privata. Oppure consen-tendo di cancellare da remoto dati aziendali, ad esempio a un utente che ha lasciato l’azienda. Libertà totale per le persone, senza mettere a rischio il sistema aziendale.

La risposta di Alcatel Lucent Enterprise al trend inarrestabile del BYOD Sono sempre più numerose le aziende, anche italiane, che con-sentono ai dipendenti di utilizzare

i dispositivi personali per il lavoro e Alcatel Lucent Enterprise rinno-va offerta e strategia per aiutarle. Il vendor si propone come partner per la comunicazione aziendale, in grado di realizzare una strate-gia di Mobility che trasformi in opportunità il nuovo trend. «Ci sono ancora aziende che, per non affrontare la complessità tendono a non autorizzare l’uso dei disposi-tivi personali in azienda - afferma Moreno Ciboldi, South Europe Se-nior Vice President -. Ma il trend è inarrestabile, non ci si deve op-porre a questa trasformazione, che porta con sè dei vantaggi. Il perso-nal Cloud sostituirà il pc come cen-

Sap, barra dritta verso la MobilityIl dilagare di smartphone, Tablet, e App sta rapidamente cambiando il mondo del business. Un cambiamento che Sap ha fatto proprio già da qualche tempo mettendo la Mobility al cuore della strategia, che punta ad accompa-gnare le aziende, non solo quelle che usano ERP di Sap, nella necessaria transizione verso il lavoro lontano dalle scrivanie. Negli ultimi anni, infatti, la multinazionale del software si è profondamente trasformata, crescendo e ampliando il campo d’azione con una “campagna acqui-sti” intensa, in particolare in ambito Cloud e Mobility: da Business Object (2007) a Sybase (2010) passando per molti altri nomi, fra cui SuccessFactors e Ariba.«Il parco applicativo della nuova Sap – afferma Marco Galbiati, Business Sales Director di Sap Italia - è oggi molto più ampio, ricco di soluzioni di analytics e fru-ibile ovunque in modo facile e velo-ce. La Mobility è uno dei pilastri della strategia». Secondo il manager, molte aziende che in passato hanno svilup-pato applicazioni mobili specifiche con investimenti importanti, ad esem-pio per l’assistenza sul campo tramite terminali rugged, le stanno rivedendo con un approccio più strategico, am-pliando le funzionalità, e sviluppando soluzioni più evolute, collegate fra loro e che poggiano sullo stesso back end, un approccio che l’offerta Sap rende possibile. Dal punto di vista delle soluzioni, i tasselli fondamentali sono Afaria e SUP, (Sybase Unwired Platform), la

piattaforma di sviluppo e di esercizio della Mobility, aperta a qualunque back end, che permette la sincro-nizzazione e la security dei device e delle applicazioni. Nello sviluppo di strategie di Mobility, infatti, un tassello fondamentale è il Device Management, che garantisce una gestione controllata del device, anche nel rilascio di applicativi corporate. Se queste soluzioni sono a disposi-zione di tutti, per i clienti che già utilizzano Sap ci sono dei vantaggi ulteriori. La società ha infatti sviluppato un portafoglio di App “out of the box” integrate con il back end che permettono di mettere in mobilità alcuni processi, attività che possono essere svolte dai dipen-denti nei tempi morti, con un’interfaccia e un approccio grafico molto più immediato ed efficace: richiesta fe-rie, approvazioni, timesheet, processi di recruiting ecc.

Al momento di queste App light ne sono disponibili una quarantina per i processi di HR, Acquisto, Fi-nance. A questi si aggiungono circa 350 App sviluppate da terze parti. Sono anche disponibili App specifi-che per alcune attività, ad esempio una soluzione di CRM di vendita, molto richiesta perché numerose aziende stanno abbandonando i pc a favore dei tablet. Questa App of-fre un’integrazione più spinta che include anche il catalogo prodotto, che consente al venditore di inserire l’ordine, scegliendo colore, quantità modello, oltre a poter vedere tutti i dati del CRM relativi al cliente.

Marco Galbiati, Business Sales Director di Sap Italia

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tro della vita digitale delle persone: non è importante quale dispositivo si utilizza, ma come e dove».Alcatel Lucent Enterprise affronta i due aspetti della trasformazione: quello infrastrutturale, con una nuova famiglia di Lan switch in grado di identificare non il disposi-tivo, ma l’utente, assegnandolo ad aree della rete, e assegnando banda e priorità in base alle app utilizza-te dagli utenti (Application Fluent Network). Il secondo aspetto è quello delle applicazioni, ovvero la suite Open Touch, piattaforma che abilita la collaborazione e che nella più re-cente release, premiata a Interop 2012, consente di trasformare un iPad in una soluzione completa di comunicazione aziendale.

Huawei punta sulle comunicazioni aziendaliDopo aver conquistato il consenso degli operatori mobili italiani, per Huawei è venuto il momento di ri-lanciare sul mercato Enterprise. È nelle telecomunicazioni aziendali e della PA, infatti, che il colosso ci-nese ripone le maggiori aspettative di crescita per quest’anno, crescita che continua rapidissima in Italia come nel resto del mondo, in un mercato che, invece, è in forte con-trazione.«Il 2011 è stato un anno importante – ha affermato George Zhao Ming – chiuso con 32,4 miliardi di dol-lari di fatturato, pari a una crescita dell’11% realizzata perlopiù fuori dalla Cina e 30 mila dipendenti assunti. Abbiamo investito 3,6 mi-liardi di dollari in ricerca, focaliz-zandoci soprattutto nello sviluppo prodotti enterprise». Parliamo dun-que di router e switch per le reti aziendali, ma anche di soluzioni applicative di Unified Communi-cation, Video, Mobility, Cloud. Il nostro Paese, dove lavorano già 550 persone che arriveranno a 700 quest’anno, è attualmente il terzo mercato europeo dopo Spagna e UK, ma è candidato alla prima po-sizione, dato che quest’anno ci si attende una crescita pari al 40%.

La divisione Enterprise è nata in Italia lo scorso anno, una sorta di azienda nell’azienda che punta a raggiungere i 200 milioni di euro di fatturato nel 2015. «La tecnolo-gia Huawei - ha ricordato Rober-to Loiola, Vice President Western Europe e COO Italia e Svizzera - è ormai presente nelle reti di tutti gli operatori italiani ma anche in molte aziende e Pubbliche am-ministrazioni: due ASL di Roma, la regione Basilicata, il Ministero dell’istruzione, le ferrovie, le poste, lo stadio olimpico, il Ministero di grazia e giustizia, la Marina USA. E molte PMI, tramite i Business Part-ner». Una strategia aggressiva, alla conquista del business delle tecno-logie e dei servizi per le imprese. Sottraendo inevitabilmente quote ai competitor. M.G.

Il social marketing secondo AdobeDalla gestione dei contenuti alla loro misurazione. Il cammino di Adobe verso una nuova “espe-rienza digitale” trae linfa vitale dall’aggiornamento della soluzio-ne Adobe Digital Marketing Suite, la collezione di software rivolta a publisher, professionisti di marke-ting e pubblicitari.Il social è un qualcosa di cui tut-ti parlano, molti si cimentano, ma pochi ci fanno business. Per que-sto Adobe ha rinnovato la Suite e in particolare le aree di marketing predittivo, social e web experience.Adobe Social è una soluzione che ha l’obiettivo di unire le funzioni di publishing e coinvolgimento sui social media con il monitoraggio e l’acquisto degli spazi pubblicitari. In ultima analisi l’idea è valutare gli impatti delle attività sui social

media con i risultati di business. Tramite Adobe Social si può ad esempio monitorare e moderare le conversazioni all’interno delle pro-prie community e in altri luoghi di social Web; si possono importare i dati analitici da Facebook, Twit-ter, Google+ o altre piattaforme social e correlare queste attività con i risultati raggiunti; creare o implementare app sociali (concorsi o moduli); misurare in che modo le interazioni e il coinvolgimento sui social media indirizzino i com-portamenti di acquisto. Il vantag-gio, secondo Adobe, è avere tutte queste funzionalità di gestione del social marketing mix da un’unica piattaforma.Marketing mix che si arricchisce di nuove funzioni predittive. L’i-dea è aiutare i professionisti del marketing a sfruttare meglio le enormi quantità di dati storici per prevedere i risultati futuri. Come? Fornendo sostanzialmente 3 cose: un’analista virtuale che rileva le metriche che presentano anomalie da investigare; un algoritmo (frut-to dell’acquisizione di Efficient Frontier) usato per prevedere i ri-sultati delle campagne e sviluppare modelli di media mix dal ritorno più elevato; una dashboard per cambiare le metriche all’interno di scenari “what-if” per osservare l’impatto potenziale dei cambia-menti.Il terzo tassello è Web Experience Management, la soluzione di Ado-be che integra al suo interno un si-stema di content management (per la pubblicazione di contenuti), il supporto per le applicazioni mobili in HTML5 e funzioni di Digital As-set Management (per la creazione e riutilizzo di rich media). V.Z.

Per la cinese Huawei l’Italia è attualmente il terzo mercato europeo dopo Spagna e UK, ma è candidato alla prima posizione, dato che quest’anno ci si attende una crescita pari al 40%

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Microsoft e Telecom Italia insieme per il Cloud alle PMITelecom Italia e Microsoft Italia uniscono le forze per favorire lo sviluppo digitale delle piccole e medie imprese nazionali attraver-so la diffusione del cloud com-puting. L’obiettivo è cambiare il paradigma della vendita: non più prodotti tradizionali, ma servizi, con la condivisione della catena del valore con il cliente, che spen-de meno e può accendere a una ampia gamma di soluzioni, inclu-sa la connettività. Le due aziende hanno infatti siglato un accordo che sancisce l’avvio del nuovo progetto Prospettiva Impresa, che prevede la creazione di un canale

commerciale congiunto all’inter-no della rete di partner IT IS - In-formation Technology Impresa Semplice - che Telecom Italia de-dica alle PMI, in grado di offrire un ampio portafoglio di soluzio-ni IT basate sull’infrastruttura di cloud computing di Telecom Italia e sui sistemi operativi, le piatta-forme e i software applicativi di Microsoft.«Siamo convinti che il cloud com-puting rappresenti un importante fattore di crescita per l’intero pae-se - ha affermato Marco Patuano, Amministratore Delegato di Tele-com Italia -. Attraverso questa iniziativa Telecom Italia intende mettere i propri asset distintivi, comprendenti infrastrutture ICT,

Nokia Siemens Network: smartphone, allarme sicurezzaSono molte le motivazioni che stanno facendo emergere il bisogno di porta-re la sicurezza anche sugli smartpho-ne, come già da tempo avviene per i pc e le infrastrutture di rete azienda-li. Migliaia i dispositivi persi e rubati ogni giorno, dati aziendali che non sono protetti, informazioni sensibi-li come quelle delle carte di credito utilizzate per il Mobile Commerce, e una diffusione crescente che alletta i malintenzionati a sviluppare malware. «Oggi solo il 23% degli smartphone è protetto, contro l’89% dei pc – evi-denzia Thorsen Schneider, Head of Security Business di Nokia Siemens Network, specialista nella banda larga mobile che attraverso le infrastruttu-re utilizzate dagli operatori in tutto il mondo serve 3,5 miliardi di utenti - . Gli utenti sono consapevoli dei rischi ma poi non se ne curano, perché non vogliono complicarsi la vita: basta pensare che solo il 50% usa la pas-sword sullo smartphone. Il trend del Bring Your Own Device impone alle aziende di proteggere i dati aziendali. I file persi hanno un costo: stime di-

cono che in media le aziende italiane hanno speso 2 milioni di euro per dati persi, pari a 78 euro per file». Secondo l’azienda, quella della se-curity è una grande opportunità per gli operatori mobili, che sono in una posizione ideale per poter farsi carico del problema per conto delle aziende, soprattutto le PMI.«C’è grande fermento in questo mo-mento. Gli operatori stanno valutan-do le strategie e scegliendo i fornitori, molti hanno già lanciato il servizio e altri seguiranno quest’anno nel 2013», ha affermato l’esperto di Nokia Sie-mens Network, che ha messo a punta una proposta tecnologica e di servizio ad hoc per le nuove esigenze.Le soluzioni di security fornite dagli operatori hanno il vantaggio di non gravare sulle potenza e sulla batteria limitata del device. Si tratta di servizi offerti a canone mensile, che forni-scono Device Management, possibili-tà da remoto di bloccare il dispositi-vo perso e cancellare i dati, gestione delle policy, localizzazione, antivirus, personal firewall.

piattaforme cloud e competenze, al servizio di quei professionisti dell’Information Technology che quotidianamente operano a fian-co dei 4,5 milioni di PMI italiane, supportandole nel processo di in-formatizzazione».

Sas alla sfida dei Big DataSiamo nel pieno dell’era dei Big Data e la vera sfida è governa-re l’intero processo di gestione dell’informazione portando alla luce ciò che è davvero rilevan-te ai fini del business. Su questi temi si è incentrato quest’anno il Sas Forum, appuntamento an-nuale organizzato a Milano dalla società, da 25 anni specializzata nel software e servizi di Business Analytics che continua la sua cre-scita sul mercato italiano anche in questo periodo di crisi.L’aumento del volume, della velocità e della varietà dei dati spesso supera la reale capacità delle aziende di gestirli ed ela-borarli. La necessità di avere in-formazioni sempre più accurate sul cliente è sempre più urgen-te. Non si tratta solo di risolve-re problematiche complesse, ma di farlo velocemente e in real time, incorporando gli Analytics nei processi aziendali. In questo orizzonte, gli High Performance Analytics (HPA) fanno la diffe-renza: sono tecnologie in grado di creare significato dalla cor-relazione di dati provenienti da qualsiasi fonte. Soluzioni sem-pre più indispensabili per rag-giungere quel livello di velocità, efficienza e precisione di cui il marketing ha e avrà sempre più bisogno. Sas ha recentemente lanciato una soluzione basata su tecniche evolute come il grid computing e l’elaborazione in-database e in-memory. Innova-zioni che permettono non solo di ottimizzare le risorse compu-tazionali e fronteggiare qualsiasi picco imprevisto o pianificato, ma anche di fronteggiare neces-sità di espansioni future. A tutto vantaggio dei costi.

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Maximo Ibarra - AD Wind

Maximo Ibarra è stato nominato Amministratore

Delegato di Wind Teleco-municazioni S.p.A., terzo operatore di servizi di te-lefonia mobile italiano per dimensioni, con oltre 21

milioni di abbonati, e im-portante fornitore di servizi di telefonia fissa, con oltre 3 milioni di clienti voce.La compagnia telefonica fa parte di VimpelCom, una delle società di telecomuni-cazioni più grandi al mon-do, di cui Maximo Ibarra è stato contestualmente nominato membro del Ma-nagement Board. Ibarra è entrato nel settore della te-lefonia mobile nel 1994, la-vorando per Telecom Italia Mobile nella funzione mar-keting, prima di entrare in Omnitel/Vodafone nel 1996, dove è diventato Direttore

Marketing della Divisione Consumer. Nel 2000, è stato nominato Direttore com-merciale di DHL Internatio-nal e nel 2001 è diventato Vice President Strategies & Business Development della Business Unit Servizi di Fiat Auto. Nel 2003 è entrato in Benetton Group nella veste di Global Vice President Marketing & Communi-cation. Nel 2004 è tornato nelle telecomunicazioni come Direttore Marketing Mobile e quindi Direttore della Business Unit Consu-mer per la telefonia mobile e fissa in Wind.

Renato Orsenigo PresidenteNokia Siemens Networks

Renato Orsenigo è stato nominato Presidente di Nokia Siemens Networks Italia S.p.A., specialista di livello mondiale della banda larga Mobile.Orsenigo apporta al team di vertice dell’azienda ita-liana la sua lunga espe-rienza nella gestione e conduzione delle risorse umane maturata in di-verse aziende prevalen-

temente nel settore dell’ ICT. Dopo la laurea in legge all’Università Cattolica di Milano inizia la carriera nella funzione HR di Digital Equipment Italia. Passa poi in Compaq Italia e successiva-mente in Honeywell dove ricopre la carica di di-rettore delle Risorse Umane Italia, alla quale si sommano poi le responsabilità delle strategie HR per l’area sud europea e la nomina a rappresen-tante legale dell’azienda italiana.Nel 2007, infine, l’ingresso in Nokia Siemens Net-works dove gli viene affidata la direzione HR pri-ma per la sub-regione Sud Est Europa e poi per la sub regione Sud Europa, che comprende anche Spagna e Portogallo oltre ai Paesi compresi nell’a-rea Sud Est (Italia, Grecia, Israele, Cipro, Malta e Albania).Più recentemente assume la direzione delle risorse umane dell’intera Regione Sud Europa alla quale appartengono anche i Paesi dell’area balcanica.

Andrea Dossena Vice Presidente EMEACA Technologies

Andrea Dossena è stato nominato Vice President of Growth

Markets & Partner Sales per il mercato EMEA di CA Technologies, società di sof-tware e soluzioni per la ge-stione dell’IT. Dossena proviene da Po-stecom - la società d’in-novazione tecnologica del Gruppo Poste Italiane spe-cializzata nello sviluppo, nella gestione e nell’inte-grazione di servizi Internet, Intranet e di Certificazione Digitale -, dove rivestiva il molteplice ruolo di direttore vendite e di canale e di pro-duct marketing manager.Precedentemente il mana-ger ha lavorato per otto anni in Microsoft Italia, ri-coprendo per ultimo la ca-

rica di direttore vendite e customer marketing mana-ger per il mercato Corporate Accounts. Nella sua nuova posizione, Dossena sarà in forza alla sede di Morges nella Svizzera francese e avrà la responsabilità del Mid-Market, sviluppando la collaborazione con la rete dei partner.

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